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QUEL PONTE CROLLATO CHE GRIDA VENDETTA..!

LA FORZA DELL’ANALSI ASTROLOGICA COME PRECISO RIFERIMENTO PER UN’INDAGINE OBIETTIVA, SUPER PARTES DIREI (CHE NON PARTEGGIA A PRIORI PER NESSUNO..!), REGOLATA COM’E’ SU DATI E CALCOLI PRECISI CHE NON LASCIANO SPAZIO, SE BEN INTERPRETATI, A SPIEGAZIONI FUMOSE, A CONTORSIONI DEDUTTIVE, PRIVE DI FONDAMENTO, FACILMENTE ATTACCABILI DAGLI ASTROLOGI DI VALORE, QUALORA IL RISULTATO ANALITICO FOSSE DELIBERATAMENTE ALTERATO NEI CONTENUTI, COME INVECE FANNO COSTANTEMENTE I COSIDDETTI “ESPERTI POLITOLIGI”, SIANO ESSI TECNICI CONSUMATI CHE AFFABULATORI DI MESTIERE, CHE OBBEDISCONO SOPRATTUTTO A CHI LI FINANZIA PIUTTOSTO CHE ALLA CONOSCENZA OBIETTIVA DEI FATTI..!!

UNICA SCIENZA VERA, L’ASTROLOGIA (DA NON CONFONDERE CON L’ASTRO-MANZIA..DEL PATETICO APPROCCIO DELL’OROSCOPIA SEGNO-SOLARE..!), NON MI STANCHERO’ MAI DI SOTTOLINEARLO, UTILE A FAR COMPRENDERE L’INTERA CONFIGURAZIONE PSICOFISICA DELLA REALTA’ CIRCOSTANTE SIA ESSA RIFERITA ALL’INDIVIDUO E ALLA SUA VITA CHE AGLI ACCADIMENTI POLITICO-ECONOMICI, SOCIALI, CULTURALI, ARTISTICI DELL’INTERA SOCIETA’ UMANA E MONDIALE. LA PREROGATIVA DETERMINANTE PER OTTENERE LA VERITA’ PREVISIONE ASTROLOGICA STA TUTTA NELLA ESATTA CONOSCENZA DEI PARAMETRI SPAZIO-TEMPORALI DI NASCITA DELLA PERSONA COME DELL’EVENTO E LA COMPROVATA PREPARAZIONE DIDATTICO-VALUTATIVA E PROFESSIONALE DELL’ANALISTA ASTROLOGO.

ALLA LUCE DI QUESTA IMPORTANTE INTRODUZIONE DI NATURA ASTROLOGICA, MA VERAMENTE SI VUOL FAR CREDERE CHE LA QUESTIONE “AUTOSTRADE” SI SIA RISOLTA L’ALTRA MATTINA ALL’ALBA A FAVORE DELL’ITALIA E DEGLI ITALIANI, CONTRO L’EGEMONIA DEI BENETTON (il cui titolo “Atlantia”, tra l’altro, invece di crollare.., data la “sconfitta” delle trattative “stranamente” si è inpennato fino al 26% in attivo..: secondo voi il mercato finanziario è un benefattore degli sconfitti..?) COME TUTTA LA GOVERNANCE GRILLINO-PIDDINA, NELLA VOCE DEI SUOI MAGGIORI LEADER (CONTE, GUALTIERI, TONINELLI…ecc.ecc..) HA SUBITO SOSTENUTO TRIONFALMENTE COME UNA LORO VITTORIA EPOCALE.. DEFINITA COME LA VITTORIA DELLO STATO CONTRO LA LEGGE DEI PRIVATI..?

