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SEGNI E CASE: il NUMERO e l’ANIMA

LA SCUOLA INNOVATIVA DEL ILNADIR: LA TAVOLA ROTONDA

UN LABORATORIO A CIELO APERTO…

Parlare di COSIGNIFICANZA Segni-Case non è appropriato: questo ormai dovremmo averlo compreso, immagino..?

Di fatto possiamo dire che Case e Segni zodiacali possono essere, e in qualche modo lo sono, come vedremo, tutt’al più strettamente “imparentati” fra loro..Apparentamento derivante dalla mia bonomia proprio per non sconfessare tutta una intera impalcatura didattica, “sistemata” più per non far comprendere che per far luce nell’oscurità di certi movimenti..e la loro più idonea traduzione stando ai fatti celesti che li riguardano.. Impalcatura didattica, badate bene, proposta di fatto in modo poco idoneo alla comprensione di tutti, anzi direi completamente inidonea, se ci riferiamo alla più che probabile ignoranza dello studente alle prime armi ma anche del cosiddetto astrologo improvvisato (l’elenco è lunghissimo degli astromanti analfabeti), in relazione al profondo meccanismo presente in tutto il discorso astrologico che non dà vere spiegazioni del processo in corso neanche sui libri di testo, come dire, “consacrati”..: non me ne vogliano i seguaci di questa o di quella funzione astrologica ma il problema che sottolineo è di tutta evidenza…!!!

Il panorama culturale astrologico odierno al dunque ci propone due vie divergenti e distanti tra loro, in “guerra” su tutto.., lo si creda o meno,ognuna convinta di saperne di più dell’altra..e soprattutto di possedere le chiavi segrete del Cielo..!! Duello d’altri tempi mi viene da pensare: un duello antico che l’umanità sembra non voler superare, presente com’è annidato in ogni angolo, anfratto, in ogni piega, delle sue innumerevoli fonti del sapere, in ogni scienza, in ogni cultura, in ogni religione e quindi “metastatizzato” inequivocabilmente anche nella nostra disciplina..!! Da un verso c’è il matematico-astrologo, “connesso” epidermicamente alla tradizione “numerica” Classica, che vede nelle sue enucleazioni teoretiche il fine ultimo della PREVISIONE come unico scopo della prodezza astrologica. Egli sostanzialmente ha il bisogno, comunque importante, di tradurre numeri e signifcati alla stregua dell’archeologo: lavora unicamente per se e le sue attitudini, tutte correlate al livello della realtà conscia, non sa aprirsi al mondo dell’inconscio. Dall’altra parte, faccia a faccia, uno di fronte all’altro, come nella migliore tradizione del film western, c’è lo psicoastrologo che vede nella stesura del Tema Natale il riflesso di una più che possibile lettura della componente animica dell’individuo: la sua struttura psicologica in formazione. Esaltando quasi esclusivamente questa specifica visione, egli inevitabilmente tende a perdere, o meglio a dis-perdere, la componente previsionale maggiormente correlata alla tradizione Classica. Questa tipologia d’astrologi, in-formati psicologicamente (almeno credono..!! Scetticismo il mio riferito sopratutto a coloro che non hanno alcun percorso preparatorio, non solo la laurea intendo, in chiave psicoterapica o psicoanalitica..) sostanzialmente alla scuola junghiana, quasi ne sdoganasse la legittimità interpretativa, irrisa dallo scetticismo generale, con la versione, direi, tra l’altro, decisamente incompresa, se non addirittura completamente fraintesa, della struttura del nesso acausale della realtà sincronicistica congegnata e proposta da Jung, del quale, vorrei ancora ricordare, non essere un vero e proprio estimatore del dialogo astrologico comunque considerato alla stregua della vibrazione magica, semmai teso maggiormente alla cultura alchemica: ne andava della sua reputazione di psicologo..e per un Leone, Jung lo era, la reputazione è tutto..!!

Alla tavola del sapere astrologico quindi vediamo assisi, uno di fronte all’altro, questi due personaggi che mi piace definire come principi archetipi: il matematico e lo psicologo…!! Le solite, consuete, obsolete, suddivisioni, spaccature, della realtà…:scienza esatta e scienza umana. Distacco, separazione, dissociazione, divisione, elementi questi inseminati, da che mondo è mondo, nelle anime dei viventi per alimentare solo morte e ignoranza: povertà e guerra; sudditanza e mediocrità; sopruso e violenza: certamente per non creare equilibri od orientamenti ma per distruggere costantemente ogni forma di vita apprezzabile armonicamente. La Vera Vita, proprio quella che invece si presenta alla nostra debole vista, deformata da questa diffusa “Matrix dividente” (consentitemi il neologismo..), che si esprime irriflessivamente e spontaneamente nella Fonte Originaria Universale. Vera e autentica “Fonte Battesimale” alla quale siamo correlati istintualmente e individualmente al momento, quello magico sì, della manifestazione del Grado Ascendente come firma unica e irripetibile della nostra mission umana e divina (non va dimenticato…!) segnata dal percorso che saremo in grado di tracciare, sia per noi stessi che per l’umantià intera passata, presente e futura..

