Progenia Aliena: Abductions

SIAMO GENITURA ALIENA…

 

«Se gli alieni ci verranno a trovare, quel che ne verrà fuori sarà più o meno come quando Colombo è sbarcato in America: non andò a finire tanto bene per i nativi americani…»
[Stephen Hawking]

 

 

Finchè lo scientismo imperante continuerà a ragionare con la disarmonica visione del cosmo leggeremo sempre il solito scietticismo distruttivo..che sostanzialmente ripete costantemente da secoli, seppur cambiando la forma espressiva seguendo le evoluzione dei tempi stessi: cosa questa di per se che dovrebbe far riflettere quelle menti così condizionate alla prova materiale che non riescono a vedere che quel cambiamento lessicale è un prodotto in diretto contatto con l’evoluzione dell’uomo inserito nel suo Universo e mai scisso da questo. Il dogma asettico di cui si avvale certa visione cieca e senza speranza dello scientismo esasperato che recita da millenni la solita litania funerea correlata alla nostra ricerca della vita al di fuori della Terra, per la quale incombe costantemente l’ombra del fallimento evolutivo: finora, sostengono a chiare lettere, non si è visto né  sentito nulla….!! Una forma di suicidio manipolatorio della peggior specie, a mio modo di vedere le cose..! Ragion per cui i nuovi incipit delle scoperte cosmologiche di questi ultimi anni rimangono terra arida per certi orientamenti ciechi e accecati: l’aver individuato pianeti nei luoghi più improbabili del Cosmo non significa di per se, rispondono con serena sicumera, che sarà trovata la risposta alla domanda più importante quella cioè di scoprire quali condizioni vi siano su di essi e se di conseguenza vi sia possibilità di forme di vita.

Non contenti della loro realtà pessimista congenita, senza speranza, aggiungono alle loro convinzioni ulteriori blocchi endemici che anche qualora si riuscisse ad individuare la presenza di clorofilla su alcuni di questi pianeti non si potrà comunque dedurre da ciò che su quei pianeti effettivamente esiste una rigogliosa vegetazione.. E anche qualora il dubbio sorgesse che tipo di scoperta sarebbe..?

Nonostante questo pessimismo congenito, senza speranza, qualcuno, per fortuna, crede ancora alla possibilità evolutiva dell’uomo e della sua scienza continuando ad inviare messaggi nelle profondità del cosmo, spediti dai radiotelescopi in tutte le direzioni, rimanendo in silenzioso ascolto per avvertire qualche forma di segnale proveniente dallo spazio: ma il silenzio cosmico che ci avvolge da sempre, per gli scettici, fautori primi dello scientismo esasperato, rappresenta tout court la prova di assenza di alieni intelligenti…!! E, tale cecità, spasmodicamente pessimista, non è sufficiente a calmare le loro menti al punto che arrivano a sostenere bellamente che anche qualora arrivasse un segnale interpretabile come inviato da un essere intelligente da un luogo lontano diciamo cento o centocinquanta anni luce (che è una distanza minima in termini cosmici) cosa dovremmo farcene di questa scoperta..? Non dico chi ha scritto questa follia ma sappiate che è uno scienziato rispettabilissimo stando ai ristretti canoni dell’ufficilità scientifica..!!

Il che mi fa pensare che siamo messi proprio male..se queste sono le premesse..!!

