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L’IMMORTALE MINA RINASCE PLUTONICAMENTE A SANREMO

MINA “RESUSCITA” IN 3D A SANREMO….

Grazie a quel Plutone radix in XII^Casa (con buona probabilità in Prima per latitudine) al trigono del Sole in Ariete in VIII^ (la Casa di Plutone..morte e resurrezione!), dopo 57 anni, Mina ‘risalirà’ stasera sul palco del Teatro Ariston di Sanremo in 3D. Un ologramma tridimensionale della cantante, registrato con le più sofisticate tecnologie mentre esegue la cover del brano ‘Another day of sun’, dal film ‘La La Land’, comparirà sul palco della finalissima del festival 2018, sabato prossimo, grazie all’iniziativa di Tim, sponsor unico del festival, di cui Mina è testimonial.

Mina non appare all’Ariston dal 1961, quando gareggiò in un’edizione che fu per lei enorme fonte di stress e che si concluse con la promessa che non avrebbe più preso parte a gare canore. In quel Sanremo, infatti, Mina venne accolta come vincitrice annunciata: portava in gara ‘Io amo tu ami’, in doppia esecuzione con Nelly Fioramonti, e ‘Le mille bolle blu’, in doppia esecuzione con Jenny Luna, eseguita nonostante una forte tonsillite l’avesse colpita a festival iniziato. In più l’ormai celebre gesto delle dita che scivolano sulla bocca ad ogni ritornello, venne letto da qualcuno come uno sberleffo, una mancanza di rispetto.

Una lettura riportata anche da alcuni giornali, che contrapposero all’atteggiamento di Mina quello della cantante che diventò poi, per qualche tempo, la sua rivale virtuale: Milva. Mina arrivò in finale con entrambe le canzoni e si classificò al quarto posto con ‘Io amo tu ami’ e al quinto con ‘Le mille bolle blu’. Così le premesse che l’avevano data superfavorita per la vittoria si rivelarono un boomerang e per Mina fu uno scossone emotivo tale che la cantante venne colta da una crisi di pianto e dichiarò di non volere più partecipare a gare canore. Una promessa fatta a se stessa e sempre mantenuta. Che l’eccezione di questo sabato non violerà.

L’apparizione di Mina all’Ariston sarà il culmine dell’articolata presenza di “Tim” all’organizzazione del 68° Festival della canzone italiana che inizia stasera 6 febbraio 2018. Il brand consumer (oggi si dice laconicamente cos’…!!) del gruppo Telecom Italia, infatti, si conferma per il secondo anno sponsor unico del Festival di Sanremo. Sottolineatura non casuale la mia su TIm perchè voglio ricordarvi il mio articolo, connesso all’inaugurazione del nuovo logo TIM, che ne spiega la sostanziale motivazione massonica (Eccovi il link. https://www.ilnadir.com/astro-news/astrologia-e-gossip-sport-attualita/t-i-m-un-marchio-di-comunicazione-massonica/) di chiara derivazione “aliena”..!! A tal proposito, sarà bene sapere che l’intera operazione dello sponsor TIM ruota intorno allo spot speciale  “Opera Digitale Intergalattica in V atti”, in cui Mina sarà al comando di un’astronave interspaziale che si avvicina alla Terra in cerca di connessione, accompagnata da euforici robot che danzeranno durante il viaggio al ritmo di “Another Day of Sun” insieme al ballerino JSM, le cui movenze dallo scorso anno “scandiscono” tutta la comunicazione di Tim.

TRAETENE “LIBERAMENTE” TUTTE LE LOGICHE CONSEGUENZE CHE OGNUNO PER SE E’ IN GRADO DI POTER  INTENDERE…NON MI SEMBRA IL CASO DI AGGIUNGERE ALTRO CHE GIA’ NON SIA STATO SCRITTO E SPIEGATO NEL MIO INNOVATIVO, E PER CERTI VERSI, SCONVOLGENTE, ARTICOLO SULL’INAUGURAZIONE DEL NUOVO LOGO DELLA T.I.M.

UNO SGUARDO AL TEMA COME SEMPRE CI DIRA’ DI PIU’ DI TANTE DICHIARAZIONI SPESSO SUPERFICIALI SE NON ADDIRITTURA INATTENDIBILI: PLUTONE IL VERO GOVERNATORE DEL TEMA

MINA E’ UN ARIETE-LEONE E QUESTO GIA’ BASTEREBBE DI PER SE A SPIEGARE LA SUA ESTENUANTE PERVICACIA NEL MANTENERE FEDE ALLE SUE PROMESSE, AI SUOI ACCORDI CHE SIANO INTERIORI O ESTERIORI: NEI FATTI E’ UN PERSONAGGIO, ASTROLOGICAMENTE PARLANDO S’INTENDE, CHE NON HA LA VERA POSSIBILITA’ DI DECIDERE, COME INVECE LA SUA VITA LASCIA CREDERE, PUR ESSENDO CONVINTA DI POTERLO FARE E DI AVERLO AGITO CONCRETAMENTE NEI FATTI…LA SUA INDIPENDENZA CARATTERIALE DECISAMENTE SPICCATA (ARIETE-LEONE…UN INCENDIO COSTANTE D’EMOZIONI..) IN QUANTO SO PER ESPERIENZA COLLAUDATA DA BEN 40 ANNI DI STUDI E DI ANALISI ASTRALI CHE UN ASCENDENTE LEONE (PIU’ DEL SOLE.. ) SE NON SA COME ATTIVARE IL SUO “DEVOTO”, NON SARA’ MAI IN GRADO DI ESERCITARE LA PIENA VOLONTA’..LEONINA..QUELLA CIOE’ DEL RE INCONTRASTATO DELLA “FORESTA”.!!

