Tecnica Astrologica

ASTROLOGIA CLASSICA e CICLI SOLARI: ANALISI DI UN DUBBIO

ALDILA’ DI COME LA SI PENSI SULLA LOGICA ASTROLOGICA E LA SUA SINTASSI, VERAMENTE SI VUOLE CONTINUARE A CREDERE CHE ESISTE DAVVERO UNA CORRELAZIONE TRA STAGIONI CLIMATICHE E SEGNI ZODIACALI…O MAGARI E’ GIUNTO IL TEMPO DI GUARDARE IN FACCIA AD UN’ALTRA VERITA’ PIU’ CONSONA, PIU’ ADEGUATA ALLA DINAMICA CELESTE…CHE SOPRATTUTTO NE DIA UNA VALIDA SPIEGAZIONE APPLICABILE A TUTTE LE LATITUDINI DEL GLOBO TERRESTRE..?

PUR CAPENDO L’INSISTENZA DI CERTA ASTROMANZIA A LASCIARE LE COSE COME STANNO PER CONTINUARE A SRADICARE L’UOMO DALLE SUE ORIGINI, EVITANDO CHE SI POSSA COMPRENDERE LA SUA VERA NATURA, MI SEMBRA VENUTO IL MOMENTO, NON PIU’ PROCRASTINABILE, DI PROVARE A DIRE LE COSE COME DOVREBBERO ESSERE (nel mio caso, di ri-dire continuamente le cose come stanno…!!), ovvero, PERLOMENO DI PROVARE AD INSINUARE IL SEME DELLA VERITA’ NELLE MENTI IPNOTIZZATE DELLA GENTE..(compresi molti operatori del settore che neanche pensano minimamente di porsele certe domande…!!), senza, per questo, dover passare come un insolente saputello che crede, solo lui, di poter possedere la conoscenza della realtà, chiaramente difficile per chiunque, me compreso s’intende, tradurre nelle sue complessità più profonde e nei numerosi meandri addizionabili, ad essa agganciati, di cui nessuno, scienziato preparato o meno che sia, può avere una completa e corretta visione e conoscenza d’insieme. Ma da qualche parte bisognerà pur cominciare se non si vuole rimanere nell’ignoranza più completa, soprattutto quando certe informazioni risultano chiaramente deformanti più che informanti della verità che portano con loro. 

In un certo senso, la tradizione Classica, fondamento inestimabile di studio e punto ineludibile di riferimento sapienziale per chiunque voglia iniziare a studiare l’Astrologia seriamente, sembra non concedere spazi alternativi alla evoluzione scientifica che, come ognuno può constatare, in ogni branca del sapere è in chiaro moto rivoluzionario, mettendo in quelle sedi in evidente discussione financo i mattoni principali su cui la Scienza stessa si è fondata. Scrivo sembra perchè è del tutto evidente che dipende dall’apertura mentale, dall’intelligenza dell’astrologo capirne i limiti e, evitando di sostare millenni sugli scalini, sui fermi immagine dei format culturali prestampati dalle lobby del potere presenti sin dai secoli precristiani, proporne una nuova visione, più adeguata alle nuove intuizioni astronomico-cosmologiche che stano cambiando potentemente la stessa visione del cosmo così come lo si credeva formato: è necessario quindi non sostare, non rimanere fermi su posizioni obsolete e coinvolgenti a realtà cieche,  ma aprire la mente per continuare a costruire quella scala infinita del sapere umano che evidentemente s’innalza fino al cielo…senza sentire, lei di certo, il bisogno di fermarsi, spinta com’è dall’anelito di toccarlo…quel cielo…!!

NULLA RIMANE COM’E’: PRINCIPIO PRIMO..I SEGRETI DELLA SFINGE

LA STORIA DELL’ASTROLOGIA DELLE ORIGINI

…”L’uomo si identifica con il ruolo che è costretto a vivere: padre, figlio, padrone, operaio, impiegato, dirigente, professire, intellettuale, professionista, guru, furbo, tonto, forte, debole, manager, ministro, disoccupato, ecc… per ognuno di questi ruoli esistono comportamenti sociali, abbigliamenti, modi di pensare e di esprimersi cui ciascuno si adegua più o meno consapevolmente, di fatto inconsapevolmente. 
E quindi non siamo mai individui autentici, ma veri e propri imitatori: imitiamo modelli e stereotipi prodotti dalla società in cui viviamo. Persino nei comportamenti più intimi recitiamo in realtà dei ruoli precostituiti, che non si limitano soltanto a comportamenti e ad atteggiamenti convenzionali, ma che penetrano anche all’interno delle nostre convinzioni, dei nostri giudizi, della nostra coscienza. Insomma continuiamo a recitare…! L’inquinamento della nostra mente è troppo esteso…! Bisogna imparare a dire la verità, ma per dire la verità, bisogna essere diventati CAPACI DI CONOSCERE COSA SIA LA VERITA’ e CHE COSA SIA LA MENZOGNA…soprattutto in se stessi.” G.I. Gurdjieff

Per fare un parallelo culturale utile per comprendere il mio ragionamento, sarebbe bene alimentare le conoscenze delle antiche culture astrologico-religiose (essendo in molti cosi accomunate..). L’Astrologia indiana che è presente sin dalle origini non è conosciuta, come dovrebbe, dalla nostra visione occidentalizzata

dello schema astrologico: quasi fosse una forma di razzismo culturale. Purtroppo in Italia, come in gran parte dell’Europa, il Ramayana e il Mahabharata (testi fondanti sui più grandi poemi epici dell’induismo, oltre a risultare dei testi sacri più importanti di questa tradizione religiosa e filosofica), testi, per citarne due tra i più famosi, di valore inestimabile, di origine indiana e vedica, non vengono studiati nelle scuole (non solo astrologiche..), motivo per il quale i tanti diplomati nelle scuole tecnico-psicologoche, che non hanno accesso alle ulteriori dimensioni di altre filosofie e di altre storie, insegnate come si dovrebbe, rimangono a corto di un sistema culturale di riferimento (unico in gradio di consentire l’ampiezza delle vedute e conseguentemente l’apertura mentale idonea per comprendere la reale importanza del dettato astrologico, espanso spontaneamente in ogni angolo del mondo) che sia minimamente equilibrato o saggio, unilateralmente bloccato per come ci viene presentato: ovvero aperto ai valori delle origini di altri mondi e di altri costumi. Non è affatto un caso che da adulti, come possiamo accorgerci tutti, questi ipotetici diplomati finiscono per diventare impiegati, professionisti, poliziotti, insegnanti, medici e paramedici di vedute sostanzialmente ristrette, portati ad applicano le regole rigidamente, senza capirne la vera ratio (mi viene da dire…”burocraticamente”..), e, come spesso accade negli incontri culturali, ma anche politici o religiosi, con queste persone, ingessate nelle loro strutture preprogrammate, fateci caso, risulta impossibile discutere, aprire dei varchi culturali d’ampiezza mentale, perché prendono ogni osservazione come un’offesa personale, come un’inaccettabile deviazione rispetto all’assurdo, cieco, ordinato, appiattente, squilibrato, svalutativo e riduttivo e,  fintamente democratico, schema di riferimento programmatico che si espande a macchia d’olio su ogni componente del sapere, di qualsiasi forma di sapere: non ultima la scienza astrologica che non casualmente è stata messa da parte da siffatte schermature psicofisiche pre-organizzate da un cervello centrale a cui obbedire. In questa inevitabile lacunosità, ma anche paludosità, di certe forme di istruzione didattica, anche la dottrina astrologica Classica (data anche l’incompletezza e l’inconsistenza dei mezzi a disposizione..), così come quella più squisitamente religiosa, soprattutto cristiana, inevitabilmente ricalca certe orme, di fatto obsolete, direi per default, indicanti, come abbiamo visto, solo come visione della intera conoscenza, l’unilateralità del loro progetto sapienziale, in quanto rappresentante unico e insostituibile del principio dell’evoluzione umana..!! Sappiamo, si spera, che non è così e non può essere così, aldilà delle mie convinzioni personali, ma stando di fatto all’evoluzione scientifica che ci sta riguardando tutti più da vicino: non a caso si parla, un po’ ovunque, spesso anche a sproposito, di meccanica quantistica e delle sue clamorose conseguenze scientifiche…,che stanno rivoluzionando il mondo della Fisica Classica, che come ogni forma di sapere, considerata appunto Classica, conseguentemente “Ufficiale”, in questi anni di riprogettazione plutoniana, sta fornendo al mondo, ad ogni livello di conoscenza didattica, tutti i limiti della sua precedente ideazione programmatica, già di per se cieca alle evoluzioni, obbligatoriamente incontenibili del sapere, ormai considerata superata come minimo: messa a dura prova, come ogni classicismo ufficiale, da queste prepotenti “convulsioni” innovative, proprio a causa della sua rigidità di base, senza appello. Esattamente quello che accade nel nostro mondo astrologico, che a differenza di qualsiasi altro strato della cultura, dovrebbe avere una sorta di vaccinazione mentale e didattica contro ogni forma di chiusura mentale, non fosse altro perchè il nostro discorso istruttivo di base, si rifa inequivocabilmente, e, …”stranamente” ne sono tutti d’accordo, sulla connessione tra Uomo e Cielo, che chiaramente non possiede punti precisi e concreti di riferimento su cui poggiare le proprie ipotesi fondanti, come ogni forma di cultura scientifica pretenderebbe. Motivo per il quale la mente astrologica di fondo ne dovrebbe risultare, e di fatto lo è (e/o davvero lo dovrebbe essere..!!), avvantaggiata in questa forma precisa di analisi della realtà circostante: dovrebbe aprirsi, cioè, per principio alle congetture più evolutive, più innovative di qualsiasi forma di scienza, senza tentennamenti culturali o inutili blocchi congetturali, proprio come quelle, guarda il caso, che la meccanica quantistica sta proponendo a getto continuo alla conoscenza comune, mettendo in chiaro imbarazzo intellettivo, speculativo e formativo, tutta la precedente visione classicheggiante della formazione sientifico-didattico-universitaria a cui si riferisce da secoli, con ogni probabilità, erroneamente..!!    
Anzi, quasi a reazione inconsulta a queste innovazioni ingombranti, attualmente, la nostra società-scientifica, post-moderna (non so quanto sia corretta questa mia ulteriore definizione d’appartenenza storica..), si sta maggiormente opponendo, animando ulteriori forme di chiusure, alimentando nuove regole volte ad uniformare ogni cosa a un modello prestabilito, regole che, come sempre, poi devono essere applicate rigidamente, e quindi stupidamente, in ogni campo dell’esperienza. Esattamente, mi piace ricordare, proprio quello che accade neile tristi attuazioni dei regimi totalitari, dove è accettato, obtorto collo, il punto di vista di una sola parte, quella dominante, a prescindere dai reali valori della pregnanza culturale in atto. E’ chiaro, credo, che chi legge, mi senta come apertamente schierato dalla parte opposta a quella dominante ed il motivo è facilmente deducibile: perché, come Vishnu nei racconti dei Veda indiani, ho notato uno squilibrio, una eccessiva prevalenza della controparte dominante che copre, con la sua rigidità filosofica, con la sua ombra ingombrante, ogni possibile innovazione visiva: ci chiude inequivocabilmente l’angolo di visuale utile per poter adire alle verità più significative, proponendo le sue, ormai superate e antiquate, come uniche e assolute..vie di sapienza e d’intelletto. In questo contesto socio-culturale, non solo astrologico quindi, la cosa brutta è che, nel bene o nel male, solo in pochi si accorgono di questo squilibrio, nonostante l’ipotetica possibilità di esprimersi liberamente: come provo a proporre da anni traimite gli articoli del mio sito, sulla rete a costi importanti in termini di economia personale..! Il sistema di potere chiaramente non fa niente per emendarsi, nonostante le continue falle che tale dittatura di pensiero produce, proprio grazie agli sforzi culturali di coloro, come me, che non si accontentano del semplice brodino da ingurgitare, vedendo l’altra parte ingozzarsi di ogni ben di dio..!! In queste condizioni è piuttosto evidente che la situazione tenda a degenerare, come ogni storia delle culture mondiali ci ha insegnato: alla fine non può che risultarne una guerra, milioni di guerre, che, siamo al ridicolo.., pur di non dire la verità cocente, in occidente (nella governance italiana..) sono riusciti a definirla di Pace..: la Guerra di Pace…!! Una vera e propria bestemmia..!! La guerra di Pace.., esattamente come quella indetta dalle Crociate Templari, in nome di un Dio buono e coscienzioso, il Dio della religiosità cristiana, il “Dio” cioè di quella Chiesa, cristiana o meno che sia, infetta, malsana e prepotente che oggi, come sempre, ci governa nascosta in quelle finte e lugubri vestaglie da poveri.., che in realtà propone, con il suo assurdo e anacroniostico sistema pseudo-religioso, un’altra devastante guerra tra i popoli: nel più bieco e freddo schema del DIVIDE ET IMPERA, vero dogma di fede, del loro principio di fede che crea e alimenta solo schemi basati sull’odio, su ogni forma di odio e quindi produce, come fosse un’industria robottizzzata, ancora divisione.., ancora dolore, sentimenti questi utili solo a chi di queste misure e con questi metodi prospera da millenni..!! I nomi li conosciamo bene di coloro che sono assisi sugli scranni insanguinati del Potere da sempre: la “santa” Inquisizione non è mai terminata…! La cosa pessima, in questo contesto, consiste nel dover constatare la presenza di questa stessa tattica, di questa forma arcaica, bieca e violenta, anche in settori, tipicamente culturali, dove sembra impensabile che una simile forma progettuale possa attecchire, come di fatto, purtroppo, attecchisce..ma tant’è…!! Il dio denaro vince in ogni dove e la Chiesa, come la politica, così la finanza (chi meglio di questa..!) lo sa perfettamente, appartenendo alla produzione costante nei secoli, di quelle sette-massoniche plurimiliardarie che, come sanguisughe, si approfittano della gente in ogni modo e maniera, rendendola schiava e sottomessa alle proprie intenzioni con le buone o con le cattive sorti.. In realtà la verità non la si vuole dire ne ora e ne mai: la si può comprendere se si riesce a leggere i fatti con un po’ di mente critica e soprattutto con un po’ di senso storico, conditi entrambi da una buona dose di apertura mentale non pre-programmata, anche sforzandosi di andare aldilà del proprio stesso convincimento: spesso infatti è proprio in quel luogo che c’è una qualche forma d’illuminazione altrimenti introvabile..!!

