Parlare di transiti generalizzandoli alla stregua di certa oroscopia astromantica è, ormai, un chiaro difetto informativo, non fosse altro perchè questa deformante metodologia affronta lo schema di un transito de-privandolo di tante nozioni che, come abbiamo visto, se abbiamo letto la “TRILOGIA GIOVIANA” da poco pubblicata, non può mai essere scissa sia dal Ciclo dalla quale proviene, sia dal resto della configurazione planetaria. L’astromanzia oroscopica non descrive nessuna delle due cose, divide e spezzetta i transiti dal loro contesto pertanto ne priva di fatto l’autentico significato. Parlare di transiti quindi semplificandoli come “nettamente favorevoli o sfavorevoli” in questo senso è proprio insignificante. Vieppiù che, se guardiamo più da vicino i tempi astrologici, indagine questa certamente corretta, ci accorgiamo che questa semplificazione è ancor più complicata da agirsi in questo specifico periodo. In realtà, come ho detto da tempo immemore, Lo è ormai da diversi anni. Il cielo astrale da un decennio ormai, più o meno frequentemente, ci ha presentato (e continua a farlo..) una serie in successione di Grandi Croci astrologiche (maggiormente Cardinali..) che causano, si dovrebbe esser compreso, anche dai fatti di cronaca, se proprio non si vuol dar retta all’astrologo, continue forti tensioni tra i pianeti stessi che li propagano sulle anime della terra in ricezione pineale..
Parlare di Marte e Venere separandoli dal contesto in cui si stanno muovendo è un po’ come vedere, che so, un bel quadro nel bel mezzo delle macerie di una città terremotata. In realtà non abbiamo ancora un cielo libero da tensioni astrali, questo perché ci sono i cosiddetti (appunto, non casualmente..) pianeti generazionali, Urano – Plutone, in continua tensione aspettuale, per quanto in questi mesi estivi leggermente allentata, che destabilizzano il quadro generale dell’intero zodiaco, conferendo un macorcosmo psicofisico teso come una corda di violino, pronta a spezzarsi in qualsiasi momento. I pianeti intermedi, Giove e Saturno, possono mediare. Ovvero peggiorare la situazione… o mitigarla… o migliorarla..per attivare al dunque i pianeti personali (tra i quali Marte e Venere) secondo i battiti precisi che risuonano dentro di noi: ad ognuno il suo..è la giusta e corretta pianificazione risonante.
La nostra Pineale è lì pronta a riceverne gli input orbitanti e a rimandarli alle nostre coscenze, ognuno per la sua consapevolezza, se solo ne sapessimo usare le informazioni: apriamo la mente al Pensiero libero e indipendente, questo è un preciso incipit su cui spingo tutti imiei sforzi per far comprendere la vera diagnostica dell’anima che ci rappresenta anche nelle dimensioni dell’astratto che non siamo abituati a VEDERE, tutt’al più a GUARDARE…!! ORSU’ PENSIAMO IL PENSIERO…DIAMOGLI VITA LIBERIAMOLO DALL’ASSENSO DI UNA SOCIETA’ CHE CI OPPRIME CONVINCENDOCI DEL CONTRARIO.
La sessualità in astrologia è una prerogativa espressa da alcuni corpi di nascita come quelli rappresentati dalla nostra Venere e dal nostro Marte. Come spero aver chiarito con l’articolo sulla Luna, specificando che essa non è la Donna, così come il Sole non è l’Uomo, in un tema personale non c’è rappresentata alcuna altro individuo se non se stessi e le proprie divaricazioni psicosociofisiche. Faccio fatica ad accettare per buone, infatti, le digressioni della tradizione sulle Case appartenenti alla nostra stretta o larga parentela, per cui in Terza troverremmo gli zii e in I^Casa i nonni.. ecc..ecc… La terza casa rappresenta i NOSTRI rapporti con l’ambiente sociale, anche se parliamo di un ambiente sociale molto vicino e molto stretto, anche parentale s’intende: ma non che ci sono rappresentati direttamente fratelli, sorelle, cugini e cognati, coetanei, vicini e conoscenti vari. La Prima Casa, per alcuni, dà anche indicazioni sulla nonna paterna e nonno materno, e, come se non bastasse, la professione del padre. La Prima, la Terza Casa sono la NOSTRA PRIMA, TERZA CASA, punto e basta, e così per tutte le altre case. Rendiamocene conto che in settima, dove dovremmo trovare la donna o l’uomo della vita nel segno che ci appartiene questo lo è al massimo al 50%, percentuale decisamente bassa per definirne un preciso significato: nella mia vita, direi anche lunghetta oramai, nessuna mia convivente o sposa si è uniformata al segno della settima. Mentre ogni Casa riguarda il nostro specifico modo di relazionarci con gli altri: il NOSTRO, sottolineo. Nelle nostre Case di un nonstro tema, riferentesi alla proiezione sull’equatore terrestre del “disegno” zodiacale CI SIAMO SOLO NOI…e nessun altro. Pertanto quando si parla dell’asset Venus and Mars, consentitemi questa licenza, si parla della nostra sessualità, mai riferibile ad altri, rappresentata dalla configurazione in essere dei due archetipi. MARTE e VENERE, primi significatori della simbologia sessuale, mai scindibili per darne una giusta definizione. La sessualità, dal punto di vista astrologico, bisogna infatti dire, e non è un caso, è stata molto studiata, ma tuttavia, proprio per questa confusione originaria, non sono molte le conclusioni sostenute da prove certe, così da poterle raggruppare e accordare loro lo status di accertamento specifico del simbolo rappresentato: in settima non c’è la moglie o il marito di quel segno zodiacale ma solo il rapporto matrimoniale. I tentativi, agiti così confusamente, di correlare le posizioni planetarie o particolari aspetti, nel tema di nascita, alle specifiche aree della sessualità, rimangono tentativi, anche se vi sono alcune regole generali che si possono considerare valide. La Regola determinante, come sempre dico, rivolta costantemente al principio analogico connesso direttamente alla scienza degli INIZI, l’Astrologia, è quella del principio di Congiunzione o Inizio Seme delle valenze planetarie in oggetto.
