Tecnica Astrologica

VENERE “LUCIFERINA” realtà biologica e cosmologica

LA VENERE “LUCIFERINA” riflessi in analogia sull’uomo e sul cosmo

Chi è e che cosa rappresenta Venere, il pianeta dell’amore sentimentale e della relazione, cercherò di approfondirlo in questo articolo, non tanto in relazione  alle dinamiche legate agli aspetti di leggiadria e di sublimazione che spesso sono il centro motore di Venere, ma sopratutto a quelle, per così dire, infuocate e meno evidenti, delle diverse espressioni della Dea che proprio così accondiscendente, a ben guardare, non era…e non è probabilmente…!!!

VENERE RELAZIONALE

In Siberia era il solo pianeta ad avere un nome ed era chiamato Cholbon. Veniva identificato sia come la Stella del Mattino, che come la Stella della Sera, e talora con qualsiasi altro pianeta fosse visibile, ad esempio Giove o Marte. E’ quindi evidente che Venere fosse conosciuta fin dai tempi preistorici. Poichè è l’oggetto più luminoso del cielo dopo il Sole e la Luna, esso è anche il pianeta più visibile…

Venere trae il nome dalla dea romana dell’amore e della pace. Per i Greci, questa dea era Afrodite, per gli Egiziani, Iside e per i Fenici, Astrate. Venere era associata al rame (metallo di cui è ricca Cipro, isola natale di Afrodite) e veniva raffigurata a volte come un triangolo piatto, a volte con il numero cinque, e altre con il colore blu, e veniva identificata infine con il giorno Venerdì. I Sassoni usavano il nome della loro dea della fertilità, Fria, che si trasformò poi nel nome inglese di Friday (Venerdì), mentre il nome francese Vendredi indica la sua chiara origine greco-latina.

 

Venere/Afrodite è nota come la figlia di Cielo e Mare, ovvero di Urano e Gaia, ma è anche conosciuta come una delle figlie di Zeus, o anche come figlia della schiuma del mare.

Esistono due versioni della nascita di Venere: nella prima, narrata da Esiodo, era nata prima delle altre divinità dell’Olimpo. Quando il titano Crono recise i genitali del padre di Venere (Urano) e li gettò in fondo al mare, il sangue ed il seme in essi contenuti si addensarono in forma di schiuma e galleggiarono fino all’isola di Cipro, ove Afrodite emerse dalle acque e dalla schiuma (da cui l’origine del suo nome: la parola “aphros” significa schiuma). Afrodite non aveva avuto quindi ne infanzia, ne fanciullezza: era venuta al mondo come una donna giovane e del tutto formata. Questa è nota come “Versione della Conchiglia”.

Nella seconda versione, narrata da Omero, e nota come “Versione dei Cherubini”, Venere era figlia di Zeus e della ninfa degli oceani, Dione. Andò poi in sposa ad Efesto (Vulcano) e diede alla luce dei figli; tuttavia trascurava i propri doveri domestici e coniugali poichè si dedicava quasi esclusivamente ai suoi amori con altri dei e mortali e, fra i numerosi amanti, le sono attribuiti Ares (il Dio della Guerra), la relazione con il quale è la più nota e la più duratura, e l’avvenente Adone. Era inoltre la madre di Eros (Cupido), Deimos (Terrore) Phobos (Paura) ed Armonia, la moglie di Cadmo. Uno dei suoi figli mortali era Enea, avuto dal suo amante Anchise, Re di Dardania. Anchise venne reso storpio da una saetta di Zeus quando rivelò a questi di aver amato la dea.

VENERE GUERRIERA

Ishtar

I Sumeri, dai quali l’Astronomia greca trasse molti concetti, chiamavano Venere  Inanna, o anche Ishtar o Eshtar, ovvero la Stella del Mattino e la Dea dell’Amore, in particolare l’amore dei sensi e quello per la guerra e le battaglie. Nelle sue rappresentazioni la dea era alata, cavalcava un leone ed era armata di arco e frecce. Normalmente viene ritratta vicino al dio Sole, poichè si trova sempre vicino al Sole. Aveva una sorella – la sua controparte serotina, che era di guardia all’ingresso del Regno degli Inferi.  La dea sumera Ishtar, secondo la leggenda, discese agli Inferi per cercare l’anima del suo amato, Tamuz, che era morto. A mano a mano che si spingeva negli Inferi, la dea veniva privata della sua gloria dai guardiani dell’inferno. Quando arrivò al cospetto della Regina degli Inferi, fu impiccata ad un gancio per carni e lasciata agonizzare fino alla morte. La dea venne infine recuperata per volontà divina ed eletta Signora del Cielo….