STANDO COSI’ LE COSE, SECONDO LA MIA VECCHIA ANALISI ASTRALE SU MINA (pubblicata nel piccolo giornale di quartiere “La Voce” all’incirca nel 1990) LA LUNA IN TERZA CASA, A 29°39′ CUSPIDE BILANCIA, TANTO DA ESSERE SCORPIONICA., DELLA CANTANTE NUMERO UNO ITALIANA, MI RICORDO ESSERE LA LUNA PIU’ LESA CHE ANALIZZAI FINO A QUEL TEMPO.. ESSENDO PRESA NEL BEL MEZZO DI UN PERFETTO “QUADRATO A T”  TRA L’ENERGIE ESPLOSIVE DELLA QUADRATURA DI PLUTONE E DELL’OPPOSIZIONE DI SATURNO AL QUADRATO TRA LORO..!!! ENERGIE QUESTE RIBOLLENTI SE LE RIFERIAMO AD UNA PERSONALITA’ DI FUOCO COME QUELLA DI MINA CHE NE HANNO CONDIZIONATO NON POCO LA SUA “REALE” POSSIBILITA’ DI ESPRESSIONE EMOTIVA RICONVERTENDOLA IN AZIONI DEPRESSIVE ED IMPLOSIVE SU SE STESSA (Aldilà delle tante invenzioni della stampa..che hanno letteralmente soffocato psicologicamente la celebre cantante, -ma anche le figlia che ne è stata buon testimone-, presente costantemente sulle cronache semi-rosa..del gossip di quegli anni..!), ANCHE E SOPRATTUTTO NEL SUO CONTORSIONISMO SESSUALE E SENSUALE MOSTRATO IN TANTE SITUAZIONI DELLA SUA VITA E NELLE APPARIZIONI SUI PALCOSCENICI DI TUTTO IL MONDO.

SE LA LUNA E’ CONTORTA, LA VENERE DI MINA INVECE PARLA LA MUSICA DELLA GRANDI DOTI CANORE, DOMIFICATA NELL’UNICO SEGNO CHE LA POTEVA ACCOGLIERE PER QUEL CONTESTO SPECIFICO, IL TORO-CORDE VOCALI, TRA L’ALTRO AL MEDIOCIELO-VOCAZIONE: COME DIRE CHE NON POTEVA NON ESSERE CHE UNA CANTANTE..Una portentosa voce da mezzosoprano, la sua, espressa con una potenzialità di estensione vocale fuori dal comune che si definiva professionalmente in ben quattro ottave e due toni, consentendogli gli exploits che ben conosciamo: la diagnosi astrologica la spiega così perfettamente, direi da manuale, con l’intero dinamismo del Toro in cui è presente non solo Venere (al suo domicilio secondario) ben accompagnata da Urano e Marte, sostanzialmente congiunti tutti in 7 gradi. Ed è qui che vengono messe in risalto le qualità della sua voce, dal timbro caldo, come detto dotata di importante ampiezza e di una superiore potenza, da farne l’indiscussa migliore cantante italiana del secolo scorso e direi anche di questo nonostante che non si presenti più davanti ad un pubblico: mi divertirei se apparisse all’improvviso in quella sagra del massacro musicale che è X factor, la macelleria massmediatica del folclore musicale. Immagino quanti fan di Fedez & company mi massacreranno per questa mia critica, ma tant’è.
Se il Sole e l’Ascendente, entrambi in segni di Fuoco, conferiscono una personalità prorompente e una non comune forza di volontà, una personalità ambiziosa e una attività straripante, unite a generosità e a nobiltà d’animo (Giove in nona casa, quindi in piena analogia sagittariana cioè al massimo segno significatore della fortuna major zodiacale) quel Plutone retrogrado in XII^Casa in Leone (tra l’altro appena entrato a 0°41′..) è l’artefice in realtà principale del Tema di Mina senza alcun dubbio per quello che si possa intendere della sua vita, come si direbbe di un pilota da corsa, vissuta pericolosamente, come minimo, controversa. ..!! In questo senso Saturno, anch’esso in Toro-IX casa (come detto in perfetta dissonanza con l’opposta Luna e con Plutone in Leone-XII casa), segna ulteriormente il rischio di depressione da considerare in occasione di transiti dei pianeti lenti, in dissonanza con Saturno, Plutone e Luna natali: , cantanti di tutti i tempi, ha di certo vissuto la piena trasgressione dell’essere ed ha anche di fatto pagato a caro prezzo la sua fama di star (sembra un problema ricorrente nell’ambito della musica: vedi Whitney Houston, Michael Jackson e tanti altri) a partire dalla fine inattesa e improvvisa del fratello minore Alfredo che come la sorella volle intraprendere la carriera di cantante (con lo pseudonimo “Geronimo”) ma che morì prematuramente in un incidente stradale nel 1965, a soli ventidue anni, fino al punto di decidere di.. “scomparire”, plutonicamente appunto, lei stessa dalle scene, quasi fosse “morta all’immagine di successo” che da sempre la perseguitava (Quintile di Plutone al MC e alla Venere in Toro). Decisione irremovibile dal 23 agosto del 1978, giorno del suo ultimo spettacolo davanti ad un pubblico, cioè agli ultimi gradi del Leone..mai più cambiata: decisione questa presa certo non casualmente alla fine del suo segno ascendente… E, nonostante le innumerevoli pressioni esercitate su di lei in questi anni da ogni dove (ognuna delle quali convinta di poter far recedere la volontà ferrea della cantante), nessuno è mai più riuscito neanche un po’ ad incrinare questa presa di posizione, tipicamente arietina direi. Convinzione e pervicacia che se fossero dipese dalla sua Luna “impressionata”, dalla sua Venere “estrosa”, seppur determinanti nel tema, ma anche dal suo Sole arietino, di fatto non sarebbero mai state concretamente mantenute, consentendo nel tempo a mantenerne l’impegno e soprattutto a contenere nel tempo anche le forti conseguenze legate a quella sua decisione, se si vuole stravolgente, contro una inevitabile spinta commerciale e pubblicitaria organizzata a più riprese da più parti: case discografiche, amici, cantanti, produttori e conduttori di tutte le tv nazionali ed estere tutti tesi per favorire un’incredibile e, mitica a quel punto, rentree (figurarsi il ritorno economico di questo evento…!!) della grande Star..!! Mina, la “grande grande grande come te ci sei solamente tu..”, invece c’è riuscita grazie a quel Plutone, tra l’altro in trigono al Sole, non dimentichiamolo in Ariete ma in VIII^Casa. quindi in analogia con lo Scorpione. Essa è riuscita ad imporsi mantenendosi seria e decisa nella sua fermezza, senza aver minimamente intaccato la sua popolarità di cantante straordinaria agli occhi del suo pubblico, rimasto fedele alle sue performances canore di inimitabile valore nonostante il passare del tempo e della assenza dalle scene.