Eccoci al dunque: siamo giunti finalmente al tradizionale appello mattutino scandito dell’insegnante di turno che chiama con voce ferma a rispondere per presenza in aula..: il Matematico..? Presente, rsponde una voce contratta dal calcolo. Lo Psicologo…? Presente anch’esso, risponde una voce maggiormente suadente.. Tutti presenti sembrerebe, quindi, all’appello scolastico..? Sembrerebbe di si..!! Ed ecco manifestarsi l’errore: siamo sicuri che sono tutti presenti all’appello..? DOV’E’ L’ASTROLOGO…? Dove si trova colui che sa unire e non dividere queste due istanze, di per se insignificanti, senza l’ausilio epistemologico dell’una nell’altra e viceversa..? Cerchiamolo, chiamiamolo perchè sarà bene rendersi conto che senza questa figura, espressa sin dai primordi della conoscenza umana, non quella della preziosa sintesi tolomaica, ma perlomeno quella riferentesi alla nomenclatura sumero-accadica, correlata, come viene spiegato da fonti archeologiche, appunto sumere, alle superiori forme di vita extraterrestri, nostra vera progenia (aliena o meno che sia…). Questo Astrologo, con la A Maiuscola, così formato ed in-formato, è il vero rappresentante di questa nostra disciplina: non solo matematico, non solo psicologo ma un provetto alchimista in grado di trasformare in “oro”, tutto il “piombo” circostante, unica via per adire alle segrete stanze della Pietra Filosofale: alchimista quindi capace di coniugare le diverse fonti che solo lui saprà rendere coerenti e leggibili al mondo mai dividendone i significati e soprattutto i risultati. La profondità, la complessità del linguaggio astrologico, fonte unica di traduzione del reale a nostra disposizione, connesso com’è alle istanze dei moti planetari, siderali e “cometali”, è la base costituente la civiltà dell’Uomo UNI-versale, animato e inanimato che sia, intriso incessantemente, finora a sua insaputa, nel logos cosmologico che lo riguarda, costantemente correlato all’inesauribile fonte energetica di sostentamento vibrazionale rappresentata dalla Radiosorgente Galattica SAGITTARIUS A*: il nostro Centro Galattico. Ora mi accorgo, come mio solito, di essere andato oltre..!! Riprendiamo la lezione.., non dimenticando di dirvi ancora più convintamente di prima, se mai la cosa fosse possibile, che rimanere sulle nostre posizioni, le nostre fissazioni, individuali, egoiche, egocentriche, fa crescere solamente l’elemento divisorio, il DIVIDE ET IMPERA, così mantenendoci nell’ignoranza, e nella sudditanza sia verso la cosiddetta informazione scientifica che ci deride da millenni, sia verso l’improcrastinabile chiarimento illuminate per una più che possibile Verità a nostra portata di mano, se solo ci rendessimo conto di questa imponente saldatura storico-culturale da compiere una volta per tutte, superando intelligentemente e culturlmente certi confini imposti e voluti dall’ignoranza e dalla cecità dei Potenti, delle Governance di tutto il mondo, preposti al comando unicamente per soddisfare i soli interessi personali, agiti tutti tramite gli abusi e i soprusi del popolo sottomesso al loro violento e dispotico giogo. Vediamo di comprendere che solo uniti si vince…aldilà di come ognuno semini il proprio orticello: è ora che ognuno aiuti l’altro a seminarlo anche di altre culture così che il prodotto finale sia fruibile per tutti e non per pochi… Sia fruibile almeno per coloro che ne sentono un autentico bisogno di comprendere cosa consente all’indomabile Scienza Astrologica, nonostante le tante vicissitudini, guerre, e attacchi subiti nei secoli, di mantenersi integra e viva, animando intuitivamente e sensibilmente le menti e le coscienze di gente, anche semplice e comune, come di certo, posso confermare, è successo a me. Persone semplici, se vogliamo umili, in cui però batte imperterrito un cuore vigoroso che vuole sapere, e sapere ancora…, quasi fosse risorsa per sopravvivere, dove esiste ed è esistito l’Uomo…!!   

Per non dimenticare di cosa stiamo parlando in questa lezione a “Cielo aperto”, con il termine “Casa Astrologica” si vuole significare ciascuno dei dodici Luoghi o Settori risultanti dalla suddivisione della SFERA CELESTE “LOCALE”, sottolineo LOCALE, che “virtualmente”, CAPIAMOLO, in apparenza cioè, (e traduciamone sia fisicamente che psicologicamente il senso: il lavoro astrologico, come detto sopra, al dunque è sostanzialmente questo. Dobbiamo saper decriptare l’intera dinamica psicofisica sottostante la realtà, animata e inanimata, correlandola, in chiave analogica, ai significati che dovremo saper esprimere solo come assemblati tra loro, mai divisi, con la visione del numero e quella dell’anima in perfetto sincrono) si proietta, si sovrappone, forse in questa modalità espressiva può essere più comprensibile, sia ai Segni dello Zodiaco, sia alla Sfera delle “Stelle Fisse” (ovvero gli astri che costituiscono le Costellazioni e che hanno quasi sempre la medesima posizione reciproca muovendosi con una velocità lentissima ai nostri occhi: 1°ogni 72 anni). Quindi, nel rispetto del mio precedente appello a non dividere le fonti ma ad unirle, bisogna partire innanzitutto dalla precisa decodifica interpretativa deducibile da questa fusione, tutta “virtuale”, voglio insistere, tra la realtà della SFERA LOCALE (logica in Mundo)e la realtà della SFERA CELESTE (logica in Zodiaco) nella sua specifica configurazione siderale: le Costellazioni. Forme di luce espresse con i “disegni” immaginidfici dei Segni zodiacali, tradotti in schemi animati, come esseri umani e animali, e in schemi inanimati, come oggetti generici (vedi struttura dei segni zodiacali). Fusione più che significativa, direi obbligata, che, pur non consegnando una spiegazione cosignificante del duplice moto, ne conferma una linea sottile che lega i due mondi in oggetto, seppur intricati su piani e dimensioni divergenti ma al contempo conpartecipanti “endemici” della crescita consapevole dell’essenza umana, animale, vegetale, e cosmica, che non potrà adire a nessuna fase previsionale, ne alla lettura della psiche individuale o collettiva che fosse, se non ne capirà il profondo ritmo che lega l’insieme della struttura: Sfera Locale e Sfera Celeste coesistendo in proiezione costante, l’una nell’altra, seppur contaminando campi energetici virtualmente diversi. Per inciso va detto che l’uso dell’Ascendente, nella pratica interpretativa dell’Astrologia, è una conquista realizzatasi nel passaggio dell’Arte da Babilonia all’Egitto: siamo agli albori dell’avvento del Cristo, l’anno 0. I moti planetari nella sfera celeste sono perciò il risultato di una visione uranografica, quella cioè non legata ad una posizione specifica dell’osservatore sulla sfera terrestre, mentre la Domificazione o Meccanica delle Case è il risultato di una visione Locale (determinata e condizionata dalle coordinate geografiche del luogo di osservazione). E’ questa dimensione locale ed il suo legame con il moto diurno che rappresentano la specificità della dinamica delle case, detta anche domificazione. (cfr. Appuntidiastrologia.blogspot.it). I moti planetari nello zodiaco e nella sfera locale sono l’uno antiorario e l’altro orario. La prevalenza della quantità di moto espressa nella sfera locale ed il legame della sfera locale con l’osservatore fanno della domificazione e degli aspetti orari (o “in mundo”) l’indicazione dell’azione e dell’efficacia dei pianeti sulla vita concreta dell’osservatore, mentre la posizione dei pianeti nella sfera celeste e gli aspetti eclittici rappresentano, in qualche modo, delle potenzialità. Cominciamo a “sentire” quanto sia improprio parlare di cosignificanza tra Case e Segni..? Penso proprio di si..!!

