Finivo più o meno con questo concetto basilare la Prima parte di questo lungo compendio astrologico-gioviano: “Ricordate pertanto come da sempre, tra le tantissime descrizioni possibili, mi è piaciuto definire l’ASTROLOGIA come LA SCIENZA DEGLI INIZI, di tutti gli Inizi e queste ultime innovazioni scientifiche mi stanno dando ragione sulla necessità primaria di mettere al centro del significato valutativo dell’analisi il concetto d’INIZIO, che è il vero FOCUS da centrare IN ASTROLOGIA”…
Voler comprendere innanzitutto l’asset iniziale di qualsiasi cosa, sia esso riferito ad un individuo, sia ad un evento terreste o planetario, sia ad animale che ad inanimato, come ho ormai imposto da almeno 10 anni a questa parte generando il concetto di Satus Tempus Cosmogonico (o S.T.C.), quella particolare analisi cioè del Momento Seme Generale di riferimento, il primo Inizio di qualsiasi cosa: sia individuo, sia evento sia animale..ecc.. ecc..
Così come si fa per calcolare con precisione le differenze delle ore planetarie, sempre diverse tra loro, bisogna conoscere il “preciso momento” dell’alba e quello del tramonto nel luogo in cui ci troviamo, in un dato giorno, allo stesso modo dobbiamo riferirci al primo inizio (il mio Satus.., la benedizione..) che segna la nascita di un quasivoglia evento.. Il momento nello studio delle analisi di ogni tema natale mi è stato di grande aiuto per comprendere la vera ideologia scientifica della nostra scienza che senza quell’humus iniziale di fondo, perde INTERAMENTE le sue connotazioni principali…su cui è fondata l’intera sua scienza.
L’Astrologia nasconde in se il segreto di riuscire a fissare il Sole che si trova nel Cielo della nostra persona, così che possa illuminarla all’interno e inondare con il principio della luce stessa i nostri corpi…
Maurice Cotterell, come vedremo più avanti, ha dimostrato come l’attività del Sole e del suo vento Solare (i Flares solari) infleunzino il moto planetario e la concomitante “coscienza” umana, presente sulla Terra, connessa indelebilmente all’atto del concepimento e a quello di nascita. Ma a parte questa sototlineatura, parlando ai soliti pregiudizi della scienza, non ha senso dire, così mi tolgo quel sassolino-one dalle scarpe, come spesso si legge dai soliti scienziati disinformati che controllano noi e non guardano i loro frequenti qualunquismi, “anche uno studente di fisica alle prime armi può eseguire i calcoli necessari per stabilire che cosa realmente influenzi un bambino appena nato”, in quanto è del tutto evidente che la nascita di una bambino è un fenomeno che avviene in natura senza il completo controllo dell’uomo. L’influenza del Sole, della Luna e dei pianeti non è prodotto da un esperimento di laboratorio, ma sono presenti in natura e basta.
Se si leggono i testi degli scienziati del giorno d’oggi si può benissimo comprendere che le conoscenze fisiche attuali, nonostante i tanti progressi che si continuano ad enumerare quasi quotidianamente, non sono in grado di spiegare tutti i fenomeni. Gli scienziati sono consapevoli di questo perché sono tutt’oggi alla ricerca di formule matematiche che comprendano la teoria della relatività, la meccanica quantistica, i campi elettromagnetici e tutte quelle formule matematiche descrivono dei fenomeni, ma che sono incoerenti tra loro.
La verità è che non c’è coerenza tra le varie teorie fisiche. Lo stesso Einstein ha dovuto elaborare la Teoria della Relatività Generale nel 1915, in quanto la Teoria della Relatività Ristretta (1905) non comprendeva la gravitazione, cioè la presenza della massa nella coordinate spazio-tempo (alla base della Teoria della Relatività Ristretta). Einstein ha continuato a lavorare per il resto della sua esistenza, per scoprire un’ulteriore teoria che comprendesse tutti gli altri fenomeni fisici, ma non ci riuscì, ammesso che sia riuscito a darci quella famosa equazione del limite della velocità della luce. Allo stesso modo, tutt’oggi, sono allo studio delle teorie che però non hanno trovato riscontri. La comunicazione istantanea, l’intreccio tra le particelle subatomiche – effetto noto anche con il termine tecnico di “entanglement quantistico” – può essere considerato uno dei più grandi misteri della conoscenza umana: pur essendo un fenomeno osservabile e ripetibile, non sembra avere una chiara spiegazione logica. Pertanto, aldilà delle critiche spicciole nei nostri confronti, neanche i Premi Nobel per la fisica sono in grado di definire tutti i fenomeni che avvengono nell’Universo e come questi fenomeni possono influenzare la grande quantità di tipi di onde elettromagnetiche e onde radio emesse dal Sole. Il Premio Nobel 1998 Robert Laughlin ipotizzò qualcosa di molto più sconcertante: l’universo è in stretta relazione con lo spirito umano! Lo afferma nel suo libro “Un Universo Diverso, Reinventare la fisica da cima a fondo”. Ecco finalmente l’ho detto…: la scienza non è altro che una possibile scienza…se non si aprirà al linguaggio profondo dell’anima e dei suoi simboli..!!
GIOVE GRAVITAZIONALE IN BILANCIA, ANIMATO DA UNA VESTE SCORPIONICA
Dopo questo excursus nozionistico tecnologico, potrete comprendere a perfezione il senso autentico del transito di Giove in Bilancia, per ora definibile innovativamente come un Giove scorpionico. Ma come capirete a breve, la valutazione previsionale che ne faccio deriva da studi e ricerche legati appunto ai processi gravitazionali appena studiati, PARTENDO DAL PRINCIPIO PRIMO CHE IN ASTROLOGIA CONTA IL MOMENTO DELL’INIZIO connesso proprio alla verifica dei messaggi trasmessi, come ci viene detto, da quelle onde di gravità nel tempo, che noi possiamo andare a rcercare nelle effemeride, non accontentandoci della sola visione parziale dell’entrata di Giove in Bilancia che rappresenta anche in questo caso “parziale”comunque un nuovo, e sottolineo nuovo, INIZIO..: per capire questo Giove, quindi, bisognerà sentire e comprenderne le onde provenienti dal profondo universo da cui esso deriva. In perfeta correlazione, appunto, a ciè che questa nuova scoperta rivoluzionaria ci sta insegnando, che per le sue esigenze va verso appuntamenti certamente più importanti per l’evoluzione dell’umanità intera, mentre il mio lavoro, analogicamente in parallelo a questa scoperta, si riferisce al moto planetario tutto: in questo caso specifico a quello di Giove solamente, aldilà della consueta selezione dispositiva che ci ha dato la scuola della tradizione.
Anche questo Giove bilancino, quindi posso dire, ha una sua onda gravitazionale che lo definisce nello spaziotempo sin dai primordi e in questo senso lo valuto astrologicamente usando come sempre il riferimanto analogico, strumento inamovibile per ogni astrologo che si voglia ritenere tale. Come le increspature d’acqua provocate dal guizzo d’un pesce nel mezzo d’un grande lago si propagano per un breve tempo producendo un’onda che diviene irrilevabile a riva, così le Onde gravitazionali originatesi negli istanti culminanti d’un macro-evento astrofisico viaggiano (ci dicono: alla velocità della luce..) in tutte le direzioni e solo con una minima intensità arrivano alla Terra (ma, arrivano..!! mi viene da dire sommessamente: finalmente..!! ) dove, per qualche istante, stiracchiano il nostro (sottolineo “nostro”) spazio-tempo quand’anche si trattasse di quantità infinitesimale. La notizia fondamentale per noi astrologi e per l’applicabilità scientifica dell’astrologia consiste proprio in questa nuova constatazione cosmologica: finalmente sappiamo, perchè dimostrato, che quelle onde ARRIVANO ALLA TERRA, mentre siamo stati accusati per secoli di fandonie, di sesazionalismi, di fraudolenze congetturali, allorquando sostenevamo con forza la continua relazione tra l’Uomo e il suo cielo, tra l’umano e il divino, aldilà della distanza, per quanto fosse incommensurabile, che ci separava da esso. Ora ci vengono dati i certi presupposti per asserirlo con forza. Giove, come quel pesce, le muove come qualsiasi altro elemento nel cosmo, quindi per capirne la natura essenziale di un transito, in questo caso, Bilancia, aldilà dei procedimenti bloccati dai principi tradizionali che animano sempre la stessa lettura nei secoli, io consiglio di ricostruire quel Giove delle origini ed estrarne i veri significati originali che vivono in quel preciso transito, come recita il principio analogico. Se la legge universale ci dice che ogni moto lascia le sue tracce noi possiamo e dobbiamo appunto essere capaci di “rintracciarne”, appunto, i significati originari, per renderli attinenti alla lettura analitica del nostro Tema Natale, in relazione al momento che ne stiamo vivendo un preciso contatto, chiaramente sempre diverso da qualsiasi altro tema e da qualsiasi altro precedente simile contatto. In realtà, sappiatelo, voi che continuate ad usare metodi ciechi per vedere la dove non c’è una luce leggibile con quei calcoli superati ed obsoleti (soprattutto inconcludenti…se non contrastanti), con l’avvento dellle onde gravitazionali, le vostre ridotte menti da pseudoscienziati, sia coloro, gli scienziati ufficiali, che criticano pregiudizievolmente, sia gli astromanti, saranno chiamate a smuovere l’encefalo verso il lato destro, quello istintuale, riequilibrandone l’uso, decisamente ridotto strutturalmente, a favore di quello sinistro-razionale troppo invaso dalla legge delle regole costante sempre a se stessa. Non a caso il sinistro affronta un input alla volta, mentre il destro nelle sua elaborazione riesce ad integrarne diversi input contemporaneamente..Il sinistro compie operazioni in modo sequienziale, il destro consente la diagnostica dei sogni. Nel sinistro c’è la lingua, le parole (parlare, leggere, scrivere), nel destro prendono vita il disegno, la musica, il canto, l’arte, la danza..Questa netta separazione, che ci costringe tutti a prendere una via per un’altra, dovrà essere riequilibrata: I due emisferi, normalmente, elaborano le informazioni in maniera indipendente e, tuttavia, funzionano in modo complementare. Sono specializzati, ma condividono ed integrano le informazioni, comunicando attraverso un grande fascio di fibre nervose: quello che si chiama “corpo calloso”. A seconda del nostro lavoro, sappiatelo, così magari ve ne date una giusta spiegazione, abbiamo sviluppato più un emisfero che un altro. Chi è abituato ad usare molto parole e numeri (scrittori, matematici, etc.) è di sicuro “un emisfero sinistro”, mentre artisti, artigiani o musicisti, abituati a lavorare con le immagini e con l’intuizione, sono “emisferi destri”. Chiaramente queste valutazioni sono espresse a grandi linee. Sarete obbligati a comprendere che non potrete più usare lo stesso metodo che non consente, cieco com’è, una lettura adeguata dei nuovi simboli che in realtà poi sono sempre stati dove oggi, grazie alle nuove misurazioni, si possono osservare: la quantistica vi sta obbligando ad esercizi di pensiero a cui non eravate mai stati abituati, come invece da millenni insegnavano i “sacerdoti” Veda e i loro successori alle popolazioni pronte a VEDERE oltre il muro, costruito nei secoli, della rigida logica razionale, chiaramente insufficiente a spiegare una realtà così variegata e creativamente irregolare da non poter essere inquadrata in circuiti di ragionamenti sterili. Una prerogativa delle Onde che consentirà passi da gigante alla scienza degli INIZI (l’Astrologia) si riferisce al fatto che le onde gravitazionali possono rispondere a domande sul momento della creazione. Gli astronomi guardano indietro nel tempo e nello spazio. Per vedere un oggetto lontano 13 miliardi di anni luce, captano una luce emessa 13 miliardi di anni fa. Ma l’astronomia ottica non può guardare ai primi 400mila anni della storia dell’universo, che a qual tempo, ci viene fatto sapere, era così denso e vischioso che la luce non riusciva a liberarsi dalla zuppa primordiale. Le onde gravitazionali però c’erano fin dall’inizio.Tutta la materia nell’universo, che in qualche modo accelera, perturba lo spazio-tempo, cioè la spina dorsale dell’universo. Ognuna di queste cose in accelerazione quindi perturba lo spazio-tempo in qualche modo e inoltre queste perturbazioni si propagano nell’universo: perturbazioni che emettono anche suoni… Per comprendere quanto di umano ci sia in questa scoperta ci viene confermata la possibilità di poterne ascoltare il loro suono: il suono, mi piace dire, “stereofonico”delle onde gravitazionali. Infatti, proprio come una radio estrae il suono dalle onde sonore, è possibile fare lo stesso con le onde gravitazionali poiché la frequenza delle onde trovate da LIGO ricade nell’intervallo di frequenze udibili dall’orecchio umano. Lo ammetto, astrologicamente, questo aspetto si merita un WOW particolare perchè consente una perfetta comunione in risonanza del rapporto pianeta-uomo prima solo presupponibile. Ecco, queste cose che si propagano sono le onde gravitazionali, perturbazioni dello spazio-tempo stesso. Dunque, per quanto appena detto, tutta la materia può produrre una grande quantità di onde gravitazionali. Persino noi stessi: mi sono spiegato..? L’importanza di questa affermazione è alla base per una possibile dimostrazione della scienza astrologica e dei suoi parametri basilari. Tuttavia, per essere concreti, in generale, onde gravitazionali di questo genere sono troppo deboli per essere facilmente rivelate (ad oggi, ma domani chissà…!! Se lo sperava Einstein posso sperarlo anche io..!!) e quindi, dicono gli scienziati, per vederne la realtà applicativa oggi, bisogna gettare uno sguardo a roba violenta: tipo supernovae che esplodono, stelle di neutroni che ruotano a velocità pazzesche su stesse, buchi neri che si scontrano, insomma cose di questa portata..Ma nella mia mente c’è un’altra soluzione possibile legata alla sintonia con quella che la scienza, in modo un po’ furbastro, definisce energia “debole” o “Elettrodebole” che in realtà tutto è tranne che debole. Forse lo è per i nostri “ghost buster” ondivaghi, ma certamente non per le nostri Epifisi o Ghiandole Pineali, antenne rice-trasmittenti collegate a frequenze, evidentemente quantistiche, uniche in grado a captare certi segnali provenienti dal profondo: altrimenti spiegatemi come sia possibile, come con la mia ricerca ho potuto dimostrare, anche a chi ne fosse ancora scettico, che la connessione al Centro Galattico di molte persone analizzate, le renda uniche, straordinariamente decisive per l’umanità, e soprattuto connesse alla progenia aliena di cui certamente siamo portatori.