LA DANZA SENSUALIZZATA DI VENUS and MARS
La sessualità, difficile da definirsi da qualsivoglia angolazione la si comprenda, è espressione fondamentale dell’essere umano: un fenomeno complesso che vede coinvolte influenze psicologiche, biologiche e culturali. Non si può ridurre alla dimensione genitale del sesso, ma comprende una vasta gamma di opzioni, come pure di sensazioni ed emozioni. La sessualità è così anche gioco, relazione, comunicazione, scambio di piacere, momento privilegiato dell’intimità. E’ partendo da quest’ultima che la sessualità può organizzarsi nel modo più utile alla dimensione emozionale ed affettiva della coppia. Si tratta di un comportamento che ha molto a che fare con gli istinti e con la libertà o la censura che essi hanno subito nel corso dell’evoluzione psicologica e sessuale di ogni individuo. Oltre all’interesse, al desiderio e al piacere che possono essere considerati la base psicologica della risposta erotica umana, la sessualità può arricchirsi del mondo caleidoscopico dell’immaginario, che, per la sua energia e forza propulsiva, può essere considerato una vera e propria zona erogena intrapsichica che fa parte, a pieno titolo, del vasto repertorio della sessualità. Questo campo così compleso e articolato è in piena governance, si direbbe politicamente, dei due, tra gli archetipi più conosciuti della Mitologia Classica: Venere e Marte e della loro cointerazione astrale.
MARTE, governatore energetico di Ariete e magnetico di Scorpione, secondo le mie innovazioni struturali della sintassi astrologica, in quanto considero insufficientemente generiche, e quindi evasive, non solo la suddivisione nelle due categorie di base: maschile e femminile riferite ai segni zodiacali, ma anche in riferimento alla incompleta suddivisione diurno e notturno incapace a defirne l’espressione dell’animus-anima in azione, rappresenta l’energia sessuale e istintiva/impulsiva dell’individuo. Questa energia, secondo F.Faraoni, non è razionale e non ammette ostacoli, Marte è devastazione perché l’energia sessuale devasta ogni cosa e non può prescindere da nessuna razionalità. È per questo che la morale sessuale conduce spesso a forme di regressione e di repressione; alcune filosofie orientali ritengono che la “guerra” e la “violenza” (aspetti oscuri di Marte) sono espressioni di un’energia sessuale repressa, oppressa e incapace di fluire attraverso l’orgasmo e quindi fluente attraverso la forza fisica dell’istinto devastatore. Marte è il pianeta che domina il segno dell’Ariete, prende il nome dall’antico dio della guerra, e già in antichità era considerato portatore di situazioni pungenti e rovinose. L’interpretazione del suo geroglifico, oggi accettata da quasi tutti gli astrologi, è quella dell’energia aggressiva che si distacca dal mondo soggettivo e parte verso un bersaglio lontano. Marte-Ares nella psicoastrologia è associato, come pianeta, anche all’energia erotica e sessuale, quindi viene associato a questo pianeta una pseudonatura dionisiaca, una ricerca dionisiaca attraverso la sessualità. Nella astrologia psicologica Marte è un archetipo del Tema Natale studiato per verificare la capacità fertilizzante dell’uomo e per verificare se possibili anomalie siano da attribuire a cause psicologiche o fisiche: infatti è considerato per antonomasia il pianeta della sessualità e quindi della procreazione, della fertilità, espressa nel maschio con l’attivazione del pene, nella donna con l’erezione clitoridea: quindi voglio sottolineare che non si esprime solo nel femmile, come si legge nell maggioranza dei testi. Marte è l’impulso che porta il seme maschile nell’alveo uterino, pronto a riceverlo, con lo scopo di procreare. Ma l’impulso marziale non risulta logico-razionale e quindi si deve dedurre che non vi è una costante logica nella procreazione perché l’archetipo marziano spinge l’uomo e la donna a compiere questo atto: il primo ad agirlo la seconda a riceverlo, entrambi con lo scopo di provare un piacere fisico e mentale da estendere, se consapevolizzato, alle innumerevoli fonti sensibili, anche quelle sovradimensionali di cui non abbiamo pratica. Dunque, Marte è prima di tutto “edonismo”, ricerca il piacere dai suoi atti, dai suoi istinti, dalle sue “forme”. Marte, dico e sottolineo, è il governatore della nostra LIBIDO, energia espamsa nel nostro universo psicofisico, che ci dà il senso della vita cui partecipiamo: la Casa domificata segna il grado del desidero, dell’affermazione dell’Ego Sum, regola l’aggressività, è associato alla collera, all’ira, financo al raptus omicida/suicida. Nella tradizione indiana MARTE è la Kundalini dormiente che corrisponde alla Libido…: chi non vive la propria Libido non risveglierà mai la sua Kundalini…!! Quindi studiare Marte radicale in un tema di nascita è importantissimo per comprendere ciò che è represso e ciò che è espresso nell’individuo. Un buon Marte corrisponde quasi sempre ad una buona capacità dell’individuo di rispondere agli input dell’ambiente, corrisponde alla capacità di trovare piaceri nella vita; un Marte affitto è quasi sempre un sinonimo di “complessi” interiori e di incapacità espressive dell’individuo che possono manifestarsi, ad esempio, con la frigidità nella donna o con disturbi meccanici nell’uomo.
