Progenia Aliena: Abductions

CHE PINOCCHIO, DA BURATTINO DIVENTI UOMO VERO: IL PROFESSOR MALANGA

IL SASSOLINO DALLE SCARPE ..: Che Pinocchio, da burattino, diventi uomo vero..!!

PRIMA PARTE

Il prof. Malanga, personalità di spicco nella questione ufologica italiana, forse mondiale, ieri sera presente alla mia conferenza via skype, ha promosso (meglio dire riproposto..) un modo nuovo di “ri-vedere” le sue “cose”..cosa che si sta ripetendo con puntualità disarmante..da qualche anno a questa parte: Plutone docet.. Lo studio cioè della realtà aliena, condotta in anni di ricerca, utilizzando varie discipline tra le quali la fisica quantistica, le teorie sull’universo olografico di Bohm, la programmazione neurolinguistica di Bandler e Grinder, l’ipnosi eriksoniana, le teorie sul funzionamento del cervello di Kosslin e Pribram, tanto per citare quelle che ricordo più facilmente.., è stato rivisto e in qualche modo corretto. E’ inteso che se di cambiamento concettuale si parla, si deve parlare di un cambiamento lento nel tempo, ma costante, perchè già anni addietro, direi dal 2010 circa, i suoi convincimenti filosofico-strutturali cominciano ad essere piano piano rivisti, non tanto per un suo disorientamento diagnostico, quanto invece per l’esplosione della disamina quantistica, parlerei dell’incombente realtà quantistica, accertata da anni peraltro, ma iniziata ai “misteri” umani solo in questi ultimi 20 anni per gli addetti ai lavori (ultimi 5/7 anni per l’uomo della strada..), che in qualche modo comincia a spiegare la forza dell’osservatore sull’oggetto osservato..(la funzione d’onda..) “alienandone” l’inevitabile soggettività.. Quindi Malanga sembra cambiare atteggiamento alle sue regole ferree postipnotiche, non più ritenute, come ai bei tempi della supervisione ispiratoria la trama del film di Varo Venturi “6 giorni sulla Terra”, fonti divinatorie insostituibili per comprendere l’animus alieno.. Film che gli addetti ai lavori, ma anche i numerosi interessati alla questione aliena in genere, ricorderanno certamente data la forte eco che ha riscosso negli anni della sua programmazione nelle sale (il film è del 2011). I produttori di “6 giorni sulla Terra” (tra i quali il regista Varo Venturi, mio personale amico tra l’altro ) rimarcarono che il film fu realizzato grazie alla collaborazione di Corrado Malanga così descrivendone testualmente la professionalità: un esimio professore universitario che ci ha regalato scoperte e riflessioni di valore incalcolabile sulle “alien abduction”, ossia, in parole povere, sui rapimenti di esseri umani di cui si rendono responsabili gli alieni. Questo era il settore primario dell’interesse malanghiano nei suoi primi studi. I produttori al dunque sostenevano che lo spunto del film è derivato dagli studi di alcuni scienziati, tra cui in assoluto l’italiano Corrado Malanga. Scienziati che (Malanga su tutti..), dopo aver elaborato per anni analisi e dati -basati sulle reali testimonianze di moltissime persone in tutto il mondo, di ogni età, sesso e ceto sociale, le quali sotto ipnosi hanno rivissuto l‟indelebile esperienza del rapimento- sono giunti ad una sconcertante conclusione: alcune razze aliene, in un programma che dura da millenni, impiantano le proprie “memorie attive” nel cervello dei rapiti, usandoli come contenitori, per poter “operare” in questa dimensione, con l’obiettivo finale di modificare geneticamente l’umanità e adattarla al proprio DNA, onde sfruttarne completamente l‟indistruttibile energia (Anima) e rendere così le proprie specie “immortali”…Gli Alieni disegnati da Malanga e elaborati “elettronicamente” da Venturi,  sono capaci di scendere sulla terra e vivere in mezzo a noi senza che nessuno li veda allo scopo di rubarci “l’anima”..!!! Malanga interviene potentemente nella nomenclatura del film, parafrasando eventi a lui accaduti realmente nella vita, come racconta con dovizia di particolari nell’intervista con Mazzucco (vedi il video https: // youtu.be/WR23pptReiQ): gli alieni, dice, oltre che sulle macchine volanti sono dentro di noi come parassiti sono cioè i demoni dell’antichità che le Major americane nei loro costosi film non hanno mai evidenziato per evidenti motivi di cassetta in primis e di potere poi… Il film racconta Malanga, ha raggiunto il suo bersaglio, quello di parlare agli “animici”, mentre i non animici (coloro che lo hanno criticato, anche aspramente cioè) comunque non avrebbero potuto comprenderlo, perchè appunto non-animici…!! Il professor Malanga quindi dice “io avevo fatto questo film (ho prestato la mia immagine al film..) per gli animici: il mio target, dice, era diverso e limitato rispetto a quello di Varo Venturi, che doveva aprire a tutti (cioè anche ai non-animici…) il suo prodotto, chiaramente per sostenere le spese del film. Sotolineatura questa che in qualche modo tende a distanziarsi dalla produzione del film per evitare di prendersi le critiche, anche cattive, e lasciarle così tutte sul groppone dei produttori..

Quando gli alieni si mostreranno (“questi so già qui da tempo..” parole dirette di Malanga) ci verrà fatto intendere che ci saranno gli alieni buoni e quelli cattivi..: cioè si crea il dualismo “finto” del buono e del cattivo, ma in realtà sono tutti d’accordo (esempio nazisti cattivi e americani buoni..in realtà identicamente fascisti). Dualismo però che è già estremamente presente nella nostra società occidentale da tempo immemore..e non bisogna scomodare il concetto alieno, qualsiasi cosa rappresenti, per evidenziare questo principio imperante già all’epoca romana: DIVIDE ET IMPERA.. Malanga parla di alieni come rappresentazioni di angeli e demoni, e ieri sera in conferenza  ce lo ha ricordato semmai a qualcuno fosse sfuggito..: la divisione divina..che permea tutta la conoscenza storico-antropologica. Le visioni angeliche e/o quelle demoniache come frutto dello sdoppiamento del significato originario di bene e/o di male..che le figure aliene sono in grado di rappresentare alla perfezione. Enki ed Enlil come Visnu e Shiva e come tutte le innumerevoli coppie deificate nel mito, trasmesso nei secoli, sono dei rappresentanti la stessa voce della realtà anche se appartengono a due mondi differenti di comportamento: quello che vediamo bianco e quello che vediamo nero in realtà sono dello steso colore, forse trasparente. Dipende dal punto di vista di chi osserva (fisica quantistica). Nomi diversi per storie assolutamente simili.. create per disegnare la stessa storia divina a diverse latitudini. Forze “divineggianti” sempre duali (buono/catitvo) che in realtà sono sinergiche anche se sembrano divergere; l’uno è frutto dell’altro e viceversa: ce li disegnano così.., ma non sono così.., come direbbe Jassica Rabbit…!! Distanze immense, gradi di latitudini enormi che dividono queste culture che però sono riuscite a tramandarsi il loro sapere antico senza poter usare alcun mezzo di comunicazione, all’epoche di riferimento, assolutamente inesistente..Questo problema, mi permetto, caro professore avrebbe dovuto incuriosirla.., data la sua profonda conoscenza della metodologia comportamentale aliena, presente sin dagli inizi dei suoi primi lavori e all’epoca del CUN, poi abbandonato per… divergenze “caratteriali”, come il tema peraltro evidenzia ineludibilmente, con motivazioni più profonde delle incomprensioni di carattere: anche in riferimento alle intercettazioni psicofisiche di problematiche non proprio limpide..!!