Quindi, viste le fondanti differenze in termini astronomici che si collegano ai diversi moti della Terra, si esprime come elemento essenziale, come legge fondante l’esegesi astrologica, da rispettare ab aeternum, una chiara esigenza unificatrice: unica via utile per comprendere ogni cosa simbolica e tradurne adeguatamente il senso e il significato: unire e mai dividere questo è il senso che deve informare ogni operazione astrologica che si rispetti. L’Unione, la Fusione degli elementi, viene sempre in aiuto a tutti coloro che, illuminati appunto dalla visione unificante, ne sentono battere nel proprio intimo quell’eterno principio primo, unico utile a risolvere e a dirimere tutte le questioni, che recita in cotal guisa: dove c’è “NUMERO” c’è il suo corrispettivo animico, e dove c’è “ANIMA” c’è la sua risultante numerica.., mai scissi tra loro aldilà delle false apparenze, considerate inopinatamente e artatamente “scienza”, in quanto proposte dai cosiddetti “scienziati ufficiali”, coloro cioè, preposti “massonicamente”, a non rendere il giusto servizio all’umanità ma a mantenerne appieno l’oscurità delle menti, nonostante l’apparente seriosità e veridicità degli assunti proposti all’opinione pubblica. Fondere le differenze perchè lo sono solo in apparenza essendo uno la sostanza dell’altro e viceversa, anche se la mente li legge, li percepisce come diversi e inconciliabili tra loro.. Agendo la dinamica del “fare Pensiero”, proposta dalla Scuola del ilNadir, si vedrà col tempo come certe biforcazioni concettuali lo sono solo in apparenza..: il buono e il cattivo sono parte della stessa medaglia anche se li descriviamo separatamente uno contro l’altro..Di fatto per parlare compiutamente di Bellezza o di Bello, bisogna inequivocabilmente aver charo, fino ion fondo, cosa significa Bruttezza o il Brutto.Senza la fusione degli opposti non c’è realtà confrontabile.  

FUSIONE DI ELEMENTI COSI’ DIFFERENTI TRA LORO…, MI DIRETE, PERCHE’..? Obiezione questa legittima, anzi più che legittima.., potrei dirvi serenamente.

E potrei rispondervi altrettanto serenamente dicendovi che la prima risposta viene dai fatti astronomici incontestabili. La fusione dei due mondi è opportuna, oltre che obbligata, perché entrambi le visioni sono determinate dai due movimenti principali conosciuti della Terra, fanno cioè entrambi riferimento al moto terrestre che evidentemente fa da perno attrattore per una possibile spiegazione astrologica in quanto ne accomuna i dinamismi, per quanto divergenti tra loro:

il moto di Rivoluzione intorno al Sole (un anno) che “produce” i Segni zodiacali

il moto di Rotazione su se stessa (un giorno) che “produce” le Case.

Può andar bene questa prima risposta veloce che riassume in se la motivazione per la quale è bene affrontare con chiarezza l’intera questione del concetto della Co-significanza tra Segni e Case, peraltro strettamente legato a quello, altrettanto importante della Domificazione.  