VENERE governatore energetico di Bilancia e magnetico di Toro, è denominato pianeta dell’Amore nella sua accezione più nobile. Il geroglifico associato a questo pianeta, dice il collega F. Faraoni, è un cerchio alla cui base giace una croce capovolta: questo simbolo rappresenta l’immanenza del sentimento orgiastico (il cerchio) che prevale e sovrasta il sentimento spirituale (la croce). In un’altra ottica nel cerchio possiamo intravedere la materia terrestre esaltata nel conscio, nella croce la materia spirituale demonizzata nell’inconscio: la croce capovolta corrisponde all’interramento dello spirito nelle radici ctonie della terra, è per questo che la venere astrologica ha caratteristiche e simbologie luciferiane. Capovolgimento da me descritto in un articolo specifico (http://www.ilnadir.com/tecnica-astrologica/276-venere-capovolta.html) che non significa opposizione, ma appunto capovolgimento: Amore/Non-Amore (non odio) in essa rappresentati. Come pochi hanno compreso data la sua forte inclinazione orbitale, rispetto all’asse terrestre. Le simbologie di Venere fanno ricondurre l’emanazione di questo pianeta anche nei piaceri dionisiaci. Venere risulterebbe essere, quindi, la Madre di Lucifero nella tradizione biblica, il cherubino edenico che venne sprofondato nello sheal dando origine al demonio. In Babilonia venne chiamata Astarte, ma trova affinità anche con Cerere, Cibele, Astoreth, Ishtar. La Venere come divinità viene definita da Kerenyi Karoly assetata d’amore ma consapevole di essere capace anche di donare una illimitata voluttà amorosa: “questa dea ebbe tra gli dei e gli uomini, come funzione ed ufficio, il bisbiglio delle fanciulle, il riso e la malizia, la dolce voluttà, l’amore e la mitezza“. La dea dell’amore esprime un’energia di affinità, è l’asse bipolare di tutte le creature come di tutti gli elementi dell’Universo. L’affinità in Venere, che gli Alchimisti definiscono come la tendenza che ha un corpo di combinarsi con un altro corpo, e che essi associano ad una energia quasi psichica, è l’affinità degli elementi di cui la scienza ha verificato il ruolo fondamentale in tutte le manifestazioni trasformative della natura e della vita, è la stessa energia dell’amore che attira l’una verso l’altra le creature, quindi il solve et coagula, dice bene F. Faraoni. Venere è il simbolo psicologico di tutti questi aspetti energetici e mitogenetici. Venere in astrologia ha la funzione estetica del piacere, esprime la capacità di dedicarsi a sé stessi e agli altri con lo scopo di piacere. Fornisce informazioni utili circa la sessualità nelle donne, come è stato per il discorso di Marte. Venere è il pianeta delle sfumature perchè il suo studio astrologico permette di ritrovare in una sola personalità numerosissime “entità” ed “espressioni” emotive. La Venere, infatti, ci informa anche circa le tendenze sessuali di una persona. Mentre Marte ci dice come l’impeto sessuale è espresso, la Venere ci dice verso cosa questo impeto è rivolto: anche se diffido di questa precisa suddivisione essendo entrambi fusi in un solo obiettivo comune: il dinamismo sessuale individuale. Nella Venere possono scoprirsi molte cose che l’individuo stesso non sa di possedere inconsciamente e nel profondo: la Venere ci informa, quindi, a che esperienza evolutiva è chiamato l’individuo nel contesto della sessualità. La sessualità è infatti un’esperienza di vita importantissima, forse la più determinante, perchè essa conduce e spinge la persona a penetrare i misteri più profondi dell’Ego individuale e dell’Ego collettivo. Nell’atto sessuale, e nell’apice dell’orgasmo, la Venere comincia a vibrare più di tutti gli altri pianeti, e la sua valenza si trasforma in una “chiave ermetica” che dà accesso a quella parte del cosmo spesso non percepita durante la quotidianità. Riflettete un attimo: durante le vostre faccende quotidiane, il vostro lavoro o i vostri impegni, non avete la mente concentrata sul “cosmo”, sull’eternità, sull’infinito e l’insondabilità. Questi pensieri sono obliati, nascosti e taciuti dalla razionalità, dagli obblighi che la routine impone. Nell’atto sessuale, specie nel momento dell’orgasmo, non a caso chiamato piccola morte (soprattutto nel moto femminile), è la mente inconscia a sovrastare, una mente che però somatizza e avverte la materialità. In questo momento si entra in contatto col cosmo intero, con l’immensità, l’eternità, e per pochi istanti, nel momento dell’orgasmo, ogni pensiero della mente razionale svanisce e ciò che rimane è quel mistico toccare l’altra dimensione della vita, la morte, la piccola morte. Quindi una buona Venere in un tema di nascita è sempre sinonimo di una predisposizione dell’individuo ad ascoltare ciò che la sua anima ha da dire; rivela una buona capacità di piacere e di piacersi, una buona estetica, un gusto particolare per il piacere in genere. Una Venere disarmonica può essere particolarmente pregiudicante per la serenità dell’individuo, che potrebbe avvertire l’incapacità di trarre benefici dai piaceri della vita, e risulterebbe quindi frustrante per l’individuo e la sua anima.