Negli ultimi decenni, i progressi dell’astronautica e dell’astronomia hanno consentito di esplorare e di osservare in maggiore dettaglio, i corpi celesti, innanzitutto quelli del nostro sistema solare, e poi anche quelli più distanti. Le ricerche, sostengono i detrattori dell’evoluzione scientifica aldilà delle forme restrittive in cui è stata trincerata nei secoli dalle logiche prepotenti di potere, non sono riuscite a trovare alcuna traccia convincente della presenza di un qualsiasi essere vivente ed anzi si sono trovate prove a sostegno dell’esistenza di condizioni fortemente ostili alla vita così come la conosciamo (cfr. prof. Antonio Vecchia). Pertanto gli alieni non esistono. E non solo non esistono gli alieni intesi come esseri pensanti in grado di lanciare e ricevere messaggi e di viaggiare attraverso gli spazi cosmici, ma non esistono nemmeno organismi alieni più semplici…: “ossignur”.., si direbbe in quel dialetto lombardese..!! Molti scienziati, se così è corretto definire certe menti pensanti (udite udite in che mani siamo), impegnati nella ricerca, si sono convinti che, anche qualora esistessero altre forme di vita, eventualmente intelligenti, su altri mondi, sarebbe impossibile, oltre che inutile, entrare in contatto con esse…!! Con simili affermazioni siamo proprio alla follia congenita, quella cioè organizzata a tavolino..solo per manipolare le menti del prossimo e tenerle sotto controllo di un giogo pesante da sopportare: peggio dell’Inquisizione “santa”..che tanto osteggiò artatamente l’evoluzione umana..:inammissibile a quei tempi, figuriamoci oggi..!! Sarà ora che certa scienza vada a casa, se mai questo modo di ragionare possa essere realmente definibile come scientifico..!!

La nostra capacità di aprire la mente a forme evolute di una filosofia scientifica più aderente alle enormi possibilità di evoluzione umana ha consentito negli anni a moltissimi ricercatori, così come ad altrettanti ideatori fantascientifici, di cercare soluzioni ben diverse da quella ottusa visione pessimista che lo scientismo continua a proporre a piè sospinto.. Gli scrittori di fantascienza, ed anche alcuni scienziati, hanno ipotizzato forme di vita basate su ogni sorta di processi chimici bizzarri e di processi fisici ancora più strani. Alcuni di questi personaggi, liberi di “vagare” nell’infinito cosmo della mente, prerogativa prima per raggiungere qualsiasi forma di risultato apprezzabile scientificamente, sono giunti ad immaginare persino un buco nero intelligente e forme viventi fatte di materia neutronica, cioè di quel materiale pesantissimo che deriva da stelle collassate.
Le aperture sul convincimento della presenza di vita extraterrestre ha fatto nascere una nuova disciplina scientifica, detta astrobiologia (o esobiologia) che, come è evidente, per il momento è ancora senza un vero oggetto da codificare (il nome venne coniato nel lontano 1957 dal premio Nobel per la medicina, l’americano Joshua Lederberg). Alcuni dei sostenitori della nuova disciplina sono convinti che, pur senza disporre di una precisa definizione di vita, tuttavia quella extraterrestre è qualcosa che saremo in grado di riconoscere quando la incontreremo, altri sono invece certi del contrario e cioè che, qualora ci passasse sotto il naso un oggetto vivente proveniente da altri mondi, non saremmo in grado di riconoscerlo, ma probabilmente nemmeno quell’essere riconoscerebbe noi. Come si può vedere con chiarezza ci sono due modalità diametralmente opposte di giudizio scientifico che consentono visioni più adeguate per giungere ad un giudizio definito e non a mantenere vivo un pregiudizio invalidante come quello asserito da certe forme di scientismo esasperato ed esasperante che non ammette una qualsivoglia forma di progresso scientifico se non riprodotto nelle ristrette stanze dei laboratori e, a mio parere, spesso neanche in quelle stanze…!! Ora è del tutto evidente che gli ultimi progressi della biologia, realizzati nel secolo scorso, quel 1900 che sembra ormai disperso nei meandri dei secoli andati anche se sono passati scarsi 20 anni dalla sua fine, hanno permesso la comprensione delle caratteristiche fondamentali degli esseri viventi e delle condizioni nelle quali questi si possano sviluppare. Ebbene, dopo approfondite analisi, molti biologi, aperti alla possibilità evolutiva, sono giunti alla conclusione che la forma di eventuali esseri viventi extraterrestri potrebbe essere la più varia possibile ma, per quanto riguarda la sostanza, affermano che, non vi sono più dubbi: gli esseri viventi alieni dovrebbero essere composti della stessa materia che caratterizza quelli che esistono sulla Terra. La presenza di vita extraterrestre, sostengono queste menti dell’inverosimile, queste grandi menti dell’evoluzione verosimile, che aprono i loro presupposti, rimanendo sui binari della logica scientifica, quella illuminata però, richiede un insieme di condizioni, la principale delle quali, è una fonte di energia che non è detto debba essere, come avviene sulla Terra, quella prodotta da una stella vicina, come il nostro Sole; essa potrebbe anche scaturire dal sottosuolo ed essere per esempio prodotta da attività vulcanica. La materia di cui sono fatti questi esseri viventi dovrebbe essere costituita di molecole organiche immerse nell’acqua. L’acqua liquida è il solvente fondamentale per le sostanze organiche che sono abbastanza comuni nell’Universo tanto da essere state osservate in ambienti anche molto diversi fra loro, a cominciare dal freddo mezzo interstellare. Le molecole organiche sono i precursori della vita, ma non sono la vita: sarà bene fare chiarezza..! L’essere vivente, come ben sappiamo, presenta un’organizzazione interna finemente strutturata formata da molecole complesse alcune delle quali sono in grado di trasmettere il patrimonio genetico da una generazione all’altra. Sappiamo anche che le molecole complesse possono avere come costituenti gli atomi di carbonio o di silicio, elementi peraltro molto abbondanti nell’Universo, e tuttavia solo le molecole basate sul carbonio possiedono quel grado di varietà e di instabilità che risulta adeguato a cicli vitali. Il silicio ha proprietà simili a quelle del carbonio però forma molecole rigide e non molto complesse (quelle evidentemente poste alla base dei fanatici dello scientismo: mi perdonerete questa forma ironica..!) che, come anche l’esperienza dimostra, si ritiene non possano stare alla base delle forme viventi.  Altro fattore determinante, oltre all’acqua (che deve essere presente allo stato liquido per un tempo sufficientemente lungo, per il fiorire della vita), è il tempo ovvero una premessa indispensabile poiché l’esistenza, per formarsi e svilupparsi, ha bisogno di condizioni fisiche e chimiche abbastanza stabili per un lasso di tempo molto lungo (miliardi di anni): almeno questo è quello che certe conoscenze credono essere le forme obbbligate, per le attuali conoscenze, per confermare il possibile fiorire della vita in altre condizioni cosmiche al di fuori della nostra realtà terrena.