L’astrologia entra dentro questa richiesta e ci entra dalla porta principale eleggendo come traduttore naturale di certe risposte lo zodiaco di DENDERA. Immagino che ne conoscerà l’esistenza e le problematiche ancora in parte secretate, che cercherò di raccontarle semmai ne fosse all’oscuro..data l’importanza del contenuto utile alla comprensione della mia causa astrologica: astrologia è scienza anzi è la scienza per antonomasia l’unica che raccoglie in se le antiche divisioni tra scienza esatta e scienza umana, tra logica matematica e logica psichica.., ancora irrisolte peraltro, unicamente perchè si continua a boicottare il dettato astrale che compone in se entrambe le discipline unificandole in se stessa sin dai tempi dei tempi..: evidentemente non si vuole far emergere questa semplice verità..!! Dal suo eloquio nella conferenza si è evinto che non ha stima per la logica astrologica, equiparata troppo superficialmente al mercanteggio dei fondi del caffè o alla smazzata di carte, all’esaltazione sciamanica o, peggio ancora, all’allegoria picaresca..(popolani furbi, imbroglioni e privi di scrupoli) e questo è un clamoroso errore perchè questa scienza è l’unica in grado di poter dimostrare le sue elucubrazioni aliene (anche se oggi stiamo assistendo ad un lento ma costante retrofront..). Lo zodiaco di Dendera, quindi, ovvero quello che si trovava nel Tempio di Hathor a Dendera in Egitto – a pochi chilometri da Abido – si trova da anni al Museo Louvre di Parigi, e al suo posto, nel tempio di Dendera, non c’è l’originale, ma solo una copia ben fatta, è stato per anni motivo di curiosità e di studi. Una scoperta della massima importanza per il nostro futuro potrebbe nascondersi dietro la decifrazione, ancora non completamente dipanata, di questo zodiaco che descrive, come in un documento, eventi astronomici successi migliaia di anni fa… e destinati a ripetersi ancora nel nostro futuro. In questa intrigante scenografia allegorica ci sono animali e uomini che si spostano come pedine, all’interno di una scacchiera zodiacale dove sono dipinti tutti i corpi celesti:  le costellazioni, il Sole, i pianeti conosciuti, e il decimo pianeta (che evidentemente l’autore conosceva).  E’ doveroso un inciso utile a comprendere l’arcano nascosto o incompreso in Dendera: è ragionevole pensare che lo zodiaco raffiguri quella parte emisferica del cielo, che era visibile all’autore o all’ideatore dello schema, e comunque dall’Egitto di quell’epoca, prima ancora che si chiamasse Egitto e anche prima che si chiamasse Kemet o Namer; in altre parole, l’emisfero celeste che contiene le costellazioni circumpolari del Nord. A quanto pare, invece, lo zodiaco rappresenta le costellazioni circumpolari dell’emisfero celeste del Sud (quelle visibili dall’emisfero Sud della Terra, ossia dall’Australia, dal Brasile). Dato che l’Egitto si trova nell’emisfero Nord della Terra, non è possibile che lo zodiaco di Dendera rappresenti le costellazioni circumpolari… del Sud. A meno che, e solo in quel caso, la Terra non si sia capovolta e di conseguenza il Polo Nord sia diventato Polo Sud e viceversa. Le costellazioni Tucana e Pavo formano il Triangulum su una delle zampa inferiori dell’ippopotamo. Il bastone viene maneggiato dall’ippopotamo con ostilità. Lo zoccolo del cavallo è costituito dal Dorado e dal Camaleonte. La nebulosa di Magellano è un nodo, che si trova parte centrale della zampa del cavallo. Hydrus è una volpe collegata al falco e Horologium è una volpe appoggiata sul babbuino.

Le direzioni e le posizioni delle stelle e delle costellazioni  corrispondono guardando l’immagine come se fossimo davanti allo specchio (questa metafora piace tanto a Malanga..), e questo schema propone due possibili soluzioni: la prima immagina che in tempi antichissimi ci possa essere stato un capovolgimento dell’asse terrestre. La seconda esplicita la presenza di civiltà progredite in grado di spostarsi velocemente nello spazio e nel tempo a qualsiasi latitudine: quello che io chiamo PROGENIA ALIENA. Solo attraverso una di queste due spiegazioni c’è una risposta plausibile e a mio avviso è più pertinente la seconda che inevitabilmente spiega in un batter d’occhio tante, se non tutte, le ipotesi irrisolte della storia sulle nostre vere origini e sulle “strane” datazioni dei vari monumenti sparsi qua e la sull’orbe terracqueo. Per non parlare poi dello stupendo capolavoro di Giorgio de Santillana scritto a quattro mani in collaborazione con Hertha von Dechend: il Mulino di Amleto (Hamlet’s Mill). Un saggio sul Mito e la cultura del Tempo. Uno studio monumentale in cui vengono presi in esame miti di ogni cultura del globo onde poterne ricavare un “modello” del cosmo, visto secondo gli occhi degli antichi. In questa splendida avventura letteraria De Santillana fa comprendere che tutti i differenti miti delle popolazioni, più disparate, più distanti tra loro, portano, quasi incredibilmente, sempre alla stessa meta: le stelle…!!! Guardando semplicemente il cielo cioè, dice de Santillana, in  quei popoli antichi c’era già insita la dinamica della precessione degli equinozi.., scoperta di fatto solo molti secoli dopo..!!  E’ bene rendersene conto e non negarne la profonda verità caro Malanga. Le “stelle” e quello che significano, sono la nostra vera patria, come peraltro lei ha sperimentato su stesso, forse inconsapevolmente, dando maggior credito, come è giusto inizialmente s’intende, alla sua istintualità scientifica da chimico e da ricercatore, insufficiente però a dimostrarsi esaustivamente corretta come spiegazione illuminata e illuminante del suo percorso di vita, così connesso alla vita aliena, all’interferenza aliena e non, che so, alla comprensione molecolare biochimica di qualche elemento, magari isolato da qualche sua ricerca.. universitaria. Perchè rivolge lo sguardo alle stelle..professore? Perchè ricerca la verità dell’uomo nelle dinamiche aliene..? Perchè non studia o meglio non si è laureato in psicologia, dato i suoi interessi sull’ipnosi..? Perchè pensa corretto che nella mente dell’uomo addotto ci sia la verità aliena..? Con ogni probabilità nel silenzio dei suoi pensieri si sarà fatto queste domande: cosa ha determinato in lei certe scelte così singolari..? Queste, e tante ancora, sarebbero state le domande da porsi chiaramente secondo il mio approccio psico-astrologico e la risposta, spero adeguata, la potrà leggere tra poco in questa analisi…   

