Tecnica Astrologica

CIELO E TERRA: CUSPIDI, CONFINI, O LIMITI

LIBERIAMOCI DAGLI ANTICHI DUBBI E SOPRATTUTTO DALLE CERTE INESATTEZZE..CONNATURATE DA UN MODO SCORRETTO ED ERRATO DI PROPORRE ASTROLOGIA  DETTA EUFEMISTICAMENTE “SEGNOSOLARE”, MEGLIO SAREBBE “DI MASSA o COMMERCIALE” RISPONDENDO PIU’ EFFICACEMENTE ALLA NATURA DEL SUO MESSAGGIO APPUNTO DI MASSA e COMMERCIALE CHE NULLA HA IN COMUNE IN REALTA’ CON LA VERA ED AUTENTICA SINTASSI ASTROLOGICA, SCIENZA VERA CIOE’, CHE PARLA ALL’UOMO SENZA MAI RENDERLO OGGETTO INDISCRIMINATO MA COSTANTEMENTE INSERITO NELLA  SUA GEOMETRIA PRIVATA DOVE E’ IL CENTRO E IL SIGNORE DI QUEL CENTRO..

PARLIAMO DI CUSPIDI E DEL LORO SIGNIFICATO

Molti tra voi amici lettori del ilNadir, nati a cavallo tra un segno e l’altro, chiedono alla nostra redazione quasi quotidianamente, a quale segno appartengono non avendo chiaro il concetto di CUSPIDE in essere, spesso risolto malamente dall’ignominiosa astrologia commerciale (perlomeno da chi, tra coloro che la operano, non ne chiariscono limpidamente i limiti e le insulse conclusioni…!!),

assegnando importanza ad entrambi i segni di appartenenza così tanto per far felici tutti..e, scontenti chi d’astrologia se ne intende almeno un po’. Ad esempio, chi è nato il 20 Marzo è Pesci o Ariete?  Chi è nato il 22 luglio è Granchio o leone? Chi è nato il 20 gennaio è Capricorno o Aquario? e così via… 

La risposta è semplicissima ma al contempo complicata: dipende sia dall’ora  che dall’anno di nascita.., ogni anno, è bene sapere infatti, che il Sole, da cui dipende il “segno di nascita” per il quale diciamo di appartenere a questo o a quell’altro segno zodiacale, cambia di segno e lo fa costantemente ad un’ora differente rispetto all’anno precedente creando nuovi e diversi confini zodiacali di appartenenza. Pertanto  per risolvere la questione, non possiamo regolarci su quelle insignifcanti e fuorvianti espressioni generiche delle tv, o delle riviste di settore, ma dobbiamo conoscere la nostra ora di nascita, la più corretta possibile e controllare i dati sulle effemeridi od anche, regolarsi  con i software astrologici in commercio, abbastanza attendibili, se non si vuole consultare un astrologo serio. 
L’astrologia segnosolare o commerciale, in questi casi di confine zodiacale, non sporadici, stando alle numerose richieste che ci giungono in redazione, usa impropriamente una terminologia inesatta  definendola appunto “cuspide”. creando una seria confusione.  Pensando di poter risolvere semplicisticamente la problematica affermando con estrema superficialità che i nati sulle cosiddette cuspidi appartengono ad entrambi i segni:  praticamente sanciscono, con estrema semplicità, l’esistenza  di un essere di natura  aliena.., alla faccia di noi ricercatori che ci sforziamo tanto per trovarne e comprovarne l’esistenza …!!!  Un essere misto insomma, un animale ibrido, forse preistorico..!!  

Chiaramente le cose non stanno affatto in questo modo…:  l’errore clamoroso di certa astrologia sta nell’utilizzo improprio del termine, significato per indicare i giorni di “confine”, i giorni al limite tra un segno e un altro. Questo concetto è inadeguato e sostanzialmente scorretto.  La Cuspide, intesa in questo specifico modo, non solo non esiste ma è in chiara controtendenza esplicativa del termine in questione. Una persona nata al confine tra due segni, mettiamo nata il 20 Marzo, potrebbe essere Pesci o Ariete secondo l’anno e l’ora di nascita: questa definizione precisa  ha in se la risposta corretta. . L’erronea concezione per la quale chi è nato nei giorni finali o iniziali di un segno abbia, per default, caratteristiche   psicoattitudinali d’influenza di entrambi i segni è un principio assolutamente sbagliato: questo assunto deve essere chiaro. Solo la Carta del Cielo Natale personale darà l’esatta collocazione dei dati in nostro possesso e vedrete che non ci sarà alcuna confusione perchè un soggetto nato il 19 febbraio 1962 alle 04 e15′ in italia..non sarà dell’Aquario, come si potrebbe credere secondo certi schemi preconfezionati, ma sarà invece dei Pesci ed esattamente avrà il Sole a 0°0’05” in questo Segno d’Acqua che ne delimita concretamente il campo. Per comprendere se ha comportamenti ambivalenti bisogna constatare se ha pianeti in entrambi i segni, ad esempio, che so, se ha Mercurio o Marte in Aquario e Venere in Pesci: solo in questo caso, e solo in questo caso, si potrà affermare nell’analisi del suo tema  che avrà influenze di entrambi i segni.