Quando Copernico, rispolverando l’ipotesi del filosofo greco Aristarco, spostò la Terra dal centro del mondo e le impose di girare intorno al Sole insieme con gli altri pianeti, non tutti, ma alcuni, pensarono lecito che questi ultimi non dovessero essere sostanzialmente diversi dal nostro e pertanto anch’essi abitati da organismi viventi, uomo compreso: come sappiamo bene l’idea ben presto fu ridimensionata ma non scartata del tutto…fortunatamente in quanto è il classico seme su cui si anima la vita nell’universo, che, seppur piantato in un deserto arido e asciutto, privo di linfa energetica, esso troverà il modo di raggiungere le necessarie fonti di vita per poter crescere e farsi spazio attraverso le contrarietà di territori ostili alla vita che solo certo scientismo esasperato non consente di crederne una autentica forma di vitalità interiore capace di per se a crearsi la giusta forma di vita anche in condizioni proibitive, come ormai migliaia di forme molecolari hanno dimostrato, cresciute in ambienti assolutamente contrari alla logica biologica conosciuta. L’uomo è formato dalle molecole universali intrise dell’energia delle comete, delle meteoriti che incrociano, senza soluzione di continuità, le infinite volte del nostro cosmo, capaci con l’emissione della loro energia di trasformare in vita ogni piccolo seme, quand’anche non fosse ancora tramutato in una sezione biochimica riconosciuta: ne sono convinto..aldilà di ogni deduzione scientifica seppur comprendo che poco vale, in termini di dimostrazione scientifica, questa mia convinzione, ma tant’è…! Non ho bisogno di prove provate per esprimere le mie precise sensazioni quand’anche fossero errate, col tempo saranno dimostrate..: proprio come ogni forma di fantascienza ha potuto dimostrare divenendo negli anni scienza applicata. Gli esempi in questo senso sono tantissimi ed è inutile che li ripeta elecandone i riferimenti fondamentali, a partire dalle “favole” come il “Nautilus” di Giulio Verne divenuto poi il sommergibile..!! Non il mio pensiero, per quanto competente, ma quello decisamente più conosciuto e più vincolante, il pensiero di Nietzsche che nel suo testo “Sulla verità e la menzogna in senso extra morale”, espone punti interessanti riguardo alle costruzioni concettuali generate dall’impulso della verità antropomorfica, ma non solo, l’autore fa vedere l’intelletto umano come inutile ed effimero nei confronti del primato inarrivabile della Natura.
Nietzsche fa vedere la Natura come una realtà totale, la vera Verità, l’incognito non conosciuto dall’essere umano, e getta nella spazzatura tutto l’idealismo e la menzogna creati dall’uomo e dai suoi concetti razionali:

