Nel cerchio de la luna a menar t’aggio,
che dei pianeti a noi più prossima erra,
perché la medicina che può saggio
rendere Orlando, là dentro si serra
(Orlando Furioso canto 34, LXVII)
Era come un liquor sutile e molle,
atto a esalar, se non lo si tien ben chiuso;
e si vedea raccolto in varie ampolle,
qual più, qual men capace, atte a quell’uso
(Orlando Furioso canto 34, LXXXII)
Nessun Astro ha tanto attirato lo sguardo umano sull’immensa scena del cielo notturno quanto la Luna.
Il crescere e decrescere della sua luminosità, la sua periodica scomparsa e la riapparizione in cielo, la sfumatura argentea della sua luce, la corsa rapida fra le stelle del cielo che le fanno da sfondo, la misteriosa influenza sul moto delle acque, sulla vegetazione e sulla vita animale, sono tutti motivi che da sempre hanno stimolato l’immaginazione dell’uomo creando miti, simboli, innumerevoli leggende, emozioni e suggestioni. Rifacendosi a questo ricco patrimonio immaginativo, il grande poeta epico ferrarese Ludovico Ariosto interpretò la possibilità che Orlando, reso folle dall’amore, abbia potuto ritrovare, proprio sulla Luna, il senno, raccolto in ampolle..La Luna quindi connessa con la psicologia della mente e del cervello sia maschile che femminile non comporta automaticamente, come certa analisi astrologica lascia intendere, l’esclusiva dinamica della donna in particolare ne del principio relativo alla femminilità in generale. In principio, infatti la Luna era fusa concettualmente col Sole e in certe fasi culturali, assunse caratteri financo maschili, mentre al Sole erano dati tratti di visioni femminili. Non è un caso che la versione esoterica ci dice appunto di questa originaria fusione di Sole e Luna, convalidata vieppiù dalla Genesi Biblica, per quanto anch’essa estremamente discutibile nei suoi fondamenti storiografici.
LA LUNA NON CORRISPONDE ALLA DONNA
Sopraggiunta la grande catastrofe cosmica, dice la Genesi, la Luna, creata “nel” Sole, si scinde dal esso ..“e Dio separò la luce dalle tenebre…. e pose i luminari maggiori in cielo…”.., definendosi nel suo isolato dominio notturno…, dando così inizio a quella che viene chiamata l’ “Involuzione Cosmica”, o prima fase della “Caduta”. Proprio come ciò che avvenne analogamente nella scissione del cosiddetto Uomo Cosmico: l’analogia della separazione luna-Sole si ripercuote sull’Uomo Cosmico dove il Maschile-Sole si scinde dal Femminile-Luna in un fronteggiarsi di Luce-Tenebra, Giorno-Notte, opposto complementare: nasce il Dualismo perpetuo, antitesi dell’Uomo UNiversale. E’ la constatazione del drammatico evento, di chiara genesi biblico-esoterica, della scissione dell’individuo unitario: dal primo uomo, Adamo, fu tolta e distinta la prima donna, Eva: dal maschile venne tolta una parte che fu poi femminile. Per questi motivi, d’indubbia origine biblica c’è stato un periodo in cui la Luna ebbe un preciso volto maschile ed il Sole interpretava quello femminile…,incrociati tra loro indistintamente nella rappresentazione archetipa. Nel mito, anche se non viene sottolineato coerentemente dalla cultura astrologica, peraltro è possibile trovare il Sole come compagno femminile della Luna e più spesso la Luna come compagna del Sole…. In Babilonia il dio lunare Sin aveva attributi maschili ed era considerato signore del mondo: era addirittura il padre del dio solare Samash. La trasformazione di Sin porta all’induista dio Soma, che nella cultura vedica rappresentava la forma simbolica della Luna. Tremila anni avanti Cristo, il culto della Luna comparve chiaramente anche in Egitto: essa fu dapprima Osiride e poi Iside: Sole e Luna al contempo. Sia Iside sia Osiride infatti nacquero dall’unione tra il Cielo (Nut) e la Terra (Geb). Nei vari passaggi del mito queste due divinità, per testimoniare la mia tesi, assunsero tratti invertiti, mascolini l’una e femminili l’altro intrecciandone le sorti. Secondo la mitologia egiziana, la divinità celeste Nut sposò segretamente il dio della Terra, Geb, ma Ra, dio del Sole, formulò un incantesimo per il quale la dea Nut non avrebbe potuto procreare in nessuno dei dodici mesi dell’anno. Un’altra potente divinità, Thot, con una partita a dadi, sottrasse alla Luna cinque giorni, i quali non appartennero ad alcun mese. L’incantesimo di Ra era dunque rotto e Nut generò cinque figli, tra cui Osiride e Iside. Osiride, sposò poi la sorella Iside insediandosi sul trono terrestre del padre Geb. Uno dei fratelli, Seth, lo uccise e ne smembrò il corpo in quattordici pezzi. Iside riuscì a recuperare tredici dei quattordici pezzi e ad impietosire Ra affinché ridesse vita ad Osiride. Il quattordicesimo pezzo rimase però nel Nilo e dette al fiume la sua forza fecondatrice.
