Astrologia e Filosofia

UN ELEGANTE GIOVE VERGINEO 2^parte

LA STRUTTURA ARCHETIPA DI GIOVE nella descrizione di Anna Furmiglieri

Prima di approfondire ulteriormente le caratteristiche innovative di questo Giove in Vergine, comunque spiritualmente bilancino, come abbiamo visto nella prima parte, interpretandone e calcolandone l’Incipit Cosmogonico Planetario o ICP, variabile innovativa fondamentale e primaria, estrapolata dalla mia inesauribile necessità di approfondimento e di ricerca (spirito uraniano..), che cade, per questo specifico transito, a 26°21′ in Bilancia, domificato in X^Casa, cosignificante Capricorno come si dice di solito. Anche se il concetto di “cosignificanza”, così come troppo spesso semplicisticamente si riporta, dovrebbe essere rivisto profondamente e spiegato per quello che in realtà propone: difatti è facile comprendere che siamo su due piani estremamente diversi quando parliamo di Segni zodiacali e quando parliamo di Case o Settori. Ma questo è un altro discorso che faremo in altra sede. Parliamo di Giove quindi andando per ordine, prima di affrontarne le altre variabili oltre al già conosciuto Incipit già analizzato, che ne daranno la corretta valutazione, secondo la mia scuola astrologica, leggendo l’accurata indagine eseguita come sempre da Anna Furmiglieri, collaboratrice del sito ilNadir, nonchè tra le prime ex-studentesse della mia scuola: la Tavola Rotonda,sulle caratteristiche archetipe di questo Giove in Vergine. Giove sarà in Vergine dall’11 Agosto 2015 al 9 Settembre 2016.

Giove  è il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole ed il più grande di tutto il sistema planetario: ha una composizione costituita principalmente da idrogeno ed elio con piccole quantità di altri composti, quali ammoniaca, metano ed acqua. Si ritiene che il pianeta possegga una struttura pluristratificata, con un nucleo solido, presumibilmente di natura rocciosa e costituito da carbonio e silicati di ferro, sopra il quale gravano un mantello di idrogeno metallico ed una vasta copertura atmosferica, che esercitano su di esso delle altissime pressioni. L’atmosfera esterna è caratterizzata da numerose bande e zone di tonalità variabili dal color crema al marrone costellate da formazioni cicloniche ed anticicloniche, tra le quali spicca la Grande Macchia Rossa. La rapida rotazione del pianeta gli conferisce l’aspetto di uno sferoide oblato e genera un intenso campo magnetico che dà origine ad un’estesa magnetosfera; inoltre, Giove (come tutti gli altri giganti gassosi) emette una quantità di energia superiore a quella che riceve dal Sole. L’intenso campo gravitazionale di Giove influenza il sistema solare nella sua struttura perturbando le orbite degli altri pianeti e lo “ripulisce” da detriti che altrimenti rischierebbero di colpire i pianeti più interni. Il pianeta, conosciuto sin dall’antichità, ha rivestito un ruolo preponderante di numerose culture, che lo hanno identificato con il Sovrano degli Dei. Il simbolo astronomico del pianeta (♃) è una rappresentazione stilizzata del fulmine, principale attributo di quella divinità. (fonte Wikipedia)

In astrologia Giove è simbolo di crescita, dell’espansione degli eventi in atto, amplifica tutto ciò che tocca, denominato il pianeta della grande fortuna, tradizionalmente è anche simbolo di prosperità e buona sorte. Giove è governatore del segno del Sagittario in domicilio diurno o primario, e governatore del segno dei Pesci in domicilio notturno o secondario, in quanto governatore del segno del Sagittario, riconducibile alla 9^ casa, governa i viaggi lunghi e a grandi distanze, associato alle esplorazioni al senso della libertà, alla capacità di essere socievoli , “gioviali”. Giove è un pianeta semilento il suo transito in un segno zodiacale si protrae all’incirca per un anno, quando un determinato pianeta transita in un segno zodiacale, prende i colori del segno in cui transita, Giove in transito nel segno della Vergine assumerà le caratteristiche del segno. Giove pianeta dell’espansione in transito nel segno della Vergine, amplifica le caratteristiche del segno governato da Mercurio, quale simbolo dell’intelligenza razionale, analitica, la cui analisi scruta nei dettagli con minuzia, ogni più piccolo particolare conoscitivo, e ne mette in rilievo il ragionamento, seguito con fiducia nella mente razionale, alla ricerca della perfezione,  che porta ad avere difficoltà ad accettare la parte intuitiva ed emotiva. In Vergine è il regno della precisione, della ponderazione e la capacità di critica di una mente acuta, in tutte le cose, in cui vige il senso del dovere altruistico, delle regole, dell’ordine.

Aspetti rilevanti del transito di Giove in Vergine

Giove transita nel segno della Vergine, come sappiamo ormai, dall’ 11 Agosto 2015 al 9 Settembre 2016, muovendosi nel suo passo da moto diretto, a moto retrogrado e successivo ritorno al moto diretto: modalità che prevede inevitabilmente anche la fase stazionaria. La lunga sosta di Giove si applicherà sostanzialmente sui gradi dal 13°al 23° della Vergine (per un periodo della durata di circa 10 mesi -sui 13 disponibili- che va dal 12 di Ottobre 2015 al 12 Agosto 2016): il che equivale a dire che il transito di Giove in Vergine andrà a influire maggiormente sulla seconda decade del segno e sui gradi sensibili appartenenti alla seconda decade di ogni segno in aspetto con il pianeta.. Ne consegue, quasi obbligatoriamente, che, nel proprio tema natale, ogni pianeta che si trovi su questi gradi, debba essere valutato (e/o rivalutato..) in base alla configurazione, ai significati degli aspetti che forma con esso, soprattutto considerandone la precisa domificazione personale connessa alle case interessate.

VELOCITA’ di Giove del 2015. Il pianeta entra nel segno della Vergine il giorno 11 Agosto 2015 alle 11.11.27 orario UTC Greenwich, si muove di moto diretto per i primi 5 mesi, passando sui gradi dal 1° al 23° fino al 7 Gennaio 2016.

Dalll’ 8 Gennaio 2016, in Capricorno-Terra, sul 23° grado, inizia il moto retrogrado per i successivi 4 mesi, per  poi ritornare al moto diretto il 10 maggio 2016, Toro-Terra sul 13° grado, e procedendo negli ultimi 4 mesi con questo passo, dal 13° fino  al 30° grado, concludendo il transito in Vergine-Terra il 10 Settembre quando passerà nel segno successivo. Beh intanto bisogna comprendere coe questo Giove sia significativo per tutti e tre i segni di Terra attraversandone i gradi significativi nei momenti cruciali.     

ASPETTI DEL TRANSITO DI GIOVE: I SEGNI MOBILI SOTTO PRESSIONE….    

Giove in entrata nel segno della Vergine, mostra un aspetto di congiunzione seppur larga, a Venere in Leone e a Mercurio in Vergine,  un aspetto di quadratura a Saturno in Scorpione e un aspetto di opposizione a Nettuno in Pesci.

Nel mese di Settembre, Giove in Vergine congiunto al Sole in Vergine, si pone in perfetta opposizione a Nettuno in Pesci, l’opposizione di Giove a Nettuno, essendo Nettuno un pianeta lento si protrae fino a Novembre, per poi ripresentarsi con la retrogradazione di Giove da fine Marzo 2016 a Luglio 2016. 

Nel mese di Ottobre, Giove congiunto a Marte in Vergine si oppone a Nettuno in Pesci, mentre forma un aspetto di trigono con Plutone in Capricorno, a fine Ottobre anche Venere si congiunge a Giove, e avremo un piccolo Stellium con Venere, Marte e Giove in Vergine, il tutto avviene sempre in opposizione a Nettuno in Pesci.  

Nel mese di Novembre gli aspetti di Giove che prevarranno sono ancora l’opposizione a Nettuno (in configurazione larga), e il trigono con Plutone in Capricorno, mentre forma un aspetto di quinconce con Urano in Ariete

Nel mese di Dicembre Giove formerà un aspetto di quadratura con Mercurio e Sole in Sagittario e verso fine mese un aspetto di sestile con Venere in Scorpione, aspetti da considerarsi brevi poiché dureranno solo pochi giorni, mentre mantiene l’aspetto fondamentale di trigono con Plutone in Capricorno in configurazione larga. 

Nel mese di Gennaio 2016 Giove inizia il moto retrogrado, staziona sul 23° grado retrocedendo al 22°, presenta ancora l’aspetto di trigono con Plutone in Capricorno in configurazione larga, senza altri aspetti di rilievo. 

A Febbraio 2016 si pone in aspetto di trigono con Mercurio, Venere e Plutone in Capricorno, e in aspetto di sestile con Marte in Scorpione.  

