CRONACA DI UN TERREMOTO ANNUNCIATO: Bendandi il “veggente”.
In un mio precedente articolo su Bendandi scrissi:”… e parte messi a disposizione dal museo bendandiano di Faenza, in cui emergono chiaramente date, che si collocano in un vero e proprio sciame sismico, che si apre a marzo e si chiude, per modo di dire, il 10/6/2011 (alla faccia delle smentite della presidentessa Lagorio sull’inesistenza di datazioni del Bendandi riferite al 2011)”. Ecco il link del foglio, ingiallito dal tempo, con le scritte originali di Bendandi: http://astrologia.astrotime.org/popup.htm?image/190_2011.jpg in cui si evidenziano perfettamente le possibili date individuate dal sismologo, come eventi tellurici importanti nel 2011. (cfr. A. Alessi e Astrotime)…”.L’ultima delle tante previsioni di quest’uomo dei terremoti, così lo soprannominò il Corriere dell Sera, all’indomani degli eventi tellurici ampiamente previsti dal faentino. Mi sono ridotto al lumicino per scrivere l’articolo che rimuove di nuovo il caso Bendandi, dopo l’evento dell’11/5/2011, considerato un flop, da disattenti, fintamente o ignorantemente, addetti ai lavori che hanno sentenziato l’evento inevaso di Roma come “la solita baggianata”: i TERREMOTI, dicono i soloni..”laureati”, ricordo che il bendandi era un semplice autodidatta, NON POSSONO ESSERE PREVISTI…. e tutti a casa.
I miei conteggi invece avevano ampiamente descritto l’area geografica su cui si poteva esternare l’evento sismico, circoscritto dal Bendandi: non solo su Roma quindi ma su una porzione d’area mediterranea corrispondente alla proiezione delle posizioni planetarie in cielo l’11/5/2011, giorno estremamente significativo, astrologicamente parlando che comprendeva anche la zona del sud della Spagna, dove si è verificata una forte scossa sismica (5,3 della scal Mercalli…). Ora ci risiamo di nuovo e, aldilà delle solite smentite sciocche e ignoranti, bisogna registrare, come da foglio sopra linkato, la data del 10/6/2011 cioè tra un paio di giorni, anche se a me personalmente non convince perchè non c’è allineamento Giove-Venere, che sembra essere una costante dei calcoli bendandiani oltre ai moti circostanziati della Luna. La zona presa in esame stavolta si riferisce al basso mediterraneo, cioè la Sicilia e le isole Eolie, Lipari (non dimentichiamoci del..Marsili, il vulcano semiattivo di oltre 3000 metri di altezza.., sommerso in quelle acque) fino ad estendersi ad est verso la Grecia e Creta che sono veramente a rischio disastro, tsunami possibili compresi.
Nuova previsione di Bendandi: un terremoto il 10 giugno 2011. Giuliani, di cui non mi fido come peronalità, (ed anche io chiaramente!) sostiene che le previsioni di Bendandi siano valide al 100% e afferma, mostrando uno dei tanti fogli d’appunti, sopravvissuti “al rogo interrotto”, : … “Dal novembre 2010 su sette eventi previsti ne ha “azzeccati” cinque. Tra questi il sisma del novembre 2010 in Indonesia e quello più recente che ha sconvolto il Giappone, classificato come ‘catastrofico’. Il suo calcolo vettoriale aveva previsto l’epicentro del sisma nell’Oceano Pacifico a 500 chilometri dalla costa giapponese, mentre sappiamo che e’ avvenuto a meno di 150. Un errore che considererei marginale».Il terremoto sarà provocato dall’allineamento della luna/terra con 4 pianeti non riconosciuti nel sistema solare.Giampaolo Giuliani, uno studioso che, attraverso il gas Radon, riesce a prevedere i movimenti della crosta terrestre. Il Giuliani aveva previsto, per esempio, il terremoto dell’Aquila e ne aveva dato l’allarme, ma era stato messo a tacere e accusato per aver creato il panico tra la popolazione.
Ma torniamo a Bendandi, sul suo documento è appuntato di un sisma che devasterà, il 10 giugno 2011, una zona a latitudine 32 gradi + 4′, quindi circa nella zona del Mediterraneo meridionale. Anche se, a ben vedere le coordinate, tale deduzione a me sembra forzata in riferimento allo stato planetario: voglio sottolineare infatti che la zona evidenziata dal Bendandi non è stata definita precisamente.! Nel valutare le coordinate bisognerebbe anche specificare che dalla sua predizione sono passati anni e nel frattempo l’asse terrestre si è spostato di gradi per effetto dello spostamento delle zolle tettoniche e dei terremoti e, a rigor di precisione, inoltre lo stesso Bendandi ha affermato che le sue previsioni possono sbagliare di un’area di 150/200 km che in relazione alla superficie mondiale è una bazzecola..!!