Nel Libro dei Morti degli antichi egiziani, vi sono descritti tutti i rituali inerenti al viaggio nella vita e nella morte al quale presiedevano Iside e Osiride, inizialmente un’unica cosa. Anche l’iniziazione ai Misteri Sacri che donavano l’immortalità, si celebrava col potere di queste due grandi divinità, poi definitivamente scisse. Nella dea lunare si esprimeva anche il rapporto dell’uomo con la natura (maschile e femminile come principi non solo umani, ma anche vegetali e animali), del conscio con l’inconscio, sempre intrecciati tra loro, senza poter, ne dover, stabilire un preciso addebito all’uno o all’altro dei luminari uniti tra loro da un copione significativamente simbiotico. Con l’avvento della cultura Greca e poi in quella romana, la Luna attinge maggiormente alla faccia del femminino: assumendo tratti ancora più femminili e simbolici. La Luna in quei contesti viene rappresentata attraverso una triade di dee che rispecchiano le tre distinte fasi conosciute: quella di Luna Piena, la Luna Nuova e la Luna Crescente e che corrispondono alle diverse sfaccettature della Grande Madre: vero e unico archetipo lunare. Non donna quindi semmai Madre, Grande Madre con quello che significa l’interezza dell’archetipo strettamente coniugato con la Terra vera datrice di vita. In Grecia e con nomi diversi a Roma, allora troviamo, molto sommariamente, non essendo lo scopo di questo approfondimento: Demetra Luna Piena la Grande Madre; Ecate Luna Nuova la Madre Terribile o luna nera; Artemide Luna Crescente la Madre-femmina Vergine Buona… Suddivisione non sempre aderente alla realtà mitologica in questo senso molto variegata..Erich Neumann, elaborando tra i tanti, una ipotetica divisione dei luminari, pur riconoscendone una sintesi cosmica, scrive nel testo “La psicologia del femminile”: “La luna che cresce, cala e ritorna ha costituito per l’umanità da tempi immemorabili il fenomeno celeste più suggestivo, domina la simbologia cosmica celeste e orientata su quella terrena femminile, ne sancisce il ritmo riproduttivo di 28 giorni (analogo a quello lunare): questa è la più evidente corrispondenza terrena inferiore di un accadimento celeste superiore”.
Difficile, direi impossibile, parlare di Luna senza contenerne lo schema solare. La Luna in realtà è inscindibile dal Sole, come risultava dalle prime e antiche conoscenze, nel senso che il suo moto è costantemente connesso a quello Solare ed entrambi lo scaricano sulla Terra..(quella che mi piace chiamare la “Trinità planetaria”). La fusione maschile-femminile, non solo femminile quindi, è presente nell’archetipo lunare e si spiega dalla continua sintesi con il Sole dal quale non si allontana mai nei suoi viaggi intimi sia nel grembo dell’archetipo mitologico che in quello più strettamente astronomico che ne spiega la sua precisa indole, perlomeno ibrida. significandone al contempo entrambe le sorti luminose. La Luna difatti al dunque diviene un Sole notturno, come se ne facesse le veci in sua mancanza. In natura la Luna svolge le funzioni del Sole nei momento della sua assenza ciclica naturale cioè durante la notte. La luna è il luminare notturno, illumina il cielo di notte dopo che il tramonto ha oscurato il Sole. Ma la luna, se vogliamo, fa di più, molto di più in quanto essa col suo moto continuo ci “racconta” e ci “spiega” il Sole… Ecco perchè i due principi sono assolutamente collegati l’un l’altro, mai scissi tra loro, essendo contenitori, ciascuno per se, dei principi archetipi reciproci.. Per comprendere meglio il senso di questa affermazione sorge spontanea questa domanda: avete mai provato a guardare in modo diretto il Sole in pieno giorno? Un vero suicidio per gli occhi è la risposta.:è infatti impossibile comprenderne forma e dimensione, ne restereste accecati in modo drammatico. È la luna, se si riflette attentamente, con le sue fasi a costruire giorno dopo giorno un’immagine esattamente identica a quella del Sole nel cielo notturno, grazie ad una incredibile coincidenza. La Luna è infatti circa 400 volte più piccola del Sole, ma è anche 400 volte più vicina alla Terra, e questa “coincidenza” fenomenica rende il disco solare ed il disco lunare perfettamente correlati nella cosmologia celeste che li comprende, nonostante la precisa conoscenza, impressa nell’uomo, di grandezze estremamente diverse tra i due luminari. La Luna, quindi, è in equazione matematica diretta con il Sole “diurno”, emanante luce propria, divenendo un Sole “notturno“, che di fatto svolge le veci di quello diurno durante la notte: quello che è definito il suo regno. Rispettivamente i due luminari, sempre connessi tra loro, illuminano, come esperienza insegna, il mondo del “lavoro nei campi di giorno” (associato al maschile), ed il mondo più mutevole della notte, dei sogni, dell’amore, dei sentimenti (associato al femminile). Associazioni queste che derivano da un’epoca nella quale i cicli di vita erano scanditi unicamente dal Sole e dal continuo avvicendarsi del giorno e della notte. Parlo volutamente di “maschile” e di “femminile” e non di “uomo” e “donna” perché il “maschile/femminile” e’ il binomio rappresentato in contemporanea dallo schema solilunare che si ritrova sia negli uomini che nelle donne, cioè negli umani, ma anche negli animali e nei vegetali, in proporzioni ovviamente diverse da persona a persona, da animale e animale, da pianta a pianta..in modo quasi indipendente dal genere e dal sesso che essi rappresentano. Per distinguerli nella forma luminosa, di fatto differente tra loro per intensità, il Sole e’ l’astro del principio maschile, conseguentemente affermativo/volitivo, mentre la Luna e’ l’astro notturno del principio empatico/emotivo. Il Tempio di Salomone, archetipo di tutti i Templi, rispecchia, per chi conosce il processo alchemico, il corpo umano ed è improntato su questa illuminazione in apparente eterna dualità: la Luna e il Sole come le due colonne, una bianca ed una nera, reggenti del Tempio. Come il pavimento a scacchi dello stesso colore, mai quindi scissi e duali come invece l’uomo impara a conoscerli. Così