A Marzo 2016 mantiene l’aspetto di trigono con Plutone in Capricorno, e si pone in aspetto di quadratura con Saturno in Sagittario, in aspetto di quinconce con Urano in Ariete e in aspetto di quinconce con Venere in Aquario e mentre si riforma di nuovo l’opposizione a Nettuno in Pesci, forma un aspetto di opposizione anche con Mercurio in transito nei Pesci, 

In Aprile 2016, mantiene  l’aspetto di trigono con Plutone in Capricorno, l’aspetto di quadratura con Saturno in Sagittario l’opposizione a Nettuno in Pesci, e forma un aspetto di opposizione a Venere in Pesci e un aspetto di trigono con Mercurio in Toro. 

Nel  Maggio 2016 Giove mantiene gli aspetti di trigono con Plutone in Capricorno, l’aspetto di quadratura con Saturno in Sagittario e l’opposizione a Nettuno in Pesci, mentre riprende il moto diretto, inoltre si riforma l’aspetto di trigono con Mercurio in sosta nel segno del Toro.

Nel mese di Giugno a inizio mese giove mantiene l’aspetto di trigono con Mercurio in sosta nel segno del Toro, e forma un aspetto di quadratura con Venere in Gemelli, mentre persistono per tutto il mese gli aspetti di trigono con Plutone in Capricorno, l’aspetto di quadratura con Saturno in Sagittario l’opposizione a Nettuno in Pesci.

Nel mese Luglio 2016, troviamo ancora presenti gli aspetti di trigono con Plutone in Capricorno l’opposizione a Nettuno in Pesci, e forma un aspetto di sestile con Mercurio e successivamente con Venere entrambi  in transito in Granchio. 

Nel mese di Agosto 2016 mantiene l’aspetto di trigono con Plutone in Capricorno in configurazione larga, e forma un aspetto di quinconce con Urano in Ariete,  a fine mese si pone in aspetto di congiunzione a Mercurio e a Venere in Vergine formando un Piccolo Stellium.  

A inizio Settembre mantiene l’aspetto di congiunzione a Mercurio in Vergine e il giorno 9 conclude il suo transito nel segno della Vergine.

Segni Zodiacali interessati nella visione archetipa: Tutti i valori di Terra rappresentati innanzitutto dal Sole, Luna, Ascendente, Nadir, Mediocielo del segno della Vergine in primis, del Capricorno e del Toro poi, tutti relazionati ai gradi delle seconde decadi. A questi si possono aggiungere le seconde decadi dei Granchio e degli Scorpioni in sestile a questo Giove. mentre in condizione di difficoltà ci saranno soprattutto le seconde decadi dei segni mobili: Pesci, Gemelli e Sagittario, se non attiveranno le dinamiche che la scuola del ilNadir consiglia da sempre per attingere alla necessaria consapevolezza, unica arma intelligente contro le vicissitudini della vita anche e soprattutto grazie alle corrette analisi di questo Giove che come leggerete proporrà delle sorprese interessanti.

AVVISO AI LETTORI. Il Nadir invita, a fronte di queste letture-analisi solo-generiche, i suoi lettori, a conoscere maggiormente il proprio segno Ascendente, oltre che quello Solare più famoso, in quanto migliore spia per una visione astrologica che rimane inevitabilmente generica, ma che appunto per questo è bene far comprendere al lettore la provvisorietà dello scritto (cosa questa che ilNadir specifica da anni a differenza dei molti autori che non sottolineano questa precisa mancanza..). Con il riferimento all’ascendente si ha maggior aderenza per l’azione investigativa che non il segno solare..: si entra meglio nello specifico della persona per quanto sia possibile con questo tipo di oroscopia..Pertanto per avere una maggiore aderenza con il reale significato dei transiti planetari l’invito è di leggere, in primis, il segno del proprio Ascendente e poi, sintetizzarlo con quello del proprio Sole di nascita così da avere una visione più efficace – mai realmente aderente però – della realtà psicologica e fisica in cui siamo immersi, anche se l’utilizzo della scoperta dell’ICP del dr.Claudio Crespina (astrologo, filosofo, ricercatore e fondatore del sito www.ilnadir.com con cui mi pregio di collaborare) ne consente un maggiore approfondimento, limitando la genericità dilagante di questi sisitemi oroscopici da diletto.., consentendo una migliore lettura della realtà astrologica personale. Tenendo sempre presente comunque che la combinazione del segno-solare con l’Ascendente, pur se amplifica la capacità indagativa, non è sufficiente a caratterizzare la complessità eterogenea di una persona e della sua personalità che emerge solamente nell’analisi, se ben confezionata s’intende, della propria carta del cielo completa: basata su data, ora esatta e luogo di nascita dell’individuo. Realtà identificativa, appunto, che viene evidenziata solamente dal Tema Natale personale.
© Anna Furmiglieri Redazione ilNADIR

In questa evoluzione zodiacale gioviana descritta, come sempre puntualmente, dalla nostra Furmiglieri si evince, bisogna dirlo inevitabilmente, la consueta metodica dei resoconti generici, molto ben organizzata peraltro, ma pur sempre generica..: passibile quindi di affermazioni fuorvianti, comunque inattendibili per la persona in se, che sia della Vergine o meno. Per onestà intellettuale lo devo dire altrimenti non sarei io stesso corretto nella mia disamina. Affermazioni fuorvianti e fraudolente per giunta, però, quelle descritte negli oroscopi segno-solari, in tv, nelle radio, nella rete e sulle rivistine senza senso che invadono tutta la pubblicità astrologica distorcendone potentemente il significato. Questi oroscopi diffamanti il buon nome dell’astrologia, sono all’ordine del giorno, diffusi senza neanche un minimo controllo tecnico, spesso ipocritamente consolatori, del segno-persona, senza neanche alcun preavviso d’incongruenza e di infondatezza per i concetti che esprimono. Cosa che, nel corretto resoconto, per quanto generico, testè effettuato, al contrario, c’è la premura dei controlli di natura tecnica relativa ai transiti reali dei pianeti nei segni indicati: c’è l’evidenza del moto proprio di Giove, assolutamente reale, e delle sue relazioni planetarie durante il suo ciclo in Vergine. La persona, l’individuo in se non viene minimamente menzionato: si parla di segni archetipi infatti, non di esseri umani, su cui si dovrà eventualmente adattare il proprio tema.. Pertanto, detto il giusto, questo resoconto può e deve essere letto come un vademecum annuale riferito a Giove e ai suoi contatti in corso d’opera nel transito vergineo, adeguati come sono, solo in minima parte al proprio segno, ma in realtà alla totalità di quelli che chiamo “valori zodiacali”: Sole, Luna, Ascendente, Nadir, Mediocielo, Stellium di un segno zodiacale specifico. Non c’è la persona nel resoconto di Anna Furmiglieri, ne in certi miei, ma una sequela corretta, asettica se si vuole, di calcoli, di allineamenti, configurati nel mondo planetario circostante, in relazione continua alla dinamicità archetipa dei Segni, più o meno assoggettati ai moti di questo o quel pianeta che si sta analizzando, comunque con criteri ceratamente più efficaci rispetto alle assurde valutazioni di quei lavori sunnominati di oroscopia generica e commerciale di basso livello culturale e astrologico, anche grazie alla pratica “stringente” del’osservatorio esclusivo dell’ICP o Incipit Cosmogonico Planetario.