LA STORIA VA RISCRITTA …NON CI SONO DUBBI..NON FOSS’ALTRO PERCHE’, COME SI DOVREBBE SAPERE, LA STORIA LA SCRIVONO DA SEMPRE SOLO I VINCITORI..!! QUINDI POSSIAMO BEN COMPRENDERE COME OGNI NOTIZIA, OGNI NOZIONE, SIA INFARCITA DI FORZANTI SEGMENTI SOGGETTIVI CHE NE COLLOCANO IL SENSO E IL SIGNIFICATO IN MANO AD UNA SOLA IDEA PARZIALE DELL’INTERA VERITA’ A DISPOSIZIONE..!! PSEUDOVERITA’ ESPRESSE SUL PIANO DELL’OPINABILE, PER NON DIRE DEL FALSO, NON DI CERTO SU QUELLO DELLA ATTESTAZIONE DI PROVE CONCRETE. LA VERITA’ VERA SFUGGE COSI’ ALLA REALTA’ DEI FATTI CHE CI VENGONO RACCONTATI E, PEGGIO ANCORA, FATTI STUDIARE CON LA SOLA VISIONE PARZIALE DI CHI COMANDA..E NON, COME SAREBBE GIUSTO, CON L’AUSILIO DI UNA VISIONE PIU’ APERTAMENTE “DEMOCRATICA”, UTILE PER POTER TRAMANDARE AI POSTERI LA CONSEGUENTE VERITA’ STORICA (o, NON VOLENDO ILLUDERMI NE ILLUDERVI, QUELLA MIGLIORE POSSIBILE…!!) TRAMITE UN GIUSTO CONTRIBUTO SAPIENZIALE COERENTE CHE SAPPIA INDAGARE A FONDO PER COMPRENDERE BENE COME STANNO DI FATTO LE COSE CHE, COME SI SA, CON QUESTA ASSURDA MODALITA’ IMPERANTE, SFUGGONO DI FATTO E INEVITABILMENTE AD OGNI ESAME, PER QUANTO ACCURATO POSSA ESSERE, AD OGNI ANALISI CHE SI VOLESSE CONSIDERARE SERIA, IN QUANTO NON CONSENTITA LIBERAMENTE, SE NON COME SPESSO ACCADE, ADDIRITTURA VIETATA.., ALTRIMENTI SECRETATA (come insegnano ancora tanti atti, storicamente deicisivi, trattenuti nelle segrete stanze dei palazzi del Potere)..!! PENA LA FINE PREMATURA DI QUEGLI UOMINI, NON POCHI NELLA LUNGA STORIA DELL’UMANITA’, CHE HANNO SAPUTO RISCHIARE LA LORO VITA PER LASCIARE, A LORO SPESE, VARCHI APERTI NELLE MENTI DI TUTTI GLI UOMINI, COSI’ CHE QUEL LORO SEME DI LIBERTA’ E D’INDIPENDENZA CIVILE, CULTURALE, DIDATTICA, INFORMATIVA, STORICA, PARTORISCA I FRUTTI AUTENTICI DELLA CONOSCENZA, UNICI ARGOMENTI CHE POSSONO ILLUMINARE DAVVERO LE SCENE DI OGNI TEATRO MONDIALE APERTO ALLA VERITA’ INCONTESTABILE DEI FATTI, CHE NON HANNO NULLA A CHE SPARTIRE CON QUELLI AVVELENATI, FORZATAMENTE PARTORITI DA QUESTI DEMONI VENDUTI AL POTERE E AL DOMINIO INCONTRASTATO…!! 