La Cuspide, la sua terminologia, è in realtà in stretta relazione alla Domificazione: riguarda cioè le divisioni tra i 12 Settori o Case, in sintesi si riferisce all’inizio in gradi d’arco di ogni Casa o Settore astrologica. Quando si parla di segni zodiacali la cuspide tra due segni proprio non esiste e pertanto non bisognerebbe, come ampiamente spiegato,  usarne il significato, sarebbe bene invece parlare a tutti gli effetti di …”confine”.. Quando si parla di Case o Settori invece la “cuspide” esiste e sussiste, quindi  dovrebbe essere usata come significato specifico, ma viene invece usato il significato di “confine” che con la cuspide non c’entra proprio un bel niente..Non crediate che queste sottolineature appartengano a derivazioni di ordine  filosofico più che di tecnica astrologica…in quanto sareste immessi in un chiaro errore di valutazione non di poco conto come peraltro avviene in coloro che superficialmente ne usano il contesto ambiguo nei loro discorsi astrali. Cuspide, come termine, ha una radice specifica: deriva dalla parola latina “cuspis, cuspidis” cioè sta ad indicare nello specifico  un’ estremità appuntita di qualcosa: una punta, una cima, come la cuspide della freccia o la cuspide di un monte. In architettura si parla di cuspide di una chiesa in stile romanico o gotico, per indicare la “parte alta e terminale della facciata”, quella cioè con un vertice in alto. Anche in geometria si parla di cuspide  come un punto doppio di una curva piana, in cui la curvatura cambia direzione…Vedete com’è interessante quest’ultima definizione..?

Nei Segni Zodiacali si dovrebbe parlare quindi sempre e solo di confine, limite, muro, non di cuspide, il primo grado di un segno, lo zero (“0°”) non è più alto del ventinovesimo (“29°”) o viceversa, non esistono  puntiglioni o spigoli, c’è di fatto solo una specie  di confine, neanche tanto segnato: ..”quindi in questo caso si dovrebbe parlare, dice anche Saturnello, semplicemente di uso improprio del termine in chiave filologica, un uso però ormai invalso da secoli e quindi tanto vale tenerlo così com’è..”. Finale del discorso per il quale invece non sono convinto per quanto giusto come constatazione di fondo..Si  può usare il termine erroneo ma sarebbe bene apostrofarne il senso diciamo “poetico” di utilizzo.., Insomma una forma veloce di chiarimento utilizzabile, così al volo, ma non una realtà di tecnica astrologica: quando il Sole è al 29° 59′ e 59” di qualsiasi segno, appartiene a quel segno e nulla più..Se è in Capricorno, si dovrà parlare di Sole in Capricorno senza nulla aggiungere. La suddivisione del cerchio zodiacale tra i 12 segni è assolutamente simbolica, non ha niente a che vedere con l’effettiva disposizione in cielo delle costellazioni omonime (che peraltro sono 88..). Sappiamo infatti o dovremmo sapere, che ad ogni segno è stato assegnato un arco pari a 30° e su questi gradi esso esercita la sua influenza a prescindere se un pianeta vi è appena entrato  o si trova a metà del percorso: la logica dell’influenza fa il paio con il principio di “massa critica” legato alla fisica quantistica, utile a dimostrare tra l’altro l’inesattezza del principio della precessione degli equinozi, tanto richiamata in causa, dai detrattori della nostra scienza, come prova, secondo loro, dell’inapplicabilità scientifica dell’astrologia, senza neanche porsi la domanda, che magari qualcuno di noi, ignoranti scalmanati come siamo, forse a quell’antico dubbio una risposta l’abbiamo anche cercata…!! Comunque voglio anticiparvi che a breve sarà un altro argomento di chiarimento la differenza tra Segni e Costellazioni…

la Cuspide invece si adegua e aderisce invece ala dinamica delle Case..Perchè?