Insomma Malanga, col tempo, dal 2010 circa in poi, in corrispondenza dell’entrata di kirone in Pesci, della cui attrazione, più avanti, si potrà meglio intendere, dato l’approfondimento che analizzerò nella precisa connessione al Tema, arriva a parlare alfine di consapevolezza, di coscienza nella consapevolezza che, a ben guardare, è l’approdo di ogni filosofia, da Platone ai giorni nostri..:la classica panacea di tutti i mali..!! Soprattutto perchè chi la richiama come soluzione vera della realtà umana, dovrebbe intendere la motivazione di quello specifico input e costante ripetuto sistematicamente nelle grandi menti passate e presenti della storia dell’uomo. Ci arriva reinventando il suo primitivo schema alieno, ma al dunque lasciando da parte proprio l’alieno, sia quello conosciuto diciamo dai “fumetti”, descritto nei film o nei libri di fantascienza, sia l’alter ego dell’uomo: fa un’operazione di restyling perchè comprende che la sua opera, la sua ricerca ha bisogno di rinnovarsi..e lui stesso con essa..!! E. soprattutto che la figura aliena come l’ha impostata non risponde più alla veridicità delle tematiche quantistiche presenti financo nei suoi studi universitari (dice:” io la quantistica l’ho studiata all’università -25 fu il voto..,non proprio esaltante a dire il vero-, non me l’hanno raccontata), non collima con la realtà ultima dimostrata da Alain Aspect. Le sue figure di alieni animici e non animici contrastano, in quanto divisi, con la logica quantica di Bohm che unisce la materia alla coscienza.
Iniziò i suoi approfondimenti sugli ufo e sulle personalità extraterrestri, di cui peraltro fu tra i maggiori conoscitori,  pensando in realtà di cercare “banalmente” gli alieni (lui stesso rimarca questa ingenuità dei primi studi:  c’erano, non c’erano.., questi “mostri”..!!). Cominciò ad analizzare ogni parametro dimostrabile scientificamente utile a far comprendere la veridicità dei suoi assunti..: fece di tutto e di più per poter convincere il mondo scientifico che i dati rilevati erano assolutamente verificabili (tracce sul terreno o percentuale isotopica..ecc..ecc..): gli scienziati però non accettavano la realtà dei dati.., come sempre peraltro, perchè, disse Malanga, questi dicevano laconicamente: con questo argomento “non se mangia..”, proprio in questi cruda terminologia…!! Alimenta i suoi studi e scopre che l’essere umano è fatto di qualcosa che non si comprendeva prima: l’essere umano era formato di tre parti, mentale animica e spirituale (che poi non è altro che l’esatta progressione presente nella dinamica della traduzione della personalità espressa nel tema Natale astrologico a conoscerne la complessità valutativa dell’indagine..!!). Queste parti sono gruppi di fattori che potevano essere financo “matematicizzati”…, quindi disponibili ai controlli della scienza. Fu la sua prima convinzione. Questa classificazione dell’universo corrisponde alla sua indole primaria.., quasi intima, espressa chiaramente nella sua duplice forma-contenuto principale uraniano-nettuniana che l’analisi del tema evidenza chiaramente. ma questo Malanga non lo sa.., non lo approfondisce..affatto..!! Anzi ne snobba volutamente la conoscenza della valorizzazione astrologica che crede di poterne parlare come un qualsiasi evento che la mente inconscia esercita sull’uomo per non affrontare la propria realtà..: una realtà che sente duale e che in quel modo rimarrebbe duale, paragonandola. evidentemente “ignorantemente” (non consapevolmente..intendo, senza offesa..diretta all’uomo cioè, seppur indiscreto nel giudizio estremamente superficiale e ingenuo..!!) all’esercizio irriverente dei “fondi del caffè”, come ha detto esplicitamente in conferenza l’altra sera… Un Malanga tristemente ossequioso alle vecchie prebende di censure ecclesiali, che proprio lui dovrebbe ben conoscerne il pesante lato oscuro, dati i consueti accostamenti dei suoi studi, come quelli di altri ricercatori, all’insignificanza della letteratura aliena, considerata dalla scienza come una finzione paranormale della realtà di persone scosse da vari episodi, chi gravi chi non, di sdoppiamento della personalità..: una letteratura, quella aliena, che non possiede neanche il 10% della storia astrologica..semmai fosse possibile un paragone in termini di consistenza scientifica..! Malanga, il professore, se sapesse di che lacrime grondi e di che sangue l’astrologia, non direbbe certe avventatezze..scriteriate..! Poi, intendiamoci per carità, c’è astrologia e astrologia..e in questo senso può essere scusato il suo intervento iconoclasta sul processo astrale, non fosse altro che la stessa cosa avviene nei termini del discorso scientifico, psicologico, matematico, medico ecc.ecc dove nessuno ha i parametri per poter dire agli altri di conoscere solo lui la verità dei fatti..: in questo senso men che meno Malanga..e i suoi carnivori extraterrestri, mangiatori di anime..!! Malanga quindi, se ben conoscesse lo schema del paradigma astrologico,  dovrebbe comprendere che tutto il suo lavoro è inscritto nel suo tema natale e se approfondisse questo aspetto capirebbe la vera chiave di lettura che tanto ha cercato..nelle sue annose elucubrazioni che ne descrivono un uomo spesso delirante alla ricerca di verità assolute di cui lui stesso vagheggia possibili esistenze inanimate nei fatti..!!
Nel suo Tema infatti sono aderenti alla sua personalità sia Urano (tecnologia, meccanicismo matematico, alieni, calcoli statistici) che Nettuno (empatia psichica, inconscio e coscienza) in egual misura. Urano è il pianeta che cerca l’autonomia indagativa e valutativa dalle forme pre-esistenti, è il pianeta che contatta il futuro, la ricerca sperimentale  e la tecnologia a qualsiasi livello. Nettuno è lo sprofondare negli oceani della mente e dell’anima. E’ la ricerca della spiritualità, non solo religiosa. Insomma la summa dell’intera opera malanghiana in sintesi..Come dire che ha eseguito il compitino che la configurazione planetaria del suo tema gli ha imposto, lui inconsapevole..aldilà del come la possa pensare caro professore: nella mia analisi non ho modificato le dinamiche astrologiche per farle corrispondere alla sua vita. Sono scritte lì da secoli basta solo leggerne il senso e il significato adeguatamente come credo che la mia esperienza pluriennale sappia fare con una buona professionalità. Urano domina nell’opera malanghiana s’intende (doppiamente rilevante nel radix com’è), con la sua necessità di logica imperante, tra l’altro connesso inoltre alla forte dinamica capricorniana della sua Luna e del suo Mercurio, utili al rigore scientifico utilizzato senza fronzoli idealizzanti ma con la massima concretezza. Una realtà scientificizzante condivisa con l’indagine psichica del suo Nettuno in VIII^Casa, aperta al profondo delle sue onde animico-spirituali: noi siamo gli dei, noi siamo costruttori del nostro universo quindi siamo consapevoli., questi i suoi diktat finali. Razionalità, concretezza saturnine, ingegno e intuito uraniani, ed em-pathos spirituali nettuniani sono il centro del suo mondo indagativo e…non poteva non essere che così.. Se comprendesse che tutto il suo lavoro è imperniato sulle sue coordinate spaziotemporali (la data, l’ora, il luogo di nascita..) che producono il suo Tema astrologico, con ogni probabilità sintetizzerebbe al meglio le sue qualità indiscusse per realizzare finalmente, l’inaccessibile e indimostrabile ad oggi, storica, se non antica, “fusione fredda”…: la ragione e il sentimento..a braccetto nel tema di un anarchico delle scienze..!! Ragione e sentimento, mai in accordo nel novero dei secoli essendo una l’opposto esatto dell’altra.., in Malanga si riescono a fondere in qualche modo creando un mirabile esempio di uomo-alieno, ma anche al contempo di un alieno-uomo che altro non poteva studiare se non quello che ha approfondito e come lo ha approfondito..

