Finivo la prima parte del mio articolo sul significato dell’eclisse in genere ma soprattutto sull’eclisse di Sole in particolare ed ero appena entrato nell’alveo astrologico, dopo le attrazioni filosofico-astronomiche dell’eclisse, per definire meglio il campo, Pesci-Ariete, che dovrà portare lontano i miei ragionamenti, certamente aldilà delle limitazioni storico-scolastiche della tradizione astrologica. Non mi stancherò mai di ripeterlo: la tradizione astrologica, come la tradizione di qualsivoglia materia, deve essere assolutamente conosciuta e ri-conosciuta come base portante ineludibile della nostra disciplina astrale, ma al contempo, proprio come devono (e non dovrebbero..MA DEVONO) agire i figli, una volta divenuti grandi e maturi.., liberandosi, sciogliendosi dal vincolo intrauterino nei confronti dei loro genitori, bisogna imparare a districarsi dal rigorismo antico, dal dispotico
sentire, obbligato in manierismi filosofici anticheggianti di certa metodica astrologica, priva inevitabilmente, data l’epoca, della necessaria ampiezza di respiro utile alla migliore e innovativa comprensione dei simbolismi moderni diversamente significanti.., ancorati ormai alla dilagante meccanica quantistica (peraltro spesso ab-usata impropriamente..con il massimo disimpegno) che le rigide regole, riferite, con terminologie orientate religiosamente, al transito nefasto o benefico della stella malefica o fortunata, non potevano comprendere nelle loro rime baciate..obbligate. Obbligo derivante anche e soprattutto certamente dalla collocazione storico-filosofica in cui si espresse e si evolse trascinando con se lo spirito del tempo di “quel” Faraone Egizio, come “quello” del Re Caldeo, primi attori di un’astrologia “privata”, incentrata sull’unico rappresentante dell’intero popolo, che non era mai considerato come singolarità di individui ma come un “gregge” di coscienze ammassate l’un l’altra aggrappate al destino uniforme del loro unico referente nel bene o nel male: il dio-Faraone, il dio-Re o Regina e lo studio astrologico si rifaceva su questi personaggi principali per questo i termini in uso si riferivano maggiormente ad una previsione semplice nella terminologia usata. Sono state ritrovate nella storia della tradizione astrologica più di 4000 tavolette in caratteri cuneiformi contenenti iscrizioni di tipo astrologico, che riportano dettagliate osservazioni celesti risalenti circa al 2000 a.C, ed esse costituiscono all’oggi la raccolta più antica di documenti dell’età Babilonese. Furono trovate nel luogo ove sorgeva l’antica Ninive e appartenevano alla biblioteca del Re Assurbanipal, essendo queste presumibilmente traduzioni dal sumerico di precedenti documenti, risalenti ai popoli che prima dei babilonesi si erano stanziati in Mesopotamia nel 3000 a.C. Questi popoli studiavano da alture e osservatori sparsi nel paese, il movimento degli astri e dei sette pianeti allora già conosciuti. Gli osservatori erano spesso, ma non necessariamente, posti in corrispondenza dei luoghi di culto, per trarne auspici e previsioni sulle molte campagne militari e principalmente sugli eventi legati ai regni e ai regnanti.
L’uso dell’astrologia sul piano personale, come detto, ossia circa eventi dei singoli individui, è una pratica di molto successiva, e anticamente le stelle venivano interpellate esclusivamente su misura del regnante di turno sia circa gli eventi comuni a tutto il regno, sia le nascite dei singoli re, come per le vicende legate alla loro stirpe. Verso la fine dell’Impero Romano anche le cerchie più alte dei potenti avevano accondisceso a questa disciplina servendosene a piacere, e usando riprodurre il proprio segno zodiacale su stendardi e stemmi delle famiglie più potenti. Augusto fece poi coniare monete con il suo segno, il Capricorno. Assiri e Babilonesi tuttavia condivisero ampiamente territori e cultura con i Caldei, che dal II millenio a.C in poi arricchirono le cognizioni astronomiche e astrologiche di raffinati studi circa le eclissi. Quindi le sentenze previsionali, connesse alla lettura dell’esizialità planetaria, degli astrologi antichi, erano infarcite di significati esotericamente risuonanti sostanzialmente la dualità buono-cattivo tradotta in vari modi sulla falsariga di aggettivazioni come benefico-malefico che, se adeguati all’epoca intrisa di guerre e di ammazzamenti, d’invasioni, e di stermini, di malanni e di malattie senza cure, oggi quel linguaggio “pseudo-religoso” certamente non risponde alla nostra realtà molto più variegata e scientificizzata, nonostante che anche la nostra epoca è immersa in conflitti sanguinosi o in disastri economici che non hanno nulla da invidiare ai loro illustri predecessori.. Insomma non si può andare ancora avanti con definizioni assolutamente inadeguate soprattutto se costantemente aderenti ad una visione divisa (dualizzata..) della realtà. Oggi sappiamo o meglio, senza offesa, dovremmo sapere che non è la sfera celeste a ruotare intorno alla terra, bensì la terra intorno al suo asse. Sappiamo anche che la Terra e i pianeti si muovono intorno al Sole, che per gli astronomi non è un pianeta come invece, insieme alla Luna, lo considerano gli astrologi. Ma l’astrologia contrariamente all’astronomia, tiene conto anche delle cosiddette apparenze, perché non considera la natura degli astri considerati in sé per sé, materializzandoli come fa l’astronomia nel misurarne le modalità, ma “sente” la loro influenza sulla terra e sui suoi abitanti, cioè il loro influsso, descrivendone la simbologia mitologica trascritta nei secoli e da essi rappresentata. Ora le variazioni di questo influsso corrispondono ai loro movimenti apparenti. A questo punto Astrologia ed Astronomia prendono due percorsi diversi e noi parleremo di una realtà apparente, vista dalla prospettiva della Terra, come di movimenti reali da correlare alla motivazione umana. Gli antichi osservarono così che la luce scintillante di Venere o quella calma di Giove sembravano infondere coraggio e speranza, soprattutto se la Luna si univa ad essi; mentre il bagliore sinistro di Marte, e quello cupo di Saturno, sembravano rattristare e scoraggiare, oggettivando umanamente così questi pianeti, relazionandoli unicamente al Faraone o al Regnante, Re o Regina che fosse o al Governante di turno (Ministro o politico), al Papa, al Vescovo, al Rabino che fosse, rappresentanti unici e significativi del loro popolo: il responso redatto su di loro, equivaleva al responso sul loro popolo. Quindi il pensiero direttamente derivante da una simile filosofia, se lo aggreghiamo per giunta ad un’eclisse di Sole (Re, Imperatore) in primis e di Luna (Popolo) poi, spogliate del loro aspetto astronomico, può sembrare normale aggettivarne il senso ad una realtà maggiormente pratica, maggiormente semplice da tradurre, dato il termine di per se significante crollo, perdita, sconfitta, fine…, quindi può essere facilmente deducibile che si riferisse solo a qualcosa in un senso di “malevolo”, di malefico, di diabolico, perdendo di vista il suo logico e imprescindibile contraltare archetipo: il concetto di benefico, di produttivo, di armonico ecc..ecc..: male e bene convergendo da sempre allo stesso input correlato alle umane vicende che ne rispondono solitamente in termini estremamente semplici, come buono o cattivo. La tradizione Classica quindi ci ha tramandato questa visione semplificata dell’eclisse letta e tradotta solo al negativo. E. come se non bastasse, anche “parzializzata” agli eventi mondani dei soli rappresentanti governativi o religiosi di un popolo, non disponibile verso tutti i suoi componenti. Questo modo univoco di procedere sta a significare una precisa carenza diagnostica nello stabilire quale autentica caratteristica accertabile potessero avere i Pianeti o le Stelle Fisse osservate in quei tempi, giudicati positivi o negativi sulla base delle sole vicende dei Regnanti di un popolo e non sulla moltitudine di un popolo. Quindi aldilà della natura benefica o malefica di un Marte o, per esempio, di Algool (stella fissa considerata tra le più funeste..), questa nomenclatura bivalente, estremamente semplificata, inevitabilmente risulta inadatta a descrivere le principali funzionalità dei moti planetari nella loro complessia ciclicità n quanto viene meno una regolare casistica da poter estrarre da un più cospicuo “corpo di riferimento” (oggi si direbbe campionamento..) quale può essere il calcolo statistico, non riferito però a pochi rappresentanti, per quanto importanti, ma all’interezza di un popolo: solo allora si potrebbero tirare le somme di un adeguato comportamento planetario, utile a comprenderne gli spunti. Insomma voglio dire che per bollare di una precisa natura “malefica” o “benefica” un Pianeta od una Stella Fissa non può bastare come casistica le risultanti degli eventi riferiti a pochissimi rappresentanti, seppur importanti, del genere umano.., non avendo, si deve presupporre, in quei tempi così lontani, nessuna conoscenza, nessun altro metodo d’indagine efficace utile a comprendere i significati probabilistici di un pianeta o di una Stella che furono derivati dagli astrologi dell’antichità, sia intuitivamente, sia in relazione alla vittoria o alla sconfitta in qualche battaglia del regnante di turno a cui prestavano servizio. Ma oggi sappiamo che le variabili in atto sono numerosissime, intrecciandosi inoltre tra loro in conteggi moltiplicanti il numero iniziale, e, con termini come malefico o benefico, non si riesce a comprendere la vera realtà circostante in quanto insufficienti a descriverla, anche in chiave diagnostica, non avendo un background applikcativo efficace: la statistica su un “campione” relativo a pochissimi individui come unico riferimento per tutti gli esseri umani. L’eclisse era considerata sostanzialmente letale unicamente perchè nella loro visione reale, il Sole ..si “spegneva” davanti ai loro occhi, per quell’epoche, ancora ..”magici”, al punto che inevitabilmente ne traevano cattivi auspici per l’intero popolo, non potendo più disporre della necessaria luce e della conseguente energia: il Sole era identificato con la forza maschile e la Luna con la ricezione femminile. Come possiamo ben comprendere oggi: un conto è parlare di una Eclisse facendone derivare il significato dalla semplice traduzione onomatopeica del termine, quindi deducendone un aspetto chiaramente negativo, un conto è invece tradurne il significato in considerazione della terminologia astronomica in quanto fenomeno che si svolge sull’eclittica: in questa chiave di lettura si può ben capire che la terminologia, solo negativa, non ha più alcun senso. Motivo per il quale la logica della Tradizione, seppur piena di valenza sapienziale, deve essere rivista come unico punto di riferimento della diagnostica valutativa in atto aprendola a ben altri accessi previsionali più aderenti alle nuove conoscenze scientifiche di cui non si può fare a meno, come per altro non fecero a meno neanche Tolomeo e i suoi seguaci, aderendo, nei loro giudizi previsionali, alla matematica celeste messa in campo, seppur sbagliata, proprio grazie ai loro studi, che, a dirla tutta, erano fortemente inflazionati dalla visione alterata della scienza aristotelica, come unico riferimento possibile per quell’epoche almeno in occidente. L’Oriente, probabilmente più avanti su certe nozioni (conoscenza Vedica), non lo conoscevano e forse…, come accade anche oggi (presunzione questa ormai assolutamente inadeguata dati i risultati presenti ai nostri occhi), non lo volevano… riconoscere..!!
LA TRADIZIONE CONTRO L’EVOLUZIONE: PERCHE’..?