Archetipi in realtà molto complessi e troppo poco compresi, aggiungerei, con le solite veloci disamine generaliste che tendono sostanzialmente a dividerne le componenti, invece mai divisibili, proprio perchè sono in perfetta agone polare tra loro: dove c’è Marte, c’è Venere e viceversa. Bisogna comprendere che nella logica mentale quando si esterna un giudizio, qualsiasi giudizio, noi potremmo credere che lo facciamo seguendo una nostra unica precisa componente conoscitivo-educativa: che so quant’è bello quell’attore X o quell’attrice Y. In questa frase, solo aparentemente esposta verso un giudizio relativo al concetto di “bello”, senza rendercene conto, abbiamo inserito il nostro concetto di “brutto”, perchè scegliendo X per un uomo e Y per una donna tra i belli, abbiamo inevitabilmente e contemporaneamente inserito la nostra conoscenza di brutto escludendo tanti altri. Dstinguerne le doti è un esercizio utile e significativo ma diventa sterile se poi non si cerca una composizione fruibile che li accomuni entrambi per un giudizio finale esaustivo del processo legato al principio di sessualità che si esprime proprio dall’analisi della loro fusione. Quindi nessun archetipo viaggia da solo..: Marte e Venere sono una coppia e sono in coppia nella dinamica astrologica proprio come lo sono Mercurio con Giove e la Luna con Saturno (avendo e-stratto il Sole, nel mio nuovo compendio astrologico, dal suo governo leonino inadeguato.
A fronte del transito concomitante di Venere e di Marte, come sempre, v’invito a leggere lo scritto particolareggiato al riguardo, organizzato sapientemente dai nostri collaboratori dellla Redazione del ilNadir.
PILLOLE d’ASTROLOGIA NADIRIANA di Anna Furmiglieri:
–Venere in Scorpione dal 23 Settembre al 18 Ottobre 2016
–Marte in Capricorno dal 27 Settembre al 9 Novembre 2016
–VENERE IN SCORPIONE
Il segno zodiacale dello Scorpione corrispondente alla ottava casa zodiacale quella della morte, della trasformazione, del cambiamento, e con Plutone, suo maestro governatore, al mondo delle pulsioni sotterranee e segrete è l’archetipo dell’energia collegata al processo di trasformazione, di morte e rinascita psicospirituale, ed in particolare dell’energia delle pulsioni sessuali incanalata alla sublimazione spirituale, in ragione che tra stato di coscienza inferiore e superiore, quella inferiore resta limitata alla ricerca del piacere materiale del corpo fisico, mentre quella superiore è vicina alle regioni più elevate alle quali è possibile accedere se si sviluppano gli organi spirituali (chakra) propri di queste regioni, sviluppo collegato ai nostri comportamenti, sentimenti e pensieri e soprattutto alla manifestazione dell’amore nella sublimazione spirituale. Il transito di Venere nello Scorpione pone un percorso che ha come obiettivo di non “strisciare per terra” (come fa in natura l’animale scorpione), ma di sublimare quindi l’energia sessuale per diventare, simbolicamente come un’aquila che vola nello spazio. Nel segno d’Acqua dello Scorpione, che annienta per meglio ricostruire, succede la fase trasformatrice che tende ad orientare dal piano inconscio al piano individuale, un sentimento che genera la differenza vitale tra Materia e Spirito, una maggiore intensità e completezza della coscienza, il mistero velato e svelato che rompe i legami dell’entità umana e della sua anima con il piano della materia, cioè la dissoluzione dello stato materiale di coscienza, legata al mondo illusorio sensoriale. per poter finalmente Rinascere e “vedere” il significato puro. Venere pianeta dell’armonia, dell’amore e della bellezza, in Scorpione entra nel mondo della percezione, penetrante, in grado di esplorare nelle profondità della mente umana e nell’animo umano, possiede un lato sensibile che conosce il mondo delle pulsioni, dona la grandissima capacità di cogliere ciò che non è visibile.