LA QUESTIONE ASTROLOGICA

In questo senso, quando parlo di Astrologia innovativa, voglio far riflettere, appunto, spremere le meningi di chi veramente vuole approdare ai significati profondi sul divario culturale, sul “buco” invalidante che ci viene imposto dall’alto, QUASI PER AUTOMATISMI CONCERTATI, dovendo ammettere d’amblais incongruenze inconcepibili anche per le menti meno preparate..In questo senso è chiaro che le Stagioni non possono più essere correlate ai Segni Zodiacali come motivo fondante e rivelatore della realtà astrologica che ci viene proposta tout court dalla tradizione, in quanto, risulta chiaro che i 12 Segni zodiacali sono connessi all’interezza della Terra, formata cioè da entrambi gli emisferi, il boreale e l’australe, il nord e il sud: ragion per cui un Segno zodiacale qualsiasi vive in se momenti stagionali contrastanti come è facile comprendere, non appartenendo ad un’unica espressione stagionale, come invece vogliono farci credere..!! Quando da noi infatti è estate, in sud america è inverno: da noi fa un caldo asfissiante e da loro fa un freddo gelido e viceversa, ma il segno zodiacale non cambia, rimane assolutamente lo stesso..!! Questa è una verità incontestabile aldilà che ce la stanno mettendo tutta per farci credere che le mezze stagioni non ci sono più…, o che il buco dell’ozono…, o l’effetto serra.., e blà blà blà..,: ci sviano cioè dal pensare con la nostra intelligenza, giusta o meno che sia, ci mettono uno contro l’altro per non consentirci di adire alle Verità Assolute ma anche a quelle semplici e ovvie come questa..!! Un Segno Zodiacale, qualsiasi segno zodiacale, almeno in astrologia, non risponde nel suo significato archetipo alla realtà stagionale che dovrebbe rappresentare: mettiamocelo bene in testa. A meno che vogliamo adeguarci a creare, come poi in realtà si vuol far passare, una forma poliedrica formata da più sistemi astrologici validi a seconda del luogo, del momento, dell’emisfero, della stagione  ecc…ecc…,che chiaramente decreterebbe la fine dell’autenticità scientifica del discorso astrologico in brevissimo tempo.., mantenendone in piedi il baraccone dei cantastorie domenicali, esattamente quello che sta accadendo in questi anni di scempio dell’intera validazione astrologica.. !! Questa verità zodiacale dei Segni, legata alla realtà delle stagioni, direi, come dimostrato, lapalissiana, apparentemente intuibile nella sua estrema semplicità, non viene analizzata correttamente dai libri importanti di astrologia, se non marginalmente.., e comunque spiegata erroneamente come sistematicamente correlata alla fase stagionale che in realtà non c’entra nulla nella definizione della significanza del Segno e delle sue caratteristiche archetipiche. Come ben potete comprendere, infatti, chi studia astrologia, soprattutto alle prime armi, non ha proprio appunto le giuste armi per potersi porre questi decisivi interrogativi, non perchè sia necessariamente un superficiale ma perchè non conosce l’argomento che si approccia ad approfondire con gli studi: studi che, complessi di per se, non solo restano oscuri e devianti su certe questioni ma anche, come già detto, perfettamente silenti su argomenti decisivi, in realtà, come questo, dove regna sovrana una conoscenza basata di fatto su concetti errati come quello della fase stagionale..che, per chi non ne avesse compreso il senso, è di fondamentale importanza per comprendere il passo dell’autenticità astrologica..!! Un giovane studioso nulla può su queste conoscenze assolutamente fuorvianti in quanto non può avere una conoscenza adeguata per opporsi ai “dogmi” astrologici che gli vengono proposti dai cosiddetti maestri-astrologi delle tante e variegate scuole italiane e mondiali, spesso ognuna diversa dall’altra.., nella realizzazione del percorso didattico: serve una precisa competenza geografico-astronomica per controbattere eventualmente a certa disinformazione organizzata, sia dell’allievo. giustificato dal suo ruolo di neofita che del maestro, e questo è decisamente peggio, in quanto non giustificabile a livello didattico appunto..!! Anche perchè questo conetto della fase stagionale rientra certamente nel campo dell’ovvio.., per colui che sappia porsi prima delle domande a cui rispondere e poi semmai divenire maestro e spiegarne il senso agli altri…giovani allievi o vecchi simpatizzanti che siano..!! Questa mia convinzione, supportata dalla analogia astronomica, non deve essere fonte di polemica dura e violenta, assolutamente inutile, ma semmai deve dare lo spunto ad una linea, anche duramente polemica se si vuole, che però sappia aprire le porte della conoscenza: non se la prendano quindi i sostenitori del “Ribaltamento” dei Segni (quelli che chiamo nordisti-sudisti..) per le mie convinzioni, in quanto in primis gli stessi nativi, abitanti il sud del mondo, quelli cioè sotto l’equatore, si oppongono a tale soluzione, che chiaramente soluzione non è..; ed in secundis anche e soprattutto in campo astronomico, dove, in tempi non sospetti (1980 circa..) e in ambienti universitari consoni, proposi la questione ad amici astrofisici e astronomi, a biologi e chimici con cui spesso ci riunivamo per serate entusiasmanti a sproloquiare sulla realtà universale (e incredibilmente ero ascoltato sia come psicologo ma soprattutto come astrologo..in quanto feci loro comprendere, con pazienza certosina, come la dinamica astrologica non fosse quella “robetta” svenduta dai giornaletti da strapazzo o ascoltata e vista nelle tv che loro conoscevano erroneamente come astrologia, prevedendo molte delle loro faccende di studio e di amore di quegli anni..). Incontri quindi di novelli e giovani scienziati aperti al dialogo libero e indipendente: unica fonte utile alla collaborazione delle nostre diverse conoscenze (azione questa che dovrebbero tutti, scienziati affermati o meno, immettere nel loro bagaglio culturale..: l’epistemologia delle scienze.) proprio per avere una maggiore chiarezza, scientificamente attendibile e validante. La loro risposta fu chiarissima e incontestabile: è un’assurdità astronomica il cambio dei segni zodiacali.. sentenziarono!! intuibile come verdetto peraltro sin dall’inizio, codificando, semmai ci fosse ancora qualche dubbio, vieppiù l’insipienza del dettato astrologico, che cercavo ogni giorno faticosamente di emendare, data la consueta parziale e limitata conoscenza da pseudoscienza magico-esoterica che la cultura ufficiale gli ha appioppato da secoli..! Per i miei colleghi amici scienziati, più o meno preparati, quella patetica spiegazione dell’inversione dei Segni, a seconda dell’emisfero di nascita, risultò essere una vera e propria bestemmia in riferimento alla meccanica celeste..e alle leggi della astrofisica.!! E, se vogliamo essere considerati scienziati come gli altri, anche noi astrologi, dobbiamo regolarci obbligatoriamente sui fatti astronomici di base ritradotti tramite la sintassi della dottrina analogica che deve essere nei fondamenti di ogni speigazione scientifica che si rispetti e che deve essere il faro per ogni soluzione scientifica da studiare e da apprendere. Papa Francesco o Maradona, nati a Buenos Aires, il primo Sagittario, il secondo Scorpione, non diventano per magia, folcloristicamente dettata dall’inversione emisferica, del Gemelli o del Toro..!! Anzi, con tutto il rispetto di chi ha studiato l’argomento, di cui conosco peraltro la serietà espositiva, in questo modo si creano le distorsioni del pensiero astrologico, anche nella sua componente migliore: troviamo le prove semmai di simili concertazioni e poi, mantenedole costantemente in analogia al moto celeste, applichiamole con eleganza strutturale. Ma in questa realtà del cambio emisfero siamo immersi, ovvero esposti, maggiormente al ridicolo, più di quanto già non lo fossimo, considerati come astrologi, con l’uso dispregiativo e supponente del termine.., proprio da chi non vedeva allora e non vede ancor oggi, l’ora di affossarci e di combatterci come cialtroni giullareschi, proprio come c’insegna la storia da millenni..!! Al contrario, purtroppo, nel rispetto del compendio sulla cecità culturale della parte dominante soprascritto, devo sottolineare a malincuore appunto la necessità, quasi cieca, di voler imporre e proporre all’osservazione didattica una legislazione obbligata (agita proprio come agisce la scienza del Potere ufficiale..) in quanto, piuttosto di ammetterne l’inconsistenza astronomico-astrologica, non riuscendo ad ammettere un’altro valido escamotage, possibilmente risolutivo, che sappia spiegare questa complessa motivazione, si preferisce “imporre”, tout court, all’attenzione scolastica una regola astrologica assolutamente inconcepibile, sia fisicamente che astronomicamente (ed anche psicologicamente..!!), a meno che non si voglia credere che esistano più astrologie, o tecniche astrologiche, applicabili a scelta, a seconda dei paralleli o dei meridiani di nascita e, soprattutto, a meno che non si voglia cercare di coprire, come può legittimamante credere lo studioso coscienzioso, ancora di più la verità scientifica originaria (nascondere cioè le fonti originarie..): Verità che, come qualsiasi trattato secretato di uno stato, se liberata alle menti future, darebbe, come è facile intuire, risultati ben diversi in campo astrologico da quelli, apertamente indecenti, contorti e inspiegabili che vengono proposti da alcune fonti della Tradizione Classica, che, non consentendone una vis dialettica e critica di base, aperta alle nuove intuizioni possibili, evidentemente servono a mantenere lo status quo.., simili in questo attegiamento conservatore, alle lobby di Potere politico e religioso, esistenti proprio per non far comprendere le cose come stanno..veramente..!! Questo punto, sia politico che sociale che aderisce anche all’uso improprio delle diverse astrologie, è un mio preciso cavallo di battaglia da anni, come chi mi legge conosce a perfezione, nel senso che non condivido minimamente l’idea che ci siano più astrologie ma, come scrivo e ripeto ad ogni occasione, l’astrologia è UNICA..e indissolubile..: non è un caso che, essa, nonostante le tante aberrazioni, gli innumerevoli contrasti, gli attacchi, le immonde accuse, ricevute nei secoli da ogni forma di potere religioso e politico, riesce a resistere ai tempi, alle epoche, quasi senza rendersene conto, attraversandone “serenamente” le forti pressioni contrastanti..!! La tradizione, come spesso sottolineo, ha di certo il suo valore inestimabile, ma non per questo però bisogna mandare giù qualsiasi idea che sia prodotta da questa antica cultura come base insostiuibile (per quanto sia un prodotto approfondito dagli studiosi antichi, valenti e apprezzabili come Tolomeo, da ricerche valide di astrologi rispettabili senza alcun dubbio..) e magari non corrispondente all’analogia astronomica se non ci sono le giuste argomentazioni da correlare coerentemente alla realtà celeste che ci governa: va bene, insomma, l’importanza straordinaria della sapienza della cultura classica ma non è pensabile che ormai l’umanità e la comunità scientifica derivante, possa essere assisa su altri lidi informativi, certamente più adatti alla migliore spiegazione di come possa andare il mondo e l’universo che gli gira attorno..rispetto alla conoiscenza di 2000 fa..? L’astrologa cremonese Lisa Morpurgo (1923-1988), di cui ho sempre ammirato il coraggio interpretativo, non condividendone, peraltro, l’interezza traduttiva del simbolo, stando a certe approssimazioni astrali di “misurazione” dei nuovi codici zodiacali proposti, comunque geniali: senza, per questa mia sollecitudine simbolica, voler offendere i suoi numerosisissimi seguaci, spesso anch’essi, troppo rigidi nelle loro convinzioni (siamo in libertà di idee e di espressione..spero e la dialettica è il sale vivificante della cultura), soprattutto in riferimento ai tempi 

in cui le sue idee sono rimbalzate sul palcoscenico della storia astrologica, negli anni ‘70-’80. La Morpurgo infatti ha rivoluzionato, ovvero ha provato a rivoluzionare, il pensiero astrologico moderno: e questo è senza dubbio un merito, tra l’altro non indifferente, dato l’ostracismo già presente in quegli anni, in cui io stesso ho cominciato a masticare di astri, imposto dalla cultura della Tradizione classica che mal sopportava, come mal sopporta oggi, una tale ingerenza: direi, quasiasi ingerenza..!! La sua, della Morpurgo cioè, principale convinzione, come molti sapranno, era che lo Zodiaco descritto dall’astrologia tradizionale, ovvero quella codificata di fatto da Tolomeo nel Tetrabiblos, non corrispondeva allo Zodiaco così come era stato concepito dai suoi creatori originali…! Lei, che io sappia, comunque non parlò di attestazioni di progenia aliena, parlando di CREATORI ORIGINALI, come invece propongo nella mia visione astrologica innovativa, da tempo immemore, collegandoli alla civiltà sumerica e alle loro antichissime iscrizioni cosmologiche, tradotte mirabilmente da Zecaria Sitchin. Soprattutto allorquando la statistica di base ha confortato la mia ricerca sulla connessione dell’Uomo al Centro Galattico: una volta cioè che sono riuscito a correlare certe specifiche “ideazioni” umane con l’allineamento cosmologico al Centro Galattico..(C.G.). La tradizione astrologica, che prende sostanzialmente come riferimento l’opera di Tolomeo, era al centro della critica morpurghiana. In quanto, essa sosteneva correttamente, stando alle informazioni e alle conoscenze a nostra disposizione, che detta tradizione, proprio perchè connessa sostanzialmente all’opera tolemaica, si riferisse a conoscenze di appena duemila anni: quindi, sentenziava la Morpurgo, la tradizione culturale astrologica non può coincidere con l’astrologia delle origini, che di anni ne ha più di cinquemila ed oltre..!! Questo è un dato di fatto incontestabile, proprio in considerazione delle tavole sumere riferentesi alle origini chiaramente antecedenti alla conoscenza tolemaica, di cui non si comprenderebbe il motivo per il quale non se ne fece un uso più appropriato, quand’anche non se ne fosse conosciuta l’esistenza..!! Tolomeo, come tantissimi altri, sapeva che il suo studio derivava da studi precedenti, da processi di lavori precedenti, probilmente di origine aristotelica, e, come studioso esimio, doveva mettere in conto che il tempo, i secoli, lavorano contro la verità delle possibili deduzioni in quanto, senza una presenza reale, rimane difficile, se non impossibile, comprendere quale sia la vera verità, soprattutto scientifica…!! Le afermazioni, insomma, di un Tolomeo al dunque su cosa si basavano…? Quale elemento, scientificamente rilevante, statisticaente rilevante, poteva consentire di consedntire le valutazioni, ad esempio, desunte sul valore delle cosiddette Stele Fisse, tutte “umanizzate” nella loro natura implicita a seconda che fossero sub-judice di quel pianeta, considerato malefico (come un Marte o Sarurno), piuttosto che dell’altro visto come benifico (come Venere o Giove..). Statistica del buono o cattivo, impossibile da riferire alla molteplicità degli umani per quegli anni in cui i resoconti oroscopici si “eleggevano” sostanzialmente su pochissimi personaggi, i Re, i Faraoni, le Regine, i regnanti insomma, che erano considerati i destinatri del loro popolo. i loro rappresentanti: per quanto importanti fossero erano poca cosa per creare una forma statistica adeguata a comprendere il valore della qualità naturale delle Stelle, a meno che si voglia addebbitare, inopinatamente, questo specifico valore, unicamente alla grandezza luminosa derivante dalla semplice traguardazione ad occhio nudo..!! E’ solo un esempio, ma serve per far comprendere come sia poco credibile la storia per la quale quei pastorelli erranti dell’Asia, con il solo sguardo, senza alcun ausilio tecnologico, potessero comprendere la potente complessità della volta celeste e della sua meccanica che, ancora oggi, gli scienziati, gli astronomi, gli astrofisici, non più “pastorelli”, nonostante invece le cospicue forme avanzatissime di tecnologia telescopica a loro disposizione, brancolino nel buio più completo o quasi…data l’incommensurabilità del processo universale..        