Probabilmente riesco a spiegarmi meglio con un esempio che possa spiegare l’inefficacia di certa antica terminologia descrittiva ogni valutazione previsionale: la Stella Fissa Algool. La testa della Medusa dalla Mitologia Greca è rappresentata dalla famigerata stella fissa Algol configurata al 26° Toro. Facente parte della costellazione di Perseo, Algool era considerata dagli antichi come la stella più malefica della volta celeste: ma siamo sicuri che la sua reputazione è garantita..? Si chiede, come me, D. Rosenberg, Se Algol fosse davvero tanto nefasta, dovremmo trovarla agli angoli o congiunta ai luminari nei temi di serial killers, dei grandi criminali, ma non la troviamo così significativamente per poterne dare una corretta valenza astrologica, etichettandola, come ha fatto un po’ troppo sbrigativamente la tradizione Classica, come “malefica”, anche se, dice correttamente la Rosenberg, è presente spesso (ma non significativamente..) nei temi di alcuni dittatori. E’ comunque vero, se proprio si vuole spiegare la derivazione, che Algol ha una connessione col dolore e la morte: il termine medico “algologia” significa “studio del dolore”. Il famoso personaggio David Beckham, per comprendere il mio assunto, è del Toro, Ascendente Toro e possiede nella sua configurazione una forte congiunzione Ascendente-Algool-Mercurio nel suo tema di nascita ed è stato indubbiamente uno tra i più fortunati ed importanti giocatori di calcio del mondo, guadagnando cifre da capogiro per gli anni in cui ha giocato (fino a qualche tempo fa..). Ed essendo anche considerato uno tra i più begl’uomini del pianeta (ha sfilato anche per degli stilisti importanti..), anche nel proseguio della sua carriera, sta riuscendo ancora oggi a spuntare contratti favolosi. Beckam è anche un ottimo manager di sé: ha fatto accordi e sponsorizzato società quali Adidas, Coca cola, Gillette, Marks & Spencer, è stato testimonial per l’intimo di Armani. Secondo la classifica di Forbes, David Beckham è stato per diversi anni il calciatore più pagato al mondo con guadagni annui vicini ai 50 milioni di dollari. In più è sposato con l’ex Spice Girls Victoria Adams da cui ha avuto ben 4 figli. Ora ditemi dove sta la funesta azione di Algool..nella sua vita ..? Magari prima o poi qualcosa accadrà, soprattutto data la forza impetuosa del vorticoso modus vivendi del campione che inevitabilmente lo espone ad una vita certamente non tranquilla, ne serena dai tempi d’impegni vertiginosi che in qualche modo influiranno sul suo stato di salute ma questo, al dunque è il destino immutabile di ogni essere su questa Terra, aldilà della presenza o meno di Algool (ne comprenderei l’antica visione se morisse “decapitato”.., seppur dopo una vita di enormi soddisfazioni..!!). Non vi sembra quindi che quel giudizio degli antichi, magari adeguato per quel faraone che perse una battaglia decisiva o a quel Re che fu decapitato, non può essere esaustivo dell’intera popolazione del mondo..? Per quello che mi riguarda queste valutazioni stellari o planetarie dell’antichità non devono essere prese come fossero pezzi di un vangelo consacrato, ma vanno ri-valutate coerentemente, approfondendo quei termini antichi, troppo esigui, troppo “stretti” per dirimere certe questioni complesse sulla natura dell’uomo: le Stelle o i Pianeti non vanno temute di per se ma capite e usate in modo pro-positivo per poterne assimilare la profonda tonalità esplicativa, quand’anche si presentassero come astri indemoniati nella nostra vita..!!
Non possiamo quindi più ragionare in quei termini antiquati, e mi sembra il minimo, come detto e scritto un po’ ovunque nel mio sito: innanzitutto bisogna comprendere che NULLA E’ COME SEMBRA…!!
Capisco la resistenza psicologico-comportamentale di certa scuola tradizionale astrologica ma non comprendo il perchè di certi ostracismi concettuali. Le Eclissi, proprio come Algool, non sono malefiche di per se, come nulla lo è..: ogni processo umanizzato è connesso, vuoi per informazione strettamente fisica, vuoi per la logica psicologica, al principio di relatività..e soprattutto all’ “Equazione della Bellezza” di pensiero quantico elaborata da Dirac che ci spiega oggi l’Entanglement. A fronte di questo mio processo di distacco chiamo in causa le parole di una grande astrologa, Lisa Morpurgo, che per prima si mise di traverso all’establishment tradizionale con la sua antesignana elaborazione di un nuovo codice zodiacale che, aldilà dei più o meno corretti impulsi innovatori, ebbe il grande merito, a mio modo di vedere, di aprire un varco nel tessuto estremamente rigido di questa nostra, per certi versi, sacra, disciplina. Gli studi di Lisa Morpurgo sono particolarmente interessanti perché rappresentarono un’ottica assolutamente nuova con cui guardare l’astrologia, o meglio lo Zodiaco: un approccio che la stessa studiosa definì archeologico, garantendone un’impostazione razionale della situazione problematica circa l’astrologia, sottraendola al fumoso ambito esoterico cui fu relegata a partire dal secondo Seicento. Le parole della studiosa in occasione di un convegno astrologico furono illuminanti in proposito: «È possibile fare un paragone, un raffronto tra astrologia e archeologia? Trovare tra di esse qualche punto in comune? O è addirittura blasfemo parlarne nella stessa sede? Disse provocando le logiche impietrite della tradizione astrologica. il fenomeno astrologia è tale che la stampa ha finito con l’occuparsene spesso ma, come diceva un personaggio manzoniano, con “judicio”… Ossia con la convinzione sottintesa che questa febbre astrologica sia da considerarsi un’epidemia e basti aspettare che passi, come accadde alla peste di Milano, con l’aiuto del cielo, le benedizioni del cardinal Borromeo e soprattutto con lo sterminio degli untori, che saremmo poi noi, sciagurati propalatori di superstizioni e menzogne. Tutti sanno con quanta violenza Schliemann (l’archeologo che sosteneva che l’Odissea non era una favola omerica..ma tutt’altro) fosse attaccato e osteggiato dagli archeologi del suo tempo, e in tale ostilità noi possiamo rintracciare alcuni elementi che ci permettono di prolungare il paragone analogico con i problemi dell’astrologia. Attacchi soliti e conosciuti nei secoli che rappresentano sistematicamente una difesa dei privilegi di casta, poiché Schliemann era un outsider, un ricco mercante, dilettantescamente infatuato di letteratura greca (così si diceva..per screditarlo): un sussulto censorio, comune a tutta l’umanità e non limitato agli archeologi, scatenato dall’ipotesi che un testo mitico e letterario, quale appunto l’Odissea, rivelasse delle verità anziché essere pura favola. Rileggendo le cronache del tempo, si ha l’impressione che l’Accademia di Berlino avrebbe preferito rinunciare a una scoperta così importante come quella dei resti di Troia anziché vedersi sconfitta sulle questioni di principio suddette…Esattamente quello che accadrebbe oggi su qualsiasi verità rivelata che facesse cadere “poltrone” consolidate dal potere, che spesso, direi, quasi sempre, non ha in se come principio l’esigenza dela conoscenza vera della Verità…ma, molto più concretamente il personale mantenimento della propria poltrona..!! Resta comunque l’effettiva vaghezza cognitiva, riscontrata anche da Morpurgo, della letteratura astrologica tradizionale: “Lessi, diceva Lisa, alcuni testi sull’argomento, che mi lasciarono stupefatta per la loro fondamentale ingenuità, e maturai una ben ponderata convinzione: il corpus della letteratura astrologica, da Tolomeo in poi, era un reperto archeologico, un ammasso di nozioni distorte coperto da una polvere secolare e mantenuto in vita da una schiera di adepti la cui cieca fede nel Tetràbiblos era direttamente proporzionale alla loro incapacità di analisi critica e di aggiornamento”… Io, per quanto estroverso aquariano in pectore, non potrei mai essere così esplicito e chiaro su questo preciso principio: pur convivendo, nel mio silenzio mediatico e letterario, negli stessi anni della Morpurgo, coi miei personali studi d’astrologia, devo dire che lei riuscì per quegl’anni dove io fallivo..: lei affrontò il “mostro” direttamente, io cercai di aggirarlo…!! Probabilmente convinto che il Potere, qualsiasi potere, non ammette deroghe alle sue proprietà…: se le tiene strette..!!! Morpurgo quindi, coraggiosamente, avendo notato che tutta l’astrologia occidentale altro non è che l’acritica applicazione della teoria tolemaica (e purtroppo siamo ancora fermi lì…, nonostante tanta riflessione: evidentemente anche nel nostro campo ci sono i cosiddetti “Guardiani della Soglia”… tristemente famosi per altri versanti !!). ….”Più volte mi sono sentita rimproverare, diceva la Morpurgo, -la tradizione non si tocca..-, come se i miei peccati di eresia fossero destinati a trascinarmi nel fondo dell’Inferno”…! Vorrei chiarire, come ho appena descritto più sopra, che il mio incedere da autodidatta nell’ambito della scuola astrologica, non mi ha impedito però di nutrire nei confronti della tradizione antica un profondo rispetto, anche ammirato, sebbene critico, e voglio credere, arrivando al punto del mio personale presupposto, che proprio il suo carattere sacrale, intangibile, le permise di sopravvivere ai secoli senza subire pericolosi e forse irreparabili blocchi e/o rimaneggiamenti. L’Astrologia è resistita nei secoli, anche rafforzandosi, forse proprio grazie a certe convinzioni para-scientifiche, sostanzialmente magiche, volutamente mantenute come inefficaci..così da poter sistematicamente essere bersaglio preciso della cosiddetta scienza ufficiale (controllata molto da vicino dal Potere Gesuita..). Chiaramente inefficaci, aggiungo, per poter prendere il posto che le spetta come scienza: come fosse stato impedito da qualcuno il suo processo evolutivo e quel qualcuno moi lo conosciamo bene, direi molto bene, rappresentato com’è da tutto il movimento religioso (non spirituale…!!) costruito dalle antiche forze delle tre forme religiose monoteistiche imperanti sul globo terracqueo, mantenuto in piedi nei secoli con interessi stratosferici di cui è facile comprendere per chiunque la rilevanza nell’ambito del Potere costituito. Proprio quello che diceva la Morpurgo. Eppure, continuando il suo approfondimento controcorente, la Morpurgo, neanche interpretasse a memoria i miei pensieri di ieri e, a maggior ragione, quelli di oggi (quasi leggesse dentro le mie inquietitudini astrali..), diceva in quegli anni: “i miei studi universitari, dedicati soprattutto alla storia e alla filologia, precludevano la possibilità che io accettassi il verbo di Tolomeo come oro colato. Giudicai subito il Tetràbiblos per quel che è in realtà: la compilazione riassuntiva di molti, forse moltissimi testi di astrologia contenuti nella biblioteca di Alessandria, compiuta dall’autore secondo un suo personale criterio di scelta e di giudizio…!! Scelta e giudizio incontrollabili, poiché la biblioteca di Alessandria fu fanaticamente incendiata in uno dei giorni più neri della storia umana. Supporre in Tolomeo una visione parziale, per non dire settaria, del patrimonio astrologico antico è senz’altro legittima; credere in tutto quanto egli dice equivale a credere alla storia romana narrata da Tito Livio, perché un patrimonio cultural-narrativo così antico, e così rimaneggiato (esistono ben quattro versioni principali del Tetràbiblos) deve essere per forza sottoposto a una revisione critica analoga a quella che il Mommsen eseguì, appunto, sui testi di Tito Livio. Ciò che invece mi colpì nei libri di astrologia che lessi, e soprattutto nei colloqui con i miei primi colleghi, fu il tono fideistico con cui parlavano di una “tradizione” dai contorni sempre più sfumati ma ritenuta indiscutibile”… dai suoi ferventi discepoli. Si, assolutamente si, è esattamente quello che pensavo in quegli anni della mia fioritura astrale, che mi diede la forza non solo intellettiva, ma anche psicologica, per distanziarmi da certi dettami obbligati (significativo anche il mio incontro brevissimo con Zoli negli anni 79/80 con la sua smania di ricerca..: volente o nolente in qualche modo con quelle parole succinte me l’ha trasmessa, imprimendone questa mia necessità di andare oltre alle cose..) al punto che grazie a letture straordinarie, astrologicamente parlando (oltre alla conoscenza iniziale obbligata di alcuni tra i testi fondamentali della tradizione classica), come quelle del Gouchon, di Rudhyar, Ruperti, Arroyo, Sssportas, Collin e tanti altri, la cui impostazione mi consentì di scoprire, non contento evidentemente dell’antica didattica deformante che studiavo, il Nadir del tema di nascita (ancora peraltro “coperto” al grande pubblico…, proprio perchè non ho mai voluto far parte di certa nomenclatura astrololgica..), così inasprendo la ferita, ormai sanguinante, tra il mio sentire e quello che la tradizione silentemente imponeva al mio pensiero: il dado era, ed è tratto…
Convintamente posso addirittura dire che l’astrologia funziona a dispetto degli astrologi che dicono di frequentarla…: non è assurdo come sembra, questo concetto, ne vuole essere una provocazione. Ciò che più mi colpì, diceva la Morpurgo, e chiaramente ne ho sempre condiviso il pensiero, a quei tempi fu la totale mancanza di un criterio di analisi nelle informazioni fornite dai testi: “si trattava in realtà di precetti espressi in termini fideistici e catechistici mescolati a qualche nozione pratica che sembrava basata sull’esperienza, ma che un minimo controllo sperimentale rivelava campata in aria…”. Inutile dire che sottoscrivo…e lo sottoscrivo a maggior ragione oggi che sono venuti al pettine tanti nodi che l’intuitiva intelligenza della Morpurgo aveva contribuito a sciogliere.. aldilà di condividere per intero la sua originaria speculazione astrologica, da cui divergo per altri principi ma che comunque rimane un insostituibile approccio alla nuova lettura dell’arte d’Urania che non può rimanere ancorata alle pseudo-certezze tolemaiche che certezze non erano e che, come tanta parte della storia, con ogni probabilità, trattenevano al suo interno, i reali processi di verità importanti in cui siamo immersi e che non sono mai stati sciolti alle minoranze popolari ritenute inadatte a comprendere certe eventuali verità straordinarie..che potrebbero, secondo l’atteggiamento di una parte dell’establishment governativo, sconvolgerne il processo di crescita..!! Scusa questa bell’e buona: la verità sta nel fatto più che evidente dell’essere asserviti ai loro comodi sia individualmente che collettivamente (sta a noi tirarci fuori) e l’astrologia è l’unica soluzione scientifica utile a tradurre certe dinamiche e portarle alla luce della ragione: sarà per questo che la sua conoscenza si restringe per la maggior parte a quei discorsetti massmediatici delle tv, dei giornaletti, del web, senza costrutto alcuno. Rimane quel retaggio da indovini, da maghetti, da saltinbanco dell’azione esoterica infarcita di miasmi demoniacoreligiosi che è difficile scardinare anche per la colpevole partecipazione di certi personaggi che usano l’astrologia per sbarcare il lunario della loro vita quotidiana appannandone e sporcandone il messaggio profondo. La vera lettura astrale, certamente più complessa di quel modo uniformemente mediocre di leggerla, sente i battiti dell’animo umano..da cui, quelle letture, sono assolutamente distanti.., come per non far capire il vero potenziale in atto presente in questa scienza, una volta che se ne fosse compresa la vera istanza filosofico-psicologico da un verso e quella previsionale-valutativa dall’altro in essa coesistenti e trascritte segretamente nei secoli da popoli probabilmente venuti da altri mondi…: il C.G. e il suo studio è lì a consigliarci un approfondimento serio che promuovo ormai da qualche anno.