come la luna “antropomorfa” ci svela forma e dimensione del Sole, anche nel sistema astrologico la “Luna” rappresenta ciò che mette in relazione il Sole (“Se”) con il corpo: quell’entità, difficile da cogliere a fondo che si definisce “Anima”. Non a caso, parafrasando in parte Jung, al contempo la definisco l’animus dell’anima e l’anima dell’Animus mai dividendola dalla sua fonte originaria. Mettiamola così: il Sole astrologico e il suo intero sistema può essere considerato come un frammento del Principio Universale, il Centro Galattico: un frammento o porzione che si stacca dal suo vorticoso Centro, appollaiato lateralmente, posizione quasi insignificante peraltro, su uno dei 4 bracci principali della Via Lattea, per rinascere dentro ogni essere umano, animale o vegetale che sia, come il suo Se. È parte della fonte pura per eccellenza, quel vortice inesauribile d’energia che è il Centro Galattico, Hunab-hu o l’Albero della Vita dei Maya, puro spirito divino, che, per usare una terminologia biblica, in quel modo “si fa uomo”…aderendo all’illuminazione del nostro Se. Proprio perché appartiene, come descritto, ad un altro piano di esistenza (quello divino appunto) non “dialoga” facilmente con il piano terreno..ma non se ne discosta, intendiamoci..!! Sta a noi contattarne il senso e il significato per adire alla nostra precisa “divinità” presente in noi, al nostro interno (agendone le antenne ricetrasmittenti della Pineale..) e non, come insegna il fuorviante dogma religioso, la divinità esterna, il Dio creatore, presente aldifuori del nostro essere, intangibile e inconoscibile dalla nostra povera mente: un messaggio di morte e di disperazione questo. A tal proposito, cioè in riferimento alla nostra conoscenza del divino, è di grandissimo aiuto il percorso astrologico inscritto nella nostra mappa del cielo di nascita: unico vero DNA esprimente l’interezza biofisica, biologica e spirituale presente nei nostri schemi e non al di fuori da essi. Conseguentemente a quanto detto, dovrà essere intuibile la forzatura della legge astrologica che pone il Sole contemporaneamente sia come fonte di pura energia di tutti e dodici gli spazi celesti, i segni zodiacali, proiettati nel ciclo della manifestazione terrena e sia come governatore di uno solo di essi, il Leone, cosa che es-orbita il suo preciso significato di fonte energetica centrale, illuminante l’interezza del comparto universale che lo riguarda, ponendolo erroneamente in una posizione periferica connessa al valore di un dodicesimo di quella stessa energia. Come dire che il Leone sia un segno preferito dal Sole a dispetto degli altri 11..Non è chiaramente così: non se ne abbiano i Leoni anche perchè, come sempre dico, i Segni Zodiacali sono archetipi non esseri umani. Ma questo importante assunto del mio lavoro-approfondimento sui principi e sulle cause della vera struttura astrologica, sarà motivo di altro articolo, data la complessità dell’argomento. Due piani quindi: un piano connesso alla fonte pura, l’altro a quella terrena.., e la Luna direte che fine a fatto ..? La Luna è un ponte: è la Luna astrologica (che rappresenta in parte l’Anima..una certa anima mi piace dire..scandalizzando di fatto i puristi della Forma..!!) che mette in relazione i due piani, che traduce lo stimolo in azione, distribuendo quella luce solare spirituale a tutti i segni zodiacali orbitando costantemente attorno al suolo terrestre, garantendone le diverse risposte emotivo-empatiche in stretta relazione al segno d’appartenenza. La Luna, lungi dall’essere marginale in questo moto, ne è artefice primaria in quanto rappresenta quel collegamento misterioso che fa sì che le indicazioni del Sole possano diventare “deleghe” impartite ai suoi vari ministri-pianeti e quindi traducibili direttamente in “azione”.. Il Sole, agito “galatticamente”, fornisce lo stimolo “spirituale”, la Luna lo coglie, lo interpreta, lo traduce, così consentendo una precisa stimolazione: quella che chiamiamo normalmente “reazione” (o meglio di fatto una “e-mozione”.) che si traduce sul piano materiale in una “azione”: fosse emotiva, fosse pratica, fosse istintuale, fosse sognante., fosse concretamente agita.. In questo senso, il Sole e la Luna sono due lati della stessa medaglia, due elementi di un sistema binario dove l’uno non potrebbe “funzionare” senza l’altro. Questo moto universale energetico di natura binario (in realtà “trinario” comprendente cioè inequivocabilmente anche la Terra..) è quello che io chiamo LIBIDO (non libidine..!!): cioè la nostra espressione energetica, il nostro carburante emozionale senza il quale moriamo a noi stessi. La Libido va continuamente supportata, vitaminizzata, da tutte le fonti di cui disponiamo in abbondanza nel nostro meccanismo fisio-biologico, motivo per il quale non ci necessita alcuna droga esterna per poter agire la..”meraviglia”, lo stupore adrenalinico di cui disponiamo, se solo agissimo correttamente la nostra libido. Il Sole, più orientato alla costruzione del progetto di vita che segna indelebilmente la struttura del Se psicologico, e alla sua concreta attuazione in collaborazione insieme all’energia di Marte; la Luna più attenta ai bisogni, agli equilibri interiori dell’emotività e alla sua espressione tramite i rapporti interpersonali collaborando insieme a Venere: questi sono gli agenti dinamici che animano o meno la nostra libido. La Luna e il Sole e così via in perpetuum: come se effettivamente l’uno non possa, e non può, fare a meno dell’altra, proprio come la luce collabora perennemente con l’ombra per produrre le più svariate forme. Così l’uno maschile e il due femminile danno vita al tre. E’ il mistero magno della vita che si perpetua in eterno sotto le più svariate diversità. Nessuno è solamente uno, ma entrambi sono uno. Ecco che il principio lunare non può appartenere privatamente alla donna (come quello solare all’uomo) in quanto tale, pur rappresentandone primariamente i moti ansimanti dell’anima. Anche il nostro cervello, visto come doppio, ossia, diviso in due emisferi, una metà è legata al maschile