L’invito, dopo la conferenza di ieri sera a Spazio Interiore, che mi piace proporgli è che studi seriamente l’astrologia e la comprenda finalmente nei suoi concreti aspetti scientifici, escludendola dalla lista delle parascienze in cui anche lui, come molti suoi colleghi universitari, erroneamente l’ha messa, sottovalutandone le rilevanze altamente specialistiche in relazione stretta con le dinamiche scientifiche, nonostante l’evidente progressismo della sua ideologia di base, chiaramente condizionate, a ben vedere il suo grafico astrale, da quella Luna e da quel Mercurio in Capricorno di cui tra poco approfondirò brevemente il significato..Il mio invito è ulteriormente suffragato tra l’altro dalla profonda conoscenza di un capolavoro “Ballando nudi nel campo della mente” di Kary Mullis, biochimico statunitense, vincitore del Premio Nobel per la Chimica nel 1993 assieme a Michael Smith. Un chimico, Mullis, suo “collega”, si fa per dire stando ai corsi di studio, prestigioso, il quale, al contrario della chiusura permalosa malanghiana sulle cosiddette, a suo dire, intuizioni della pseudo-scienza astrologica, aldilà della sua stravaganza culturale, aveva compreso, invece, l’importanza del metodo astrologico al punto da dedicargli un capitolo intero del suo libro, intitolandolo molto provocatoriamente: “io sono un Capricorno”..!! il Professor Mullis, che data l’importanza della sua scoperta, aldilà del Nobel (titolo in se fin troppo abusato..), era ed è un contestatore nella Berkeley degli anni sessanta. Considerato un personaggio alquanto originale e discusso, che spesso si è scontrato con le posizioni “ortodosse” della comunità scientifica. È noto per essere stato fortemente critico nei confronti della teoria diffusamente accettata del legame HIV-AIDS, per lo scetticismo rispetto alle cause del riscaldamento globale e del buco nell’ozono. In una famosa intervista arrivò a chiedersi provocatoriamente se avrebbe mai potuto scoprire la PCR, la tecnica cioè della reazione a catena della polimerasi (Polymerase Chain Reaction o PCR), da lui ufficializzata, se non avesse assunto LSD: ne concluse che ne dubitava seriamente, in quanto solo in quello stato “allucinato” poteva letteralmente veder lavorare i singoli polimeri così ammettendo di avere imparato parecchio, grazie a tale esperienza…Un personaggio sopra le righe, non un ossequioso conservatore legato alle alte cariche che ha sempre evitato agendo proprio come un cane sciolto (Capricorno, con connessioni in Aquario -casa XI^in Aquario-, praticamente il dna astrologico inverso a quello del prof.Malanga). Tale è la somiglianza con il percorso psicologico malanghiano che il prof.Mullis nel suo libro, parla della sua visione del mondo e narra di episodi curiosi ed esperienze alquanto insolite da lui esperite, parla positivamente appunto dell’astrologia, del suo uso di droghe, sostiene senza nascondersi, prendendosene le responsabilità, che “la scienza dei media è una fesseria”, per finire addirittura con l’ipotesi di essere stato rapito dagli alieni: gli accadde una notte del 1985, in un bosco nei pressi di Mendocino County in California. Stiamo parlando di un premio nobel per la Chimica che se n’è ampiamente fregato del suo status di scienziato ufficiale, anzi deridendone la base scientifica, allontanandosi dai colleghi ossequiosi dell’ufficialità artificiosa dell’establishment scientifico di cui non volle mai far parte. Può essere uno spunto di riflessione caro dr.Malanga e chissà che non le serva per approcciare con gli astri tanto vituperati.. allorquando, agita l’umiltà della visione inapplicata della realtà multidimensionale che ci circonda, sappia fare un mea culpa interiorizzato per non aver compreso l’importante discorso che solo il mezzo astrologico sa consegnare all’umanità fosse fatta di uomini o di alieni; di anime o di spiriti..!! Mi ascolti, se pensa di potermi dedicare qualche attimo del suo prezioso tempo, caro Malanga, nei nostri angusti lidi, servono geni e genialità che lei, di certo, ha a disposizione in quantità industriale..: quindi, il mio consiglio spontaneo consiste nel fatto che sarebbe bene che lei possa riflettere sulla mia proposta di approfondire la materia astrologica e sulla preziosa armatura psichica e psicologica che ne deriva dalla assimilazione della lettura dell’esuberante paradigma sapienziale. Chissà che non esca un altro Mullis e magari un altro Nobel..!! Comunque è strano come il caso, che non esiste, accomuni due personalità scientifiche di valore, se vogliamo simili nel percorso di studi legati alla chimica, che si evolvono nello studio della problematica aliena, chi tramite una scelta meramente scientifica (la polimerasi) chi attraverso forme para-psicologiche non del tutto chiare (come le procedure non del tutto chiare dell’ipnosi regressiva..!!), pur distanti e senza nessuna conoscenza l’uno dell’altro.. Scommetto qualsiasi cosa che Mullis abbia una costante astrologica nel Centro Galattico.. (Mercurio-il pensiero, la comunicazione, su tutti..). Mi riprometto a tal fine di poter esaminare anche il tema del prof.Mullis, una volta che sia venuto in possesso dei suoi dati astrali ufficiali: le coordinate spazio temporali utili all’estensione del’analisi astrologica. La data di nascita, 28 dicembre del 44, intanto parla già del suo Sole in Capricorno a 6°55′, chiaramente congiunto (anche se un pò largamente..così si dice..) al Centro Galattico a circa 25° Sagittario, essendo 11° i gradi d’orbita di distanza tra le parti, ma comunque sufficienti per considerarne la congiunzione a volte valida anche oltre i 12 gradi.. Questo primo indizio, comunque mi dice, stando ai miei dati di ricerca sul Centro Galattico, che Mullis non poteva non avere certe reazioni sulle interferenza aliena..che ne hanno segnato, proprio come al nostro prof. Malanga, il suo percorso di vita. Vi ripeto comunque che sono sicuro che ci sia una migliore connessione, ma questa eventuale intuizione sarà frutto di un’altra mia ricerca che per ora rinvio a data da destinarsi..