Le spiegazioni tolemaiche sono chiaramente insufficenti per poter assurgere ai significati alti che l’astrologia trattiene segretamente nei suoi strettissimi nodi simbolici che in realtà richiedono una volontà precisa di trovare il modo di scioglierli.., aldilà di tanta antica, e diciamo pure, saggia scuola che non può, per raggiunti limiti d’età, spiegare ancor oggi le dinamiche nuove innescate dai cambiamenti epocali con cui l’uomo, qualsiasi uomo (anche quindi i tolemaici..) si deve confrontare di continuo.. Proprio per questa verità ineludibile, una delle frasi principali su cui nasce la logica della mia principale scoperta astrologica (il Nadir o Skewer, spiedino) si basa proprio sul “principio d’individuazione” junghiano che ne determina fondamentalmente l’intero pensiero filosofico che dice: “Quando un uomo è infedele alla sua propria legge e non si eleva fino alla personalità, ha fallito il significato della sua vita”, e continua, “…e dove nessuno chiede…nessuno è obbligato a rispondere”…! Mi pare molto chiaro il senso..della spinta junghiana verso l’essenza individuale da ricercare come obiettivo primo dell’uomo: il mio Nadir del Tema assume, nelle sue istanze significative, relazionandosi con la dinamica zodiacale, la visione psichica della profondità: il Nadir (Vedi articolo-spiegazione nel’Archivio del sito) presuppone il superamento della bidimensionalità del tema realizzandone la tridimensione (anche graficamente). Tutto questo determinante principio individuale, correlato alla visione previsionale astrologica, sfugge inevitabilmente alla logica tolemaica, concentrata com’è sulla figura del Governante e non sull’individuo.. !! Più passa il tempo e più sono convinto che questa frase è illuminante proprio per il suo incipit fondamentale connesso al concetto d’individuazione che Jung sottolinea fortemente come vero obiettivo umano che l’uomo, convinto dal pensiero tolemaico massificante, disattende sistematicamente, ingenerando unicamente quegli atteggiamenti che lo conducono alla sua costante generalizzazione (gli oroscopi generici massmediatici imperanti..) piuttosto che alla sua evoluzione individuale determinante per essere chi si è veramente…, quindi lontano dall’assurgere alla sua possibile comprensione: il che, come si dovrebbe comprendere, garantisce solo i Capi, coloro che governano, ma non i loro sottoposti…!!
Per meglio significare questo principio dell’individualità umana a cui si deve attingere..per perseguire la nostra autentica consapevolezza vi parlerò del Tempo: soffermiamoci sul concetto di QUALITA’ DEL TEMPO. Nella coscienze di tutti, il tempo è legato agli avvenimenti che vi si svolgono, “tanto che non si possono assolutamente considerare come realmente equivalenti due durate quantitativamente uguali, ma sature di avvenimenti del tutto diversi”, dice opportunamente Guénon … Il Tempo sembra uguale ma anch’esso non lo è: non è massificato, quindi figuriamoci se lo può essere l’uomo che si muove in esso… Certe limitazioni o credenze hanno creato in realtà le critiche semplicistiche del pregiudizio e di chi lo segue senza remora alcuna ignorantemente: la spaccatura astronomia-astrologia. Divisione questa che consente, anzi alimenta, frasi ingiuriose come queste: l’astronomia prima di tutto è una scienza, che non va confusa con tradizioni, credenze popolari o vere e proprie truffe, quali l’astrologia. Astronomia e astrologia non hanno nulla in comune. L’astronomia osserva e studia, con leggi fisiche, quindi oggettive e non interpretabili, il cielo. L’astrologia cerca di dare un’interpretazione fantasiosa, antropocentrica, superstiziosa, senza alcun fondamento ne scientifico ne, spesso, addirittura logico. L’astrologia è una superstizione che non ha senso di esistere se non come un divertente gioco….Ci siamo intesi..? La lettura ingessata di certa tradizione da spago a questa aperta diffamazione dilagante, che solo la forza energetica di un messaggio immortale non ne consente l’alienazione, date le guerre sopportate e da sopportare provenienti sia dall’esterno, direi come è normale, sia dall’interno, cosa certamente anormale e ingiustificata..
LA VALIDAZIONE ASTROLOGICA DELL’ECLISSI: la REGOLA E LA CONTROREGOLA
L’eclissi e la sua corretta valutazione, a maggior ragione, risente di tutta questa antica diatriba proprio perchè leggibile maggiormente in chiave scaramantica da chi non ne comprende la validazione scientifica anche in senso astrologico. Astronomicamente sta a significare un oscuramento parziale o totale di un astro, dovuto all’interposizione di un altro corpo celeste tra tale astro e l’osservatore. L’Eclissi parziale e/o eclissi totale, avviene rispettivamente quando l’astro si oscura solo in parte o totalmente. L’Eclissi è anulare, quando la Luna copre centralmente e non totalmente il disco solare. L’Eclissi lunare (di Luna..) avviene con l’oscuramento della Luna per l’interposizione della Terra tra la Luna e il Sole. Eclissi solare (di Sole..), si ha con l’oscuramento del Sole per l’interposizione della Luna tra la Terra e il Sole. Le eclissi si verificano tutte le volte che Terra, Luna e Sole vengono ad essere allineati su una stessa retta; inevitabilmente o la Terra o la Luna vengono ad essere private per un po’ di tempo della luce solare. Per avere una eclissi di Sole, lo dovremmo aver compreso, la Luna deve trovarsi al novilunio (congiunzione con il Sole) nel momento in cui attraversa l’eclittica, così che, allineata tra Terra e Sole, proietti un cono d’ombra che nasconde, tutto o in parte, il disco solare…: un cono d’ombra..appunto. Ecco un preciso orientamento per comprendere meglio il significato dell’eclissi e magari rivederlo secondo nuovi orizzonti, diciamo maggiormente scientificizziabili, non necessariamente malefici come non solo benefici…ma valutabili di base, più correttamente possibile, in termini matematico-astronomici..! Al momento dell’eclissi di Sole, il campo magnetico della Terra, attira l’energia solare e questa energia si distribuisce sul pianeta..che in realtà la sente e non …la “rifiuta”, come invece lasciano credere le sentenze, quasi inappellabili, di certa tradizione che legge nell’eclissi solo avvenimenti sciagurati, funesti, senza valutarne appieno tutte le applicazioni in atto: l’energia si trasforma non si perde..dice la legge della termodinamica. Il Sole cambia per alcuni minuti la sua “colorazione” originaria e diviene, solo in certe parti del globo terrestre, completamente oscurato: abbiamo cioè il cosiddetto Sole Nero.. Dobbiamo immaginare che in quel momento “spettrale” visto sulla terra, ci sia una finestra aperta a ricevere questo “pulviscolo cosmico” lungo l’intera visuale specifica del cono d’ombra (che rappresenta forme d’energia, d’informazioni, di conoscenza), che attraverso quella finestra conica emette il suo grido vibrazionale utile ad aprire i canali, solitamente chiusi, delle menti “offuscate” dalla luce accecante di un Sole ormai stanco che ha bisogno di rinnovarsi: e ciò che viene percepito è connesso al tipo di energia distribuita che corrisponde alle dinamiche psicologico-comportamentali archetipiche del segno dove si trova il Sole in quel momento (29°Pesci cuspide arietina). Ecco che il campo dell’Eclisse si restringe vieppiù.. Dal punto di vista di certi astrologi della tradizione e al contrario, di chi guarda al cielo in modo sincronicistico, l’eclisse di Sole è avvertita, anche nel periodo che la precede più da presso, per i primi come un momento di instabilità, di rottura, di crollo che può favorire conflitti, ma anche e non solo questo, per gli altri, come una precisa sensazione intuitiva, asensoriale, questa è la mia precisa innovazione, regolata nel rinnovamento del Sole eclissato: in esso sincronicisticamente si può sostenere che c’è una precisa capacità di proporre svolte di vita decisive, di crescite ed di evoluzioni impossibili senza un vero processo catarchico simile a quello applicato alla fine di un ciclo. Motivo per cui il mio consiglio è quello di restare centrati alla nostra realtà psicofisica, per non assecondare gli automatismi presenti nelle dinamiche psichiche imposte dalla cultura dominante che non ci consentono un autentico, intelligente processo di cambiamento e per essere pronti a fare “salti in avanti”, (non indietro..), spinti dal vento di quel cambiamento: il cosiddetto salto quantico. Si tenga conto inoltre che gli effetti astrologici di un’eclisse possono perdurare per molto tempo, anche anni, com’è naturale che sia quando si innescano cambiamenti profondi: essi impattano sempre sulla vita che verrà..Non si confonda però il mio pensiero in quanto parlo volutamente di effetti perduranti e non di eventi e del loro perdurare, perchè non è credibile come scienza nessuna disciplina che si prendesse anni di tempo per poter vedere realizzate le sue previsioni…, se non quelle formate intuitivamente che, sappiamo, la scienza non ammette..come applicabili in laboratorio..!! Chi, ditemi, potrebbe annoverare come previsione efficace un evento, seppur descritto al momento, che potesse accadere in anni successivi (dai 2 ai 4: non mesi, o giorni, ma anni, per quanto riguarda l’Eclisse di Sole), come dedotto specificatamente dalla logica tradizionale sulla regola dell’incidenza nel tempo dell’eclisse, generatasi appunto anni prima..? I transiti planetari, si sa, più o meno positivi o negativi, che si possono applicare agli eventi accadenti