PARLIAMO DELLA COSIGNIFICANZA 

Il nostro pianeta, la sua energia rotatoria, pertanto, possiamo ben dire che diviene il minimo comun denominatore dell’intera relazione astrologica tra Segni e Case: la Terra è la superstar al centro dell’azione in questo ballo cosmologico. Settori o Case che possono quindi equivalere ad una rappresentazione terrestre dei Segni, così ci sono dodici Segni (dodici mesi) e dodici sono le Case (dodici ore doppie): ma non necessariamente per questo motivo cosignificanti. Se la ripartizione dei Segni ha origine dal punto vernale o punto gamma (cioè dal punto in cui I’Eclittica tocca l’Equatore celeste), la ripartizione delle Case ha inizio dal grado di eclittica che in quel momento sta sorgendo all’orizzonte orientale: il cosiddetto Ascendente, anticamente definito “Oroscopo”, cioè osservo l’ora, analizzo il momento. Non a caso la migliore definizione del discorso astrologico che preferisco è quella che definisce la nostra disciplina come Scienza degli INIZI, di tutti gli Inizi..
Sarà bene addentrarsi un momentino nelle diaspore del mondo astronomico così ostico agli astrologi di base letteraria che invece, volenti o nolenti, se vorranno proseguire nel loro approccio all’apprendimento astrologico nella sua completezza didattica, dovranno inequivocabilmente “sporcarsi le mani”, come mi piace dire, sobbarcandosi la giusta dose di approfondimento astronomico pesante o indigesto che sia. Applichiamoci un po’…!! Il cielo, quindi, come ci appare all’osservazione ad occhio nudo, sembra una superficie continua sulla quale sono situate le stelle e gli altri corpi celesti, una cupola emisferica limitata dal piano dell’orizzonte fisico e centrata sull’osservatore. Il fenomeno del movimento apparente dei corpi celesti, che sorgono e tramontano oppure che ruotano attorno al polo, suggerisce che la volta celeste sia solo la metà visibile di una sfera che ruota attorno a noi, sulla cui superficie interna sono disposte le stelle. Questa immagine “primitiva” e infantile, nella storia del pensiero umano evolverà in un modello dapprima fisico e poi matematico del cosmo: la sfera celeste. L’evoluzione della geometria sferica applicata alla sfera celeste ha permesso lo sviluppo parallelo dell’astronomia sferica, il più antico settore dell’astronomia nato dalla esegesi astrologica, in grado di analizzare e risolvere, come oggi sappiamo, numerosi problemi non solo di posizione degli astri ma anche di navigazione celeste. Il modello matematico è quello di una sfera di raggio arbitrariamente grande, sulla quale si proiettano le DIREZIONI degli astri, mentre si trascura la loro distanza effettiva dall’osservatore…Per ben comprendere le direzioni degli astri (Vedi figura sopra: ad esempio A e B) sono definite dalle loro proiezioni (rispettivamente A’ e B’) sulla sfera celeste, lungo le rette che congiungono l’osservatore con gli astri. Mi pare chiara la forte connessione, non insignificante (peraltro poco o nulla presa in considerazione dai numerosi testi esistenti sulla traduzione del simbolo della Scuola astrologica) tra l’Uomo-Osservatore e gli Astri in quanto sono entrambi associati appunto dalle rette che li congiungono, individuandone le Direzioni. Siamo nel complesso lo capisco ma è il passaggio utile che bisogna fare se si vuole capire di cosa si sta parlando veramente, o almeno ci proviamo..Bisogna anche comprendere che definire inoltre la Sfera Celeste come una sfera di raggio arbitrariamente grande, quando si trascurano le distanze effettive degli astri, equivale a dire che il raggio della Terra è considerato arbitrariamente piccolo (evidenziazione decisiva questa che nessun testo astrologico che io ricordi abbia mai messo in evidenza..!!): in questo senso il centro della Sfera Celeste diventa indifferentemente il luogo dell’osservazione o il centro della Terra. Ora per rimanere in campo fisico è bene sapere che nell’astronomia sferica tradizionale, quando si fa riferimento ad astri molto lontani o quando si possono trascurare gli effetti di parallasse, e in tutti i casi in cui la distanza effettiva degli astri non ha importanza, il Centro della Sfera può coincidere con il centro della Terra. In astrometria, invece, è necessario definire la posizione del centro che è anche l’origine degli assi di riferimento: cioè a seconda delle circostanze e delle precisioni richieste, la Sfera Celeste può essere centrata sull’osservatore (sfera locale o topocentrica), sul centro della Terra (sfera geocentrica), sul centro del Sole (sfera eliocentrica), nel baricentro del Sistema Solare (sfera baricentrica) o in qualsiasi altra posizione. Mi sembra ovvio sottolineare che se astronomicamente questa variegata colorazione della Sfera non propone significati particolari, semmai espressi nelle diverse procedure di calcolo differenti tra loro, nella visione astrologica invece il significato di questa variegata calcolabilità sferica è determinante. Lo è talmente tanto, lo dico ironicamente s’intende, che NESSUN ASTROLOGO, ne classico, ne moderno, NE HA APPROFONDITO IL SIGNIFICATO CORRELANDOLO ANALOGICAMENTE ALLA DINAMICA PREVISIONALE COME PRECISO E DETERMINANTE INPUT VALUTATIVO che inevitabilmente apre il dialogo a ben diverse applicazioni.       