MINA, IMMERSA NELLA DINAMICA DELL'”OCCHIO” MASSONE: ALDILA’ DELLA MITICA CANTANTE, LA SUA SCELTA DI VITA NON HA IL SIGNIFICATO DI CHI SI E’ STANCATA DELLA PRESSIONE DEI MEDIA E DELLE SCENE..!!

Quando Mina, così come Lucio Battisti, si ritirarono dalla scena musicale, il loro pubblico ci rimase molto male. Le motivazioni di certe scelte possono essere molteplici non ci sono dubbi..Certo che per un musicista di successo è dura essere famosi, non poter scendere sotto casa nemmeno per fare quattro passi senza essere assalito da una folla di fans, curiosi, giornalisti, etc. Comunque, è dura non poter avere una vita normale. Inoltre c’è anche l’immagine da mantenere negli anni. Un artista di alto livello deve sempre essere presentabile per poter apparire su riviste, giornali, televisione…: si può pensare che sia davvero dura…!! Certo che se poi paragoniamo la loro vita con quella dei semplici mortali, parlare di durezza della vita in relazione a problemi di notorietà sembra una battuta folcloristica: basta non farlo si potrebbe dire..o no? Così molto spesso si è voluto immaginare che, per sfuggire a tale vita, certi artisti abbiano inscenato la loro morte, in modo da scomparire definitivamente dai molti occhi puntati contro di loro. Scomparendo in tal modo, essi non avrebbero più avuto l’obbligo di rimanere giovani e belli. Infatti, è triste vedere invecchiare le persone, specie gli uomini e le donne di spettacolo. Proprio quello che hanno deciso di fare i nostri idoli, Mina e Battisti, costretti a rimanere chiusi in casa per non farsi fotografare con i segni degli anni trascorsi sui loro visi…ma non solo ovvero non sembra essere solo questa la ragione più plausibile seppur accreditata da più parti. Così ci sono persone che ancora oggi giurano di aver visto camminare per strada James Dean, oppure Jim Morrison, Elvis Presley, Kurt Cobain…!!! Elvis Presley, tra i più gettonati, si dice, non sarebbe morto nel 1976, ma se la starebbe spassando inosservato ad Acapulco sotto falso nome. Kurt Cobain, leader dei Nirvana, avrebbe invece inscenato un suicidio per sfuggire alla notorietà…C’è una svariata, e direi forsennata, volontà a mantenere in “vita” i propri idoli che la realtà spesso viene offuscata dalla fantasia.