Sottolineatura doverosa questa, altrimenti mi porrei proprio come quei preti che predicano bene ma poi razzolano male: d’altra parte queste serie di avvisi sono presenti nei miei articoli, nelle mie conferenze, nelle mie trasmissioni radio, da sempre (dal 1990 almeno..) e chi mi conosce personalmente, sa perfettamente la battaglia che porto avanti da anni contro questo tipo di mistificazione culturale rappresentata da certa oroscopia.. e da certi oroscopi, indegni di essere così definiti; al punto che da tempo sto evitando la definizione astrologica di “oroscopo”, perchè vilipesa da anni, in modo volgare, per non dire fraudolento, aldilà del valore del termine decisamente di significato storico. Dal mio punto di vista, la parola oroscopo, abusata da certe villanie, sta perdendo anche il valore come dire onomatopeico del termine che è ormai impregnato del nonsense di questi artifici bui che ne hanno compromesso la verginità culturale…!! Sarà un’esagerazione questa mia, ma tant’è..!! Preferisco “analisi astrologica”, esplorazione zodiacale, alla parola “Oroscopo”, assolutamente corretta s’intende, ma involgarita, direi, imbastardita da cotanta ignoranza gergale e comunicativa di coloro che continuano indefessamente ad infangarne il significato alto proponendone una visione assolutamente inqualificabile sia come trasmissione di concetti parlati che come scritti indecenti…!! Comunque queste mie sottolineature costanti al vilipendio di certo modo di fare astrologia, sembra che stiano sortendo un buon effetto in quanto sto leggendo con sorpresa da qualche mese, che alcuni siti (anche riviste) di questi autori-tutori di oroscopetti mercimonianti, infanganti astrologia da anni, si sono accorti anche loro che è bene consigliare di leggere l’Ascendente (hanno finalmente compreso che è bene consigliare di approfondire il segno ascendente..,certamente più aderente del segno solare per quel loro tipo di approccio generico..: mi riferisco a personalità ampiamente conosciute in Italia per la loro nomea, connessa a questo tipo indecoroso di astrologia..). La ricerca scientifica (tutta la ricerca è scientifica vorrei dire..), è la ricerca della vita, e senza questa curiosità l’uomo è poco o nulla. Al dunque in astrologia, come nella scuola o nelle università, non facciamo altro che studiare cose che l’uomo ormai sa (o si immagina che dovrebbe sapere..!!), e le istituzioni educativo-culturali non hanno più nemmeno la capacità di vergognarsi d’imporre questa assurda perdita di tempo prezioso: ripetiamo per anni le stesse cose, con la scusa pietosa che esse ci serviranno per “aprire” la mente…(che in realtà si chiude)..!! Einstein, e chi per lui, se avessero dato retta a queste burocratiche imposizioni non avrebbero mai aperto alcuna porta del sapere perchè la nostra preparazione di fondo non comprende la priorità dell’istanza della ricerca come unico meccanismo seriamente scientifico..!! Capiamolo bene: se non cambia la matrice da cui apprendiamo, in realtà non apprendiamo nulla: il mondo, la scienza, la vita va avanti non perchè siamo aiutati a crescere tramite la formazione didattica, che ha il compito in realtà di bloccare le anime, i cervelli, gli stimoli.. Crescita solo causale, qualcuno ignorante di schemi astrologici dirà, perchè si continua a credere che qualcuno, solo grazie alla sua indole istintuale sa aprire varchi verso nuove realtà che apriranno nuove vie..!! Vie che la scienza e chi la controlla da sempre (vedi Chiesa, Religioni..) non conosceva, ne ammetteva…magari osteggiava. inutile ripetere le tantissime abiure che la storia ci ha ricordato e continua a ricordarci.. Studiare per studiare in realtà non serve a nulla: il tempo non aiuta neanche a ricordare quel po che si è studiato se non lo si rinnova continuamente..leggendo o informandosi. Questo piccolo artifizio mnemonico, chi ci governa da sempre, lo conosce a perfezione..!! I grandi geni, gli scopritori, gli inventori, per giungere dove sono arrivati hanno dovuto lasciare la via maestra che, come anche le favolette dicono ai neonati, non è mai quella bella e pronta, illuminata e ben asfaltata, ma spesso è in condizioni drammaticamente percorribili, stretta, angusta, pericolosa, a volte spaventosa per le difficoltà che presenta: la prima, si sa, non conduce da nessuna parte ovvero conduce all’obbedienza senile…,al rincoglionimento assertivo.. L’altra, quella irta e piena zeppa di difficoltà, apre la mente e la vista ad orizzonti mai visti prima..: lì nasce l’Uomo…La paura dell’ignoto, la paura di ciò che non si conosce per sfidarlo, per tentare di capire i nostri veri perchè rappresentano il vero punto da cui partire, il treno su cui salire, per poi eventualmente dire, comunque a testa alta, qualora l’impegno di ricerca non riuscisse per qualche motivo ad aprire le porte del “cielo”: “anche se non ce l’ho fatta almeno c’ho provato…”. Poi chissà.., qualcun’altro un domani potrà perfezionare il mio studio..e, rendere attivo, visibile, comprensibile quello che oggi non sono riuscito a far emergere…del tutto..!! La scienza è formata da una moltitudine infinita di scalini che conducono verso l’universo: ognuno, tra gli ispirati, crea le condizioni affinchè, quella scala di sapienza illimitata, cresca continuamente cosicchè la si possa ascendere tranquillamente, almeno fino al punto costruito e visibile, mai di per se finito però, ma pronto sistematicamente per essere travalicato..per giungere fino ai limiti del conosciuto e superarli di volta in volta così che l’uomo ne possa prendere informazione utile per alimentare in meglio la propria vita..: inutile credere che la sapienza sia quel materiale di cose conosciute.., essa è solo quel materiale di cose da conoscere…!! Infatti la prima si chiama correttamente Storia, solo la seconda è vera Sapienza..: è il mio parere s’intende. Ulisse, oltrepassate le colonne d’Ercole, fu sprofondato da Dante nel baratro dell’inconoscibile, ma già quasi tremila anni fa Omero aveva capito la differenza fra un uomo e un presunto tale…!!! Meditate gente meditate..

Giove, come tutti gli altri pianeti, gli altri angoli, le parti costitutive di un tema, è bene saperlo, non suona mai allo stesso modo e ne vedremo le particolari differenze descrittive che ne danno una precisa caraterizzazione sia nel pre-visionale che nell’analisi indagativa, mai presenti con certezza in quelle disarmoniche, sorde e cieche descrizioni unilaterali, trascritte e copia-incollate nei secoli da autori senza capacità analitico-descrittiva e soprattutto creatrice. La disamina degli oroscopi tradizionali, quelli cioè a ripetizione costante, quali mitragliette automatiche, esprime il solito refrain sul significato di Giove, il ciarliero espanso in esilio, e della Vergine..rinchiusa nel suo “mutismo programmatico”.., spesso anche confusa come terminologia deduttiva: un motivetto sempre uguale nel tempo che non da spazio all’assordante moto incessante delle alte sfere planetarie, chiaramente mai uguali a se stesse e motivo prima di evoluzione ciclica: se produrre pensiero promuove nuova realtà, immaginiamoci cosa avviene nel moto vivo della spazio universale, nell’altezza delle sonorità delle sfere celesti, che sarà bene, date le ulteriori ultime scoperte, considerarlo come un vero e proprio organismo vivente, mai uguale a se stesso quindi, ovvero, come troppo spesso avviene, non limitarsi a dirlo solamente..!! Movimento e cambiamento che invece sono il minimo comun denominatore della cosmologia universale: nulla rimane com’è perchè nulla è come sembra…!! 

[I tre monaci] incontanente che furono dentro [alla porta d’esso Paradiso], udirono lo suono della rota del cielo che si volgeva; lo quale suono era di tanta dolcezza e sua vitate e di tanto diletto, che quasi non sapevano lo sito dove erano, anzi si posono a sedere dentro della porta, tanto erano allegri e dilettosi di quello suono della rota del cielo! (Leggenda del Paradiso Terrestre, ne Le sette opere di penitenza di San Bernardo)