e l’altra al femminile, solo in apparenza separati: in realtà connessi da sempre tra loro dalla Pineale. Come tutto fu diviso nell’antichità religiosa così l’uomo ha usato solo la possibilità dell’emisfero sinistro-maschile, tralasciando il lato destro femminile, stracolmo di infiniti doni multidimensionali..per la visione egoicamente ottusa delle genti di Potere. Il Ponte di Varolio, di cui pochi conoscono il meccanismo superiore, aldilà dell’afflato medico, è la struttura cartilaginea che consente il passaggio da un emisfero all’altro: esso è lì a testimoniare la forza di questa unione emisferica, mai scindibile di fatto, nonostante la violenza perpetrata nei secoli sulla mente dell’Uomo, creato come Uno e costretto alla divisione delle sue componenti. Nulla è l’uno senza l’altro e la Luna non fa eccezione a questa regola ferrea universale. L’unione delle due polarità del nuovo Uomo, segnala l’era dell’androgino: un equilibrio perfetto, come i due piatti della bilancia, che permetterà alla creatura di trasformarsi in creatore, a dispetto dei tanti regnanti, politici e religiosi, manipolanti da sempre l’oscuro progetto di asservimento e di schiavitù dei popoli. Sole e Luna, quindi, inizialmente uniti in un’unica entità, solo in seguito vengono separati scriteriatamente in due parti da distinguere, dimentichi, come accennato, dell’antica origine comune: in Mesopotamia, voglio ricordare, il Culto della Luna anticipò quello del Sole, cosicchè per i babilonesi essa era considerata una divinità maschile, rappresentata come un immenso oceano profondo e insondabile. La mitologia dell’Uovo Cosmico è testimone ancora di questa unione primigenia: nell’uovo fecondato, in quanto culla della vita, coesistono infatti il patrimonio genetico materno e il bagaglio cromosomico paterno come testimoni appunto indivisibili di un nucleo primordiale in cui sono già in essere tutte le valenze e tutte le possibilità per il proprio sviluppo. L’astrologia ne consente un valido rapporto del come questo evento di crescita e di sviluppo potrà svolgersi più o meno correttamente. E se si pensa che quando su un emisfero è giorno, al contempo sull’emisfero opposto è notte, ma la Terra, vertice costante del binomio illuminante (la Trilogia Cosmica: Terra,Sole, Luna), resta sempre, appunto, quel pianeta centrale inescludibile, dove sono presenti simultaneamente sia il giorno che la notte, seppur in zone diverse, possiamo comprendere come Sole e Luna non siano due entità distinte, ma solo due differenti manifestazioni, comunque convergenti, dell’energia universale, sintetizzate concretamente dal campo terrestre, sempre e necessariamente presenti l’una all’altro, e che l’Uno-solare non avrebbe alcun senso nella nostra esperienza senza l’altro-lunare: è quindi determinante esprimerne costantemente il rapporto strettissimo che li lega, riassunto, peraltro, anche nella perfetta analogia tra gli emisferi terrestri correlati proiettivamente a quelli umani, essendo in essi presenti sia il Re che la Regina, sia il giorno che la notte, sia lo Ying che lo Yan. Nell’immaginario collettivo è importante chiarire come distinguere esattamente la natura della Luna da quella del Sole, dal momento che entrambe queste due influenze nell’Oroscopo sono molto forti e che nelle analisi proposte da molti addetti ai lavori questa distinzione non è sempre condivisibile, comunque poco chiara. In questo senso Liz Greene ne da una precisa delimitazione su cui convengo in parte. Essa infatti afferma che: “possiamo distinguere nel segno relativo alla Luna di nascita qualcosa del modo con cui l’individuo esprime se stesso non come individuo, ma come creatura di istinto. In altre parole, la Luna simboleggia la sua natura istintuale e non-razionale. Suggerisce anche, mediante la sua posizione sulla carta natale, quella sfera della vita entro cui l’individuo cerca un sonno simbolico, uno stato di incoscienza, una fuga o un rifugio – tutta la sfera dominata più probabilmente dai suoi bisogni che dalla sua capacità di prendere decisioni basate sulla volontà. Con il Sole, posto in un particolare segno alla nascita, le mete simboleggiate da quel segno diventano in qualche modo parte delle aspirazioni dell’individuo nella vita. Quando la Luna è posta in un certo segno, i bisogni istintuali simboleggiati da quel segno diventano parte delle esigenze individuali del benessere emotivo.Come principio questo della Greene è solo in parte condivisibile in quanto personalmente non vedo la Luna così troppo distintamente sconnessa dal principio razionale (Mercurio-Saturno) di cui è un preciso opposto polare (Luna-Saturno): si sa che nella mia scuola si parla di un archetipo solo quando si parla anche del suo opposto. Istinto-Luna e Ragione-Saturno sono parte della stessa medaglia: la realtà emotiva a nostra disposizione che, presente in ognuno di noi, si esprime però secondo le vibrazioni precise dettate dallo schema celeste di riferimento, ragion per cui una luna in Capricorno è considerata esclusivamente fredda e razionale, quando in realtà la questione dipenderà semmai unicamente dallo stato lunare e dalla sua fase in primis, e poi, agendone contemporaneamente l’aspetto angolare con Saturno, minore o maggiore o inesistente che sia.. La luna, è bene sapere, spesso si muove, diciamo preferisce, la linea di minor resistenza, quella certamente istintuale, ma lo fa proprio per alimentare la logica razionale-saturnina dalla quale non è mai scissa..Mi piace parlare preferibilmente d’ INTUITO LUNARE più che d’istinto, che comunque possiede: Intuito però mai privo, secondo il mio pensiero, di valvole pensanti e producenti ragione e calcoli, in quanto una sede lunare specifica, aldilà del governo cancerino, è quella relativa all’esaltazione in Toro, archetipo tutt’altro che istintuale, certamente passionale, orientato com’è sul calcolo anche in riferimento alla lettura emotivo-sentimentale. Esaltazione taurina su cui in realtà ci sarebbe da discutere data la convinzione di altri per una sede diversa: si parla dell’esaltazione dela Luna in Pesci.