La logica dell’alieno malanghiano nasce nei suoi primi passi ufficiali tramite la traduzione simbolica del rimosso nelle sedute ipnotiche regressive.., così come lo stesso Malanga racconta in più sedi. La tesi centrale di Malanga è che esistono molte più persone che sono state rapite (“abdotte”) dagli alieni di quanto comunemente si creda. Infatti la maggioranza degli abdotti non ricorda il rapimento, pur portandone talora tracce fisiche sotto forma di cicatrici che rimandano a operazioni e impianti chirurgici praticati dagli alieni, e recupera questa memoria solo attraverso l’uso di strumenti come l’ipnosi regressiva e la programmazione neuro-linguistica, utilizzate da Malanga con una metodologia particolare che dovrebbe permettere di distinguere le vere dalle false memorie di abduzione. Malanga, all’uopo, ha messo a punto anche un primo test di autovalutazione, che si poteva compilare anche online e che consentiva di auto-identificarsi come abdotti. Il fatto che per la grande maggioranza di coloro che lo compilano il test dia esito positivo mostra secondo Malanga che, nonostante gli sforzi degli alieni, qualche ricordo nelle persone abdotte comunque permane. A differenza di altri autori di libri sugli UFO –e sta qui la ragione apparentemente principale delle separazioni e delle polemiche– Malanga ritiene che il fenomeno delle abduzioni non sia positivo ma negativo. Gli alieni non sono “fratelli dello spazio” che vengono a portare amore e pace, ma nemici dell’umanità che manipolano i terrestri per sottrarre loro l’energia di cui hanno bisogno per sopravvivere e perseguire il sogno dell’immortalità. Va contro perfino D. Icke. (i “rettiliani” cattivi e i “pleiadiani” buoni).
Ora chi, come me, sa cosa significa ipnosi e, nello specifico, ipnosi regressiva, deve comprendere una semplice cosa: l’ipnosi è solo uno strumento. Non è lo strumento di per sè ad essere prodotto di un bene o di un male, ma l’uso che si fa dello strumento…che produce queste categorie di risultati. L’ipnosi, è bene saperlo, non fa cose tanto diverse dalle altre psicoterapie. In fin dei conti guarire vuol dire in ultima analisi sostituire un’idea disfunzionale con un idea funzionale. E da questo punto di vista, qualsiasi psicoterapia segna il successo quando sostituisce l’idea che il paziente aveva quando ha varcato la soglia dello studio chiedendo aiuto…!! Ora muovendomi dal mio campo specifico, quello astrologico, vorrei proporre la mia idea del Rebirthing..o regressione ipnotica..di cui conosco tutte le tecniche avendo agito da co-assistente dello studio psicologico De Angelis per molti anni: come dire una sorta di sinergia astrologico-psicologica in applicazione.
Uno dei miti davvero difficili da sfatare, state attenti, è rappresentato dall’utilizzo della cosiddetta regressione ipnotica, come metodo di indagine diagnostica. Un mito che trae le sue origini da una certa cinematografia hollywoodiana che, spesso, rappresenta come questa metodica sia in grado di scoprire memorie passate ma rimosse dalla coscienza e dimenticate nel tempo. Nonostante vi siano numerose evidenze sperimentali in grado di dimostrare che più che un recupero, l’ipnosi regressiva è in realtà, una costruttrice di memorie, oggi viene ampiamente utilizzata per scoprire e, spesso, confermare senza alcuna prova oggettiva però, storie di abusi e di traumi. Ma il più delle volte è proprio l’esperienza di ricerca che è in grado di impiantare un’idea fallace di trauma costruendolo dal nulla e facendolo non rivivere, bensì vivere ex novo come se fosse reale.., a volte causando non pochi traumi psichici deterioranti il normale svolgimento del cammino della propria personalità..!! La ricercatrice, nonchè psicologa di fama mondiale, Elizabeth Loftus (Bilancia: ha pubblicato 18 libri e più di 250 articoli scientifici), a più riprese, ebbe modo di dimostrare quanto sia davvero facile impiantare nelle persone ricordi di eventi mai accaduti. In un esperimento chiese a dei genitori di far rievocare ai loro figli, ormai adulti, alcune esperienze fatte insieme in passato, facendo ricordare eventi reali accanto a quelli completamente inventati. Sorprendentemente i figli ricordavano, a distanza di tempo, quelle situazioni, mai verificatesi nella realtà, aggiungendo, addirittura, numerosi altri particolari. Da questo si evince come non ci si possa davvero fidare della propria memoria o perlomeno di quello che riteniamo essere memoria.. Nonostante questo la moda della regressione ipnotica continua ad aleggiare anche tra molti specialisti alla quale aderiscono, più che per un’argomentazione “scientifica”, quasi per una sorta di credo mitologico…!!

