
è l’essenza dell’universo e dal medesimo derivano tre dei quattro elementi cosmici: l’acqua, l’aria ed il fuoco. Allo stesso Ferecide è dovuta la teorizzazione della nozione astratta di tempo (chronos) e la sua rappresentazione nella figura del dio agricolo Crono, sposo di Rea e padre di Zeus, sfruttando la similitudine dei due nomi. Nella Tradizione Romana esiste la figura, molto importante dal punto di vista simbolico, di Giano bifronte, custode dell’Anno Nuovo. I suoi due volti, uno che guarda all’anno che termina, l’altro a quello che inizia, rappresentano la continuità, ma anche la discontinuità del tempo, discontinuità sottolineata dalla circostanza che un volto è giovane ed imberbe e l’altro è avanti negli anni e barbuto.
[…]La figura di Saturno/Cronos divoratore dei
Come padre del tempo Saturno separa le energie dall’unico primordiale mettendo così in moto il ciclo dell’evoluzione.
Saturno crea le situazioni per cui attraverso passaggi difficili della nostra vita possiamo capire qual’è la giusta direzione da prendere, ostacola i nostri intenti di non crescita, asciuga i nostri desideri, che dovranno diventare i nostri obbiettivi personali, di consapevolezza, rende complicato il nostro voler oltrepassare gli ostacoli, ci rallenta, ma può creare le soluzioni per risolvere problematiche che magari ci trasciniamo. Parlando del corpo, parliamo dello scheletro, lo scheletro si forma nel tempo, si forma camminando, correndo, in posizione eretta, seduti, il tempo è una cosa preziosa, siamo in balia dell’infinito, il tempo è soltanto un barlume di un’immensità che la mente non comprende, ma che vorrebbe comprendere con l’ausilio di oggetti come l’orologio.
Qual’è la vostra idea di tempo?
LA REDAZIONE DEL ILNADIR
SARA DEL MONTE
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