LA LUNA E LA LINEA DI MINOR RESISTENZA
È la Luna quindi il pianeta che, nella maggior parte dei casi, ci può dare preziose informazioni sulle questioni emotive profonde, dalle quali non si possono certamente eliminare tout court quelle razionali che sono la base fondante del nostro pensiero. La Luna è legata alla nostra sfera emotiva con particolare riferimento a quei bisogni che l’individuo, uomo o donna che sia, tende a considerare di fondamentale importanza per la propria “sopravvivenza” psico-fisica. Come ampiamente dimostrato da teorie di ordine psicologico come quella fondamentale sulla natura “dell’Attaccamento”, l’uomo non ha tra i suoi bisogni fondamentali solo quello del nutrimento, ma anche quello di legami affettivi “positivi”: il primo certamente istintuale, come il secondo è leggibile su base razionale. La natura (“sicura”, “ambivalente” o “evitante”) dell’attaccamento con la figura parentale principale (solitamente la madre, sottolineo solitamente..!!) è in grado di influenzare consistentemente la qualità di tutte le relazioni significative dell’intera vita di una persona, che lunarmente parlando, agisce in essa entrambe le componenti, analizzabili concretamente nella posizione celeste del nostro tema. Per darvi una giusta riflessione di quanto detto, in relazione alla costante collaborazione sia dei due luminari che della precisa complementarietà istinto-ragione, dovremo “ingoiare” nella nostra memoria il concetto di “minor resistenza”. E’ bene sapere infatti che l’energia scorre sempre seguendo il sentiero della minor resistenza..Per comprendere il funzionamento è sufficiente osservate la natura con la sua spontanea espressione vitale e capirete subito cosa intendo con “sentiero della minor resistenza”. L’acqua, ad esempio, nel suo farsi strada nella terra, segue sempre il percorso che offre la minor resistenza. Quando il ruscello incontra un masso, non cerca di bucarlo, ma naturalmente vi passa accanto, modificando il corso delle sue acque. Allo stesso modo quando una pianta cresce, cerca il sole modificando l’inclinazione dei suoi rami in base alla direzione della luce e alla presenza di ostacoli e piante sul suo percorso. In questo preciso e spontaneo dinamismo naturale sarà interessante notare come il concetto di “linea di minor resistenza” venga utilizzato sia per il Sole, maggiormente concreto, che per la Luna, maggiormente umorale. Questa solo apparente contraddizione ci consente però di chiarire la differente applicazione tra i due luminari almeno nella concezione archetipa. La linea di minor resistenza, lontano dall’essere la soluzione di tutti i mali, relativa alla Luna infatti è quella che l’Uomo tende a seguire nel momento in cui si lascia “attrarre verso il basso”, ossia si comporta in maniera da assecondare la sua natura più debole, istintiva se si vuole, e diseducativa (se non addirittura “oscura”). La linea di minor resistenza relativa al Sole segnala invece quel particolare percorso che l’uomo può seguire nel momento in cui tenta di impegnarsi ad utilizzare le energie di cui dispone. Questa strada sarà infatti meno difficoltosa rispetto alle altre possibili, perché è quella a lui più affine, ma non necessariamente la migliore..!! Ripeto questa distinzione ha valore archetipo, quindi certamente va compresa costantemente nel contesto in cui la si applica e quindi elaborata in relazione alla realtà analitica del soggetto, come sappiamo, mai uguale ad un altro. Pertanto il soggetto con il Sole in Capricorno troverà la sua linea di minor resistenza impegnandosi nel realizzo dei suoi obiettivi utili per raggiungere la sua maggiore autonomia economica e sociale, mentre il soggetto con la Luna in Capricorno troverà la sua linea di minor resistenza nell’attivare forme di comportamento razionali, emotivamente calcolate, anche distaccate (sto riferendomi alla dinamica archetipa del segno chiaramente), aldilà dei risultati da ottenere.. Il sentiero della minor resistenza talvolta appare tortuoso per la nostra mente, ma solo perchè la Vita non procede in linea retta, come spesso siamo convinti di aver compreso.., ma in realtà, se sapessimo ben guardare (non serve..vedere..), essa sperimenta sè stessa in ogni direzione, motivo per il quale non è una via risolutiva per tutti e in tutte le occasioni..: noi sappiamo solo che c’è…!! Qualcuno tra voi potrebbe obiettare che un fiume, quando crea la sua via, semplicemente “sceglie” il percorso che offre minor resistenza (la terra più morbida ad esempio..), ma per un essere umano, quando deve compiere scelte e decisioni, la cosa sembra essere decisamente più complicata. In realtà quella consapevolezza che porta il fiume a percepire e scegliere la terra più adatta, è a nostra disposizione in modo molto simile, solo che non lo capiamo perchè non siamo stati abituati ad agire il profondo messaggio astrologico che ci insegna ad usare proprio quella linea al meglio (quindi a VEDERE e non più solamente a “guardare”…), una volta che fossimo preparati a comprenderne il profondo significato, tenuto nascosto ovvero reso ingestibile dalle maestranze cosiddette educative: quelle sociali, politiche e religiose che ne condizionano il controllo. In Astrologia la chiave di volta per accedervi è proprio l’approfondimento dello schema lunare (l’intero ciclo Solilunare) che rappresenta in se tutte le nostre risposte emotive connesse maggiormente alla dimensione umorale, ma mai disconnesse da quella razionale, come invece certa letteratura vorrebbe farci credere. Le emozioni-razionali, che la Luna e i suoi aspetti nel nostro Tema Natale definisce, sono il nostro sistema di guida, uno strumento estremamente raffinato, rapido e potentissimo che in ogni istante ci indica, o meglio c’indicherebbe, il sentiero della minor resistenza: come detto una specie di satellite nel nostro organismo pensante.., umore e ragione convivendo. In poche parole potremmo esemplificarne il moto in questo modo: quando proviamo un “sincero” entusiasmo all’idea di andare in una certa direzione, non solo un certo entusiasmo quindi, quello è il sentiero della minor resistenza. Questo atteggiamento può sembrare totalmente irrazionale alla mente. Spesso proviamo entusiasmo, gioia e felicità all’idea di fare qualcosa che per la mente invece è una prova assolutamente priva di utilità: ecco come vi spiego la continua e perfetta correlazione coi due principi primi del pensiero. La Luna, la giusta analisi della nostra Luna, ci darebbe in realtà il consiglio giusto in assoluto, sia che si tratti di una donna che di un uomo, non solo per la consueta e ampiamente riconosciuta validità umorale e istintuale ma anche per la sua disponibilità totale a regolarsi sulla ragione e sulla concretezza…, altrimenti i soggetti Granchio sarebbero tutti dei poeti, bene che vada, ovvero degli illusi idealisti, umoralmente instabili e, solo per fare un esempio tutto italiano, ad un personaggio come l’ex Presidente della Nostra Repubblica, Giorgio Napolitano, Granchio ascendente Granchio, tutto si può dire, tranne che sia una persona senza concretezza e fondamento razionale di base, date le scelte politiche, scellarate per quanto mi riguarda (mai certamente ..umorali…!!), che ha volutamente intrapreso, conducendoci in mano allo strapotere straniero, bancario e tedesco. Motivo preciso per il quale il mio articolo vuole centrare al meglio l’utilizzo dell’archetipo lunare, scollandolo dal vizio di fondo interpretativo di molta cultura astrologica che lo spiega sostanzialmente riferito alla dinamica della donna, come credo di aver spiegato ampiamente in questo approccio. Un ulteriore esempio orientativo per comprendere al meglio il significato dell’azione della linea di minor resistenza forse vi aiuterà a realizzarne la giusta metodica per una concreta applicabilità.. Rilassatevi e orientatevi: siamo nel bel mezzo di un lavoro impegnativo e siamo bloccati, non riusciamo a risolvere una questione tecnica che ci impedisce di proseguire. La scadenza è vicina, e cominciamo a sentirci veramente stressati. Ci fermiamo un istante e ascoltiamo le nostre emozioni (la nostra Luna e non solo..come visto..), cosa ci entusiasma in questo momento.? L’idea di fare una pausa e andarci a prendere un gelato! Ecco il sentiero della minor resistenza che brilla di fronte a noi. Ma la mente (Mercurio) subito interviene cercando di convincerci che la cosa giusta da fare è rimboccarsi ancor più le maniche e spremersi le meningi per finire questo lavoro al più presto (Saturno). Scegliamo di non ascoltarla e usciamo a prendere un gelato (risposta emotiva della Luna). Mentre sediamo sulla panchina del parco davanti casa con il nostro gelato, ecco che avendo agito la nostra “giusta emozione” (sottolineo però “giusta” perchè va differenziata dal classico tipo scansafatiche…!!) riusciamo finalmente a rilassarci (se la scelta effettuata di riposarci era ponderatamente corretta sia adeguatamente parlando, sia in relazione alla nostra fase lunare) ed ecco che la soluzione al nostro problema semplicemente emerge nella nostra mente, proprio come avviene con la naturalezza dell’acqua che scorre…Chiaro che, per lo scansafatiche di cui sopra, nessuna sosta aprirà alcuna soluzione, ma acuirà solamente le problematiche, lasciate in sospeso senza alcuna soluzione possibile da poter utilizzare. La linea di minor resistenza, agita dalla disposizione lunare, quindi, prevede sia umore che ragione, mai solo uno dei due, qualunque dei due principi prevalga nella nostra personalità. Impariamo quindi il concetto che è legge primaria il saper agire correttamente (quindi inyterpretare..) la nostra luna, sia nell’uomo che nella donna indistintamente: luna che è certamente il vero schema di riferimento emotivo, ma, mai scisso da quello razionale di cui partecipa nella formazione del pensiero che sappiamo essere costantemente riferibile al nostro Mercurio, proprio come essa non può mai essere distaccata dal moto solare a cui si riferisce costantemente.
Quindi la domanda che bisognerà farsi è: come restare sul sentiero della minor resistenza…?
Risposta: “Basta” seguire l’entusiasmo istante dopo istante.
Le nostre emozioni, le fasi lunari, non possono tradirci mai. Ma per entusiasmo s’intende sempre e comunque quello che “veramente” ci entusiasma, che corrisponde cioè alle nostre vere genie e non quello che ci viene “consigliato” dagli altri, dalla società, dall’educazione, dalla cultura, dalla religione che spesso, se non sempre, non è in allineamento con la nostra autentica volontà emergente ma ci modella, spesso involutivamente, a quella degli altri che sono gli agenti, neanche tanto silenziosi, che determinano le nostre scelte sin da quando siamo nati.., alterando, direi costantemente, la nostra realtà intellettiva ed emotiva, compromettendone la corretta lineare crescita per una nostra matura consapevolezza, interferendo negativamente sulla nostra luna natia che non segnalerà, come altrimenti farebbe sua sponte, le linee migliori da seguire. Seguire la minor resistenza, sia chiaro al dunque, significa sostanzialmente seguire il sentiero che ci crea la maggior quantità di entusiasmo e la minor quantità di ansia. Correlazione questa inscindibile..Forse fate un lavoro che non vi piace, magari da anni; o vivete una relazione difficile; o ancora siete ammalati e non riuscite a risolvere le problematiche di salute; i soldi non bastano mai..ecc.ecc…!! Per alcuni seguire l’entusiasmo vorrà dire licenziarsi di punto in bianco e abbracciare una nuova attività, o lasciare la cura proposta dalla medicina ufficiale per dedicarsi a cure alternative. Ma non per tutti. Qualcuno proverà ansia all’idea di lasciare il lavoro, o la cura ufficiale, quindi il sentiero della minor resistenza sarà quello di abbracciare innanzitutto l’idea di una nuova attività o la nuova cura, senza modificare realmente la propria vita, e quindi, in armonia con le proprie emozioni: cominciare quindi a dare più spazio a ciò che lo entusiasma senza troncare in modo netto con il passato. Se avete pochi soldi in banca e volete sentirvi comunque sereni e felici, il sentiero della minor resistenza non corrisponde (almeno per la maggior parte delle persone) allo spendere tout court tutti i vostri averi nelle cose che desiderate. Piuttosto sarà cominciare a percepire serenità e felicità nelle cose che già avete, e che potete già godervi, senza spendere neanche un euro…!! Sembra facile scriverlo ma so per esperienza professionale di anni che sono numerosi coloro che di fronte a certi schemi puntano a compensare le proprie “insoddisfazioni” agendo compulsivamente, senza riflettere, magari spendendo e spandendo ogni risorsa economica e psichica di cui dispongono, finendo letteralmente sul lastrico (nei casi più difficili…). Non va mai dimenticata la regola aurea di questa linea: seguire la minor resistenza significa sostanzialmente seguire il sentiero che ci crea la maggior quantità di entusiasmo e la minor quantità di ansia, come già vi ho segnalato. Ripeto, per essere ancor più chiaro, che mi rendo conto della genericità di questo input ma, come detto, per evere un orientamento più specificatamente efficace, va sottolineata la fondamentale conoscenza della nostra specifica fase lunare con i suoi aspetti planetari, che è quella che ci da le migliori motivazioni ad agire correttamente: ecco perchè invito costantemente i miei lettori a conoscere il proprio Tema Natale, analizzato come si deve. Infatti capita spesso di provare entusiasmo per un progetto e poi di ritrovarsi impantanati proprio in quel meccanismo che tanto pensavamo ci piacesse.. Ecco perchè è fondamentale innanzitutto domandarsi quale tipo di entusiasmo ci ha mossi: era vera, genuina, spontanea gioia del cuore (per semplificarvi l’immagine, correlatela al tipo di entusiasmo che muove i bambini molto piccoli..)..? O era magari ansia travestita da entusiasmo..? Quando, ad esempio, siamo entusiasti perchè vediamo una possibilità di guadagno per noi, ma la cosa in sè, il progetto, non ci entusiasma poi così tanto, anzi ci da sensazioni altalenanti, allora si tratta molto spesso di quel tipo di entusiasmo mentale, stimolato non tanto dal cuore “del bambino in noi..” quanto dall’ansia di non farcela, dal bisogno di avere, e quindi, statene certi, questa forma di sentire ci porterà sempre su un sentiero che alimenterà quell’ansia, non l’entusiasmo genuino.