ALCUNE PAROLE SU TOLOMEO

Tolomeo, astronomo, matematico, astrologo, di valore accertato, badate bene, con le sue elaborazioni concettuali, astronomiche e geometrico-logaritmiche (pur non dubitando della sua buona fede..) è considerato l’astrolgo per eccellenza della tradizione classica e, senza voler essere scrupoloso oltre maniera, certamente c’è da immaginare che le sue, straordinarie peraltro speculazioni astrali, siano state contaminate ulteriormente nel corso dei secoli dai più che probabili errori di trascrizione dei numerosi e svariati agiografi che, come posso intuitivamente comprendere, dati i molteplici fatti controversi portati a nostra conoscenza in questi ultimi 50 anni, nonostante la presenza di svariati ed evoluti mezzi di comunicazione, assolutamente impensabili all’epoca tolemaica, hanno messo mano all’informazione didattica nel trasmettere l’antica conoscenza astrologica alle genti del mondo allora conosciuto, fuorviando anche la sapienza di un maestro come Tolomeo..! E’ facile pensare, infatti, ad esempio, in relazione alla certa presenza di accomodamenti lessicali e traduttivi effettuati sulle stesse numerose trascrizioni delle simbologie dei segni, che si sono susseguite nel tempo ad opera degli scrivani più svariati di ogni lingua e cultura, come il messaggio originale sia stato probabilmente cancellato, o quantomeno offuscato: il messaggio cioè che era stato prodotto, nelle migliaia di anni precedenti, dalla fonte originale che è stata, volutamente secondo il mio pensiero, nascosta alla conoscenza dell’umanità. Tolomeo, e la sua opera eccelsa, non dovrebbe fare eccezione e, comunque, non si saprebbe il motivo per cui debba essere considerato assolutamente credibile il suo resoconto didattico, per quanto scrupolosamente studiato, in quanto eseguito di fatto in anni certamente più recenti che non quelli della antichissima origine dell’informazione astrologica che per una datazione per difetto si potrebbe collocare oltre 3000 anni prima della rielaborazione del matematico astronomo greco. Di fatto non si conoscono a fondo le sue fonti ed un esempio della più che probabile confusione traduttiva avvenuta nei secoli viene dalla traduzione del Centiloquium, opera ascritta a TolomeoOpera peraltro meno conosciuta ma determinante in campo astrologico, commentata dall’astrologo, meno famoso, Lorenzo Bonincontri (San Miniato 1410 – Roma forse 1491) che in quel commento ne discute i natali..: come infatti si nota anche nel suo commento originale sul libro, il Centiloquium, sembra contenere notevoli differenze in relazione alla stesura concettuale del più famoso “Tetrabiblos” tolemaico. Libro, il Centiloquium, quindi che, stando alle molteplici interpretazioni, pur assegnato a Tolomeo, anima invece parecchi dubbi sulla sua paternità. Tolomeo, come detto, è stato effettivamente accettato come il suo autore dagli studiosi medievali arabi, ebraici e latini, in considerazione della lode-dedica a Syrus come appare inscritta anche nel Tetrabiblos. Il libro è stato ampiamente ripreso e citato: in arabo è stato conosciuto come il Kitab al-Tamara  “Libro della frutta”: il nome prende spunto presumibilmente da una traduzione del greco καρπος  che significa “frutto”. E ‘stato tradotto almeno quattro volte in latino, in cui è stato conosciuto anche come il Liber Fructus, da Giovanni di Siviglia a Toledo nel 1136 e da Platone di Tivoli a Barcellona nel 1138 (stampato a Venezia nel 1493). In ebraico è stato tradotto allo stesso tempo, da Abraham bar Hiyya, e di nuovo nel 1314 da Kalonymus ben Kalonymus, come il Sefer ha-Peri (“Libro della frutta”) o Sefer ha-Ilan (“Libro della struttura “), certamente quest’ultimo più adrente al discorso astrologico. Per farvi comprendere il mio assunto dovete sapere che, indipendentemente dal suo autore, il Centiloquium è stato descritto come “uno dei testi più influenti nella storia dell’astrologia”: non a caso è stato un testo standard per gli studenti di medicina presso l’Università di Bologna nel XV secolo. Nel 1550 lo studioso italiano Cardano, considerato uno tra i più affermati filologi e astrologi dell’epoca, si pronunciò sulla paternità del Centiloquium, descrivendolo come un lavoro pseudo-epigrafato, cioè come un lavoro falsamente o erroneamente attribuito..: testo quindi il cui autore rivendicato non è il vero autore. Un chiaro esempio in questo senso, attestante perlomeno il dubbio sulla autenticità tolemaica, deriva dall’ “aforisma 63” del Centiloquium in cui si discutono le implicazioni della congiunzione tra Giove e Saturno: questi approfondimenti sono da considerare come imprinting astrologici maggiormente sviluppati dagli astrologi arabi, non conosciute ancora dai greci..! Un punto di vista autorevole, sostenuto da Lemay (1978) e da altri autori, partendo appunto dalla probabile origine araba del testo, consiste nel fatto, che secondo questi, l’autore originale dell’opera sia stato Ahmad ibn Yusuf stesso. Altri però, a dirla tutta, sono propensi ancora a vedere nel Centiloquium un opera-nucleo di matrice realmente ellenistica, quindi collegabile a Tolomeo, che, come è facile sospettare, possa, col tempo, aver subito adattamenti e parziali sostituzioni concettuali causati della catena di trasmissione e traduzione incorsa negli anni: proprio quello che voglio dimostrare come accadimento altamente probabile per qualsiasi opera sia giunta a noi da quei tempi così lontani.. 

Pertanto, senza dilungarmi oltre, potete ben comprendere, anche senza essere degli esperti, quanta e quale confusione possa esserci per capire con esattezza la reale paternità di un’opera che attraversando i secoli, le ere non può non pensarsi perfettamente originale, cioè mai “toccata” da fonti diverse, da contaminazioni differenti che ne inficiano l’autenticità della fonte ..!! Ritornando indietro nei secoli per così tanto tempo..è perlomeno normale pensare a chissà quante infiltrazioni culturali e di razza possano aver interferito nella componente di un libro, come di tutta l’opera culturale e artistica di una nazione, di un popolo vissuto due, tre mila anni orsono: sarà bene domandarsi quanti e quali mani possono aver inciso nella costruzione della storia che ci viene presentata come vera o autentica, sia essa astrologica o correlata a qualsiasi altra scienza che studiamo sin da ragazzi..!!! Tolomeo, per ricordarne un po’ di storia, è vissuto nel II sec. d.C., e, cosa da non sottovalutare, bisogna sapere che si conosce ben poco della sua vita, nonostante la copiosa fornitura di scritti. La storia ci dice che ad Alessandria d’Egitto si sviluppò dal III sec. a.C. in poi gran parte della cultura scientifica, letteraria e religiosa, non solo greca, dell’intero bacino del Mediterraneo. Godendo di una posizione centrale rispetto all’ecumene (il mondo fino ad allora conosciuto) subì influenze di ogni tipo da quelle ebraiche a quelle arabe ma anche romane e greche. Tolomeo inequivocabilmente rappresenta, per la parte scientifica, un punto di riferimento della civiltà alessandrina: egli tuttavia compì il grande sforzo di adeguare la cosmologia antica dei greci alle problematiche della astronomia. La concezione del mondo tolemaica è un mondo geocentrico, come sappiamo, con intorno le sfere dei vari pianeti fino alle sfere delle stelle fisse e la fascia dello zodiaco. Fino al 1600 questa concezione del mondo è stata predominante: in pratica ha retto per 2000 anni le valutazioni, chiaramente errate (…!!!), della Scienza, in quegli anni sostenuta dall’esito religioso..e, direi anche oggi..!! Le soluzioni tecniche di questa concezione del mondo si devono agli approfondimenti di Tolomeo. Il sistema del mondo che sostituirà la concezione tolemaica fu quella eliocentrica di Copernico (la Terra viene posta in moto attorno al Sole e questa nuova posizione fa nascere nuovi equilibri). Bisogna però riconoscere i meriti fondamentali dello studio tolemaico in quanto egli con la sua opera maggiormente astronomico-matematica, l’Almagesto, mise ordine nella precedente concezione aristotelica, fino ad allora imperante, nonostante una primaria visione comune. Tolomeo, come detto, nacque nel II secolo d.C. ad Alessandria, in Egitto e la sua visione del cosmo si intreccia di fatto con quella di Aristotele e costituirà la versione cosmologica ufficiale durante tutto il medioevo: secondo il sistema aristotelico-tolemaico, la Terra era ferma al centro di un universo sferico, i cieli erano strati fisicamente solidi e tra uno e l’altro erano incastonati i pianeti. L’ultima sfera era detta delle stelle fisse e costituiva il limite oltre al quale nulla esisteva se non Dio (nella versione aristotelica del motore immobile che forniva il movimento alle sfere). La Terra, immobile, era costituita dai quattro elementi (aria, fuoco, terra ed acqua) mentre le sfere erano costituite da un materiale perfetto e incorruttibile (come lo avrebbero potuto dedurre..?Ve lo siete mai chiesto..? Per quello che mi riguarda già a scuola mi facevo certe domande alle quali non mi fu mai data una risposta adeguata). Il sistema Tolemaico, non è concetto di poco conto, era accettato dalla Chiesa in quanto, diciamo nella loro versione ufficiale, quella di facciata cioè, permetteva di salvaguardare l’importanza della dimora dell’uomo. La centralità della Terra era quel principio fermissimo che, derivante dal senso comune che vedeva gli astri e il Sole girare attorno alla Terra e la superficie rimanere ferma sotto i piedi dei suoi abitanti, rendeva la giusta centralità a quella “Creazione Divina” che era la realtà dell’uomo e della natura in cui era immerso..Chiaramente in questa spiegazione storica, tutta ecclesiale, non “traspare” minimamente l’interesse di quel Potere, la Chiesa, di ammettere e di mantenere l’ignoranza delle genti come principio primo per salvaguardare la sua posizione preminente…: sono, per chi non lo avesso compreso, chiatramente ironico..!! Ora, dato atto alla componente storico-astronomica dell’opera di Tolomeo, bisogna però considerare come questa informazione fosse giunta alla sua conoscenza. Egli ha riportato nella sua straordinaria opera, concezioni e regolamenti, calcoli e immagini, le cui affermazioni furono dedotte con tutta probabilità da testi e testimonianze provenienti dalle origini dei tempi: parliamo di ben 4000 anni prima, come minimo, sempre che le età storiche conosciute siano corrette.., altrimenti dovremmo parlare, come per l’incerta datazione della Sfinge e delle Piramidi di Giza, di tempi ben più lontani di 9/10 mila anni. L’astrologia occidentale, voglio ricordare, ci viene detto che nasce in Mesopotamia quasi cinque millenni orsono e arriva a noi attraverso le culture egiziana, greca e romana, appunto e che, stando agli insegnamenti dei primordi, grazie all’opera di Tolomeno, diventa un sistema compiuto. La Storia dell’Astrologia, in realtà, copre una parabola altalenante che va, bene che sia, dall’era paleolitica, passando attraverso gli inizi della cristianità, per distendersi potentemente lungo il medioevo, declinante nei successivi secoli dei Lumi, per giungere a noi attraverso un saliscendi culturale e didattico, praticamente inesistente in nessun altra disciplina scientifica o meno che si possa intendere..   