Ma quel può essere la verità della “scomparsa” di Mina dalle scene che riapparirà, olograficamente però, tramite TIM, a Sanremo come novello Cristo che risorge dalle sue stesse “ceneri”..?? E’ Mina che decide o, come mostra la foto qui sotto di una sua famosa cover di un LP della cantante che descrive come la mente di Mina sia chiusa in gabbia, e le chiavi le hanno solo i suoi …programmatori mentali…!! Chi sono i programmatori mentali..? Beh, la risposta è semplice oltre che ovvia se poi la confrontiamo con la valenza astrologica di Plutone nel Tema Natale di Mina.

Plutone non si limita mai a stravolgere vuole di più, molto di più, in cambio della sua protezione soprattutto quando è in aspetto con entrambi i luminari come nel Tema di Mina (che detto molto chiaramente non me la racconta giusta, aldilà della prepotente e indiscussa sonorità della sua voce..): Plutone trigona il Sole in VIII^ Casa e quadra la Luna in III^Casa, a fine bilancia, praticamente scorpionica, ed è Quintile al piccolo Stellium (Marte, Urano e Venere) al Mediocielo in Toro dove tocca la Venere, cogovernatrice del secondo segno fisso di Terra e Urano ad essa congiunto: Mina vende l’anima alla massoneria.. (vedi trucco particolare della foto qui a destra a forma di un solo “Occhio Piramidale”: inconfondibile per chi sa “vedere”). Questa mia pesante affermazione non deriva da casualità interpretativa o istintuale o, peggio ancora, da qualche forma di antipatia nei confronti della cantante, nulla di tutto ciò: come sempre il mio ragionamento deriva da precisi calcoli astrologici che danno, a saperne leggere il senso, garanzie più che sufficienti per la reale comprensione delle cose in atto. Plutone in aspetto ai due luminari (aldilà della geometria angolare che li specifica..) e ai pianeti personali, stravolge il senso delle cose per come le vediamo: nulla è come appare..!! Plutone legato a questi aspetti alimenta la conoscenza del percorso per raggiungere l’Ade, regno di cui è il governatore assoluto: quegli aspetti ai luminari con Plutone primo attore rappresentano una vera e propria discesa agl’inferi, un preciso stravolgimento dell’essere che gli antichi chiamavano “la notte oscura dell’anima” e che il Faust di Goethe rispecchia con maestria unica ancora oggi ineguagliata.

L’OCCHIO…DI MINA..! Rappresentato in molteplici cover dei long playng della cantante non lascia alcun dubbio sulle scelte esoteriche e di “comodo” della cantante che certamente si è “rifugiata” nelle “accoglienti” mani della massoneria..!!

L’immagine dell’occhio, in virtù della sua importanza quale organo di senso, simboleggia presso quasi tutti i popoli l’occhio divino che vede tutto. Nell’antichità l’occhio compariva abitualmente come raffigurazione del dio Sole. Anche nella Bibbia si parla dell’“occhio di Dio” per rappresentarne l’onnipresenza e l’onniscienza. A partire dal Rinascimento, nell’iconografia cristiana l’occhio venne disegnato dentro un triangolo, con riferimento al mistero della Trinità.
Simbolo di perfezione. Il triangolo equilatero è il corrispondente geometrico del numero 3, che universalmente rappresenta la perfezione. Nel triangolo compariva di frequente anche il nome ebraico di Dio: Jahvè o JHWH. L’occhio racchiuso nel triangolo, come ben si sa, è poi entrato anche nell’iconografia massonica. I massoni attribuiscono all’occhio una duplice simbologia: sul piano fisico il Sole, sul piano spirituale il Grande Architetto dell’Universo, un modo di indicare Dio, o, come mi piace aggiungere, quello che in realtà possa essere il loro…”dio”: non a caso il triangolo rappresenta alla base la Durata e ai lati Tenebre e Luce che sono significati tutt’altro che trascendenti come invece il significato di Dio dorrebbe trasmetterci. Questo “grande occhio” è sempre stato rappresentato tra due elementi, tra due polarità’, “tra il Sole e la Luna”, “tra il maschile’ ed il femminile”, tra “DUE TORRI”. L’organizzazione massonica è più occulta di quanto si creda, nonostante le continue assicurazioni di correttezza e di aiuto verso i deboli e gli umili: è bene intendere che sotto lo sguardo attento del GRANDE OCCHIO CHE TUTTO VEDE, la GRANDE OPERA AVANZA…!! L’OCCHIO NEL TRIANGOLO (spesso è rappresentato solo un OCCHIO o solo un TRIANGOLO) indica la DOTTRINA OCCULTA, E l’APPARTENENZA A TALE DOTTRINA, il “credo” cioè conservato dai “GRANDI INIZIATI” e allo stesso tempo rappresenta colui che ha portato questi insegnamenti perversi agli uomini,  il G.A.D.U., il “GRANDE ARCHITETTO DELL’UNIVERSO”, il “dio”  adorato dai MASSONI…che Mina, come tantissimi altri personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo in genere, perseguono. Per aprofondire meglio la questione che certamente presta parecchie interpretazioni che possono risultare controverse a chi non è dentro a certe conoscenze di natura potentemente simbolica. Uno dei simboli comuni al cristianesimo e alla massoneria è il triangolo nel quale è inscritto il Tetragramma ebraico, o qualche volta semplicemente uno IOD, prima lettera del Tetragramma che in questo caso può esserne considerato un’abbreviazione, e che d’altronde, in virtù del suo significato principiale, è esso stesso un nome divino, anzi, il primo di tutti secondo certe tradizioni. Talvolta lo IOD stesso è sostituito da un occhio, che viene generalmente designato come l’ OCCHIO CHE VEDE TUTTO. La somiglianza di forma tra lo IOD e l’occhio può effettivamente prestarsi a un’ assimilazione, che del resto ha numerosi significati sui quali, senza pretendere di svilupparli qui interamente, può essere interessante fornire almeno alcune indicazioni. Anzitutto è opportuno osservare che il triangolo in questione occupa sempre una posizione centrale e inoltre nella massoneria è espressamente collocato fra il Sole e la Luna inscritto nel mezzo di due colonne reggenti del Tempio. Da ciò risulta che l’ occhio contenuto in questo triangolo non dovrebbe essere rappresentato come un occhio comune, destro o sinistro, poiché sono in realtà il Sole e la Luna che corrispondono rispettivamente all’occhio destro e all’occhio sinistro dell’ UOMO UNIVERSALE, quando quest’ultimo si identifica con il MACROCOSMO. Perché il simbolismo sia del tutto corretto, quest’occhio dovrebbe essere un occhio “frontale” o “centrale” cioè un “TERZO OCCHIO”, la cui somiglianza con lo IOD colpisce ancor più; ed è effettivamente quel “terzo occhio” che “vede tutto” nella perfetta simultaneità dell’eterno presente