in due, tre anni, sono tantissimi per chiunque, quindi è alta l’incidenza del loro impatto rispetto a quella dell’eclisse verificatasi anni addietro. Pertanto, insisto: con quale valenza, diciamo analogica (non voglio dire, pretenziosamente, scientifica..), potremmo accollare coerentemente a quella eventuale lontana eclisse trascorsa, come sostiene la legge tolemaica, un accadimento che ci fosse capitato, nel bene o nel male, nell’ambito di anni successivi…? Chi ci dice che l’evento, disastroso o meno che sia, si possa riferire veramente all’eclisse trascorsa…anni prima? Basterebbe che al contempo si realizzasse una quadratura o una congiuntura planetaria di un Urano, di un Saturno appoggiati da Marte o da Mercurio, al nostro Sole o al nostro Ascendente (ma anche tante altre componenti ancora..!!) che l’evento spiacevole, o peggio ancora nefasto, si possa verificare valutativamente aldilà dell’applicabilità della significanza funesta dell’eclissi. Solo se avvenisse qualcosa di tragicamente irreversibile, come troppo rigidamente insegna Tolomeo, in riferimento alla sua concezione di eclisse, potremmo ricondurlo a quel caso, ma non dovrebbe avere una significanza generica sulla pericolosità del caso: con l’eclisse tolemaica, il regnante o cade o muore…!! Egli non prevede vere vie di mezzo meno deflagranti quando l’eclisse impatta i gradi eliaci riguardanti il Regnante o il Capo di Stato politico o religioso che sia. Ragion per cui casi, diciamo meno gravi, come una malattia, una frattura ossea, una problematica economica, seppur gravi ma non gravissimi, qualora accadessero, non possono essere spiegati dal rigido schema dell’eclisse che per natura (sole nero..) sta a significare, tolomaicamente ripeto, casi tragici, crolli e fine anticipati del proprio destino di governante e/o della propria vita. Per meglio spiegare l’inflessibile intenzione della Tradizione sull’Eclissi, solari e lunari e il loro procedere in viaggio sulla superficie terrestre che in quei dogmi, inscritti secoli orsono, si prevedono solo accadimenti senza appello.., per personaggi, regnanti o religiosi, che siano al governo dei loro paesi e allargandone il senso, questa potenzialità distruttiva si applica anche anche per coloro che siano al governo di una Azienda importante, di una Banca…; insomma si tratta anche di personalità, non necessariamente regnanti in termini regali o di casta, ma che siano al centro dell’attenzione popolare per posizioni di tutto prestigio..economico, finanziario ecc.ecc..). Potenzialità distruttiva perdurante, come detto in precedenza, nel controllo del possibile ed eventuale accadimento nell’arco, decisamente fuori controllo, cha va dai 2 ai 4 anni..circa !! Anche se, l’eccezione di fatto esiste, è bene ricordare che non si può escludere che una tragedia, non necessariamente mortale (comunque di per se tragica..), avvenga per concomitanza di transiti e progressioni sufficientemente significativi, come nell’esempio suddetto, aderenti adeguatamente all’evento traumatico accaduto…, aldilà dell’incidenza nefasta di una eventuale precedente eclisse..che, ricordiamlo ancora una volta, Tolomeo e la Tradizione riferivano sostanzialmente ed efficacemente ai capi di Governo, agli imperatori..ai Capi religiosi e non alle persone comuni.., riguardando queste il popolo, la massa..che l’Eclisse non avvolgerebbe nella sua motivazione distruttiva.! Questa Regola del tempo, minimo o massimo, in relazione del verificarsi di un accadimento funesto possibile in riferimento all’Eclisse, lascia aperte troppe discussioni, troppe lacune che solo il testardo ragionamento dei tradizionalisti non ne consente un miglior approfondimento per armonizzare le conseguenti, e direi inevitabili, lacune valutative come sto cercando di dimostrare con tutta serenità e onestà intellettuale. Insomma queste forme di obblighi valutativi, peraltro non dimostrabili nei fatti (chi potrebbe infatti seguire tutti gli accadimenti sui governanti, politici o religiosi, che fossero interessati dall’eclisse…per un periodo così lungo..?), non convincono proprio: sembra un vero arrampicarsi sugli specchi..,da qualsiasi parte la si voglia giudicare questa regola della tradizione classica sull’evolversi dell’eclisse sia di Sole che di Luna. Quando, chi lavora da anni come me, ha prove più che significative della valenza, quasi matematica, del transito (certamente anche ausiliato nella previsione dai valori della Progressione Secondaria e/o dalle Direzioni Primarie), soprattutto se lo vestiamo con l’ICP planetario (l’Incipit Cosmologico Planetario: la mia recente scoperta astrologica): gli avvenimenti accadono in concomitanza di transiti planetari specifici…, non ci sono dubbi. Se inoltre si possa sapere come i pianeti, che entrassero in gioco nel transito esiziale, siano “vestiti” zodiacalmente, si avrebbe un ulteriore significanza del tempo e del modo planetario in campo.., concretamente utile a definerne la pericolosità o meno dell’accadimento..! L’astrologia tradizionale al dunque non ha lo scopo di aiutare l’individuo a conoscersi ed a risolvere i propri problemi: per questo, dicono, esistono gli psicologi e gli psicoterapeuti. Non ha lo scopo di fornire informazioni sul proprio Karma o sulle vite precedenti (di cui non condivido neanche io il metodo deduttivo..!!). Non ha lo scopo di aiutarvi ad evitare eventi futuri, nè di risvegliare in voi qualità o poteri spirituali. L’astrologia tradizionale, connessa alle regole attualizzate negli anni dai nuovi astrologi del novecento, è un’astrologia materialista, chiusa com’è comunque sulle sue posizioni dogmatiche: fossero antiche o fossero pseudo-moderne..!! In questa forma di astrologia, direi senza logos, e nel suo linguaggio, esiste oggi una forma promiscua di “scienza premoderna” (magico-esoterico-religiosa), utile a mettere anche in luce possibilità di eventi futuri. Questa Astrologia non prevede la data in cui vi sposerete, ma la possibilità di contrarre matrimonio…: essa dice un po’ ipocritamente che sta a voi scegliere se sposarvi o meno…, disponendo del libero arbitrio, di cui non disponiamo secondo il mio modo di vedere..!! Questo vuol significare concretamente la frase “astra inclinant non determinant”…!! Frase estremamente famosa questa a cui, aderiscono quasi tutti gli astrologi senza neanche comprendere a fondo il senso.., motivo per cui personalmente, devo dire, non concedo a questa logica arbitraria molte aperture ritenendola, più che famosa, fumosa…!! La mia Astrologia sta prendendo forma, sta assimilando nuova linfa vitale e tra qualche tempo (un anno o due..al massimo) mi piacerà proporvi un forte cambiamento all’interno dei suoi capisaldi, motivo per il quale sarò scomunicato definitavamente da quel mondo ma forse più che un male sarà un bene..Parlo di “mia” Astrologia non egoisticamente, ne possessivamente, ma solo per indicare i grandi spostamenti valutativi che sto inserendo innovativamente nelle vecchie dinamiche astrologiche e proponendo in quel conteso nuove strade da percorrere, ragion per cui il mio programma didattico immagina una nuova forma di Astrologia che sia in grado di accomunare le diverse fonti, in quanto preziose fucine di sapere e di cultura, e non di dividerle ulteriormente (in guerra come sono tra loro già da anni..!!). Ne sto pensando il nome e quando sarà giunto il momento ve ne renderò partecipi. Perchè questa mia esigenza vi chiederete, essendo già vasto e confuso il mondo astrologico..? Perchè le mie ricerche, giuste o sbagliate che fossero (peraltro l’astrologia, e direi ancor di più, l’Astronomia Tolomeica, come ben si sa, è andata avanti per ben 16 secoli circa.. con errori di valutazioni matematico-astronomiche clamorose.., ormai accertate..), mi stanno ponendo, sempre di più, di fronte a nuovi paradigmi: sale la pressione sia fisica che intuitiva per comprendere al meglio come funzionano le cose in tutti i campi della scienza (vedere le applicazioni quantiche..) e perchè no, anche in quello astrologico..scienza delle scienze per quello che mi riguarda, sarebbe ora di metterci, ovvero, rimetterci le mani..affondandole nei meandri segreti nascosti agli occhi di ricercatori che come me non si sono accontentati di certe regole che, a ben vedere, nonostante la mirabilia applicativa dell’intuito previsionale per quei tempi andati, oggi fanno acqua da tutte le parti: però qui lo dico e qui lo nego state pur certi che c’è qualcuno che la Verità vera la conosce bene, vorrei dire anzi, molto bene..: un po’ quello che fece comprendere molto chiaramente, per quanto romanzandone i significati, Umberto Eco, nel suo capolavoro “il nome della Rosa”.. Ed anche nel campo dell’Eclissi, come ho scritto già in altri articoli, mi balenano guizzi importanti da verificare..statisticamente..ed anche intuitivamente in chiave analogica, come ogni vero progresso nel campo astrologico, deve poter dimostrare: l’analogia e la base della Scienza degli Inizi o Astrologia. Così tanto per non perdere l’abitudine alla mia inossidabile bastiancontrarietà vorrei a tal proposito proporvi una prima bozza delle mie ricerche innovative in relazione alle antiche leggi dell’Eclissi che vogliono concentrare, in un altro paradigma dell’antichità, l’evento drammatico che portano in esse, solo sul posto centrato dal passaggio del cono d’ombra visibile. Non c’è che dire ce l’ho proprio con Tolomeo..!! Non voglio accontentarmi dei suoi paradigmi…!!
