Esplorazione Zodiacale

GIOVE-ZEUS ENTRA IN BILANCIA 1^parte

Chi sia Giove nel linguaggio astrologico credo proprio che molti di voi lo sappiano, ne siano consapevoli, essendo il massimo rappresentante della felicità e di tutte le sue manifestazioni. Cosa esso rappresenti a grandi linee, è altrettanto conosciuto, non fosse altro per il consueto sentito dire popolare, in riferimento alle opposte valutazioni, proposte dalle serie problematiche presenti nelle dinamiche del suo acerrimo rivale, Saturno, utilizzato anche come titolo di film ostacolanti il successo, come il “Saturno contro” di Ozpetek. Per molti, soprattutto al livello di una prima conoscenza astrologica, direi appunto popolare (senza offesa per nessuno s’intende..), Giove e Satunro sono le due facce della stessa medaglia: uno il principio dell’espansione e della ricchezza felice e spensierata, l’altro, il suo esatto contrario, rappresenta il principio del limite, del blocco, della rigidità della legge quindi anche della fredda povertà.Nel pensiero della gente questi due VANNO A BRACCETTO TRA LORO…come una coppia indissolubile…Le cose però, se ben osserviamo, non stanno proprio così…, perlomeno le valutazioni di certi archetipi, autenticamente approfondite non ci raccontano questa realtà. Ma come sempre andiamo con ordine data la vastità dell’argomento su cui dobbiamo ragionare. 

Parlare di Giove sembra sistematicamente semplice e forse, lo può anche essere se riusciamo a liberarci, una volta per tutte, dalle fastidiose pastoie in cui questi dogmi zodiacali, i Segni su tutti, sono rimasti impantanati da millenni, descritti come sono, sostanzialmente, in riferimento agli esseri umani, di cui tutt’al più possono attribuirsi alcune tipologie come appunto il gioviano, il saturnino, il marziale ecc..ecc.. ma se non comprendiamo come fondamentale che ogni Segno, così come ogni Pianeta o Casa rappresenta un preciso archetipo (principio primo) e non la costellazione a cui si riferisce umanizzata ad hoc. Non a caso diventa vacua e insignificante la tediosa accusa riferitaci dai cosiddetti scienziati ufficiali (astronomi, astrofisici ecc..), perpetrata da ulteriori millenni, sull’ignoranza degli astrologi riguardo alla valutazione della Precessione degli Equinozi, questa si, come sappiamo anche noi (sarà ora che se ne facciano una ragione..!), collegata alle Costellazioni e non ai Segni zodiacali che sono rappresentazioni archetipe non umanizzabili di per se. Così anche i Pianeti. Sono della Bilancia, sono del Capricorno, aldilà della presenza alla nostra nascita del Sole in quei trentesimi di grado di eclittica, significa dire in realtà che nella nostra personalità si erge principalmente l’archetipo bilancino o capricorniano, con le loro specifiche modalità: archetipo che illuminerà lo sfondo primario delle nostre caratteristiche comportamentali interiori ed esteriori, conferendoci le sue qualità fondamentali. Umanizzare, quindi, nel senso di far aderire alle persone, i Segni zodiacali è un’operazione errata che serve solo a coloro che vendono l’astrologia a “basso” prezzo tramite i media, spolpandola delle sue verità profondissime, molte delle quali ancora da decodificare, anche perchè tutti possono comprendere che, per una popolazione mondiale di circa 7 miliardi di esseri umani, avremo genericamente una media di 600 milioni di persone per Segno zodiacale: hai voglia a dire che siamo quel segno…!! Lo siamo proprio come altri 600 milioni di persone nate con il Sole in quel segno, quindi non rappresentabili neanche genericamente, data l’ampiezza, in chiave umana: nel Segno insomma non c’è l’Uomo che molti, anche tra gli astrologi (che chiamo astro-manti..), vanno a cercare inutilmente, semmai la sua motivazione di fondo. A tal proprosito si sa, ovvero si dovrebbe comprendere, che un Uomo non può essere tutto nello stesso momento, come dice Jung, mai completo in realtà: esso sviluppa sempre alcune qualità a spese di altre, e la pienezza non viene mai raggiunta…Secondo la sua teoria, contrastando la “tabula rasa” originaria di Freud, infatti, il Se cosciente conosce quattro approcci principali alla percezione che si esprimono diversamente e più o meno fortemente a seconda di ogni individuo: la funzione pensiero, la funzione sentimento, la funzione sensazione e la funzione intuizione. Essi possono essere definiti come due coppie antitetiche: pensiero e sentimento sono opposizioni razionali (nel senso che valutano e giudicano le cose). Le altre due, sensazione e intuizione, sono considerate funzioni irrazionali, perché non giudicano, ma semplicemente registrano le cose. Naturalmente non tutte e quattro le funzioni sono ugualmente forti in ogni individuo. Una funzione domina, mentre l’altra tende ad essere “sottosviluppata”. Per raggiungere la pienezza, una persona dovrebbe cercare di sviluppare tutti e quattro i modi di percezione. Questo è un compito straordinariamente difficile che chiunque comprende non essere a portata di mano del solo Segno zodiacale sempre in riferimento allo Zodiaco Tropico su cui lavorano la maggior parte degli astrologi. 

Per i Pianeti, interni o esterni che siano, l’operazione è simile, anche se, è bene sottolinearlo, sono leggibili più chiaramente come simboli archetipi da decifrare rispetto alla formazione dei Segni zodiacali. Pare che, dichiara una corrente informazione deformata e deformante la vera logica astrologica, questo grande pianeta, Giove, che gli antichi definivano “il dio dell’olimpo”, crei una sistema di espansione nell’ambito ristretto della ricchezza, della felicità, dell’ottimismo: è questo uno dei motivi per il quale Giove viene considerato da certo modo di fare astrologia “il Babbo Natale” dello zodiaco. L’archetipo gioviano, come vedremo, aldilà del rappresentare il classico Babbo Natale astromante, si esprime invece nella nostra dimensione umana, tendendo ad amplificare, esattamente come fosse un suono, ogni elemento sottile con il quale entra in sinergia. Per la sua funzione nel creare le condizioni di “abbondanza” che possiamo ben considerare attraverso la sua spinta verso l’espansione dei vari sistemi, ovvero dall’aspetto più sottile ed inconscio all’aspetto più evidente e quindi “pratico e corporeo”.

