Spiegare l’Ariete e il Leone da una sensazione di estrema fluidità. Sembra infatti che non ci siano difficoltà a cogliere i tratti caratteristici di questi segni nelle persone che si possono osservare. Sono due segni limpidi, rispecchiano le forze della natura: almeno ad una prima analisi indagativa. Spiegare il Sagittario è più complicato. E’ stato uno dei segni che ho dovuto studiare molto tempo per poterlo capire. Sarà perché è un segno che si può considerare anch’esso “doppio”, ma c’è una visone straordinaria nell’attraversarlo che non si comprende con i soli occhi dell’incombenza decifratoria. I segni cosiddetti doppi sono più difficili da definire. A dire il vero, come ho detto, è più complicato di questo, poiché esistono due tipi di Sagittario, l’estroverso che vive attraverso i suoi istinti terrestri e l’introverso che vive con la parte più umana del segno. Tutti i due i tipi hanno in comune un fuoco interiore che si vede nei loro occhi. Pieno di passione, il Sagittario è sempre pronto a combattere per il suo ideale che sia materiale, sociale o spirituale. E’ un segno che lavora su questi 3 livelli, cercando di armonizzarli non sempre riuscendoci. Segno di fuoco, mutevole, domicilio di Giove, simbolo dell’anima che si eleva al di sopra della croce della materia e dell’espansione attraverso la saggezza.
In sintesi, la libertà dell’anima dal dominio della materia. Il nome del Sagittario in ebraico è Qesheth che significa arco ed anche arcobaleno, simbolo di una fase del processo alchemico. L’arco non è solo lo strumento per lanciare le frecce, inteso come desiderio di conquista del lontano, ma il principale elemento architettonico di sostegno che “sfida” la forza di gravità per costruire verso il Cielo.
L’arcobaleno rappresenta l’aspirazione spirituale dell’individuo, il patto tra il mondo terreno e quello Celeste. Il Sagittario che significa l’Arciere porta la freccia che trapassa l’arcobaleno, poiché il suo sentiero conduce dalla Luna di Yesod al Sole di Tiphareth. La freccia è il glifo più semplice e puro di Mercurio, simbolo della Volontà “mirata”, espressione della forza creatrice. ..E Tutto viene trasmutato nell’Immagine della perfetta Volontà. Il nono Segno dello Zodiaco rappresenta la filosofia, la religione, gli affari esteri, i lunghi viaggi, l’iniziazione, la ricerca spirituale. Un valido esempio di iniziazione nel rituale cristiano è rappresentato dal sacrificio di Gesù e la rinascita del Cristo che vengono celebrati tramite la trasformazione simbolica della messa. Il primo segno di fuoco, l’Ariete, rappresenta l’affermazione del Sé, il secondo segno di fuoco, il Leone, esteriorizza il Sé. Il Sagittario è la realizzazione del Sé. Il segno opposto, i Gemelli, indica la comunicazione istintiva, il Sagittario rappresenta l’accesso meditativo al centro del Sé. Il Tarocco di riferimento è la Temperanza. Questa lamina rappresenta la consumazione del Matrimonio Reale ed è “la gemella” della sesta, quella degli Amanti, che si riferisce ai Gemelli, governati da Mercurio. Nono Segno dello Zodiaco, Mobile, Doppio, di Fuoco, il Sagittario va dal 22 novembre al 22 dicembre, con i soliti due giorni di mobilità, all’inizio ed alla fine, a seconda degli anni. I Segni Mobili simboleggiano la duttilità, la plasticità, l’adattamento paziente alle varie situazioni che la vita o il nostro prossimo ci possono imporre. Segno doppio, per l’eterno dualismo tra Ideale e Reale che divide per la vita intera gli appartenenti a tali Segni, come più avanti vedremo. L’Elemento Fuoco rappresenta invece l’energia Vitale che si trasforma in Azione, in Passionalità, in Istintualità, in Generosità e Calore umano.
Sotto il Segno della Vergine si hanno le prima avvisaglie dell’autunno; il caldo e la luce diminuiscono ogni giorno un po’, sbiadiscono pian piano i colori, si annacquano odori e sapori. Ogni giorno è un filino più corto del precedente. Il 22 Settembre siamo all’Equinozio di Autunno: la temperatura si abbassa, lentamente ma inesorabilmente; le piante rinsecchiscono, molti animali vanno in letargo ed anche l’uomo si “rattrappisce” fisicamente; è, infatti, costretto a coprirsi sempre più ed a passare sempre più ore al chiuso. Siamo cioè alla demarcazione tra il primo gruppo ed il secondo gruppo dei Segni zodiacali: la divisione dell’Orizzonte è delineata dalla Linea Ascendente che divide a metà esatta il Cerchio, partendo da 0° Ariete, fino a 0° Bilancia (in senso antiorario). Linea questa che non è un semplice tratto di penna ma una frontiera ben precisa tra due mondi: l’introverso al di sotto fino alla Vergine e l’estroverso al di sopra partire dala Bilancia fino ai Pesci. C’è più tempo per pensare, per meditare, per progettare, sotto il Segno Sagittario la creatura umana ha infatti ormai affrontato e superato tutte le difficoltà del contingente, ha le provviste per sopravvivere e le mura per proteggersi, scaldarsi dai rigori invernali; dopo aver conosciuto sin nei minimi dettagli il suo territorio (ciò è avvenuto sotto il Segno Gemelli), c’è la spinta ad esplorare, conoscere, cosa si nasconde al di là delle montagne, oltre il mare. Prototipi sagittariani per eccellenza, sotto questo profilo, possono essere Ulisse, Marco Polo e Cristoforo Colombo e, ai giorni nostri, gli astronauti ma anche gli “internet-auti”..se mi si consente il neologismo un po artificioso.