Siamo nella piena simbologia e nei suoi stretti meandri: la massoneria è tutto e il contrario di tutto e questa mia affermazione va compresa..fino in fondo! E’ del tutto evidente che i suoi adepti, anche quelli assisi ai gradini più alti della “Piramide” (il 33esimo grado..) non credo siano realmente informati delle potenzialità inscritte nei significati anctichissimi della Loggia conservati dagli stessi Templari che ne sono, come dire, i portatori sani: sono coloro che sapendo la Verità indicibile al mondo l’hanno volutamente nascosta ai popoli per contenerne la più che probabile reazione..!! Pertanto QUALE VERITA’ NSCONDE IL… SANTO GRAAL TEMPLARE..?? CHE COSA NON SI E’ MAI POTUTO CONFESSARE ALL’UMANITA’ DI COSI’ STRAVOLGENTE ?? A dire il vero, la Massoneria è tutt’altro che Satanica o anti-cristiana. Anzi: i veri fondatori del ramo della Massoneria più importante erano i Padri Pellegrini, cristiani fuggiti dalla madrepatria per ripararsi in America presso le colonie.
La Piramide incompiuta rappresenta l’uomo nell’atto di raggiungere il cielo e l’essere divino, ma per far ciò si deve servire della cuspide della Piramide, che altri non è che la Divinità stessa, che unita alla Piramide rappresenta la Perfezione Terrena dell’uomo. La piramide con l’occhio onniveggente, stampata sul dol­laro, è il simbolo adottato dagli Illuminati di Baviera fondati nel 1776 dal massone Weisshaupt sponsorizzato da Rotschild. Gli Illuminati contribuirono in modo determinante alla rivolu­zione francese, e sopravvivono ancora oggi. La piramide ha tre­dici gradini, simbolo dell’inizia­zione rosacrociana. La scritta «novus ordo seclorum» (nuovo ordine dei secoli) del cartiglio allude alla rivoluzione anticri­stiana: è scritto «seclorum» invece di «saeculorum» per ridurre a 17 lettere, cifra che indica «privazione della perfe­zione celeste», quindi empietà. L’occhio onniveggente indica la supercomprensione esoterica, e «annuit coeptis», ossia «favori­sce le cose iniziate», l’impresa, il «grande disegno» di aspirazio­ne massonica. L’occhio che tutto vede è caro alla Massoneria e questo simbolo, più di altri sintetizza, come vedremo, il concetto massonico. Per capire la valenza anche esoterica e mistica di questo simbolo e perché sia arrivato fino a noi, è utile a mio avviso fare un passo indietro e ricercare le origini delle sue rappresentazioni.
L’umanità è sempre stata affascinata e catturata da un organo sensoriale che più di tutti nasconde misticismo, fascino e mistero, in virtu’ anche della sua complessità anatomica, vista come prodigiosa dai nostri antenati. L’occhio era pertanto considerato, nelle ere antiche, strumento portatore di cariche magiche e soprannaturali. 