Parliamo di Simboli quindi e del come essi si formano. Al mito viene collegato un simbolo che diventa l’archetipo sul quale costruire una forma pensiero che ci permette di codificare correttamente gli influssi del pianeta sui destini e sul carattere. Il simbolo di Giove è composto da diversi elementi: una mezza luna nella parte orizzontale che assomiglia al numero arabo “2” (delineato c’è anche il 4..), conosciuta anche come lettera greca “zeta”, che suggerisce a chi guarda il simbolo uno sviluppo evolutivo, la maturità e la conoscenza acquisita attraverso le esperienze dirette della vita. La seconda componente è la croce che il simbolo dell’incontro delle idee e dei concetti, un incrocio che si ritrova per unire e combinare due percorsi filosofici, cosa che indica la funzione equilibratoria di Giove, il quale secondo la scienza esoterica, udite udite, non produce la ricchezza, in senso lato, ma la espande una volta che già sia presente. I simboli legati al pianeta Giove sono collegati strettamente alla manifestazione della energia solare, emanata dal luminare Sole che irraggia i quattro pianeti che lo precedono (Mercurio, Venere, terra e Marte), riflettendosi su Giove, e i quattro pianeti che lo succedono (Saturno, Urano, Nettuno e PLutone). Questa posizione di equilibrio del Pianeta Giove, che si ritrova ad essere il perno di equilibrio del nostro sistema solare, divenendone il fulcro e il simbolo di perfezione, così come era anche inteso il Dio superiore dai greci-romani (Zeus=Giove) o padre degli Dei (A tal proposito vi propongo la lettura del mio precedente articolo su Giove: http://www.ilnadir.com/astrologia-mito-ed-esoterismo/186-giove-il-re-degli-dei-bestialita-deificata-deita-umanizzata-o-l-anacronismo-di-una-sintesi-incomprensibile.html). 

Che ne pensate di questa visione astronomica d’equilibrio dell’archetipo gioviano, posizionato al centro in realtà del nostro sistema solare…?