Orizzonte non solo materiale ma anche metafisico. Si affacciano i primi lampi di Trascendenza che prendono appieno forma sotto il Segno Scorpione, quando si fa nitida la consapevolezza della Morte. Si “costruiscono” i vari pensieri filosofici e si abbandona il semplice culto degli dei fotocopia degli umani a favore di religiosità più raffinate, metafisiche. Terzo Segno di Fuoco, il Sagittario è quindi diverso dai due che lo precedono sulla Ruota Zodiacale; Ariete e Leone sono, infatti, Segni nettamente fisici, carnali, immersi nel carnale: Fuoco di paglia Ariete, che divampa e brucia in un attimo, per rinnovandosi all’infinito; Fuoco del falò, costante e rassicurante quello del Leone. Segno di Fuoco al disopra dell’Orizzonte, il Sagittario. Per tal motivo brucia, illumina e scalda anch’esso ma si pone delle problematiche, cerca di vedere e capire al di là del suo raggio di calore ed illuminazione. Fuoco dello Spirito anche, che può ardere non per l’impulso dei sensi ma per degli Ideali. Spesso quindi, nei tipi Sagittario (Segno doppio, ricordiamolo), lotta intestina tra Carne e Spirito, tra sensi da soddisfare ed Ideali da raggiungere. La lotta, nella giovinezza quasi sempre a favore della carne, si affievolisce pian piano, con l’età quando spesso ha la meglio l’Ideale. Spesso, non sempre. A dimostrazione di questa doppiezza il suo maggior simbolo è Il centauro. Esso è una figura della mitologia greca, metà uomo e metà cavallo, dal carattere irascibile, violento, selvaggio, rozzo e brutale, incapace di reggere l’alcool, irruento. Dante nella Divina Commedia colloca i centauri nell’inferno (Inf. XII) come custodi-giustizieri dei violenti contro il prossimo, in rapporto diretto con il loro carattere violento avuto in vita. La figura del Centauro viene rivisitata anche da Machiavelli, il quale la usa per descrivere il suo modello di governante perfetto, umano, sì, ma anche ferino (in particolare simile a un incrocio tra un leone e una volpe), in quanto l’esercizio del governo implica l’uso di forza e astuzia. La stagione del Sagittario è il tardo autunno che sconfina nell’inverno, tempo di raccoglimento, di silenzio della natura, di Fuoco pacato e rassicurante. Nel grembo della terra, il seme inizia il suo processo di germinazione. Il suo segno grafico non è un caso che sia espresso dalla freccia puntata verso l’alto, simbolo di slancio vitale e di evoluzione.
L’immagine è quella del Centauro, mitica creatura divisa a metà tra la natura umana e spirituale, e quella istintiva e violenta del cavallo. Nel ciclo evolutivo umano indica il passaggio dalla coscienza individuale al piano spirituale.
Come processo psichico è la capacità di ampliare i propri orizzonti, di proiettare le proprie energie oltre l’esperienza e i valori personali. Questo segno occupa il nono posto nello Zodiaco e si riflette nella nona Casa. Appartiene ai segni ignei a manifesta, quindi, l’energia, la prontezza e l’entusiasmo. In quanto segno comune, somiglia ad un metallo ben temperato, solido ma flessibile, rigido e suscettibile di curvarsi ad arco. Lo si può ugualmente assimilare ad un razzo che mira alle grandi altezze poiché è spontaneo e agile.
Una parte di se in questo segno igneo si dedica all’azione dinamica e sportiva. E’ un grande sportivo ed ama i giochi all’aria aperta, preferibilmente quelli più animati. Le persone influenzate da questo segno sono leali, generose, spontanee, ambiziose, caritatevoli, gioviali, franche, sicure di sé stesse. Questo segno, in conseguenza alla sua corrispondenza con la nona Casa, produce l’amore dei viaggi e delle imprese. La sua influenza rende conservatori, accorda prontezza nelle decisioni e precisione nei comandi, grazie alle vibrazioni di Giove. Ma la flessibilità di questa natura è così grande che può dare ordini così come accettarli. Il carattere è ottimista e gaio e gli amici sono fedeli. Il senso del movimento e della locomozione è così pronunciato che il soggetto non ama affatto restare sul posto; gli occorre una occupazione che concili il suo bisogno di movimento fisico e le sue aspirazioni intellettuali; non può vivere senza aria ed esercizio. Anche se è obbligato ad esercitare una professione sedentaria, le ricreazioni ed i divertimenti gli sono indispensabili. L’immobilismo è il mezzo più sicuro per scuotere i suoi nervi per ucciderlo. Ama la libertà d’azione e di parola e si esprime in generale senza preoccupazioni; è molto impulsivo. Come visto il simbolo del Sagittario suggerisce un doppio significato di carattere. Il centauro con la sua freccia ed il suo arco presenta un lato umano ed uno animale. Il lato animale incita esageratamente ai divertimenti, al rilassamento, ai giochi. La gioia di vivere è troppo sviluppata. Il bisogno di movimento è tale che al di fuori dell’ambiente sportivo l’entourage non può gioire di nessuna tranquillità, a meno che non si abbiano dei compagni dotati dello stesso desiderio di agitazione. Il bisogno di libertà e di espansione conduce facilmente ai misfatti ed agli eccessi nei piaceri ai quali si abbandona senza riserva. Il lato umano, al contrario, rappresenta l’uomo che si eleva verso le regioni dello spirito e che lancia la freccia delle sue aspirazioni verso l’infinito. E’ un grande sportivo ed ama i giochi all’aria aperta, preferibilmente quelli più animati. Le persone influenzate da questo segno sono leali, generose, spontanee, ambiziose, caritatevoli, gioviali, franche, sicure di sé stesse. Questo segno, in conseguenza alla sua corrispondenza con la nona Casa, produce l’amore dei viaggi e delle imprese. La sua influenza rende conservatori, accorda prontezza nelle decisioni e precisione nei comandi, grazie alle vibrazioni di Giove. Ma la flessibilità di questa natura è così grande che può dare ordini così come accettarli.