Per molto tempo le Case coincisero con i Segni e si contavano considerando come prima casa il segno in cui cadeva l’ascendente, pratica ancora oggi usata da molti astrologi. Uno dei più grossolani “conflitti di classe” commessi dai cosiddetti moderni praticanti dell’Arte Astrologica, ma anche da tanti cosiddetti classici (che di Scuola Classica non sanno..!)  nei riguardi proprio di questa ripartizione sta nel rimescolamento di  codeste proprietà,  tramite lo scombussolamento dei significati tra Segni zodiacali e Case astrologiche: il termine cuspide in realtà è esattamente il termine più adatto a definire con “eleganza” simmetrica quel punto situato sul circolo zodiacale di massima potenza simbolica,  che però molti considerano, sbagliando, come una precisa separazione tra una Casa e la successiva. Le case astrologiche, sarà bene comprendere, sono partizioni del cielo che servono per stabilire un collegamento tra la posizione dei Pianeti e un dato luogo sulla terra durante il loro moto nel cielo. Il moto dei Pianeti nel cielo può essere chiamato “moto primario o tropico” per distinguerlo da quello  “secondario o siderale” cioè il moto dei pianeti rispetto alla sfera delle stelle cosiddette “fisse”, che poi fisse non sono..!! Attraverso questo collegamento, spiega esaurientemente Saturnello, le Case sono state usate sin dal principio come significatrici di ciò che è terreno, relativo a ciò che accade al nativo sulla terra, creando quindi una netta distinzione tra ciò che è celeste (i Segni zodiacali) e ciò che è terrestre (le Case astrologiche). Non a caso il termine “Oroscopo” definisce proprio l’Ascendente, il segno cioè che sorge all’orizzonte in un dato luogo. In quanto alla pratica astrologica essa dice che un pianeta influisce su una Casa tanto più in maniera evidente quanto più vicino è alla sua Cuspide, sia che la preceda o che la segua, a maggior ragione se questa Cuspide si riferisce alle 4 Case “Angolari”: la i^ o Ascendente; la IV^o Immumcieli; la VII^o Discendente; la X^o Mediumcieli. Gli studi a tal proposito dei coniugi Gauquelin pubblicati a metà dello scorso secolo hanno dato una impronta scientifico-matematica a ciò che gli astrologi già sapevano solo in riferimento alla loro esperienza personale (chiaramente non scientificizzabile..!!), e cioè che Un Pianeta, un qualsiasi Pianeta, più è vicino ad un angolo e più forte è la sua influenza, sia che il pianeta segua la cuspide o sia che la preceda. A dirla proprio tutta, la cosiddetta “zona gauquelin” corrisponde maggiormente a maggior valori di Case antecedenti che succedenti: così i gradi  vicino alla cuspide tra la Dodicesima e la Prima, come quelli tra la Nona e la Decima, per indicare i punti nevralgici di un tema, sono quelli più aderenti al significato di cui sono portatori.. La conseguenza più immediata di quanto esposto è che le Cuspidi sono punti di attrazione e i Pianeti acquistano importanza con la maggior vicinanza alla cuspide. E a tal proposito ho trovato geniale l’esempio raccontato da Saturnello per spiegare questo concetto. Come in una stanza ricavata in soffitta e posta direttamente sotto al colmo (cioè la cuspide) del tetto,  spiega Saturnello,  una specie di mansarda, dove al centro si può stare in piedi mentre ai lati l’altezza ridotta del soffitto permette solo di stare seduti, così la Cuspide di una casa astrologica segna il punto dove maggiore è la libertà del pianeta di manifestarsi, dove è in definitiva più a suo agio, più forte, mentre più lontano si trova dalla cuspide minore è la sua forza poichè maggiori sono le restrizioni. Come aiuto per memorizzare quanto detto, possiamo considerare la Cuspide delle Case come il luogo centro dell’azione: più lontani si è dalla Cuspide più lontani si è dall’azione. Aldilà quindi del conteggio orbitale che sottende questa suddivisione specifica tra le Cuspidi, che personalmente trovo marginale, è importante ricordarsi di considerare sempre questa regola nell’interpretazione di un cielo natale, trattando di fatto le Cuspidi delle Case proprio come Cuspidi e cioè come punti di massima forza energetica  da poter esprimere o da poter ricevere e non come confini…, come muri divisori che non riguardano minimamente il senso di questa valutazione..:le Cuspidi non stanno in Cielo ma si amplificano sulla Terra.. anche se purtroppo, ancora oggi, si trovano interpretazioni sulle possibili sfumature da Segno a Segno, che , data questa, spero esauriente, spiegazione, è certamente cosa assurda e inconcepibile e se questo accesso alla sfumatura possa accordarsi al valore dell’Ascendente (se è all’ultimo grado..) esso può espandersi con la Casa nel segno successivo, ma per il segno Solare è una astrusità, direi, incostituzionale: non si può fare lo stesso ragionamento tramite le interpretazioni schematizzate usando le “sfumature” tra Segno e Segno perchè ci vorrebbe un coraggio a pubblicarle..tanto sono fuori tecnica.. Ma anche a voler essere elastici, come poi a me piace, libero come sono dalle pastoie imbriglianti delle leggi e leggine fatte apposta per essere smantellate..nel tempo, si giunge alla medesima risposta..!! Infatti si sa che lo Zodiaco –ovvero l’insieme dei Dodici Segni usati dall’Astrologia che coprono la superficie dell’Eclittica attraversata apparentemente dal Sole annualmente – è formato da 360°, poco meno di un grado per ogni giorno dell’anno, perciò anche volendo parlare di Cuspidi nei Segni, come detto magari in chiave poetica, ogni Pianeta su una Carta Astrale si troverà sempre su un grado specifico di un Segno – a sua volta suddiviso in 30° (che per dodici dà 360)- senza alcuna eccezione. Seguendo tale struttura di pensiero, come dire in chiave maggiormente romantica, alcuni tra gli astrologi partorirono l’idea della cuspide anche sui Segni, considerandola ovvero, il punto preciso in cui iniziava un Segno zodiacale che poi corrisponde al suo grado 0. Pertanto un pianeta transitante all’inizio dei Pesci si dice essere sulla sua cuspide o sul suo grado 0. Da ciò comunque si può dedurre che l’espressione erronea “essere una cuspide”, come molti si autodefiniscono compiacentemente, (non so se per vanto o per ignoranza..) non significa assolutamente appartenere a due segni oppure addirittura essere di un segno a parte, ma semplicemente nascere col Sole sul grado zero (“0”) di un segno, cosa che accade tra l’altro sovente nei giorni di passaggio da un segno all’altro, ogni seconda decade del mese, più o meno…L’idea diffusa di certa astrologia, insensata anche in questo caso più elastico, che nascere sulla cuspide rendesse il nativo come fosse un ibrido essere mischiato fra due segni, è ancora perseguita, ripeto erroneamente, grossolanamente, da molti astrologi “cosiddetti moderni” (per cui la mia ipotesi astrologica, per distinguere la mia filosofia da quella appartenente a questi ambigui personaggi, sarà denominata: “futura” prendendo spunto dalla ben nota canzone del grandissimo Lucio Dalla) che ritengono ancora attivo il potere del segno appena trascorso sui primi gradi di quello successivo..senza che ce ne sia una corretta spiegazione riferibile al Segno s’intende. Affermare di “essere una cuspide” o di nascere “fra due segni” è per l’Astrologia un grave errore concettuale da sostituire, se si è compreso il senso di questo articolo, comunque al peggio perciò, con “sono nato sulla cuspide di tale o talaltro segno specificandone il nome”.Peraltro tuttavia è bene chiarire che tale concezione era nettamente sconosciuta agli astrologici antichi e medievali.  