In altre parole, si può sostenere che se i Segni sono una suddivisione dello spazio celeste, le Case sono una suddivisione dello spazio locale: Celeste e Locale divergendo..pur essendo assimilati tra loro, costituendo un prodotto relazionale l’una espresso nell’altra. Da qui nasce l’inopportuna definizione astrale della “COSIGNIFICANZA”: nasce cioè da una forzatura superficiale della traduzione del simbolo in essere, considerando Segni e Case alla stessa stregua, facendone coincidere, artatamente, come si conosce, i significati seguendone l’ordine progressivo Ariete-Prima Casa; Toro-Seconda Casa; Gemelli-Terza Casa ecc..ecc..in quanto a nessuno è venuto in mente di sottolineare la differenza analogica principale tra il moto di rotazione e quello di rivoluzione aldilà del suo significato strettamente astronomico che, più o meno, conoscono tutti: la rilevanza astrologica fondamentale utile a comprenderne il nesso in action tra i due moti, aldilà della visione astronomica conosciuta, dipende da un preciso fattore, la Regola delle Regole, in ragione del quale “ogni numero può e deve essere tradotto in anima e viceversa”.. Questo principio, sarà bene intenderci, è assioma principale della logica astrologica, per chi non lo avesse ancora compreso, comunque lo è di certo nella sintassi della mia ASTROLOGIA QUALISTICA, che per definizione UNISCE E NON DIVIDE quindi, se si vuole ragionare d’astri con competenza, sarà bene comprendere che non esiste alcuna spaccatura tra ciò che è materiale rispetto all’immateriale, tra il fisico e il metafisico, tantomeno tra la necessità previsionale del calcolo nei rigidi schemi della Tradizione Classica e la visione addomesticata della Scuole Moderna psicoastrologica: non lo dice la Scuola del ilNadir, che comunque qualche valore rappresenta, lo dice e conferma tutta la Storia dell’umanità sin dai primordi. Nell’antichità infatti, è bene ricordare, che è esistito un forte rapporto indisgiungibile tra la matematica e la filosofia, tra scienza e coscienza, tra il Numero e l’Anima cioè, che “qualcuno”…ha pensato bene dover distruggere per suo uso e consumo: si era al contempo filosofi e matematici convergendo le tematiche per la soluzione dei problemi studiati. Già nell’antichità, infatti, vi erano stati notevoli tentativi di avvalersi della matematica in ambito filosofico e viceversa, anzi, é bene dire che spesso la matematica finiva lei stessa per essere una forma di filosofia, come inequivocabilmente la filosofia poteva essere interpretata in termini matematici.. A mantenere in piedi sin dall’antichità questa correlazione straordinaria tra i due mondi, surrettiziamente divisi con il crescere dei meccanicismi politico-religiosi, c’era la convinzione che la realtà, intesa a 360° non solo come vita concreta ma anche come ispirazione spirituale, fosse interpretabile, oltre che filosoficamente, anche in termini matematici: filosofia e vita reale convergendo allo scopo comune di crescita. I pitagorici, non a caso, dicevano: “il numero é il principio “. In altre parole essi si erano accorti che tutti gli enti esistenti, come caratteristica soggiacente, hanno una possibilità di “essere misurabili”: non solo in termini di calcoli ma interpretandone il senso in chiave numerica numericamente: psiche e numero in accrodo assonante. A tal proposito Pitagora, non a caso sia Filosofo che Matematico, elaborò il teorema che porta il suo nome che dice che in un triangolo rettangolo la somma dei quadrati costruiti sui cateti é equivalente al quadrato costruito sull’ipotenusa: pochi sanno che il significato di questo antichissimo Teorema prevedeva, come normale che fosse per quei tempi, anche una precisa spiegazione esoterica in perfetta assonanza con la logica dei numeri messi in gioco dalle condizioni geometrico-matematiche del teorema: il 3; il 4; e il 5. !! Immagino la faccia di alcuni di voi, non abituati a certe ricerche sui simboli, come saranno rimasti..!! Ora vi spiego come in quei secoli la Verità brillava nelle porte degli Uomini dell’Epoca, non foss’altro perchè il loro approccio si basava costantemente con la fusione degli elementi e mai con la divisione: insomma collaboravano tra loro. Il cateto verticale di valore 3 (numero dispari perfetto, come considerava Pitagora..i dispari numeri pefetti) si riferisce ai tre aspetti verticali del divino, ossia, 1°, 2°, 3° raggio, rispettivamente: Volontà, Amore e Intelligenza Divini. Il cateto orizzontale di valore 4 (numero pari imperfetto) si riferisce ai quattro elementi della materia, ossia i quattro raggi di attributo che qualificano l’aspetto delle forme materiali necessariamente imperfette: aria, terra, fuoco, acqua. L’ipotenusa di valore 5 (numero dispari perfetto) è l’aspetto coscienza che unisce e fonde in sé l’aspetto divino con quello materiale quando tutti gli aspetti, Divino, materico e coscienziale, sono elevati (sintonizzati) alla potenza (quadrato) del Piano Divino in manifestazione. Mi sono spiegato…?? In altre parole, quando la coscienza dell’essere umano eleva la sua frequenza fino a identificarsi nella coscienza dell’Anima, ha il potere di sintetizzare la dualità degli opposti, Spirito e Materia, elevandoli entrambi alla potenza dell’Amore Divino (Coscienza di saggezza): ecco cosa s’intende per fusione di campi, materiale e immateriale, solo apparentemente antitetici..! Si servivano della penetrazione matematica per interpretare sia il mondo fisico che quell’animico, così come la filosofia spiegava le speculazioni matematiche o se ne serviva per spiegare i propri assiomi: pensiamo al cosmo platonico, formato dai 5 solidi regolari o agli atomi democritei dotati di caratteristiche non esclusivamente quantitative: la filosofia prestata alla matematica e viceversa. Non esisteva agli albori della civiltà, quindi, questa furiosa divisione oggi in auge: la Matematica, il Numero cioè, capiamolo, in realtà riveste essenzialmente due funzioni, facente parte della stessa medaglia, così come la Filosofia, l’Anima, ne compenetra altrettante, motivo per il quale non sono divisibili tra loro ma sono uno parte dell’altro, mai scissi in natura come nella vita psichica. Il Numero viene usato come strumento di indagine della realtà circostante, proprio come lo è la dinamica animica, ma esso può ben divenire un modello metodologico anche per cose non strettamente quantificabili come, al converso, l’indagine materica può essere svolta tramite la bilancia filosofica: in questo senso, e solo in questo senso, si parla di progresso e di valutazione evoluta dei processi vitali perchè la realtà, la dinamica del reale, si spiega solamente tramite la piena correlazione dei campi indagativi a disposizione del’Uomo, mai scissi tra loro..: Nulla è divisibile nell’Universo..! Una cosa é dire infatti “affermo che il mondo fisico é fatto di quantità e lo indago servendomi della potenzialità del Numero” (ed é quello che riduttivamente fanno tutti gli “scienziati” di mestiere, aggiungerei non evoluti…), un’altra cosa (più strettamente filosofica, e direi, evolutivamente progressista..) é dire “se il metodo di ragionamento della matematica funziona così bene in ambiti matematici, perchè non provare ad usarlo anche fuori dagli ambiti matematici (per esempio in ambiti politici, metafisici, ecc..).. ? Questo è il modo che si dovrebbe utilizzare per alimentare l’epistemologia tra le scienze: nessuna scienza scissa dall’altra. Il danno antico, che spezzò questa iniziale forma d’armonia, fu creato dallo straripante potere del Meccanicismo scientifico (peraltro già propugnato da Democrito..), organizzato, come dico spesso, a tavolino dal Potere religioso su tutti, per quanto possa sembrare assurdamente provocatoria questa mia affermazione..: la Chiesa, le Religioni che assecondano il Numero e non l’Anima.., direte voi..!! Beh non posso spiegarlo ora, ma confido nella vostra capacità investigativa per comprendere questa mia provocazione storica…!! Meccanicismo che è l’immediata conseguenza del processo silente dell’esclusiva “quantificazione” della scienza: la connessione necessaria con cui in matematica le diverse proporzioni geometriche o le diverse operazioni aritmetiche e algebriche discendono le une dalle altre diventa in fisica la necessità con cui la causa è connessa con l’effetto. In questo modo si è distrutto un equilibrio, un’armonia in precedenza esistenti e vincolanti tra loro..: la fisica vive la sua spiegazione solo tramite la realtà spiegabile tra causa ed effetto..e perde all’istante il principio primo della a-causalità animica, altrattanto esistente all’interno di quelle stesse dinamiche.. In altri termini il Meccanicismo scientifico, come diceva Cartesio, consiste nel ridurre tutto ad estensione e movimento, eliminando, dal modo di indagare la realtà, ogni riferimento agli aspetti qualitativi e badando solo a quelli quantitativi: solo in questa maniera si può arrivare all’elaborazione di leggi fisiche. Ora forse comprenderete meglio la motivazione principe che ha smosso la mia ricerca, i miei studi nel creare una forma astrologica, la QUALISTICA, che risolvesse in se l’annoso problema, riproponendone l’espressiva meraviglia armonica della fusione dei due mondi, qualitativo e quantitativo, inscindibili tra loro, e complementari, convergendo alla spiegazione fondamentale del “miracolo” universale: Nulla è Anima senza numero e nulla è Numero senza anima..!!