L’uomo, sebbene lo abbia rappresentato in forme o contesti differenti ha da sempre associato l’occhio al divino, a forze superiori di protezione, al concetto di rinnovamento e di guida. Questa espressione è presente sia nelle culture politeiste tipiche del passato, sia nelle principali religioni monoteiste, Ebraismo, Cristianesimo e Islam. I popoli antichi, sin dalle epoche più remote, attraverso graffiti e altre opere artistiche, ci hanno lasciato memoria di numerose rappresentazioni dell’occhio quale strumento di culto; quasi avessero ricevuto una sorta di “imprinting superiore” gli uomini delle culture pre-colombiane, dei paesi africani o asiatici, ci hanno regalato tracce, manufatti o monili in cui compaiono occhi umani e ai quali assegnavano, nonostante le distanze temporali o geografiche, identici significati. I primi ritrovamenti risalgono addirittura ad oltre 8000 anni prima di Cristo, come i graffiti rinvenuti in alcune caverne delle montagne magrebine o come ad esempio, l’affresco dedicato alla Grande Madre e a sua figlia, risalente a circa il 6100 a.C. Nell’opera, scoperta nella città neolitica di Catal Huyukn in Turchia – la città più antica dopo Gerico rinvenuta dall’archeologo James Mellaart nel 1960 – compaiono tra le altre, decorazioni composte da file di mani con al centro un occhio. Ancora oggi a distanza di millenni in Turchia quel simbolo è venerato ed i turchi appendono un occhio, tipicamente di colore blu, sulle porte delle case o sulle culle, come portatore di auspicio o protezione da forze oscure. La venerazione per l’occhio nasceva contestualmente anche in altre culture estremamente eterogene e lontane fra loro; molti sono i ritrovamenti di monili e affreschi con decorazioni riportanti occhi umani dei popoli Maya e Azteco arrivati fino a noi, e rappresentazioni del tutto simili le ritroviamo in Cina, risalenti al periodo dinastico Shang (1500 A.C.) o in Tibet nel culto Dea Bianca, le cui mani riportano al centro un occhio. Questa rappresentazione si è successivamente diffusa anche nelle principali religioni monoteiste; la mano di Miriam (sorella di Mose ed Aronne) per gli ebrei o la mano di Fatima per gli arabi, rappresentate con le cinque dita e l’occhio al centro. La venerazione della mano di Fatima (figlia di Maometto) nasce dalla tradizione secondo cui lei, vedendo il marito rientrare in casa con una concubina, immerse la mano nell’acqua bollente senza scomporsi, e senza mostrare alcuna debolezza o piegarsi al dolore. Per i mussulmani è ancora oggi simbolo allegorico di tenacia, forza, serietà e soprattutto autocontrollo, peraltro concetti cari all’espressione del pensiero e dell’agire del massone. L’occhio onniveggente entra anche nell’iconografia cristiana, soprattutto nel periodo rinascimentale; con l’avvento della comunità Gesuita, associato allo stemma dell’ordine, compare l’occhio che tutto vede, inscritto nel triangolo rappresentato sulle facciate delle chiese o su dipinti, con riferimento al mistero della Trinità: quindi i Papi ne sono “informati” e tra questi il Polacco Wojtyla e il Gesuita Francesco.

Probabilmente però l’immagine ed il mito più affascinante, carico di misticismo e che si carica di forti parallelismi con la simbologia massonica, è sicuramente quello legato all’occhio del Dio Horus, il Dio Falco figlio di Iside e Osiride. I “Testi delle Piramidi” descrivono il Dio Horus non solo come Dio-Guerriero o Dio-Re, ma anche come Dio del cielo. Gli occhi di Horus erano considerati dagli antichi egizi le due “barche” sulle quali il Dio Sole Ra compiva i propri viaggi diurni e notturni, accompagnando in cielo rispettivamente il Sole e la Luna. il parallelismo tra simbologia massonica ed egizia trova probabilmente il suo apice. Per il popolo egizio l’occhio di Horus significava guida, prosperità, vittoria della Luce sulle Tenebre. Rappresentava al tempo stesso Sole e Luna, le polarità opposte che magicamente si compensano e permettono lo spettacolare equilibrio delle forze della natura. È la Guida che accompagna la vita sulla terra e che alla fine di questa è anche fonte di eterna giovinezza spirituale, mezzo di rinascita dopo la morte.
La massoneria speculativa ha fatto proprio questo simbolo sin dalla sua costituzione in Inghilterra nel 1717. Per i massoni moderni l’occhio che tutto vede è l’essenza stessa della Massoneria – l’Essere Supremo – e non può essere declinato a mio avviso con una semplice definizione. Come lo è stato per l’uomo del passato, l’occhio che tutto vede rappresenta per il massone il divino e la creazione. È innanzi tutto il “Sole che da vita”, la Luce che permette di vedere la via del cammino terreno e inoltre il Verbo, la Verità, il Principio Creatore. Il G∴A∴D∴U∴ per la Massoneria è la sintesi del lavoro massonico stesso; ciò che si è, e ciò che si fa, sia in Loggia che nella vita profana, nella famiglia, nella società, è e deve essere “alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo” ed il massone risponde a Lui del proprio operato e soprattutto dei propri doveri morali. Gli Antichi Doveri ammoniscono in questo; “se intende rettamente l’Arte, il libero muratore non sarà mai uno stupido ateo né un libertino irreligioso”. Ogni Massone pertanto nel suo agire nel suo pensare non può non prescindere dalla Sua guida e dal suo esempio. Quel simbolo si carica anche di una forte connotazione spirituale e rappresenta per il massone la propria coscienza. I tre lati del triangolo si ricollegano, infatti, proprio la lotta dell’uomo alla ricerca del proprio equilibrio interiore; i lati obliqui rappresentano il contrapporsi di luce e tenebra e la base la durata, la capacità di conservazione dell’equilibrio. 
Il triangolo equilatero è sempre stato un simbolo di perfezione per eccellenza, questo già nei dipinti rupestri preistorici. L’uomo, sopratutto nella preistoria, era affascinato dai simboli geometrici elementari, quasi impossibili da trovare in natura. Il triangolo (o il quadrato o il cerchio) sono sempre stati presenti nella storia dell’uomo ad indicare la perfezione e, per astrazione, un legame con l’infinito e la spiritualità. L’occhio è sempre stato considerato molto importante dall’uomo perchè è “lo specchio dell’anima”. La simbologia dell’occhio è sempre presente nella nostra società, Banalmente anche nel Primo film Blade Runner, l’occhio era il modo per capire se una persona era un uomo o un replicante, quasi ad indicare la presenza o meno della sua anima. Tornando a noi, l’occhio, ben presente nella simbologia Egizia, è in realtà un portale di collegamento verso il mondo degli spiriti, tant’è che l’occhio di Ra e di Osiride riprendono la forma della ghiandola Pineale.