Per questo e, per nessun altro vero motivo, è il pianeta dispositore della possibile felicità degli esseri umani (sottolineo possibile, eventuale..), assumendo la posizione di simbolo centrale nella vita dell’universo e dell’umanità tutta. Giove, il più grande tra i pianeti del nostro sistema solare, prende il nome dal dio Giove nella mitologia romana (Zeus nella mitologia greca), che era il reggitore del comando del pantheon divino. Per questa posizione centrale la significanza archetipa di questa divinità era grandiosa e impressionante, grande come l’immensità, Giove esercitava la sua autorità con spavalderia e fiducia in sé, le sue leggi e il suo giudizio non potevano essere discusse, né tanto meno si aveva il permesso di dubitare su qualsiasi cosa avesse a che fare con la divinità in questione. I Simboli associati a Giove dal punto di vista della regalità sono la corona, la spada, il fulmine, il trono, l’aquila: sono simboli precisi che sottolineano il potere, la fiducia, l’autorità, il dominio, la saggezza. Dagda, il “buon Dio” celtico è associato a Giove (insieme a Taranis): è interessante notare che, Dagda, è anche conosciuto come il dio celtico della manifestazione, che è un eccellente descrizione delle qualità di Giove poiché quest’ultimo manifestava la sua “presenza” nelle varie sfumature della vita materiale, in special modo nella ricchezza materiale e in quella interiore, infatti, parte del simbolo di Giove, la lettera greca zeta, contiene il valore inerente al numero sette, che è indicativo della perfezione, dell’esercizio e dell’ordine scientifico. Astrologicamente parlando, il simbolo di Giove indica il sovrano del segno del Sagittario che è un segno di fuoco e che possiede i tratti della personalità carica di saggezza del pianeta in questione, oltre che quella dell’insegnante, del viaggiatore e del continuo espandersi della coscienza e della ricchezza (intesa in senso molto espanso). Azioni di Giove si sentono anche nel segno dei Pesci pur governati da Nettuno, nei quali si avvertono anche significati e caratteri di sensitività e ricettività in ambito cognitivo intuitivo. Unione nettuniana in Pesci che conferisce a questo archetipo una precisa valenza “trasformatrice” che pochi sanno riconoscere in lui, accontentandosi del solito tran tran valutativo. Capacità di trasformazione espressa dalla disponibilità ad aderire, da parte di alcuni interpreti di questo archetipo, a nuovi programmi di vita modificando anche in modo radicale il percorso di partenza. Di norma, sappiamo, Giove viene interpretato per valutare la fortuna di un soggetto, la sua simpatia, la generosità, la fecondità, la disponibilità. Raramente si pensa di imputare a Giove la possibilità di avere una seconda opportunità nella vita. Stando alle mie ricerche nelle valutazioni dei tanti temi effettuate, ho potuto notare che coloro i quali erano segnato dai “valori Gioviani” (Giove sul Sole o sulla Luna, oppure sorgente, o sul Nadir. Giove in Sagittario o in Pesci, in IX^Casa o un ICP sagittariano e pescino)  hanno una certa disponibilità, se si vuole anche istrionica, al cambiamento e di norma il loro successo nella realizzazione della vita ha maggiori chances di concretizzarsi nell’età di Giove (dopo i 40 anni circa). Disponibilità a trsformarsi leggibile peraltro anche dagli archetipi zodiacali di appartenenza del governo gioviano: Sagittario e Pesci, unito in entrambi all’esclamazioni dell’obnubilante Nettuno. Non è certo un caso se questi due segni sono rappresentati da simboli multiformi a denotare una certa ambivalenza (cfr.S.Santi).
Il Sagittario è un essere metà uomo e metà cavallo, mentre i Pesci sono due e nuotano in direzioni opposte. Il Sagittario può vivere sia tra gli umani che tra gli animali, mentre i Pesci solcano immensi oceani senza tema di burrasche. Di norma chi vanta un buon Giove ha pochi problemi nella vita, dice blandamente la tradizione, meglio, fa credere: Giove rappresenta anche un’invidiabile capacità di adattamento alle circostanze esterne, non a caso, abbiamo detto, governa il fluido segno dei Pesci e il disponibile Sagittario, guarda caso due segni particolarmente disponibili alle novità. Per quale motivo però il grande Zeus, come scrissi nel mio precedente articolo, rappresenterebbe il cambiamento, la capacità di reinventarsi un ruolo predeterminato..? Ci avete mai pensato..? Avete provato a comprenderne l’ampiezza del motivo archetipo non solo legato alla fortuna? Come sempre l’analogia con il Mito ci viene in aiuto, essendo la matrice fondante degli archetipi originari: Giove-Zeus è descritto come un instancabile e inesauribile amatore. Se analizziamo le sue straordinarie performances erotiche possiamo capire bene le virtù nascoste di questo pianeta così ricco e affascinante (pensate che la prima notte di nozze con Era durò 300 anni, mese più, mese meno…). Giove, descritto come pianeta della bontà e della giustizia, forse un po’ troppo frettolosamente, fece come sua prima vittima del suo formidabile appetito sessuale, addirittura sua madre, la coraggiosa Rea (lo scettro del Cuculo del quale s’impossessò Giove: dal quale il famoso film che rivelò la straordianria bravura interpretativa e trasformativa di Jack Nocholson, Toro col Nodo N in Sagittario), che, avendo compreso la natura vorace del figlio, gli impedì di sposarsi. Ma egli la minacciò di possedere anche lei se non lo avesse lasciato libero e trasformò la sua minaccia in azione quando lei si tramutò in serpente per spaventarlo: Zeus assunse le medesime sembianze e si allacciò a lei in un nodo d’amore travolgente e appassionato. La lista degli scempi erotici del nostro eroe è lunga, tutta costellata di istrioniche abilità trasformative, e soprattutto d’imprese incestuose poco edificanti, riferendosi principalmente all’ambiente famigliare. All’insaziabile appetito di Zeus non si sottrassero neppure i bei ragazzi (Vedi all’uopo la storia di Ganimede: questo mito in realtà può essere nato proprio per giustificare l’innata propensione dei greci agli amori omosessuali). Ce n’è per tutti i gusti insomma come potete ben notare. Giove si sa trasformare in ogni cosa, sa esprimere ogni sembianza: da Cuculo a Quaglia; da Cigno per Leda (un celebre dipinto di Leonardo li immortala), in Aquila per Ganimede. Divenne financo pioggia dorata per estirpare la bellezza venerea di Danae. Zeus in un’altra sua performance si trasformò in un bellissimo toro bianco con due piccole corna simili a gemme. Immediatamente sedotta dalla bellezza dell’animale Europa si sedette sulla sua groppa; all’improvviso il toro si lanciò in mare. Raggiunta la costa cretese Zeus si trasformò nuovamente in aquila e violentò Europa che gli diede 3 figli. Quindi questa natura erotizzante, diciamo poco edificante del Re degli Dei, che ne valse, come abbiamo visto, la forte dinamica da trasformista, sottaciuta dalla cultura della tradizione astrologica si può legittimamente riassumere nel termine che più la significa: l’imitazione. Uno dei personaggi, conosciuto, direi popolarissimo, al grande pubblico della prima RAI di tanti anni fa, che più rappresenta questo dinamismo trasformista fu il grande Alighiero Noschese (Sagittario ascendente Sagittario) , antesignano ante litteram dei grandi imitatori italiani: ricorderete la perfetta padronanza del mezzo vocale e l’orecchio per le varie sfumature della voce (dialetica perfetta Giove-Mercurio). Gigi Sabani con un brillante Giove tramontante in Toro nello stesso segno della sua Luna: quel suo Giove in settima casa che porta a “trasformare” le relazioni, ovvero ad avere relazioni con donne trasformiste.Grande trasformista di fine preparazione l’elegante Bilancia con ben 4 pianeti nel segno Arturo Brachetti. Così un altro grande del pubblico più moderno fu Teo Teocoli sempre agito da un Giove trasformista. La lista si allunga con Ombretta Colli, Edwige Fenech, Irene Pivetti, Carolina di Monica. Gigi Rizzi… Approfondimento analitico del quale si deve ringraziare l’encomiabile ricerca genetliaca di Sarah Santi, alla quale invio i miei più sentiti ringraziamenti. 
Una curiosità, tra l’altro, non da poco si riferisce all’astrologia cinese: nel simbolismo cinese, Giove è alleato con l’elemento legno e porta temi come la pazienza, la compassione e la forza oltre che la durata nel tempo. L’elemento cinese del legno è anche il simbolo della stagione primaverile e quindi è associato con la crescita, il rinnovamento e la transizione. Giove ha un ciclo orbitale di dodici anni, ed è di buon auspicio per lo zodiaco cinese, il suo moto infatti segna ogni nuovo anno cinese. Si potrà meglio comprendere il simbolismo decisivo relativo alla centralità di questo Pianeta, come abbiamo visto, nel sistema solare, proprio approfondendone la sua accezione alchemica. Si potrebbe dire, come suggerisce sapientemente il mio amico, nonchè degno archeologo, ricercatore, prof. Gavriel Lovari, come nel processo di trasformazione alchemica Giove possa occupare un posto fondamentale. Infatti, se a prima vista il suo significato primario di benessere, crescita ed espansione non sembra trovare apparentemente spazio nell’accostamento con una disciplina di spoliazione e destrutturazione di una forma per arrivare alla nascita di una forma nuova, esaminando da un altro punto di vista i simboli collegati al pianeta, si può concludere che è proprio grazie a Giove che si può compiere l’intero processo di trasformazione, perché non si interrompa il percorso quando –come ben sanno gli psicologi al primo contatto con l’inconscio– subentrino incertezze e timori e venga a mancare la speranza di andare avanti ed oltre, sulla strada dell’individuazione (cfr. F.Piombo). La sublimatio alchemica, sa bene chi ne studia i processi, trasforma ciò che è solido in stato gassoso, volatilizzandolo ed elevandolo, dal latino “sublimis”, alto: sarano felici per questa nomencaltura i miei amici della astrologia classica. Analogamente avviene nel percorso psicologico, come specifica Jung in “Mysterium coniunctionis”: “Ogni volta che un sogno o una situazione di vita vengono interpretati dal punto di vista archetipico, si sta promuovendo sublimatio. Il successo di tali interpretazioni può essere espresso nei sogni per mezzo della liberazione di uccellini in gabbia, o di un qualche altro fortunato movimento a salire”. E’ grazie alla carica energetica della centralità gioviana infatti, che noi possiamo riprenderci dopo momenti di sconforto o di dubbio. Giove irrompe nel nostro cielo, se ne conoscessimo le metodiche applicative relative alla configurazione del nostro specifico Tema Natale, quasi sempre in momenti critici in cui dobbiamo visualizzare, 