Venere in Scorpione genera la capacità di vivere l’amore con una grande intensità che esteriormente cela il profondo sentire delle emozioni, influisce un grande fascino in un identità avvolta dal mistero che rende attraenti e carismatici, in un velato trasparire di una profonda sensibilità che non si mostra., ma in grado di gestire pulsioni, emozioni e istinti, con padronanza delle emozioni. L’energia di Venere in Scorpione si esprime esteriormente attraverso il sesso, sublima l’energia sessuale e la trasmuta in un’illuminazione delle stesse energie che provoca, unisce la sensualità alla sensibilità delle emozioni del mondo emotivo, che nel regno dell’inconscio si acutizza nell’intuizione e acquisisce strategiche abilità psichiche, capaci di cogliere la più profonda emotività dell’animo umano, sentita con una sensibilità magnetica, quasi ipnotica.
Venere in Scorpione andrà a formare un aspetto di trigono con Nettuno in Pesci, un aspetto di sestile con Plutone in Capricorno, un aspetto di quinconce con Urano in Ariete
L’aspetto di trigono con Nettuno in Pesci, unisce la sensualità percettiva dello Scorpione, alla sensibilità emotiva del Pesci, così uniti nell’elemento Acqua la percezione si acutizza nell’intuizione e acquisisce strategiche abilità psichiche, capaci di cogliere la più profonda emotività dell’animo umano, sentita con una sensibilità magnetica, quasi magica.
L’aspetto di sestile con Plutone dal Capricorno, attiva l’impulso di una Venere istintuale che, in Scorpione, è proiettata a sublimare l’energia sessuale, per trasformarla dai suoi sensi a un’elevata sensibilità ai battiti dell’anima, nei suoi valori più profondi, la costanza e la perseveranza, il carisma penetrante e l’acuta percezione si uniscono alla stabilità, al sentire di voler coltivare la sensibilità emotiva e vivere emozioni in amori duraturi, costruiti su basi di solidi valori.
L’aspetto di quinconce con Urano dall’Ariete, indica l’imprevedibilità degli incontri amorosi, e possibili iniziative prese rapidamente.
Nei Segni Zodiacali la posizione planetaria di Venere in Scorpione, influisce principalmente sui segni appartenenti alla triade dei segni d’Acqua connessi a questa configurazione dalla congiunzione al pianeta e dall’aspetto di trigono, seguiti dai segni che si pongono in aspetto di sestile e semisestile. Dinamici invece i segni che si pongono in aspetto d’opposizione e di quadratura. Le energie saranno chiaramente più sentite nei settori occupati dai campi individuali del Tema Natale, in riferimento al proprio segno Ascendente, le valutazioni relative ai Segni Zodiacali potranno trovare valenza in considerazione del proprio zodiacale Ascendente e negli aspetti che il transito forma con le posizioni dei propri pianeti natali.
Lo Scorpione in aspetto di congiunzione, pone in rilievo la sua penetrante sensualità, il suo carisma si rivela in un magnetismo che accresce il suo fascino in grado di emanare un’attrazione ipnotica irresistibile, l’amore si pone in primo piano e la percezione psichica istintiva si sensibilizza, accresce nell’innata indole nella perpetua ricerca dell’intesa cerebrale con l’amato che si rivela ancor più alta e accentuata.
I Pesci in aspetto di trigono, viaggia nei pensieri dedicati all’ardore dei sensi, la mente s’immerge in stati sognanti, nascenti da emozioni sentimentali che si vestono di fantasiose immagini dettate da sentite intuizioni, i Pesci tenderanno a mostrare un’elevata espansività proveniente da un accentuato stato di benessere interiore, donato dai piaceri dell’amore.
Il Granchio in aspetto di trigono, accentua la sua ricettività intuitiva. La percezione accresce, proiettata nella sua natura istintiva di proteggere e difendere i legami affettivi, si eleva l’emotività legata alla predisposizione verso i valori della famiglia e soprattutto verso i figli, tenderà essenzialmente a concentrare il suo pensiero su di loro. Venere in Scorpione, l’indole tenera e affettuosa nei confronti della persona amata, la passione e la devozione con cui creano l’intesa dove l’affettività e la profondità di sentimenti del Granchio diverranno una solida base per la relazione d’amore.
Il Capricorno favorito dall’aspetto di sestile, sarà toccato dagli influssi di questa Venere percettiva che penetra nella sua sensibilità assopita risvegliandone i sensi, unendo il lume della ragione fedele a ciò che è visibile, in equilibrio a ciò che non è visibile del mondo delle emozioni. I nativi sentiranno d’essere spinti a far emergere emozioni e una sensibilità che nella loro indole non mostrano, acquisendo un atteggiamento che esercita un’attrazione carismatica sugli altri, e nei loro rapporti relazionali potrebbero verificarsi incontri che inaspettatamente accendono la scintilla dell’amore, che si libera in un celato sentimento di tenerezza e senso protettivo, e si esteriorizza in un intenso desiderio dell’amore sessuale per l’amato
La Vergine in aspetto di sestile, negli scambi del rapporto di relazione sentimentale col partner, sarà in grado di captare le emozioni in una sensibilità che non si mostra, spronata a esplorare il profondo sentire dei sentimenti dell’amato. Segno di terra dominato più dalla ragione che dai sensi dell’amore carnale, tenderà nel ragionamento razionale, in un’accurata analisi delle percezioni influite da Venere, che la porterà a cercare traguardi concerti costruiti su basi stabili, in un giusto equilibrio tra sentimento e ragione.