Vediamo un po’ di dati. Quindi l’esizialità di questa eclisse equinoziale solare cadrebbe di riflesso solo sulla parte nord dell’Italia (nell’arco comprendente la latilongitudinalità del cono d’ombra..) essendo la parte maggiormente esposta al cono d’ombra con la miglior percentuale di visibilità del fenomeno..Voglio ricordarvi che l’eclissi maggiore sarà della durata totale di 2 minuti e 46,9 secondi ed è visibile alle coordinate 64°25’54″N, 6°38’48″W, nel mare del Nord a nord delle isole Fær Øer, alle ore 9:46 UTC. Sulla terra ferma sarà visibile altresì nelle Isole Svalbard (Norvegia). L’evento terminerà al Polo Nord alle ore 11:50, dove il Sole sarà a livello dell’orizzonte dal momento che l’evento avviene nel giorno dell’equinozio di primavera. La mia idea, per ora solo come “provocazione” analogica (ma dentro di me molto convincente..), consiste nel considerare sotto tiro dell’eclisse, ammesso e non concesso che debba accadere qualcosa di terrifico, l’intero globo terracqueo per la valenza del “corridoio latilongitudinale” in atto. Voglio inoltre ricordare che in Italia il Sole sarà oscurato dal 67% al 39%, a seconda della latitudine di osservazione. Quindi mi sembra naturale considerare importante per le valutazioni previsionali non solo la parte maggiormente toccata dall’ombra dell’Eclisse, comunque di fatto la parte più esposta agli accadimenti, nefasti o meno che siano. Se proprio, peraltro, dovessero accadere, precipuamente per l’evento dell’Eclissi, solamente quella disastrosa tipologia di eventi (tipologia specifica dalla quale prendo le distanze: non condividendo il principio della gravità totale, come ho provato a spiegare nei miei vari articoli.., in considerazione del fatto che semmai conterebbe comunque la maggiore o minore esposizione al cono d’ombra..!!) bisognerà controllare, ed ecco la mia innovazione, l’intero cerchio latilungidunale della Terra, in relazione alla esatta latitudine e longitudine espositiva del corridoio dell’ombra lunare proiettata non solo sulla parte impattante ma per l’interezza globale della circonferenza Terrestre, aldilà che l’ombra sia presente in quei luoghi, e quindi non solo sul punto di maggior impatto..(come detto comunque, quello più efficacemente nell’occhio del ciclone..) in quanto l’energia non si crea, ne si distrugge, ma si trasforma.. In questo senso voglio ri-affermare, come già sostenuto, che al momento dell’eclissi di Sole, il campo magnetico della Terra, attira l’energia solare, veicolata dal disco lunare e questa energia si ri-distribuisce non solo sul punto di masimo impatto dell’Ombra ma sull’intero pianeta..nelll’ambito dell’altezza relativa alle coordinate lati-longitudinali quindi, contrastando la fermezza della regola tolomaica, l’eclisse si applica anche nelle zone che non ne sono colpite, ovvero oscurate, direttamente, ma che appartengono a quei valori dellle coordinate (latitudine e longitudine) corrispondenti per l’interezza del cerchio intorno alla superficie della Terra e non solo quella attraversata da cono d’ombra. Comprendo che ne possiate rimanere anche per più di un momento dubbiosi ma l’energia non si può chiudere in nessuno spazio quando si ragiona in termini di eventi cosmologici di portata universale come possono essere le Eclissi: l’energia da “bianca”..non si disperde, ma si trasforma in “nera” astrologicamente parlando. La mia non è solo una nuova teoria astrologica, ma è anche una precisa convinzione personale che espressi già in altri articoli molti anni addietro: allora solo abbazzata e senza statistiche avvaloranti il concetto che invece ora sono molteplici..per quanto non siano accettate dalla scolastica tradizionale. Teroria la mia che, suffragata dai fatti e dagli eventi recensiti, prevede inoltre che dovranno essere controllati previsionalmente i 40 giorni a cavallo dell’eclisse: sia i 15 giorni prima che i 25 giorni dopo il momento clou dell’Eclisse (calcolo da effettuare in relazione alla durata temporale dell’Eclisse). Tempo questo che sarà maggiormente efficace col crescere dell’Età del consultante: chiaro è che un forte attacco influenzale, per rimanere nell’ambito della malattia curabile, subito a 20 anni è clamorosamente diverso da quello subito a 60 anni da qualsiasi punto di vista lo si voglia giudicare: l’eccezione conferma la regola come sempre, nel senso poi come si sa, che ci può essere un ventenne completamente denutrito e malmesso in salute rispetto ad un sessantenne perfettamente in forma e sotto controllo medico adeguato. Parlo volutamente di giorni, non di mesi o anni, nei miei calcoli, in quanto, questo spazio circoscritto nel tempo, rispetto all’ampiezza quasi quinquennale della valutazione Classica, inevitabilmente acquista maggior valore sia valutativo che previsionale riferibile esclusivamente ai tempi dell’Eclisse che si stesse analizzando..proprio perchè espandibile solamente in termini di giorni, forse di qualche mese, ma certamente non di anni…! Quindi, come sempre si dovrebbe in astrologia, il tutto va costantemente relazionato al fattore Età del soggetto che stiamo valutando in quanto, per quello che mi riguarda, l‘eclisse, soprattutto quella lunare, voglio ricordare, si riferisce, come ampiamente detto, non solo ai governanti, ai leader politici o religiosi ma anche a tutti quei soggetti che vivono nel vortice del corridoio terrestre dell’ombra (chiaramente in primis quelli che abitano nelle strette vicinanze..del cono d’ombra), aventi comunque i gradi dei loro “valori” astrologici (Sole, cioè Terra, Luna, Nadir, Ascendente e Mediocielo) nel segno, grado, minuto e secondo in cui cade l’Eclisse: loro sono i prescelti per il processo eclittico in atto. Spero di non essere perseguitato dai soloni per questa mia iniziativa stravolgente le conclusioni dell’antichità.., ma tant’è…!! Riassumendo: in relazione ad una eclissi Totale di Sole (meno in quella di Luna..) i soggetti interessati sono tutti (in relazione all’appartenenza ai gradi zodiacali interessati dall’eclisse) e non solo i governanti, i leader politici e religiosi dei regni. Va considerato l’intera circonferanza terrestre relativa al calcolo delle coordinato latilongitudinali e non solo lo spazio centrale dell’impatto, che rimane però il più soggetto ad eventi..La Valutazione previsionale va regolata nell’arco dei 40 giorni a cavallo (15 gionri prima e 25 dopo) del momento topico dell’eclisse. A queste valutazioni innovative bisogna poi aggiungere tutte le categorie già messe in movimento dai miei precedenti articoli (articoli tutti sotto linkati nel Nota Bene*) come il processo di resilienza o quello dei cicli solari che dovrete leggere per saperne di più e meglio del mio pensiero sul significato dell’eclisse. Ne sapremo meglio col tempo studiando le conseguenze dopo l’eclissi e verificandone gli impatti.
L’ECLISSE RAGIONATA
Per iniziare diciamo che il 2015, secondo tutti gli esperti astrologi del mondo si può considerare un anno davvero particolare, anche perché ospita 2 eclissi di Sole ( il 20 marzo ed il 13 settembre) e 2 eclissi di luna ( 4 aprile e 28 settembre). A voler ripetere i significati più disparati, ripetuti qua e la nel web, di questa eclisse si deve dire l’ubicazione che è avvenuta con un‘eclissi totale di sole visibile in Islanda ed in Europa, parzialmente anche in Italia. Poichè si è formata durante un segno d’acqua (fine Pesci cuspide Ariete), a livello mondiale, ci raccontano che gli effetti potrebbero essere di maggiore piovosità, inondazioni, pericoli di epidemie, decessi di persone importanti, delitti misteriosi. vedete solo drammi e tragedie..Ad oggi, che io sappia, nonostante la mia cronica disinformazione giornalistica, passati due giorni, non mi sembra ancora accaduto nessun evento specificatamente stravolgente: anche se certa tradizione si tiene buoni due e passa anni per colmare questa lacuna..!! Ma poiché – dicono gli astrologi – nello stesso giorno sia la luna che il sole passano nel segno dell’Ariete, dando inizio all’equinozio di primavera, potranno esserci anche eventi pubblici sensazionali..Come detto quindi, voglio ricordarlo, secondo certa astrologia, c’è un significato negativamente implicito in tutte le eclissi in quanto, nascondendo parzialmente o totalmente i raggi del sole e della luna al cospetto della terra, sottraggono energia di cui la terra e chi ci abita ne sente il bisogno dover utilizzare per le sue necessità. Ora mi domando e vi domando: siamo sicuri che questa quantità d’energia di cui disponiamo sia assolutamente e interamente necessaria per vivere o forse, con un calo “pesato” una tantum, si possa livellare riorientativamente sui piani più autenticamente umani di chi (vedi segno in cui cade..) forse abbisogna di silenzi e di riposo sulle forze sprigionate dalle sue problematiche mentali, come peraltro suggerisce il segno d’impatto pescino e successivamente quello arietino, governatore della testa…? Getto lì il mio classico sasso nello stagno…Forse, riflettendo più attentamente sul significato dell’evento astronomico, non tutto il male vien per nuocere.. come ci dice un proverbio saggio. Perdere energia-pressoria per gli ipertesi, ad esempio, è un vantaggio non un svantaggio.. Dunque, una simbologia apparentemente negativa (perdita di energia..in quanto calo di luce) accompagna le eclissi, considerata così soprattutto nella spiegazione classica e generalizzata, ma non per questo è necesariamente negativa, non per questo i suoi effetti debbono essere necessariamente negativi, come dimostrato dall’esempio dell’ipertensione. Ma, oltre a quello che ho detto, si deve sapere che il 20 marzo l’eclissi di Sole è stata per l’Italia parziale (al 60% circa) e non totale e soprattutto è avvenuta nel giorno dell’equinozio di primavera: il chè precisa meglio la simbologia e la rettifica, conducendola per mano anche in un territorio maggiormente positivo, aldilà dei miei sforzi a trarne comunque significati di valore, come segnala appunto la coincidenza con l’inizio della primavera, stagione della rinascita, della rigenerazione, dei cambiamenti positivi.. Questo fenomeno astronomico, aldilà dell’essere poco seriamente troppo generalizzato dall’informazione, così perdendo di valore e di significatro, bisogna sapere che si verifica in un determinato segno zodiacale, quindi attiverà innanzitutto il significato della Casa di riferimento a seconda della posizione esistente ed insistente all’interno del nostro specifico Tema Natale. Le logiche usate anticamente per la lettura dell’eclissi, come dovremmo aver compreso ormai a memoria, erano accomunate sostanzialmente al presagio di eventi fortemente negativi, a sventure, lo voglio ripetere fino alla noia,..che, a causa di questa lettura, consentivano quei tipici consigli, statici e stantii, di certo uso d’esoterismo terrifico, per cui, in queste occasioni d’eclissi, sarebbe meglio procrastinare nuovi progetti, non iniziare un lavoro, evitare di sposarsi, di chiedere una promozione, di organizzare un viaggio..Consigli che presi da soli non hanno alcun significato evidente, come spiegato, perchè si possano verificare nella realtà…! Mentre al contrario, per quei segni in linea positiva, viene consigliato, come valido e perseguibile, di chiudere un ciclo di vita, d’iniziare una dieta o una terapia: essendo questo il momento giusto.. L’eclisse serve a qualcosa…anche di positivo allora…!!! Incredibile visu..!!! Non è una sommatoria di guai a ripetizione, che, a dirla tutta e soprattutto agendo la filosofia comune, la vita, eclissi o non eclissi, per la stragrande maggioranza delle persone in tutto il mondo, è un salto ad ostacoli continuo.., dove è certamente più facile prevedere un momento difficile che comprenderne uno felice, essendo il primo in chiaro vantaggio statistico, anche perchè la cosiddetta morale popolare non sa cosa sia la felicità, fuorviata dai continui assilli del mercato globale che ne attiva sostanzialmente le superficialità di corpo e di mente. Quì, in questa necessità di chiarezza e di comprensione che dovrebbe entrare significativamente la logica astrologica di qualità: non si deve indovinare nulla ma si deve comprendere chi siamo e cosa possiamo realmente fare per essere quello che siamo..Solo così arriveremo alla felicità..Non ci sono altre strade, ne scorciatoie..La felicità è realmente dietro l’angolo se solo si comprendesse cosa sia veramente: da quel momento e solo da quel momento, non c’è eclissi negativa che tiene, cominceremmo a vedere finalmente e solamente il bicchiere mezzo pieno…e, la ricchezza, i soldi e tutto il bel mondo potranno finalmente essere compresi per quello che sono realmente: convenzioni immaginarie utili per vivere meglio la reciprocità dei rapporti. Tutti sanno che questo aspeto della questione è stato ampiamente stravolto da uomini (se di uomini si può parlare….!!) senza alcun scrupolo che vivono solamente per arricchirsi alle spalle della gente considerando determinante solo questo nella vita..: l’Astrologia ha proprio questo compito, capace com’è di capire i confini delle nostre individualità e soparttutto i limiti che ci sono imposti sia fisici che mentali partendo dal principio ineludibile che siamo simili, ma non siamo uguali: siamo fatti esteriormente e interiormente nello stesso modo ma le componenti di gonuno sono assemblate in modo diverso per cui qualcosa che va per uno non necessariamente può e deve andar bene per un altro. Le macchine, ad esempio, sono formate tutte allo stesso modo solo che per mandare al massimo una berlina familiare sono sufficienti poche spese di manutenzione e consumo mentre per una Ferrari, formata comunque con 4 ruote e uno chassìs come la berlinetta, serve una disponibilità economica dieci volte superiore, se va bene, per poterne stimare appieno le reali potenzialità: una cosa significa essere simili un’altra sta per uguali…
CAPIAMONE LA STORIA: L’ECLISSE E’ UN PROBLEMA O UNA SVOLTA..?
