Astrologia Psicologia e Sessualità

PEDOFILIA….vigliacca…!!!!

CORRIERE DELLA SERA.  Le intercettazioni – Il sacerdote non risponde ai magistrati
Le richieste del parroco «Portami
un bimbo moro. Li voglio con problemi»
Don Riccardo resta in carcere: «Può rifarlo»..dice il magistrato.
Le intercettazioni – Il sacerdote non risponde ai magistrati
Le richieste del parroco “Portami un bimbo moro. Li voglio con problemi…così obbediscono….”…!!!

Don Riccardo resta in carcere: «Può rifarlo…”.

Resta in carcere don Riccardo Seppia, lo ha deciso ieri mattina il gip Annalisa Giacalone, confermando l’arresto del sacerdote genovese da venerdì sera in cella a Marassi con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un chierichetto sedicenne e di cessione di stupefacenti. Potrebbe «reiterare il reato» o inquinare le prove. Ieri don Seppia si è chiuso nel silenzio.

Dopo un colloquio con il suo avvocato, Paolo Bonanni, una volta davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere: «Don Seppia — ha detto il legale — è pronto a assumersi le sue responsabilità, a spiegare quello che è accaduto, chiederò che sia presto ascoltato dal pubblico ministero. Prima però voglio leggere con attenzione l’ordinanza di custodia di cautelare, cosa che oggi non ho potuto fare».

 
«Nel nome del demonio»
Quaranta pagine di ordinanza dalle quali emerge una personalità sconcertante. Don Riccardo, un parroco, bestemmia come il peggiore dei miscredenti, saluta l’amico ex seminarista con un “Che Satana sia con te”, così blasfemo sulla sua bocca che è difficile pensare sia solo un’eco ironica di quella “forza sia con te” di Guerre stellari. E anche se fosse solo un saluto irridente, come può un sacerdote “giocare” col nome di Satana..? O forse c’è da credere che sia proprio lì la sua forza…?
 