“La Natura non conosce forme o concetti, né (…) di specie, ma solo una X inaccessibile e indefinibile per l’uomo”                                                                                                                                          F. Nietzsche

Secondo Nietzsche, in principio era la tracotanza. La tracotanza della scimmia che divenne uomo, che s’alzò al di sopra dell’animale per guardarlo con l’occhio di chi sa, di chi conosce. Non appena l’uomo si fece uomo nel congedarsi dall’irrazionalità, subito e senza mediazione creò con le sue mani ancora animalesche lo strumento che lo avrebbe condannato a vivere nella menzogna: la RAGIONE…!!
E in un attimo alla ragione, dice Nietzsche, si affiancò il linguaggio, la più menzognera di ogni menzogna, perché fonte di tutte le verità; e quindi di tutte le illusioni…! Ed ogni verità, per Nietzsche, altro non è che lo specchio dell’uomo. Il linguaggio, la parola, è “semplice ripetizione di uno stimolo nervoso in suoni”; la parola opera per metafore, riducendo un impulso ad un suono ed un suono ad un oggetto. Falsamente. Perché è falso credere che il dire “albero”, “sedia”, o per entrare nel castello incantato dei filosofi, il dire “causa”, “volontà”, “io”, implichi l’esistenza di ciò che si dice. La trasposizione è inadeguata, è un salto non legittimo operato dal linguaggio e con esso dalla ragione: “il concludere dallo stimolo nervoso a una causa fuori di noi è già il risultato di un’applicazione falsa e ingiustificata”…

Seppur comprendo il profondo diniego a certe parole, vincolanti la limitatezza umana, da parte di chi crede la ragione come unica dea, parliamo sempre di una mente eccelsa che ha confermato, seppur filosofeggiando (peraltro forma anch’essa della scienza umana..), quanto spazio possieda la creazione universale per potersi esibire a più livelli dando sfoggio della sua innegabile potenza energetica al punto che ogni uomo può considerarsi parte determinante di questa enorme potenzialità se solo ne comprendesse le infinite forme, come dire, divinatorie, di cui potrebbe disporre. Quindi la tanto decantata …“cosa in sé”, al linguaggio resta preclusa: un muro che non si lascia scavalcare né abbattere, neanche da quella forma di scientismo esasperato: anzi direi sopratutto, convinto com’è delle sue conclusioni solo razionali..!

Ma se questo è vero, sarebbe bene chiederci, senza pretesa di far filosofia, che ne è della Verità..? 

Se il concetto nasce per il fatto che si pone come uguale (parole e cose) ciò che uguale non è (parole e cose, appunto) che ne è di quei linguaggi che pretendono, almeno, di “dirla”, la Verità..? Ebbene, in un certo senso, la Verità muore, smascherata da Nietzsche, e si mostra nella sua realtà: essa è nient’altro che un esercito di “illusioni di cui si è dimenticato che sono illusioni”….!! Sarà bene che se ne facciano una “ragione” i signori scientisti, vincolati appunto agli schemi di una Ragione obbligata alla realtà..che in realtà non sa comprendere..limitata com’è alle regole strette del ragionamento asfittico di causa-effetto che non consente di spiegare il caleidoscopio di forme di vita presenti nella realtà circostante la Terra e i Terrestri che, pur vivendo sulla stessa superficie, per quanto diversa possa essere, hanno indiscutibilmente pensieri estremamente divergenti tra loro al punto che ci sono coloro che si fidano unicamente della ragione e credono ciecamente a ciò che toccano e vedono ed altri, che invece, pensano più aderentemente a realtà cangianti libere da controlli e regole, aperti come sono alle visioni oltre il tempo e lo spazio, quelle sovradimensionali…E’ del tutto chiaro quindi che gli esseri umani rispondono a differenti forme di ragionamenti, per giunta diametralmente opposti tra loro: il che ne segnala una precisa constatazione di imprimatur differenti, reali entrambi, che evidentemente devono essere presi in considerazione entrambi senza escluderne uno al posto dell’altro, inteso scioccamente come insignificante o privo di valore..come purtroppo lo scientismo esasperato pretende d’imporre a chi non la pensa come loro. In questa sede è sufficente constatare che sulla Terra esistono entrambi le visioni: il che presuppone una realtà variegata, aperta a più soluzioni e non solo a quelle di certa metodologia scientista.