Il carattere è ottimista e gaio e gli amici sono fedeli. Il senso del movimento e della locomozione è così pronunciato che il soggetto non ama affatto restare sul posto; gli occorre una occupazione che concili il suo bisogno di movimento fisico e le sue aspirazioni intellettuali; non può vivere senza aria ed esercizio. Anche se è obbligato ad esercitare una professione sedentaria, le ricreazioni ed i divertimenti gli sono indispensabili. L’immobilismo è il mezzo più sicuro per scuotere i suoi nervi per ucciderlo. Ama la libertà d’azione e di parola e si esprime in generale senza preoccupazioni; è molto impulsivo. Il simbolo del Sagittario suggerisce un doppio significato di carattere. Simpatico il Sagittario! Quando apre la porta sai già che è lui o lei, poiché il gesto deciso e veloce ha provocato una corrente d’aria che ha spalancato le finestre. Ti ricarica sempre con il suo ottimismo e ti trascina fuori per una passeggiata che ti cambia le idee, oppure ti prepara uno dei suoi piatti preferiti, poiché è un eccellente cuoco. Allegrone, godereccio, il Sagittario ama bere e mangiare e gode di tutto quello che può far gioire il suo corpo, sesso incluso naturalmente. Beninteso, non ha limiti e spesso ingrassa invecchiando. Eppure, è uno sportivo, ama tutte le discipline sportive molto dinamiche, addirittura violenti: equitazione, sci, calcio. Gioca a golf anche a ottant’anni il nostro Sagittario! Scrivo al maschile perché diciamo “il” Sagittario, ma tutto quello che dico è valido anche per le donne. Le bambine Sagittario si arrampicano sugli alberi e competono con i maschi. Questo segno, meno dell’Ariete certamente, essendo maschile, toglie infatti molta femminilità alle donne. E’ ovvio, parlo sempre in generale, perché si sa che tutti gli altri elementi del tema possono influire su questo aspetto. Il centauro con la sua freccia ed il suo arco presenta un lato umano ed uno animale. Il lato animale incita esageratamente ai divertimenti, al rilassamento, alle, cose, ai giochi, ai pari. La gioia di vivere è troppo sviluppata. Il bisogno di movimento è tale che al di fuori dell’ambiente sportivo l’entourage non può gioire di nessuna tranquillità, a meno che non si abbiano dei compagni dotati dello stesso desiderio di agitazione. Il bisogno di libertà e di espansione conduce facilmente ai misfatti ed agli eccessi nei piaceri ai quali si abbandona senza riserva. Il lato umano, al contrario, rappresenta l’uomo che si eleva verso le regioni dello spirito e che lancia la freccia delle sue aspirazioni verso l’infinito.
L’altro animale metafisico che lo rappresenta, anch’esso a simboleggiarne il costante dualismo, l’icona più antica del Sagittario è più del centauro, l’Unicorno, cavallo selvaggio che poteva essere ammansito soltanto da una fanciulla pura. Lo Spirito che può imbrigliare la carne. Il corno che spunta sulla fronte dell’animale simboleggia il Pensiero, che si attiva quando è stimolato da forze positive. La parte umana deve tener strette le briglie perché gli impulsi animali non impediscano di arrivare alla Saggezza. Rispetto all’Unicorno, il Centauro è già animale dimezzato. La sua metà anteriore è diventata Uomo.
IL SAGITTARIO E I SUOI M I T I
E proprio legati dal centauro sono alcuni Miti centrali del Segno, quello Prometeo, di Issione e quello di Chirone.
Prometeo fu il benefattore degli uomini, poiché insegnò agli uomini l’uso del fuoco. Gli animali non conoscono questo elemento, ma l’uomo nel momento della sua conoscenza ebbe una evoluzione diversa. Prometeo, per questo dono dato agli uomini, fu punito da Zeus, poiché questa conoscenza dell’uso del fuoco, faceva sì che l’uomo si avvicinasse sempre più agli Dei. Questa conoscenza poteva dare l’opportunità di diventare “immortali”, così, Zeus sentì lesa la sua maestà e punì Prometeo e quindi fu incatenato ad una roccia e ogni giorno un’aquila gli divorava il fegato che continuamente ricresceva. Fu punito perché aveva superato i limiti, fu mosso dal grande amore per gli uomini e volle aiutarli, donando loro la possibilità di cucinare i cibi, determinando un passo evolutivo notevole, ma anche accese la scintilla divina del fuoco della intelligenza verso spazi infiniti, attraverso il pensiero infinito. Da questo supplizio lo salvò Eracle, l’eroe umano, colui che superò se stesso attraverso le dodici fatiche. Prometeo incatenato alla roccia, rappresenta la nostra coscienza superiore, incatenata dai vincoli umani, che potrà essere liberata solo quando nascerà il senso di umanità dato dalla visione olistica della vita.
Issione è ancora sotto l’ombra di Scorpione (Segno che precede Sagittario), del quale mantiene tutta la drammaticità. Per sposare Dia, figlia di Deioneo, Issione promette al padre dell’amata ricchi doni; ma quando questi si presenta per ritirarli, Issione lo fa precipitare in un pozzo che vomita fuoco. Il senso di colpa per questo infame tranello è tanto grande che Issione rasenta la follia; Giove, commosso da sì grande pentimento, lo perdona e lo accoglie nell’Olimpo. Ma la carne è debole ed anche nell’Olimpo Issione non riesce a dominarla; viene preso da passione per Era e tenta di possederla. Giove non permette, ovviamente, che la sua sposa sia violata e manda incontro ad Issione una nuvola che rappresenta Era. Dall’abbraccio tra l’infoiato Issione a la nuvola nasce un figlio che poi si accoppierà ad una giovenca che darà alla luce il primo Centauro. Issione per il suo sacrilego desiderio, viene prima legato ad una ruota di fuoco e poi gettato negli Inferi. Egli simboleggia quindi il lato Sagittario prigioniero delle passioni e degli istinti, incapace di valorizzare l’altra sua parte, quella spirituale, che pure gli viene concesso di conoscere (l’accoglienza nell’Olimpo).
Chirone è invece un Centauro buono, equilibrato, sapiente, dotato di un eloquio affascinante; egli è amato e rispettato da uomini e Dei che gli affidano con piena fiducia i loro eredi perché li educhi, li istruisca. Oltre che educatore, Chirone è anche medico. Nella sua Grotta (simbolo del mondo interiore dell’uomo), si sposano Peleo e Tedide, Dea della Giustizia. Ucciso da una freccia avvelenata, Chirone è trasportato da Giove in Cielo e per lui viene creata la Costellazione del Sagittario. E’ chiaro che mentre Issione simboleggia la parte animale dell’uomo, Chirone rappresenta quella spirituale e le possibilità dell’Anima di contenere gli impulsi distruttivi della materia. Ricordiamo, che per Freud il cavallo è simbolo della sessualità mentre per Jung è qualcosa di ancora più profondo e complesso; la Libido, l’Energia Vitale nella sua totalizzante esplosione. Nella tarda civiltà greca il centauro viene sostituito da un arciere su un cavallo bianco. L’uomo ed il cavallo non sono più fusi come nel centauro ma figure separate. L’uomo può sia dirigere l’animale dove desidera, sia scendere di sella; viene comunque sempre sottolineato sia l’impulso erotico (l’animale, la freccia scoccata), sia quello avventuroso e spirituale (la freccia verso l’alto, che vola lontana).