attraverso il simbolo, qualcosa di fondamentale per la nostra evoluzione: e, a tal proposito, sarà bene che si comprenda che la mia filosofia astrologica prevede lezioni di comportamento per attivare i simboli necessari per ottemperare correttamente alle nostre autentiche sollecitazioni. Giove “alchemico” è quindi il ponte che l’alchimista/Io/Ascendente riesce a vedere nel suo percorso creativo, dopo che si è liberato di tutto ciò che rallentava il suo procedere, dopo che ha alleggerito il suo bagaglio, mettendo a fuoco ciò che lo soddisfa davvero perché in linea con le scelte autentiche suggerite dalla Luna, da Venere e dal cuore tramite l’attivazione della linea di minor resistenza, vera strada da perseguire incessantemente, una volta che avessimo raggiunto il nostro autentico “entusiasmo”, altrimenti diventa il percorso malato da scansare a tutti i costi. Il procedimento alchemico collegato a Giove è quello della sublimatio (sembra che gli alchimisti abbiano tratto questa parola dal termine greco rhinisma che significa “limatura”). Dice infatti un testo alchemico: “Se non rendi gli elementi sottilissimi, fino ad essere impalpabili al tatto, non raggiungerai il tuo fine. Se non sono stati macinati, ripeti l’operazione ed assicurati che siano macinati e sottilizzati”. Non a caso i monaci Zen, quando prendono in considerazione nella filosofia dei loro giardini solo pietra, sabbia e piccole piante, parlano di “scorticare la natura”, simboleggiando la volontà di raggiungere l’essenziale, di puntare al cuore delle cose, perché solo così si può contattare la caldaia interna del fuoco creativo che simboleggia Giove, attraverso quell’atto di coraggio che s’impone per passare dallo stadio Scorpione allo stadio Sagittario, dall’Acqua al Fuoco, dall’ombra alla luce. E questo Giove, così v’informo prima di continuare il mio puntuale approfondimento, che sta entrando, proprio oggi che scrivo, in Bilancia, possiede un’anima scorpionica (o ICP in Scorpione). Sublimare può significare un “andare in alto e oltre” dopo aver trovato il giusto mezzo tra le polarità che sono state visualizzate: l’ “in der mitte” junghiano, il “metaxu” greco, il “bardo” tibetano simboleggiano tutti un “non luogo” trascendentale, indispensabile per stemperare gli stati d’animo estremi proprio perché si è conquistata una terza dimensione in cui è possibile integrare gli opposti su una base nuova. Un vero e proprio snodarsi di voli e discese, di picchi e cadute, intensamente voluti dalla psiche per arrivare ad uno stadio di centratura, perché è nel centro che si può trovare la Verità: sempre però partendo dal basso-fondo della coscienza che dovrà essere trascesa di fatto ma partendo sempre da essa. Stato questo spesso sconosciuto all’umanità che fa di tutto per muoversi per vie trasversali rispetto all’impegno autentico, partendo dall’alto della sua scena, senza averne costruito la base fondante, per cui è necessario e obbligato il conseguente crollo alla prima intemperia. Scrive Jung: “Ascesa e discesa, altezza e profondità, movimento verso l’alto e verso il basso descrivono una realizzazione degli opposti sul piano emotivo, la quale conduce o dovrebbe condurre gradualmente ad un livellamento degli stessi”. In effetti, è solo grazie all’Aria (Giove in Bilancia-Aria  può essere una chiave in questo senso per molti tra noi, aldilà delle facili ricchezze promesse stoltamente dagli astro-manti in questo giorni) che si può acquistare quello stadio definito da Jung dell’ “Io osservante” (ecco il vero ruolo dell’entrata di Giove nel segno bilancino di Venere) che permette alla coscienza di distaccarsi anche per un breve periodo e quindi non identificarsi con le forze che agiscono nell’inconscio ma separarsi da loro così da poterle osservare, senza giudicarle ma provare a padroneggiarle dall’alto (come fosse super-partes..). Scrive Edward Edinger nel suo “Anatomia della psiche”: “La sublimatio è l’ascesa che ci solleva al di sopra delle limitanti complicazioni dell’esistenza terrena immediata. Più in alto si va e più ampia e globale diviene la prospettiva, ma anche ci si allontana dalla vita reale divenendo meno capaci di intervenire su ciò che viene percepito: si diviene spettatori magnifici ma impotenti”. Non solo ci si eleva quindi, ma si riconosce anche di non poter intervenire, è sostanzialmente un naturale atto di resa all’idea che l’unica depositaria di scelta in quel momento dell’esperienza, sia la vita. Ne consegue che non si può sublimare nulla che non sia stato prima “umanizzato”, non si può trascendere nulla che non sia stato prima riconosciuto grezzo ed imperfetto, solo agendo la conoscenza dal basso (non è un caso che nella pianta dei nostri piedi c’è il riflesso dell’intero corpo umano ed anche della mente spirituale..: proprio come ci presenta la configurazione planetaria), ancora grezza e alterata, e a quel punto, dopo averne preso visione, altro simbolo fondamentale di Giove nella sua accezione taurina, messo in relazione, in questo senso, al Terzo Occhio degli orientali o alla nostra Pineale, si potrà trascenderlo. Tutt’altra cosa è la sublimazione nella filosofia freudiana, dove l’impulso istintuale viene represso e incanalato in modo tale da conformarlo alle richieste del collettivo, della società ma anche all’immagine che abbiamo coltivato di noi stessi. Per Jung, sublimare è trascendere l’impulso, non è negare né rimuovere, così come leggiamo: “La sublimatio è parte dell’arte regia di creare l’oro puro…”. Giove-Oro alchemico, è tutto questo, signori e molto ancora: è il ponte che, aldilà della ricchezza come unica speme, invocata come specchietto per le allodole dagli astromanti oroscopari, anima la nostra capacità di sublimare la necessità di trascendere quell’impulso e lo fa, se lo fa, superando i limiti saturniani, grazie alla dialettica degli opposti agita, non con Saturno, ma con Mercurio-Hermes, il suo vero dirimpettaio astrale: gli opposti dialoganti mai scindibili in qualsiasi valutazione seria del simbolo e del nostro tema. Giove, dice con maestria descrittiva, F. Piombo nel suo autorevole volume astrologico, è da sempre il simbolo astrale dell’ottimismo e del bisogno innato che c’è nell’uomo di migliorare se stesso, di non accontentarsi, di crescere. Pianeta di Fuoco e Signore del Sagittario e dei Pesci, messo in analogia con i viaggi ed il lontano, col cibo e la vista, nonché spartiacque, come abbiamo visto, tra i pianeti personali e quelli interpersonali, Giove è l’archetipo della fiducia, della certezza interna che c’è nell’uomo di poter trovare le ragioni superiori della sua esistenza sulla terra, l’importanza del suo progetto individuale, nonché la speranza di poterlo realizzare al di là di ogni ostacolo e difficoltà. Per questo è anche il simbolo della capacità di affidarsi a qualcosa di superiore che possa ampliare i confini del proprio mondo più ristretto per spaziare verso nuovi orizzonti che possano favorire questo bisogno innato di crescita ed espansione. È per questo che Giove è anche collegato alla religiosità della vita, dove il termine “religiosità” non rimanda necessariamente ad una fede o a un credo da seguire o a dogmi da rispettare, quanto ad una filosofia di vita che permetta, anche nei momenti più bui, di guardare lontano senza perdere il contatto con se stessi, con la propria umanità; solo così si avrà la possibilità di “re-ligere” e cioè riunire (ri-legare..) gli opposti interni, le ambivalenze ed i dubbi che coabitano nell’animo umano, che riusciranno così a trovare una sintesi proprio grazie alla fiducia e allo spirito positivo che infonde Giove. Nel mito stesso Giove è messo in analogia non solo alla capacità di andare oltre le restrizioni della condizione umana che la vita impone e che posssono inibire l’espressione del Sè, ma soprattutto alla liberazione di cui l’uomo può fare esperienza proprio nel momento in cui individua il suo ideale, ciò in cui credere e per cui lottare. Solo a quel punto potrà credere in se stesso, nei suoi potenziali e nel suo spirito positivo e liberarsi di tutto ciò che non è in linea col destino che la sua anima ha scelto. Non a caso, nella guerra contro i Titani e il padre Cronos, Zeus fu aiutato da un’aquila (l’aquila che è spesso rappresentata a fianco del dio, è l’unico animale che può fissare senza timore il Sole; con la sua vista lunga ed acuta, guarda dall’alto e punta la preda, come a significare che è la visione dall’alto che Giove assicura a dare senso e significato alla propria vita), simbolo indiscusso di libertà, di volo tra gli spazi aperti, nonché ponte tra il mondo materiale e quello spirituale, tra la Terra e il Cielo, così come l’archetipo gioviano simboleggia ampiamente. E’ per questo che in astrologia il pianeta è anche collegato al desiderio, tanto quanto Venere: sappiamo infatti come Zeus avesse un rapporto particolare col mondo femminile. Sposo di Hera, sua moglie ufficiale, non si asteneva dal desiderare le donne più belle, che seduceva e possedeva sotto le forme più svariate, metafora della necessità dell’incontro tra maschile e femminile, tra Animus e Anima, tra Logos ed Eros.