UN PO’ DI GIOVE
Per l’astrologia il pianeta rappresenta il principio della crescita, dell’espansione, della prosperità e della buona sorte, così come è connesso al senso interiore di giustizia di una persona, alla moralità e ai suoi più alti intenti e ideali. Giove può essere meglio compreso, come anticipato nella prima parte di questo articolo, se è osservato in relazione a Mercurio, suo pagetto complementare nel dinamismo degli opposti la cui sede diurna nei Gemelli è speculare alla sede diurna di Giove nel Sagittario: Mercurio rappresenta il pneuma che inspira l’aria per mandare a Giove la parola. Il dio Mercurio è il messaggero di Giove presso tutti i mondi: il fuoco del Sagittario è alimentato dall’ossigeno contenuto nell’aria dei Gemelli. Giove governa i lunghi viaggi, specialmente quelli all’estero, l’istruzione più elevata, la mente superiore, la religione, la filosofia e la legge; è inoltre associato ad una propensione alla libertà e all’esplorazione, ai ruoli umanitari e protettivi, consente la grande capacità di rendere allegri e felici, appunto gioviali. Con Giove, dice sapientemente C. Boccherini Anselmi, si fluttua, allora, sopra ai conflitti e alle differenze, laddove la diversità di genere non può essere neanche temporaneamente sospesa tramite la comunione erotica, oppure analizzata con l’uso dell’intelletto, mentre resta osservabile così come si vede ciò che ci sta di fronte.
L’oggetto non è assimilabile né cumulabile a noi stessi, ma può essere comunicato tramite la logica di Giove, che lascia libero uno spazio intermedio, un soffio d’ineffabile erotica distanza. Semmai è Saturno a portarci in quello spazio di eterna distanza che ci fa credere di poterci identificare davvero con una cosa o con l’altra. L’intelligibile separato di Saturno diventa intelligente con Giove, cha ci manda Atena affinché ci suggerisca le azioni più ingegnose così come la dea le insufflava nell’orecchio vigile di Odisseo. L’umano diviene così consapevole di ogni sua parte, è in grado di ascoltare le suggestioni dell’anima e poi scegliere liberamente quali contenuti sia ragionevole esprimere durante la coscienza di veglia: Odisseo ascolta il canto delle Sirene e si strugge di nostalgia, ma non affoga; gusta la droga dei Lotofagi e s’inebria, ma non perde il senno; si abbandona fra le braccia di Circe e prova un immenso piacere, ma non rinuncia al bene dell’intelletto. Già.., tutto bello, senza problemi, passa Giove e abbiamo fatto bingo: troppo facile, non credete? Siccome il pianeta si chiama Giove…,esso rende tutti vincenti, felici e gioviali..coloro che sono in allineamento zodiacale con il suo transito..!! Il punto è che siamo nel 2016, non siamo piu nell’antica Grecia o nell’antica Roma o tra le piramidi egizie, dicono gli scettici in genere e gli scienziati in particolare, anche con una certa ragione, se confermiamo, come gli astromanti confermano da secoli, la solita dinamica di Giove all’elargizione fortunata ed espansa della dea fortuna a tutti coloro che sono allineati in zodiaco al segno di transito. Giove, dicono gli astronomi, è soltanto un pianeta gassoso, una stella fallita, un corpo celeste complesso, e soprattutto inospitale. Di certo non può influenzare la nostra esistenza o il nostro modo di essere o di vivere. Credere che porti fortuna o ci renda difficile la vita quando ci dicono che transita in aspetto nervoso al nostro tema natale è da superficiali e da creduloni…!! Ecco il risultato, direi scontato, di certe valutazioni inadeguate, inscritte costantemente sempre allo stesso modo da anni dai soliti astromanti, come se l’incessante moto universale a cui si riferiscono per quelle valutazioni, a loro non li riguardasse, mostrando testardamente sempre la stessa spiegazione previsionale come riferimento da apprendere. Invece c’è un discorso serio e competente, direi maggiormente scientifico, che può e deve essere fatto: innanzitutto partendo dal fatto ineludibile che certe disamine oroscopali siano da cestinare e da non prendere in considerazione non essendo minimamente credibili. Io credo che mancare all’appuntamento di Giove sia più foriero di conseguenze che mancare a quello dei due potenti Urano e
Saturno; se è vero che l’insegnamento di Saturno ci può rendere più forti e disciplinati, e comunque ci arriva sempre anche se siamo maldisposti ad accoglierlo, e se è vero che l’avvento di Urano può servire a spezzare le catene dell’abitudine, anche e soprattutto quando meno lo aspettiamo, solo l’intervento di Giove può veramente liberarci, ma lo può fare solo con il nostro assenso cosciente, giacché, non essendo egli in alcun modo costrittivo, può persino passare inosservato, come spesso accade peraltro, perchè in realtà non ne comprendiamo la precisa modalità con cui si possa smuovere nelle sue specifiche caratteristiche della simbologia che il suo archetipo rappresenta. E qui sta il bello e il difficile del suo vero riconoscimento. Cosa si espande al suo passaggio? Per assimilare davvero l’insegnamento di Giove bisogna avere sviluppato un intelletto molto acuto, reso sottile e sommamente astuto da una prolungata frequentazione della gioia piuttosto che della sofferenza. Il settore dell’oroscopo in cui si trova Giove alla nascita, secondo tradizione, è quella parte della vita in cui si manifesta l’agio, ciò che è ottenuto per grazia: può segnare il luogo e il tempo e le modalità dell’incontro con il Maestro, ma può anche solo significare dove e perché e con quali cibi ci si gonfia la pancia. Alla ipotetica libertà di scelta che ci viene consegnata alla nascita, il principio gioviano deve seguire una certa fantasia amplificatrice affinché possa essere davvero liberatoria. Giove, lo sappiamo, dilata ciò che tocca; non possiede una funzione moltiplicatrice-distributrice (Luna) bensì amplifica i valori e gli oggetti rappresentati dal segno e dalla casa in cui è posizionato nel Tema Natale. Il principio edonistico di Giove regola l’espansione verso la gratificazione fisica e morale, e identifica il piacere individuale come il bene più alto e come il fondamento stesso della vita morale. Il massimo rendimento è rappresentato da Giove, che nel nostro sistema solare è il pianeta più grande, così come il fegato è l’organo più pesante del corpo umano. Quindi Giove è principio di visione che predomina sull’archetipo opposto della realtà e del realismo: Saturno. E’ ottimismo, ispirazione, senso del possibile, desiderio di ricerca, espansione e conquista. In questo senso rappresenta l’alter ego e la nemesi di Saturno, freddo lucido e rigoroso paladino del realismo e della regola: nemesi però che non vuole significare duro e cieco contrasto ma complementarietà d’intenti. L’Aria, l’Elemento interessato del transito bilancino, è lo spazio delle idee, degli ideali e della interconnessione sociale in cui trasvolerà questo Giove, governata da Venere, pianeta delle relazioni e dell’armonia. La prima associazione d’idee, comunque incompleta, che mi viene in mente, e vale per tutti i segni dello Zodiaco, è che Giove in Bilancia ci spinga a recuperare il valore delle relazioni interpersonali. A partire dalla coppia e dalla relazione affettiva, naturalmente, ma estendendo l’input a tutte le forma di cooperazione e collaborazione, il senso profondo del transito è valorizzare la presenza dell’altro. Fare tesoro delle sue caratteristiche e le sue “diversità”, senza tentare di prevaricarlo, ma senza mettere da parte se stessi. Le consuete conformazioni valutative spiegate sistematicamente nel tempo, per non dire nei secoli, con questo transito ci dicono che la Bilancia è il segno che sovrintende ogni forma di relazione ma anche di accordo. Ogni volta che noi mettiamo da parte l’ego e facciamo un passo indietro per consentire all’altro di entrare nella nostra vita, è l’Archetipo della Bilancia che stiamo attivando in qualche modo. Ogni volta che noi raggiungiamo un accordo con l’altro, fatto di reciproci obblighi e diritti possibilmente equi, è sempre l’Archetipo della Bilancia che opera dentro di noi. Non mi riferisco, naturalmente, all’accordo per un contratto qualsiasi, come un leasing per l’autovettura, ognuno di noi vive costantemente di accordi: io faccio questo per te, tu fai questo per me. Il lavoro, le relazioni affettive, l’interazione sociale con amici e conoscenti, tutto è pervaso di accordi continui e impliciti. Ma per stipulare accordi equi occorre avere un senso chiaro del proprio valore, e questo è un altro punto importante di questo nuovo anno di Giove: spingere ognuno di noi a lavorare sul senso del sé e sul proprio valore personale. Ancora: la Bilancia è per eccellenza il segno della giustizia e soprattutto a livello macro con Giove in Bilancia alcune ingiustizie, alcune disparità e sperequazioni non saranno più eticamente e socialmente accettabili. Tutte esemplificazioni di un generico transito in Bilancia che però non posono essere assegnate tout court a questo preciso transito di questo anno, secondo il mio studio precipuo correlato all’Incipit Planetario che ne segna indelebilmente il “colore” del mantello che ne copre l’intero periodo consegnadone le precise carateristiche valutative.