Usiamo la magia dell’eclissi, che poi magia non è, interpretiamola per quello che è e non per quello che certa tradizione antichissima vuole imporre alle umane coscienze, proponendo sistemi e metodi valutativi superati da millenni, considerando Tolomeo e le sue teorie unilateralmente come immortali e insostituibili: siamo bambini che giocano, possiamo decidere di essere qualsiasi cosa e lo diventeremo…se solo lo vorremo. L’ipotesi base del sistema Tolemaico era che la Luna, il Sole ed i cinque pianeti allora conosciuti (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) percorressero con moto uniforme orbite circolari a varia distanza attorno alla terra, immobile e centro di ogni movimento celeste. Tale concezione ” geocentrica” fu ritenuta, per oltre 18 secoli, valida oltre ogni ragionevole dubbio e adottata e fatta propria da tutti gli uomini di scienza, dagli studiosi, financo dai Teologi mussulmani e da quelli cristiani. Ma col trascorrere dei secoli, dopo la paurosa eclisse, è proprio il caso di dirlo, culturale del Medioevo, nell’atmosfera di rinnovamento del Rinascimento, cominciarono ad affiorare idee che esprimevano il desiderio di sostituire, a concezioni inquinate dai substrati metafisici e religiosi del Medioevo, una nuova struttura di pensiero non più basata sulla accettazione passiva delle antiche credenze, ma sulla loro critica, sul loro controllo attraverso l’osservazione dei fenomeni naturali. Pensate che lo accettarono in quei lontani anni, perchè non provate ad ammetterlo anche oggi..? Altrimenti formerete una setta e non una disciplina. In campo, diciamo astronomico, questa rivoluzione fu proposta da Copernico (1473- 1543), la cui concezione eliocentrica prese le mosse dal fatto che le posizioni della luna e dei pianeti calcolate mediante le tavole alfonsine di ispirazione tolemaica, non andavano più d’accordo con quelle effettivamente osservate. Copernico cercò di risolvere il problema proponendo un modello diverso da quello geocentrico, ponendo il sole anziché la terra al centro delle rivoluzioni di tutti i pianeti e la terra mobile, come gli altri pianeti rotante intorno al sole e su sé stessa. La pubblicazione del ” De revolutionibus orbium coelestium”, come aveva previsto Copernico stesso, non tardò a suscitare opposizioni, sia in campo scientifico che religioso. Forse però neppure lo stesso Copernico previde la sconvolgente rivoluzione di idee e di metodi che la sua teoria avrebbe innescato. In ogni dove, in ogni tempo, per far passare il nuovo che avanza, il vecchio deve cedere il passo…: è la storia della vita e non capirne il senso significa obbligare la vita ad andarsene, a spegnere la luce della mente e, credetemi, se le teorie errate di Tolomeo hanno potuto regnare 16 secoli, penso che metterlo in discussione oggi sia come minimo un dovere, fatto fermo il concetto che la sua personale soddisfazione sia stata sufficientemente appagata.., immagino, anche per l’ignoranza delle genti, peraltro compresi gli scienziati dell’epoca, che si piccavano di questa nomea vivacchiando nelle corti d’Europa, praticando erroneamente l’astronomia tolomaica e sottolineo astronomia..!! Vogliamo deciderci a capire che Tolomeo ha “sbagliato” (verità questa dell’errore tolomaico, comunque da approfondire nel merito storico dove sappiamo di fatto quanto pesasse, e pesi ancora, l’ingerenza della Chiesa in ogni decisione “scienitfica”..) o pensiamo di regalargli altri e 16 secoli..per correggerne le regole..?? Fu superato alla sua epoca, non capisco perchè ancora oggi ne vogliamo prendere le regole, come fossero, leggi di natura inamovibili.., dopo che la rivoluzione copernicana ne ha sancito la fine.. Penso proprio che ci siano altri problemi che hanno tenuto in piedi l’intero baraccone..!! Tolomeo ha avuto meriti indicibili e lo sa chiunque abbia letto il suo Tetrabiblos (ma anche l’Almagesto..) in campo astrologico, non fosse altro poerchè per primo ebbe il merito di mettere ordine ad un mondo, quello scientifico e astronomico, in una parola al mondo cosmologico, completamente fuori fase nonostante le innumerevoli scuole di pensiero esistenti. Ammetterne però ancora oggi la didattica valutativa come unica e insostituibile forma di giudizio astrale non è una giusta visione dei fatti in campo..: non ci sono dubbi; a meno che non siamo tra coloro che credono ancora alla Terra al centro dell’Universo (i cosiddetti terrapiattisti…!!). Bisogna, in questo senso, fare delle scelte precise: o le cose sono come le ha descritte Tolomeo ai suoi tempi oppure Copernico aveva ragione; in entrambi i casi l’astrologia ha bisogno di coesione e di compartecipazione al mondo scientifico e sta a noi creare i dovuti appigli affinchè la cosa si realizzi al meglio delle possibilità. La scienza e il suo progredire hanno bisogno di passaggi lenti ma continui verso maggiori certezze ed ogni passo in avanti è un passo verso la conoscenza dell’Uomo e dell’Universo in cui vive: ogni gradino, seppur considerato errato, serve per avvicibarci alla consapevolezza di cui dovremmo essere portatori sani anche se in realtà non lo siamo affatto: forse per aver subito per così tanto tempo un impasse obbligato (la teoria tolomaica..) che non consentisse il progredire della nostra conoscenza e non vorrei che Tolomeo fosse un personaggio, come tanti, che si fosse prestato al gioco del massacro della verità storica, grazie alla pressione della Chiesa, per la gloria di poter essere immortalato nei secoli (non a caso Dante lo mette all’Inferno…nella sua “Divina Commedia”, e non perchè fosse un ..astrologo, come troppo sbrigativamente alcune critiche riportano).
La logica del cambiamento difende la mia scelta e la logica del cambiamento è connessa ai moti planetari: lo sapeva anche Tolomeo che però evidentemente preferiva applicarla per gli altri..e non per se..considerandosi evidentemente perfetto. Dicevo quindi: siamo bambini che giocano, possiamo decidere di essere qualsiasi cosa e lo diventeremo…se solo lo vorremo.. Lo diventeremo infatti, dice la sintassi dell’Eclisse, proprio in concomitanza coi significati sprigionati dalla nostra casa o settore di riferimento in cui cade questo “calo energetico solare” che, positivamente invece, per molti leone, ad esempio (o aventi connessione con l’asse leone-aquario o V^-XI^), potrà servire per ripristinare il proprio equilibrio pressorio allarmato da qualche stravizietto di troppo, che trascurato, aveva affaticato il loro cuore-cosignificante del segno leonino: mi riferisco a situazioni autenticamente controllate proprio quella mattina del 20, senza l’uso di farmaci..s’intende… La pressione decisamente alta si è ristabilizzata ed oggi, passati 4-5 giorni, mi si dice che resta su quei valori normalizzati.. Quindi i cali solari non sono poi tutti negativi…!! Nessun miracolo ma solo capacità di leggere i significati..di questa scienza, che se compresa, meglio, se ci si sforza di comprenderla adeguatamente, può divenire esatta.., checchè certa scuola del pregiudizio scientifico non ne voglia sentir parlare…!!! Cultura scientifica o cecità nelle menti di certi “scienziati”? Propendo per la seconda, senza se e senza ma..!! La crisi del sistema economico, sociale e lavorativo è una grandissima opportunità in realtà per rivoluzionare la propria vita: non prendetemi per pazzo. Nulla accade senza senso, senza un vero perchè diceva una canzone dei miei tempi.. Finalmente possiamo direzionarci verso quello per cui siamo nati: ecco la motivazione reale del dinamismo universale di questi anni plutonici anche se incomprensibile ai più, questo è il vero motivo del perchè tutti, chi più chi meno, sono al capolinea della loro vita.. L’eclisse è qui a dircelo non a caso adagiata sull’ultimo scalino del ciclo zodiacale, pronta a ripartire di nuovo per un altro ciclo, non più lo stesso però nel bene evolvendo o nel male involvendo su noi stessi. L’ Universo col suo moto-pensiero, tramite l’attività delle Grandi Croci Cardinali di questi anni in genere e la quadratura Plutone-uranica nello specifico, ci sta aiutando, allontanandoci o rendendo sempre più difficoltose e prive di senso le attività, i lavori e le relazioni che avevamo costruito in questi anni affannosi, mossi sostanzialmente non dal cuore ma da insicurezze, attaccamenti, paure: tutti condizionamenti che abbiamo ricevuto dal collettivo, dal nostro sociale e dalla famiglia (o meglio da quello che siamo abituati a considerare “famiglia”.. che non significa affatto quel centro di unione serena e vitale ma spesso si è ridotta ad un rapporto violento tra persone che sembrano estranee e non imparentate ). Ora possiamo cambiare strada e trasformarci per diventare l’Eroe dei nostri sogni. Prima però è necessario ricostruire il sogno (siamo pensiero… impariamo a visualizzare), ricordarcelo o individuarlo, poichè siamo stati influenzati e programmati al punto tale da arrivare a rimuoverlo dalla coscienza. Gli astri indicano una direzione chiara, danno informazioni precise. Ogni segno zodiacale ha un compito, ogni pianeta della carta natale ci dice come esso può essere realizzato sulla Terra. Abbiamo un percorso scritto nel cielo, comprendiamone il senso ma solo gli Eroi (non guerrieri..) hanno il coraggio di abbandonare il conosciuto (anche se imprigiona) per spingersi verso la propria missione, verso un “sogno” che ci distinguerà definitivamente dagli altri. Sogno e capacità di Pensiero che farà di noi stessi dei tasselli unici e irripetibili, quali siamo, della creazione, della vita del cosmo, degli “archetipi” viventi: gli Elohim biblici quindi…, che l’Establishment governativo, di qualsiasi potere governativo, si guarda bene dall’informarci di queste nostre noumeniche potenzialità, di cui disponiamo o potremmo disporre con estrema facilità solo se aprissimo i nostri cuori al coraggio in primis del cambiamento e all’amore universale conseguente che scaturisce dalla nostra specifica forza libidica, finalmente libera e liberata, che ci rappresenta nella totalità, per darci intatta quella essenza divina (il Nadir del Tema.) che ci è sempre appartenuta insistendo all’interno di noi e mai al di fuori, come gli schemi rigidamente religiosi vogliono farci credere, inneggianti a totem esterni, statue, croci, effigi a cui doverci genuflettere masochisticamente ancora oggi nel terzo millennio, quando lo stesso rappresentante, il Cristo, di quel discorso autenticamente religioso, il suo s’intende, mai acconsentì a simili umiliazioni degradanti. Le eclissi sono delle lune nuove che si formano in vicinanza dei nodi lunari. Questa eclissi è al grado ultimo dello zodiaco, a 29.27 dei Pesci, è’ trigona a Saturno e opposta a Makemake..a 0°56′ della Bilancia (vi chiederete cos’è..?). E’ quadrata a Pallade Atena ed è congiuntissima a Scheat, la stella beta di Pegasus. E’ congiunta al Nodo Sud in Ariete. Dice con estrema disinvoltura astrologica un collega assolutamente valido a leggerne le a-ssoluzioni..:A.Pandolfi. Makemake, tanto per tenervi informati, transitante appunto a 0°56′ Bilancia, opposto esatto all’Eclisse, è il nome preso in prestito da una divinità dei popoli dell’Isola di Pasqua, per la precisione la divinità creatrice dell’umanità e dio della fertilità, che da la significanza planetaria a questo neo-oggetto planetario dalle dimensioni di un nuovo pianeta nano: è grande circa 3/4 di Plutone, mentre il suo periodo orbitale è intorno ai 310 anni. La sua