 

Atlantia, la società controllata dalla famiglia Benetton, non sarà più la “padrona” di Autostrade per l’Italia/Aspi: alla fine di un processo che dovrebbe svilupparsi nell’arco fra 6 mesi e un anno, scenderà sotto il 10% (non potendo così indicare propri manager per il consiglio d’amministrazione). È il ritorno di fatto a una nazionalizzazione, con lo Stato che subentrerà per tramite di Cassa depositi e prestiti. Insomma ci è stato fatto credere che la trattativa Atostrade è il risultato prodotto dalla linea dura del premier Giuseppe Conte..che di duro ha ben poco..(leone leso com’è..), certamente non il carattere, abituato in questi anni a dover abbozzare ed obbedire su tutto e a tutti. Trattativa che oltre a Conte, ci viene detto, che si è, ovvero si sarebbe, risolta soprattutto, nella “terra di mezzo” creatasi, dal lavoro del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, vero protagonista della mediazione notturna: è stato lui a portare un ultimo “lodo” per evitare che la maggioranza andasse definitivamente in tilt su Autostrade, un estremo tentativo capace di mettere d’accordo tutti, i Benetton che vogliono evitare la cacciata a priori e lo Stato che rischia un maxi-risarcimento da 23 miliardi: insomma della COLPA sui morti causati, per precise inadempienze dei gestori, su quel Ponte maledetto.., neanche l’ombra..!! Il tutto si è materializzato in una nuova proposta di Autostrade/Aspi in “zona Cesarini”. Quindi, stando alle dichiarazioni ufficiali, sono stati, o davvero dovrebbero esssere stati, i massimi protagonisti della partita, Conte e Gualtieri, a chiudersi da soli in una pre-riunione, con tutti gli altri ministri fuori della sala. In un secondo tempo è stata ammessa anche Paola De Micheli, titolare delle Infrastrutture. Una scena degna delle musiche del maestro Ennio Morricone è andata in onda a Palazzo Chigi, nella notte ancora semi-spettrale di Roma, nell’attesa che giungessero segnali dai Benetton. Poi il Cdm è cominciato, prima di una sospensione durata oltre un’ora, per poi concludersi solo alle 5 e 30 del mattino. In estrema sintesi, il nuovo piano prevede 2 fasi: una prima in cui Cassa depositi e prestiti entra in forze nell’azionariato di Aspi, in modo definito «poderoso» tramite un aumento di capitale riservato, probabilmente al 51%, valorizzando così la società con capitali ‘freschi’, assumendo il controllo e diluendo la quota in mano ai Benetton, oggi pari all’88%; previsto pure l’acquisto di altre quote da parte d’investitori istituzionali (con l’impegno da parte di Atlantia a evitare “la distribuzione di dividendi” agli azionisti con tali risorse). Nella seconda fase, si procederebbe quindi allo scorporo di Aspi con la sua uscita dal perimetro della controllante Atlantia e alla contestuale quotazione in Borsa di Aspi (oggi è quotata solo Atlantia) con conseguente aumento del capitale flottante sul mercato, che consentirebbe alla famiglia veneta, ormai finita in minoranza dopo l’ingresso di Cdp, di poter vendere sul mercato altre quote a nuovi soci recuperando l’investimento fatto, senza essere “cacciati” subito. È stato dato mandato ai due ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture di vigilare sull’attuazione dei vari passaggi: il graduale ingresso di Cdp dovrebbe avvenire a partire dal 27 luglio. La quotazione di Autostrade per l’Italia è peraltro un ritorno alle origini: la concessionaria fu quotata fino al 2003 quando fu tolta dal mercato a seguito di un’offerta pubblica d’acquisto presentata appunto dai Benetton tramite Schema34, società-veicolo di cui “Edizione” (la holding della famiglia) deteneva il 60% e che era aperta pure a Generali e Unicredit. (Fonte: l’Avvenire.it).