I progetti migliori, per far comprendere al volo, sono sempre quelli per cui siamo così entusiasti che li faremmo anche gratis…! Non fraintendetemi, nel senso che l’obbligo non è quello di lavorare gratis, ma l’autentica capacità di sentire per capire se siamo nel giusto, deve brillare di spontaneità gratuita, senza sovrastrutture. Ovviamente non dobbiamo pensare che lavorare gratis sia il toccasana della felicità.., anzi va benissimo entusiasmarsi all’idea di ricevere qualcosa in cambio, va bene gioire all’idea di guadagnare denaro facendo ciò che ci appassiona, ma, appunto, dobbiamo sempre essere certi che stiamo facendo ciò che ci appassiona e, credetemi, anche se l’idea sembra facile da comprendere e da realizzare, in realtà è piena di ostacoli e di sfumature, che certamente creano dubbi e confusione in grado di alterare la finalità di successo.
SEGUIRE LA LUNA.
La Luna è infatti dichiaratamente in palese relazione con gli schemi di comportamento abituali di un individuo e con le sue naturali modalità inconsce di espressione e proprio per questo essa può essere commisurata con la linea di minor resistenza: arriverei a dire, parafrasando in parte Liz Greene, che “la Luna rappresenta in se la linea di minor resistenza” ma non solo come istinto dell’umore, connessa com’è inscindibilmente alla motivazione solare di cui, non va mai dimenticato, ne trasmette la luce fecondante l’intera genia terrena: alza gli oceani in su e in giù e lo fa non solo con la forza del’umore…evidentemente.. Le sue influenze, in virtù del segno e della casa occupati e degli aspetti formati, si esprimerebbero, dice incompiutamente la Greene, nel modo più evidente nei rapporti di tipo intimo e in quelle situazioni in cui le azioni di un individuo sono improntate più ad un fatto d’istinto che di decisione consapevole.., dimentica che la forza solare, cioè la decisione consapevole, è presente nell’elemento lunare, unica fonte di trasmisione solare alla forza primigenia della Terra. Nell’alveo lunare, al contrario di quello che sostiene la Greene, coesistono istinto e ragione correlati dagli opposti polari degli archetipi planetari di Luna e di Saturno, mai scissi tra loro nel giudizio valutativo secondo il mio modo di vedere astrologia. La propria fase lunare, quindi, non significa sostanzialmente saper ascoltare le proprie emozioni spontaneamente, ma anche rendersi conto del come esse partecipano alla nostra eventuale crescita. Cominciamo quindi con le cose facili, quelle subito realizzabili, quelle abituali del nostro quotidiano, così da poter distinguere, diciamo, con semplicità intuitiva, quell’input lunare fondamentale così connesso alla spontaneità emozionale, mai scissa però dalla necessità solare del raggiungimento dell’obiettivo: la luna non corrisponde alla donna “bella e scema”.., che la cultura imperante ci ha proposto senza soluzione di continuità…!! Quindi se abbiamo voglia di cucinare, di ascoltare musica, di andare a trovare un amico, o vogliamo riposarci, lavorare, scrivere qualcosa, vedere un film, leggersi un bel libro, mettiamo in pratica questa precisa sensazione seguendone la realizzazione istintuale, dettata anche dalla realizzazione razionale di ciò che veramente vogliamo ottenere..: il come faremo ce lo dirà la fase più appropriata, quella che ci appartiene sin dalla nascita. Questi primi passi, diciamo semplici, ci aiutano ad ascoltare bene la voce delle nostre emozioni, a familiarizzare con esse, con il battito unico del nostro cuore, così da distinguere quando un desiderio è mosso dall’ansia e quando dal genuino entusiasmo. Il mio consiglio, quello che la scuola del ilNadir la “Tavola Rotonda” sostiene nei suoi seminari, utile a sentire la nostra Luna, la nostra specifica fase lunare, dice di prendere confidenza con le sue specifiche fasi emozionali: cominciamo intanto, come consigliato, a concederci di seguire il sentiero della minor resistenza nelle piccole avventure del quotidiano, che, voglio ripetere fino alla noia, non consiste nell’agire scriteriatamente la propria volontà emotivo-razionale. Impariamo a sentirne le risposte, interiorizziamole profondamente così che possiamo riconoscerne il timbro e il ritmo anche quando ci troveremo ad affrontare situazioni più complesse..Agiamo quindi passo dopo passo: non alimentiamo agli inizi pericoli difficili da affrontare, non serve compiere azioni che poi ci potrebbero sconvolgere la vita, non riuscendo a contenerne le pressioni emotive altalenanti..e poco leggibili serenamente quando siamo in affanno psicologico. Iniziamo, se avete compreso il consiglio, con dolcezza, con serenità, cerchiamo di acquisire piano piano una certa confidenza con le nostre sensazioni, allenando la nostra abilità intuitivo-emozionale (la fase lunare..) in grado di seguire nel modo migliore possibile la linea della minor resistenza: quella autenticamente validante..non quella dello scansafatiche.. Quando scopriamo, nonostante tutto, di fare qualcosa sotto lo stimolo dell’ansia, è buon consiglio quello di provare a fermarsi, come spesso si dice, “impariamo a contare fino a 10″…!! Così potremo valutare meglio se il fermarci ci crea ancora più ansia o un pò di sollievo..: “Senti come ti