L’ordinanza è un elenco di telefonate, messaggini, e anche intercettazioni ambientali effettuate nella canonica della chiesa del Santo Spirito dove don Riccardo si incontrava con i suoi amici per parlare di “bei ragazzi” e di come avvicinarli. Il contenuto è durissimo, le frasi choccanti. A un ex seminarista, un quarantenne che ha lasciato gli studi teologici per diventare barista e poi croupier, don Riccardo “ordinava”, è proprio il caso di dirlo, i ragazzini: “Portami un bambino, diceva, mi raccomando l’età, meglio un moretto, un negretto”… Sembra incredibile a leggersi se non fosse frutto di precise
intercettazioni…. e  l’amico risponde: “Vado nella zona della Fiumara e vedo di trovarti qualcosa”. Sottolineo QUALCOSA.. !Satana, io penso, è un educando in confronto a questi due serpenti…!! La Fiumara, nel ponente di Genova, è uno di quei non luoghi dove un tempo dominavano le fabbriche meccaniche, oggi sostituite da grandi centri commerciali e giardini spelacchiati. La notte è luogo di trattative e di incontri…come ne esistono in tutte le città.
Devono avere “Problemi di famiglia”.. “Li voglio giovani, più giovani possibile” –dice senza il benche minimo scrupolo l’irritante don Riccardo- non sedicenni, meglio quattordicenni e che abbiano problemi di famiglia”. Insomma una lista per la spesa…!!! Li cerca fragili, don Riccardo, ragazzini con famiglie povere, emigrati, «negretti», sui quali esercitare l’autorità dell’uomo adulto e del sacerdote. E impartisce questi stessi ordini anche ad un altro suo adepto: un marocchino che si muove fra Genova e Milano, con il compito di rifornirlo di cocaina e di ragazzi.
L’ex seminarista è ora indagato per prostituzione minorile, il marocchino e un commerciante genovese sono accusati di favoreggiamento nell’ambito dei reati inerenti alla droga. Quella cocaina che don Riccardo avrebbe consumato e usato per pagare prestazioni sessuali: “Mandami quel ragazzo — messaggi all’amico — ho tanta roba”. E quando la cocaina non era disponibile, il sacerdote avrebbe pagato gli incontri con 50 euro, “il solito regalino”. L’accusa di violenza sessuale nei confronti del chierichetto si riferisce a un incontro avvenuto in canonica, al termine del quale don Riccardo invia ancora una volta un messaggio all’ex seminarista: “L’ho già baciato in bocca”. Lo stesso chierichetto, interrogato, avrebbe confermato l’episodio. In questi giorni gli inquirenti stanno ascoltando a Milano e Genova diversi ragazzi, alcuni minorenni, che avrebbero subito le attenzioni di don Riccardo. Colloqui dolorosi, che si svolgono con l’assistenza dello psicologo. È difficile liberarsi dell’ascendente di un adulto che indossa la tonaca. Don Riccardo non è accusato solo di violenza sessuale, gli è contestata anche l’aggravante di aver agito contro un soggetto “in condizione di inferiorità psichica o fisica”. Ecco la peggior vigliaccheria che questi infami esseri agiscono nei confronti di piccoli, indifesi o derelitti e per questo in primis chiedo VENDETTA …senza pietà…Almeno “giocassero” ad armi pari….!!! Sono forti con i deboli e i diseredati…proprio come faceva P.P. Pasolini adescando le sue vitime nella più bassa e povera periferia romana…: altro delinquente di razza più che un grande letterato.., come l’intellighentia del 68′ lo aveva soprannominato…Nulla contro, badate bene, con la dinamica omosessuale o libertina che dir si voglia, ma mi sembra lecito pensare che sia bene che atti d’amore o di sesso siano accettati parimenti da entrambi le parti e non agiti con la forza della disperazione o del bisogno economico..dallo svantaggio dell’unio nei confronti dell’altro più ricco o importante.  Per un prete, parroco, vescovo o cardinale che sia è anche peggio: c’è violenza ulteriore in questo atteggiamento prevaricante la povertà, il bisogno famigliare, l’ingenuità infantile ..coperti da una tonaca che li investe di signoria e di potenzialità fuori dell’ordinario…: una messinscena diabolica che neanche il diavolo in persona, per quanto smaliziato possa essere, è in grado di organizzare…!!
«Non posso dire ciò che sono» «Vieni da me, sono solo» scrive sul telefonino a un quindicenne che gli risponde: «Non posso sono a scuola». Don Riccardo: «Sono solo anche domani mattina. Di’ alla mamma che sei a scuola e vieni da me». Da parte del sacerdote un’ossessiva ricerca di incontri di ragazzi, la necessità di usare un linguaggio scurrile, le confidenze all’amico che gli dice «io sono frocio, non ho alcun problema a dirlo», e lui che risponde: «Beato te». Era davvero questo don Riccardo, questo orco? Lui, dalla cella, ha cercato di negare: «Solo parole ». Una specie di gioco erotico, una doppia personalità che simanifestava quando don Riccardo camminava sul lato oscuro, bestemmiando, comprando cocaina e ragazzi. Il suo legale sta già pensando alla perizia psichiatrica.
Ho volutamente trascritto quasi per intero l’articolo del Corriere della Sera, firmato da Erika Della casa, aggiungendo quà e la qualche mio pensiero, perchè si può credere a tutto, ma aldilà dei convenevoli di rito a cui il perbenismo esasperante ci ha abituato, io sono assolutamente rimasto basito, dalle parole virgolettate, frutto di registrazioni, del parroco demoniaco, che oggi, come se non bastasse, addirittura confessa anche di essere sieropositivo…!!
Insomma chi più ne ha più ne metta. Ho sentito qualcuno dire che bisogna stare attenti al giustizialismo di facciata. Beh io credo di essere un convinto sostenitore del concetto di “prova provata” e sono estremamente convinto, vieppiù, che è meglio un delinquente libero che un innocente in galera…, ma in questo orrendo caso siamo di fronte ad un estremo tentativo di violenza che è certamente INDIFENDIBILE…perchè quasi inconcepibile…!! o No?  