PER CONCLUDERE

Eppur si muove direbbe qualcuno..:.all’ignoranza non c’è mai fine, ma potrebbe sempre essere compresa in qualche modo.., la supponenza, di certa gente, no..!!

Nel “Concetto di Cuspide” c’è definito il SEME dell’INIZIO o meglio il Punto d’Origine in senso trasversale, nello specifico, il Punto di Origine di ogni Casa astrologica, che evidentemente non per forza cade nello “0°” di un Segno, ma come chiunque conosca un po di astrologia, sa, esso può cadere in qualsiasi grado dallo 0°a 29° di qualsiasi Segno, conferendone, proprio questo, il profondo significato ancestrale a cui è legato dalle sue origini. Da ciò si può concludere che il termine Cuspide in Astrologia, aldilà di qualsiasi semplificazione erronea e insufficiente a renderne la profonda traduzione simbolica, indichi di fatto l’inizio di qualcosa, l’Archè di una serie strutturata e coerente di simboli che trova sempre riscontro in un grado preciso dello Zodiaco, come dire, informato o “entangled” per massa critica raggiunta (c’è chi dice, parafrsando Jung, per “sincronicità”..) e, per questo esclusivo motivo di origine quantica, trasmittente e irradiante quel preciso input archetipo corrispondente. 

Roma 15 03 2011                 Claudio Crespina

  

Bibliografia 

-appuntidiastrologia.blogspot.it

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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