Il moto delle sfere planetarie, che compongono lo stesso paradiso dantesco, sia per fare un paragone attendibile alla “ferma” sintassi della tradizione, sia per riprendere la metafora del pianoforte e della variabilità costante delle tonalità musicali emesse dai suoi tasti, che pur se ai nostri occhi appaiono fissamente sempre della stessa struttura, emettono però vibrazioni diversissime ogni qual volta li si tocca, sia dal come li si tocca, sia dall’intensità della pressione e da tante altre variabili, entrambi esempi, ancorchè differenti, proprio nella tipologia di moto, in sintonia perfetta con la risonanza vibratoria del moto universale. Il moto, e non la stasi, è il punto “fermo”, inteso come imprescindibile s’intende, per qualsiasi segno evolutivo, non essendoci assolutamente nulla nell’universo che rimane sempre sulla stessa corda emittente. Il concetto di moto universale, è l’anima mundi da cui bisogna partire per evolvere, mai collassati o ancorati sui nostri stretti e angusti punti di vista: i “fermo immagine” della mente sono quanto di più deleterio l’uomo possa immagazzinare in se, creando in quel modo le inevitabili ferite sia del deperimento organico e che di quello psichico, causa altamente probabile di quella malattia distruttiva che è l’alzheimer, così degenerativa.. Bisogna “muoversi” col corpo e con la mente e, vorrei dire anche e soprattutto con l’anima e con lo spirito (pur comprendendone la difficoltà operativa per farne “digerire” le dinamiche particolari), se veramente vogliamo comprendere la nostra realtà profonda che di certo non è mai statica, non è mai “finita”, neanche quella prosa antichissima, se prestiamo giusta attenzione, descritta dalle note poetiche di un Dante o di un Petrarca che risuonano, con le loro opere immortali, nel tempo e nello spazio infinito, agendo emozioni sempre nuove a chi ha il piacere di assimilarne la beltade.. Siamo in moto continuo e dobbiamo rendercene conto: giriamo su una Terra in continuo movimento, anche a velocità importante, che non percepiamo minimamente, proprio come i numerosi enti materici che sembrano statici ai nostri occhi infermi.. Anzi, è proprio la presenza di una materia, anch’essa dotata di moto circolare, quindi eterna (invasa dal cosiddetto quinto elemento o etere), a giustificare agli occhi degli uomini del medioevo l’esistenza di una musica celeste derivante dal perpetuo volgersi dei pianeti. Pitagora, per primo, capì che l’altezza di una nota è proporzionale alla lunghezza della corda che la produce, e che gli intervalli fra le frequenze sonore, i ritmi, sono semplici rapporti numerici..E noi? Noi ce ne siamo dimenticati..!! Come in una composizione musicale, il ritmo è una delle componenti fondamentali da cui deriva l’armonia musicale che caratterizza il verso sia scritto, sia parlato, sia cantato, sia suonato.. Legame questo, tra moto planetario, sensazioni umane e materia inanimata che appare protrarsi nei secoli, su ogni campo dello scibile umano, come ampiamente testimoniato sia dagli endecasillabi  della “Commedia Divina”, che dalle sonorità di ogni genere musicale. Legame  sentito, nello scorrere dei versi immortali danteschi, appunto, come giustificato e necessario.., così come nel formarsi di un’opera d’arte scolpita nella dura pietra, già emettente di per se quel meraviglioso suono celeste, (a saperlo udire..!!), tutto riflesso nelle forme armoniche della scultura di un David michelangiolesco, già presente, per chi ne seppe dare forma, nelle pieghe del duro marmo da disegnare. Ma la teoria dell’armonia del moto delle sfere, è bene saperlo, risulta caratterizzata da una persistenza che va ben oltre l’età medievale e la concezione tolemaica dell’universo, superando anche l’interpretazione matematica dei pitagorici e quella “geometrizzante” operata da Keplero nel XVII secolo. Alcune delle più recenti teorie fisiche che vogliono descrivere il comportamento delle particelle elementari utilizzano in effetti “modellizzazioni” basate su particolari simmetrie spaziali, quando non richiamano precisamente la nozione di armonia, che risalgono alle speculazioni dei pitagorici e di Platone. Tale tesi è, tra l’altro, sostenuta scientificamente da M. Lachièze-Rey e da J.P. Luminet, in un affascinante articolo pubblicato nell’edizione francese di Scientific American. In particolare, la teoria delle superstringhe, secondo la quale il fondamento della fisica microscopica risiederebbe nelle interazioni tra corde/stringhe di diametro infinitesimale, e non tra punti senza dimensione, nel suo riproporre la ricerca di un modello che interpreti efficacemente la natura intima del mondo passando per la conoscenza delle modalità vibratorie di corde inaccessibili ai nostri sensi ma assolutamente presenti nel moto incessante del cosmo. Che alla base dell’armonia delle sfere ci fosse una precisa speculazione matematica, oppure la suggestione del numero quale principio ordinatore del cosmo, la considerazione dell’universo ordinato, ed ordinato come sistema musicale, è un prerequisito fondamentale per una nutrita serie di principi teorici riconducibili alla cosiddetta koiné platonico-stoico-aristotelica, che grande influenza eserciteranno financo sulla didattica di Dante (grande astrologo..) e dei suoi contemporanei fino ai giorni nostri. Come dire, per gli statici, i reazionari, i conservatori di qualsiasi campo del sapere, (di qualsiasi campo della vita..), chi cioè, per suo presupposto psicologico, per una sua paura ancestrale, non vuol cambiare mai nulla, se il concetto teorico vive in se un presupposto matematico, quindi non animico, bisognerà che incorporino, come normale, l’alternarsi perpetuo delle vicende, mai uguali a se stesse ovvero sempre uguali a se stesse, moto primo della commedia umana, senza così subirne e, soprattutto farne subire, i grandi blocchi psicofisici, causa prima di ritardo evolutivo per la crescita delle generazioni future incolpevoli: nulla è comprensibile nello staus quo…!!  D’altra parte se il suono ha la sua origine nel movimento, anche il movimento lo ha nel suono:  tutto, e il tutto, è un susseguirsi emotivo di azione-reazione, di em-patia/sim-patia e non può quindi qualificarsi come assurdo l’avere immaginato che, dal momento che tutto l’universo si muove, anche la produzione della mente debba muoversi: direi anzi che è obbligo pensarlo. Tutto questo intreccio energetico ritmato di ying-yang, di giorno e notte, di chiaro-scuro, promuove una possente armonia…, unica capace a produrre vita: esso, il moto, crea. 

Pertanto, dopo questa spero esauriente disamina, descrittiva l’armonia del moto delle sfere, mi domando e vi domando come sia possibile ripetere costantemente significati simili, caratterizzazioni sempre uguali, in riferimento di qualsivoglia oggetto nell’Universo?? Connessioni di rituali, disarmonizzanti financo la memoria, sempre tesa a ripensare la stessa cosa nei secoli, quando sappiamo che esiste, e lo sappiamo da secoli, questo ritmo incessante che grida vendetta contro chi non ne sente, ed ancor peggio, non ne vuole sentire, la sublime armonia.. 

Giove in Vergine, come qualsiasi altro moto planetario, non “suona” sempre allo stesso modo: principio inamovibile per qualsiasi analisi seria.

Come invece, stando agli scritti sia di questi oroscopetti monocorde, sia dei soliti libretti, informativo-deformanti, sistematicamente editi sui significati “fermo immagine” dei pianeti, dei pianeti nei segni, nelle case e nei transiti, vogliono far credere, data la pedissequa e costante analisi ripetitiva, essere la stessa cosa..!! Come certa “ignorante” tradizione classica, evidentemente “stonata” (perlomeno chi la interpreta senza apertura vitale..), vuole farci credere…Nessun cambiamento in questo Giove in Vergine, identico a quello di 12 anni fa, di 24 anni prima ecc..ecc..!! Basterebbe comprendere il senso dell’Analogia astrologica per intuire quello che bisognerebbe costantemente agire, per sentirsi consapevolmente dentro lo scopo universale: Giove, o qualsiasi altro pianeta, ha tali e tante variabili da considerare, oltre il suo valore archetipo, misurato astronomicamente e analizzato astrologicamente, che non può essere una scelta personale quella di darne o meno una lettura più eterogenea, più aperta, ma deve essere un incipit principale per chiunque ne volesse interpretare il vero significato…che mai, lo voglio ripetere fino alla noia, è uguale a se stesso, nonostante le possibili somiglianze costitutive da cui è necessario partire: Giove e i suoi significatori principali. Il geocentrismo fondamentalmente era basato sul principio geostatico: la Terra come luogo fisso ed immobile, poggiante su elefanti che poggiavano su una tartaruga che stava sul mare. Vi era pure il geocentrismo basato su una Terra sorretta nelle spalle di Atlante. Altre popolazioni (oltre ai Greci) possedevano la loro idea geocentrica della Terra con relativi punti d’appoggio. Quindi venivano sistemati i corpi celesti (considerati per lo più come divinità o loro emanazioni) sopra la Terra, incastonati su un lontano firmamento immutabile che le ruotava attorno. I pianeti allora riconosciuti erano anzitutto il Sole e la Luna, poi Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno (c’è ancora oggi tra gli astrologi chi si ostina a non considerare come pianeti efficaci quelli oltre Saturno..).Secondo il sistema aristotelico-tolemaico, la Terra era ferma al centro di un universo sferico, i cieli erano strati fisicamente solidi e tra l’uno e l’altro erano incastonati i pianeti. L’ultima sfera era detta delle stelle fisse e costituiva il limite oltre al quale nulla esisteva se non Dio, nella versione aristotelica del motore immobile che forniva il movimento alle sfere. La Terra, immobile, era costituita dai quattro elementi, aria, fuoco, terra ed acqua, mentre le sfere erano costituite da un materiale perfetto e incorruttibile. Il sistema Tolemaico era accettato dalla Chiesa in quanto con la scusa di consentire la salvaguardia della centralità dell’uomo, in realtà pensava solamente al suo Potere dominante con l’uomo al suo servizio, e non al centro dell’universo, come sarebbe stato nella logica delle cose: la sua dimora terrestre il crogiolo della vita avvolto dalle sfere celesti. La versione tolemaica quindi era in accordo con le Sacre Scritture e per questo è durata duemila anni.., e c’è ancora chi ne tiene conto..!! Questa è la situazione al momento della visione tolemaica: Vogliamo capire che sia successo qualcosa o pensiamo che le cose siano rimaste così..? A dirla proprio tutta, non sono affatto convinto al dunque che la concezione geocentrica costituiva comunque la “Verità Assoluta” delle civiltà antichissime: i Sumeri non credevano al sistema geocentrico..!! Ma questo è un altro discorso che fa il paio con quello per cui non credo che qualche pastorello mesopotamico fosse in grado di comprendere il cielo sovrastante alzando semplicemente lo sguardo, data la complessità dello stesso a tutt’oggi decisamente inspiegata..