Sagittario
secondo la logica morpurghiana
22 novembre – 22 dicembre circa
esaltazione di X
domicilio primario di Giove
domicilio base di Nettuno
caduta di Plutone
esilio di Mercurio
esilio di Y
PAROLE CHIAVE
Curiosità, impazienza, giocosità, ingenuità, entusiasmo, cambiamento, buona fede, onestà, semplicità, desiderio di sicurezza e novità, fuga dal presente e dalla realtà
SIMBOLOGIA STAGIONALE
L’inizio della germinazione: nel grembo profondo e oscuro della terra (X) inizia il processo di adattamento al nuovo ambiente e la trasformazione del seme (Nettuno).
Come lo Scorpione, dice il collega morpurghiano M. Michelini, è additato ad esempio di tortuosità e cattiveria, così al Sagittario spetta la palma della ingenuità e della bontà, condivisa almeno in parte con il Toro: decisamente in parte, aggiungo io, perchè il Toro non agisce per bontà. Notiamo subito che si tratta di due segni femminili. È forse un caso? No, impossibile, poiché ad ogni fenomeno è sottesa una struttura assolutamente logica anche se spesso ad un esame superficiale essa non ci appare evidente. Tale constatazione ci costringe ad affermare con toni che potranno apparire drastici e categorici che la bontà nel nostro ciclo zodiacale è affidata ai segni femminili. I misogini forse per un verso insorgeranno e per l’altro gioiranno. Se infatti si sentono colpiti perché tacciati fra le righe di scarsa sensibilità ai problemi altrui, sul fronte opposto esulteranno perché all’apparenza ho fornito appigli alle secolari leggende sullo scarso acume femminile. Mi dispiace smentire i suddetti signori su questo punto, poiché l’astuzia è tutt’altro che assente tra le virtù muliebri, ma tra quelle di Toro e Sagittario decisamente sì. Sagittario e Toro hanno in comune due pianeti, Giove e X, il primo pianeta transplutoniano che regola tra le altre cose l’utero e la vita intrauterina. Per tornare all’utero e semplificando il ragionamento, dal momento in cui ha inizio la fecondazione, esso accoglie in sé con grande naturalezza il germe di una nuova vita che nutrirà, farà crescere e ospiterà fino al parto, ossia fino a quando il feto, giunto a maturazione, diventa neonato e conquista una sua esistenza autonoma. Le donne, a cui è affidato questo fondamentale compito, per i nove mesi della gravidanza donano una grossa parte della propria vita al nascituro che portano in grembo. Non dimentichiamo inoltre che fino a non molti decenni or sono molto spesso la gravidanza e il parto potevano risultare mortali per la madre. Spostando il ragionamento da un piano fisiologico, aggiunge ancora Michelini, a quello generale e astrologico, con un processo analogo il Sagittario grazie all’influenza di X, accoglie dentro di sé una causa o un’ideologia da difendere, oppure qualche creatura debole da proteggere, la nutre e la fa crescere fino a quando essa raggiunge la maturità. Il feto nel ventre materno non è ovviamente in grado di operare scelte sue e così la madre si assume spontaneamente, e giustamente, il compito di decidere per il bene della creaturina. Allo stesso modo il Sagittario, bambinone un po’ ingenuo e idealista, riterrà sempre corretto e opportuno fornire consigli agli altri anche quando questi sono del tutto adulti e svezzati e in grado di giostrare da sé con intelligenza la propria vita. I nativi del segno non fanno così altro che seguire il compito a loro affidato dallo Zodiaco, ritenendosi in un certo senso depositari di ciò che è bene e ciò che è male per gli altri. Non lo fanno per fanatismo, come può accadere alla Bilancia nei casi peggiori, ma per autentica sete di bontà. Come si sa astrologicamente i Gemelli, governati da Mercurio sono regolati all’udito e l’apprendimento. È logico allora che nel segno qui trattato, suo opposto e complementare, ci sia il pianeta che influenza l’eloquio e i grandi oratori. Giove fa sì che i nativi amino forse più di ogni altra cosa parlare, in taluni, estremi casi senza neppure riflettere su cosa vanno dicendo. Se infatti nei Gemelli è basilare il bisogno di ascoltare, nel Sagittario è fondamentale invece l’impulso a rielaborare verbalmente e filosoficamente tutto quello che si vede, sente e capisce, spiegandolo in presa diretta agli altri con la già citata amplia dose di ingenuità. Ciò fa sì che i Sagittari siano attirati dall’insegnamento e spesso decidono di esercitarlo come professione, con ottimi risultati.
Il nativo gode inoltre di solito di una notevole fiducia nei propri mezzi, che poco ha a che fare con l’egocentrismo, e di un grandissimo ottimismo. È questo indubbiamente uno dei pregi principali del segno, che gli garantisce spesso una buona dose di fortuna. La fortuna va incontro a chi è disposto ad accoglierla e che non si lascia turbare troppo da un momento negativo. Per certi versi degni eredi di Rossella O’ Hara, i nativi sono di frequente sostenitori della filosofia del “Domani è un altro giorno, si vedrà…” E la vita quasi sempre li ripaga di grossi doni. Ultimo dei segni di fuoco, il Sagittario non è il fuoco irruente dell’Ariete, non è il fuoco potente del Leone, è la fiamma che sparisce per ardere di nuovo come se non dovesse mai finire. Fiamma in movimento, il Sagittario lancia il suo corpo di cavallo in mille avventure. La sua mente umana, in continua espansione, si proietta verso mete sempre più lontane. L’arco e la freccia sono il suo simbolo. Temperamento sanguigno, schizotimico o ciclotimico, atletico, gioviale. Giove è il suo Maestro. Giove, il pianeta dell’espansione, nel bene e nel male…!