Approfondimento doveroso questo utile finalmente a far comprendere cosa bolle in pentola quiando si decide veramente di voler risolvere i complessi problemi che il campo astrologico ha proposto, propone e certamente continuerà a proporre alle menti di ogni epoca: la Cosignificanza è un termine improprio che non ha ragion d’essere usato erroneamente come viene proposto da certa erronea didattica..: inutile continuare a difendere l’indifendibile. Semmai si può parlare coerentemente di Analogia ma non di Cosignificanza. Ne farò motivo di ulteriore spiegazione rimanendo sul punto che Case Astrologiche e Segni Zodiacali hanno direzione di moto diversa e quindi inevitabilmente linguaggi diversi per cui il termine “cosignificante” innescato tra loro non è appropriato per comprendere il corrispondente significato: un conto è parlare di Case, un conto lo è dei Segni. Anche se, per dovere di cronaca, già che ci sono, è bene riferire un po’ tutto quello che bolle in pentola: infatti da qualche anno si è cominciata a palesare una certa tendenza che vede nelle Case non solo la porzione dell’esperienza. la Casa non rappresenta solamente il campo di esperienza, ma, secondo queste nuovi iniziatori astrologici, è correlata a tutta una serie di forme d’atteggiamento-comportamento, molto simili al Segno corrispondente. Così ad esempio, un individuo con il Sole posizionato nella VIII^ Casa, avrà delle marcate caratteristiche del Segno “co-significante”, ossia lo Scorpione. In questo modo, oltre al fallace e inopportuno miscuglio astronomico, si mischiano i diversi valori del’Io-Case-Ascendente e del SE-Sole (Terra..)-Zodiaco, chiaramente divergenti, come se si trattasse dell’espressione della stessa funzione psicologica. Non condivido minimamente questa soluzione anche perchè, come abbiamo potuto comprendere la sua risultante è decisamente una forzatura culturale e didattica, incrociando tra loro campi energetici diversi in un’interpretazione comune inappropriata: una cosa è il significato espresso dall’esperienza della VIII^Casa, un’altra è quello rappresentato dall’archetipo Scorpionico..che in astrologia si eleva a “significatore”..!! Non ci sono dubbi su questo intendimento assolutamente chiaro nella sua definizione, aldilà di certe ulteriori neo-tendenze atte a riproporre certi schemi, come visto, inadeguati alla realtà astrale che essi dovrebbero descrivere analogicamente nel rispetto del loro autonomo moto astronomico che ne differisce la tematica e la dinamica del rispettivo campo d’azione. La migliore spiegazione della relazione Segno-Casa si può, e in realtà si dovrebbe, definire con il tramite dell’azione ANALOGICA, fonte primaria dell’intero discorso astrologico, infatti è certamente accettabile, e direi anche corretto, dire, ad esempio, che la Casa VIII^ è in ANALOGIA con lo Scorpione e/o viceversa: analogia e cosignificanza divergendo chiaramente, come si può facilmente comprendere. Ho letto alcune volte dei concetti erronei in questo senso, scritti peraltro da astrologi anche famosi al grande pubblico, che confondendo, come si dice, l’oggetto con il soggetto, arrivavano a sostenere, mantendo per buono l’esempio di cui sopra, che la posizione ’ideale’ dell’Ottava Casa (in corrispondenza alla cosignificanza tra segni e case…) cade in Scorpione, così della V^in Leone e via di seguito..: in realtà si potrebbe sostenere perfettamente anche il contrario..!! Come ho già sottolineato sulle clamorose divergenze tra la realtà fenomenica delle Case e quella dei Segni possiamo aggiungerci anche che le case inoltre che vanno dalla Prima alla Sesta sono Case del cosiddetto Emisfero Inferiore, quelle cioè dove i Pianeti, le Stelle non sono mai visibili, mentre i Segni dall’Ariete alla Vergine, che erroneamente si fanno coincidere per cosignificanza a quelle prime sei Case, sono quelli cosiddetti più ALTI rispetto all’ORIZZONTE, cioè è il luogo dove gli astri mostrano per maggior tempo la loro energia illuminante: direi sia fisica che psichica. Ecco il motivo per il quale è obbligatorio fare chiarezza anche a livello di competenza professionale e non solo in chiave astrologica perchè è del tutto evidente che dietro simili affermazioni si annidano delle clamorose lacune non solo di ordine lessicale ma proprio in chiave di formazione culturale e istruttiva. Per sapere cosa s’intende e cosa significano realmente certe valutazioni bisognerebbe saperne le reali potenzialità psicofisiche quindi sia fisiche, fisiologiche, biologiche, astronomiche, psicologiche, psicoanalitiche ecc.ecc..e solo successivamente, secondo una corretta competenza, rilasciare informazioni adeguate efficaci per essere utilizzate al bisogno astrologico: si tratta di studiare..inutile prenderci in giro..!! Quella frase, testè riportata, e purtroppo presente su vari libri di testo, è di fatto scandalosamente lesiva della competenza sia astrologica che di molte altre materie, motivo per il quale noi astrologi spesso siamo al centro di critiche pesanti: presi di mira costantemente dai cosiddetti professionisti e/o scienziati di turno, sempre pronti a sbugiardarci in ogni contesto possibile e, se siamo noi ad offrirgli addirittura il destro..poi, con chi vogliamo prendercela..!! Mi sembra decisamente interessante saper utilizzare ciascuna delle due dimensioni in modo appropriato: la cosa non può che giovare alla ricchezza dell’interpretazione psicofisica, arricchendo soprattutto la capacità previsionale di fatto così migliorata nelle sue funzioni..divinatorie. Le Case ed i Segni, perciò, dice uno dei pochi astrologi che stimo per competenza e impegno culturale, F. Corrias, devono essere usati in modo diverso, creando da un lato una maggior fatica per l’interprete, ma dall’altro arricchendo l’interpretazione di infinite sfumature di colore. Non si tratta di effettuare astrazioni mentali, ma di osservare la natura e quindi applicare l’Arte.. Più chiaro ed eloquente di così….!!  