Come ha potuto regolarsi sui dinamismi stellari, sulla loro composizione, senza avere il benche minimo strumento che ne potesse dare un pur piccolo ausilio tecnologico..? Personalmente penso che la Morpurgo ebbe ragione a mettere in discussione la visione dello zodiaco tolemaico, aldilà dell’inesatta visione geocentrica, astronomicamente errata, comunque, come abbiamo visto, ispirato alle leggi aristoteliche, che inizialmente con Tolomeo (pur asserendo il geocentrismo..) e sucessivamente con la speculazione Copernicana e quella di Galilei, vennero completamente ribaltate: non era più cioè la Terra al centro dell’Universo, come sosteneva la fissazione tolemaica, ma era il Sole, come ancora oggi sappiamo, a proporsi come fonte centrale del moto universale (realtà Eliocentrica) su cui rotea in rivoluzione annuale la Terra. La legge di Tolomeo sistemava la Terra invece al centro di questo universo, come punto immobile: mi pare che già in questa affermazione, resistita ben 2000 anni circa, c’è una potenzialità di fuorvio, un deviazione incontestabile, dalla realtà astronomico-cosmololgica che ci riguarda da vicino e che si è consolidata ormai in questi cinquecento anni come la scienza moderna ci ha abituato a conoscere. 

Rimane quindi il mio motivo fondamentale, la mia domanda “antica”, per cui sarei felice di riuscire a dare una risposta sostanzialmente concreta: come poteva un Tolomeo, e chi per lui, avere le cognizioni astronomiche di base, seppur errate, in relazione ai moti planetari senza poter disporre dei mezzi tecnologici che servono, come sappiamo oggi, per poter osservare il cielo..e la sua grandezza..? Come sappiamo infatti oggi, pur disponendo di telescopi di grandezze straordinarie, di computer ultramoderni che indagano in ogni dove, si può dire che navighiamo ancora alla cieca: nel senso che nonostante simili attrezzature ogni giorno scopriamo altri mondi, altri pianeti, altre realtà da inserire alle nuove metodologie investigative, CHE RIMETTONO IN DISCUSSIONE, a getto continuo, le precedenti certezze, anche in chiave di tecnica astronomica, che certamente ed inequivocabilmente la filosofia di Tolomeo e dei suoi adepti non poteva comprendere per quanto preparati fossero agli studi dell’universo sovrastante le loro, seppur encomiabili, teste…!  Inoltre, è bene rendersi conto dai fatti che la realtà tolemaica salterebbe completamente nel suo assunto, come correttamente sosteneva la Morpurgo, l’intera intelaiatura della Astrologia delle Origini: quella Sumera..cioè, che, tradotta da Sitchin, parlava e descriveva, ben 3000/5000 anni prima di Tolomeo, della popolazione degli Annunaki, come una razza aliena, forse la prima, venuta sulla Terra, che possedeva uno Zodiaco che rappresentava già 12 pianeti (come da effige..riportata) tra cui il famoso Nibiru.., il pianeta della distruzione delle epoche terrestri che, complottisti o meno, verrebbe, da qualche anno, intercettato (il condizionale è d’obbligo..date le condizioni limitate per attrezzare adeguate verifiche..!), dai ricercatori di tutto il mondo, come provano a dimostrare alcuni video, trasmessi soprattutto dall’emisfero sud, dove apparirebbe coperto dal nostro Sole, come fosse un secondo Sole. Sitchin parte da una considerazione iniziale che, stando alla mia ricerca sulla connessione del Centro Galattico, mi sembra di poter condividere: l’uomo non nasce sulla Terra, ma vi si naturalizza.

Pertanto, a queste condizioni legate all’astrologia delle origini, tutta l’intelaiatura della visione tolemeica salterebbe di fatto.., creata, probabilmente ad arte, su fonti probabilmente inattendibili, comunque parziali, che non si rifanno innanzituttro alla reale tradizione cosmologico-galattica connessa alle origini sumeriche ma ad una parziale visione degli astri riconosciuti come autentici in quanto visibili dall’uomo: cosmografia, quella della tradizione classica, leggibile solo fino a Saturno…!! La cultura sumera sarebbe attribuibile, secondo lo scrittore armeno, ad una presunta razza aliena, chiamata Nefilim in lingua ebraica e Anunnaki in lingua sumera, proveniente appunto dal pianeta Nibiru. Nibiru sarebbe quindi il pianeta dei nostri creatori e gli Anunnaki, i suoi abitanti, detti anche Anunna, come figli di An, come scrive straordinariamente Sitchin in una delle sue più grandi opere: “Quando i Giganti abitavano la Terra.”. Proprio a questo popolo sarebbe attribuibile la creazione delle numerose opere megalitiche sparse sul nostro pianeta, altrimenti tuttora inspiegabili, come, ad esempio, la Sfinge e la Piramide di Giza. Le costruzioni, secondo lo scrittore, avevano prevalentemente funzioni astrologiche, astronomiche e calendariali (come insegna chiaramente anche l’intera cultura Maya..).
In realtà, già dal suo primo libro, “Il pianeta degli dei”, uno dei cinque contenuti ne “Le Cronache Terrestri”, Sitchin ebbe modo di affermare che Adamo fu creato a nostra immagine e somiglianza, progettato geneticamente 300 mila anni fa: all’epoca, infatti, sempre secondo Sitchin, gli Anunnaki, approdati sulla Terra dal pianeta di origine, Nibiru, si unirono ai cosiddetti ominidi..Secondo questo studioso, quindi, la Bibbia fu scossa dall’avvento della teoria evoluzionistica, che impedì di credere a quanto gli antichi padri avevano visto e raccontato: gli dèi, quelli veri, erano scesi sulla Terra, ma avevano le capacità per tornare indietro in qualunque momento. L’uomo terrestre, quindi, non fu la conseguenza di una creazione istantanea divina, ma di un processo evolutivo accaduto nel tempo in cui i Nefilim avevano abitato il pianeta: i numerosi racconti, pertanto, tramandati nei secoli fra tutte le popolazioni della Terra furono classificati come “miti” e bollati dalla scienza tradizionale, senza approfondire come mai le “Storie mitologiche” di questi racconti fossero assolutamente simili tra loro nonostante l’incredibile distanza geografica che le separava longitudinalmente e latitudinalmente, senza aver nessun mezzo possibile di comunicazione che rendesse attuabile una qualsiasi forma di contatto culturale fra quei popoli. Chiunque si volesse informare infatti noterebbe questa assoluta somiglianza nelle forme mitologiche rappresentanti le varie culture dove solo i nomi dei rappresentanti cambiavano ma le gesta restavano assolutamente le stesse. La Chiesa delle Origini e quella Cristiana fecero manbassa di questa mitologia precedente: basta approfondire la Bibbia e il Nuovo Testamento per rendersene conto, ma anche le altre religioni, soprattutto le monoteiste, non furono da meno..!! Resta inteso, come sempre è accaduto e accadrà, statene certi, che Sitchin fu combattuto aspramente dalla cultura ortodossa, dai linguisti “ufficiali” (parola questa sempre meno apprezzabile significativamente.., tradendone di continuo il suo etimo originario..!!), che ne presero, “ovviamente”, le distanze, perchè, hanno continuamente sostenuto, per screditare la crescente popolarità dello studioso e linguista armeno, che le traduzioni dal Sumero di Sitchin erano assolutamente prive di correlazioni verbali e sintattiche adeguate..! E come ti sbagli…!! Tipico atteggiamento ostile questo, agito sistematicamente contro coloro che si sono messi contro un certo establishment di potere, sia politico che religioso: i nomi di questi “eroi” sono tantissimi, e spesso, non casualmente peraltro, stando alla mia ricerca, tutti connessi al Centro Galattico, come dimostrano le vite e le opere dei Tesla, dei Leonardo, dei Dante e di tantissimi altri autori che ho già citato nei miei articoli più specifici, presenti, trasversalmente, nelle più diverse discipline del sapere.

PERCHE’ NON SI E’ CREATO LA STESSA FORMA DI SCETTICISMO NEI CONFRONTI DI UN TOLOMEO…? COSA FA CREDERE CHE L’AUTORE GRECO, PERALTRO DECISIVO PER CERTI STUDI E APPROFONDIMENTI MATEMATICO-ASTRONOMICI PER QUELL’EPOCA, FOSSE NEL GIUSTO (e comunque di fatto non lo era…!!)? PERCHE’ LA SUA OPERA FALLACE DEVE PASSARE COME CORRETTAMENTE ATTENDIBILE PER AGIRE UNA SCIENZA COME L’ASTROLOGIA PUR SAPENDO CHE SI PARTE DA UN ERRORE DI CONSULENZA ASTRONOMICA FONDAMENTALE..? ERRORE ACCETTABILE DUEMILA ANNI ORSONO MA, ALLE ATTUALI CONOSCENZE ASTROLOGICO-ASTRONOMICHE ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE DA CONSIDERARE, A MENO CHE NON LO SI VOGLIA CONSIDERARE SOLO COME PURO ESERCIZIO DI STILE..!!

ESERCIZIO LEGATO ALLA DINAMICA DEI TEMPI PASSATI CHE L’ASTROLOGIA FERMA E CONFERMA CON LA SAPIENZA STRUTTURALE DELL’ARCHETIPO CANCERINO E CON IL SUO IMPRESCINDIBILE BISOGNO D’ANTICO, DI TRADIZIONALE, DI SUPERATO, D’ANTIQUATO…!  

La prima e piuttosto ovvia risposta che ha sempre risuonato nella mia mente si riferisce alla cultura ecclesiastica e rligiosa che controllava tutto e tutti. Non a caso Galileo dovette abiurare, pena la tortura inquisitoria della chiesa, la sua straordinaria “scoperta” che stravolgeva, con la speculazione copernicana, la linea di principio tolemaica mettendo il Sole e non la Terra al centro dell’universo come sappiamo ancor oggi: anche se a dire il vero questa conoscenza già apparteneva ad astronomi-astrologi di molti secoli prima. La teoria copernicana contraddiceva il modello geocentrico adottato per tutto il medioevo e ampiamente accettato fino alla fine del XVI secolo, che combinava il sistema cosmologico d’Aristotele con quello astronomico di Tolomeo. Il sistema copernicano riprendeva invece l’ipotesi eliocentrica proposta nel III secolo a.C. da Aristarco di Samo. Tolomeo era chiaramente fuori rotta e nessuno si è sognato di contestarne gli inesatti principi per quasi 2000 anni…!! Vi sembra normale una simile coercizione..didattica..? QUESTA ABERRAZIONE E’ UN DATO DI FATTO INCONTESTABILE..e al tempo stesso incoerentemente incredibile. Un po’ come se continuassimo a curare l’ipertensione col metodo del salasso, credendolo come unica soluzione possibile di cura pur esistendo prove incontrovertibili che la guarigione in quel metodo antiquato non avviene..!!