 

I NUMEROSI VALORI DI GIOVE IN VERGINE 

Conosciute le caratteristiche di Giove in Vergine in linea di massima, bisogna approfondire gli aspetti formati lungo il tragitto annuale in Vergine, con gli altri pianeti che abbiamo letto elencati dall’attento lavoro della nostra preziosa collaboratrice A. Furmiglieri. Tra i più profondi ed incisivi c’è senza alcun dubbio l’opposizione Giove-Nettuno in quanto perdurante per molti mesi. Aspetti come l’opposizione, così come i quadrati, sono troppo semplicisticamente dichiarati “disarmonici”, o peggio ancora, “negativi”; non comprendendone correttamente la vera natura, rappresentati in questo modo alterato, creando un’immagine fuorviante il significato primario, esaltandone quello disgregante, legato alla natura dei contrari, dei divisi, dei doppi, quindi contro la chiara natura universale che è unita, cioè tendente all’Uno (Uni-verso, verso-l’Uno). Un aspetto molto dissociativo da portare ad esempio di disgregazione nel sociale che, credo abbiamo tutti davanti gli occhi, è l’uso scriteriato dei cosiddetti “Social” che di sociale non hanno assolutamente nulla: potremmo definirli dis-social..network più appropriatamente, in quanto invece di usarli come mezzo, sono divenuti veri e propri scopi, fini, di chi li adopera indiscriminatamente. Internet, la rete, mezzo importantissimo di evoluzione nel sociale, al dunque si sta trasformando come qualcosa di fagocitante: utile solo a dividere le coscienze, a defraudarle del proprio centro, a dissiparne il proprio Io contraffatto con immagini virtuali di pseudo-“amici” che non conosceremo mai di persona. Bisogna comprendere che già il nome identificativo è edulcorante: Social..!! Non socializza affatto..: semmai espropria la nostra, già per altri versi compromessa, sovranità del nostro Io ampiamente parcellizzato. E’ stato un piano calcolato…: è bene rendercene conto..!! Non è stato dato per caso o per mero commercio, l’utilizzo quasi incontrollato (così è sembrato essere: privo ad oggi di ogni regolamentazione normalizzante) di Internet e delle possibilità della rete a noi poveri illusi mortali. Non dimentichiamoci che la rete esisteva già dagli anni 60 in ambito militare, quindi le conseguenze nel sociale di simili “arnesi” non possono essere di ordine costruttivo, nonostante l’apparenza di estrema utilità e convenienza per come sono stati presentati al grande pubblico. Divisi siamo controllabili perchè indifesi e senza vera forza psicofisica: e nulla nell’Universo in realtà vive diviso dal suo involucro. La divisione non è insita nel palpito universale, ma bensì lo contrasta, anche aspramente, rendendolo oscuro, velato, mostruoso….!!! Tornando quindi al dinamismo degli aspetti planetari coi loro congegni angolari in gradi d’arco, neanche loro, essendo parte del ciclo universale, si possono parcellizzare, separati uno dall’altro, come in realtà erroneamente contempla certa tecnica astrologica: non possono essere giudicati separatamente la loro natura di base connessa alla filosofia del Cerchio che ne da la coscienza manifestativa. E’ giusto invece darne una nomenclatura specifica (uno per uno..cioè, a parlar semplice), ma sottolineando che ogni aspetto è connesso all’altro indissolubilmente. Pertanto il Quadrato crescente, ad esempio, è “figlio” del precedente Sestile e “padre” del successivo Trigono, che a loro volta avranno paternità peculiari per stare nei termini di questo esempio: per cui non ha un valore in se ma ha un valore collegato al trittico di appartenenza che a sua volta fa parte dell’intero ciclo. Nulla quindi tra gli aspetti planetari è negativo di per se come nulla è positivo, ma tutto deve essere analizzato a fronte della natura del ciclo iniziale: quello che io ho chiamato S.T.C. o Satus Tempus Cosmogonico: l’origine primaria da dove tutto nasce. L’ASTROLOGIA E’ LA SCIENZA DEGLI INIZI..lo ripeterò fino alla noia. E’ la vera definizione che ne comprende il significato profondo. Questa è la vera valutazione che va fatta e data di ogni azione relativa al moto universale che scarica la sua energia su quello terrestre e i suoi abitanti incidendone una firma indissolubile nei secoli. Meno importante ma sempre incisiva nel calcolo dell’analisi di un pianeta è la lettura attenta anche della sua natura archetipica che, riguardo ad esempio a Giove, Venere, Sole e altri..non può mai essere completamente perniciosa nei confronti delle dinamiche che accadono sull’orizzonte degli eventi quand’anche si dovesse parlare di opposizioni o quadrature…: diciamo che sono comunque nature archetipe “buoniste”… mai cioè deleterie..per chi li subisse!!

Detto ciò è inteso che l’aspetto d’Opposizione tra Giove e Nettuno di questo transito in Vergine di Giove nell’anno 2015/2016 va giudicata non in quanto tale, cioè separatamente dal suo ciclo di appartenenza specifico, ma la sua autentica ed unica prerogativa naturale e valutativa si evince, come detto, esclusivamente dal suo vero momento originario ufficiale: la nascita. Il Satus cioè. Come spiego infatti da sempre nella mia scuola la TAVOLA ROTONDA per capire di che pasta sia un aspetto bisogna leggerne il momento maggiormente parlante: la nascita appunto. Diciamo, per farmi comprendere meglio, esattamente come si fa quando si analizza il tema natale di un individuo: si parte imprescindibilmente dal suo momento di nascita, di quando viene al mondo. Una valutazione  planetaria funziona, all’occhio attento dell’Universo, alla pari del come si può dedurre la dinamica psicofisica di un figlio, connettendosi alle sue radici famigliari, genitoriali che ne danno una base rilevante sia geneticamente che psicologicamente. Le leggi empiriche di Keplero sono quelle che controllano il moto dei pianeti come sappiamo e la giustificazione dinamica di tale moto fu opera di Newton il quale con la legge di gravitazione universale riuscì a dare una spiegazione unitaria dei vari moti che si svolgono in cielo e in Terra. Utilizzando questa famosa legge Newton spiegò la precessione degli Equinozi, il fenomeno delle maree e le piccole deviazioni dei pianeti dalle orbite ellittiche previste, causate da interazioni gravitazionali. Tuttavia, come tutto nell’universo, nulla è come sembra..: come dire analogicamente che nulla mantiene la sua descrizione iniziale perchè nulla è statico nell’universo. Siamo, non dimentichiamolo mai, nel mondo dell’ Entropia e del Caos (disordine), ben rappresentati astrologicamente proprio da Nettuno che porta con se il suo tipico “nonsense”: il richiamo all’antico dio degli oceani, fisici e mentali, che cerca paradigmi livellanti contemporaneamente  confondendone i confini della stessa sua realtà. Pertanto per comprendere ulteriormente come nulla sia statico nell’universo, se ancora non fosse chiaro, sappiamo che ciascun corpo risente non solo dell’attrazione solare, ma anche di quella di tutti gli altri corpi in orbita intorno al Sole: nessun membro del Sistema Solare si muove in una traiettoria rigorosamente iperbolica, parabolica, ellittica ne tanto meno circolare..(ricordiamocene in chiave analogica..quando traduciamo in linguaggio astrologico simili congetture..). Queste “deviazioni” delle reali traiettorie dei corpi rispetto alle orbite kepleriane si chiamano tecnicamente “perturbazioni “, da cui: moto perturbato. Il tema di nascita dei pianeti o dei moti universali in genere si chiama “congiunzione”. Non è un caso che la tradizione la considera come l’aspetto più importante, non solo però per la forza correlata alla fusione energetica di due o più pianeti, come ci fanno sapere dalle regole da studiare, ma anche perchè in essa c’è il seme del significato originario (il Satus Tempus Cosmogonico): questo è il vero valore, che la tradizione non sottolinea affatto. La configurazione conseguente è il momento esatto per comprenderne l’interezza della relazione planetaria in oggetto: anche perchè, se vogliamo approfondire il senso di questa regola imprescindibile, e quindi di una sua spiegazione più che plausibile, in quella congiunzione specifica, i pianeti in causa stanno fondendo, congiungendosi in quel particolare momento e non in un altro, le loro “anime”, prendendo il tempo e lo spazio che era presente nell’attimo della congiunzione. Quella fusione universale ne da la paternalità dell’intero ciclo in atto. La fusione di due principi archetipi planetari (Giove e Nettuno nel caso), significatori di altrettante nature, che congiungendosi in un “momento” e solo in quel momento (il Satus..) non possono più essere valutate separatamente anche quando nel moto del ciclo in atto si separano di fatto..agendo, il più veloce, la sua capacità specifica rispetto al più lento. Proprio come avviene quando due persone, prima divise, si uniscono in matrimonio: si parla appunto di famiglia e i loro rispettivi cicli di esseri divisi si devono uniformare alla neo-famiglia appena costituita. Giove, sappiamo, “corre” con una sua velocità specifica, girando sulla fascia zodiacale in dodici dei nostri anni circa; Nettuno, con la sua velocità orbitale di 5,385 km/s ( 5,432 km/s la media) fa la stessa cosa in 164 anni circa, il “periodo orbitale”: quindi si appalesa con estrema chiarezza l’enorme differenza di velocità tra le loro orbite che conferisce una grande differenza di peso valutativo qualora questi pianeti stanziano sui nostri gradi sensibili…Pertanto è presupposto fondamentale che un’opposizione di Giove sia completamente diversa da quella di Nettuno, non solo per la differenza dei contenuti dei loro archetipi (i cosiddetti “significatori”), ma anche e, direi soprattutto, per il diverso “peso specifico” relativo alla loro particolareggiata velocità cosmica; non ultimo anche per la diversa natura endemica del buonista Giove e dell’obnubilante Nettuno: due deità tra le più importanti nel mito antico, Giove re degli dei, Nettuno re degli abissi oceanici, che astronomicamente camminano in modo completamente diverso. C’è un peso dichiaratamente differente  tra loro per poter parlare lo stesso linguaggio, che è inevitabilmente difforme come è facile intuire. un po come se parlassero tra loro un arabo e un italiano. Anche se, come dice la tradizione del codice zodiacale, ad onor del vero, entrambi concorrono, è bene ricordarlo,  alla formazione concettuale di due segni zodiacali interscambiando il governo: il Sagittario per Giove di cui Nettuno è cogovernatore e i Pesci per Nettuno di cui Giove è cogovernatore a sua volta..