Sto riuscendo, spero, a farvi comprendere gli immensi spazi di questo archetipo, grazie all’ausilio del volume di F.Piombo di cui condivido assolutamente gli interessanti indizi su Giove., dove la ricchezza, è bene che si sappia, non è quella necessariamente identificata con il possesso di denaro?

Nell’illustrare “Il Viaggio dell’eroe”, simbolicamente messo in analogia col viaggio che deve compiere l’uomo alla ricerca di se stesso, la psicologia junghiana si sofferma su un punto cruciale, ma anche fondamentale per il compimento dell’intero viaggio: è quando, nel bel mezzo di un momento disperato in cui tutto appare buio e non sembra esserci più speranza (quanti tra voi ci si sono trovati…!!); nel momento in cui l’eroe sente come di lottare contro forze tremende e sta quasi per soccombere, è proprio in quell’attimo che si ricorda di avere in tasca un amuleto, una noce, una monetina, un qualcosa datogli da una figura amica incontrata per caso durante il viaggio e che gli consente, nonostante gli attimi terribili che sta attraversando, di continuare a credere di potercela fare…Non è così?..Per chi non si riconosce in questa dinamica sappia che è solo perchè non ha ancora cominciato a ..cercare quell’amuleto pensando di non possederne alcuno..!! Cercare significa VEDERE finalmente e non più GUARDARE…solamente come spesso si fa..!! E’ questo in sostanza ciò che simboleggia Giove, ritenuto giustamente dalla tradizione astrologica “il pianeta della fortuna”, dove per “fortuna”, sarà bene allargarne il senso e il significato, vede soprattutto la capacità di coltivare un pensiero positivo e costruttivo; è la fiducia nelle proprie intuizioni e non solo nelle proprie idee, è la capacità di cogliere quelle opportunità che la vita presenta perché sostenuti da una forza interiore che non rinuncia alla speranza.

La fortuna di Giove permette di andare oltre i limiti di ciò che è noto e sicuro perché la coscienza possa aprirsi a nuove consapevolezze (dal Sagittario al Pesci), anche se lontane dalla propria mentalità e da ciò che è stato passato dall’ambiente familiare e dalla tradizione.  Ma l’archetipo di Giove, e tutto l’ottimismo che il pianeta infonde, l’entusiasmo ed il bisogno di credere nella vita, la capacità di attingere a questa visione interna che vada al di là della semplice visione esterna perché si serve di un qualcosa che non appartiene al solo mondo dei sensi o alla razionalità, chiede anche che non si superino certi confini, quelli che possano mantenere la persona entro gli spazi di una realistica speranza, senza che ci sia il rischio di trasformare l’entusiasmo in esagerazione, il senso positivo in sopravvalutazione delle proprie possibilità, la lungimiranza in visionarietà, il desiderio in avidità: grandi problematiche delle cosiddette lesioni di Giove. Si dice infatti in astrologia che Giove, soprattutto durante i suoi transiti, “dilata quello che trova”, volendo con ciò significare che per godere appieno dei suoi insegnamenti, bisognerà attuare anche un bilanciamento tra l’innata spinta alla crescita ed il senso di realtà, senza farsi deviare da idealizzazioni estreme o aspettative tanto illusorie quanto impossibili. 