Mi sono sempre domandato, aldilà della scientificità o meno, stando alla luce di tutto questo discorso il perchè due circostanze ineludibili:
1°. Perché dopo tanti terremoti che sono stati “azzeccati” (non si può negare…) dal Bendandi esso viene ancora classificato come un ciarlatano?
2°. Perchè queste informazioni del Bendandi non vengono divulgate o sono divulgate solo in parte all’approssimarsi dell’evento?
1°. Perché dopo tanti terremoti che sono stati “azzeccati” (non si può negare…) dal Bendandi esso viene ancora classificato come un ciarlatano?
2°. Perchè queste informazioni del Bendandi non vengono divulgate o sono divulgate solo in parte all’approssimarsi dell’evento?
Personalmente ho voluto analizzare a fondo, con l’ausilio degli approfonimenti maggiormente tecnici, dati i superiori mezzi e le conoscenze tecnico-informatiche, dell’amico e collega, nonchè fondatore del prestigioso sito “Astrotime”, dr.A. Alessi, i contenuti degli scritti del Bendandi, onde rilevare la reale presenza di questa sintonia astrologico-sismica (che Antonio non “vede” così pressante come invece mi sembra di cogliere nelle mie ricerche: non a caso, nelle sue accuratissime analisi sui rilevamenti del faentino, il Dr.Alessi, ampliando gli aspetti maggiormente tecnici, di cui da spiegazione coerente non considera pertinente la sinergia alle configurazioni astrologiche che li sottendono, come invece, stando alle mie ricerche, sembra proprio inequivocabile,aldilà, come detto, di dover accertare o meno la credibilità scientifica dell’autodidatta sismologo faentino.
La mia domanda, diciamo innovativa, sulla dinamica bendandiana, consiste in questa specifica sottolineatura tra l’azione tellurica e il moto planetario non solo da leggere in nchiave astronomica, ma sostanzialmente tradotto anche in quella astrologica.. C’è o no, una possibile reiterazione tellurica, quindi, intorno alla prima decina di giugno, tenuto conto, anche e sopratutto di una adeguata visura dei transiti astrologici, relativi al periodo indicato,. animatori di una configurazione scatenante gli eventi tellurici e/o mareosi..? Secondo il mio umile parere penso proprio che il Bendandi si servisse degli schemi astrologici (non solo delle conoscenze astronomiche..!!) per definire le sue previsioni. Partendo infatti sempre dalle sue principali rilevazioni in sinergia tra astronomia e astrologia, e chiaramente usando la teoria del Bendandi, utile decisamente per capire la profondissima relazione del suo insegnamento sui moti planetari e le maree, che, a mio parere, ancora voglio sottolineare come precisa risultante, per chi come me “sa di astrologia”, di buona conoscenza astrologica. La mia convinzione nasce dal fatto più che probabile che Bendandi abbia tenuto nascosto all’establishment politico amministrativo dell’epoca, tale derivazione astrologica, considerata ignorantemente e pregiudizievolmente, come ben sappiamo, ascientifica, per evitare di essere ulteriormente tacciato di millanteria, date le sue argomentazioni addotte, derivanti da una visione completamente differente in relazioni alle scarse conoscenze prodotte dall’ufficialità–scientifica che annaspava ieri, come oggi, in inutili e insensati proclami di non previsionalità dei terremoti..!! Discredito comunque che non è riuscito ad evitare, aldilà delle sue particolari argomentazioni, dal fatto inaccettabile, per certa cultura scienticizzante, della conoscenza da autodidatta (non laureato..) inaccettabile per ci aveva il proprio sederino seduto sugli scranni del sapere..!!
Ora, fatta questa precisazione, applicando il metodo astrologico alle rilevazioni del Bendandi, bisogna rilevare di nuovo una riproposizione di configurazioni planetarie sulla Croce Cardinale tale da far credere ad una nuova esplosione di eventi tellurici importanti. La sinergia configurazionale astronomica di Giove, Venere e Terra, isolata dal Bendandi, corrisponde alle dinamiche astrologiche, che se epurate, dalle visioni infantilmente evocative, della tradizione classico-esoterica, oggettivanti i concetti devianti di pianeta buono o cattivo, benefico o malefico, può assolutamente corrispondere ad una lettura di forze potenti in gioco, in grado di scatenare eventi, i quali possono essere giudicati, aprioristicamente e fabulisticamente come devastanti, quindi malefici, ma mi sembra inutile dover affermare che, alla luce della logica planetaria, sfugge tale dialettica popolare, che invece, bisogna dire, applica alla lettera la proliferazione dell’archetipo gioviano di espansione, facendola collimare con la summovimentazione della massa tettonica terrestre, che si agita da secoli sula spinta di queste forze che il Bendandi, molto acutamente, ha isolato nei suoi studi.
Roma 08.06. 2011 Dr. Claudio Crespina
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