Per tornare a bomba come si dice alla traduzione del simbolo Terrestre legato significativamente ai due moti di rotazione e di rivoluzione, come detto: i Segni zodiacali, sequenza ciclica delle qualità solari, sono effetto del moto apparente di rivoluzione del Sole intorno alla Terra (in realtà moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole) in relazione alla Sfera Celeste. La formazione delle Case o “Domificazione”, implementando la suddivisione della Sfera Locale, è correlata all’esistenza di un Osservatore. Il moto della Sfera Locale è causato, ormai dovremmo averlo compreso a memoria, dalla rotazione della Terra sul proprio asse polare. E’ proprio nel nome del punto origine della sequenza delle Case, l’Ascendente (“colui che sale…, che ascende appunto..), che possiamo comprendere quanto la logica della domificazione sia legata all’osservatore: cosa questa significativa per molte ragioni, senza alcun dubbio, ma la più importante di questa è quella che consegna all’individuo, inteso innanzitutto come essere umano, la centralità della scena, togliendola all’interezza del Pianeta Terra o, “restringendo” il campo, dell’antica comunità tribale nei primordi della storia, configurandone una differente valutazione sia dei calcoli che delle previsioni che, come si può immaginare, differiscono non di poco se riferite all’interezza del nostro pianeta (Orizzonte astronomico passante per il centro della Terra) piuttosto che indirizzate sull’Uomo posizionato sulla superficie della Terra (Orizzonte Locale). L’Uomo sulla superficie della Terra (non al suo centro inteso come orizzonte..) è il fulcro riflettente l’interezza dell’energia in gioco.. Una cosa è avere la Terra al centro del grafico Natale, un’altra è vederne al centro l’Uomo..che, come detto, lo ripeterò all’infinito, vive sulla sua superficie.., il che presuppone un calcolo trigonometrico differente  Ma la vera e propia innovazione della mia scuola innescata su questa antica diatriba, nata in relazione ai due moti della Terra, aldilà delle consuete e rinomate differenze presenti in campo astronomico, fa presente una chiara mancanza d’informazione e di approfondimento: non si è mai conosciuta, che mi risulti, una chiara evidenziazione significativa, analogicamente determinante in termini astrologici che abbia compreso questa decisiva dinamica tra le parti: il moto di rotazione coinvolge la singolarità, l’individualità dell’essenza, il moto di Rivoluzione è aperto alla collettivizzazione della fenomenologia cui si riferisce. La Terra gira sul suo perno o asse nelle 24 ore, mantenendo in essere il rapporto solo con se stessa, nel formare le Case: libera e fa crescere quindi la coscienza e la conoscenza individuale. Nel tour di rivoluzione invece essa si confronta in rapporto stretto con il Sole: non agisce da sola, ma si collettivizza, apre alla relazionalità universale, espressa nella formazione dell’anno che i Segni zodiacali alternandosi l’un l’altro definiscono mensilmente. Il primo è un moto, come dire, singolare, individuale, in quanto si applica sulla propria asse-perno per produrre l’energia necessaria utile all’interezza del suo ciclo consumato ed espresso nelle 24 ore. Il secondo, quello di rivoluzione, prevede una relazione (come minimo a due..) partecipativa all’evento, in quanto l’intera energia in essere si forma e, al contempo si applica, nella completa roteazione (rivoluzione..) attorno ad un altro astro, nel nostro caso al Sole, per compiere l’intero Ciclo esprimente l’anno solare a cui ci riferiamo costantemente. Posso ben dire che, senza tema di smentita, nessuno ha mai sottolineato questa clamorosa differenziazione tra il moto di rotazione terrestre correlato all’individualità, alla sogettività, se si vuole all’ego-icità e quello di rivoluzione, connesso al collettivo, all’ogettività, se si vuole alla formazione dell’Io, se non la didattica scolastica, connessa all’esigenza della ricerca e dello studio incessanti, prodotta dalla mia informazione scolastica innovativa, non contenta dell’attuale stato del sapere astrologico. Differenziazione innovativa, non proposta, come alcuni pseudoastrologi, per invidia deliberata continuano a risentirsene, così senza un motivo preciso, istericamente, magari solo per fare scena.., ma agita di fatto per proporre nuove vie di comprensione, nuovi semi su cui lavorare un domani, sfruttabili da coloro che potranno, magari leggendo questi miei input, prendere ulteriori spunti per i loro studi. Diversificazione non casuale o generica, quindi, che consente inoltre un ulteriore spiegazione all’inapplicabilità descrittiva del concetto di “Cosignificanza”: ora infatti sappiamo che le Case sono un prodotto di una formazione energetica significativamente individuale; i Segni invece sono la risultante di un interscambio energetico, composto di almeno due forze in action cosmologica.., dal quale nascono le variegate forme di vita..: individuale e collettivo, personale e relazionale non coincidendo, come ognuno di voi può facilmente comprendere. In molti, astrologi di chiara fama internazionale compresi, si sono abbarbicati in definizioni generiche sulla differenza tra i due moti, definendone tutt’al più un’ipotetica divergenza formale, senza spiegarne mai la corretta motivazione: volgio dire che, oltre ai cosiddetti astrologi-astromanti che neanche sanno dell’esistenza di questo problema ed imperterriti continuano ignorantemente ad usare impropriamente certa terminologia, esiste poi una schiera di mezz’imbusti, galleggianti nella mediocrità espressiva, che in qualche modo riconoscendo l’incoerenza dei termini, tutt’al più ne “bisbigliano” (sempre e solo “a parole”) l’inadeguatezza, per poi di fatto fregarsene altalmente, continuando ad usarne il termine: questi sono quelli che lanciano il sasso e nascondono la mano..!! Diciamo che non si sa come sono venuti a conoscenza che il termine “cosignificante” non è idoneo (magari si fidano di qualche lettura importante..e la “sposano” per buona senza comprenderne il senso..!!) al ruolo per cui verrebbe impiegato, al dunque continuano ad utilizzarlo perchè non sono in grado di spiegarne la corretta motivazione..! Saimo in piena mediocrità culturale e didattica: questi esemplari di astromanti, non ancora in estinzione purtroppo…, si accontentano di dare la notizia, in questo modo la loro pseudo-coscienza si sente in ordine..: il termine non va bene ma lo uso lo stesso..!! Che vorrà mai significare un simile comportamento…? Risposta: significa solo completa ignoranza..!! Questi campioni del lessico astrologico se ne sono ben guardati e, se ne guardano a tutt’oggi, dal darne e dal dirne i limiti e le erronee valutazioni (col più che probabile rischio di non capire neanche cosa magari volessero proporre), che so, alimentare magari una spiegazione legittima, comunque significativa, dell’uso appropriato o meno che si dovesse applicare, ora come allora, nel proseguio degli studi..sulla questione in oggetto..!! Niente di tutto questo..: c’è una vera e propria omertà culturale che è inaccettabile per chi vuole studiare astrologia in chiave seria..ed efficace. Sono rari gli esempi di coloro, astrologi di razza, che ne hanno parlato apertamente. Gli esempi di questo avvilente silenzio assenzo sono tantissimi ed è inutile che li enumeri..: dire che il termine “cosignificante” non è corretto, per non dire completamente sbagliato.., senza darne una valida spiegazione, serve veramente a poco, tant’è che al dunque si è imposto ovunque aldilà dell’evidente errore di significato..!! Forse, arrivo a dire che sarebbe meglio, per evitare ulteriore confusione didattica, non saperne nulla e non rendersi conto del problema, continuando ad usare il termine in modo scorretto..!! Forse è il male minore..!! Diceva Rudolf Steiner durante una sua Conferenza nel 1924, per affermare dell’interscambio incessante Uomo-Universo, che “l’uomo ha l’intera natura in sé, ha le pietre in sé, ha le piante in sé, ha l’animale in sé”. Questi personaggi, senza offendere gli animali, hanno in se solo la parte animale..ed anche ridotta malino..vorrei aggiungere.