Non voglio proprio affermare che Malanga sia caduto in questa trappola ma la realtà d’indagine e la mia professionalità mi dicono però che sia questo il maggior motivo del suo cambiamento concettuale: insomma, come dire che ad un certo punto del suo cammino scientifico si sia reso conto che l’ipnosi regressiva equivaleva un qualsivoglia effetto placebo.., faceva cioè acqua da tutte le parti e, un Aquario-Aquario come Malanga non può non essere anche un “opportunista” seriale, ferita tipica di molti aquariani lesi (come dice la pesante opposizione Sole-Plutone domificata sull’asse dell’orizzonte ascendenziale I^-VII^casa, l’io-l’altro di Malanga..!!). Pertanto, limitandomi volutamente nell’analisi astrologica, l’indizio primario è quello per cui sia facile credere che il buon Malanga abbia sterzato prepotentemente la sua diligenza culturale e di ricerca antropologica al momento di aver compreso come certe valutazioni siano solo frutto di mentalismi non proprio legati a condizioni scientificamente rilevanti..ne rilevabili..dato l’accertato stato di episodi di aperta affabulazione dei soggetti valutati..nelle sedute di ipnosi regressiva..!! Altrimenti le iniziali leggere proteste da parte di associazioni ipnotiche (se non di pazienti stravolti, ampiamente condizionati..e manipolati, caduti in stato di deliri depressivi o compulsivi..di non facile soluzione..!!), sarebbero potute divenire pericolose accuse di insipienza praticante in chiave psicopatologica e spicoterapica, con possibili conseguenze penali..!! Va ribadito, tuttavia, che le esperienze costruite con la regressione, sembreranno reali solo se conformi con il sistema di credenze del soggetto che vi si pone. Sia chiaro che se si cerca la conferma di esperienze fantasmagoriche e/o allucinogene, senza l’uso di droghe, l’ipnosi regressiva può essere una alternativa naturale, ma con la consapevolezza che può avere come effetto collaterale quello di farvi credere di essere stati, in una vita passata, un poeta o una principessa (nei casi migliori) mentre, in quelli peggiori, di essere stati abusati da un vostro genitore o di essere stati trasportati su una navicella spaziale per sperimentazioni aliene: tecniche perverse largamente usate proprio da certi istituti di accoglienza infantile, che tramite certe pressioni, falsamente ipnotiche, “convincevano” gli infanti degli abusi dei propri genitori, per privarli della patria potestà e affidare il bambino a famiglie di depravati conclamati (vedi le pesanti accuse sul direttore di “Forteto”, centro “culturale” e casa ricovero per l’infanzia in toscana..: peraltro luogo di incontro dei numerosi leaders dell’intellighentia di sinistra). Non è un caso, quindi, che l‘ipnotista esperto sa che un rapimento alieno potrebbe essere la metafora di un abuso sessuale subito, per cui è di certo meglio pensare che un alieno (estraneo, persona che non riconosco..) abbia fatto su di me esperimenti strani inconcepibili piuttosto che una persona vicina, una parente stretta, ma anche che si possa inventare di sana pianta qualsiasi forma di avvenimento stravolgente la psiche umana, sia esso un finto rapimento alieno, così come un finto abuso genitoriale o estraneo che fosse..! La mente dell’uomo è facilmente manipolabile soprattutto se i soggetti scelti sono persone bisognose in termini economici, quindi pronti ad accettare per soldi qualsiasi ingerenza indagativa…!! In questo particolare processo l’analisi astrologica del tema diventa insostituibile per comprendere la verità vera dei fatti raccontati e, come sempre dico, nessun’altra analisi è in grado di evidenziarne così bene il nucleo centrale su cui fa perno tutto il comportamento psicofisico della persona. L’ipnotista sa bene che un rapimento alieno potrebbe semplicemente essere la storia immaginata da un bambino, che non sapendo distinguere bene tra realtà e fantasia, si fissa sull’emozione: la storia del terrore sarà pure inventata, ma l’emozione di terrore che si prova è reale! E si sa che l’emozione aiuta la memoria..a cavalcare..aldilà del tempo, che ci dice Malanga essere inesistente, senza specificarne il qualem e il quantum però…: richiama Bohm e il suo edificio quantistico per ricostruire la sua immagine ferita dagli evidenti equilibrismi non più sostenibili per una convinzione di vita aliena, divenuta col tempo alienata.. Una delle principali scoperte di Bohm è il “potenziale quantico”, quell’invisibile parametro della fisica – così vicino alla coscienza – in grado di guidare tutta l’esistenza, dalle particelle elementari agli organismi complessi, e che gli ha consentito la formulazione di una versione completamente nuova e nondimeno rigorosa della meccanica quantistica: quale migliore occasione per comprendere, caro Malanga, i parametri costanti, grazie a questo potenziale, del moto astrologico e quindi della connessione Uomo-Pianeta, assunto principe del dettato astrale…? L’intento di Bohm, quindi, così vicino alla prassi astrologica del “come in basso così in alto”, era quello di trovare un ordine e una finalità dove apparentemente, secondo la teoria fisica classica, c’era solo caos, casualità o, al massimo, probabilità.
Il potenziale quantico, inteso sia come concetto della fisica teorica che come concetto filosofico, bisogna ricordare, ha portato Bohm a sviluppare una teoria di più ampio respiro, quella del cosiddetto “ordine implicato”, nell’ambito della quale tutto ciò che esiste materialmente, ed è per questo esplicato, ha un suo corrispettivo in ciò che esiste spiritualmente, essendo per questo implicato. Malanga ne atinge a piene mani… Due realtà – quella della materia e quella della coscienza – che interagiscono in maniera sincronica e armoniosa, e che Bohm intendeva descrivere con un modello fisico-matematico in grado di offrire davvero un’interpretazione unificante. L’universo di Bohm, partendo dalla fisica dell’infinitamente piccolo, si risolve in una cosmologia del tutto nuova in cui mente e materia convivono in sintonia: l‘astrologia in sintesi ed il suo regolamento non è altro che la rappresentazione cosmologico-universale di questa simbiosi dimostrata da Bohm.

Malanga cambia la rotta quindi durante il suo percorso scientifico (la cambia più volte per la verità a comprendere bene le sue informative sulle dinamiche aliene..), e non c’è nulla di male s’intende, ma sarebbe stato più corretto dirne le vere motivazioni, come scienza vorrebbe: questa spiegazione che ho fornito (passibile di smentita chiaramente..) Malanga non la dice apertamente, cambia mantenendo in piedi interessanti dicotomie speculative e intellettualismi pirotecnici che vogliono coprire certamente i magheggi, anche culturali, effettuati negli anni..e proprio ieri sera il suo interloquire, quasi ad evitare le domande proposte, lo ha lasciato intendere chiaramente, aldilà del tema natale voglio dire.. Non sfugge, ad uno attento, professionalmente, all’osservazione dell’altrui dinamica, come la mia materia psicoastrologica m’impone (non guardo solo al senso delle parole ma anche alla mimica del come vengono espresse), il contenuto volutamente “eversivo” il senso delle domande..stesse!! Risposte espresse, come spesso accade nei convegni con Malanga, dal bisogno preciso di rispondere cambiando il senso della domanda, riproponendo sistematicamente il solito refrain già ascoltato più volte…nei suoi interventi..Sa come “confondere” le altrui ignoranze non preparate alle sue dotte disquisizioni, capace com’è a gestire la sua forma.