I Maya, come sappiamo, appaiono come un popolo estremamente affascinato dai corpi celesti, dalla misurazione del tempo e dai fenomeni astronomici, per questo motivo controllarono da vicino ogni movimento del pianeta Venere e ne stabilirono i passaggi secondo le loro leggi cicliche basate sui calcoli perfetti dei loro calendari. …

Per i Maya, Venere era infatti il dio della guerra che irradiava la terra con raggi cattivi, provocando morte e distruzione. Gli astronomi Maya avevano quindi misurato attentamente ogni spostamento del pianeta, costruendovi sopra un calendario rituale dal quale si evincono con esattezza mirabile tempi rigorosamente esatti dei loro cicli storici e delle Ere che, incredibilmente, s’inscrive quasi alla perfezione sui conteggi del tempo effettuati nell’era moderna. Per interpretare le conoscenze e le credenze Maya, sono stati utilizzati quattro manoscritti originali che sono nell’ordine di maggior conoscenza, il Codice di Dresda, il Codice di Parigi, il Codice di Madrid e il Codice Grolier….
Quindi come ho appena affermato si capisce che Venere era importante, se non decisiva, per la civiltà maya, che sviluppò un calendario religioso basato in parte sui suoi movimenti: i potenti sacerdoti Maya si basavano sulle fasi di Venere per valutare il tempo propizio per stabilire il momento opportuno per sfruttare gli eventi quali le guerre, che venivano cominciate rigorosamente solo quando Venere tornava visibile nel cielo, oppure per capire anticipatamente le possibili  carestie oppure per l’incoronazione dei governanti.

Il codice di Dresda sopratutto, tra i codici menzionati, contiene importanti informazioni sullo studio del pianeta Venere da parte dei Maya. Sei pagine del codice sono dedicate all’accurato studio della posizione e dei cicli del pianeta, frutto di centinaia di anni di osservazione. Dopo la Luna Venere è l’oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno e raggiunge la sua massima brillantezza poco prima dell’alba quando è visibile verso est e poco dopo il tramonto, quando compare basso sull’orizzonte verso ovest.  È talora visibile anche di giorno se la sua distanza dal sole è massima. Venere è visibile per due cicli di circa nove mesi intervallati da due cicli di 8 e 50 giorni durante i quali scompare dal cielo. Il ciclo apparente di Venere si compie dunque in quasi 20 mesi come viene registrato nel codice Dresda (Kukulkán, il serpente piumato, compiva un viaggio nel mondo inferiore simboleggiato dalla scomparsa e ricomparsa di Venere nel cielo).

In Astrologia l’archetipo di Afrodite è primario (Dea dell’Olimpo) e quindi genera quegli schemi simbolici (i giochi di coscienza) che rappresentano tutte le possibilità di percezione, intuizione e comprensione simbolica della vita e dei fenomeni concessi a ogni individuo capace di “collocare” la razionalità discorsiva (Zeus in Sagittario)  sulla sommità dell’Olimpo, riducendo così la razionalizzazione delle risorse (Saturno in Capricorno)  in esilio (Saturno in Granchio), affinchè possa  svolgere efficacemente le funzioni di cura e protezione di sè. “Esistono tanti archetipi quante sono le tipiche situazioni della vita. L’infinita ripetizione ha scolpito tali esperienze nella nostra struttura psichica, ma non come immagini riempite di contenuto, ma, inizialmente, solo come forme prive di contenuto, le quali rappresentano semplicemente delle possibilità di percezione e di azione. Quando si verifica una situazione che corrisponde ad un dato archetipo, quell’archetipo viene attivato..” (Jung).

La Sosta di Venere in Gemelli nel 2012….

Vero transito di quest’anno decisivo per le sorti dell’umanità: la Venere Luciferina