L’Astrologia è altro…, perlomeno l’astrologia che sto riformando che mi piace appunto definire ALTRA ASTROLOGIA..ma nel momento della sua rivalutazione sostengo a chiare note che in tanto è giusto rivalutarla in quanto va restituito ai Saggi studiosi astrologi di quel tempo lontanissimo dal nostro, Tolomeo su tutti, il giusto valore culturale e sapienziale, attraverso il preciso riconoscimento della loro grande ricerca spirituale, del loro autentico sentire, della loro originaria capacità intuitiva nel saper relazionare ogni evento ad una causa: inaugurando, inconsapevolmente forse, un primo abbozzo di psicologia alchemica. L’Astrologia è una disciplina di vita piuttosto, oltre che una tecnica di previsione per il futuro, è fondamentale valutare questa precisa sottolineatura per restituire all’astrologia il valore, appunto, che i saggi di un tempo molto lontano dal nostro le attribuivano: potevano farlo, ci dicono, in funzione del fatto che vedevano il cosmo come un grande serbatoio dove tutto interagiva, anche l’uomo, le piante, gli elementi della natura, il cielo, la luna, le stelle, le galassie…, ogni elemento per “Loro” influenzava gli altri elementi in una certa misura, perché in realtà “tutto nell’universo appartiene ad un’unica matrice: il continuum vitae o Vita.. !! Abbiamo purtroppo perso anche il senso di questa realtà e di conseguenza figuriamoci se possiamo essere in grado di poter “vedere” nell’astrologia questa straordinaria verità nelle sue pieghe esoteriche ovvio che a questo punto non sono contestabili nemmeno coloro che contestano a loro volta e criticano l’astrologia, anche perché l’unica verità che appare ai loro occhi è appunto solo quel pasticcio indecoroso che è ciò che è rimasto di quella antica realtà sacra.., che se perdesse anche il suo afflato previsionale (non predittivo..!!), svenduto attraverso quell’astrologia di cassetta (l’astromanzia..!!) che viene commercializzata come fosse un oggetto esposto nelle sagre paesane…, poco di quella accertata sacralità rimarrebbe al mondo che ne ama le altisonanti leggi universali in essa celate.. Un gran peccato..!

GIOVE IN BILANCIA   

Dopo un excursus così probante dell’archetipo gioviano passiamo alla sua valutazione nell’entrata in Bilancia, regno incontrastato di Venere di cui vi propongo un mio articolo descrittivo dell’archetipo bilancino di qualche anno fa (http://www.ilnadir.com/astrologia-e-politica/243-bilancia-il-segno-assoluto-di-venere.html). Giove è un pianeta, come dire, quasi generazionale…, il suo transito dura circa un anno nel suo sostare in ogni energia zodiacale. Va riconfermato per essere decisamente non fraintesi, che i Segni zodiacali altro non sono che archetipi nascosti in questo cerchio ideale che possiamo assolutamente relazionare alla nostra dimensione interiore, a questo piccolo Sole che siamo…, a quella “scintilla divina” attivata da un’energia intelligente che ormai sappiamo si chiama “SE”. L’io, capiamolo, molto usato e abusato, sentito, e interpretato come logica vuole, come “identità individuale”, appartiene all’Ascendente. Venerdi 9 settembre alle ore 11.19 Giove lascerà definitivamente il Segno della Vergine per entrare in quello della Bilancia (con un Sole, ricordatelo, in Vergine però) dove rimarrà fino al 10 ottobre 2017. Il pianeta più generoso e dilatatore, di novità stazionerà dunque per ben 13 mesi nel Segno più edonista dello Zodiaco, il promotore del massimo risultato con il minimo sforzo, l’amante dell’arte per eccellenza, così come dell’armonia, dell’equilibrio, dell’amore per la giustizia, della bellezza e della socializzazione a tutti i livelli. Il pianeta più generoso ed “espansivo” dello Zodiaco si soffermerà in particolare sui gradi compresi tra la fine della seconda e l’intera terza decade. La bella notizia, dice I.Castelli, è che, uscendo dal così poco generoso Segno di Terra della Vergine smetteremo definitivamente di avvertire quella sensazione poco piacevole di “aver sbagliato tutto nella vita” che era molto comune e diffusa nei mesi scorsi per via della quadratura di Giove che dalla pragmatica Vergine cozzava contro Saturno nel Segno del Sagittario. 

A fronte del transito gioviano, come sempre, v’invito a leggere lo scritto più particolareggiato organizzato sapientemente dai nostri collaboratori dellla Redazione del ilNadir

PILLOLE d’ASTROLOGIA di Anna Furmiglieri: GIOVE IN BILANCIA dal 9 Settembre 2016 al 10 Ottobre 2017

Giove in Astronomia. Giove  è il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole ed il più grande di tutto il sistema planetario: ha una composizione costituita principalmente da idrogeno ed elio con piccole quantità di altri composti, quali ammoniaca, metano ed acqua. Si ritiene che il pianeta possegga una struttura pluristratificata, con un nucleo solido, presumibilmente di natura rocciosa e costituito da carbonio e silicati di ferro, sopra il quale gravano un mantello di idrogeno metallico ed una vasta copertura atmosferica, che esercitano su di esso delle altissime pressioni. L’atmosfera esterna è caratterizzata da numerose bande e zone di tonalità variabili dal color crema al marrone costellate da formazioni cicloniche ed anticicloniche, tra le quali spicca la Grande Macchia Rossa. La rapida rotazione del pianeta gli conferisce l’aspetto di uno sferoide oblato e genera un intenso campo magnetico che dà origine ad un’estesa magnetosfera; inoltre,  Giove (come tutti gli altri giganti gassosi) emette una quantità di energia superiore a quella che riceve dal Sole. L’intenso campo gravitazionale di Giove influenza il sistema solare nella sua struttura perturbando le orbite degli altri pianeti e lo “ripulisce” da detriti che altrimenti rischierebbero di colpire i pianeti più interni. Il pianeta, conosciuto sin dall’antichità, ha rivestito un ruolo preponderante di numerose culture, che lo hanno identificato con il Sovrano degli Dei. Il simbolo astronomico del pianeta (♃) è una rappresentazione stilizzata del fulmine, principale attributo di quella divinità.”  (Wikipedia)

In Astrologia Giove è simbolo di crescita, dell’espansione degli eventi i atto, amplifica tutto ciò che tocca, denominato il pianeta della grande fortuna, tradizionalmente è anche simbolo di prosperità e buona sorte. Giove è governatore del segno del Sagittario in domicilio diurno o primario, e governatore del segno dei Pesci in domicilio notturno o secondario In quanto governatore del segno del Sagittario, riconducibile alla 9^ casa, governa i viaggi lunghi e a grandi distanze, associato alle esplorazioni al senso della libertà, alla capacità di essere socievoli , “gioviali”. Giove è un pianeta semilento il suo transito in un segno zodiacale si protrae all’incirca per un anno, quando un determinato pianeta transita in un segno zodiacale, prende i colori del segno in cui transita, Giove in transito nel segno della Bilancia assumerà le caratteristiche del segno.