ORA, RIPETO NON CASUALMENTE IL MIO CONCETTO DI BASE: PER QUALE MOTIVO CERTE TEORIE ASTROLOGICHE, ERRATE DI BASE, DOVREBBERO ESSERE VALIDE A TRADURRE CORRETTAMENTE LE SIMBOLOGIE PLANETARIE CHE TOLOMEO PROPONE NELLE SUE SCRITTURE PER DESCRIVERE L’AFFIDABILITA’ PREVISIONALE..? PER QUALE ARCANO MOTIVO CI DOVREMMO CONFRONTARE ANCORA OGGI, TRASCORSI 2000 ANNI APPUNTO, CON GLI IMPRINTING TOLEMAICI, CHIARAMENTE SUPERATI, PER TRADURRE LA SIMBOLOGIA DELLE NOSTRE IMMAGINI MODERNE..MA ANCHE, A BEN PENSARCI, DI QUELLE DEL NOSTRO PASSATO..?

Nel rispondere a queste domande non bisogna lasciarsi prendere dall’ovvia e dalla banale constatazione della verità tecnologica incontestabile: bisogna rifarsi al grandissimo lavoro di ordine e di recupero che Tolomeo riuscì a trasmettere ai posteri senza il quale probabilmente una buona parte della didattica astrologica sarebbe andata dispersa e forse mai più riagganciata alla nostra realtà contemporanea..La giusta risposta innanzitutto quindi si deve riferire alla grandezza e all’importanza dello straordinario lavoro che Tolomeo propose alla cultura matematico-astronomica del suo tempo che, come insisto da sempre, si deve conoscere e studiare assolutamente, proprio per poter comprendere i meccanismi matematico-astronomici delle complesse dinamiche astrali: non tanto però in riferimento al come sia nata l’astrologia ma a come essa si sia sviluppata..rispetto ai tempi delle sue origini. La sua astrologia e l’intera tradizione classica (nonostante l’avvento della scoperta degli ultimi tre pianeti nati oltre Saturno) parlava e, purtroppo continua a parlare, solamente di 7 pianeti e non di 12, come invece i Sumeri avevano lasciato chiaramente intendere dai loro lavori tramandati ai posteri..: si riferiva cioè ai mondi planetari visibili all’occhio umano, quelli fino a Saturno. Ora non si capisce, se non per un ostracismo intellettivo, il motivo vero per il quale, dopo la scoperta di Urano, in piena rivoluzione francese e americana, di Nettuno e di Plutone nei secoli successivi (i cosiddetti pianeti lenti), appartenenti di fatto al nostro sistema solare, la tradizione classica non ne voglia minimamente prendere atto e continui ciecamente a far finta che questi pianeti non esistano..!! Tolomeo e la sua tradizione sapienziale, in questo caso, non c’entra evidentemente più..in quanto alla sua epoca questi nuovi pianeti non erano ancora stati scoperti..!! L’attuale atteggiamento, proveniente da lontano, sembra essere, data la cecità voluta, quasi ordinata, il prodotto di un ordine superiore che si debba accettare senza discutere…, pur assumendo come fondante la realtà storica e l’importanza culturale fondamentale della conoscenza di tale straordinaria fonte originaria astrologica appartenente agli studi della tradizione classica..!! Come dire che si va avanti solo tramite questa tipologia di conoscenza il resto è vietato e combattuto come fosse una eresia..: beh quei tempi si spera siano stati sotterrati.., anche se poi la realtà storica dei fatti li tiene costantemente in vita al punto che invece di gioire per una migliore proposta indagativa, ormai presente alle menti degli studiosi, ci si debba penalizzare nel mantenere ciecamente convinzioni ormai superate dai fatti e dalle nuove tecnologie.. Il mantenimento del blocco entro Saturno esclude la possente analogia con lo studio e l’approfondimento dell’Inconscio, a cui certamente si rivolgono le qualità dei nuovi pianeti extrasaturniani.., ampliando le opportune significanze, in analogia, della lettura del sistema solare oltre la dinamica fisica operata dal blocco saturnino inserendo nella valutazione anche l’opera della psicologia moderna, chiaramente esclusa da quel blocco. A meno che non vogliamo credere che l’uomo sia formato solo di fisicità, di corpo spero..? Che l’indagine interna, l’analisi o meglio la psicoanalisi siano solo dei vizzi di crescita…? I pianeti oltre Saturno esistono, bisognerà farsene una ragione, e vanno considerati di fatto nel dialogo astrologico moderno (ormai per la verità anche ultra moderno..) altrimenti dobbiamo parlare di metodologie similari all’atteggiamento mafioso: non c’è alcuna valida ragione per limitare l’analisi previsionale ad una sola parte di cielo, facendo finta che l’altra, quella attualmente corretta (tra l’altro obbligatoriamente correlata alla limitata conoscenza di oggi..!!) e conosciuta, non esista perchè erroneamente ritenuta solamente di valore generazionale (pianeti questi considerati non individuali data la loro lunghissima presenza, per questo detti lenti, per numerosi anni negli stessi segni di appartenenza). Diversificazione questa certamente falsante, perchè dimentica dell’avvento della domificazione con la presenza di un segno ascendente di riferimento che ha liberato di per se il valore planetario consegnandolo di fatto interamente allo scopo individuale, nonostante la derivazione generazionale da cui proveniva..Mantenendo quindi questa visione ridotta, legata agli studi classici, viene a mancare la libertà più ovvia, quella di potersi esprimere sulla verità incontestabile del cosmo sovrastante che invece, se si vuole dare una onesta valutazione, dovrà essere assunta assolutamente da coloro che si vogliono sentire astrologi, per di più con stampo scientifico, proponendosi aperti anche alle nuove, inevitabili congetture future che presentino nelle loro rime l’accettazione della possibile esistenza di altri mondi nel nostro sistema solare, così come la presenza di altri esseri viventi: alieni o meno che siano.