Senza volervi annoiare molto oltre, sulle dichiarazioni ufficiali della governance che in realtà fanno acqua da tutte le parti perchè alcune circostanze determinanti sono state abilmente mantenute all’oscuro della conoscenza dei fatti per cui, anche nell’approfondimento astrologico sarebbe meglio parlare di un immondo imbroglio sulla trattativa “Autostrade”, per evitare la revoca. I compromessi, si sa, possono essere a volte necessari, e comunque si dividono sempre in buoni, pessimi o in innumerevoli vie di mezzo: e in questo caso, più che di accordo si dovrà parlare di compromesso ovvero di una delle innumerevoli “vie di mezzo” per dire una cosa e farne completamente un’altra come la governance piddina ci ha ben abituato in questi anni di tradimenti e malgoverno presenti davanti agli occhi di tutti: perlomeno delle persone di buona volontà e di media intellegenza. Parliamo quindi di compromessi e non di accordo: quello trovato dal governo piddino-grillino con Atlantia per il futuro di Autostrade per l’Italia e Aspi, la società privata concessionaria di gran parte della rete autostradale di proprietà pubblica, è in realtà un imbroglio immondo..usato ad arte per escogitare una falsa soluzione, utile per salvare capra e cavoli: ossia la faccia della maggioranza di governo e i soldi dei Benetton…!! Certamente fregandosene altamente dell’interesse dei cittadini italiani che pagano pedaggi esorbitanti per strade e autostrade fatiscenti, pericolose e pericolanti.., peggio ancora se ci riferiamo a quei 43 morti che ancora gridano vendetta..,senza aver ottenuto, dopo due anni dalla morte, una corretta soluzione su quel criminoso e drammatico evento..!! Stando a quel che ha reso noto questa specie di governo, dopo una seduta fiume finita alla 5 e passa di mattina, la concessione in realtà “non viene revocata “e resta ad Aspi. “In compenso”.., la quota azionaria in mano ai Benetton dovrà rapidamente scendere dall’88% attuale al 10% (che non dà diritto a un posto nel cda), al cui posto subentrerà prendendo il 51% Cassa Depositi e Prestiti, una società per azioni, controllata per circa l’83% da parte Ministero dell’economia e delle finanze e per circa il 16% da diverse fondazioni bancarie.

Il governo ha parlato di “nazionalizzazione”.., tutt’al più si dovrebbe semmai parlare di una semi-nazionalizzazione: ma nei fatti non si tratta ne dell’una ne, tantomeno, dell’altra..!!