Giove pianeta dell’espansione in transito nel segno della Bilancia, amplifica le caratteristiche del segno governato da Venere, quale simbolo dell’amore, dell’armonia e della bellezza e soprattutto del senso di giustizia. L’amore per il senso estetico e nella cura di se stessi, l’armonia in tutte le sue forme con l’inclinazione alla ricerca di un equilibrio, per la dedizione al senso di giustizia, in tutte le cose e situazioni. Nel segno della Bilancia amplifica l’interesse verso il rapporto di relazione che può divenire di primaria importanza, sotto forma di prospettiva da realizzare, orientata a instaurare scambi relazionali armonici e proiettati a valorizzare un  atteggiamento che mostra una raffinata espressione di sé, al fine di creare relazioni piacevoli ed equilibrate. Giove così legato alle caratteristiche del segno della Bilancia sprona a valorizzare la ricerca di relazioni interpersonali basate in un’ideale di perfezione orientata  nell’armonia relazionale.

ASPETTI SIGNIFICATIVI del transito di Giove in Bilancia

Giove transita nel segno della Bilancia dall’ 9 Settembre 2016 al 10 Ottobre 2017, muovendosi nel suo passo da moto diretto, a moto retrogrado e ritorno a moto diretto, in una lunga sosta dal 13° al 23° del segno, che in riferimento ai giorni si traduce dal 6 Febbraio al 10 Giugno 2017 per un periodo significativo della durata di 4 mesi circa. Periodo di Sosta questo che equivale a dire che il transito di Giove in Bilancia andrà ad influire maggiormente sulla Seconda Decade del segno e sui gradi appartenenti alla seconda decade di ogni segno in aspetto con il pianeta, passando e ripassando per ben tre volte su quei gradi specifici. Ne consegue, come potete ben sapere, che nel proprio tema natale, ogni pianeta che si trovasse su quei gradi, andrà valutato in base alla configurazione, ai significati degli aspetti che forma con esso e con le case interessate: cioè Giove non passa solo per il significato del Sole in Bilancia ma anche per qualsiasi altro pianeta aveste in quei trentesimi zodiacali.

Giove esce dal segno della Vergine, per entrare in quello della Bilancia il giorno 9 Settembre 2016 alle 12.18.11 orario UTC Greenwich, si muove in moto diretto per i primi 5 mesi, passando sui gradi dal 1° al 23° fino al 5 Febbraio 2017. Dal 6 Febbraio 2017, giunto sul 23° grado, inizia il moto retrogrado per i successivi 4 mesi circa, per poi ritornare definitivamente nel moto diretto il 10 Giugno 2017 ripartendo dal 13° grado in cui era arrivato in retrogradazione e procedendo negli ultimi 4 mesi con questo passo, appunto, dal 13° fino  al 29°, concludendo il transito in Bilancia il 10 Ottobre 2017 quando passerà in Scorpione il segno successivo.

RELAZIONI ASPETTUALI DEL TRANSITO ANNUALE DI GIOVE

Giove in entrata nel segno della Bilancia, mostra un aspetto di congiunzione seppur larga, a Mercurio in Vergine.  

Nel mese di Settembre, Giove in Bilancia si muove dal grado 0° al 4°38’, il giorno 25 sul 3° grado si pone in perfetta congiunzione al Sole in Bilancia.

Nel mese di Ottobre, Giove transita sui gradi da 4°38’ a 11°11’, il giorno 5 forma un aspetto di quadratura con Marte in Capricorno, il giorno 23 si trova in aspetto di quinconce a Nettuno in Pesci, e il 27 forma un aspetto di sestile con Venere in Sagittario.

Nel mese di Novembre, sui gradi da 11°11’ a 16°49’ Giove si troverà in aspetto di sestile con Saturno in Sagittario (con una tolleranza di 2° gradi circa), per l’intero il mese  e dalla metà del mese sarà   in aspetto  di quadratura con Plutone in Capricorno.

Nel mese di Dicembre Giove si muove sui gradi da 16°49 a 21°09’, il giorno 3 forma un aspetto di trigono con Marte in Aquario, mantiene l’aspetto di sestile con Saturno in Sagittario costantemente per tutto il mese e l’aspetto di quadratura con Plutone in Capricorno (con una tolleranza di 2° gradi circa) fino alla metà del mese, mentre si troverà in aspetto di opposizione con Urano in Arieteper l’intero mese.

Nel mese di Gennaio 2017 Giove  si sposta di soli 2 gradi da  21°09’ a 23°06, presenta quindi un’opposizione con Urano in Ariete in transito sul 21° grado, e il sestile costate con Saturno in Sagittario che transita dal 21°22’ al 24°36’ del segno. Il giorno 13 forma unaspetto di quadratura con il Sole in Capricorno in transito sul 23° grado, il 18 si trova in aspetto di quinconce con Marte in Pesci e il 27 forma un altro  aspetto di quinconce con Venere in pesci.

A Febbraio 2017 Giove inizia il moto retrogrado, staziona sul 23° grado e dal giorno 6 Febbraio retrocedendo fino al 22°20’ a fine mese, rimane per cui in aspetto di opposizione con Urano in Ariete, e in aspetto di sestile con Saturno in Sagittario, mentre forma il giorno 2 un aspetto di quadratura con Mercurio in Capricorno, il giorno 11 un aspetto di trigono con il Sole in Aquario.

A Marzo 2017 Giove retrogrado sui gradi dal 22°20’ a 19°08’, a inizio mese presenta un opposizione con un intero Stellium in Ariete formato da Venere Luna Urano e Marte,che andrà però sfumando  rapidamente per i transiti poco durevoli sui gradi interessati della Luna e dei pianeti veloci in Ariete, mentrepermane l’opposizione a Urano in Ariete per tutto il mese, inoltre il giorno 9 forma un aspetto di quinconce con Mercurio in Pesci, e il 24 un aspetto di opposizione con Mercurio (congiunto a Urano)transitato velocemente sui gradi  in Ariete e a fine mese si pone in aspetto di quadratura con Plutone in Capricorno.