orbita intorno al Sole è quindi situata tra quella di Plutone e quella di Eris. Spero di avervi accontentato per ora…citando alcune novità che dovrebbero far capire come Tolomeo sia lontano dalle soluzioni possibili di oggi. E’ una luna questa, posta alla fine del ciclo zodiacale, alla fine del percorso evolutivo dell’universo: tra l’alfa e l’omega. E’ li che incontriamo Pegaso, la grande costellazione del cielo boreale, a nord dei Pesci e dell’Aquario: mitologicamente il cavallo alato che ci permette di sganciarci dalla terra e di sollevarci nel cielo, dove siamo sempre connessi alla nostra natura reale. L’idea di un cavallo alato è molto antica e proviene dall’Asia Minore. La vitalità e la forza del cavallo, unite alla capacità di volare e quindi di svincolarsi dal peso della gravità fanno di Pegaso un simbolo della vita spirituale e dell’ispirazione che si eleva indomabile, incurante di qualsiasi ostacolo terreno. Il karma da superare, ci consiglia intuitivamente Pandolfi, è quello del superamento dell’ego, del bisogno di supremazia sugli altri, dell’ essere riconosciuti per chi siamo e per ciò che facciamo. Obbiettivo è arrivare a fare semplicemente ciò che amiamo, di farlo esclusivamente per amore: sarà l’amore che ci renderà eroi super realizzati e di grande utilità per il mondo, servitori dell’umanità che adorano farlo, che lo farebbero tutto il tempo. Questa eclissi a fine Pesci rappresenta un momento di massima connessione con l’anima che ci ricorda più da vicino la semplicità dell’esistenza. Tutto cade alla fine dello zodiaco, non abbiamo più regole, forme, pensieri, immagini, visioni. Niente. Esisteremo solo emozionalmente, siamo pura magia cosmica, poesie incarnate, musiche celesti. E’ tutto in realtà molto semplice: dobbiamo fare solo quello che ci inonda di amore..! Qui sulla terra siamo come degli incantesimi rinchiusi nel nostro cuore. Sentiamo la dolce passione: per un sogno, per le persone, per il mondo, per tutto!!! La strada è totalmente spianata a chi si apre. Pegaso nasce dalla testa mozzata di Medusa, la gorgona che pietrifica con lo sguardo. E’ un mito che ci indica come prepararci all’eclissi: è’ necessario svincolarci dai blocchi che ci immobilizzano emozionalmente, quelli che ci congelano, quelli che ci fermano di fronte al sentire, quelli che fanno di noi esseri meccanici. Pallade rappresenta le tecniche, le arti, le conoscenze, le discipline, i consigli. Per vivere questa Luna Nuova è il momento di rivisitare l’approccio disciplinato alla spiritualità. C’è chi ha bisogno di poratare struttura al suo rapporto con l’anima, di instaurare un contatto serio coi mondi superiori: magari finora ha vissuto un blocco e adesso sente il desiderio di muoversi, di spiccare il volo sulle ali di pegaso. C’è invece chi ha dato adito a troppo sovrastrutture, chi sta usando troppe pratiche, meditazioni, purificazione, tecniche spirituali. In tal caso ogni sforzo che cerchiamo di compiere ci allontana dalla meta. E’ un momento di ritorno a noi, non servono grandi preparazioni, anzi meglio non prepararci proprio. Più togliamo e meglio è, più entriamo nel caos meglio è, più usciamo dalle regole meglio è, più ci affidiamo a quello che arriva meglio è, meno organizziamo meglio è, più sentiamo meglio è, meno pensiamo meglio è. Il cielo farà tutto da solo, il cuore lo seguirà, senza che facciamo niente. Solo una cosa è importante: sentire il sogno dentro di noi. Sentire l’amore per l’invisibile, per la fiaba, sentire soprattutto il trasporto, quello che manda fuori dal mondo, che ci fa addirittura alienare. In realtà, lo dico da sempre, siamo degli alieni in viaggio sulla terra, è normale che in vicinanza di una luna del genere ci viene voglia di sganciarci dalla realtà. Siamo pronti per cambiare forma, serve quindi un svincolo da quella attuale. L’universo ci sta già preparando: nei giorni passati ci ha sciolto emozionalmente e ci ha avvicinato ai nostri miti sognati, ai nostri eroi, ai modelli che ci infiammano il cuore, ci sta facendo vivere un “revival”. Ci riamo accesi o riaccesi, qualcosa che ci animava ora si è ridestato, ci smuove, lo sentiamo di più del solito. Quella è la via, crediamoci…, soprattutto sentiamone dentro di noi la giusta libido che da sola sa esprimere le vere e autentiche nostre potenzialità..se saremo, prima o poi (meglio prima dati i tempi..) in grado d’innescarla correttamente. L’Eclisse quindi è una svolta e non un problema..!!
TERZA PARTE
L’ECLISSI E I DUE GRADI SABIANI
Più che un GRADO SABIANO di riferimento, ne abbiamo due a disposizione. Il primo si adagia, come detto, sull’ultimo scalino dello zodiaco graduato: siamo sul 30°pesci, cioè lo zero Ariete…proprio tra i due incipit d’inizio e fine o meglio di fine e inizio. Il 29° recita: UNA MAESTOSA FORMAZIONE DI ROCCIA SOMIGLIANTE AD UNA FACCIA E’ IDEALIZZATA DA UN RAGAZZO CHE NE FA IL PROPRIO CENTRO DI GRANDEZZA, E QUANDO CRESCE COMINCIA A SOMIGLIARLE.. La nota chiave di questo grado è parlante come quasi tutte le altre peraltro e ci consiglia sulla forza (libido..) degli ideali da visualizzare chiaramente così che si riesca a modellare la vita di chi riesce a visualizzarli..Un inno alla nostra capacità di fare Pensiero..e di divenirlo..perchè solo così diverremo chi siamo.
L’altro GRADO SABIANO, lo 0°Ariete dice: UNA DONNA EMERGE DALL’OCEANO. UNA FOCA L’ABBRACCIA..Anche in questo caso la nota chiave è chiarissima alla nostra coscienza e vuol significare l’emergere di nuove forme psicofisiche che aprono le tante potenzialità della nostra coscienza. Nulla è appunto come sembra….:dobbiamo incontrare il mostro (l’ignoranza..)e superarlo per giungere alla nostra vera coscienza individualizzata (come chiaramente espresso dagli scritti junghiani). La coscienza cioè di essere una persona individuale con un posto e una funzione (un destino o nodo nord) nell’organismo planetario del sistema solare. Coscienza a livello individuale significa sempre emergere dal mare magnum della coscienza collettiva: tale emergere è l’evento primario, è un lasciare indietro, un emergere dal grembo appunto o dalla matrix, matrice, simboleggiata dal mare. Sta nascendo un piccolo e tenero germe o seme che dovrà attraversare con fatica la crosta terrestre ancora ricoperta delle vestigia del passato..
Ecco la rotta. L’eroe interiore ci attrae tanto se solo ci accorgessimo che un po siamo lui: penso a chi di voi è annoiato, stanco, anche stravolto dalla vita e non sa come uscirne …la risposta è Pegaso.. Tuffiamoci nel mondo dei sogni e lo diventeremo: svincoliamoci dai condizionamenti..dice Pandolfi e ne convengo assolutamente ..!!! Siamo sulle ali di Pegasus..!!! Basta accorgersi di quanti film sui super eroi, come “Birdman”, fresco vincitore di Oscar o “Jupiter” scritto, prodotto e diretto da Lana e Andy Wachowski, quelli di Matrix per intenderci, stanno trasmettendo in questi giorni per comprendere come lavora l’inconscio collettivo…
IL SOLE: ATTORE PRINCIPALE DELLA COMMEDIA UMANA….
Per capire cosa bolle in pentola quando si parla di eclissi, soprattutto di Sole, vorrei farvi comprendere di che lacrime grondi e di che sangue..il nostro sistema solare e il suo propellente vivifico da cui tutto emerge…o affoga… Il Sistema Solare, di cui parlavo, è il sistema planetario costituito da una varietà di corpi celesti mantenuti in orbita dalla forza di gravità del Sole. Si può parlare opportunamente di “Organismo” planetario. Esso “parla” attraverso il vento.., il suo particolare vento, il vento solare: un flusso cioè di plasma generato dall’espansione continua della corona solare che permea l’intero sistema solare. Questo flusso è principalmente composto da elettroni e protoni. Il flusso di particelle mostra temperature e velocità variabili nel tempo e con andamenti legati al ciclo undecennale dell’attività solare: i cicli solari o flares solari. Caratteristica fondamentale del vento solare è la sua specifica velocità (varia da 200 km/s a 900 km/s..) che è nettamente superiore alla velocità di fuga di tutti i pianeti del sistema solare. Essendo la più alta (quella di Giove è pari a soli 59.54 km/secondo), il moto prosegue in linea retta, non deviato dalle orbite dei pianeti. Pertanto, il vento solare impiega da 2 a circa 9 giorni per percorrere i 149.600.000 km che mediamente separano la Terra dal Sole. Il Sole, per capirne l’enorme potenzialità, perde circa 800 milioni di kg di materiale al secondo eiettandolo sotto forma di vento solare: rispetto alla massa del Sole questa perdita è del tutto insignificante… Il plasma del vento solare porta con sé il campo magnetico del Sole in tutto lo spazio interplanetario. La Terra, quindi con essa gli esseri viventi, animati e non,, è investita da questo flusso di particelle, che hanno una velocità media di 500 km/s: interagendo con il campo magnetico terrestre, il vento solare provoca le aurore polari e può causare vere e proprie tempeste magnetiche, che interferiscono con sonde e satelliti. Immaginarsi cosa possa combinare sugli esseri umani..e le loro antenne: la pineale e il ponte di varolio..!! Il vento solare interagisce con il campo magnetico terrestre e lo confina in una regione di spazio detta magnetosfera. Le variazioni nel tempo dell’intensità e dell’orientazione del campo magnetico portato dal vento solare perturbano la magnetosfera terrestre. L’attività solare viene misurata in base al numero di macchie solari che compaiono in maniera ciclica e più o meno intensa sulla superficie solare. Il numero medio di macchie solari presenti sul Sole non è costante, ma varia tra periodi di minimo e di massimo. Il ciclo solare è il periodo, lungo in media 11 anni, che intercorre tra un periodo di minimo dell’attività solare e il successivo minimo. La lunghezza del periodo non è strettamente regolare ma può variare tra i 10 e i 12 anni... Qui vi volevo.. perchè con questo primo approccio sul sistema solare e sul Sole in particolare e la sua energia, cercherò, più in là, di farvi comprendere come questa attività consente le “immagini” zodiacali e la loro chiara differenza energetica indipendente, come già dimostrato, dalla dimensione stagionale.. Il materiale espulso, principalmente da elettroni e protoni (oltre a piccole quantità di elementi più pesanti come elio, ossigeno e ferro), viene trascinato dal campo magnetico verso la Terra. Quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera comprimendola nella regione illuminata dal Sole ed espandendola nella regione non illuminata. Le espulsioni di massa della corona assieme ai brillamenti possono disturbare le trasmissioni radio, creare interruzioni di energia, danneggiare i satelliti e le linee di trasmissione elettriche…!! E, noi?? Che succede a noi? Beh dobbiamo sapere che anche il flusso di particelle cosmiche che giungono sulla Terra varia con il variare dell’attività solare. Quando l’attività solare aumenta, aumenta anche il vento solare, che deflette i raggi cosmici, provenienti dallo spazio intergalattico. Accanto agli studi sugli effetti metereologici dell’attività solare, si sta studiando l’impatto sui sistemi fisiologici, in particolare sul sistema nervoso degli esseri viventi e sulle funzioni cerebrali. Proprio come le fasi lunari e i cambiamenti del campo magnetico e gravitazionale stimolano la germinazione dei semi, la crescita delle coltivazioni e il comportamento umano, le cariche atmosferiche producono effetti simili però su un periodo