Il Sagittario, è bene capirlo, è una “totalità” nella sua doppiezza e non una “dualità” (e cioè la coesistenza di stati opposti) come i Gemelli, segno doppio per eccelllenza, opposto proprio e non a caso al Sagittario. Cosa significa? Significa che il Sagittario è nello stesso tempo animale e umano, terrestre e celeste, istintivo e razionale, si appassiona e riflette…è la personificazione dell’unità, della fusione, della sintesi. L’espansione (Giove..lo governa) è il moto del Sagittario. Andare sempre oltre l’orizzonte che gli offre la vita. Il suo “Io” cerca i propri limiti e aspira a superarli. Rapidamente il piccolo Sagittario si sente allo stretto nei limiti imposti dalla condizione umana e sente la necessità di evadere. Introverso o estroverso il Sagittario ha sempre voglia di partire. Il Sagittario ama i viaggi, l’estero e tutto quello che ha a che fare con lo “straniero”. Nella vita di un Sagittario c’è sempre un elemento “estero”: la nascita fuori dalla patria, l’espatrio, il matrimonio con uno straniero, il lavoro all’estero, in una ditta straniera o che commercia con l’estero, i figli all’estero o, semplicemente, numerosi viaggi di piacere all’estero per la scoperta di altre culture, altre civilizzazioni, altre religioni, altro mondo. Naturalmente queste persone amano l’avventura e se non possono viaggiare fisicamente, evadono con la mente leggendo libri di avventure, e non solo, cercano verità assolute in filosofie d’altri mondi e d’altri tempi, nella scienza d’oltre confine, guardando i documentari alla televisione e, adesso, viaggiando con internet.., superando i limiti teologici di qualche religione che li appassiona. Questo individuo ha una certa facilità nel relazionarsi con gli altri e si adatta (segno mutabile) all’ambiente. Lega con tutti e tutti lo trovano simpatico. S’investe affettivamente nei gruppi sociali, i movimenti culturali, le istituzioni con le quali collabora attivamente, spesso ne è il rappresentante. Ma anche in questo settore dobbiamo dividere il Sagittario in due tipi: il convenzionale e il ribelle.
Tutti i due s’investono nel sociale, ma il primo, il normalizzato, si adegua agli usi stabiliti, partigiano dell’ordine, della legalità, piegandosi alle convenzioni sociali come regole del gioco. Il senso dell’onorabilità diventa molto importante per questo tipo di Sagittario, poiché tiene particolarmente alla considerazione degli altri. Brama per il prestigio, gli onori, i riconoscimenti. Sentirai questo tipo dire “la vita è bella!”, poiché questo individuo è felice di vivere. E’ un euforico. Di buon umore, ottimista, gioioso, esuberante. E’ pacifista, liberale, comprensivo, generoso, benevolo, con il gesto e le idee larghe. Onesto, leale, franco ma anche diplomatico. Il tipo ribelle brandisce la parola libertà e indipendenza. Presto entra in lotta contro i pregiudizi, le idee preconcette e rivendica i propri diritti. Individuo di una franchezza brutale, audace, con una volontà insurrezionale. Presto, con passione, è in cerca della “sua” verità. La sua attività è a sbalzi, le sue rabbie si trasformano in collere rumorose, come un cavallo focoso periodicamente scoppia per dare sfogo al suo ardore. Queste persone non amano lavorare nella solitudine, dopo un po’ cercano l’emulazione in compagnia, partecipano con fervore, simpatia e hanno la necessità di essere apprezzate, di irradiare, di vivere in sintonia con gli altri. Se non si sentono accettate nell’ambiente da loro scelto, il loro atteggiamento diventa egocentrico, la volontà di potere va al limite del delirio e il loro disprezzo per la mediocrità terrestre va oltre il ragionevole: tale quale il rospo che si gonfia per diventare grosso come il bue, il Sagittario espande il suo “Io” in un modo inflazionistico e diventa vanitoso, antipatico.. Personalmente, riconosco subito un Sagittario: non mi lascia rispondere a una sua domanda che già me ne pone un’altra, se parlo sento che devo sbrigarmi a finire il mio discorso, poiché s’impazientisce come se sapesse già quello che volevo dire, spesso finisce la mia frase o mi suggerisce la parola se non la trovo subito. Dopo la conferma che il mio interlocutore è un Sagittario, sto zitta…allora inizia una conversazione molto interessante dove lui fa le domande e le risposte. Si, lo so, esagero un po’, ma volevo sottolineare questa caratteristica del Sagittario: l’impazienza.
NADIR in Sagittario – Zenit in Gemelli – Ascendente in Vergine
Il segno del Sagittario in sanscrito si dice DHANUS che significa arco, come passaggio dalla percezione dei sensi,
del ragionamento, o l’intuizione, alla percezione “immediata” dei Principi e dei loro rapporti: la coscienza, quì, accede al piano delle cause. L’Entità superato lo Scorpione, penetra nel mondo dei Principi, ne conosce e ne padroneggia le Energie e concepisce l’Universo sotto l’aspetto delle Leggi, sintetizzandone i Principi. In Sagittario, quindi, l’Entità entra definitavamente nel campo della manifestazione non sensibile; percepisce l’astratto, (considerando il piano della concretezza come un riflesso) come piano della coscienza. Col Sagittario, la coscienza penetra nel piano del centro metafisico: passata attraverso il sistema delle energie primordiali, regolato dalle Leggi di affinità, di corrispondenza, di causa-effetto, di permanenza della vita, di azione-reazione (leggi peraltro perfette in quanto assicurano l’esistenza e il movimento eterno di trasformazione dell’Universo, valide per un microbo come per il sistema solare – non ci si può ribellare, nè si possono tragredire senza rischiare la propria dissoluzione -) la coscienzapenetra sul piano dove si tesse il Destino di tutte le cose. Questo piano sovraintende a leggi che sorpassano la logica solo razionale e concreta; esse non possono essere affermate dal solo intelletto, poichè appartengono all’Ordine sovrarazionale che è leggibile attraverso la percezione immediata che risulta dall’intuizione generata, però, non sul piano dei sensi, bensì da una catarsi della coscienza intellettuale-sensitiva iniziata a prodursi in Scorpione. Nei Gemelli, segno complementare, l’essere umano percepisce senza che la volontà sia chiamata in causa e trova in Sagittario la comprensione alta di questa volontà. Esso non ha abbandonato la materia, la freccia sagittariana, comporta ancora la Croce ma l’ha compresa e quindi conquistata per aprirsi ai confini più remoti e infiniti possibili a seconda della sua evoluzione. Il sagittario “animale” dirige la freccia verso la doppiezza, è ipocritamente sottile, coprendosi falsamente di nobili intenzioni che proclama ad alta voce. Il medio comprende gli irrequieti, i pionieri esploratori che non pensano mai troppo profondamente, ma grazie alla loro giusta intuizione riescono nelle loro imprese spontanee e audaci. Passano per fortunati, ma si tratta di puro ottimismo. Il più evoluto, modificasenza sforzo alcuno, le caratteristiche precedenti tramite un sentimento che sgorga in lui naturalmente: l’altruismo. Si identfica disinteressatamente con un ideale perseguito, cercando la soluzione sul piano della partecipazione collettiva così da essere di aiuto agli altri. Sono, questi, personalità potenti e infaticabili, dotate di senso organizzativo e orientativo, da essere considerati dei capi o dei veri trascinatori. Magneticamente sanno attrarre ed è difficile resistergli. Hanno tutti un tratto comune: l’indipendenza di spirito e di azione che niente può piegare. La devozione alla cosa pubblica o alla causa religiosa, li spinge al sacrificio di se stessi, mantenendo un’inflessibile perseveranza nella realizzazione delle loro idee.