Il piano messo a punto dal ministro piddino Gualtieri prevede infatti la quotazione in Borsa della nuova Aspi senza più i Benetton (sganciata dalla holding Atlantia), sotto forma di public company ad azionariato diffuso esposta –come tutte le società per azioni di questo tipo– a scalate messe in atto da qualsiasi investitore finanziario: cosa questa, se non si fosse ben compreso l’inghippo, che può considerare anche gli stessi Benetton, ovviamente sotto altra “ragione sociale”.  L’operazione, quindi, tutt’altro che conclusa, come ci è stato trionfalmente anticipato, dovrebbe concludersi nell’arco di un anno, con una serie di corollari ancora da realizzare nel frattempo. Autostrade per esempio dovrà intanto impegnarsi a tagliare le tariffe più di quanto fino ad ora proposto (il 5%) e accettare di ridurre ulteriormente l’indennizzo previsto in caso di revoca delle concessioni: dovrà è un futuro non un indicativo presente ne tantomeno un imperativo..! E, come se non bastasse, si deve sottolineare inoltre come più generica e indeterminata sia la possibilità di rivedere prima o poi le clausole riguardanti le ipotesi di revoca per inadempimenti gravi..ancora non definiti alla faccia di quei poveri 43 morti.!! Tutto quel trionfalismo, che soprattutto Toninelli, ha sbandierato sfacciatamente, attaccando sconsideratamente la stessa Lega e Salvini come responsabili dei precedenti contratti a favore, a suo dire, dei Benetton (ci vedete Salvini a favore del PD…?) sembra proprio fuori luogo in un accordo ancora tutto da definire che sottolinea quindi anche come una battuta inoffensiva la “minaccia” del governo, secondo cui se Aspi non ottempererà a queste condizioni –concordate con la società – scatterà la revoca della concessione che non è stata concordata…! Questo imbroglio, certo non accordo, come si vede consente di mantenere inalterata la “privatizzazione” della gestione di infrastrutture pubbliche, costruite con fondi statali e affidate a privati rapaci perché ne ricavino un ingiusto profitto: in quanto una revoca seria, come quella strillata ai quattro venti dai giullari di corte, sarebbe suonata come una vera nazionalizzazione che le governance piddino-grilline si guardano bene dal prendere in seria considerazione, aldilà dei falsi proclami…!! Per far ben comprendere la portata dell’inganno anche l’argomento tirato fuori dai giornali padronali, per cui non si poteva revocare la concessione perché questo avrebbe comportato la perdita del posto di lavoro per migliaia di dipendenti di Aspi è semplicemente un FALSO…! Un falso, a maggior ragione, per il quale si sono spesi i migliori ideologi degli interessi privati, come quel Ferruccio De Bortoli, venerato opinionista del Corsera e dei “salotti buonissimi” o il furbetto Paolo Mieli che contando sull’ignoranza diffusa e il silenzio complice dei sindacati concertativi (CgilCislUil) ne hanno dette di tutti i colori..Tutti sanno infatti che persino nei passaggi di proprietà tra società private è previsto il mantenimento dei posti di lavoro e dei contratti in essere (“clausola sociale”). Impegni che naturalmente quasi tutte le neo-aziende poi disattendono, ma che comunque sono obbligatori per legge: il concetto semplicissimo da capire, aldilà dei soloni intervenuti a renderlo furbamente complicato, è infatti quello per cui se anche la concessione fosse revocata, non è che tutto il lavoro intorno alle autostrade (caselli, incasso pedaggi, manutenzione ordinaria, gestione delle emergenze di traffico, funzioni amministrative, ecc) improvvisamente si ferma. I dipendenti, nel passaggio societario, restano al loro posto e con i loro stipendi. Specie se a subentrare è lo Stato, anziché uno squalo privato.
A tal proposito, inoltre, in tutto quel “pasticciare” notturno, dei dipendenti autostradali non si è preoccupato nessuno: ecco il governo dei cittadini..!! Per cui è un falso dire che non si poteva revocare la concessione…!! (cfr. Dante Barontini di Contropiano). Revoca che era la prima e unica cosa che avrebbero dovuto fare, senza se e senza ma, se ci si vuole considerare ancora in una società democratica e civile.., in cui, a dirla tutta, anche parte del Centrodestra, fatto salvo la Meloni di Fratelli d’Italia, ha parte delle sue responsabilità.

MA LA REATA’ DI QUESTA TRATTATIVA NON FINISCE QUI…!! LA REALTA’ DELL’INGANNO NON SI ESAURISCE IN QUESTE CONSIDERAZIONI SOCIETARIE, SEPPUR CONTRASTANTI CON L’ESITO TRIONFALE RACCONTATO DALLE GOVERNANCE PIDDINE PERCHE’ E’ STATO SOTTACIUTO E TENUTO NASCOSTO UN “PICCOLO” PROBLEMINO…:

L’Italia  a fine luglio 2014 ha venduto il 35% della Cassa depositi e prestiti alla Cina per 2 miliardi..!! La Cassa depositi e prestiti (la cassa controllata dal Tesoro) ha veduto il 35% di Cdp reti alla State Grid Corporation of China (Sgcc) per 2 miliardi di euro. Il presidente della Cdp, Franco Bassanini, ha precisato che l’investimento riguarda “una quota di minoranza” (il 35% lo chiamano minoranza..!!), che lascia il controllo della società in mani italiane. Un’operazione che rientra nella “promessa” che l’Italia ha fatto all’Europa di dismissioni annue pari allo 0,7% del Pil per ridurre il debito..!! Questi chiamano “promesse”, certi impegni che stanno falcidiando tutti i valori italiani. L’ accordo –che secondo Bassanini è stato definito in tutti i principali dettagli e verrà firmato a Roma entro la fine di luglio– rappresenta, nelle parole del ministro “un risultato importante” della missione, che ha come obiettivo quello di “rafforzare i rapporti commerciali e di investimento tra Cina e Italia, che già sono molto buoni e offrono molte altre prospettive”…Per chi non capisse bene di cosa si tratta nel merito quello di cedere quote di aziende pubbliche, come quelle di cassa Depositi e Prestiti, se, come detto, si intende mantenerne il controllo (come ogni buon italiano si augurerebbe..), equivale in realtà a creare altro debito (Investimento Diretto Estero della Cina in Italia..!), pertanto nei fatti con quella vendita del 35% azionario, si converte un debito di carta con un debito produttivo, in quanto la partecipazione azionaria cinese andrà prima o poi remunerata…Spero di essermi spiegato.

QUINDI LA GOVERNANCE PIDDINO-GRILLINA HA CEDUTO NEI FATTI LE AUTOSTRADE ITALIANE ALLA CINA E I BENETTON, UMILI SERVITORI DI QUESTE GOVERNANCE DELIRANTI, SI STANNO PRENDENDO CIFRE INAUDITE IN TERMINI BORSISTICI E, CON LORO CHISSA’ QUANTI POLITICANTI MERDAIOLI DEI “5 STALLE”, ORMAI COMPAGNI DI MERENDE DEI PIDDINI, AVENDO INVESTITO, CI POTETE SCOMMETTERE, PUNTANDO IN ANTICIPO SOMME CONSIDEREVOLI, ESSENDO GIA’ A CONOSCENZA DELL’ACCORDO DEL GOVERNO, CHE LORO PRESIDIANO, CON LA CINA. ALTRO CHE SCONFITTA (per questo i titoli Benetton sono subito rimbalzati in alto, guadagnando il 26%…) COSI’, COME SEMPRE, GLI SCONFITTI SONO SOLO I CITTADINI ITALIANI CHE VENGONO DEFRAUDATI ANCORA UNA VOLTA.., SEMMAI NON CE NE FOSSIMO ANCORA ACCORTI.: UNA SEQUELA DI VERGOGNOSI GIOCHI AGITA SULLA PELLE DELLA GENTE,,CHE E’ MORTA SU QUEL PONTE E, DI FATTO, CONTINUA A MORIRE OGNI GIORNO A CAUSA DI QUESTI INFAMI AL POTERE.

LA VALUTAZIONE ASTROLOGICA DELL’ACCORDO AUTOSTRADE

Un tema parlante come pochi, un tema da manuale mi viene da dire, per capire come l’intera trattativa (Sole in Granchio in Prima Casa) fosse alterata e fraudolenta nei fatti (opposizione esatta tra Sole a 23°Granchio e il piccolo ma poderoso Stellium in Capricorno formato da Giove, Saturno e Plutone in VII^Casa). Neanche se ci si mettesse d’accordo si creerebbe una situazione così lampante utile a comprendere il pesante inganno perpetrato all’Italia e agli Italiani (Luna congiunta a Urano in Toro in XI^Casa). Inganno per giunta amplificato dal fuoriviante trigono del Sole cancerino con Nettuno in Pesci che tende a far vedere lucciole per lanterne ipnotizzando le menti della trattativa alterandone pesantemente gli obiettivi, presentati come convenienti per il nostrio Stato italiano a favore della controparte privata che invece ne guadagnerà maggiormente. Un’opposizione lesiva in tutti i sensi questa perchè mette in chiara evidenza il DOLO in questa trattativa (Sole) che viene opposta dalle pesanti e pressanti forze di Saturno (giustizia), Plutone (frode), Giove (affare economico) che ne condizionano la riuscita nei termini che ci vengono proposti come quelli che la governance ha ufficialmente dichiarato falsando tutta la verità dell’accordo.