COME SI PUO’ VEDERE QUESTA ORGANIZZAZIONE ODIERNA (foto sopra pubblicata) E’ L’ATTUALE SISTEMA SOLARE A NOSTRA CONOSCENZA e SE VOGLIAMO CHE L’ASTROLOGIA RIMANGA ADERENTE AI TEMPI CHE VUOLE DESCRIVERE DOVREMO INEVITABILMENTE ORGANIZZARCI PER CONSIDERARE QUESTO SCHEMA COME QUELLO ATTUALMENTE IMPERANTE SENZA SE E SENZA MA…QUALSIASI TENTATIVO DI BLOCCARNE LA CRESCITA DIDATTICA E CONOSCITIVA SIGNIFICHERA’ LA FINE DI QUESTA MATERIA NEL TEMPO..IN QUANTO CHIARAMENTE CONSIDERABILE COME SCOLLATA DALLA REALTA’CIRCOSTANTE..ovvero ne condizionerà, come in realtà condiziona, il suo sviluppo tra le alte scienze, relegandola, come di fatto avviene, nella categoria delle pseudoscienze, bene che vada, quelle cioè giullaresche per le sarete da trascorrere in famiglia con gli amici..Non è ammissibile che l’Astrologia, scienza vera connessa al discorso con gli astri e ai loro moti, sia relegabile storicamente, per scelte incoerenti e di parte, tra quella miscellanea di volgari sciocchezze senza senso che fanno capo ad un certo modo ignobile di descrivere questo alto compito, unicamente come divertimento salottiero o come, e forse ne è la parte peggiore, come una forma malata di pseudo-esoterismo da paese, correlato all’uso improprio dell’argomento magico, inteso in senso dispregiativo..: quello per capirci alla “fondi di caffè”..!! L’astrologia, quella mia perlomeno, non ha nulla a che spartire con certe malate esibizioni indecenti, che hanno l’unico pregio di sacrificare la parte nobile della nostra disciplina consegnandola alla volgarità dell’oroscopia mantica, quella senza Logos, che mi è piaciuto definire “astromanzia”, maramaldeggiata da pseudo astrologi, da cartomanti, da maghetti da strapazzo, da ciarlatani cantastorie, da venditori di buffonate, da esperti manipolatori delle debolezze umane, che, autoincensandosi senza ritegno, vogliono essere parenti stretti del puro metodo astrologico..e in molti casi, la gente, priva della necessaria conoscenza, ne assorbe le volgari insinuazioni, come naturali fonti di pregiata conoscenza astrologica..!! L’astrologia odierna, e chi la rappresente nei suoi studi, non può parlare più solamente di una parte del sistema solare (quello cioè fino a Saturno..), che, evidentemente, fu organizzato, diciamo coerentemente forse, un paio di migliaia di anni fa, a seconda di scelte, come minimo parziali, ma certamente obbligate, pena la fine anticipata della vita, decise nell’antichità ma, se vuole essere credibile nel suo linguaggio di Sceinza dell’Uomo, direi di Prima Scienza dell’Uomo, deve argomentare i suoi presupposti didattici, obbligatoriamente, secondo gli schemi che sono aderenti alla realtà fino ad oggi conosciuta: e, per restare nel solo ragionamento del sistema solare, dove il campo da sondare è estremamente ancor più vasto, come sappiamo un po’ tutti, oggi i pianeti conosciuti non sono certamente solo 7, ma sin dal 1780 circa, sono aumentati ufficialmente di numero, innanzitutto con la scoperta di Urano che definì, straordinariamente, la logica della rivoluzione, di ogni rivoluzione, essendo “nato” alla coscienza dell’umanità, negli anni della piena rivoluzione mondiale: quella francese della presa della Bastiglia, in Europa e quella americana, che diede inizio, con le guerre fratricide tra nordisti e sudisti, alla piena rivoluzione della libertà per lo schiavismo della razza nera nelle americhe, e così via nei secoli successivi, con quella di Nettuno e in ultimo di Plutone nel 1930 (neanche tanto tempo fa..!), al punto che il nostro Sistema Solare è formato, come minimo dai 10 pianeti (così li chiama interamente l’astrologia comprendendo negli stessi i due luminari: il Sole e la Luna) e non da sette..che invece la tradizione classica continua a ritenere al centro della traduzione del loro simbolismo preferendo fare a meno della reale consistenza del sistema solare così come è realmente formato..Scelta discutibile questa, come minimo, che di fatto non consente di andare oltre certi meccanismi indagativi..limitando le proprietà umane ai significati solo corporei dei primi pianeti conosciuti dall’uomo: ma l’uomo, per quanto rozzo e semplice animale sociale, possiede in se anche la parte trascendente, collegata al proprio inconscio e alla propria conoscenza dell’anima che il corpo non sa, concreto e materiale com’è, come definire..!! Questa cosmologia è tutt’oggi, indiscutibilmente, disponibile alla conoscenza e all’analisi della realtà circostante, pertanto non c’è alcun motivo serio per non valutarne attentamente l’interezza dei significati correlandoli, appunto, alla realtà che sovrastano: “come sopra così sotto” è, in sintesi, la massima storica che definisce, come tutti gli studiosi sanno, l’intero dialogo astrologico, senza se e senza ma e, se il “Sopra” è fatto in un certo modo, possiede una specifica energia, il “Sotto” ne deve corrispondere in perfetta linearità la stessa vibrazione frequenziale: non ci sono dubbi, altrimenti noi saremmo scollegati dal cosmo che ci sovrasta..,se “compresi” e formati diversamente da esso, non ne sentissimo il Suono alto e coinvolgente delle alte Sfere, come suggerì, tra i primissimi, proprio Galileo.. I Sumeri, prendiamone atto, descrissero, nella loro “preistorica” cosmologia astrologica, ben 12 pianeti (ivi compresa tra loro anche quella che poi sarebbe stata chiamato: Terra), come da stele tradotta, archeologicamente parlando, da Sitchin…Sumeri che, a dirla tutta, con ogni probabilità non rispondono poi all’inizio della conoscenza astrologica delle vere origini ma tutt’al più ne sono tra i più importanti delatori..Sappiamo infati che gli scavi eseguiti dalla metà del secolo scorso nel perimetro dell’antica Nìnive, hanno riportato alla luce oltre 4000 tavolette e frammenti di tavole, cioè mattoni di terracotta ricoperti di caratteri cuneiformi, che facevano parte, ci viene tramandato, della Biblioteca del re ASSURBANIPAL (668-626 a.C.). Molti di essi, come è facile immaginare, erano rotti, ma grazie all’usanza dei Caldei che conservavano i loro documenti in “duplice copia”, si è potuto ricostruire un fondamentale trattato di astrologia redatto da SARGON L’ANZIANO, il re d’Akkad in persona, intorno al 4000 a.C. Sargon di Akkad (accadico Sharru-kin, “il re vero, legittimo”), altresì noto come Sargon il Grande, fu re dell’Impero accadico dal 2335 a.C. al 2279 a.C. stando a certa datazione, e fu fondatore della dinastia di Akkad (Accadia). È stato il terzo sovrano ad aver unificato i territori dei Sumeri dopo Lugalannemundu e Lugalzaggesi. Il vasto impero di Sargon si estendeva dall’Elam fino al mar Mediterraneo, includendo la Mesopotamia e parti dell’Anatolia. Governò da Akkad, la sua nuova capitale, il cui sito fino al 2015 non è stato ancora individuato.
Bisogna dire che in questo antico e dettagliato trattato si trovano frequenti riferimenti ad altri testi, di un’epoca ancor più lontana, soprattutto ad una “tavoletta che non esiste più”.
Queste indicazioni dimostrano che il periodo sumerico non corrisponde, neanche lui, alla nascita storica dell’astrologia, ma alla traccia più antica che ne possediamo…Quindi a voler essere corretti fino in fondo posso dire che la storia si complica come non sarebbe possibile altrimenti stando ad epoche così remote nel tempo..”Dopo aver osservato gli astri per un’infinità di anni – scrive Diodoro Siculo – i Caldei ne conoscevano meglio di tutti gli altri uomini il corso e le influenze e riuscivano a predire con esattezza le cose del futuro”. (cfr. A. Benassai per Astrologia iniziatica..)
Ci si può chiedere, quindi, come dico per Tolomeo, in che modo i Sumeri ed i loro discendenti, che si valevano di strumenti di misurazione primitivi e non avevano alcuna nozione matematica, abbiano potuto compiere i complicati calcoli necessari per prevedere le eclissi e la regressione dei pianeti, quali sono stati ritrovati, ad esempio, sulle tavolette del periodo di Sargon d’Agadè, scoperte nella biblioteca di Nìnive.
Dal punto di vista teorico, sappiamo che gli astrologi Caldei insegnavano che i 5 pianeti visibili ad occhio nudo, che chiamavano “interpreti”, svelavano con i loro movimenti i piani degli dèi. Di conseguenza la correlazione del loro studio, come quello delle eclissi e delle comete, consentiva di prevedere i destini delle nazioni e degli uomini. Va ricordato, anche per una migliore diagnosi della fonte psicologica che una caratteristica particolare nella prassi astrologica babilonese era il principio della rappresentanza, in forza del quale in date contingenze un corpo celeste poteva sostituire un altro. Di norma si trattava di pianeti e stelle fisse. Quando il Sole è tramontato può essere sostituito in vario modo, specialmente da Saturno che in molte iscrizioni viene indicato addirittura come “Sole”. In altri casi anche Giove rappresentava il Sole, mentre poteva, a sua volta, essere rappresentato da una serie di stelle fisse o di costellazioni: Regolo, Scorpione, Sagittario, Orione, ecc. Il mistero, se così si può dire, di questa curiosa sostituzione di astri erranti con stelle fisse ricorre in tutta l’astrologia babilonese, e si basa sull’analogia dei colori. I colori dei pianeti, in 4 sfumature dal rosso al bianco, erano comparati a quelli delle stelle fisse, che a parità di condizioni, erano considerate dal punto di vista astrologico equivalenti ai primi e quindi ritenute loro rappresentanti: motivo probabile per il quale, a seconda del colore e della sua intensità, furono considerate più o meno “benefiche o malefiche”, aggettivazione questa appartenente a certa cosmogonia tolemaica che ce le rappresenta in correlazione a valori umanizzati. Nell’epoca paleo-babilonese il mondo terrestre era diviso in 4 paesi corrispondenti ai 4 punti cardinali ed alle 4 regioni del cielo. Ognuno di questi 4 paesi era dominato da 12 asterismi. Ad esempio il paese d’ Akkad, cioè la Babilonia, aveva tra le costellazioni dominanti: Orione, l’Orsa Maggiore, Bootes, e l’Aquila.
Per i sacerdoti caldei gli esseri celesti esercitavano la loro influenza mediante la forza delle stelle, perciò associarono pianeti, Segni, stelle e costellazioni con particolari divinità, come testimoniano sculture ed amuleti o talismani che venivano adoperati nelle loro preghiere rituali. Forse è inutile che ricordo come la cosiddetta trasmissione telepatica fra uomo e Stella, il “come sopra così sotto”, la correlazione frequenziale Uomo-Universo, era una delle grandi scoperte-intuizioni ascrivibili ai “Magi della Caldea”, dell’Egitto, dell’India, del Tibet e dei Kabbalisti Esseni: “segreti” questi straordinari che furono trasmessi di generazione in generazione a quei pochi individui di elevato livello spirituale, come gran parte dell’insegnamento esoterico di qualità insegna ovvero ha provato ad insegnare, nonostante la sconfortante e consueta forma pregiudizievole di incredulità (bene che vada..) che ne sottolinea da millenni, malignamente, la manipolazione delle coscienze.., per non parlare delle valutazioni di rapporti demoniaci che simili trasmissioni lasciavano intendere a questi omuncoli di basso livello culturale, pronti alla denuncia inquisitoria ieri come oggi (basta vedere come, ancora oggi, nonostante una vita irreprensibile, viene raccontata la vita di Rol, il sensitivo italiano, famoso rappresentante di questo mondo esoterico continuamente connesso a quello dell’esperienza animica-spirituale). La commistione Uomo-pianeta esiste da che mondo è mondo, aldilà della forma tolemaica, come stiamo leggendo: esisteva molto prima delle sue raccolte matematico-astronomiche che oggi si possono descrivere con maggior forma di orientamenti scientifici assolutamente descrivibili in considerazione delle recenti scoperte della fisica quantistica applicabili in ogni campo della scienza, che spiega a suo modo questa correlazione Uomo-Universo. Con le recenti scoperte infatti della biologia, ci informa Andrea Fatale, possiamo meglio definire il corpo degli esseri viventi come un sistema psico-multiatomico, funzionante con un sistema bioelettrochimico complesso ed elaborato. Che l’Essere Umano (cosi come gli esseri viventi) sia un organismo complesso dotato anche di un campo psicoenergetico che manifesta un corpo fisico (nel suo aspetto più “pesante”), emettente un debole Campo ElettroMagnetico Informato (CEMI) è ormai assai noto (questo “campo” è stato anche registrato ed analizzato al computer ed è visibile in parte ad occhio nudo con una tecnica di visione particolare, oppure può essere fotografato con elettro-fotografia Kirlian). Tutte le informazioni che plasmano il Campo quantico che permea l’Essere cosmico vengono inviate ai cromosomi di tutto il corpo e fissate negli atomi dei geni del DNA, ma oltre a fissarsi in essi, le “inForm-Azioni” mettono in moto un meccanismo vibratorio dei cromosomi stessi (espansione e contrazione della molla elicoidale del DNA) i quali essendo immersi nei liquidi, vibrano ad ogni minima variazione, emettendo frequenze armoniche o disarmoniche con quelle dell’Universo esterno. Quindi i Cromosomi, i Geni e gli Atomi in essi contenuti, sono in grado di trasmettere o ricevere qualsiasi tipo di informazione per ogni angolo dell’Universo esistente; per un meccanismo identico ma inverso, l’Universo ed ogni sua parte può, mettersi “a volontà” in contatto con ogni atomo dei corpi viventi coesistenti, per mezzo delle stesse vibrazioni: come sopra così sotto…!! Quindi la tecnologia ci sta informando di questo valore..che prima, come abbiamo potuto leggere, veniva solo inteso come magico…, ripeto bene che vada..!!

Ma ritorniamo sui miei passi, dopo questo viaggio dilatato nel tempo, così da farvi coprendere come i miei dubbi siano concreti in quanto se neanche i Sumeri si ponnano considerare i primi, figuriamoci la lezione tolemaica che valore traduttiva possa avere..? Per quale motivo quindi certi pianeti non furono “ri-conosciuti” dagli antichi astrologi, diciamo quelli post diluvio? E, per quale motivo, la tradizione Classica, come già segnalato, ancora oggi non se ne ammette la presenza.., aprendo la conoscenza se non proprio a tutti i 12 espressi dalle Tavole Sumere, almeno a quei 10, ormai ampiamente conosciuti dalla intera cosmologia scientifica, limitando la sua specifica analisi investigativo-previsionale ai soli Sette da essa accettati, quasi a voler rimanere, insistentemente, nell’ignoranza dei fatti accademici riconosciuti.? Realtà distorsiva questa, comunque la si pensi, che di fatto condanna l’Astrologia alla forma dei proselitismi da Setta, sincopandone il maestoso respiro di scienza umana tra le più significative, condizionandone non poco la possibilità di crescita espansiva ed evolutiva nel novero delle discipline umanistico-psicologiche e astronomiche: ora, chiunque può comprendere come sembri decisamente inutile e insignificante privarsi di certe forme di conoscenza planetaria che inequivocabilmente caratterizzano l’essere umano al di fuori della sua corporeità contattandolo alle sue possibili visioni di una giustificazione, oltre il corpo, di una composizione metafisica della sua realtà: l’Astrologia sa come trasmettere questa specifica forma di conoscenza trascendente, così come consente la visione delle fattezze corporee. Limitare questa realtà circostante espone a critiche severe e pesanti tutto l’argomento astrologico, già di per se crocifisso, dalla storia delle religioni che ne hanno sempre intravisto, in quelle pieghe congetturali, un loro preciso nemico interpretativo: l’anima, dicono le religioni, ci appartiene e nessuno può considerarne la realtà conoscitiva al di fuori del dogma religioso, di qualunque religione..!!! La conoscenza della Regola astrologica, va capito una buona volta, in realtà, non fu opera esclusiva, ne in pieno appanaggio, come in qualche modo numerosi libri di certa cultura classicheggiante lasciano credere, della mera perizia culturale del mondo greco, chiaramente legato mani e piedi al lavoro di Claudio Tolomeo. Lavoro che, stando a certe informazioni, per quello che riguarda la cultura occidentale, si è preso l’onore e l’onere di esserne il maggior depositario, se ci si limita ad accettare tout court certe 