Detto questo, quindi, all’interno del sistema solare, potrebbero essere presenti forme viventi anche se solo sotto forma di organismi molto primitivi, come batteri o spore. I pianeti interni, Mercurio e Venere, sono molto caldi mentre quelli esterni, da Giove a Plutone, sono troppo freddi per avere acqua liquida sulla superficie. Rimane Marte che per lungo tempo è stato il luogo dove si ritenevano maggiori le probabilità di scoprire prove di vita aliena. Naturalmente nessuno si aspetta oggi di trovarvi gli omini verdi immaginati quando vennero puntati sul pianeta rosso i primi telescopi, ma almeno forme primitive di vita, quelle sì, come ormai sembra più che evidente l’esistenza, direi conclamata, aldilà dei numerosi tentativi di omertà sulla reale conformazione del pianeta, stando agli ultimi rilevamenti scientifici tramite le sonde inviate in questi anni su Marte che sembrano dare, appunto, ampie garanzie di vita organica utile per poter servire all’umanità in un prossimo futuro..alla faccia di chi non ne vuole proprio sapere della presenza di forme di vita extraterrestre..

Come fulmine a ciel sereno, quando meno te lo aspetti, neanche fosse informata della lunga diatriba tra gli umani, ecco la notizia che spacca la ragione in due e apre le porte sull’infinito:

Materia organica di origine extraterrestre è stata scoperta nelle rocce sedimentarie dei Monti Makhonjwa, in Sudafrica, tra i più antichi della Terra: che fine hanno fatto i soloni della scienza ad oltranza..?

Dove sono coloro che escludevano sistematicamente una simile possibilità, validata, a loro modo di “vedere” la scienza, dall’inconsistenza delle prove da poter valutare come autentiche..inabili a consentirne il progresso evolutivo, dato che la loro cecità mentale, ormai incontestabile, non ne consentiva le possibili visioni, come dire sovradimensionali, per una realtà diversa da quella cui, questi scientisti esasperati, sono abituati a giudicare come tale. Per buona pace delle loro menti contorte, quindi, materia organica è stata trovata nei frammenti di meteoriti ricchi di carbonio piovuti sul nostro Pianeta più di 3 miliardi di anni fa e rimasti incastonati nelle rocce di quelle montagne: come dire, “mai dire mai..”..o no? I dettagli della scoperta sono illustrati nello studio pubblicato sulla rivista Geochimica et Cosmochimica Acta dal gruppo del Centro Nazionale della Ricerca Scientifica francese (Cnrs), coordinato dalla ricercatrice Frances Westall. I frammenti di meteoriti, del diametro di appena un paio di millimetri, sono stati scovati grazie a sofisticate tecniche di spettroscopia  all’interno di un deposito vulcanico delle antiche montagne sudafricane. “Si tratta di una delle prime prove della presenza di carbonio extraterrestre nelle rocce del nostro Pianeta”, ha sottolineato Westall, proprio nel rispetto delle presunzioni interrogative sulla possibilità della vita extraterrestre già ampioamente valutate da quelle menti, loro si certamente scientifiche, le sole capaci di “vedere” e non solo di guardare, la dove pochi sanno comprendere realmente le cose come possono essere, senza rispondere a condizionamenti di regime, come spesso è successo sin dai tempi dei tempi..!!