L’occhio è il Portale attraverso il quale si accede alla spiritualità ed eventualmente alla divinità: questo è il senso iniziatico che la massoneria vuole innescare ma solo per mantenere schiavi i suoi membri.., non credendo veramente d’infondere con quel mezzo la linea divina..!! Loro sanno, come io so, che l’occhio inteso in quel senso non ha alcun altro significato spirituale e/o spiritualizzato se non quello di dichiarare apertamente di essere un adepto..: diventa una firma leggibile e una confessione urbi et orbi. Un triangolo equilatero con un occhio nel centro potrebbe, in qualche modo anche significare la perfezione del rapporto tra uomo e divinità, ma sicuramente NON la divinità stessa, tutt’al più un concetto di armonia e spiritualità: per la mia esperienza astrologica solo la nostra capacità d’intendere la dinamica del moto Ascendente del nostro tema (da intendere nei fatti nel significato autentico che esso possiede..!) ci consente, dopo attenta valutazione, di attingere al nostro processo divino che proprio la scuola massonica (l’importantissima scuola dei Rosacroce..!) cerca d’impedirne la miglior conoscenza. Quindi ciò che siamo portati a credere consiste nel fatto che il simbolo di Dio cristiano sia il conosciutissimo triangolo. In realtà il  famoso  “occhio che tutto vede del Muratore” è il principale simbolo massonico. Non si tratta di un triangolo ma la punta di una piramide. La piramide rappresenta il potere su questa terra alla cui sommità vi si trova una ristretta élite di persone (evidenziata appunto dal triangolo, tra l’altro separato dal resto della Piramide..!!). La luce che emana fa riferimento alla luce della conoscenza che rende queste persone “illuminate” e che al tempo controllano “chi gli sta sotto”…!! 

Credo quindi di essere stato abbastanza esauriente (pur sapendo che si potrebbe scrivere capitoli interi sulla questione come peraltro ho affrontato in altre sedi) sul significato di questa precisa simbologia che la nostra MIna ha usato e abusato in tantissime occasione e con lei anche numerosissimi personaggi dello spettacolo, spesso insospettabili come si può notare dalla foto che ne rappresenta una piccolissima parte, ma che evidenzia al centro un dei Papi ritenuto il più cristiano di tutti: il polacco Wojtyla. Quel Papa, e con lui tanti altri (escluso di certo Papa Luciani: quello “ucciso” dopo 33 giorni di pontificato. Numero questo identificato alla vita di Cristo, in realtà fu la chiara firma massonica..a mio modo di vedere..!!) non a caso beatificato in fretta e furia, per la secolare metodologia vaticanense, nel giorno dei 4 Papi (una cerimonia di fatto sconsacrata dalla presenza di 2 Papi e non di uno come vuole la regola..: nesuno ne ha fatto menzione..!!)come altri, ha cercato di sostenere che l’ “occhio che tutto vede” rappresentava la divina provvidenza. Premesso che la Bibbia, in particolare il Vecchio Testamento è il libro che più in assoluto è stato alterato, manipolato e travisato al mondo, si fa riferimento talvolta (e con significati tutt’altro che chiari) a un “occhio” senza però identificare Dio con la rappresentazione di simbolo, oltretutto all’interno di un triangolo. Per capire quello che sto sostenendo basta porre un po’ più di attenzione mentre passeggiate nelle vostre città e comprenderete come questo simbolo sia presente un po’ ovunque: lo inizierete a vedere nelle statue, su molti palazzi, addirittura su alcune chiese. Infatti a tal proposito se guardiamo con attenzione l’iconografia dell’occhio che tutto vede nelle varie chiese sparse per il mondo si potrà notare che l’immagine è presente dal periodo Barocco / Manierista in poi, ossia dal 1700 in poi, il che presuppone che l’occhio dentro un triangolo appare nelle chiese solo DOPO che la massoneria lo ha reso come simbolo “ufficiale” che la rappersenti. Per chi è informato delle dinamiche massoniche sa che le logge massoniche sono nate proprio sotto le logge dei costruttori/architetti ed è probabile che in taluni casi il triangolo con l’occhio nel centro sia stato inserito da costruttori massoni con l’intento di rappresentare il grande architetto, cioè il dio massonico, non quello cristiano..che altro vuol essere, in quanto, come sa chi è iniziato, il grande architetto cambia di forma e di nome, via via che si progredisce nella scala gerarchica della massoneria fino a diventare bafometto…: un’intera città è stata creata sulla base di questo simbolo…ponendo al centro della sua architettura “l’occhio del controllo”…espresso nella famosa costruzione conosciuta in tutto il mondo come il centro del Potere: la Casa Bianca..!! Inutile dire di quale città stia parlando. Forse sarà per questo motivo che è al centro del controllo dell’economia mondiale..??