LA CONGIUNZIONE GIOVE-NETTUNO
Quindi per capire che linguaggio parla seriamente questo Giove 2015/16 in transito nella Vergine ho già sottolineato qualche nuovo distinguo rispetto alla versione a cantilena di certa astrologia. Il tema della congiunzione Giove-Nettuno è datato il 29 maggio 2009 (Gemelli) alle h21,04 su Greenwich (vedi grafico) e sono domificati sulla cuspide tra la seconda e la terza casa entrambi a 26°28’38” in Aquario con l’Incipit Cosmogonico Planetario a 8°17′ Sagittario congiunto alla stella fissa Antares. L’ICP in Sagittario è parlante, trattandosi, come poco sopra ho detto, del segno in cui entrambi esercitano la loro governance: Giove in prima istanza e Nettuno in seconda. L’ulteriore particolarità consiste nella nascita della congiunzione nel segno dell’Aquario (a fine Aquario) dove, tra l’altro, si esalta Nettuno. Un’analisi particolarmente innovativa questa relativa alla mia scuola astrologica, che nessuno, che sappia, propone per comprendere veramente quello che bolle in pentola. Il dinamismo planetario Giove-Nettuno nasce in quel grado specifico (26°28’38”) e solo in quello, fondendo le loro energie specifiche in Aquario: grado che, secondo la mia “lettura” innovativa, assume le senbiamze dello 0°, equivalente, come si sa, all’aspetto maggiore detto “Congiunzione”, che dona genitorialità ad ogni evento. L’Aquario quindi da il l’input originario al senso di questa relazione planetaria, agendone i significati per l’intero ciclo sulla cuspide tra la seconda e la terza casa. Ma c’è di più, come spesso dico, da bravo topo di biblioteca, quale sono: infatti va sottolineato un altro evento a mio avviso fondamentale, legato al fatto che nell’anno della congiunzione, 2009, si celebrava anche il primo ritorno di Nettuno da quando è stato scoperto (allora, nel 1846, si trovava incredibilmente a 25° di Aquario: praticamente come nel 2009). E, se vogliamo proprio dirla tutta, nel 1846 Nettuno era congiunto a Saturno, mentre in quest’ultimo appuntamento vede il preciso affiancamento di Giove (e di Chirone): come dire che in quasi tre secoli, Nettuno prima ha sensibilizzato Saturno ed ora fa la sua parte con Giove, cioè i pianeti considerati partecipi della formazione sociale..: in essi e nei loro cicli, sussiste l’evoluzione politica e sociale nella storia del mondo. Infatti le combinazioni Saturno-Giove, ancorate alla visione maggiormente umano-materiale, sono decisive dal punto di vista della politica mondiale, delle grandi svolte sociali, del contributo, in bene o in male, di taluni personaggi della storia, come c’insegna l’analisi dell’Astrologia Mundana o Mondiale. Quindi è lecito pensare che Nettuno sia figlio della sintassi aquariana, quella specificatamente connessa alla terza decade: il suo Satus Tempus Cosmogonico o S.T.C. è aquariano, con tutto quello che ne consegue. E, per attingere ancora alla fonte, la prima cosa che mi viene da dire di questo connubio aqcua-pescina-nettuno-// aria-aquariana, consiste nell’aver chiarito la dinamica, altrimenti non proprio lineare, che sovente è presente nelle personalità degli inventori, degli innovatori, degli scienziati..”pazzi”..come i Tesla, gli Einstein così come nei politici, o negli artisti..eccecc…La congiunzione Giove-Nettuno quindi, che costituisce una forte accentuazione dei valori sagittariani, presenti come abbiamo visto, sia nella costituzione del Segno zodiacale e nella formazione del suo simbolo che come rappresentanti dell’ICP della configurazione in oggetto: congiunzione e valori sagittariani che si inseriscono nel segno costituente dell’Aquario. Giove, dice encomiabilmente, la collega C. Tozzi, nella sua funzione “interna” al sistema solare è molto legato al nutrimento, all’assimilazione, alla crescita sul piano fisico e materiale e sappiamo bene a quale voracità può arrivare quando il suo desiderio di “portare dentro” non viene compreso e soddisfatto; però come signore del Sagittario comincia a lavorare anche su piani più sottili ed intangibili, non a caso in questo segno è legato a Nettuno, che spinge a guardare in una direzione più lontana, oltre la realtà “che si può toccare”, mettendolo in condizione di accorgersi che esistono molte cose che non sono immediatamente visibili…. Attraverso l’immaginazione, attraverso l’intuizione permette all’uomo di esplorare altri territori oltre quelli già conosciuti, aprendo ad una dimensione più legata alla conoscenza, alla speculazione filosofica, alla ricerca di un significato della vita. Il Sagittario sembra proprio contenere in sé tutte le potenzialità del Giove ispirato da Nettuno per superare le limitazioni di una vita solo ordinaria e materialistica, ma ci ricorda anche che la natura umana è composta di una parte animale ed istintiva oltre che di un corpo che è soggetto al decadimento. Infatti il Sagittario, non a caso, viene rappresentato dalla figura di un centauro, col corpo di cavallo e la parte superiore di un uomo che sta per tirare una freccia con l’arco, che ben descrive la forza ancora selvaggia della vita istintiva  che coabita con la più evoluta parte spirituale dell’uomo. Questa immagine è veramente potente nella sua capacità di descrivere le contraddizioni presenti nell’essere umano, le tensioni tra la materia e lo spirito, ma anche tra quello che si vorrebbe, i sogni, gli ideali  e quello che la realtà permette. Quindi sia Giove che Nettuno sono sensibilizzati dai motivi aquariani connessi alla seconda casa e questa specifica significanza se la portano dietro per tutto l’intero ciclo che li unisce, tra l’altro vestiti dalla positività, anche troppo ingenua, della versatilità del Sagittario: segno rappresentante l’ICP (vedere grafico) della configuraazione planetaria Giove-Nettuno.