senti”…è il motto della nostra Scuola astrologica che include sia l’umoralità che la razionalità della valutazione. Siamo noi, se a conoscenza della realtà astrologica, che potremmo avere il potere di decidere di essere felici o di essere in ansia. Sensazioni emotive di qualità che capiremo sempre di più ogni volta che riuscissimo ad abbracciare il vero sentiero della minor resistenza. Impariamo, tradotto astrologicamente, ad usare correttamente le nostre fasi lunari specifiche quindi ad esempio, rimanendo nel semplice appunto agiamo le fasi idonee a quella di nascita innanzitutto considerando i trigoni: un Luna Gemelli Crescente di nascita, sarà efficace, sempre in fase crescente, sia in Bilancia che in Aquario per ottenere quei risultati emotivi adeguati ai segni zodiacali suddetti e alle case del tema in cui sono domificati alla cuspide. Ma la mia specifica applicazione astrologica prevede anche fasi di comportamento adeguabili ad ogni fase lunare, quindi sia quelle, diciamo armoniche come i trigoni di cui abbiamo visto un esempio, sia quelle considerate disarmoniche come i quadrati o le opposizioni..che, sempre rimanendo all’esempio della Luna Crescente in Gemelli, si possono elencare tra le Lune di tutti i Segni Mobili rimanenti (Sagittario, Pesci e Vergine: tutti in fase Calante..). Difatti, come detto, anche la fase è parte integrante della valutazione: cosa che spesso non è sottolineata abbastanza (che vedremo innovativamente esposta nella parte terza di questo articolo) per cui una Luna mobile in fase crescente non ha gli stessi valori esiziali di quella in fase calante, sempre facendo riferimento all’esempio dato. E’ fondamentale avere una perfetta conoscenza del proprio tema Natale in quanto ad ogni Luna corrisponde una risposta significativamente aderente al Segno di appartenenza così come alla Casa. Quando infatti la Luna è posta in un certo segno, i bisogni istintuali simboleggiati da quel segno diventano parte delle esigenze individuali del benessere emotivo. ..”Così, per esempio, dice ancora la Greene, corretta solo parzialmente, possiamo vedere l’uomo con il Sole in Leone cercare di raggiungere l’autoespressione creativa come massima meta della vita (divenendo per esempio un attore), con una valutazione conscia dell’onore, lealtà, integrità e unicità individuale. Possiamo vedere d’altra parte un uomo con la Luna in Leone rispondere alla vita in modo intuitivamente drammatico, con un bisogno meno conscio di teatralità, accettazione, adorazione e un palcoscenico su cui recitare – non perché egli valuti queste cose, ma perché ne ha bisogno per sentirsi sicuro. La Luna in Leone si sente semplicemente speciale e reagisce conseguentemente, con un assortimento di qualità leonine in qualche modo meno discriminante – ma più naturale e rilassato”. Differenziazione eloquente dei due schemi, ma insufficiente a spiegare però che è l’archetipo lunare a diffondere la luce solare, pertanto quel bisogno, secondo la Greene tutto lunare, in realtà è frutto della correlazione solilunare e potrà pertanto essere un bisogno solo ansioso (cattiva visione della linea di minor resistenza..) od invece partecipativo dell’entusiasmo creativo che saprà esprimere (perfetta visione della linea di minor resistenza). Sempre di bisogno si tratta, quindi agisce la luna, ma la realizzazione dell’emotività connessa a quel bisogno non si può mai considerare scissa dalla razionalità ad attuarlo, foss’anche rappresentato solo dalla tipica reazione istintiva che, pur sembrando apparentemente irriflessiva, fa parte di quei comportamenti accettati già dalla nostra coscienza, quindi presi in esame dal pensiero.. Quindi la mia valutazione è divergente da quella della Greene e, ci mancherebbe che la pensassimo tutti allo stesso modo.., propone una differente visione della dinamica lunare intesa non solo come oggetto umorale ma anche come argomento razionale: per questo parlo di “emozioni razionali”, scandalizzando tutto l’apparato dei counselors psicologici..che invece, come la Greene, le divide di fatto, mai correlandole alla dinamica pensante della mente, ma solo a quella del cuore, come se quest’organo straordinario, tra l’altro in analogia col Sole, fosse scisso dal resto del corpo…!! Tutto questo fa ben comprendere la precisa necessità di consapevolizzarsi, di prendere coscienza, delle proprie abitudini e soprattutto dei propri bisogni, non solo primari, legati alla precisa valutazione dell’archetipo planetario della Luna, dal momento che rappresentano, o nondimeno rappresenterebbero, per l’uomo spiritualmente orientato, un impedimento al raggiungimento del proprio vero scopo nella vita, qualora non ne conoscesse la reale portata nell’economia del suo libero pensare.
(fine 1° parte)
Roma, 26.07.2016
Dr. Claudio Crespina
BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA
-Beatrice Castelli
-Liz Greene, Howard Sasportas, The Luminaries
-Simonandthestars.it
-Dane Rudhyar, Il ciclo di lunazione,
-Roberto Sicuteri, Astrologia e mito
-Abraham-Hicks (Niccolò Angeli)
-Liz Greene, Howard Sasportas, The Luminaries
-Simonandthestars.it
-Dane Rudhyar, Il ciclo di lunazione,
-Roberto Sicuteri, Astrologia e mito
-Abraham-Hicks (Niccolò Angeli)