In Aprile 2017 Giove retrogrado sui gradi da  19°08’ a 15°28’, a inizio mese presenta ancora l’opposizione a Urano in Ariete e laquadratura con Plutone in Capricorno, inoltre il giorno 5 si trova in aspetto di quinconce con Marte in Toro e il giorno  7 si pone inaspetto di opposizione con il Sole in  Ariete.

Nel Maggio 2017 Giove retrogrado sui gradi da 15°28’ a 13°20’, presenta un aspetto di quinconce con Nettuno in Pesci.  il giorno 5 forma un aspetto di quinconce con il Sole in Toro, Il 12 Maggio forma un aspetto di trigono con Marte in Gemelli e il 19 un aspetto diopposizione con Venere in Ariete, il 27 si trova in aspetto di quinconce con Mercurio in Toro. Formerà quindi nel mese due configurazioni di Yod, una il 5 maggio con i due quiconce che forma  con Sole in Toro e con Nettuno in Pesci in sestile tra loro, e un altro Yod il giorno 27 con i due quiconce che forma con Mercurio in Toro e con Nettuno in Pesci, in sestile tra loro.

Nel mese di Giugno 2017 Giove staziona sui gradi da 13°20’ a 13°50’, da moto retrogrado il giorno 6 al 13°13’ si pone di moto diretto. Presenta un aspetto di quinconce con Nettuno in Pesci che mantiene per tutto il mese. Il giorno 3 forma un aspetto di trigono con il Sole in Gemelli, il 13 un aspetto di trigono con Mercurio in Gemelli,  il giorno 19 si pone in aspetto di quinconce con Venere in Toro, il giorno 25 si trova in aspetto di quadratura con Marte in Granchio.

Nel mese Luglio  2017 Giove procede con passo diretto sui gradi da  13°50’ a 17°00’, mantiene l’aspetto di quinconce con Nettuno in Pesci mentre si pone in procinto di riformare l’aspetto di  quadratura con Plutone in Capricorno, il giorno  6 forma un aspetto diquadratura con il Sole in Granchio, il 14 un aspetto di sestile con Mercurio in Leone e il giorno 18 un aspetto di trigono con Venere in Gemelli.

Nel mese di Agosto 2017 con Giove sui gradi da  17°00’ a 22°00’, troviamo ancora presente l’aspetto di  quadratura con Plutone in Capricorno e l’aspetto di sestile  con Saturno in Sagittario che stazione sul grado 21° del segno . Il giorno 11 forma un aspetto di sestile con il Sole in Leone, il 17 un  aspetto di quadratura con Venere in Granchio e il 22 un aspetto di sestile con Marte in Leone

A  Settembre Giove sui gradi da  22°00’ a 27°58’ mantiene l’aspetto di sestile  con Saturno in Sagittario che stazione sul grado 21° del segno, e si trova in aspetto di opposizione con Urano in Ariete in transito retrogrado sul 27° grado. Il 15 settembre  forma un aspetto di sestile con Venere  in Leone

A inizio mese  di Ottobre 2017 Giove si trova in aspetto di opposizione con Urano in Ariete, il 10 ottobre Giove conclude il suo transito nel segno della Bilancia e transiterà nel segno successivo, lo Scorpione.

Nei Segni Zodiacali la connessione con la posizione planetaria di Giove in Bilancia influisce sui gradi di appartenenza planetaria di ognuna delle tre decadi di ogni segno. Le energie saranno chiaramente più sentite nei settori occupati dai campi individuali del Tema Natale, in riferimento al proprio segno Ascendente, le valutazioni relative ai Segni Zodiacali potranno trovare valenza in considerazione del proprio Ascendente Zodiacale e negli aspetti che il transito forma con le posizioni dei propri Pianeti Natali.

Giove in Bilancia ICP in Scorpione

Giove in Bilancia nasce con un ICP nel segno dello Scorpione, mentre il pianeta si trova posizionato nel 10 settore ….

                                                                                                          © Anna Furmiglieri
                                                                                                          Redazione ilNADIR

Dulcis in fundo di questa prima parte dell’articolo, dopo aver letto le precise coordinate transeundi del passaggio gioviano nel suo intero corso v’invito a rilassarvi per preparavi al leggere la seconda parte che publicheremo a breve con le valutazioni innovative della mia Scuola sulle relazioni del pianeta del trasformismo psicologico con i vari segni zodiacali, interpretandone la valutazione in chiave totalmente differente rispetto a quella conosciuta facendo leva innanzitutto sui due Incipit Cosmogonici Planetari quello su Greenwich e quello su Roma che danno due diversi esiti. Senza l’intervento del principio discorsivo e unificatore di Giove, semplicemente, non ci sarebbe né vita né conoscenza, bensì spazio e tempo vuoti. Giove è il significatore generale della protezione di valori già assimilati, e svolge un ruolo di coordinatore e amministratore di ogni principio etico. La sua legge è soprattutto flessibile, poiché tiene conto delle istanze individuali, anche quando giudica o stabilisce una pena per coloro che disubbidiscono ai suoi comandi. L’intelligibile separato di Saturno diventa intelligente con Giove, proviamo a comprenderne il senso, cha ci manda Atena affinché ci suggerisca le azioni più ingegnose così come la dea le insufflava nell’orecchio vigile di Odisseo-Ulisse. L’umano diviene così consapevole di ogni sua parte. Egli è in grado di ascoltare le suggestioni dell’anima e poi scegliere liberamente quali contenuti sia ragionevole esprimere durante la coscienza di veglia: Odisseo-Ulisse ascolta il canto delle Sirene e si strugge di nostalgia, ma non affoga; gusta la droga dei Lotofagi e s’inebria, ma non perde il senno; si abbandona fra le braccia di Circe e prova un immenso piacere, ma non rinuncia al bene dell’intelletto.

                                                                                                      fine Prima Parte

Roma 10.09.2016                                                                           © Claudio Crespina
                                                                                                    Redazione ilNADIR

                                                                                                  

BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA

Significato dei Simboli. Enrico Santarato.

-L’Alchimia astrologica. Francesca Piombo.

-Anatomia della psiche. Edward Edinger

-I tipi psicologici. G.Jung

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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