L’inizio quindi di questo transito gioviano in Bilancia si veste, questo anno, come insegna la logica di una delle mie ultime scoperte, l’I.C.P.o Incipit Cosmogonico Planetario (da non confondere con il Satus..sunnominato..), dell’aurea scorpionica nella configurazione su Greewich in riferimento alle modalità mondiali e a quella sagittariana, configurata su Roma per le logiche italiane. Aurea decisamente particolare, come chiunque sappia di astrologia può comprendere, che di fatto altera completamente l’integrità della valenza bilancina e della Venere che la governa, poco sopra descritte. così chè bisogna comprendere come certe affermazioni, così rigide valutativamente, non possono essere prese in considerazione sistematica non regolandosi sui diversi valori in gioco nel complesso moto cosmologico. Certamente, per fare un esempio, viene al dunque il concetto di accordo bilancino, archetipo di armonia e giustizio tra le parti: scorpionicamente ci saranno invece delle grosse prevaricazioni e dei forti giochi di potere in considerazione che il tutto si muove nella X^Casa, quella del Potere costituito e della realizzazione personale. Insomma viene certamente meno l’eleganza della correttezza nella coppia, per quanto esageratamente formale, la necessità di raggiungere un accordo armonico tra le parti. L’aurea scorpionico quindi si collega al vostro Plutone e alla sua configurazione nel vostro tema e si muove, durante tutto il suo transito in Bilancia, con le dinamiche tipiche della Decima Casa o Settore, cosignificante del Capricorno, interagendo con il severo Saturno che ne decide la complicità applicativa nelle sorti delle vostre richieste. Già, questo primo e decisivo indizio, è abbastanza significativo per capire che i segni che l’astrologia tradizionale ha escluso tra i favoriti per questo specifico transito, come lo Scorpione e il Capricorno, invece sono alla base del transito stesso. Per cui i nati in Bilancia, per agire al meglio la dinamica gioviana, dovranno vedere in primis come è strutturato il loro Scorpione e il suo governatore Plutone. Successivamente controllare come funziona il loro Mediocielo ovvero la fase capricorniana e Saturno nel loro tema. In questa precisa modalità potrete subito comprendere come il campo dei “fortunati” si restringa sensibilmente..Non valido per tutte le Bilancie quindi, ma soprattutto valido per quelle che hanno forti input scorpionici e moti capricorniani, cioè chi tra loro possiede uno o più tra questi valori primari del Tema: l’Ascendente, il Sole, la Luna, il Nadir, il Mediocielo, uno Stellium in Scorpione innanzitutto. Inoltre sarà un Giove funzionante, secondariamente, aldilà del significato specifico della sua simbologia archetipa a cui si riferisce, se nel tema si avrà un Saturno in Decima, il Capricorno in Decima ovvero anche un Giove in Decima o congiunto a Saturno. Così anche le Bilancie con Plutone all’Ascendente, al Mediocielo, oppure in allineamento esatto ai luminari (meglio se congiunto), avranno le condizioni per ottenere dei buoni asset in questo anno. Questa selezione, direi decisiva in ambito valutativo e previsionale, ci da la misura esatta del valore a cui questo Giove si riferisce, aldilà delle solite valutazioni generiche sul suo transito che trasformebbe tout court tutte le Bilancie in vari Paperon de’ Paperoni…e i segni d’Aria, Gemelli e Aquario, conseguenti riccastri agganciati al Carro del vincitore bilancino, senza agire alcun impegno particolare e con loro i pagetti infuocati del Leone e del Sagittario: il solito tran tran scritto nei secoli a qualsiasi latitudine ci si riferisca dagli astromanti di questa disciplina. Giove peraltro, stando al preciso transito dell’effemeride, in qiuesto suo anno in bilancia, come quello appena finito in Vergine, privilegierà tutte le seconde decadi sia dei segni d’Aria che dei due sestili di Fuoco sostando ben 7 mesi su quei gradi. Funzionamento standardizzato quindi quello delle stantie pagine di certa oroscopia tradizionale che non potrà, altrettanto, riferisi negativamente ai segni compresi nella Grande Croce Cardinale: Ariete, Granchio e Capricorno, solo perchè sono in aspetti esiziali alla Bilancia: non sufficit per essere condannati tout court come segni sotto pressione del Giove bilancino, solo perchè in opposizione o quadrati al segno come, ad esempio, la posizione del Capricorno, sopradescritta favorevolmente, ci spiega. Se fosse così semplice, se il parametro da leggere, da interpretare fosse così asfittico, inanimato, inaridito e devitalizzato come peraltro ci viene sistematicamente descritto da anni sempre allo stesso modo, già sapremmo che questi segni saranno, i primi, certamente i benedetti, i secondi, gli offesi, dal transito, ognuno a seconda dell’aspetto generico che possiede: cerchiamo invero di comprendere che questa realtà non può essere significativamente esaustiva per una scienza che si voglia rispettare.., anche e non solo, come vedremo, per motivi meramente scientifici: entropici !! Una scienza che vuole considerarsi tale non può ripetersi identicamente a cadenza dodicennale, nel caso di Giove, o trentennale nel caso di Saturno ecc..e in tempi orbitali sempre uguali a seconda del pianeta analizzato..perchè rinnegherebbe di fatto l’incipit della sua vocazione originaria legata all’INIZIO di ogni passaggio, di ogni evento, e alla natura precipua di quell’INIZIO, mai uguale a se stesso nel tempo, conseguentemente con chiare differenze di configurazione, non solo aspettuale, ma anche e soprattutto di natura planetaria che dovrà essere presa in considerazione seriamente, prima o poi, per concepire correttamente la giusta valenza di un transito planetario di qualsivoglia pianeta si tratti, analizzandone parametri essenziali (come vuole essere la lettura decisiva del “mio” ICP) inesplorati o, peggio ancora, mantenuti, più o meno volutamente, celati alla conoscenza degli astrologi.
Quindi questo mio Incipit, come avete letto, consente valutazioni ben diverse da quelle abituali che ci vengono sistematicamente propinate un po’ ovunque dal web, dalle tv, dalle riviste. Giove, questo Giove bilancino, pur rimanendo in campo generico, come è giusto sottolineare, di fatto non si estende a tutti i segni d’Aria consentendo chissà quali grandezze e migliorie: il binomio della fortuna, se così vi può piacere, si colloca tra l’Aria bilancina e l’Acqua scorpionica che saranno i veri valori al centro di questo transito, riferito soprattutto alle seconde decadi. Ripeto e voglio sottolinearlo: si tratta sempre e solo però di valutazioni generiche che escludono ogni visione specifica del vostro tema natale, unico vero referente possibile. Devo però sottolineare inoltre l’importanza dell’Incipit Cosmologico Planetario in quanto, aldilà della genericità del momento valutativo, riesce a consentire un corretto adeguamento del vasto campo preso solitamente in considerazione da certa oroscopia malata, mettendo sotto il suo preciso fascio di luce i valori reali su cui sarà bene “stringere” le valutazioni previsionali che in questo modo non risulteranno campate in aria come quelle straconosciute di certa bassa manovalanza, ma si adeguano a calcoli logaritmici adeguati a comprenderne una giusta correlazione previsionale. Al centro di questo Giove, rimanendo su valutazione generica, quindi ci saranno nel suo transito le Seconde decadi dei valori Bilancia-Scorpione: Sole, Ascendente, Luna, Nadir, Mediocielo, Stellium. Le sole che otterranno di fatto grandi possibilità di cambiamento positivo. Dato poi che si applica in X^, la Casa delle realizzazioni, mi pare chiaro che questo binomio otterrà quello che avrà saputo chiedere al suo universo. Agli Aquari e ai Gemelli, seconda decade, non andrà così bene come si dice, perchè i primi sono quadrati allo Scorpione e i secondi subiscono l’opposizione saturnina: gli aquario però potrebbero fare grandi exploits se hanno con loro valori scorpionici, così i Gemelli. Leone e Sagittario avranno momenti importanti anch’essi se correlati a valori scorpionici (come un mio cliente, Scorpione-Leone mi ha appena testimoniato), altrimenti qualche seconda decade potrà raccontare di qualche buona impresa. Intanto lo Scorpione, quello di Prima decade soprattutto, fatto fuori dalle valutazioni di certa oroscopia frettolosa, invece si riprende un ruolo non male, estendendolo anche ai suoi compagni acquatici (Pesci e Granchio I^Decade). I Segni della Croce Cardinale, dati tutti per spacciati, potranno pensare di riprendersi qualcosina: i Capricorno e i Granchio, su gli altri, agganciati ai valori scorpionici dell’Incipit che li aiuta in una precisa autoanalisi da non poter più rinviare cogliendone i lati più nascosti. Gli Ariete in questa mia “villania” generica, non hanno un recupero diretto, ma estendendo il significato scorpionico ai suoi pianeti governatori, Plutone e Marte, notiamo che sono gli stessi che dominano l’Ariete, quindi la diaspora del governo potrebbe consentire a qualche prima decade di alleggerire il peso. Le secondi, devo dire, non saranno aiutate..da questo corso gioviano, in questa mia veloce esplorazione zodiacale, sottolineata da una precisa “villania genericizzante”: almeno io lo dico e lo scirvo con chiarezza.
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Giove, come qualsiasi altro pianeta dovessimo valutare, va analizzato, appunto, secondo l’input crescente delle Onde gravitazionali, esteso al recupero delle orme del passato, come pianeta in se, nella precisa simbologia che lo riguarda quando entra, in questo caso, in Bilancia e solo in Bilancia. Rimaniamo quindi nell’ambito di una ricerca in qualche modo più attentamente scientificizzata rispetto al qualunquismo esasperante delle solite considerazioni astromantiche e oroscopali assolutamente inadeguate a rendere il servizio che dicono, fraudolentamente, di voler e saper fare. La scienza degli Inizi, l’Astrologia, deve chiedersi innanzituto quale Giove, quale tipologia gioviana cioè, stia entrando in Bilancia (riferendomi all’attuale transito in oggetto..), rispetto a tutti i Giove possibili che hanno già esperito questo transito negli anni passati, mai uguali a se stessi: dato questo che già dissente con una valutazione qualunquisticamente sempre uguale nel tempo. Per non essere eccessivamente prolisso vi elenco solo gli ultimi tre transiti in ordine di tempo e i due prossimi per farvi comprendere l’evidente differenza dell’Inizio di ogni transito gioviano, che per questo non può rimanere esclusa da una valutazione che si dicesse completa ed esauriente.