Voglio sottolineare inoltre che ho messo questo articolo nella sezione della sessualità e non in quella religiosa, proprio perchè sto valutando l’aspetto prima dell’uomo e semmai dopo, solo dopo, quello del religioso, che comunque conta e non si può sottovalutare minimamente: la copertura ecclesiastica è un’arma micidiale se non viene arginata e compresa nella sua essenza religiosa (divina è decisamente fuori posto in tutti i sensi…per come la penso io su ciò che è divino..). Orrendo non certo perchè motivo di scandalo sessuale: nulla è motivo di scandalo sessuale per quello che mi riguarda in quanto in tanti anni di lettura astrologica ho sondato in lungo e in largo l’anima e il corpo dell’essere umano femminile e maschile ed ho raggiunto la piena convinzione che l’unica perversione esistente è quella che prevede il profitto sui minori in senso lato, intendendo con ciò, qualsiasi forma di asservimento che si instaura nei confronti di chi non può sottrarsi alla persuasione … “obbligatoria”. cioè all’obbligo di prestazione sesuale, non alla scelta libera dela stessa. Quindi vale per i bambini, ma anche per i poveri del mondo, per i ghettizzati, insomma per tutti quelli che non possono agire in piena libertà d’intenti perchè costretti da motivi legati alla disperazione di..vivere, meglio di sopravvivere: badate bene tenuti volutamente in certe condizioni di estremo bisogno proprio per soddisfare le esigenze di certe “personcine” che rappresentano la VERA FOGNA del mondo..I poveri servono mettiamocelo bene in testa, così come i malati o i disperati: servono come cavie, come utilizzo sessuale per chi non può agire alla luce del sole….Riflettete bene su tutti i cosiddetti aiuti che vengono richiesti dalle organizzazioni mondiali (in realtà mondialiste..), i vari “Telethon” nel mondo: SONO SOLO TRUFFE ORGANIZZATE per questi bellinbusti disgraziati e fraudolenti.  Pertanto una persona che si fa prete, che prende i voti ecclesiastici, quindi una persona che si “copre” agli occhi della  gente con una maschera inequivocabile, legata alla bontà ufficializzata, è ancora più vigliacco di chi, comunque colpevole, affronta a viso aperto il suo demone….La chiesa, vera colpevole, è un chiaro ricettacolo di individui falsi e falsificatori proprio perchè consente nel loro alveo la mercimonia dell’immagine  “santa” di un dio che questi signori non vedono e non sentono minimamente. LA CHIESA è l’artefice responsabile di questo virus indecente, proprio perchè ne garantisce l’alibi, la copertura civile e, aldilà delle dichiarazioni di facciata, tutte scandalizzate degli eventi qua e la verificatesi in questi anni, ancora non si vedono VERI e SERI PROVVEDIMENTI per tentare almeno di estirpare dal di dentro questo bubbone che è ramificato a tutti i livelli dell’oligarchia ecclesiastica. La “Santa”, consentitemi il virgolettato, Sede, a fronte di siffatti scandali, concernenti strettamente i suoi ambienti, si è limitata ad apostrofare in modo eloquentemente ipocrita tutte le maestranze, guardandosi bene di sottolineare la sua colpa specifica. Essa infatti oltre a invitare alla collaborazione con le autorità civili, chiede che i vescovi assicurino ogni impegno nel trattare gli eventuali casi di abuso che fossero loro denunciati secondo la disciplina canonica e civile, nel rispetto dei diritti di tutte le parti… Beh come sforzo per la verità niente male…Forse, si poteva fare di più..o no?
I molti difensori ormai di vittime di presunte violenze da parte di sacerdoti, dicono che il caso don Seppia è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più ampio in Italia. I casi giudiziari conosciuti dalla stampa oggi sono circa 140, il resto, la maggior parte, spesso non giunge all’attenzione della magistratura per prescrizione, vergogna delle vittime e per un certo clima di omertà rispetto ai crimini degli ecclesiastici… Alla bisogna è famosa la storia di Capua, città in cui vive un sacerdote, Don Pasquale Scarola, che nel 2000 ha patteggiato una pena a due mesi di reclusione e a 4 milioni di lire per aver molestato una bambina con 200 telefonate. A oggi non ha versato nulla, è in corso un giudizio civile per il risarcimento del danno e lui dice messa nella stessa parrocchia di sempre..
Che ne pensate..? Soprattutto la Chiesa cosa fa?  Mi preoccupa il silenzio dei suoi sostenitori: di quelli come Don Baresi. Di Don Massaferro. Di Pinuccio La Monica. Tutti quei soggetti collegati tra di loro che si scambiano finte informazioni, che hanno come scopo solo lo screditamento delle vittime e di chi le difende…Incolpando non i preti ma i piccoli indifesi, intesi invece come provocatori…!! Dove siete? Uscite dalle vostre tane, fate sentire la vostra infida voce, fate un bello striscione oppure stampate un nuovo libro con la vita e le opere di Don Seppia (chissà nel mercato del porno che successo avrebbe), o ancora arruolate qualche vergine prefica e fatela marciare con una bella candela in mano, fatevi sentire per Dio, anzi, per Satana, non vedete che uno dei vostri è in difficoltà..? 
Voglio far comprendere però che in casi estremi come questo di Don Seppia non è la pedofilia in se a tenere banco. Quella è semmai il vertice di un sommerso malato. Deviato. Represso (ma neanche tanto a dire il vero)…!! Frustrato (quello certamente sì), ma soprattutto terribilmente bigotto ed ipocrita. Un vertice malato quindi che vede il bambino (abusato) come punto ultimo, di non ritorno, per sfogare il proprio Ego malato…imbastardito dalla dinamica ecclesiale: bene-male; dio-demonio. “Ho mandato quel sms ma solo perché ero sotto l’effetto della coca e non ho mai compiuto gli atti di cui mi accusano, fatelo sapere ai miei genitori e al vescovo”. Così si sarebbe giustificato a caldo, in cella, parlando con il cappellano del carcere, don Riccardo (…) A Sestri Ponente don Riccardo era nato il primo maggio del 1960 e quindi era stata un festa per l’intera comunità quando, nel 1996 era stato nominato parroco dall’allora vescovo di Genova Dionigi Tettamanzi. Ed è proprio all’immagine di uno del posto, del ragazzo cresciuto nel quartiere, figlio di due persone perbene (…) che si richiamano i parrocchiani che (…) hanno strenuamente difeso don Riccardo. A volte con vera e propria rabbia nei confronti dei giornalisti considerati dei ficcanaso screditanti le persone..perbene…!!
 