molto più lungo. Secondo Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe, pubblicato sul prestigioso settimanale di scienze “Nature”, il fatto che le ultime cinque epidemie d’influenza più gravi siano avvenute ogni undici anni, quando cioè maggiore è stata l’attività del sole, non è una semplice coincidenza. I due scienziati, infatti, sostengono che lo spazio è abitato da forme viventi primordiali come i virus, compreso quello che nell’uomo causa l’influenza. La grande intensità che raggiunge il vento solare ogni undici anni trasporterebbe molti più virus sulla Terra, causando le epidemie più gravi. Ma statene certi, c’è assolutamente di più..anche perchè da quell’articolo sono passati 25 anni quindi è facile comprendere che si è potuto concepire qualcosa di più importante e decisivo. Quando c’è un’eclissi di sole quindi c’è una sosta energetica che fa capo a queste notevoli proporzioni di riferimento che proprio per questo motivo non deve (e non può..) essere per forza nociva…ma potrebbe, come è vero, essere attivante un’altra natura più partecipativa, non accecata passionalmente, ne agita irruentemente, ne pensata irriflessivamente, ne elaborata straordinariamente, tantomeno vissuta spocchiosamente o smargiassatamente: può esistere al dunque una realtà “eclissata” che invece di significare negativamente crollo, disfatta, come da copione antico, aiuti, alimenti la conquista della nostra corretta evoluzione del chi siamo veramente che si anima, se preparati all’uopo, proprio in quei pochi minuti di silenzio solare, dove tutto “sembra” restare fermo e silente, dove, dico io, usando una metafora endocrinologica, calano gli ..zuccheri e conseguentemente tutti i parametri alterati del metabolismo, provano a ricreare automaticamente il necessario equilibrio omeostatico del nostro organismo affaticato e il sangue, linfa vitale, solo allora, decontaminato dai suoi virus dopanti, ricomincia la sua circolazione tra le vene senza dover attraversare le strettoie, gli ostacoli, i veri e propri strozzamenti arteriosi (i letali trombi..) che ne compromettevano il giusto funzionamento, irrorandole finalmente di nuova linfa .. A volte la penombra può essere più illuminante dell’ingestibile sol leone, spesso accecante: dobbiamo comprenderne il senso, questo è il principio primo, aldilà degli obblighi asfissianti di certa astrologia “esotericizzata” più da motivazioni massoniche che da veri principi elettivi che ne hanno imbastardito il mezzo “occultandolo” alle proprie metodiche da setta iniziatica. Dato che sto spiegando il vero senso dell’Eclisse, dal mio punto di vista introspettivo (uso del laser analogico: vero motore del pensiero astrologico), voglio affrontare, una volta per tutte, già che mi ci trovo, come se non bastassero le pastoie giganti della tradizione tolemaica, anche questa piaga interpretativa della dinamica astrale (esoterismo teosofico e occultismo massonico) che ne rimane, purtroppo anche ai nostri giorni, fortemente intrisa, se non addirittura “inzuppata”, nonostante le tante prese di posizione, le aperture culturali di molti colleghi, diciamo, come peraltro la mia impostazione prevede, d’indirizzo sostanzialmente evolutivo sia psicologicamente che psicoastrologicamente. Significativo al discorso, l’immersione di certe visioni della tradizioni imbevute dei sofismi dell’occultismo: il male maggiore per l’astrologia, sia che la si voglia intendere come un passatempo o come un retaggio della cultura pre-moderna, è stato il legame a doppio filo con l’occultismo e tutto quello che ne risultò come copertura di verità insostituibili, racchiuse nelle stanze segrete degli iniziati invece di agirle alla luce del sole…:è proprio questa ironica analogia con l’eclissi a darne il senso più ampio..!! L’influenza maggiore è stata quella della teosofia. Gli astrologi più importanti del primo ‘900 erano massoni e membri della società teosofica di Helena Blavatsky. Questo è vero maggiormente per un astrologo come Alan Leo, per Sepharial e Charubel, ma anche per Marc Edmun Jones, l’inventore dei simboli sabiani (completamente rivisitati da D.Rudhyar). Altri, come il famigerato Aleister Crowley, erano affiliati alla Golden Dawn. Questi astrologi hanno influenzato il modo in cui oggi molti praticano l’astrologia. Di più, hanno inserito credenze teosofiche, occultiste e massoniche nell’astrologia, che prima ne era priva, coprendone le corrette amplificazioni che oggi la fisica quantistica ci regala per capire connessioni altrimenti incomprensibili. La conseguenza nefasta di quell’imbastardimento occultista-massonico è mantenuto vivo ancora oggi da certi personaggi oscuri: non si può non sapere che ci sono persone che si rivolgono ad un certo tipo di astrologo che per risolvere le altrui “sofferenze” offre a soluzione, irriverentemente fraudolenta, filtri d’amore, fatture, santini pseudo-consacrati, demoni, per giungere, ed è anche l’aspetto più deteriore, a proporsi come canale illuminante per espellere le eventuali “negatività” da estirpare: sappiatelo una volta per tutte, semmai le immettono. Chi si avvicina all’astrologia spesso lo fa in modo non consapevole, perchè il mercato offre principalmente libri e riviste di astrologia pseudo modernizzata. Il risultato è che le persone sono esposte a varie forme di pensiero occultista, a volte camuffate da pensiero New Age, con le probabili, quasi certe, conseguenze del caso. Alan Leo, fu il vero trait d’union di certo modo d’interpretare astrologia occultista e a relazionarla a quella forma imbastardita e settaria che oggi si nasconde ancora dietro oscuri personaggi, come minimo discutibili, dai quali è bene prendere le distanze. Come Alesteir Crowley, Alan Leo nasce in una famiglia i cui membri si erano uniti alla setta dei Fratelli di Plymouth, e trascorre l’infanzia in un ambiente dalle regole molto rigide. Intorno al 1880, Leo si unisce alla società occulta Fratellanza Celeste, presieduta da John Thomas. Meglio noto come Charubel, John Thomas era un ex predicatore metodista poi divenuto guaritore, occultista e commerciante in talismani. Leo inizia a scrivere per il periodico della Fratellanza Celeste, che sembra aver avuto rapporti con la fratellanza ermetica di Luxor, ed apprende l’astrologia da Frederick Lacey, uno dei suoi confratelli. Sarà Lacey a presentare Leo a Sepharial, altro astrologo ed intimo della Blavatsky. Leo ben presto assorbe le dottrine teosofiche, incorporandole quindi all’uso delle regole astrologiche. Per comprenderne fino in fondo la deriva discriminante di questo imbastardimento, proprio parlando appunto di Sole eclissato e del Sole, come primo attore del ciclo astrale, di cui tutti gli astrologi, di qualsiasi indirizzo siano, ne conoscono l’importanza, poichè simboleggia la forza vitale del nativo. Non è l’unico pianeta da considerare nell’interpretazione, ma va analizzato nel contesto del tema natale insieme alle altre dinamiche planetarie. Il Sole è invece decisivo, determinante nelle dottrine teosofiche. Alan Leo, infarcito dalle dinamiche teosofiche, quindi inizia ad attribuire altrettanta importanza al Sole nell’analisi astrologica. Ed è’ anche “grazie” a lui, sappiatelo, se oggi gli oroscopi cosiddetti segnosolari -cioè basati unicamente sulla posizione del Sole nei segni zodiacali- imperversano indegnamente su qualsiasi quotidiano, rivista, nelle tv e nel web. Leo in seguito fondò la Società Astrologica, che diffuse gli insegnamenti teosofici, e che tra i suoi membri ebbe anche membri della società teosofica (cfr.Sirius)… Lo scopo che bisogna assolutamente raggiungere per far si che l’astrologia diventi inevitabilmente scienza, quale in realtà è, non è la predizione, anche se generica (l’astrologia indica possibili tendenze, non è in grado di predire il futuro come accadimenti specifici, tutt’al più lo può prevedere..), ma in essa e nelle sue dinamiche c’è la descrizione del carattere, del nostro modo di comportarsi, della psiche umana, estesa alla maggior conoscenza del proprio Se, certamente incompreso. Ecco nata l’Astrologia psicologica: vero campo applicativo biomedico dell’arte d’Urania e delle sue implicazioni. L’eclisse solare, è bene comprenderlo, non ha per forza quindi l’obiettivo di distruggere quello che tocca al suo passaggio, rinverdendo le gesta di un novello Attila.: sta a noi regolarizzarlo sulle nostre giuste frequenze e ripristinarne il vero afflato astronomico che analogicamente in astrologia può essere interpretato decisamente in chiave propositiva..se solo ne comprendessimo le dinamiche profonde. Il Sole Nero non deve spaventare, ne vuole farlo: si tratta di “vestirsi” a dovere…di predisporre la propria anima, il proprio spirito sui parametri di quel Sole oscurato e leggerne i giusti simbolismi, chiaramente non solo im-pressionanti ma sostanzialmente ri-vitalizzanti. Quante volte, soprattutto d’estate, siamo in cerca di ombra, stanchi della luce accecante del sole di agosto: quindi possiamo servirci anche di un sole oscurato dall’ombra lunare per ottenere benefici. Sta a noi, ripeto, la giusta comprensione che viene da una corretta analisi del nostro tema natale impostato ai livelli che giustamente gli compete.
Dopo tanto dire sembra paradossale spiegare ancora cosa sia un’eclisse..!! Un ballo a tre verrebbe da rispondere, un ballo coinvolgente tra la Terra, il Sole e la Luna: un “sol” uomo per due ..amanti.. Qualcuno soffrirà, se non si comprenderanno le giuste movenze da attuare e da attivare che solo una corretta lettura del tema personale (come quelli che il nadir insegna) può realmente analizzare. Mensilmente la Luna e il Sole si incontrano lungo l’eclittica congiungendosi nel fenomeno del Novilunio (che non è l’eclissi..), la nostra stella così illuminerà la faccia del satellite invisibile dalla Terra dove sarà invece visibile il lato opposto ovviamente oscurato. Il discorso si inverte nel caso del Plenilunio, quando i due luminari sono opposti e pertanto la luce solare colpisce in pieno la faccia lunare visibile dalla Terra. Ad ogni modo, l’osservatore ammirando il Novilunio ed analizzandolo a livello astronomico noterà che l’orbita del Sole (eclittica) e quella della Luna sebbene congiunti non sono allineati, tanto che il cono d’ombra proiettato dalla Luna non è sufficiente ad oscurare il Sole. Nel caso dell’eclisse, invece, le due orbite si sovrappongono con precisione, allineandosi perfettamente, cosicché l’ombra gettata dalla Luna è tale da oscurare apparentemente il Sole…E questa commistione di luci è di per se già una precisa analogia interpretativa per quel ballo..se lo applicassimo in modo adeguato sinastricamente al nostro tema: impariamo a sentire il Segno e la Casa del nostro tema dove cade quella luce ombrata sovrapposta che demonizzerà la nostra anima in perversi e sinuosi moti libidici sconosciuti se agiti con la forza del cambiamento obbligatorio da applicare inderogabilmente. L’eclissi solo così parteciperà alla nostra crescita altrimenti “assatanerà a se” tutti i nostri parametri che potrà risucchiare in quel vento solare annerito. Affrontiamo la nostra vita, non scappiamo davanti i suoi veri richiami che una giusta analisi astrologica ci consente di comprendere, d’integrare alla coscienza ed infine, rispettando l’invito junghiano, consapevolizzandoci assurgere alla nostra personalità vera.
Roma 28.03.2015 Claudio Crespina
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