Transito di Giove: data |
ICP | Casa |
27 Ottobre 1980 | ICP Sagittario 10° | Casa X^ |
10 Ottobre 1992 | ICP Capricorno 7° | Casa IX^ |
25 Settembre 2004 | ICP Vergine 5° | Casa II^ |
24 Agosto 2028 | ICP Vergine 2° | Casa II^ |
12 Dicembre 2039 | ICP Vergine 4° | Casa II^ |
Come potete ben vedere ci sono delle precise differenze zodiacali nei tre transiti precedenti che presentano rispettivamente 3 diversi Incipit Planetari, quindi tre diversi vestiti di fondo: uno Sagittario, uno Capricorno e uno sfondo Vergine, prima di questa entrata 2016 che ha, come potete vedere dal grafico su Greenwich, lo sfondo scorpionico. Tre Giove in Bilancia che, oltre all’innovazione dell’aurea zodiacale di riferimento energetico di base, si sono mossi, nell’anno bilancino rispettivo in cui sono transitati, con la timbrica specifica di tre diversi Settori o Case applicativi, come dimostrano rispettivamente in ordine di tempo, la X^Casa nel 1980 ; IX^Casa nel 1992 e la II^Casa nel 2004, prima di quella attuale nel 2016: ancora la Decima. Differenze sostanziali, quindi, che ci danno tre diverse congetture valutative sull’entrata di Giove in Bilancia che, senza conoscere queste differenze sostanziali, non consente approfondimenti attendibili e circostanziati, ma solo una valutazione collegata al binomio Pianeta-Segno (Giove in Bilancia) costantemente identica negli anni, per non dire secoli, ripetendo a memoria, come fosse una cantilena per bambini, lo stesso, estenuante significato degli archetipi zodiacali, presi a se come avulsi dal moto cosmico che invece sottintendono: gli archetipi, principi primi significatori, chiariamo, non cammbiano, ma, nella loro valutazione, cambia la veste che li accompagna di volta in volta. Presentati, come dire, freddamente ri-conosciuti, senza cioè ridefinirli nella storia del transito in oggetto, di volta in volta che ne avviene il nuovo processo, che nulla avrà a che fare con quello precedente perchè sappiamo che nulla nell’Universo rimane com’è, ma tutto cambia: comprese quindi anche le solite valutazioni, trite e ritrite nei secoli, di un transito planetario. Per capire come questo concetto dell’inevitabile cambiamento del tutto nell’Universo sia significativamente attendibile, anche e ben oltre all’approccio astrologico, vorrei farvi riflettere tramite alcune semplici ma opportune constatazioni. Proviamo quindi ad abbandonare in una landa deserta un’auto, consegnandola al lavorio degli elementi naturali. Che cosa ci aspettiamo al trascorrere degli anni, dei decenni, dei secoli? Crediamo che le cose restino sempre allo stesso modo: crediamo che la nostra macchina non si deteriori e rimanga la macchina di un tempo? Invece, come è facilmente deducibile, avverrà unicamente la distruzione progressiva di tutti i suoi organi funzionali, fino alla sua riduzione nei secoli in sabbia. Nient’altro potrà accadere perché il martellamento incessante di piccole mutazioni casuali operate dalla meteorologia si tradurrà in un deterioramento graduale inarrestabile dei meccanismi…Detto un po’ più scientificamente, il segno distruttivo/costruttivo inequivocabile delle micro-modifiche è una questione di probabilità, che con i rapporti numerici in gioco si tramuta in perfetta certezza della dissoluzione. Pur capendo che l’esempio è un po’ forzante, vi ricordo che per Albert Einstein, il secondo principio della termodinamica è la “legge più importante di tutta la scienza”. Un motivo c’è. Se è così, non può chiamarsi scientifica una teoria che fin dagli assiomi lo contraddicesse. Arthur Eddington è arrivato a chiamarlo “la suprema legge metafisica dell’Universo”: metafisica, quasi a dire sopra l’Universo e fondativa di esso. Il principio proclama che in un sistema “isolato” (che non scambia cioè, materia-energia con un altro) il “disordine” (in senso lato, la logica del cambiamento) –matematicamente misurato con una funzione detta “entropia”– cresce col tempo. Il principio determina la direzione dei processi naturali: dalle configurazioni meno probabili a quelle più probabili, dalle strutture ordinate alle distribuzioni disordinate. Mai accade l’opposto: quindi, come si può comprendere, nulla rimane com’è, nell’Universo neanche le stantie valutazioni di un transito planetario che con il tempo, proprio come quella nostra automobile, perderanno i pezzi (singnificati e valori valutativi), si deterioreranno costantemente e incessantemente se non applichiamo ad esse ulteriori forze valutative, rigeneranti l’assetto principale. A miglior conferma di questa ineludibile necessità al cambiamento di qualsiasi cosa, scientificamente la questione si può riproporre anche in chiave invertita (quasi fosse, a prima vista, contro il principio della termodinamica su esposto): non tutto infatti si spiega partendo dal principio fondante del caos e del disordine. Ma esiste in natura anche il suo principio inverso che comunque dimostra, anche in questo senso, apparentemente contrario al precedente, l’obbligo del cambiamento. Noi, se poniamo attenzione, infatti abbiamo sotto il naso, in continuazione, apparenti violazioni della legge (violazioni anti-entropiche): assistiamo tutto il giorno a infiniti cocci che come per magia si ricompongono in splendidi oggetti, a miriadi di componenti aeronautiche che si assemblano da sole in macchine volanti, a miliardi di tessere sparse che si dispongono spontaneamente nelle loro posizioni programmate. Sono i semi sepolti che diventano piante, riordinando e scartando ad uno ad uno atomi e molecole sparpagliati, raccolti dall’aria e dall’humus, “con un lavorio continuo ed ordinato” (virgolettato…per farvi comprendere che nulla rimane com’è..), che sembra obbedire ai comandi di un programma; sono gli uccelli che crescono da un embrione, i cui organi nell’uovo metabolizzano le molecole, riordinandole con tutta evidenza secondo un progetto e diventando “splendidi oggetti volanti”: è, a ben guardare, l’avventura di ogni essere umano iniziata dall’incontro di uno spermatozoo con una cellula uovo; è la ferita ad un dito che si rimargina da sola; ecc., ecc. Sono tutti i fenomeni appartenenti alla vita sia essa animata come quella inanimata. Per questa ampiamente dimostrata, spero, esigenza al cambiamento universale anche nella metodica astrologica, ad esso costantemente collegata, diviene determinante l’Incipit Cosmogonico Planetario in quanto, oltre ad essere una precisa innovazione strutturale del sistema valutativo, consente ulteriori metodologie previsionali atte a eliminare quella tendenza artificiale, astromantica, utili all’orientamento diagnostico, non disperso nella casualità della previsione genrica senza senso, ma dimostrabile, mi viene da dire scientificamente, parafrasando Jung, proprio dal principio della sincronicità a-causale, pronto al richiamo di quella specifica onda gravitazionale emersa nel tempo del moto gioviano quando entra in Bilancia. In questo orientamento, maggiormente scientificizzato, è bene comprendere come anche il Pianeta abbia un suo preciso “battito cardiaco” che s’investe, si colora di un particolare ritmo “danzante”, ogni qual volta entra, transitando in un nuovo segno zodiacale, aldilà delle consuete misurazioni valutative che già siamo abitutati ad analizzare. Quindi si può capire il motivo per il quale la vera valenza attuativa del transito di Giove, lo debba considerare mai uguale a se stesso. Solo se ne comprendiamo il ritmo specifico, il ritornello di fondo, il colore motivante, un po’ come se il Pianeta in questione avesse un suo preciso biglietto da visita, ne potremo comprendere appieno la sua valenza planetaria, altrimenti insufficente a darne le giuste misure valutative costantemente rappresentate in quelle inanimate disamine senza alcun costrutto d’intuito e di geniale vitalità inovativa. Non è sufficiente quindi dire “Giove in Bilancia”, il binomio configurativo incompleto, perchè questa particolarità non ne definisce l’intera valutazione del transito in oggetto: un po’ come se ci regolassimo, per conoscere le corrette credenziali di un medico, solo sulla presentazione di un suo generico biglietto da visita, senza che ci sia specificata la particolare specializzazione per cui è abilitato ad operare la sua professione. Motivo per cui un medico può essere una quantità infinita di altre operatività professionali come tutti sappiamo. Vi accontentereste di una referenza generica o invece vorreste sapere se si tratta di un cardiologo, di un oncologo, di un ortopedico, di un medico di famiglia, di un chirurgo, di un pediatra, e di un’altra infinita sequela di ulteriori specializzazioni, tutte raccolte nella “magia” della parola “medico” che hanno però bisogno di essere esplicitate? Immagino proprio che vorreste saperne di più.: immagino che vorreste conoscerne la specializzazione professionale…! Beh sappiate che questa normale logica indagativa va applicata anche, e a maggior ragione, alla conoscenza planetaria che rimane orfana se definita unicamente dall’accoppiata Segno-Pianaeta (Bilancia-Giove). A questo primo binomio va aggiunta, come quel medico, la “specializzazione”: l’I.C.P. (una delle mie specifiche scoperte di questi ultimi anni) cioè, che ne consentirà una traduzione più efficace, da qualsiasi punto di vista si voglia ragionare, dandone di fatto una linea precisa d’indagine su cui riferisi per l’intero transito, mai così risultante più generico come quelli tristemente e noisamente conosciuti. L’Incipit è importante perchè, stando alla prima regola della dinamica astrologica, come scienza degli Inizi, esso ne rappresenta senza alcun dubbio, inequivocabilmente, il primo momento iniziale: definito non casualmente “incipit” appunto, il cardine inamovibile di quel Pianeta, nel nostro caso Giove, nel momento preciso dell’ingresso in quel segno, la Bilancia, configurato su Greenwich per le valutazioni mondiali in Scoprione, configurato su Roma per quelle italiane in Sagittario come si evince dai grafici su pubblicati. Il binomio valutativo della tradizione, se proprio vogliamo dirla tutta anzi, ripetendone a cantilena, come si trova scritto ovunque, le dinamiche, sempre le stesse, negli anni, se non nei secoli, ne ottenebra, non identificandole, le reali circostanze da porre in possibile evidenza: quest’anno, come visto ad esempio, quelle scorpioniche sopra già elencate.
Si può, stando così le cose, intanto comprendere come questo nuovo “indizio” serva a restringere di molto il campo della valutazione previsionale, perfino, venendo in aiuto alla insufficiente, per non dire di peggio, valutazione generica o commerciale, di quel modo indegno di fare astrologia degli oroscopi commerciali, che mi piace chiamare astromanzia, (proprio per distinguerne i rappresentanti), concentrando su di se le differenti valenze comportamentali del pianeta, che in questo modo intanto ci dice con quale “mezzo mediatico” si muoverà quando entra in Bilancia, stabilendo così un preciso riferimento da prendere in considerazione per attuare una più aderente valutazione anche in campo generico, come quello degli oroscopi commerciali. Specifico “mezzo mediatico” utile a differenziare coerentemente, e non di poco, le generiche valenze originarie di quell’orientamento comunque insignificante: un conto infatti è leggersi le dialettiche di un Giove in Bilancia, un conto è sapere che quel Giove bilancino si muove in quel transito scorpionicamente. Bella differenza, di non poco conto, non c’è che dire..,o pensate ancora che non serva: per ulteriore conferma, chiedete a tutti i Vergine in primis (ma anche ai Toro e ai Capricorno..) delusi dal transito di Giove da poco terminato, il motivo per il quale non ne sono stati correttamente beneficiati, come tutte le sicumere astromantiche avevano erroneamente promesso..stando alle costanti letture di quell’oroscopia deludente..!! Mentre una mia personale conoscenza: Vergine di prima decade, messa sotto l’elenco degli insufficienti da quella oroscopia inetta, con Ascendente Leone (guarda il caso proprio dove cadeva il precedente Incipit Cosmogonico Planetario di Giove a 20°Leone) ha realizzato il sogno della sua vita, sposandosi con una donna a cui era dedito da tempo (come anticipato da mia corretta previsione). Ora direte chiaramente che un esempio non fa storia, ma io di esempi così ne ho a bizzeffe. Sta solamente a voi rendervene conto. L’I.C.P. è l’unico mezzo che restringendo il campo della dominante astrale in essere al momento del transito, consente una corretta angolazione del potere planetario, aldilà della solita visione generica data ai segni collateralmente appartenenti all’elemento transitato: nel nostro caso l’Aria bilancina. Quindi, alla luce di questa innovazione determinante, è facile immaginare come siano stati ben diversi questi ultimi tre Giove bilancini sudescritti in quanto hanno orizzonti profondamente differenti da attraversare. Orizzonti che premiano soprattutto il segno o valore sorgente all’inizio (ICP), come regola astrologica fondamentale vuole. Inutile qui che mi metta a spiegare le diverse attitudini che presentano sfondi diversi: quello sagittariano rispetto a quello capricorniano e a quello vergineo. Loro furono maggiormente al centro del passaggio di quei Giove e non i segni in trigono d’Aria… Le significanze specifiche degli archetipi zodiacali, in linea di massima, sono alla portata di tutti. Vi basti comprendere la grande efficacia dell’utilizzo del “mio” Incipit Cosmogonico Planetario o I.C.P.