L’astrologia studia i moti del sistema solare, e li traduce analogicamente: ne studia le loro diverse posizioni nel cerchio zodiacale e la loro possibile influenza sugli eventi terrestri e sulla natura dell’uomo. Ipotesi fondamentale dell’Astrologia è che uno qualsiasi di questa molteplicità di moti rotatori, inserendosi in un determinato settore dello Zodiaco, ne assorbe la particolare natura e al tempo stesso gli trasmette la propria: questo è il senso preciso del valore del mio I.C. o Incipit Cosmologico che fa da collant all’intera vibrazione energetica. Il valore simbolico dello Zodiaco è al contempo riducibile al significato di un solo giorno, la Rotazione della Terra, ampliabile a quello dell’anno per la Rivoluzione della stessa, ma è anche dilatabile ai millenni (rotazione delle costellazioni: la Precessione degli Equinozi), ragione per la quale abbiamo a che fare con differenti modalità simboliche da tradurre correttamente in termini analogici coerenti che consentano una giusta interpretazione valutativa di eventi sia umani che sovraumani, sia fisici che metafisici, analizzabili entrambi competentemente dalla sola scienza che sa e può sondarne i profondi significati, addentrandosi, come solo essa sa fare, oltre le porte dell’Ade così come raggiungendo quelle dei cieli: l’Astrologia. Per capire bene il senso di questa diversificazione sul termine improprio della Cosignificanza tra Case e Segni si deve innanzitutto comprendere cosa vuol dire ANALOGIA..Come ho detto, infatti, una cosa è dire che quei campi astronomici, le Case e i segni, sono cosignificanti,  una cosa è dire che sono in analogia tra loro: la prima versione è errata, la seconda è legittima. L’Astrologia si basa, ovvero dovrebbe, sull’unità del cosmo e sulla continua interdipendenza di tutte le componenti di questo immenso complesso universale, concepibili e percepibili, sia chiaro una volta per tutte, attraverso un unico metodo: la SINATASSI ANALOGICA. Vediamone lo spelling..: la parola “Analogia” ha come prefisso “ana” preposto alla parola “logos”. Ana significa sia “stato in luogo” col senso di sopra ma anche “moto verso luogo”: è un prefisso che in composti dotti significa “all’insù”, “sopra”, e similari, indica in genere elevazione…Dunque l’analogia non è contraria alla logica (non è illogica..) non è priva di logica ma è di fatto, se si vuole un’energia sovra logica e prelogica. E’ il prodotto quindi dell’associazione mentale, indispensabile meccanismo e premessa di qualunque ragionamento. L’Analogia coglie il rapporto di similitidine, di consonanza tra cose e funzioni, osservando costantemente i fatti (Cfr. K. LaTorre). L’ASTROLOGIA, che ne usa sistematicamente il metodo, o almeno dovrebbe, è scienza appunto nata attraverso i millenni tramite l’osservazione costante del cielo, sia dei fatti naturali, sia di quelli trascendenti o presunti tali, della interazione tra i nessi delle immagini, suoni, odori, sapori, eventi similari, ai quali si dava e si dà, ovvero, davvero si dovrebbe, un significato preciso..in chiave analogica, unica utile per tradurne il significato nascosto nel simbolo. In quesrto senso la formazione astrologica corrisponde in pieno al regno dell’Analogia, vive allegramente nei suoi confini, poichè l’Astrologia funziona essenzialmente nello stabilire i rapporti tra tutte le “cose” dell’intera manifestazione umana e sovrumana, proprio in base al dinamismo incessante espresso dalla simultanea traduzione analogica, onde cogliere tutti i complessi rapporti tra il cielo “Macrocosmo” e la Terra “Microcosmo”. Come ebbe a scrivere Robert Anadou, gli elementi del cosmo astrologico non agiscono gli uni sugli altri ma si esprimono in un perfetto accordo sinfonico che unisce fra loro l’animico e il numero…TUTTO CORRISPONDE A TUTTO e nulla, scienza o meno che sia, può sottrarsi ai principi simbolici universali. Avremo tempo e modo, spero, di approfondire questo argomento. 

Roma 24.03.2017                          Claudio Crespina 

 

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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