Questo rinvenimento – ha concluso Westall – rafforza, quindi, l’ipotesi in base alla quale i mattoni di base della vita siano piovuti sulla Terra letteralmente dallo spazio, portati da meteoriti“…Il che apre le porte ad enormi riflessioni sulla evoluzione dell’uomo sulla Terra e nel suo universo che inevitabilmente dovranno riscrivere molti dei convincimenti, anche storici, della regola scientifica che inevitabilmente dovrà rimettere in discussione le sue basi così rigide di ragionamento, vincolate a forme ancora più rigide di regolamenti che con queste tipologie di scoperte verranno stravolte in un batter d’occhio: almeno è la mia ferma speranza, anche perchè fra queste ferree regolamentazioni, guarda il caso, c’è di mezzo anche quel pesante pregiudizio, cosiddetto scientifico, contro la logica astrologica che, a mio modo di vedere, come ben sanno tutti coloro che seguono i miei scritti, è scienza evolutiva di primaria importanza: anzi è la Scienza delle Scienze.

La correlazione che ho dimostrato con le mie ricerche tra essere umano e Centro Galattico è alla base della mia precisa convinzione di questa realtà scientifica relativa alla materia astrologica, considerata dai soloni dello scientismo, bene che vada solo una para-scienza.., inapplicabile alla loro visione ristretta della scienza intesa come forma di regolette sistematicamente applicabili in cui la parte animica di qualsiasi essere umano non ha sede legittima: come se fossimo solo esseri corporei ovvero come se gli scientisti, come fossero razza a parte, lo siano per conto loro..(magari sono loro i veri alieni sulla Terra..!!), mancanti evidentemente dello spazio pensante dell’anima, che possiede invece i suoi parametri tanto quanto quelli del corpo, proprio come stabilisce la ricerca astrologica, unica in grado ad unire, fondendoli, i parametri animici con quelli numerici mai dividendoli tra loro: ecco perchè la ritengo a buon giudizio la Scienza delle Scienze, fragandomene altamente dei pregiudizio di certo scientismo che so essere condizionato da valori esasperati ed esasperanti la sua stessa realtà.  Iniziai ad interessarmi delle influenze del Centro della nostra Galassia leggendo articoli, ingialliti dal tempo, su alcune interessanti scoperte fatte sui disturbi sulle linee telefoniche. Nel 1932, appunto, Karl Jansky, un ingegnere dei Laboratori Telefonici Bell, era alla ricerca della fonte di disturbi sulle linee telefoniche transoceaniche. Per poter individuare tale fonte costruì il primo radiotelescopio mobile di 95 piedi. Scoprì che parte dei disturbi erano provocati dal centro della nostra galassia, a 26 gradi Sagittario in quegli anni. Gli astronomi prestarono poca attenzione a tale scoperta, ma per la dinamica astrologica tale evento avrebbe dovuto essere preso in maggior considerazione, approfondendone al meglio il significato, in quanto quella scoperta di K. Jamsky, inevitabilmente ha aperto nuove vie di approfondimento a tutti i livelli di scienza: non ultimo l’approfondimento della conoscenza del Centro Galattico ormai improcrastinabile che, dato l’anno, doveva essere considerato alla pari della scoperta di Plutone avvenuta solo un paio di anni prima, nel 1930.
Così cominciai ad informarmi meglio e scoprii che dopo quell’indagine sul disturbo alle linee telefoniche, verso la fine degli anni ’60, anche gli astronomi, direi finalmente, cominciarono a mirare con più precisione con i radiotelescopi e i telescopi all’infrarosso verso il C.G. e, come sempre accade quando si muove qualcosa intuitivamente, aldilà delle solite concezioni obsolete, rimasero stupefatti dalle immense energie che vi scoprirono. Arrivarono a pensare, data l’immensità dell’energie riscontrate, che al Centro della Galassia vi sia un immenso buco nero, delle dimensioni di una grande stella, ma contenente la massa di quattro milioni di soli. Idea che divenne vera e propria scoperta con la consapevolezza di una sbalorditiva quantità di materiale che viene attirato nel buco nero irradiando energia a molte frequenze. La validazione astrologica della potenzialità del Centro Galattico, udite udite, potè essere ricollegata addirittura dagli studi di