ANALISI  PRIMARIA DEL TEMA NATALE DI MALANGA: I TONI PERSONALI

SOLE e ASCENDENTE IN AQUARIO..Per ben due volte il nostro eroe è sottoposto alle influenze incrociate dei due governatori del segno: Urano e Saturno. I due pianeti lo rendono insieme socievole e solitario, mutevole e ostinato, caotico e preciso. Stargli vicino può essere, a tratti, divertentissimo e coinvolgente, in altri momenti ci si sente profondamente in imbarazzo. Quando, infatti, sempre per qualche suo personalissimo, mai evidente, motivo, si chiude in se stesso, interrompe completamente la comunicazione col mondo circostante. Nel lavoro la sua dote migliore è un’incredibile capacità di concentrazione, mentre quel che gli manca è forse la spinta a finire le cose, a realizzare concretamente e fino in fondo i suoi numerosi progetti. Anche nelle relazioni interpersonali c’è inscritta questa ansia di moto umorale alla perenne ricerca di distrazioni….

LUNA IN CAPRICORNO. Il segno di Saturno è il segno opposto al naturale domicilio lunare, il Granchio, e secondo la tradizione astrologica non è una posizione felice per la Luna. Non è però in assoluto una posizione negativa, anche perché la fulminea intuizione della Luna può cooperare bene con il rigore razionale di Saturno. Certamente, in questo caso, l’infanzia non è vissuta con spensieratezza, e spesso si amplia in qualche sorta di privazione affettiva della persona. Comunque l’analisi della figura materna è fondamentale e chiarificatrice delle possibili nevrosi di un adulto nato con questa Luna… Le manifestazioni affettive tendono ad essere limitate da Saturno, il quale preferisce essere l’oggetto di tenerezza e di comprensione da parte degli altri, piuttosto che esprimere lui tali sentimenti: anzi è una Luna che spesso ostacola un sano scambio affettivo. Si tratta comunque, quasi sempre, di un aspetto planetario molto positivo dal punto di vista intellettuale, (il che è indubitabile e conosciuto ma tant’è..) anche se, vista dall’esterno, la persona può apparire come fredda e distaccata.. E credo anche questa caratteristica come profondamente vera.. Il tallone d’Achille di questa Luna, tra l’altro domificata in XII^Casa è il terrore dell’abbandono, che alimenta molte sfaccettature psicolabili, nonostante una buona capacità ad orientare le scelte sui propri istinti.., senza troppo osservare quelle degli altri vicino a se. È un bel punto di appoggio per ciò che riguarda la carriera, dato che è una Luna tesa alla realizzazione delle mete materiali e dello status sociale. Le persone con questa Luna statisticamente sono tendenzialmente soggette ad episodi di depressione e la loro naturale tendenza all’isolamento le rende spesso poco amichevoli e molto selettive…

MERCURIO IN CAPRICORNO in XII^Casa.  E’ indiscutibilmente una delle migliori posizioni di Mercurio-intelletto, pensiero, sistema nervoso. La memoria e la capacità di concentrazione sono eccezionali, così come la capacità di riflessione e di introspezione: si tratta infatti di un’intelligenza incline a penetrare nei misteri della vita, dello spirito, della trascendenza. E’ una posizione indubbiamente meno agile e versatile rispetto ad altri domicili di Mercurio, ma sicuramente più ricca di senso pratico, di un’inclinazione naturale allo studio sistematico, alla lettura, alla ricerca in campo scientifico e, voglio precisarlo, semmai ce ne fosse bisogno, che non sto scrivendo queste peculiarità in riferimento alla vita ampiamente conosciuta, dati gli studi e la cattedra universitaria del professor Malanga, ma bensì alle precise caratteristiche astrologiche di questo Mercurio che appartiene anche al mio Tema di Nascita (non in XII^ nel mio caso..). Questo Mercurio è un Mercurio che si riscontra spesso in persone che abbracciano una forte vocazione, come quella dei  religiosi, dei medici, degli psichiatri, dei mistici, degli ufologi..vorrei aggiungere. Con questa posizione planetaria Malanga si avvale notevolmente dello studio e dell’applicazione di qualsiasi disciplina, diciamo tipo “new-age”, (anche se come me è contro quel sistema comunicazionale) per aprire il campo di studio, adatta a raggiungere un maggiore benessere psicofisico.

GIOVE IN PESCI. La natura filosofica ed espansiva di Giove trova qui un’espressione nella ricerca dell’ignoto, mentre viene assottigliata la sua simbologia di ottimismo e di benessere. E’ un Giove che spinge ad immergersi nel mondo dell’inconscio per svelarne i misteri, rendendo l’individuo particolarmente introspettivo ed assai loquace, soprattutto per ciò che riguarda le proprie esperienze interiori. Acuisce la sensibilità ma impoverisce il senso pratico..che un Aquario come Malanga recupera nelle sue elucubrazioni scientificizzanti. E’ un ottimo punto di appoggio negli oroscopi di psicoanalisti, astrologi, veggenti e ipnotisti. Sapete perchè scrivo quest’ultima affermazione con maggior sicurezza..? Perchè come per Mercurio ho lo stesso Giove di nascita.

URANO IN V^Casa. Il talento creativo e la sua esecuzione sono molto accentuati, così come l’individualismo e l’originalità di Urano trovano nella solare e feconda espressione della quinta un aggancio impareggiabile. Questo è uno dei terreni più fertili affinché Urano possa esprimere le sue qualità nel migliore dei modi. L’ingegnosità è estremamente originale e l’amore per lo sperimentalismo è piuttosto evidente. Spesso è uno degli indicatori di genialità…che a Malanga certamente non manca.

SATURNO IN VIII^ Casa.  Un Saturno questo in VIII^ che se stimola notevolmente l’amore per i temi dell’occulto, dell’inspiegabile..alimenta i blocchi psichici inibendo la pratica della sessualità. I misteri dell’esistenza, dell’anima e della mente esercitano su Malanga una notevole attrazione fin dai primi anni di vita: è’ la dinamica di questo un Saturno filosofo, che dota la personalità di un’istintiva capacità di comprendere l’animo umano e la sua indole interna più nascosta.. comunque la necessità di andare a fondo dei problemi connessi con la mente. E’ una tra le posizioni più felici di Saturno per ciò che riguarda l’intelletto, rendendolo appunto profondo e dotato di un’ottima percezione connesso alle motivazioni plutoniane in governo in questa casa.