La Venere in Gemelli da In questo segno all’amore e al sentimento delle caratteristiche quasi adolescenziali, è ancora acerbo, malizioso, curioso, va in esplorazione perché non sa ancora di quale potenza sarà capace. Vi è molto narcisismo, infatti si civetta per provare le proprie capacità di attrazione, però la sessualità e l’erotismo sono ancora in stato embrionale. Appare invece già molto spiccata la parte estetica e intellettuale della dea e il suo gusto per la bellezza e la giovinezza. Questo segno incarna anche la vanità di Afrodite che spesso viene descritta mentre si imbelletta e si osserva allo specchio, pur sapendo di essere la più bella e la più desiderata. Possiamo riscontrare questi tratti nel rapporto fugace, superficiale e un può ambiguo che Afrodite ebbe con Ermes, il quale sapeva stuzzicare la vanità della dea e lei lo gradiva più per le sue capacità furbesche e di adulazione che non per quelle amatorie. Dalla loro unione nacque Ermafrodito, un essere che aveva entrambi i caratteri sessuali e che, simbolicamente, rappresenta proprio la fase adolescenziale dei Gemelli che hanno ancora una sessualità non pienamente definita. L’uomo che ha la Luna o la Venere in Gemelli ha un’anima adolescenziale, giovane, fresca ma anche instabile e capricciosa. E’ un lato frivolo, bisognoso di conoscenza che passa attraverso la conferma e la conquista all’esterno. Quest’anima può ovviamente essere proiettata su persone giovani, o donne che abbiano una scarsa maturità a livello emotivo e che, pertanto, possano dare all’uomo quell’illusione di giovinezza, di sperimentalismo, di frivolezza e di bisogno di seduzione che passa soprattutto attraverso la mente e la parola. Lei si presta ad essere un attaccapanni perfetto per lui che non sente che non ce la fa a crescere e che vuole che sia lei a rappresentargli il vento della giovinezza e della volubilità affettiva. Se non comprende che questo suo modo di vivere le emozioni non gli consentirà mai di impegnarsi in una relazione stabile, la compagna verrà vista come insensibile, inaffidabile, come una persona che si dà e si nega e lui vivrà solamente lo sconforto di essersi innamorato di una meteora.
Lei è l’immagine di una giovane donna, ancora acerba, per questo può essere abbinata ad Artemide, la dea della Luna crescente, simbolo di grandi potenzialità, ancora tutte da esplorare (Descrizione a cura di Lidia Fassio: Luna o Venere in Gemelli – La puella).
Questo, mirabilmente spiegato dalla nota astrologa L. Fassio, è il senso classico della Venere in Gemelli che, come si può capire, non rappresenta minimamente nessun archetipo bellicoso o portatore di sciagure, tranne la consueta sottolineatura della superficialità, legata peraltro alla curiosità, gemellina, che si divide costantemente in ragione e mente senza mai prendere posizione ne per l’una ne per l’altra….Una venere irresponsabilmente attraente o responsabilmente superficiale….

Ma allora perchè i Maya videro una Venere così cattiva e violenta nella loro rappresentazione mitologico-religiosa…? Probabilmente fu la stessa logica usata dal Bendandi nell’associare le rivoluzioni di Venere come chiave interpretativa di possibili cataclismi (eventi sismici) che lui seppe anticipare con grandissima precisione, appunto uttilizzando i cicli di Venere e Giove sui luminari (Sole e Luna) . Bendandi parlò di eventi a ripetizione durante tutto il 2012, -per l’esattezza parlò di eventi a macchia di leopardo su tutta la superficie terrestre- che in realtà hanno cominciato assolutamente a martellare le agenzie dei notiziari meteo sin da gennaio e non hanno alcun sentore di smettere anche perchè il momento clou del ciclo di Venere sta per appropiquarsi tra maggio e giugno 2012, con punte significative già avvertite in questo aprile, anche nel momento dello scritto di questa prima parte dell’articolo, infatti sono stati già registrati sismi di proporzioni violentissime, segnalati tra il 9 e il 12 aprile nell’area di Sumatra e nel Messico settentrionale con grande riflesso su tutta l’area statunitense…!!!.

Alla fine dell’anno precedente, il 2011, scrissi un articolo per una rivista laziale, in riferimento ai transiti planetari del nuovo anno, il 2012, in arrivo, valutai, tra i nuovi eventi astrologici di questo nuovo anno sabatico, proprio il CICLO DI VENERE, transito che focalizzava il suo moto con la sosta in gemelli iniziata con l’entrata ad aprile nel segno del puer aeternus… Si dirà:” ma cosa c’è di strano nella sosta di Venere che avviene regolarmente e ciclicamente…??”,  Il transito più importante del 2012, scrissi, a mio avviso, è quello di Venere che compirà un rarissimo passaggio proprio tra maggio e giugno 2012. (con la congiunzione esatta di Venere al Sole tra la notte del 5 e il 6 giugno 2012…) Il suo passaggio segnerà, così scrivevo, inevitabilmente qualcosa di importante per il nuovo anno….. Ogni volta che si presenta questo tipo di transito, ossia la congiunzione di Venere al Sole, configurazione planetaria particolarmente rara e significativa: detto della VENERE LUCIFERINA da non confondere con significati di ordine religioso implicanti sentimenti demoniaci: luciferino significa portatore di luce.   Il cielo, con questa mirabile e rara congiunzione, ci fa sapere che sta per accadere qualcosa di eclatante e di illuminante per l’intera umanità e per l’esistenza stessa del pianeta terra….

                              ilNadir.………………..15/4/2012                                        1^parte 

    
 

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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