SANREMO NON E’ LA PLATEA DELLA CANZONE ITALIANA MA E’ IL PALCOSCENICO MONDIALE DELLA MASSONERIA: IL “CANTANTE” VINCENTE E’ SOLO LO SPONSOR TIM 

Spero che non debba io farvi riflettere su questa potenzialità, in quanto basterebbe ricordarvi che solo l’anno scorso a fine gennaio 2017 nel giorno dell’annoso anniversario della Massoneria (compiva 300 anni..), il ‘Grande Oriente d’Italia’ e la ‘Gran Loggia d’Italia’ si strinsero le mani proprio al Casinò di Sanremo..!! L’evento avvenne all’interno dei cosiddetti martedì letterari alla presenza dei Grandi Maestri Stefano Bisi (‘Grande Oriente d’Italia’ 23.000 affiliati) e Antonio Binni (‘Gran Loggia d’Italia’ 10.000 aeffiliati). Questa storica ricorrenza ha consentito alla cittadine ligure, per il secondo anno consecutivo, diventare la casa della Massoneria: Sanremo in questo modo scrive una pagina importante nella sua storia e non a caso l’evento avviene proprio quando la TIM diviene lo sponsor unico e ufficiale della manifestazione canora più importante d’Italia e conosciuta in tutto il mondo.
L’evento storico è stata l’occasione, tra l’altro, per una ulteriore apertura al pubblico da parte della Massoneria, sempre più disponibile a mostrare la propria vocazione sociale e intenzionata a smentire le credenze di ‘casta’ non accessibile a chi non ne fa parte. Non sono mancati, ovviamente, i riferimenti a fatti di cronaca che hanno visto la Massoneria al centro di scandali e polemiche. I Grandi Maestri Stefano Bisi e Antonio Binni hanno più volte ribadito la completa disponibilità alla collaborazione per una sempre maggiore trasparenza. In una società liquida e distratta, la libera muratoria rimane solida: da una parte al passo con i tempi e dall’altra ancorata alla tradizione – hanno spiegato all’unisono- sempre fedeli ai principi fondanti che si basano sul trinomio: Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. Le parole dell’inno francese..!! Il tempio è il luogo dove si parla uno alla volta, dove si riuniscono e si confrontano, in un percorso sia personale sia fraterno, persone di diverse estrazioni. C’è più che mai bisogno di connessioni tra gli uomini…!!  Ora sta a voi rendervi conto.., a decidere vostra sponte: la mia esperienza la metto a disposizione per comprendere i simboli..!!

IN QUESTA ATMOSFERA MASSONICA ECCO SCENDERE DAL CIELO, SU DI UN’ASTRONAVE, DESCRITTO DA UN OLOGRAMMA, UNO DEI TESTIMONIAL PIU’ AFFIDABILI DI SEMPRE: MINA…!! Proveniente da un pianeta lontano l’astronave interspaziale “Opera” (nominativo riferibile alla questione del Cern e dei neutrini..più veloci della luce..!!), governata dal Comandante Intergalattico Mina. Mina-Aliena si avvicina alla Terra in cerca di connessione; al suo interno una ciurma di euforici robot che animeranno il viaggio cercando di imitare i movimenti del ballerino JSM, sulle note di “Another Day of Sun”. Nello spot c’è da segnalare anche la partecipazione di Mauro Coruzzi, in arte Platinette, massone anch’esso posso giurarci, che ha prestato la sua inconfondibile voce all’astronave Opera. Uno show “stellare” per raccontare solo esteriormente la potenza della rete superveloce di TIM ma per esorcizzare tutta un’altra realtà che la platea di Sanremo sta battezzando.. 

ESSA PORTA CON SE LA VERITA’ MASSONICA DEI SECOLI…(forse non ne sa, ne la portata simbolica, ne il vero significato..!), QUEL DIO DEGLI ALIENI.., DI CUI I TEMPLARI FURONO I PRIMI AD ESSERNE A CONOSCENZA (mantenendone il segreto in eterno fino a che il velo di Maja sia scoperto..): PRESTO, MOLTO PRESTO, CI VERRA’ PRESENTATO COME NOSTRA PROGENIA..quello che proprio Wojtyla seppe del segreto di Fatima..!

Roma 10.02.2018                                                   Claudio Crespina
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Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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