LE NUOVE VALENZE DELLA “TAVOLA ROTONDA” SULLA CAPACITA’ PREVISIONALE (Oltre L’I.C.P.)
Ora entriamo nel metodo più dichiaratamente scolastico per farvi comprendere come la mia Scuola la TAVOLA ROTONDA interpreta la dinamica dei transiti e degli aspetti in riferimento ai pianeti. Già che quando si parla di astrologia, come spiegato, si deve sempre intendere il concetto “d’Inizio” come base principale del discorso, in parallelo all’uso del sistema analogico, mai scisso dalla traduzione del simbolo. Parliamo ora degli INIZI principali che la tradizione condivide, da cui, è bene sottolineare, si deve necessariamente partire, per dare un significato fondante ad ogni forma d’insegnamento che si voglia definire scolasticamente adeguata.
Nel Ciclo Zodiacale, sappiamo che il punto di partenza dei Segni (o Inizio) è dato dall’Ariete (o punto gamma), che appunto dà “inizio” all’intera sequenza zodiacale. In riferimento ai Campi o Settori o Case, l’inizio è rappresentato dal I°Campo o I^Casa. Inserendo, come tradizione docet, l’animus analogico in questo ragionamento, possiamo stabilire una analogia fra il Primo Settore e il Segno dell’Ariete. Sappiamo altresì che gli aspetti planetari altro non sono che una distanza angolare che intercorre tra due pianeti, e che questa distanza, misurata in archi di grado, indica il tipo di rapporto che lega questi due pianeti.
Se prendiamo come moto archetipo ciclico tra i pianeti il moto per eccellenza: il ciclo soli-lunare, vedremo che la congiunzione tra il Sole e la Luna indica il punto di partenza del loro ciclo (l’Inizio). Chiaro che la congiunzione è l’aspetto che contraddistingue ogni ciclo planetario che inizia con l’unione (congiunzione) di due o più pianeti configurati sull’esatto grado di longitudine ellittica (o nell’orbita concessa a seconda dei pianeti in azione: orbita che però al momento di questa indagine non interessa) ed è, nella sostanza, oltre che nella forma, il punto cardine da dove tutto comincia e su cui tutto si fonda e si riferisce. La Congiunzione planetaria quindi di due o più pianeti è l’autentico momento seme, quello che chiamo il Satus Tempus Cosmogonico o S.T.C.: l’inizio unico e irripetibile di quel dialogo. Pertanto analogicamente si può dire legittimamente che l’Ariete, la Prima Casa e l’aspetto di Congiunzione siano di fatto interconnessi tra loro, legati tra l’altro alla comune natura Fuoco dei tre valori suddetti. A tal proposito, parlando di scuola appunto, possiamo aggiungere infatti che la prima Casa è analogica al primo Segno, l’Ariete; la seconda Casa è analogica al secondo Segno, il Toro; la terza Casa è analogica al terzo Segno, i Gemelli, ecc..Così, la prima Casa avrà natura di Fuoco, la seconda di Terra, la terza di Aria, e così di seguito.
INSISTO…Quindi l’aspetto decisivo da tenere sotto controllo nelle nostre analisi è senza alcun dubbio la Congiunzione in tutte le sue espressioni. Momento di nascita cioè, di vera nascita: lì in quel punto unico il Ciclo, qualsiasi Ciclo, comincia e dà le sue specifiche credenziali disponendo in chiaro sottordine la conseguenti configurazione degli aspetti successivi a quel punto che non potranno mai essere analizzati senza il corretto riferimento alla Congiunzione, punto unico da cui essi si generano e senza il quale non esisterebbero…
In questo caso specifico, orientato sulla valenza indagativa di un pianeta (o più pianeti), serve, mi piace ricordarlo, la Congiunzione planetaria esatta al grado d’arco per entrambi i pianeti sub judice. In quell’incrocio planetario s’inscrive l’energia tipica della Congiunzione, quella espressa dal Fuoco cardinale dell’Ariete, dinamismo, intraprendenza ma non continuità operativa, che alimenta una specifica natura competitiva, assertiva, impositiva. Tende al soggettivismo, all’impulsività, all’emozionalità, sono alcune delle caratteristiche che comunque contraddistinguono i titolari di questo aspetto. Una forte presenza di Congiunzioni, per capirne la vera essenza, in un Tema, ci dice Baldini, dovrebbe comunque far pensare a soggetti attivi, tendenzialmente individualisti, portati ad agire in prima persona, con difficoltà a conformarsi o ad accettare qualsiasi limite loro imposto, portati a distruggere creando un nuovo ordine. Pionieri, si potrebbe dire, iniziatori, promotori, fondatori. Aldilà della natura di fuoco di fondo che in questo aspetto primario di Congiunzione risuona energeticamente, come abiamo letto, conferendogli naturalmente la capacità creativa ed ideativa, simbolo primo di quell’elemento, il momento esatto in cui i due Pianeti si fondono nel grado eclittico che li accoglie è quello che io chiamo l’INIZIO (o tecnicamente S.T.C.) nel rispetto profondo della regola delle regole che sottostà all’intero discorso astrologico. L’ INIZIO, il Satus Tempus Cosmogonico quindi, momento magico e irripetibile, corrisponde al grado ellittico che racchiude in se e ci spiega l’intera natura del ciclo che si sta aprendo proprio in quel preciso istante: ne un momento prima ne un momento dopo, ma solo in quell’unico istante che darà il senso, la genia, il DNA morfologico a tutto il ciclo in divenire di cui ne dispone in questo caso, sia in governo e sia in presenza, direbbero i classici.
REGOLE DI BASE NEL GIUDIZIO DEI TRANSITI PLANETARI
Partendo quindi dal concetto decisivo e determinante che la Congiunzione planetaria reca in se quella specifica genia archetipa che dovrà fiorire, germogliare e presiedere sull’intero sviluppo aspettuale del transito (non a caso il più potente fra tutti gli aspetti), vi enuncio alcune regole basilari che servono per qualsiasi esigenza indagativa in campo astrologico soprattutto per coloro che non hanno grande dimestichezza degli usi e delle tecniche adeguate da poter utilizzare in questo specifico campo che, in realtà, servono per qualsiasi forma di studio e di ricerca in astrologia. Partendo però da alcune affermazioni che mi hanno sempre lasciato intravedere degli errori d’impostazione tipo questa sul significato della congiunzione. La congiunzione per alcuni è considerato come un aspetto per così dire “ambiguo” e per questo motivo va valutato attentamente: l’ambiguità della congiunzione in realtà esiste unicamente perchè non si chiariscono alcune lacune rimaste aperte. Se il pianeta radicale, racconta una delle regole della tradizione, sul quale passa quello di transito, formando quindi la congiunzione, è aspettato positivamente, il risultato è doppiamente positivo, a meno che non si configuri un sovraccarico…(Mah..???). Se invece il pianeta radicale è aspettato negativamente, quello di transito, che origina la congiunzione, accentua anche gli stessi aspetti negativi del pianeta radix, le cui simbologie saranno quindi negative, mentre il transito di congiunzione di per sé porta i propri significati positivi…Capite l’ingenua complessità, la contorsione dialettica di queste parole che diventano intricatissime e poco efficacemente traducibili nei fatti valutativi o previsionali..? In realtà, la mia Scuola scrive con forza ed estrema semplicità che nella Congiunzione si deve vedere e analizzare il Cielo che sta nascendo: quella è la vera analisi. Fatta questa importante precisazione che vi dovevo, prima di affrontare il percorso in breve sulle regole principali da conoscere vorrei ancora, parafrasando R. Baldini, spiegare un concetto sacrosanto sull’aggettivazione degli aspetti, spesso fuorviante il vero contenuto. Non esistono infatti aspetti “negativi”, brutti, sporchi e cattivi, come non esistono aspetti “positivi”, belli, che sanno di pulito e che danno gioia infinita! E in ogni caso la distinzione non è così netta. Frase questa abusata un po’ ovunque, aggiungo, ma di fatto poi raramente messa in pratica: l’ipocrisia dialettica ne sortisce una difettosa trasmissione, per cui si pensa che basti solo cambiare il termine, usandone uno meno aggressivo, meno tranciante di negativo, di brutto, di esiziale con disarmonico, ad esempio, per renderne il senso compiuto che al dunque, se si leggerà la conseguente spiegazione, sarà di certo un transito decisamente negativo.., solo vestito falsamente di carineria dialettica…!! Certo, tutti noi abbiamo vissuto situazioni difficili, penose, pesanti, e “guarda caso” il più delle volte i transiti del momento erano proprio delle Quadrature o delle Opposizioni. Questo può far pensare che tali aspetti siano delle “jatture” o giù di lì. Niente di tutto questo. Dobbiamo vederli invece come tappe particolari di un processo di crescita e di integrazione, momenti di verifica, di prova (essere messi alla prova), di lavoro; è l’irruzione della realtà nel nostro vissuto, è l’esterno che ci sollecita. Diventano pesanti ovvero si legano in maniera sincronica a eventi pesanti solo se dobbiamo fare l’esperienza di affrontare certe questioni non ancora risolte per andare avanti, e il più delle volte è proprio così! Sovente agiscono su questioni inerenti la salute o l’integrità fisica (nostra o di qualcuno a noi vicino), le finanze, i genitori..e per questo li consideriamo lesivi, se negativi, come, peraltro non potrebbero essere diversamente considerati, se limitiamo la nostra analisi solo al momento del transito o alla configurazione planetaria del Tema Radix e non all’interezza del ciclo da cui questi aspetti, diciamo “parziali”, provengono.
Passiamo alle regole fondamentali sulle logiche del transito. Il metodo di previsione dell’Astrologia consiste, dice la C. Pretto, nell’osservare i movimenti giornalieri dei pianeti, rapportandoli alle loro posizioni stabili nel tema oroscopico, che è la fotografia del cielo fissata al momento della nascita. Il transito di un pianeta in un determinato momento su un punto sensibile del tema natale, sia esso un altro pianeta o un angolo (Ascendente, Medium Coeli, Discendente, Imum Coeli) forma un aspetto, che può essere di congiunzione, sestile, quadrato, trigono od opposizione, a seconda dell’ampiezza dell’angolo, che si crea tra il pianeta di passaggio, chiamato di transito e il pianeta del tema, detto pianeta radicale o radix.
-Una regola fissa è che l’importanza di un aspetto di transito dipende dalla sua durata: equivale a dire che, quanto più lento è il passaggio o transito dell’astro sul pianeta o sull’angolo radicale, toccato nel vostro tema, tanto più rilevante è l’effetto che ne deriva. I transiti principali sono quelli di Plutone, di Nettuno e di Urano, in quanto essi rimangono per ben due anni in aspetto col pianeta o con l’angolo radix, segnando profondamente, con cambiamenti interiori ed esteriori, l’esistenza dell’individuo..Ovviamente, per una corretta lettura del Transito, dovremo prestare attenzione alle Case in cui questi pianeti si trovano a operare fra loro, considerando il pianeta radix come fosse “fermo”, rispetto a quello transitante che è colui che forma gli aspetti.