L’ASTROLOGIA CHE PARLA. Il neo transito di NETTUNO in PESCI, la casa del governo religioso, spirituale, ha fatto un “brutto” scherzetto al parroco demonio…(Sole a 11° del Toro in settima, il settore delle relazioni, Ascendente Scorpione…probabile, data l’incertezza dell’ora esatta di nascita circa alle 18:55, ma senza alcuna verifica) che finalmente sarà obbligato, si spera, a pagare i suoi orrendi crimini. Orrendi ancor di più, perché perpetrati nei confronti di  minori e maggiormente insani perché cercati su persone disadattate e emarginate: i poveri del mondo!! Nettuno, pianeta dello Spirito, nel radix di don Seppia è a 7° in Scorpione, congiunto all’Ascendente a 6°, opposto quasi esattamente al suo Sole: già questo dato è sufficiente per parlare di un disturbo…, fatemelo dire, iconoclasta..generato da una più che probabile dinamica distorta dell’apparato sessuale “toccato sensibilmente” sull’asse dell’orizzonte Toro-Scorpione da quel Nettuno virale. Nettuno che così configurato è certamente la dominante del Tema.  Il Sole taurino, confortato dal trigono del demoniaco Plutone in Vergine opposto esatto a Kirone, il guaritore ferito, subisce una forte quadratura da Urano, congiunto al Mediocielo leonino-realizazione vocazionale, nel suo tema radix. Quindi il transito di Nettuno in Pesci trigonando il suo Nettuno di nascita ha agevolato la metamorfosi dell’uomo-prete riorientandone la coscienza: ha anche consentito la scoperta delle malefatte di questo prete vigliacco…!! Il suo tema natale parla chiarissimo e non lascia dubbio alcuno sul suo schema mentale (tra l’altro è decisiva la forte opposizione Luna- Saturno sull’asse Granchio-Capricorno: la madre, la donna visti con rigore e sospetto..e agiti con estrema sofferenza: la donna-madre è combatuta dall’ombra saturnina). Come sempre l’astrologia in sinergia con la psicologia rende i suoi servigi al massimo livello indagativo, coadiuvando ad orientare correttamente la visione del blocco, della ferita interiore, dell’ombra che ci pervade nell’analisi del tema. Ombra e ferita che prima o poi, nel corso della vita, dobbiamo affrontare obbligatoriamente senza difenderci, come spesso accade in questi casi cosiddetti delicati, visti i rappresentanti, nella cura “psichiatrica” che diviene non la giusta risoluzione per comprendere il blocco, ma la via di fuga per non espiare in realtà le proprie colpe.. Difatti nessuna cella e nessun manicomio risolverà il problema erettivo dell’istrionico  parroco, per quanto lo si possa internare: avrà sempre la possibilità di incontrare ragazzi innocenti con cui ..divertirsi anche in galera..: Sono sufficenti un po di soldi e tutto continuerà come prima anche se la libertà dell’uomo sarà stata “congelata” per un po di anni. In realtà la cura, la vera cura, sarà possibile solamente se qualche transito dei lenti s’intrometterà sul tema di Don Seppia in modo da poter risolvere i numerosi blocchi esistenti: solo così ci sarà la vera espiazione e il cambiamento altrimenti, per come la penso io, nessuna cura in chiave mentale avrà effetto per quanto bravi possano essere i psicoterapeuti che saranno chiamati a dirimere la cocente questione.., semmai saranno chiamati…!!!

Roma,  05/2011                                                          

Dr. Claudio Crespina

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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