VISIONE ASTRONOMICO-ASTROLOGICA
Il Centro o Cuore Galattico (C.G.) è il perno rotazionale dell’intera galassia che, rispetto alla posizione del nostro Sistema solare, si posiziona in direzione della Costellazione del Sagittario, l’Arciere divino che punta alla Meta: in tal punto, la misteriosa fascia del cielo detta Via Lattea, fonte di vitalità o nutrimento cosmico, appare più luminosa (precisamente tra le costellazioni dell’Ofiuco, Scorpione e Sagittario). La scienza riconosce la presenza nello spazio siderale di tale ‘corpo’ centrale nella Via Lattea, di un “Buco nero”, denominato Sagittarius “A” che è una sorgente di onde radio molto compatta e luminosa, situata nel centro della Via Lattea: l’intendimento esoterico potrebbe definire come “Punto di Luce oscura”, un punto visibile ma misterioso, centro di attrazione del nostro Sole e di tutta la materia stellare o interstellare della galassia, chiamato dalla tradizione esoterica ‘Sole Centrale’: “è semplicemente il centro della Vita-Elettricità universale; il serbatoio in cui questa radiazione divina, già differenziata all’inizio di ogni ‘creazione’, è concentrata che i Maya chiamarono incedibilmente per quei tempi HUNAB-KU. Benché esso si trovi in una condizione neutra (Laya), pur tuttavia è l’unico Centro di Vita, di continua attrazione e di perpetua emissione”. Il Centro galattico, cancello spalancato sull’Infinito, Porta dell’Assoluto, risulta dunque all’incipit della Costellazione del Sagittario, che rivela i valori della Meta e del Cercatore. Ebbene, traguardando la parte del Cielo che custodisce il Cuore della galassia, si è scoperto che non solo il nostro piano orbitale (eclittica) ma anche l’equatore solare, nonché tutte le eclittiche planetarie del Sistema solare (a parte quella eccentrica di Plutone), sono orientate a tale Meta, al Centro dei centri, e questo da milioni di anni (presumendo relativamente stabili le inclinazioni dei piani orbitali). Ne consegue, a tal proposito, che a pochi gradi da tale Origine cosmica pulsano i nodi nord cosmici sia dell’equatore solare che dei piani orbitali dei Pianeti, ossia le loro intersezioni con l’Equatore galattico. Si potrebbe allora avanzare l’ipotesi che la proiezione del Centro galattico sull’eclittica possa essere riconosciuta quale Punto di Inizio e Origine dell’Orizzonte cosmico del Sistema solare, quale Meta e Identificazione primaria di un Piano solare orientato nella galassia. Tale Punto potrebbe essere quell’incrocio o Porta che vela e rivela stabilmente l’Origine e Meta ultima dell’Evoluzione solare, quella realtà psicogeometrica in grado anche di commensurare tali Piani superiori al nostro piano, nonché alla nostra breve esistenza umana, in particolare allorché il nostro Pianeta lo intercetta. Il Centro galattico è quel Cuore supremo che domina magneticamente gli innumerevoli sistemi solari del nostro Cosmo ‘locale’, la nostra superna Dimora che svela il suo effulgente mistero attraverso lo sciame della Via Lattea e trae il nostro sguardo e amore alla ‘realtà prima e non ultima’, all’Est cosmico del Sole posto al centro dell’Eclittica, la direzione al Centro dei centri, il supremo Sole che sorge.
La Trazione cosmica al Centro dei centri domina e presiede tutti i Cuori.
Il Sagittario è un idealista e combatte per il suo ideale. Il tipo “superiore” (quello che è riuscitoa domare la sua parte animale e ad allargare l’orizzonte della sua coscienza) è filosofo e con il suo arco lancia la freccia verso un al di là spirituale alla ricerca della Conoscenza, della Verità. Preso da un fervore nel comunicare le sue idee, la sua fede, questo individuo, come un missionario, parte spesso in crociata per suscitare delle conversioni. La religione è un veicolo che attira molto questo segno. Il tipo meno evoluto predica e fa il moralista. Discutere con lui è difficile, poiché è sicuro di avere sempre ragione e
non ammette di essere contraddetto. Simbolo grafico del Segno è, appunto, un centauro o un cavaliere che scocca una Freccia; il tutto sintetizzato, il più delle volte, in una freccia lanciata verso l’alto. La simbologia è chiarissima. Benchè Segno doppio e portatore di due tipologie differentissime tra loro, fino al 1846 il Sagittario aveva un solo pianeta dominante, Giove. Con la scoperta di Nettuno e studi astrologici approfonditi sullo stesso, si stabilì che questo nuovo pianeta era, con tutti i crismi, il secondo dominante del Sagittario: Giove come parte terrena, Nettuno come Trascendente. E’ già dal tipo fisico che si distinguono i Sagittari gioviali da quelli nettuniani. I primi sono grandi, grossi, spesso imponenti e sovrappeso; prototipi al cubo, Giuliano Ferrara (ascendente) e Luciano Pavarotti, con grande influenza del Sagittario nel loro Tema Natale, anche se hanno il Sole in Segno diverso. I nettuniani sono più “contenuti” anche perché non fanno onore esasperato alla tavola come i loro confratelli. Figura particolarissima e rara di Sagittario è Maria Callas: gioviale nella prima parte della vita, grassa, goffa, al limite della bulimia, diventò una eterea figura nettuniana proprio quando Nettuno, nel suo eterno giro, passò su punti cruciali del suo Tema natale.