Anche se poi, come vedremo in altra sede, aldilà di questie regole primarie, il mio concetto di fermo immagine del Cielo di Nascita è bypassato, nel senso che il nostro Tema Natale o Tema Radix non è da considerare staticamente “fermo”, come ci viene indicato dalla scuola tradizionale, ma alla luce dei nuovi input quantici, è, in relazione anche al moto del Centro Galattico a cui siamo tutti agganciati, solo apparentemente fermo…!! Esso è la base galattica da cui si dovrà partire per comprendere veramente le nostre reali possibilità espressive che non sono inscritte nelle semplici traduzioni archetipe dei pianeti corrispondenti, dai quali prima o poi dovremo sganciarci, una volta resi consapevoli alla nostra coscienza. So di aprire un discorso dalle proporzioni inaudite che prima o poi, però, si dovranno consultare inequivocabilmente.
–Un aspetto, in un Tema natale, è formato sempre dal pianeta più veloce: è infatti lui che, allontanandosi progressivamente dall’aspetto di Congiunzione che aveva con il pianeta più lento, forma con esso degli aspetti. La Luna ad esempio nel caso del ciclo solilunare è il pianeta più veloce dei due ed è quindi quello che forma gli aspetti una volta che si è mossa dal grado d’arco che la vedeva congiunta al Sole.
–Il pianeta di transito viene sempre nominato prima del pianeta radicale. Ad esempio, il passaggio di Giove di transito in trigono al Sole radix si leggerà così: Giove in trigono al Sole e non Sole in trigono a Giove. La simbologia dell’aspetto è la stessa, ma la differenza sta nel fatto che nel primo caso il periodo, in cui Giove forma aspetto al Sole dura da un minimo di un mese a un massimo di sette, mentre il transito del Sole su Giove radicale persiste tre o al massimo quattro giorni.
-Nell’analisi dei transiti è fondamentale studiare bene il pianeta radix coinvolto nell’aspetto, controllare la casa in cui è situato e ricordarsi, nell’interpretazione, che ogni pianeta transitante porta con sé le caratteristiche che gli sono proprie nel tema natale. A questa regola aggiungerei, tutte le caratteristiche.., che, come vedremo, son ben altre oltre a quelle solitamente conosciute. Si procede, come si sa, studiandone appunto la simbologia ed infine si analizzano gli aspetti, che esso forma con i pianeti o con gli angoli radicali: caratteristiche insufficienti per darci una corretta valutazione del simbolo.
-Molto significativo è valutare i Transiti nella loro globalità, poiché un pianeta in rivoluzione non è mai, o quasi mai, “solo”, ma si innesta in una serie di configurazioni celesti in continua evoluzione tra loro.
-L’effetto del transito dipende, in gran parte, dalla posizione del pianeta ricevente: più questa è forte e meglio potrà reagire. È altrettanto vero, però, che anche il pianeta emittente, quindi quello in rivoluzione, reca sempre con sé buona parte delle caratteristiche che aveva nel tema natale. Se il pianeta in rivoluzione, quindi, fosse il più importante nel tema natale, magari il pianeta dominante, il suo effetto di transito sarà eclatante e segnerà, attraverso i suoi passaggi, i periodi più importanti nella vita del soggetto.
Ce ne sono tante altre di regole ma io ho preferito enumerare queste perchè riguardano da vicino il nuovo progetto che sto formando sia in relazione ad una valutazione corretta di un pianeta che sta transitando il nostro cielo sia in relazione al’analisi del cielo di nascita.
LA DINAMICA SOLARE
Scrissi anni fa, a proposito di regole, quando iniziai il mio studio sulla anacronostica posizione del Sole in seno alla dinamica astrologica come contemporaneo governatore di tutte le illuminazioni possibili e nello psecifico di quelle del Leone dove governerebbe in primis e dell’Ariete dove si esalterebbe: chiaramente un comportamento inadeguato che inevitabilmente, per dirla con la semplicità delle umane cose, è come minimo sbilanciato. Il Sole, luce eterna per ogni essere animato e inanimato, non può distribuire i suoi favori ad alcuni segni al posto di altri. Non ha alcun senso, che per la dinamica della psicologia-astrologica è una chiara forzatura del concetto di Se che il Sole porta appunto con se. Ma anche questo interesante sviluppo sulla dinamica solare è rinviato ad approfondimento ulteriore. A tal propposito vi voglio accennare qualcosa che è di fondamentale importanza per comprendere poi come la sintassi del Sole vada rivista: Maurice Cotterell, ingegnere e scienziato britannico, partendo dall’analisi delle credenze cosmogoniche protomaya, giunse a conclusioni sorprendenti, supportate da valide prove scientifiche espresse chiaramente nel suo libro “Astrogenetics:The New Theory (Brooks Hill Robinson & Co., 1988). L’autore postula un’interazione tra il Sole e l’individuo, scoprendo che l’astro influisce sullo sviluppo del feto al momento del concepimento. Cosa non da poco se pensiamo ai tanti tentativi di dimostrare questa sollecitazione. La sua tesi trova conferma negli studi successivi sul Sole, quando si accorge che l’astro è anche responsabile dei principali mutamenti ormonali nel corpo umano, connessi alla ghiandola pitutitaria, tali da generare un aumento o un calo di fertilità. Nei periodi di scarsa attività delle macchie solari, il campo magnetico solare inverte la sua direzione, investendo la Terra con una scarica di pericolose radiazioni nocive che provocano mutazioni genetiche e un elevata mortalità infantile. Non è un caso che i popoli mesoamericani, Maya su tutti, veneravano nel Sole il dio della fertilità, motore della creazione, ed ogni attività umana era connessa con l’astro solare. Questo sembra confermare le affermazioni degli astrologi secondo cui le posizioni dei pianeti al momento della nascita sono strumentali alla personalità del bambino: i pianeti causano tempeste e scoppi solari, le particelle bombardano la terra, in questo modo prolungando, accelerando o restringendo il momento del parto. In questo modo la personalità del bambino, positiva o negativa, sembra essere correlare alle emissioni solari. Considerando che il magnetismo solare influenza il campo magnetico terreste e che il campo magnetico terreste comporta mutazioni genetiche negli embrioni, è sicuramente possibile affermare che al momento del concepimento, le posizioni astrali determinano le caratteristiche dell’uomo che si evolverà dall’embrione. Cotterell in realtà sembra aver dimostrato proprio come il campo magnetico della terra al momento della nascita sia in analogia al campo magnetico terrestre al momento del concepimento, per tanto è giusto affermare che esiste una validità sull’interpretazione di un Cielo Natale eretto per l’orario di nascità. Così sfatiamo anche questo dubbio ancora eternamente incompreso, anche se nelle teorie di Cottorel si possono riscontrare dubbi in chiave astrologica. D’altra parte il mio schema prevede come INIZIO la nascita all’universo e non il concepimento, momento e ora non conoscibili con esattezza tra l’altro. All’istante della nascita, ogni individuo assimila le caratteristiche del “campo” galattico simboleggiato dai simboli planetari di quel preciso istante di cui diviene padrone assoluto. Poi nel corso della vita i pianeti si spostano, quindi ogni persona si troverà in ogni istante immerso in un “campo”, diciamo morfogenico, sempre diverso e in continua mutazione come regolarmente sia fisicamente con la nostra progressione fisica verso la vecchiaia estetica e dei tessuti cellulari, che socialmente con i cambiamenti di vita che in qualche modo attuiamo, per certi ancora legati al libero arbitrio, secondo nostre scelte, per la mia filosofia astrologica di base, indipendentemente da un qualsiasi libero arbitrio al quale non credo, peromeno nella versione che ci è stata proposta: siamo in mano ai transiti planetari connessi al principio primo della loro Congiunzione che ci dà le nostre motivazioni principali. Tale mutazione è dovuta ai transiti planetari (appunto, allo spostamento dei pianeti) e all’alternarsi delle Rivoluzioni Solari che hanno un certo valore proprio se giudichiamo il Sole come un orologio di precisione. E’ del tutto evidente che la sua posizione in continuo movimento nel nostro tema da il segno significativo del tipo di illuminazione che ci sta arrivando addosso. Così sarà bene regolarsi, prima di ogni analisi, dove cade la luce del nostro Sole a partire dal nostro Sole di nascita, che se fosse in Toro si vedrebbe disturbato comunque da un transito dello stesso in Leone o in Scorpione a prescindere dalle altre valutazioni che sono di certo in atto in quel momento. Così se vogliamo avere un preciso senso del momento che potremmo trascorrere con il transito di Giove in Bilancia, la prima analisi da fare consiste nel controllare quella lancetta solare (come abbiamo visto essere una determinante significativa della natura umana e non solo…) dove sta transitando in quel preciso momento che a seconda del nostro segno solare di appartenenza ci farà sapere immediatamente l’aria che tira.. Per cui Giove è entrato in Bilancia il 9 settembre, qundi con il Sole ancora in Vergine: al 17°20′ della Vergine con esattezza e finirà il suo percorso l’11 ottobre del 2017 a 18°46′ della Bilancia. Quindi un Sole di Terra verginea ha accolto questa entrata e come tale si riferirà sincronicamente ai segni in trigono, Capricorno e Toro, però maggiormente solo la parte della longitudine ellittica a partire dal 17° circa in su: fine seconde e terze decadi illuminate armonicamente quindi insieme ai sestili del Granchio e dello Scorpione sempre sugli stessi gradi..Pesci, Gemelli e Sagittario invece non avaranno l’aurea solare a disposizione per questo Giove Bilancino sempre in riferimento a quei gradi d’inizio transito. L’informazione determinante che vi do resta quella di seguire la lancetta del moto solare, come fonte d’orientamento dei valori “atmosferici”, fisici e psicologici, che circondano l’essere umano: informazione spesso trasandata se non addirittura tralasciata, dall’incompleta conoscenza che la stessa tradizione ne abbia saputo dare. Il Sole è una lancetta determinante che condizioona con la sua energia ogni cosa sulla terra fosse animata o inanimato come in parte abbiamo visto.