Ma il significatore astrologico di questa trattativa riferita alla gestione delle Autostrade Italiane è chiaramente il pianeta governatore dei Gemelli MERCURIO. Mercurio rappresenta in primis l’intelligenza, il rapporto mentale con il mondo esterno, i contatti con il mondo attraverso la conoscenza, tutti i mezzi di espressione, la ragione, la critica, la logica, il calcolo, l’adattamento. Ci aiuta a costruire il senso di realtà che ci permette di orientarci realisticamente nella vita, portando fuori quello che siamo dentro. Presiede alle funzioni cognitive: attiva la parte sinistra del nostro cervello che ingloba e discrimina tutte le nostre informazioni che provengono dalla nostra percezione sensoriale, permettendoci di decodificare il mondo e quindi di capirlo. Pertanto La funzione di Mercurio è quella di mettere in comunicazione il mondo interno con il mondo esterno, cioè noi stessi con l’ambiente in cui siamo inseriti: per estensione la sua attività, spesso inarrestabile, comprende ogni forma di movimento verso una nuova o vecchia conoscenza, di comunicazione, l’arrivo di notizie, via etere, via mare o terra. Mercurio nell’analisi mundana indica nello specifico, adlilà del nostro stato mentale, anche, e direi soprattutto, l’andamento degli affari, delle trattative commerciali e i rapporti con le persone specialmente quelle vicine, ed inoltre i viaggi, qualsiasi tipologia di viaggio e di mezzo per attivarlo, fosse automobile, camion, camper, treno, aereo nave ecc.ecc. Questo Mercurio quindi, tra l’altro domificato in Granchio-la Patria, in XII^Casa, quella dei nemici nascosti.., è congiunto al Nodo Nord destinico nel Tema della “Trattativa Autostrade” ma è quadrato da Marte, entrato a fine giugno in Ariete, domificato in X^Casa, la realizzazione degli obiettivi, il che ne segnala forti sconquassi, coperture di verità, nella dinamica della trattativa dove, appunto, la verità diviene l’ultimo dei contraenti che si siano seduti attorno al tavolo di quell’accordo fraudolento. L’ incontro/scontro Marte-Mercurio, in condizioni normali riferito alla persona, determina un certo spirito polemico e uno scarso controllo delle idee o delle parole, nonché l’inevitabile nervosismo che ne scaturisce: se lo si estende ad una trattativa si capisce come il tutto possa prendere una deriva tutt’altro che normale, tutt’altro che legale direi.!! Anche perché, in questo periodo, Marte comanda veramente molte posizioni nel Cielo: il pianeta gode infatti del suo domicilio arietino, e l’adattamento consueto di Mercurio alla realtà circostante, tende ad esaltarne le doti di forza, di imposizione del più forte, allineandosi ciecamente ad ogni suo forma energetica legata agli ordini, ai desideri da raggiungere e ai comandi da eseguire…: l’azione insomma è più forte della mente il che prevede forme di prepotenza non indifferenti, ben celate, comunque, agli occhi della popolazione (Luna in Toro), imbrigliata, e direi imbrogliata, nella decisione dalle devianti offerte consolatrici per nuove tariffe autostradali più vantaggiose..(cosa semplice da effettuare peraltro dati i prezzi scandalosamente alti che gli italiani pagano per questo servizio assolutamente inadeguati).

In definitiva, a dire la verità su questo pessimo accordo, si tratta di un ulteriore insulto alle 43 vittime della strage del Ponte Morandi di Genova, ai loro familiari, alle famiglie che hanno perso la casa a causa del crollo in primis, in secundis, della demolizione delle strutture fatiscenti e della successiva ricostruzione, il che dà effettivamente la misura delle “qualità morali” di questo governo e dei partiti che lo compongono…tesi alla soluzione unica dei loro sporchi interessi…!!

Roma 18.07.2020                                                Claudio Crespina 

 

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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