uno tra gli astrologi più famosi del passato: l’astrologo orario William Lilly e le sue famose dissertazioni sulla Luna vuota di corso. Bisogna dire che gli astrologi spesso non sanno cosa sia una Luna vuota di corso. Con l’espressione “vuoto di Luna” (in inglese, forse più efficace, “void of course” cioè letteralmente “vuoto nel percorso”) si indica un lasso di tempo in cui il nostro satellite è (in un certo senso) privo di luce, privo di energia quindi senza effetti vibrazionali significativi. Orbene, il Vuoto di Luna corrisponde al momento in cui il nostro satellite si trova a transitare tra due segni zodiacali adiacenti. In altre parole quando l’astro argenteo passa (ad esempio) dal segno del Granchio a quello del Leone (o su qualsiasi altra cuspide zodiacale), allora accade che tra il 29º grado del Granchio e il 1º grado del Leone la luna sia vuota…! Lilly, per primo, osservò come la Luna non fosse realmente “vuota di corso” negli ultimi gradi del Sagittario: quindi era una Luna energetica tutt’altro che vuota. Chiaramente non poteva ricollegarsi all’energia del Centro Galattico in quel secolo ancora sconosciuta: per cui prima della scoperta del CG, nessun astrologo avrebbe saputo il vero motivo di questa “strana eccezione” del comportamento lunare, che si ripete sistematicamente in ogni transito zodiacale nel passaggio tra l’ultimo e il primo grado del segno successivo, tranne su quello che passa tra la fine del Sagittario e l’Inizio del Capricorno..Causa evidente che è certamente da ricollegare al transito lunare sui gradi finali del Sagittario dove regna incontrastata l’energia esplosiva del Centro della nostra Galassia: la Via Lattea. Motivo questo, tra gli altri, per considerare determinanti quei gradi sagittariani come principi di vitalità energetica straordinaria che mi hanno convinto ad approfondire maggiormente il significato: per cui ho potuto constatare, tra l’altro, in questi ultimi dieci anni di ricerca, come i pianeti tutti e non solo l’osservazione lunare, anticipata sapientemente da Lilly, in aspetto al CG, sono sicuramente energizzati, e possono essere annoverati tra i pianeti più forti del tema. Pertanto allargando il tiro della mia ricerca ho potuto constatare come le correlazioni planetarie al CG nei vari temi analizzati approdavano in personalità innanzitutto significativamente importanti nei loro ruoli di lavoro, nelle loro specifiche competenze professionali se non addirittura evidenziandone compiti di altezze filosofico-religiose e spirituali (tipiche realtà della traduzione del simbolo sagittariano..) da esprimere ai massimi livelli della possibile carriera fosse quella di teologo, d’insegnante spirituale o filosofico, fino alla scala più alta come la possibilità di divenire Maestro spirituale o addirittura Papa. In questo senso si spiega la visione spirituale di Mère e sri Aurobindo e meglio ancora, per le nostre conoscenze dirette, sia il papa emerito  Ratzngher che quello ufficiale Bergoglio, entrambi correlati “clamorosamente” al Centro Galattico e non è un caso che sono stati eletti appunto Papi. E come se non bastasse è altrettanto parlante il tema del 14esimo Dalai Lama, essere spirituale per eccellenza, al secolo Tenzin Gyatso che presenta una perfetta quadratura al CG, della sua importante congiunzione di Luna, Lilith e Nettuno in Vergine. Ma la constatazione più efficace della mia ricerca si riferisce inequivocabilmente a quella che ho definito come la “Correlazione Aliena” principio primo di questo articolo sulla scoperta delle molecole extraterrestri sulla Terra. Riassumendo brevemente le mie conclusioni nei termini di questa correlazione degli esseri umani con gli alieni, nostri autentici progenitori, voglio sottolineare che le molteplici applicazioni strutturali sono elencate in altra sede in articoli specifici sull’orientamento del Centro Galattico in chiave strettamente astrologica. In questa sede vi accontenterete di leggere questa breve summa della realtà extraterrestre più che sufficiente per comprendere la verità applicativa. Un altro effetto singolare, oltre quelli già citati, dei pianeti personali in aspetto al C.G. è rappresentato