NETTUNO IN VIII^Casa. Come per Saturno anche questa è una delle migliori posizioni per questo pianeta, il cui anelito verso la trascendenza può esprimersi al massimo nella Casa che simboleggia i misteri dell’aldilà e della trasformazione… Qui Nettuno stimola l’introspezione, la ricerca delle verità assolute.., cosa questa che in Malanga risuona sistematicamente nel suo tema.., come rende il soggetto particolarmente interessato ai temi filosofici, alimentando una naturale propensione a comprendere ed a sentire le problematiche delle persone sopratutto quelle bisognose di cure…(vedi ipnosi regressiva). Il trigono al Sole aquariano consente un’intuizione e una sensibilità che danno la possibilità di toccare le più alte vette dell’intelletto, sia reale che irreale: il limite è che Malanga vive un po’ fuori dal mondo…d’altronde un professore di Chimica che “stra-parla” di alieni come potrebbe essere giudicato..? Questo trigono gli da l’aurea del “guru spirituale”, dopo aver cercato lui stesso il suo maestro, anche nei paesi più lontani.., come fra le dimore atlantidee ad esempio..(cfr. Astroluce.Enel.it)

LUNA CONGIUNTA A MERCURIO.  Malanga è dotato di un’intelligenza eclettica, intuitiva che lo ha aiutato e lo aiuterà ancora moltissimo negli studi e nelle ricerche; di un’ottima memoria soprattutto uditiva. Dire che è comunicativo sembra pleonastico data la sua presenza nel web e su youtube per non dire nelle continue conferenze rilasciate su tutto il territorio nazionale e altro. Congiunzione questa tipica dello psicologo che Malanga utilizza per le sue intromissioni nella materia psicologica tramite l’applicazioni delle ipnosi. Non è un caso, data questa congiunzione, che, oltre all’amore viscerale per gli studi scientifici, è interessato anche a tutto ciò che riguarda il passato, la storia dell’umanità, la letteratura..l’archeologia, il mito. Malanga sente una grande attrazione verso tutto ciò che è inavvicinabile, incomprensibile ai più..Ecco spiegata la necessità di vedere oltre che ha spinto la sua volontà a superare le barriere del conosciuto per spingersi in quelle più scomode e inaccessibili dei mondi sconosciuti..!! Motivo questo di chiaro affaticamento psicologico: si rendono infatti necessari periodi di riposo assoluto, magari qualche “cura del sonno”, per ritemprare il sistema nervoso un po’ scosso, e i rischi di cadere in qualche seria depressione (Mercurio quadrato a Nettuno.).

Il trigono di Venere ad Urano suo pianeta rappresentativo parla di un’eccellente abilità manuale legata ad un grande senso pratico che rende sia sul palcoscenico della conferenza come su quello più importante della sua vita da scienziato. A Malanga, diciamola tutta, gli piace stupire: potrebbe sentirsi come un grande mago-prestigiatore, senza offesa s’intende, che fa bellissimi giochi con le mani, con le carte o il creatore dei mostri meccanici, financo psichedelici, protagonisti di film di fantascienza..o attori comprimari nella sua mente intuitiva che si animano neanche tanto silenti nei meandri dei suoi stravolgenti pensieri. Sorge infine spontanea una domanda: caro Malanga ma lei è un essere umano o un alieno?..(Cfr. Digilander.libero.it/astro_logica/astrologia/).

Ora in questa prima breve sintesi ci saranno anche errori di valutazione, può darsi, ma vi assicuro che siamo dentro il personaggio…; cosa questa che non deriva da mestieranza improvvisata o manovalanza di basso livello che si spalma sulla conoscenza (peraltro solo esteriore del prof. Malanga)…ma dallo studio astrologico, anche piuttosto semplice in questo caso, trattandosi di semplici, appunto, constatazioni aspettuali e di posizioni planetarie di nascita praticamente leggibili in ogni libro serio di astrologia. Quì sta l’arcano che gl’ignoranti di questa sublime materia continuano a non comprendere..: questi tasti sonori (i pianeti e le loro relazioni in gradi d’arco..) emettono un suono che è quello che “funzionerà” come vibrazione primaria nella loro vita come nella nostra,per far sentire la proprio voce nell’universo circostante (qualsiasi universo), ognuno convinto di aver agito “liberamente” il proprio Non-libero arbitrio…!! La vita e le opere di Malanga, come di ciascuno di noi, sono inequivocabilmente soggette a quelle “interferenze” planetarie, più che sufficienti a far capire come il nesso astrologico sia determinante nella dinamica costituente la psiche della persona, solo se uno avesse la volontà di approfondire. In questo caso tengo a precisare che la mia analisi non è un vero e proprio tema natale..,ma  una, seppur valida spero, bozza…, in quanto i miei temi, fatti su 3 livelli differenti, si appropriano della conoscenza della persona in compendi formati da una settantina di pagine in su, oltre le 100 a volte. Proprio come un tema natale astrologico, che si rispetti, dovrebbe essere fatto..e proprio come, a vedere certi lavori di qualche ..”collega”, la cosa non avviene quasi mai, essendo escursioni veloci di 15 pagine al massimo a 200eu minimo..Mi sono sempre domandato cosa si possa dire di una persona e della sua vita interiore ed esteriore in 15 pagine..(senza comprendere che poi andrebbero sottolineati i valori da aggiungere o togliere..)..!!!  Malanga, è bene che si sappia e che lo sappia, si è diretto sulla strada del istrionismo culturale e scientifico, che la sua laurea in chimica comunque di per se non prospettava  (men che meno i suoi asfissianti controlli ipnotici..), non accontentandosi della visione del normale procedimento universitario che gli schemi “capitolati” dei suoi corsi di studi gli proponevano (come succede un pò a tutti i “normali” universitari che al dunque seguono una carriera da comune professore scolastico o da chimico industriale o altro..) perchè è un SOLE AQUARIO ASCENDENTE AQUARIO, motivazione principale della linea guida della sua vita: questo è il suo destino…o firma divina…lo creda o meno!! E’ come si dice in astrologia la Dominante del Tema. Dominante che, così mi tolgo dalle scatole questa estrema necessità astrologica, è rappresentata appunto dal Sole in Aquario in I^Casa, aggrappato -non congiunto quindi- al potentissimo Stellium sempre in prima casa (d’ampiezza poderosa per i suoi 48 gradi longitudinali), che ne sottolinea la forza espressiva dell’Ego (non dell’Io..tutto da costruire..). Prima Casa superstar del tema, suddivisa tra il Sole in Aquario, dominante del tema, Venere, Marte, Giove e Nodo in Pesci codominanti nello Stellium: come dire Urano e Nettuno superstar..quello che, decifrato, al dunque ho sottolineato finora sia nel tema astrologico che nella storia personale del prof.Malanga.

Claudio Crespina ilNadir

fine prima parte                                                                         segue seconda parte

 

SITOGRAFIA: 

-Digilander.libero.it/astro_logica/astrologia/

-Astrolux.com

 

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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