Parliamo di Giove ora appunto che già da qualche tempo è entrato in Bilancia, lasciando da poco la Vergine, per quello che riguarda l’astrologia tropica. Per la siderale è presente ancora, ma sarà ragionamento di altre lezioni su cui discutere: motivo per il quale mi riprometto di organizzare un serio approfondimento, su un discorso così scottante ed aperto, legato agli usi dei due zodiaci, tropico e siderale, tra i tanti dispponibili. Come ho cercato di far comprendere già nelle due precedenti parti di questo poderoso articolo, in considerazione della scoperta delle Onde Gravitazionali, quello che conta sottolineare è il significato profondo del momento dell’INIZIO, che loro stesse trasportano, vibrazionalmente registrato, attraverso lo spaziotempo come puntuale ricordo di quell’istante preciso, ricordo di qualsiasi istante, aggiungo, nascosto alla memoria umana dalla straordinaria lontananza in ordine di anni luce: momento, che potete ben vedere rappresentato dall’I.C.P. nei due grafici di entrata del pianeta su Grenwich e su Roma che danno esiti scorpionici per il primo e sagittariani per il secondo. Ora, dopo aver delineato l’importanza dell’I.C.P. come punto nevralgico di qualsiasi analisi abbia a che fare con l’esame di un Pianeta (non di un individuo animato, ricordatelo) o di un evento planetario, cosmologico ecc..ecc.. , per capire esaurientemente l’orientamento di quel Giove nel nostro tema Natale dovremmo vedere, come dice anche la tradizione scolastica, in quale Casa o Settore sta entrando del nostro tema. La Casa corrisponderà ai 30°di longitudine bilancina, che sarà configurata nel Tema in una delle dodici posizioni possibili. Ma le logiche deduttive tramandateci non sono proprio attendibili, prese tout court come ci sono state propinate, aldilà delle evidenti generalizzazioni. Quindi se per esempio ho un Mediocielo in Bilancia, quel Giove, dice la tradizione, che sta transitando da poco nel segno, sta attraversando il mio Mediocielo, quindi, stando a quegli input pre-confezionati, si tratterebbe di un periodo di grandi opportunità realizzatrici, di aumento di status sociale od anche legami con la madre ecc.ecc..Questa non è la giusta lettura. Per capire cosa sta realmente accadendo, dovremo capire realmente Giove, il nostro Giove di nascita con tutte le sue implicazioni, che non sono affatto generazzabili, come ci viene raccontato purtroppo anche da libri, vecchi e nuovi, di istruzione astrologica in modo così evidententemente superficiale..:direi più legati al cartello economico-editoriale che a quello istruttivo-culturale..come si evince chiaramente dai nostri autori, diciamo moderni..!! I nomi li conoscete tutti anche perchè d’italiani validi in questo campo ce ne sono ben pochi…e gli starnieri al dunque non sono da meno..!! Bisogna innanzitutto capire che, magari vestito diverso dal vostro Giove in Granchio, per un vostro Sole in Capricorno, ad esempio, questo pianeta che circolasse in Bilancia è lo stesso Giove che vi appartiene sin da quando siete nati alla luce universale, anche se ora lo vedete transitare in Bilancia e vi sembra, solo apparentemente un altro pianeta. In realtà il vostro Giove in Granchio è in assoluto quel Giove, che la valutazione della previsione astromantica ed anche quella più colta della tradizione, ne legge, in tutti i sensi, condizioni semidisastrose, come un Giove pessimo data la posizione disarmonica in atto, per non dire di peggio. Certo che un Giove che entra in Bilancia e quadra contemporaneamente sia il Giove di nascita e si oppone al Sole Capricorno, non può essere considerato di per se un Giove fortunato, ma siccome abbiamo visto che questo Giove bilancino è fornito di un’aurea scorpionica si potrebbe intanto già dire che non sarà affatto pesante (non tanto però per le nascite in Italia..!!) in quanto sappiamo che lo Scorpione è un segno trigono al Granchio e sestile al Capricorno quindi quella prima consulenza affrettatta, così negativamente descritta, andrebbe rivista completamente alla luce delle mie connotazioni innovative che vedrete saranno confermate dai fatti.
Stabilito come principio fondante che nessuna analisi generica, organizzate dall’astromanzia commerciale espressa in quell’oroscopia da strapazzo, letta e vista sui media commerciali, possa essere significativa, ne di alcun valore previsionale, non rispettando minimamente la reale dinamica in corso, vieppiù vilipesa dal fatto che quella oroscopia propone, nelle sue farneticanti “illuminazioni” predittive (più che previsionali..), il Sole come fosse l’Ascendente di un tema Natale: una astrusità assoluta, da qualsiasi punto di vista la si voglia giudicare, che annega la capacità di fare scienza della nostra disciplina nell’indecoroso appiattimento culturale in cui, questa partica fraudolenta, la pone. Dobbiamo finalmente assimilare il concetto che solo l’analisi seria e completa del nostro Tema Natale ci darà la possibilità di comprendere le dinamiche in atto sia nel nostro tema radicale che quelle che si applicano coi transiti planetari come quello che stiamo valutando con l’entrata in Bilancia di Giove. Per capire quel Giove, miei cari lettori, aldilà delle regole suscritte, quasi tutte ancora condivisibili, dobbiamo proporlo al nostro Giove di Nascita e alla sua specifica realtà nel nostro tema: ognuna chiaramente diversa dall’altra quindi impossibilitata ad essere trascritta in generico come vorrebbero farvi credere quelle soluzioni penose che appunto vengono proposte a getto continuo sia in rete che nelle tv per mercimoniare un prodotto di ben altra qualità. Sta a voi rendervi conto di questo clamoroso bluff e a nessun altro!!
La mia Scuola insegna questi nuovi movimenti facendo comprendere come tutto è scritto all’INIZIO del moto, come tutto quello che dobbiamo comprendere è impresso in quella precisa analisi per cui questo Giove bilancino, aldilà di chi nascendo ora lo riceve per la prima volta, andrà confrontato col proprio Giove di nascita e col proprio ascendente: i due momenti iniziali che ci riguardano in questa analisi specifica. Giove sostituendo per rappresentanza, s’intende, qualsiasi altro pianeta del sistema solare. Facciamo un esempio per meglio comprendere cosa intendo per valutazione completa di un pianeta. Poniamo, come potete vedere pubblicata in questa configurazione planetaria della mia Scuola “la Tavola Rotonda” un esempio che preveda un Ascendente a fine Granchio, un Giove in X^Casa a fine Ariete e un Sole a fine Bilancia. Quadratura esatta Giove-Ascendente (in seguito abbbreviato in G.A.X^: significa Giove in Ariete in X^); Quadratura quasi esatta Sole-Ascendente; Opposizione Giove-Sole, come si evince appunto dal grafico su-pubblicato dei seminari di scuola del ilNadir.
COME IN OGNI MIA ANALISI DI UN TEMA NATALE SI PASSA DAL GENERALE AL PARTICOLARE
Prima di entrrare nel merito di questo studio però vediamo un po’ di meccanica celeste che non guasta mai, prendendo in considerazione i due moti universali a cui l’astrologia fa riferimento costante. E’ bene rendersi conto che ogni corpo celeste è soggetto a due moti: uno nello Zodiaco che è antiorario e uno nel mondo (In Mundo) che è orario. Si dovrebbe sapere che gli aspetti tra corpi celesti (Pianeti, Stelle Fisse ) come le congiunzioni possono avvenire (misurarsi…) sia sullo Zodiaco, in gradi d’arco di eclittica, che, come si dice, in Mundo. Misurazione quest’ultima però che deve essere effettuata in distanze temporali o orarie. Perchè questa differenza? Il motivo consiste nel fatto che i corpi celesti, essendo luminosi, sono in grado di emettere e ricevere luce in Zodiaco.. Le cuspidi delle case, in Mundo, (i 4 angoli fondamentali del Tema: Ascendente, Discendente e Mediocielo, Fondocielo) e le sorti (come il PdF. o Punto di Fortuna), non essendo punti luminosi, possono solo ricevere, ma non inviare, aspetti dai corpi celesti, conseguentemente questi aspetti si possono misurare solo in distanze temporali o ore e non in gradi d’arco di eclittica. Ma immagino, per esperienza pluriennale, che anche questo brevissimo approfondimento dovrà essere ripreso essendo una delle complessità della nostra disciplina dove, non pochi astrologi, non riescono a muoversi serenamente. La chiamo da sempre la questione irrisolta per molti studenti e praticanti del Moto Diurno. Ma veniamo al nostro Giove.
-GIOVE su GIOVE
Ora la norma del moto astrologico ci fa pensare che Giove entrando in Bilancia, in riferimento a quell’Ascendente in Granchio sia all’inizio della IV^Casa (ancora non opposto al Giove Radix a fine Ariete G.A.X^: opposizione che si verificherà, come sappiamo, solo a fine transito). Quindi, per come ci vengono fatte sapere le cose, diciamo che nell’ambito del transito annuale in Bilancia, Giove sta transitando la IV^Casa. Diciamo che come valutazione generica può essere esatta. Voi mi direte perchè generica se riferita ad un tema specifico..? Giusta osservazione ma ora vi speigo il senso di questa mia affermazione. Per capire infatti realmente Giove e le sue valenze primarie, prima di valutare il suo cammino in relazione all’Ascendente, come solitamente ci viene detto di fare, dovremo agganciarlo valutativamente al Giove di nascita o Radix (il G.A.X^) in quanto quello è il Giove che sta transitando in Bilancia: il G.A.X^ e nessun altro Giove possibile… Quindi non va inizialmente relazionato all’Ascendente, che vedremo dopo quando entreremo nella realtà del “Particolare”. Ora siamo ancora in quella “Generale” più connessa al pianeta (Giove su Giove) che al nostro essere individui (Giove su Ascendente) così da poterne valutare appunto l’autentico ciclo primario: appunto quello di Giove su Giove. E questa relazione come potete constatare, anche se non specificate, non riguarda la IV^Casa ma bensì la VI^ Casa. Questo è il senso autentico di Giove che sta entrando in Bilancia, corrispondendo al suo reale SESTO passo. A partire dalla sua posizione in zodiaco in Ariete, il primo passo è a fine Toro; il secondo a fine Gemelli; il terzo a fine Granchio (L’ascendente); il quarto a fine Leone; il quinto a fine Vergine; il sesto a fine Bilancia.., dove sta entrando in questo 2016/2017. L’imprimatur è dato dal moto planetario in essere: quindi Giove, quel vostro Giove, si muove nella IV^Casa con la logica della IV^Casa, cioè con le logiche verginee della sesta. Tradotto, non mi dilungo sulle qualità delle case, la Quarta Casa rappresenta gli aspetti più intimi della nostra vita: l’ambiente domestico, la famiglia, la vita privata, l’io interiore. E Giove in questa casa ci aiuta a migliorare questi settori della nostra vita. e lo farà però con un’anima verginea nel senso che il suo passo rispetto al Giove di nascita è il sesto (non il quarto..,che è in riferimento all’Ascendente non al pianeta.). Pertanto tutte le migliorie che potrebbero essere preventivate per la nostra residenza si faranno con una chiara attenzione alla spesa economica: migliorie quindi, ma non senza un adeguato controllo economico, ad esempio, dato che le valenze dell’archetipo vergineo si rivolgono a moltepici significanze come peraltro ognuno tra gli archetipi zodiacali: valutazione appunto chiaramente resa per semplicficare la spiegazione in quanto è uno solo dei molteplici aspetti che sono presenti nelle valutazioni delle Case, riferendosi non solo ad azioni pratiche ma anche a valori animici. L’io interiore, ad esempio, verrà gestito da Sesta: quindi dovrà uniformarsi ad attenzioni ansiose, problematiche.., magari con aumento/diminuzione di attacchi di panico (data la non felice posizione di Giove..!) con pressioni sulla salute intestinale. L’obbligo di quel Giove non è quello di rendere ricco nessuno ma di consentire semmai una corretta valurtazione dei proprio blocchi psichici che dovranno essere portati alla luce senza nascondersi più dietro i falsi mentalismi tipici di chi non vuol vedere…!! La Vergine si da scusanti ma non ne concede agli altri.