Il padre di tutti gli Dei, Giove, viene generalmente descritto come pacioso, generoso, sin troppo sensibile ai piaceri della carne ma anche capace di infuriarsi e di gettare i suoi fulmini sterminatori. Per finirla con i Sagittari-Giove, grandissimo è il loro attaccamento alle cose terrene, assai forte la sensualità che, forse, si può paragonare a quella del Toro, altro Segno che vede un fortissimo Giove. Sensualità come piacere della tavola e come godimento degli agi della vita, oltre che come sessualità. Se non sa frenare le spinte all’edonismo, rischio di venirne travolto, di diventare un vizioso senza leggi né regole, Issione che viene poi precipitato negli inferi. Giove anche Giudice ed è per questo che tra le altre cose che vedremo poi, il Sagittario simboleggia, assieme alla Bilancia, la Giustizia. Il Sagittario-Giove ha nel suo Tema Natale forte peso di Segni di Fuoco e/o Acqua e del pianeta Giove, ovviamente. Se predominano invece pianeti in Segni di Aria o Terra, oppure Saturno, (e con un Giove debole), tutto viene “raffreddato”, ridimensionato; il Sagittario così segnato sarà molto più contenuto, misurato, lucido, poco incline a “trabordare”, sia sul piano fisico che su quello psicologico. Sarà il tipo Sagittario-Chirone. Egli non concepisce che altri possano mentire e tradire perché è costituzionalmente incapace di farlo. Sempre a meno di controindicazioni, assai scarsi il senso dell’humor, la capacità di prendere la vita con leggerezza; tutto diventa spesso, per un Sagittario, terribilmente serio, da chiarire, da sviscerare, da prendere nella maniera secondo lui più giusta. Ed eccolo a sentenziare, a mettere i puntini sulle i, ad alzare l’indice se una parola o un atteggiamento non rientrano nei parametri che a lui sembrano giusti. Corregge e spiega non nel modo critico, a tratti spietato, di Vergine o Capricorno. La sua è didascalia soltanto un po’ saccente. Ma mentre critica e corregge il prossimo, è poco incline alla autocritica e può offendersi a morte se si osa fargli degli appunti: a volte è proprio questo suo modo di fare che gli inimica il prossimo! La verità, se non è mediata dal tatto, può ferire anche a sangue. Vi è, come abbiamo visto, la sottolineatura alla predestinazione ai viaggi: è talmente connaturata nei Sagittari che se non viaggia fisicamente lo fa spiritualmente: i viaggi dello Spirito. E a questo punto si entra nell’ambito dei Sagittario nettuniani. A differenza del Segno Pesci che simboleggia, tra l’altro, la religiosità intima, interiore del Sacerdote sul serio consacrato a Dio, è facile trovare tra i Sagittario alti porporati che si crogiolano beati, vestiti di porpora e oro, tra gli agi e gli onori della loro posizione. Lo snobismo alligna non solo nei Gemelli ma anche nel suo segno dirimpettaio, sia pure in forme più subdole e sofisticate. Il che non ha impedito al Sagittario Giovanni XXIII (gioviale nel fisico), di raggiungere la più alta carica ecclesiastica ma, anche, di usare il suo potere per rivoluzionare l’assetto del pensiero cattolico, con il Concilio Vaticano II; evidentemente, era nettuniano nell’animo. Con il suo candore, la sua linearità e la sua mancanza di strategie, il Sagittario non conosce l’arte della seduzione, a meno di forti controindicazioni nel Tema personale. Tendenza all’amore cameratesco, alla gioia di fare le cose assieme. Negli uomini un po’ utopico trovare la fedeltà. Il loro ideale è di volare di fiore in fiore, pur mantenendo legame stretto con la propria compagna e con la famiglia. Poiché molto spesso, come si è visto, ha un lavoro che lo fa viaggiare, non è raro (tranne le dovute eccezioni), trovare Sagittari con dei piccoli harem sparsi lungo i suoi itinerari. Tendenza ad amare la propria donna più dei figli. Gli arti inferiori sono sotto l’influenza del segno. Chiediamoci ancora una volta come ciò si traduce sul piano caratteriale. Nella notte dei tempi, quando ancora non erano stati inventati sofisticati mezzi di trasporto, ci si spostava a piedi se si avevano… buone gambe, come afferma il modo di dire. In seguito venne poi l’addomesticamento del cavallo, tipico animale del Sagittario, la situazione migliorò e i nativi ne approfittarono per cominciare ad esplorare a destra e a manca. È grazie a loro, o allo spirito di personaggi con una forte vena sagittariana o un’importante casa nona sua cosignificante, che l’uomo ha esplorato il pianeta ed ora si accinge ad espandersi anche nel cosmo. Nettuno è anche il signore del misticismo ed è per tale motivo che i Sagittari hanno un buon rapporto con il divino. Su un altro fronte, ciò fa sì che appena esplorato un paese o un continente, i nativi tentino di diffondervi il proprio credo e la propria lingua madre, governata da Giove. Spesso lo fanno in buona fede con il loro tipico spirito da missionari buoni e generosi, ma in taluni casi della storia antica i predicatori si trasformarono in strumento di repressione ideologica da parte del potere conquistatore. Si veda in proposito la tragica colonizzazione spagnola del Sudamerica. L’insieme di tutte le combinazioni su descritte rende i nativi un po’ moralisti, anche se la forte influenza dell’irrequieto Nettuno fa sì che non siano sempre fedeli in amore. E’ bene approfondire la più volte citata loro ingenuità, che gli deriva dalla caduta di Plutone e dall’esilio di Mercurio. L’esilio di Mercurio li rende carenti sul piano dell’attenzione, poiché con la fretta che hanno in corpo non hanno la pazienza di ascoltare per intero il loro interlocutore. Dopo mezza frase sentita, infatti, sono certi di avere già captato anche l’altra metà non ancora detta e traggono così conclusioni affrettate.