Il Sagittario in aspetto di semisestile riceverà influssi, che potranno porsi in aiuto nelle risoluzioni di circostanze che appaiono poco chiare, nei rapporti di relazione sentimentale. Tali soluzioni potranno presentarsi sotto forma di risposte improvvise, a seguito di ponderati ragionamenti protratti nella valutazione delle problematiche, i risvolti si riveleranno in una rinnovata atmosfera colorata di romanticismo e tenera affettuosità, nel calore dell’abbraccio dei sensi e dell’intesa del desiderio sessuale.
La Bilancia in aspetto di semisestile riceve influssi che spronano a valutare le proprie risorse e i punti di forza che vivificano il rapporto di relazione d’amore, legati agli aspetti e punti di vista in comune, condivisi col partner. Dovrà porre la sua attenzione a evitare atteggiamenti che possono apparire superficiali e irritare il partner per irriflessive mancanze nei suoi confronti, che potrebbe portare a dissidi nel rapporto di relazione Una più attenta partecipazione e potrà creare un’atmosfera avvolta di romanticismo.
Il Toro in aspetto di opposizione, con Venere suo pianeta governatore, potrà sentirsi in dissonanza, poichè la sua attenzione potrà essere richiamata a rivolgere lo sguardo all’importanza della qualità della relazione sentimentale e al valore del suo rapporto col partner, oltre al rapporto carnale e passionale. Influssi che donano una percezione intuitiva, stabiliscono un equilibrio, tra sensibilità emotiva e desiderio di soddisfare il piacere dei sensi, che potrà accrescere la relazione nei suoi valori più profondi. Accresce il fascino della passionalità taurina, e il senso protettivo verso l’amato, di cui dovrà porre attenzione che non si riveli in un più alto senso di possesso.
L’Aquario in aspetto di quadratura, riceve energie dinamiche che possono influire disturbando l’atmosfera del rapporto di relazione sentimentale, acutizzando la tendenza ad apparire distaccati dai sentimenti. L’aspetto dinamico, indica che un eccessivo distacco dalla vita di relazione sentimentale, potrebbe creare un’atmosfera carica di tensione con facili diatribe e dissidi col partner, che potrebbe sentirsi trascurato.
Il Leone in aspetto di quadratura, potrebbe assorbire influssi dinamici che rivelano dissonanza, nel legame affettivo del rapporto di relazione d’amore, a causa del temperamento dominante che potrebbe risultare eccessivo e creare dissidi e contrasti. La tendenza a rivelare un atteggiamento istintuale verso il senso di comando, apparirà impulsivo e irriflessivo nel voler prevalere. Gli influssi dinamici richiamano a ponderare tale senso del dominio sulle persone a cui si è affettivamente legati, e a trasformarlo facendo prevalere il senso di protezione con espressioni che esteriormente si rivelino più armonicamente estesi in manifestazioni di atteggiamenti dolci e carichi di tenerezza affettiva.
L’Ariete in aspetto di quinconce, sulla frequenza energetica degli influssi planetari di Venere in Scorpione, potrà acquisire percezione psichica e capacità di esplorare le profondità della mente e dell’anima. Tenderà a vivere l’amore con una grande intensità, gli influssi di Venere in Scorpione doneranno carisma. La percezione emotiva si acutizza in una sensibilità magnetica, proveniente dalle emozioni d’amore, nei suoi valori più profondi e la naturale tendenza all’iniziativa esalta un fascino che si colora di dolcezza e tenerezza nei confronti dell’amato e genera un’energia capace di dominare la realizzazione del desiderio d’amore.
I Gemelli in aspetto di quinconce riceverà influssi che doneranno la capacità di trasformare i loro sensi in un elevata sensibilità nel riuscire a percepire le emozioni dalla persona amata e che porteranno ad assumere atteggiamenti più adeguati per l’armonia della relazione. Le energie acquisite faranno sentire ai nativi una nuova forza interiore, che eleva la loro naturale capacità comunicativa. Apprende con capacità intuitiva la sensibilità dell’animo umano e di comprendere ciò che non è visibile, quasi telepaticamente.
-MARTE IN CAPRICORNO dal 27 Settembre al 9 Novembre 2016
Marte in astrologia, rappresenta la forza combattiva, il coraggio, la capacità di lottare contro le avversità, è la capacità di agire, simbolo di azione e iniziativa, la sua energia si manifesta potenzialmente nel modo di saper prendere l’iniziativa e tramutarla in azione.
Con Marte in Capricorno le caratteristiche di Marte si vestono di tenacia e resistenza, di pazienza e di costanza, legate al senso del dovere, si distingue nel proferire la capacità di saper fissare una meta da raggiungere con grande determinazione, attraverso i mezzi che porteranno a realizzarne l’obiettivo. Marte in Capricorno influisce un forte senso del dovere, capace di assumersi qualsiasi responsabilità, senza sentire il bisogno di dipendere da qualcuno su cui poter contare, rendendo cioè indenne dal ricorrere all’eventuale dell’aiuto di qualcuno, anche se si è legati da affetti e sentimenti, poiché la tendenza sarà di acquisire la capacità di mantenere le emozioni sotto controllo e di voler far riconoscere il proprio valore, attraverso le sole proprie risorse e la propria efficienza, potrà far apparire un atteggiamento freddo e distaccato, controllato, a difesa di quella parte sensibile nelle emozioni che si considera molto più fragile. In Capricorno è simbolo di “ascensione verso le alte cime”, in relazione alla decina casa astrologica che rappresenta, è simbolo di realizzazione, della posizione personale, il traguardo prefissato e il potere come risultato dello sforzo compiuto. Marte in Capricorno si attiva con la meta di far riconoscere la propria efficienza per quanto si è in grado di fare e con il proprio valore. La perseveranza e la costanza si unisce alla capacità di azione e iniziativa.