Cosa può significare questa sottolineatura aquariana per questa congiunzione, (oggi, momento dell’articolo, è giunta alla sua fase di opposizione -180°- non dimentichiamolo..!!) tra l’altro assistita, sin dalla sua nascita, dalla presenza, come sempre non casuale, di Kirone, il guaritore ferito..? Il re, Kirone, rappresentante eterno dei Centauri, mezzi uomini e mezzi animali come lo spirito sagitariano ci ricorda di continuo. Beh, per avere una visione illuminata sufficentemente, la mia risposta si riconnete inequivocabilmente ai valori aquariani di base: libertè, egalitè, fraternitè ampiamente rappresentati dal patriottiso della tradizione francese. Libertà, Uguaglianza e fratellanza sono la massima espressione del concetto di democrazia, se ci facessimo carico di rispettarne, non solo formalmente a parole, ma significativamente nei fatti, il vero, l’autentico, l’inviolabile, ed alto valore sociale, politico, direi religioso. Questo ciclo (ed anche la congiunzione di Chirone sembra sottolinearlo) non riguarda solo decisioni da prendere, risultati da raggiungere, ma piuttosto sembra parlare di una presa di coscienza collettiva, che parte dalla rinuncia al delirio di onnipotenza che ha portato ad una certa concezione della crescita, basata su principi egoistici e legati a bisogni di possesso e di potere (l’Aquario è in quadratura sia al Toro che allo Scorpione) che collocano l’umanità ad uno stadio evolutivo ancora molto basso. Una presa di coscienza che renderebbe inevitabile collaborare per nuovi ed indispensabili obiettivi collettivi. Per comprendere meglio il senso e il significato, possiamo tentare di chiedere aiuto al passato, ci dice autorevolmente ancora la Tozzi, che chiaramente condivido. …”Durante il XX° secolo si è verificata una sola congiunzione tra Giove Nettuno e Chirone, anche se non così perfetta, ed è stato il 22 settembre 1945, tra 5° e 7° della Bilancia. Indubbiamente si è trattata di una fase molto particolare per l’umanità, era la fine della seconda guerra mondiale…,e con quali profonde ferite ci si doveva confrontare..! Morti e macerie ovunque, l’olocausto con la strage degli Ebrei, le conseguenze delle bombe atomiche che erano appena state sganciate sul Giappone…. Se possiamo parlare di una presa di coscienza collettiva, era sicuramente il momento giusto per vedere a quali atrocità aveva condotto la parte più distruttiva dell’animo umano”…. D’altra parte una nuova congiunzione apre un nuovo capitolo, ed in effetti si è avviata allora l’ultima fase dell’era moderna, con la speranza di una nuova stagione di pace basata sul dialogo, come la Bilancia sembrava offrire: prendeva l’avvio il progetto dell’ONU, iniziava dappertutto la ricostruzione, con la formazione di giovani democrazie, come in Italia. Purtroppo, a distanza di soli settant’anni non possiamo dire di aver fatto tesoro dell’esperienza, anzi c’è da dire che le situazioni potenzialmente esplosive a livello politico (proprio al momento del mio scritto ci sono i bombardamenti russi sulla Siria di Assad contro la fontomatica armata jaidista dell'”ISIS”, con l’America, subdolamente pronta ad intervenire..: ma non si capisce con chi e contro di chi..!!) sono parecchie su tutto il globo ed i successi in campo tecnologico-aquario, che indubbiamente l’uomo ha fatto, sono stati usati in modo assolutamente dissennato, guidati da nient’altro che dall’assenza di scrupoli e dall’interesse materiale di pochi gruppi elitari. 

Quali possono essere i nuovi obiettivi…messi in circolo da questa tripla congiunzione dal 2009..? Io non ho idea se questo “nuovo” corrisponda a qualche avvenimento davvero estremo, prodotto da probabili entità extraterresti, di cui parlo ormai quasi sistematicamente (date anche le ammissioni vaticanensi di questi ultimi anni), connesse con la continua conoscenza di nuovi Soli, di nuove Galassie, di nuove conquiste spaziali e cosmologiche, al centro del prossimo periodo evolutivo dell’umanità ormai, conclusa l’era pescina, come tutti gli indicatori ci stanno segnalando, dentro l’era dell’Aquario.. o, invece, se si tratti di un più probabile e “normale”cambiamento, comunque epocale, a cui l’umanità deve dare vita, spinta dalla necessità di cooperare per risolvere gravi problemi che riguardano tutta la collettività, problemi che magari ha creato l’uomo stesso. Certo, il tema della diversità, sia razziale che mentale, mi sembra molto accentuato sia nel segno dell’Aquario che in Nettuno e i flussi migratori di questi anni sono lì a dimostrarcelo. Per l’umanità potrebbe essere il momento per diventare più sensibile e soprattutto più cosciente della necessità di condividere responsabilità e risorse in modo equo per garantire la vita di tutti. La parola chiave dovrebbe essere “partecipazione”, spinti dal bisogno di sentirsi parte di qualcosa di più grande di sé e della personale sopravvivenza. Quando Giove tocca Nettuno, dice ancora la Tozzi, viene spinto a percepire a livelli superiori, favorisce  la possibilità di un allargamento di coscienza. A livello collettivo possono prendere vita nuove idee, ispirate alla voglia di rifondare su nuove basi la società…anche se è chiaro che per funzionare deve intervenire un’interiorizzazione dei valori saturniani: impegno collettivo, responsabilità, determinazione a risolvere i problemi. La congiunzione Giove Nettuno offre una grande visione, tende a mettere ottimismo nelle cose che avvia, fa percepire i cambiamenti possibili come nuova vita, nuove opportunità di rinascere e di espandersi, anche se oggi tutto questo dovrà innestarsi su un terreno che comprende la pesante paura che Plutone in Capricorno, insieme al suo scudiero fedele Urano in Ariete, ha cominciato a far sentire duramente in più parti esprimendo una situazione sociale, economica ed ecologica molto compromessa a livello mondiale. Bisogna dire però che, di per sé, in Giove/Nettuno non c’è tanta capacità di azione, quindi se l’azione non viene sostenuta da altri fattori, può essere in realtà un elemento di passività. Invece di spingere verso l’evoluzione può essere un’energia proiettata fuori: inducendo a pensare che “qualcosa succederà, qualcuno aggiusterà, Dio provvederà!”, proprio come in realtà si sente quasi quotidianamente dire dai più, sia nelle relazioni vere che in quele virtuali dei Social, riportando alla fase simbiotica, quando non c’era bisogno di fare nulla perché arrivava tutto quello di cui c’era bisogno….ma ovviamente non è quella l’unità a cui aspira la congiunzione Giove/Nettuno. In tutto questo l’Aquario suggerisce di utilizzare nuove tecnologie, di pensare al futuro considerando le diverse opportunità economiche e sociali che si possono aprire, trovando il modo per cooperare su progetti alternativi che coinvolgano paesi diversi…D’altronde in Giove in Aquario cè la fede nel e del futuro..: una spirituale l’altra materiale. Giove è più Chiesa che Religione mentre Nettuno inverte la tendenza: dovranno fondersi per trovare l’Unità dei principi che incorporano. Si potrebbe parlare dell’intero processo per una nuova spiritualità, libera da prescrizioni e proscrizioni, dogmi e regole, dei principi religiosi, integralisti di fondo, ognuno convinto portatore di verità assoluta…: bisognerà credere nell’Uno per superare tutti i processi disgreganti l’unità di fondo, mantenuti come siamo nelle forze del duale che ci sovrastano da mane a sera..che dovranno essere superate.. Appagato dalla necessità tutta individualista del principio conservatore che lo gratifica nella sua essenza primaria, Giove, dovrà aprirsi al Futuro e alle sue congetture, incomprensibili ai più, rendendoci consapevoli nell’accettarlo più serenamente.. Certo, c’è il rischio di grandi illusioni….!! Non c’è che dire con questa congiunzione Giove-Nettuno c’è il rischio di grandi illusioni…soprattutto in Aquario, che, per quanto intraversato da necessità anche, se non sostanzialmente, opportunistiche, rimane un segno zodiacale idealista..!! 