La caduta di Plutone li rende inoltre privi di malizia e incapaci di cogliere i pensieri e le manovre sotterranee altrui. Ciò fa sì che spesso e volentieri credano ciecamente a quello che gli è stato detto, con un processo mentale simile a quello del Toro che si fida sempre di quello che vede, non immaginando che dietro la facciata possono celarsi ben altre cose. Per loro fortuna, grazie alla bontà e all’ottimismo, anche nel caso subiscano una solenne fregatura si dispiaceranno per ciò che è loro capitato, ma penseranno subito che il truffatore o il malandrino ha avuto di certo un’infanzia difficile o gravissimi problemi di altra natura. Oppure ancora che la giustizia divina prima o poi trionferà, ristabilendo la bontà sulla faccia della Terra. Non per nulla il più celebre creatore di cartoni animati infarciti di un ottimismo a volte mieloso, Walt Disney, era proprio Sagittario. La donna Sagittario-Giove, anche se ho parlato di Sagittario in senso lato s’intende, tende ad essere più conformista e bacchettona del marito ed anche lei manca, di solito, di strategie ed astuzie femminili.Tendenza a buttare la relazione sull’amichevole, sul piacere di fare le cose in comune, viaggi in primo piano, naturalmente! Il Sagittario-Giove tende a legalizzare la sua unione, mentre quello nettuniano non dà alcuna importanza alla forma ma guarda alla sostanza. La donna in particolar modo, è assi meno conformista ed attenta al giudizio del prossimo che non la sua consorella gioviale; ed anche parecchio più sexy perché il carattere più sfaccettato e complesso la rende misteriosa, intrigante. Vi sono poi Sagittari nettuniani (uomini e donne), talmente persi nel propri Ideali da non considerare più le cose della terra, sesso compreso. Il Nettuniano, al contrario del gioviale, non è conformista, gli interessa poco del giudizio della gente ed agisce quasi sempre nel modo che ritiene più opportuno. Per niente e nessuno è disposto a vendere la propria libertà ma, soprattutto, i propri Ideali. Se abbraccia la vocazione religiosa, il nettuniano non aspira certo alla porpora ma se ne va a raccogliere i derelitti nelle stazioni; o parte per le favelas brasiliane. Altrettanto potrebbe fare come laico. Il medico Nettuno, si è già detto, non diventa certo barone della medicina, ma cura i derelitti: Proprio perché molto portato alla spiritualità, il Sagittario-Nettuno sente assai più acuta la lacerazione del centauro Uomo-Animale. Non raro trovare tra i Sagittario-Nettuno artisti grandi, specie nella musica. Sul piano fisico, proprio perché si muove tanto e cerca di stare molto a contatto con la natura, raramente il Sagittario ha salute delicata; se l’organismo cede, fegato e gambe sono gli organi più a rischio. Specie se è gioviale, come si è visto dagli esempi fatti, se non fa attenzione l’obesità è dietro l’angolo, con tutti i relativi conseguenti disturbi… Il gran conciliatore integra le forze del vitale inferiore e quelle dei centri superiori. La parola chiave, dovremmo aver compreso, di Giove è abbondanza, ma gli eccessi gioviali possono portare all’egoismo e alla mancanza di considerazione per gli altri. Giove è il principio d’espansione, influenza la ghiandola pituitaria posteriore e sottende i principi d’accrescimento e di circolazione dei fluidi. Le attività fisiologiche associate sono la funzione epatica e la circolazione arteriosa. La qualità che il nativo Sagittario deve usare è “abbondanza infinita”, dono assegnatogli dall’eventuale concezione divina, (dove Giove è il dio della magnificenza e grandezza) e attraverso la freccia che scocca, può portare speranza e gioia in ogni parte del mondo.
Roma 5/12/2013 © tutti i diritti riservati Claudio Crespina
Grandi Sagittari celebri
Orazio (Quinto Orazio Flacco) (8 dicembre 65 a.C.) – oeta latino; Nerone (Tiberio Claudio Nerone Domiziano Cesare); Nostradamus (Michel de Notre-Dame) (14 dicembre 1503) – Medico e profeta francese; Andrea Palladio (Andrea di Pietro della Gondola) (30 novembre 1508) – Architetto e scenografo italiano; Sisto V (Felice Peretti) (13 dicembre 1521) – Papa della Chiesa cattolica; Ludwig van Beethoven (16 dicembre 1770) – Compositore e pianista tedesco; Gaetano Donizetti (29 novembre 1797) – Compositore italiano; Winston Churchill (30 novembre 1874) – Statista e primo ministro britannico; Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli) (25 novembre 1881) – Papa della Chiesa cattolica; Alberto Moravia (Alberto Pincherle) (28 novembre 1907) – Scrittore italiano; Frank Sinatra (12 dicembre 1915) – Cantante e attore americano; Woody Allen (Heywood Allen S. Königsberg) (1 dicembre 1935) – Attore, sceneggiatore e regista americano; Ridley Scott (30 novembre 1937) – Regista e produttore britannico;Tina Turner (Anna Mae Bullock) (26 novembre 1939) – Cantante americana; Gianni Morandi (11 dicembre 1944) – Cantante, attore e conduttore televisivo italiano; Gianni Versace (2 dicembre 1946) – Stilista italiano; Steven Spielberg (18 dicembre 1946) – Regista, sceneggiatore e produttore americano; Kim Basinger (Kimila Ann Basinger) (8 dicembre 1953) – Attrice americana; John Malkovich (9 dicembre 1953) – Attore, regista
e produttore americano; Sergej Bubka (4 dicembre 1963) – Atleta astista ucraino; Brad Pitt (William Bradley Pitt) (18 dicembre 1963) – Attore americano; Alberto Tomba (19 dicembre 1966) – Sciatore slalomista italiano;
Boris Becker (22 novembre 1967) – Tennista tedesco; Britney Spears (2 dicembre 1981) – Cantante e attrice americana; Mark Twain (Samuel Langhorne Clemens) (30 novembre 1835) – Scrittore e umorista americano
Italo Svevo (Aron Hector Schmitz) (19 dicembre 1861) – Scrittore italiano;Pietro Mascagni (7 dicembre 1863) – Compositore italiano; Vasilij Kandinskij (4 dicembre 1866) – Pittore russo; Sergio Rubini (21 dicembre 1959) – Attore e regista italiano; Carol Alt (1 dicembre 1960) – Modella e attrice americana; Claudia Gerini (18 dicembre 1971) – Attrice italiana; Jeff Bridges (Jeffrey L. Bridges) (4 dicembre 1949) – Attore e produttore americano; Daryl Hannah (3 dicembre 1960) – Attrice americana
BIBLIOGRAFIA: Un ringraziamento speciale alla notevole professionalità dei colleghi sottoelencati.
M. Senard; G. Celaia (gabriellla.it); U. Carmignani (città della Luce); M. Michelini (La Rotta di Ulisse); Astrologia 33; M. Maravalli; L. Bottagisio; L.Biazzo;