« La filosofia è necessariamente sistema ».
Il grande pensatore tedesco Friedrich Hegel nasce il 27 agosto (Vergine) 1770 a Stoccarda, capitale del ducato del Wuerttemberg, primo di tre figli di Georg Ludwig Hegel e di Maria Magdalena Fromm. Dopo aver compiuto studi regolari, approda, sempre nella sua città natale al Realgymnasium, in un istituto di carattere umanistico-religioso, dove si dimostra uno scolaro modello (Sole e Mercurio in Vergine); prende anche lezioni private di geometria, astronomia e agrimensura da un colonnello d’artiglieria, C.Fr. Duttenhofer. Un “terreno”, un pratico di fondo, ma anche un curioso (Luna in Scorpione) che non si accontentava della vita e del pensiero “ecclesiae” tuttavia ne parlava costantemente nei suoi scritti “La vita di Gesù”, Lo spirito del Cristianesimo e il suo destino…etc.
Rimasto orfano della madre nel 1784, dal 1785 al 1787 tenne un diario da cui si rilevava il suo interesse per il mondo classico, la Bibbia e autori contemporanei come Goethe, Friedrich Schiller e Gotthold Lessing.
Conseguita la maturità nel 1788, il 27 ottobre di quello stesso anno Hegel s’iscrive all’Università di Tubinga, ospite come borsista nel locale seminario, lo Stift, senza apprezzare né la disciplina vigente nel collegio, né i metodi di insegnamento, né la preparazione dei professori.
Studia, in particolare, i classici greci, gli illuministi, Kant e i kantiani; il 27 settembre 1790 conclude il primo biennio di studi, conseguendo il titolo di “Magister philosophiae”; il 20 settembre 1793 conclude gli studi ottenendo il titolo di Kandidat; il giudizio ottenuto in filosofia non è lusinghiero: Philosophiae nullam operam impendit, ossia non si è impegnato nella filosofia.
Con Hölderlin e Schelling dà stesura definitiva al “Programma di sistema”, manifesto dell’Idealismo tedesco. Il 14 gennaio 1799 muore il padre (Sole in quadratura con Marte e Saturno quadrato con Urano).
Porta a compimento “Lo spirito del Cristianesimo e il suo destino”, pubblicato nel 1807, gradualmente allontanandosi dalla concezione kantiana di una religione nei limiti della pura ragione; nel settembre del 1800 scrive il “Frammento di Sistema”, in cui, oltre a un abbozzo di dialettica, mostra un’oscillazione, nella sua filosofia, fra una conclusione di tipo prettamente filosofico e uno religioso (Giove in Sagittario quadrato a Nettuno in Vergine), che si trascinerà per tutta la vita.
« Per quanto riguarda Hegel, questi si vantava proprio di avere Dio come Spirito Assoluto a conclusione della filosofia. Ora, si può pensare uno Spirito Assoluto che non sia al contempo assoluta personalità, un essere assolutamente consapevole di sé?»
LA REDAZIONE ILNADIR
Sara Del Monte