Spesso si dice “è solo un film”, ricordando tanti “cult catastrofici” come The Walking Dead, l’epidemia di zombie, ma quello che si cela dietro tante fantasie, potrebbe raccontare alcune verità.
Uno dei motivi per cui si creano “malattie” in laboratorio, è perché cominciamo ad essere tanti su questo pianeta, e non ci sarà posto per tutti, dunque i grandi “potenti” dovranno inventarsi qualcosa per cui assicurare la loro supremazia e garantire un controllo pieno di tutto il sistema.
Questo potrebbe creare forme di repressione silenti, e sicuramente un epidemia mondiale, potrebbe essere la soluzione per i loro problemi, o magari qualche attentato nei grandi centri metropolitani.
Ma vediamo cosa corre nelle notizie di queste nuvole piene d’acqua, dove ogni tanto un fascio di luce illumina qualche idea interessante. Eureka!
Una recente notizia afferma che: “Nel 2009 l’esercito degli Stati Uniti, che nello (fonte Wired) Us Strategic Command di Omaha ha scelto un’invasione di non morti, per fare allenare un gruppo di cadetti nelle strategie di protezione della popolazione in caso di calamità. Un esempio più recente arriva invece dalla Cornell University, dove un gruppo di epidemiologi ha scelto gli zombie per mettere alla prova le tecniche statistiche con cui vengono realizzati i modelli di dispersione delle malattie. I loro risultati, che saranno presentati il prossimo 5 marzo durante il meeting annuale dell’American Physical Society, mettono in luce diverse caratteristiche specifiche di una simile epidemia, e suggeriscono quale sarebbe la migliore strategia per affrontare la catastrofe”.
Beh questa notizia è sicuramente “rassicurante”, soprattutto quando c’è di mezzo una quadratura potente come quella tra Saturno e Nettuno. Saturno attua una disgregazione e insieme a Nettuno può corrodere insidiosamente e distruggere le cose, o attraverso un’epidemia o attraverso una grande inondazione. E chissà come avranno fatto i nostri ricercatori per prevedere l’esito dell’epidemia?
“Per prevedere l’esito dell’epidemia, i ricercatori hanno utilizzato un complesso sistema di simulazioni computerizzate, in cui si cerca di tenere presenti tutti i possibili spostamenti e le possibili interazioni tra uomini, persone infette, e zombie. Applicando il modello all’intera popolazione americana, circa 300 milioni di persone, hanno dovuto inoltre realizzare simulazioni stocastiche, che prevedono cioè un certo elemento di casualità.”
E voi cosa ne pensate di tutte queste notizie che corrono, senza spesso essere viste? Cosa pensate quando vedete un film in cui zombie senza ormai cervello cercano una cura che non arriverà mai, perché solo prede di un cacciatore, che vola sopra i loro pensieri ormai morti, e che gestisce un primato di un potere che si sente ma che a volte poco si vede.
La Redazione IlNadir
Sara Del Monte