Da un punto di vista maggiormente individuale…: considerati tutti i “valori” suddetti innanzitutto dei segni relativi alle prime decadi della Croce Mobile (con una precisa sottolineatura per i valori sagittariani di prima decade), vanno aggiunti i valori Aquario di terza decade, che vivono in se questa precisa dinamica, che incorpora in se la Croce Fissa. 
Quello di Giove-Nettuno è un ciclo che tenta di far crescere ogni persona, di spingerla ad una visione più ampia, che dovrebbe favorire un passaggio psicologico importante, ciascuno in direzione del proprio scopo solare. Se però la persona è molto attaccata alle cose più mondane, potrebbe non essere immediatamente “più felice”, potrebbe anzi veder scivolar via delle cose che ritiene importanti per la propria stabilità. Nettuno tende ad attivare la spinta alla crescita già insita in Giove, anche in modo disorganizzato e potenzialmente pericoloso:basta considerarne la sinergia medica e salutistica (connessa tra l’altro alle potenzialità del fegato) non proprio rassicurante. Né Giove, né Nettuno hanno a che fare con la discriminazione (entrambi sono fideistici), quindi c’è il pericolo di prendere abbagli se non si fa attenzione nel ponderare le varie possibilità prima di prendere qualche decisione. La potenzialità, con Giove Nettuno, è di un’estensione della percezione che potrà consentire di superare un limite, relativamente alle situazioni della vostra casa in cui si verifica questa congiunzione.  Naturalmente bisognerà guardare con attenzione anche gli aspetti che si formano con i pianeti radicali. C’è la possibilità che si mettano in collegamento delle parti al proprio interno, cosa che  potrebbe  manifestarsi come l’avvio di un nuovo progetto, di una nuova visione del proprio ruolo nella società e nel mondo. Potrebbe corrispondere al concepimento di qualcosa di non solo personale, che rappresenterà un passo verso il sentirsi appartenenti all’umanità: sentire aquariano di fondo.. In questo caso a mio avviso vedremo i risultati migliori di questo passaggio. Con Giove/Nettuno gli inizi sono spesso accompagnati da una grandissima aspettativa, tutto è possibile e Giove ce lo mostra; però il rischio di eccedere e poi di arrivare ad una delusione è forte. La presenza di Chirone, tra l’atro, in questo preciso contesto mi sembra possa essere di aiuto, con il suo contributo di saggezza, sempre che si siano affrontate le proprie ferite trasformando il dolore in compassione. Dice sempre puntualmente nella sua profonda osservazione la Tozzi che il “divino scontento” nettuniano, la sua fama di illusione, dipendano dallo scopo che ci si pone.

Ci sono alcune cose che con questi transiti dobbiamo tutti ricordare:
–  che con Nettuno non c’è niente di solo personale che possa portare al “successo”
–  che ci porta a contemplare un grande progetto collettivo dell’umanità (di cui a volte dimentichiamo di far parte…)
–  che non si stancherà di spingerci ad andare oltre qualsiasi altra meta più soggettiva noi ci ostiniamo a porre.

Per non dimenticare il processo in questione voglio ripetere il significato di CICLO PLANETARIO che è la costante di riferimento analogico che bisogna prendere come traccia fondamentale per “informarsi” dell’interezza del ciclo appunto. Innanzitutto è bene ricordarsi che non tutti i pianeti possono formare i cicli planetari tra loro: Sole, Mercurio e Venere, ad esempio, non si distanziano l’uno dall’altro per più di 60° circa..motivo per cui non ci sarà una opposizione Sole-Venere o Mercurio-Venere…Pertanto si può parlare di Ciclo Planetario quando un pianeta più veloce, allineandosi al pianeta più lento nell’aspetto denominato congiunzione, lo supera e comincia ad allontanarsi da esso, continuando a ruotare intorno ai segni zodiacali fino al ritorno successivo in congiunzione sullo stesso pianeta. La congiunzione quindi alimenta una fusione di significati energetici, in riferimento preciso alle simbologie e alla potenza vibratoria dei due, o più, pianeti e garantisce un determinato effetto sia secondo il segno in cui si verifica, che secondo gli aspetti che sono formati in quel preciso momento. Ecco perchè ho definito la congiunzione come un punto “0”, momento Seme (quello che chiamo S.T.C. il Satus Tempus Cosmogonico): momento questo determinante per la logica astrologica rispondendo alla prima definizione di questa disciplina e cioè la sua precisa fusione archetipa con la dinamica degli INIZI, di TUTTI GLI INIZI.. Momento che inizia come fase ascendente per poi riunirsi in quella discendente. La fase ascendente, archetipamente, sta a significare il progetto, la sua possibile espansione, la sua crescita; quella discendente, non necessariamente negativa, come la prima non è positiva in se, archetipamente porta un deterioramento, una stanchezza, una contrazione..degli interessi in azione. Parafrasando la nomenclatura zodiacale in sintesi l’inizio corrisponde all’Ariete e ai suoi significati; il Primo Quarrto crescente assimila le idee del Granchio (no Cancro che è la traduzione errata di Cancer e, come tutti sanno, sta per la perniciosa malattia, diciamo incurabile..), l’Opposizione si sposa, e mi sembra proprio idonea come oggettivazione, con le dinamiche bilancine; il secondo o Ultimo Quarto s’informa con la pressione “arteriosa” del Capricorno utile per raggiungere un nuovo inizio…Insomma ho sintetizzato la Grande Croce Cardinale cioè quella delle tre formate nel cerchio zodiacale che esprime l’energia dei processi evolutivi-involutivi dando gli input originari. Tornando a noi quindi, quando si parla di un aspetto tra pianeti, come ad esempio l’opposizione, si deve comprendere, come spero sia riuscito in questo articolo, che nel moto continuo universale nulla è, in relazione alla sua staticità, ma tutto nasce grazie al moto continuo e incessante: l’opposizione è una stazione mediana di un ciclo evolutivo che parte da una congiunzione, poi passa, in fase crescente, al semisestile, al sestile, al quadrato, al trigono, al quinconce, fino all’opposizione, equivalente ai 180° della circonferenza poi continuando, in fase calante, c’è il quinconce, il trigono e così via fino ad una nuova congiunzione che ridà vita ad un nuovo ciclo evolutivo, che evidentemente, pur rappresentando quei due stessi pianeti specifici, sarà di per se completamente diverso dal precedente appena terminato e quindi, pur trattandosi dei soliti aspetti, avranno molti fattori diversi, come il grado sensibile (il Satus..), il segno di appartenenza, un ICP differente, come veste planetaria di riferimento, altri aspetti tra pianeti, ma anche le differenze altazimutali dei pianeti in questione di cui ancora non ho parlato, in questo articolo.

Le altre due relazioni nascenti che servono per analizzare correttamente e coerentemente questo transito di Giove in Vergine dopo quella riferita a Nettuno, di cui ho parlato abbondantemente, sono riferite, una all’aspetto di quadratura che si sta formando tra Giove e Saturno e l’altra è relativa al trigono potente Giove-Plutone. Il Satus Tempus Cosmogonico (S.T.C…) della prima congiunzione nasce nel 2000 a 22°43′ in Toro con l’I.C.P. a fine Bilancia (26°23′), in VII^Casa quadrata esatta ad Urano; della seconda, nata nel 2007 a 28°23′ in Sagittario con l’I.C.P. ad inizio Leone (6°43′), in V^Casa, congiunta al Sole e a Mercurio, quindi una congiunzione formante uno Stellium in Sagittario: Mercurio, Sole, Giove e Plutone congiunti esatti. Quindi, come ho descritto l’analisi del principale aspetto gioviano, quello con Nettuno, bisognerà procedere con questi altri e due e comprenderne il Seme d’Inizio che sarà quello che crescerà nell’intero ciclo a cui dovremo riferirci, come fosse, mi viene da dire, un minimo comune multiplo. La quadratura di Urano sulla congiunzione iniziale Giove-Saturno nata in VII^Casa certamente è il tema di riferimento dell’intero ciclo ventennale che darà il senso all’attuale aspetto di quadratura saturnina al Giove in Vergine di questo anno 2015/2016, dove emetterà sentenze precise tra le relazioni (settima casa..) di Toro e di Aquari.. Come peraltro lo Stellium in Sagittario sunnominato darà il senso all’intero moto Giove-Plutone che esalta tutte le movenze delle quinta casa a cui si riferisce alla nascita. Quindi questo trigono 2015/2016 Giove-Plutone, bagnato interamente dall’elemento fuoco (bisogna considerare anche l’Incipit in Leone..) sarà decisamente incentivante ogni forma di creatività divenendo addirittura platealmente invadente…Plutone è Plutone..e con Giove in formazione certamente non limita le suie esuberanze che saranno estremamente valide per tutti i segni di fuoco.. 

Giove, il protagonista di questo articolo e chiaramente del suo transito, nei suoi cicli simboleggia sempre nuove possibilità di crescita, utilizza nuovi potenziali la cui trasformazione sembra non fermarsi mai, sia sul piano collettivo che su quello individuale. Il suo ciclo intorno al Sole di 12 anni amplifica quello di un anno/12 mesi della Terra, suggerendo all’uomo di guardare più in grande e più lontano, spingendolo verso il miglioramento..: Giove offre proprio un contributo legato alle possibilità di maturazione e di comprensione..ed è questo che dobbiamo cercare di apprendere coi suoi transiti spesso pieni di disponibilità alla crescita sia personale che collettiva…; sta a noi renderci conto del limite oltre il quale non possiamo andare se non siamo consapevoli delle nostre reali forze.

  Roma 10.10 2015                                              Claudio Crespina

 

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA:

-Clara Tozzi

-M.Michelini

-Maria Santucci;

-Astrogeomanzia.org;

-Astrologia 33;

-Valérie Darmandy (chioma di berenice);

-Pantakleos.com; 

  

 

 

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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