Marte in Capricorno, nel suo transito formerà un aspetto di sestile con Venere in Scorpione, un aspetto di quadratura con Giove in Bilancia, un aspetto di trigono con Mercurio in Vergine, un aspetto di sestile con Nettuno in Pesci, successivamente si troverà in aspetto di quadratura con Urano in Ariete.
L’aspetto di sestile con Venere in Scorpione è un connubio che fortifica i legami sentimentali, accende la passione d’amore nell’attrazione fisica, una Venere sensuale che si unisce all’azione, l’iniziativa e alla costanza che si orienta su un senso di responsabilità stabile e costruttivo.
L’aspetto di quadratura con Giove in Bilancia, se da una parte può apparire dinamica, dall’altra sprona ad amplificare la ricerca dell’armonia, nel senso di giustizia, proprio nelle relazioni interpersonali e in particolare nei rapporti di relazione sentimentale, inoltre gli effetti dinamici in altri settori, spronano all’azione, al fine di mettere in atto le realizzazioni dei progetti pazientemente elaborati, col suggerimento di muoversi con azioni diplomatiche.
L’aspetto di trigono con Mercurio in Vergine è certamente favorevole nella comunicativa, che si manifesta intellettiva e razionale, mentre l’aspetto di sestile con Nettuno in Pesci dona alla razionalità, il senso dell’intuito nella scelta delle proprie azioni.
L’aspetto di quadratura con Urano in Ariete, si presenta in un dinamismo che spinge all’iniziativa presa in modo rapido, contrario al calmo e riflessivo senso di agire di Marte in Capricorno, per effetto di eventualità che possono manifestarsi inaspettatamente.
Nei Segni Zodiacali con la posizione planetaria di Marte in Capricorno, gli influssi sono maggiormente sentiti dai segni appartenenti alla triade dei segni di Terra connessi a questa configurazione dalla congiunzione al pianeta, il Capricorno, e dall’aspetto di trigono, Il Toro e la Vergine seguiti dai segni che si pongono in aspetto di sestile i Pesci e lo Scorpione, e semisestile, l’Aquario e il Sagittario. Dinamici invece i segni che si pongono in aspetto d’opposizione, il Granchio e di quadratura, l’Ariete e la Bilancia. Influssi minori saranno sentiti dai segni che si pongono in aspetto di quinconce, i Gemelli e il Leone. Le energie saranno più sentite nei settori occupati dai campi individuali del Tema Natale in riferimento al proprio Segno Ascendente Zodiacale e negli aspetti che il transito forma con le posizioni dei propri Pianeti Natali.
©Anna Furmiglieri
Redazione ilNadir
Riprendendo, dopo questo esauriente excursus planetario di A. Furmiglieri sui due pianeti, per finire la logica dei due archetipi dell’amore e della sessualità si può certamente sostenere che Venere congiunto a Marte è sicuramente un aspetto che indica una forte componente erotica, passionale, un’insaziabilità edonistica…, ma ci indica anche la necessità dell’individuo di conoscere le forti energie sessuali, di sperimentarle concretamente: è evidente che i legami tra i due pianeti produce un forte elemento significante, concetto molto alchimistico senza alcun dubbio.
Anche in questo binomio planetario, trasudante un magnetismo animico, legato all’amplesso vincolante dei due archetipi principe della sessualità e dell’erotismo, mi piace descrivere questo transito di Venere in Scorpione e di Marte in Capricorno come un tango passionale e straziante, ballo che sappiamo essere intriso del sangue marziale e della sensualità stravolgente di Venere. Un tango quindi che alimentando un ritmo che sappiamo struggente apre alle informazioni dell’ICP. Possiamo esprimere significativamente il proprio ICP che ne dà la giusta misura previsionale ed indagativa, come spero, ormai abbiate compreso nel leggere le mie articolate indagini planetarie. In riferimento quindi alla Venere, l’inizio di questo suo transito in Scorpione si veste, questo anno, come insegna la logica di una delle mie ultime scoperte, l’I.C.P. o Incipit Cosmogonico Planetario (da non confondere con il Satus Tempus Cosmogonico o STC), dell’aurea capricorniana, per essere esatti a 12°32′ nella configurazione su Greewich, domificata in IX^Casa. Quindi una Venere vestita delle ossa del Capricorno, espressa per intero transito con la compente specifica della Nona Casa, quella che sta transitando in Scorpione: quindi una relazione tutto sommato aderente alle logiche tradizionali d’incontro tra segni zodiacali. Una Venere in Scorpione, genericamente, ha un carattere molto complesso: è dominata da profondi impulsi emotivi, è piena di risorse e possiede un forte magnetismo fisico che traduce in un aumento progressivo del possesso dell’altro, alimentando forti capacità emozionali a volte ritorte contro se stessa. Mantenendo la visione generica essa è la Venere dei passionali, anche se, dice la tradizione, in questa sede è in esilio: d’altra parte sappiamo che, sempre genericamente, lo Scorpione in qualche modo risulta essere il segno più sensuale dello zodiaco. Questa Venere quindi si veste capricorno. Il Capricorno aggiunge una forma di timidezza e riservatezza alle animosità affettive di questa Venere che diviene maggiormente abile nel campo della pianificazione e strategia già alta nella longitudine scorpionale. Diviene una Venere dall’emozioni maggiormente affidabili che consentono exploit psicofisiche di fiducia e di responsabilità. Non sono disposto a confermare però la rigidità sessuale, che aderisce alla dinamica capricorniana troppo spesso “scheletricamente” considerata. Come sempre quindi i Segni favoriti realmente in questo transito venereo in Scorpione, aldilà degli allineamenti soliti dei segni acquatici, saranno quelli che presentano i valori (Sole, Luna, Nadir, Ascendente, Mediocielo, Stellium) capricorno nel loro tema.