dall’impatto psicologico “alieno” che questi aspetti sembrano creare. Ci sono persone, delle quali ho iniziato ormai dieci anni fa, a valutarne i temi, che presentando aspetti significativi al CG, mi riferivano di non sentirsi completamente umani, o di avvertire chiaramente una progenitura non umana. La loro dinamica interiore rimaneva incentrata sulla sensazione di essere giunti su questo pianeta da qualche altro posto: molti di loro dichiaravano, come dichiarano ancora, di ritenersi degli ambasciatori galattici e di sentirsi come se stessero rappresentando energie, conoscenze e civiltà di origine extraterrestre: chi veniva rapito, chi addotto, chi sognante continue presenza aliene nella sua mente.. Quindi per comprendere l’importanza di questa correlazione che apre le porte alla lettura aliena all’interno della genesi umana segna come preciso riferimento astrale il punto dello zodiaco (quello che chiamo “Ago Galattico”) allineato con il Centro della Galassia che si conosce come Sagittarius A* e corrisponde alla costellazione del Sagittario, agli ultimi gradi di questa. In breve Sagittarius A* possiede all’incirca una massa di circa 4 milioni di volte quella del Sole e, trovandosi nel centro della nostra galassia, costituisce il corpo celeste attorno al quale tutte le stelle della Via Lattea, compresa la nostra, compiono il loro moto di rivoluzione. “Sagittarius A* (abbreviato in Sgr A*) è una sorgente di onde radio molto compatta e luminosa, situata nel centro della Via Lattea, facente parte della grande struttura nota come Sagittarius A. Sgr A* sembra ormai accertato essere il punto in cui si trova un buco nero supermassiccio, componente caratteristico dei centri di molte galassie ellittiche e spirali. Il 21 dicembre il Sole, che poi è la Terra, si trova nell’ultimo grado del Sagittario a 29°, per poi passare al segno del Capricorno: motivo questo per il quale questo transito si può considerare un momento straordinario di possibili rivelazioni, di forte energia, di riallineamento energetico. In tal senso la tradizione Maya che definiva HUNAB KU il centro galattico, sapeva osservare, incredibilmente per quei tempi così remoti, che il 21 dicembre di ogni anno, la Terra si allineava con il Centro Galattico, per questo, il solstizio di inverno, ha un’importanza energetica particolare, contemplando in quel momento la fusione della natura terrestre con quello che si può considerare come il suo rifornimento energetico massimo: appunto quello che è il pieno di benzina o di gasolio per le nostre autovetture..! L’allineamento galattico con la Terra, quindi, sarà bene comprendere, conferma, dati i fatti valutati, un preciso allineamento interiore che l’uomo avverte sincronicisticamente, tra coloro che vivono vibrazionalmente questo contatto simbiotico con l’ago galattico, agitandone, se non addirittura, scuotendone, la coscienza per automatizzarne la spinta esperienziale verso quei ruoli, decisamente importanti e privileggiati, che servono a far salire la maturità “divina” degli esseri umani in stretta correlazione con la genitura aliena di cui, secondo le mie ricerche, sono chiaramente cosiddetti portatori sani..! In questo senso possiamo dire che i nostri recettori neurali sono in perfetta frequenza con quell’ago galattico che li sollecita vibrazionalmente con estrema costanza, mantenendoli aperti (e lo saranno sempre di più..): in questo modo diventa allora disponibile il ricordo di informazione che non risponde più a ciò che abbiamo creduto fino ad oggi, qualcosa che inevitabilmente sconvolgerà molti (su tutti le menti scientiste..!!), ma anche tranquillizzerà molti altri che sono in attesa della loro pace interiore, dopo le innumerevoli ansie patite in tanti anni penosi e incompresi della loro vita, resi vieppiù duri dalla ceca incomprensione, dall’ignorante arroganza delle strutture del Potere, sia esso politico e religioso, che non hanno mai consentito certi approfondimenti doverosi, senza doverne pagare conseguenze drammaticamente dolorose…!!

Roma 03.06.2019

Dr. Claudio Crespina 

 

 

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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