Riassumendo –Primo passo per capire Giove in Bilancia è quello di rapportarlo al Vostro Giove Radix bypassando l’Ascendente: Giove su Giove
-GIOVE su ASCENDENTE
L’Ascendente di cui prima o poi si dovrà approfondire il significato da il perfetto assenso alla nostra entità, la individualizza nel’universo, essendo specifica espressione del momento d’INIZIO che il Sole non conosce. L’Ascendente ci parla del nostro Unuiverso, non il nostro Sole che alimenta in noi una forza rappresentata genericamente dal segno Zodiacale. Come tutti sanno essere del Toro significa esserlo con altri circa 600 milioni di esseri umani, mentre essere ascendente Toro ci da l’energia dell’unico Grado a cui apparteniamo legato a quel Segno: è la nostra visione individuale. Non credo molto infatti al concetto di maschera perpetrato in ogni dove, che sarebbe presente in quel grado…!! La Maschera psicologicamente è un complesso di sotterfugi psichici più adatti alle dinamiche del Sole e dei suoi aspetti con i suoi valletti planetari, i pianeti personali (Mercurio, Venere e Marte), che non del grado ascendente. Pertanto quel Giove dovrà confrontarsi con l’Ascendente per essere considerato realmente radicale al Tema di un individuo. Alla nascita, momento dell’INIZIO, abbiamo il G.A.X^ appunto in decima, tra l’altro quadrato esatto all’Ascendente, e solo dopo tre anni dalla nascita passerà di fatto dall’Ariete in Granchio a quel punto e solo a quel punto ci sarà il Battesimo Giove-Ascendente. Così per ogni altro pianeta. Quella valutazione che ne deriva è la rappresentazione viva della relazione tra l’archetipo gioviano e il vostro IO. Valutazione alla quale, se avete compreso la lezione degli INiZI, espressa chiaramente in questo mio faticoso articolo, dovete esaminarne per intero il valore, stavolta individualizzato: dovrete quindi aggiungere l’I.C.P. esatto al momento di quel transito. Così saprete la natura di quel Battesimo che porterete per tutta la vita. Ecco il motivo per il quale i miei temi sono libri parlanti che vanno da un minimo di 50/60 pagine, per l’analisi più breve di 1°livello, ad un massimo di 120/130 pagine circa, rappresentante il libro della vostra vita. L’ascendente nel grafico è a 28° del Granchio, quando, 3 anni dopo circa, Giove partito da fine Ariete, appena siete nati, transita quel punto fondante del vostro essere sul 28esimo grado, espande (è il proprio caso di dirlo.) la sua interezza archetipo-concettuale al vostro momento-alba-nascita, battezzandolo con la sua completa significanza: diviene il LOGOS, per certi versi, vero ed unico rappresentante invisibile della nostra scienza che solo in questo modo, appunto, può essere definita e assimilata dagli astro-logi, autentici artisti della scienza, esponendo chiaramente la dimensione quantistica di fondo alla base di certe valutazioni, chiaramente connesse sincronicisticamente, come solo può essere quella trasmissione silente di dati: da Giove all’Ascendente e non viceversa (vedi accenni di meccanica celeste) come tutto l’Universo insegna. Emissione o trasmissione di dati così “deboli” che, come detto, neanche le Onde Gravitazionali, ci dicono gli astronomi, riescono a percepirli, perdendo d’intensità con l’avvicinarsi alla Terra, mentre è mia precisa convinzione che la nostra essenza, connessa all’Epifisi, alla Ghiandola Pineale, li “sente”, li avverte, li riceve e li traduce automaticamente, senza alcun problema, appunto sincronicisticamente, in termini a-causali, aldilà della forza frequenziale che sono in grado di trasmettere alle apparecchiature riceventi, per quanto sofisticate oggi possano essere, insensibili però a certe lunghezze a-causali che la Scienza ancora non sa ammettere o “annettere” alle sue conclusioni, nonostante le tante ammissioni della filosofia quantistica. Ecco il vostro Giove: questo è il vostro Giove..e nessun altro Giove possibile.
-Secondo passo valutativo si riferisce alla relazione determinante tra il pianeta e il vostro Ascendente (vero rappresentante del’Io, non del Se che è nel Sole). l’Ascendente di cui prima o poi si dovrà approfondire il significato da il perfetto assenso alla nostra entità, la individualizza nel’Universo, essendo specifica espressione del momento d’INIZIO che il Sole non conosce, pre-esistentre all’attimo com’è nella sua complessa eternità quasi costante. L’Ascendente ci parla del nostro unico Unuiverso, non il nostro Sole che alimenta una forza rappresentata genericamente dal segno Zodiacale illuminante non solo noi in particolare ma tutti quelli del notro segno.
Riassumendo. Giove passato dalla valutazione generale (Tesi: Giove su Giove) a quella particolare (Antitesi: Giove su Ascendente) si dovrà esprimere nella obbligatoria Sintesi: quello che mi è piaciuto chiamare il Moto Inverso o Gravitazionale. Riferito a Giove in questo caso si parla di Giove-Inverso o Giove Gravitazionale. Dobbiamo cioè prendere il Vero Inizio, quello Gravitazionale, quello delle onde provenieti dal passato profondo, chiaramente riferite a unicamente a Giove per capire il ciclo di Giove. Una volta infatti che ne abbiamo definito l’individualizzazione sul nostro essere, tramite il passaggio all’Ascendente che abbiamo studiato poco sopra, sappiamo qual’è quel punto che ci riguarda da vicino per l’intero della nostra vita. Ora il Giove Gravitazionale sa dove rivolgersi..per farci comprendere sincronicamente di quale Giove veramente disponiamo aldilà delle dichiarazioni tropo superficiali dei testi, poco profondi, della tradizione che in realtà gli antichi, sumeri, egiziani, arabi, indiani con il loro studi straordinari, per i tempi in cui furono effettuati (stando alle voci chimeriche che vorrebbero farci credere le cose come ci sono state raccontate..!!) invece ci avevano fatto comprendere ovvero ci avevano lasciato significanze importanti che una solo questa certa “oroscopia ammoderrnata” (non moderna quindi, ne innovativa o Futura come intendo la mia enucleazione del significato di Astrologia) ha storpiato senza rendersi conto che c’è grande differenza, se veramente volessimo effettuare una corretta valutazione,, da qualsivoglia orizzonte la si guardi, tecnologico, fisico, psicologico, astronomico e astrologico, di un astro, stella o galassia, ad esempio, tra una levata eliaca (in parole semplici, la prima apparizione di un astro, subito prima del sorgere del Sole) e il suo opposto: che sta a significare il sorgere di un qualsiasi oggetto celeste (una stella, una costellazione, un pianeta, un ammasso) per poco tempo prima dell’alba, prima che la luce ‘ingolfi’ il cielo mattutino, dopo un periodo di non visibilità. Opposta a questa, c’è il Tramonto Cosmico, che apre il suddetto periodo di non visibilità. Il vero inizio di un Giove, quindi, in Ariete in X^ (G.A.X^) è rappresentato dal suo passaggio al punto esatto del grado ascendente avvenuto prima della nascita, in quel lontano momento profondo, più o meno “relativamente” lontano. Il Ciclo di questo “Giove Inverso” parte dalla quadratura calante rispetto all’Ascendente, secondo il moto ciclico tra Giove e l’Ascendente: infatti il loro ciclo è iniziato circa nove anni prima essendo presente alla nascita in X^Casa..Ora bisognerà ricontattare quel punto del nostro Io autentico, compreso nel nostro esempio dal 28° del Granchio. Lì e solo lì, in quel grafico che apparirà come fosse una visione miracolosa, vedrete quel Giove Inverso o Gravitazionale che vi renderà, voi ancora non nati, a tempo debito suoi autentici Cavalieri Templari: pronti cioè ad immedesimarvi in quella precisa armatura gioviana che al momento della nascita indosserete..Quella e solo quella è l’autentica vostra anima gioviana, seondo i miei studi. Giove, in quel grafico, va ad agganciare la natura fondente degli Iinizi: quella che è la configurazione della congiunzione planetaria Giove-Ascendente antecedente la nascita (Inversa) è la straordinaria sintesi da considerare come principale punto di riferimento, una volta che avessimo capito l’essenza individuale nel passo precedente, solo ora ne passiamo tradurre il senso universale e cosmologico che esso porta con se..aprendoci alle dimensioni delle letture che i miei studi stanno ampliando per comprendere i veri orizzonti dell’Uomo, che così come ci sono stati disegnati, evidentemente lasciano poco spazio alla crescita esponenziale delle nostri menti “divine” aldilà delle dimensioni conosciute ovvero alle porte dei cieli che ancora non possiamo conoscere ma che, attraverso la mia ricerca e i miei studi, in una parola, con la mia Scuola di ASTROLOGIA FUTURA, sto provando con fatica improba, a sondare con i miei modestissimi mezzi, anche vagabondando qua e la (ma ditemi quale scienziato o ricercatore che si rispetti non “vagabondi” tra le sue fissazioni ideologiche…?) non c’è dubbio, per provare ad orientarci al meglio tra le complesse pieghe di un universo che ci sfugge ogniqualvolta ci sembra di averne trovato una porta d’ingresso: il confine ipotetico delle Colonne d’Ercole si sposta ogni momento più in là…!! Un Universo certamente ancora da tradurre sia simbolicamente che tecnologicamente…!! Quel Giove semplificato in Quarta, come ci viene insegnato da sempre, non ha la bencheminima possibilità di spiegare veramente la capacità espressiva, la creatività, l’espansione dell’archetipo gioviano se non lo confrontiamo veramente con le sue genie principali. A un livello psicologico profondo, il transito di quel Giove autentico ci aiuta ad accrescere il nostro senso di fiducia interiore: come dico spesso ai professinisti dell’aiuto come sono i psicoanalisti, gli psicologi, gli assistenti sociali, i conselor che veramente vagabandona con le loro cieche o accecate teorie mai utili per comprendere l’anima-animus dei loro pazienti. Più di qualcuno, devo dire, sta comprendendo quanto sia valido questo mio approccio. Ora e solo ora, una volta conosciuta la vera natura di quel nostro pianeta, siamo in pieno contatto con il nostro Io più profondo e riusciamo ad affrontare certe verità su noi stessi che generalmente non vogliamo ammettere. E così facendo potremo superare o eliminare i problemi futuri, così da evolvere verso i nostri veri cieli (più Giove di così…:aldilà della fatua fortuna in denaro..unica visione dell’uomo ammanettato alle illusioni di un impoverimento sociale..inarrestabile ormai..). Così capiremo quello che dico da sempre nelle mie lezioni: ciò che noi sappiamo di essere non costituisce un vero problema. Le vere difficoltà nascono da quello che abbiamo paura di essere…!! Solo in questo modo potremo comprendere questo archetipo, così come dovremo riuscire a realizzare la vera conoscenza anche per tutti gli altri Pianeti, Stelle o Angoli che ci riguardano da vicino e nessuna astrologia generica o commerciale, insignificante e deviante com’è, ci può dire nulla su questo argomento..determinante, come abbiamo potuto comprendere, spero, da questa mia analisi profonda: l’Astrologia, se avete capito, non è un gioco da salotto televisivo o intrattenitivo per passare una serata…!!! La mia di certo no.
…”Quando il bambino nasce, “fotografa” l’immagine dello Zodiaco di quell’istante per la proprietà olografica per cui “il piccolo è come il grande”; il neonato è l’espressione, nel piccolo, del grande film, con incluse le sue due piste video e audio. Molti dei segni zodiacali compongono forme animali e soprattutto trasmettono al pianeta terra le loro caratteristiche psichiche, scoprono gli antichi astronomi: ariete, toro, cancro, leone, scorpione, capricorno e pesci sono non solo dei simboli, ma note musicali, psichiche, che accomunano stelle e biologia terrestre, incluso l’uomo.
Le Costellazioni dello Zodiaco sono gli strumenti musicali di un’orchestra che suona la sinfonia cosmica, che si riflette nella sfera emotiva e psichica dell’uomo. L’astrologia studia la traccia musicale, emozionante di una realtà virtuale interattiva che l’essere umano rende “reale”, prestando ascolto alle proprie emozioni, cioè alle forze deboli che può ricevere e trasmettere. Se le forze deboli sono le emozioni, come credo, si spiega anche l’audace tesi di Giordano Bruno: non solo le stelle influenzano l’uomo, ma anche l’uomo influenza le stelle”. dice in sintonia con la mia anima, Giuliana Conforto.
Roma 20.09.2016 Claudio Crespina
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
–C. Boccherini Anselmi
-Astrologiarchetipica.it
-Simonandthestars.it
-Astrologiaevolutiva.it
-R. Baldini
-C. Pretto
-S. Berti
-R. Laughlin. Un Universo Diverso, Reinventare la fisica da cima a fondo.
-M. Cottorel. Astrogenetics: The New Theory
-G. Conforto
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