Stesso ragionamento vale per il transito marziale. In riferimento quindi a Marte, l’inizio di questo suo transito in Capricorno si veste, questo anno, come insegna la logica di una delle mie ultime scoperte, l’I.C.P. o Incipit Cosmogonico Planetario (da non confondere con il Satus Tempus Cosmogonico o STC), dell’aurea bilancina, per essere esatti a 26°36′ nella configurazione su Greewich, domificata in III^Casa. Quindi un Marte, re delle guerre, vestito dell’armonia bilancina. espressa per l’intero transito con la compente specifica della Terza Casa, quello che sta transitando in Capricorno. Quindi riassumendo potrei dire un Marte saturnizzato, dato che il pianeta sappiamo essere sia governatore del Capricorno che esaltato in Bilancia. un Marte in Capricorno quindi corretto dalla giustizia consapevole di saper essere chi si è veramente: i bluff qui cadono. Un Marte anche ingentilito nelle maniere se vogliamo, anche se attraversando il Capricorno potrebbe essere, bellicoso com’è, più coriaceo e convinto negli obiettivi da raggiungere. La marzialità di questo transito diviene inquieta in quanto risulta contrastata da forze opposte: quella del Capricorno realista, solitario, introverso, diffidente, che tende a decisioni ferme, alla stabilità e solidità, vestita o meglio, investita dalla marea altelenante dell’aurea Bilancia che sappiamo essere sognatrice, socievole, delicata, emotiva che sente la necessità di scambi continui e di tenerezza. Ciò accentua la riflessione, la diplomazia, il senso d’osservazione, ed anche una eccellente capacità di giudizio (data l’esaltazione di Saturno) che predispongono a riuscire, per molti Capricorno, segnati dalla Bilancia nel loro tema, in qualche funzione ufficiale. Come sempre quindi i Segni favoriti realmente in questo transito di Marte in Capricorno, aldilà degli allineamenti soliti dei segni di Terra, saranno quelli che presentano i valori (Sole, Luna, Nadir, Ascendente, Mediocielo, Stellium) Bilancia nel loro tema.
Per comprendere meglio tutto il rendimento dei due transiti in oggetto di questo articolo, come ho appena spiegato nel transito di Giove appena pubblicato, vanno entrambi riferiti ai loro INIZI: alla Venere Scorpionica precedente e così al precedente Marte in Capricorno. Poi vanno riferiti all’unico autentico riferimento del nostro Inizio: l’Ascendente punto essenziale che c’incarna, come Verbo docet, nel nostro processo d’individuazione. Un punto ascendente sensibilmente animato per comprendere veramente, dove e soprattutto come, balleranno questo tango autunnale, magneticamente avvinghiati l’un l’altro questi due grandi dei dell’Olimpo presenti alla base costante del nostro processo fondante la personalità che ci contraddistingue da ogni altro essere umano.
Roma 29.09.2016 ©Claudio Crespina
Redazione ilNadir
BIBLIOGRAFIA
-F.Faraoni
-Astramentis.it
AVVERTENZA
N.B. Il Nadir, invita i suoi lettori, come sempre, a conoscere maggiormente il proprio segno Ascendente, oltre che quello Solare, in quanto migliore spia per una visione astrologica che non sia di semplice significato generico. Pertanto per avere una maggiore aderenza con il reale significato dei transiti planetari, l’invito è di leggere, in primis, il segno del proprio Ascendente e poi, sintetizzarlo con quello del proprio Sole di nascita così da avere una visione più efficace, mai realmente aderente però, della realtà psicologica e fisica che ci assorbe con continuità quotidianamente, tenendo sempre presente che la combinazione del segno con l’ascendente non è sufficiente, a caratterizzare una persona. Per avere una descrizione veramente personale, bisogna redigere ed analizzare la Carta del Cielo di Nascita completa, basata cioè su data, ora e luogo di nascita: realtà identificativa che viene evidenziata solamente dal Tema Natale personale, circoscritta significativamente anche da un ulteriore specifica qualitativa e quantitativa dei valori planetari in essere, grazie alla recente scoperta dell’I.C.P. o Incipit Cosmogonico Planetario e dalla conoscenza del proprio Nadir di nascita, prima grande scoperta da ricercatore astrologico, in analogia sincronica con la realtà astronomica, del fondatore del sito dr. Claudio Crespina.