informazioni come assolutamente autentiche. Dal mio punto di vista l’idea che l’astrologia sia stata inventata dai Greci, che i Greci ne siano i padri fondatori, deve essere riorientata verso nuove fonti: i Greci non sono i veri inventori di questa disciplina nonstante la grande influenza che hanno esercitato sul suo simbolismo. Fonti che, diciamolo chiaramente, in campo astrologico, certamente non mancano se lasciamo andare per un po’ la convinzione che la Grecia sia la Patria dell’avventura astrologica: convinzione questa riferita sostanzialmente al lavoro, comunque pregievole e profondo, di Claudio Tolomeo: ci sono infatti fonti come quelle indiane (cultura Vedica), come le culture egizie, ebree ed ebraiche altrettanto molto importanti. Peraltro, un viaggio nella storia dell’Astrologia, dell’Astronomia e della Cosmologia Greca ci mostrerebbe, come di fatto dimostra, stando alle informazioni, agli studi che ci sono stati tramandati nei secoli, come un popolo, PRIVO DI TECNOLOGIA, con la sola forza della sua intuizione, della sua ragione e della vitalità intellettuale, sia riuscito non solo a costruire strutture del pensiero ampie e complicate, ma anche e soprattutto a gettare le basi per lo sviluppo delle moderne metodologie scientifiche: questo è quello che ci viene fatto credere dai libri di storia, d’arte, di cultura ecc.ecc.!! Secondo voi, può essere sufficiente la capacità intuitiva, la vitalità intellettuale per dirimere questioni così importanti ? Io credo proprio di no..: rimane, s’intende, una mia personalissima convinzione, condivisibile o meno, suffragata però non casualmente da uno stato d’animo, da una forma d’emotività psicologica, ma dalle mie ricerche sul Centro Galattico che sostanzialmente confermano una precisa connessione tra l’Uomo e la Radiosorgente Sagittarius A*che apre la struttura astrologica a ben altre visioni più significative che non solo quelle, raccontate come prime fondamenta, della storia greca legata alla traduzione tolemaica. Nulla osta infatti che una delle origini possibili, aldilà del succitato ragionamento exterrestre, correlato a Sitchin (ragionamento che non mi sento di escludere a cuor leggero per la nota connessione, da me intuita, tra noi e il Centro Galattico come depositario delle verità di un mondo universale aperto alle origini aliene) possa provenire da ben altra sede alla quale Tolomeo e tanti altri studiosi possano aver attinto..Tutto questo ragionamento richiama alla mente quello che Galileo Galilei scrisse a Fortunio Liceti, professore di Filosofia alle Università di Padova e Bologna, nel 1640: “…se Aristotele vedesse le novità scoperte novamente in cielo, dove egli affermò essere alterabile e immutabile, perché niuna alterazione vi si era sino ad allora veduta, indubitamente egli, mutando opinione, direbbe ora il contrario: chè ben si raccoglie che, mentre ei dice il cielo essere inalterabile perché non vi si era veduto alterazione, direbbe ora essere alterabile, perché alterazioni vi si scorgono…”. Può bastare questo, non proprio famosissimo, detto di Galileo che, con poche parole non fa altro che sottolineare, al dunque, i miei cospicui dubbi sulla reale informazione delle dinamiche universali.., evolutasi chiaramente con l’evolversi dei tempi e degli studi..!! Anche Galileo e i suoi studi decisamente avveniristici per la sua epoca, peraltro, come sappiamo fu scavalcato grazie anche alle sue stesse precoci intuizioni, da altri esimi studiosi che vennero dopo di lui.., come verranno superati anche loro da quelli che oggi, in età che noi presenti possiamo considerare ultra moderna, probabilmente proprio come consideravono gli stessi contermporanei di Galileo, saranno superati da altri secondo una scala del sapere probabilmente infinita, stando alle attuali conoscenze della forza-Pensiero, quantisticamente attuabile, in grado di cambiare la realtà nell’atto stesso di osservarla e con essa l’intero Universo..   

Dicevo più sopra “Critiche”…, peraltro pesanti e asfissianti, che l’Astrologia non può permettersi in quanto è materia in costante discussione accademica, non riconosciuta nel suo valore, anche scientifico, non foss’anche perchè unica scienza in grado di unificare branche solitamente divise: in essa c’è la meraviglia della sintesi tra la falsa divisione, organizzata dall’establishment di potere, tra le SCIENZE UMANE con le SCIENZE ESATTE. Una separazione concettuale e strutturale inesistente in realtà che la sintassi astrologica comprende nelle sue rime più avanzate, annettendo al suo desco commensali di ambo le parti..: accettati ugualmente e ugualmente importanti, in quanto un’analisi astrologica seria non può fare a meno di nessuna delle differenti valutazioni, ne dei divergenti punti di vista, ma, come summa teologica imporrebbe, deve comnprenderne e decodificarne il linguaggio originale diverso, per esprimerlo in una chiave sintetica comune che ne consenta una libera ed unica traduzione intelleggibile e deducibile da qualsiasi fonte si accinga a conoscerne il senso e il significato. In questa chiave la valutazione “Classica”, peraltro assolutamente imprescindibile, rimane un esercizio di stile, potrei dire incontaminato, utile a tutti coloro che, come me, vogliono impossessarsi fino in fondo del pensiero astrologico, così da comprenderne veramente le basi, come ogni buona conoscenza seria prevede, dato che comunque queste risultano intrise di regolamenti di matematica, di fisica astronomica, allora conoscibili, che ne hanno espresso, per quei tempi lontani, il riconosciuto valore scientifico storicamente accertato. Dati questi che tanti problemi creano ai neo studiosi moderni che non ne vogliono sapere di questo preciso collegamento tra astrologia e astronomia, rifugiandosi deliberatamente in congetture interpretatve di origine psicoterapica e psicologica, di cui, la stragrande maggioranza di loro, proprio come avviene per quelle matematiche, non ne ha la benche minima conoscenza professionale e/o universitaria di base, ma, un po’ come insegnano i tuttologi, i qualunquisti, presenti in ogni dove, si crede di poterne improvvisare più facilmente gli schemi, che non quelli connessi alle conoscenze fisico-matematiche. Insomma è più facile chiaramente poter straparlare, e perchè no, anche improvvisare anamnesi, diagnosi interpretative sulle letture astrologiche in chiave psicologica che non in quella matematico-geometrico-logaritmica, che, come si sa, prevede conoscenze specifiche non indifferenti, non mutuabili casualmente se non ci s’impegna seriamente a comprenderne i fondamenti scientifici di base, ovvero a studiare seriamente l’astronomia..!! Problema però, e insisto nel sottolinearlo, che in realtà è lo stesso, relativamente all’impegno conoscitivo della materia, in riferimento alla conoscenza dell’interezza strutturale della scuola psicologica che in realtà non è così semplice come può sembrare a prima vista a questi improvvisati imbonitori psicoastrologici: basterebbe, infatti, a tal proprosito, evidenziare ad esempio la confusione, spesso generalizzata, nelle letture di certe interpretazioni psico-astrologiche, agite cioè sostanzialmente in chiave psicologica, tra termini tecnici come nevrosi e/o psicosi, tanto per citare quelli più ricorrenti, chiaramente differenti tra loro nei significati e nelle applicazioni cliniche. Quindi la cultura Classica è certamente essenziale per conoscere certe fondamenta della nostra disciplina: il passato è lì a ricordarci, infatti, chi siamo e da dove proveniamo..; senza la sua conoscenza non c’è appunto la possibilità della scelta consapevole in un senso o nel’altro del problema. Questa è una mia, altrettanto incontaminata, convinzione. Prendetene atto e non stravolgete però il senso del mio discorso che mantenendo intatto il valore del simbolo classico, ne sottolinea, con estrema decisione, la necessità di superamento del limite culturale, cosmologico, e astronomico imposto, senza una necassaria autoanalisi di approfondimento conoscitivo, utile per comprendere poi quelle giuste motivazioni che invece aprirono le porte ad una moderna astrologia che si è gradatamente distanziata, secondo me affrettatamente, ma comunque inesorabilmente, dalla Scuola Classica.  La mia ASTROLOGIA QUALISTICA è l’elaborazione inequivocabile della mia personale risposta compiuta a questo preciso intento di superamento di quel limite, imposto un po’ troppo acriticamente. In questo schema completamente innovativo si spiegano certe mie ricerche tutte tese a comprendere, appunto, un nuovo schema che possa dare risposte, anche più specifiche, alle tante domande rimaste inevase in questi secoli di storia dell’umanità, a dir poco inesatta, a cui, volenti o nolenti, ci siamo dovuti obbligatoriamente confrontare, dovendola, peraltro, considerare sostanzialmente come autentica, anche se, ormai, in molti ci siamo resi conto che la deformazione e la stortura della verità storica sono armi del potere usate proprio per controllarci e schiavizzarci ai suoi schemi..L’Astrologia può essere, se usata adeguatamente, un’arma apri porte, scardinante, come mi piace dire..: assicurandoci “presenze” in luoghi e in momenti certamente a noi vietati, sia nel tempo che nello spazio, tramite l’uso corretto di calcoli e di metodi che ne comprendano appieno il vero valore indagativo sia nella lettura della previsione che nell’indagine psicofisica dell’individuo..(la stesura dell’interezza del Tema Natale).

L’ASTROLOGIA, quindi, è una antica e sacra scienza legata alla più alta conoscenza dell’Uomo e della sua Essenza: si possono trovare tracce archeologiche, in realtà come detto, ben prima della traduzione tolemaica, risalenti a 5000 e passa anni fa (se si vuole rimanere coi parametri ufficiali del Tempo e delle Ere che ci sono stati insegnati..). In alcune tavole di argilla, risalenti alla civiltà Sumera, trovate nella biblioteca di Ninive, sono stati scoperti disegni che raffigurano il sistema solare con tutti i suoi pianeti. Esse portano alla luce come l’uomo si rapportava a questa affascinante materia per studiare e capire il rapporto che intercorre fra il cosmo, le sue forze planetarie e la vita sulla terra: rapporto che si manifesta nelle varie dimensioni dell’esistenza e vede, forse meglio dire, vedrebbe, l’uomo sovrano e padrone di creare o distruggere la sua realtà (quello comunenmente definito “libero arbitrio”..)..!! Quindi, questo escursus per dire al dunque che ci sono ben altri motivi che sono alla base della regola astrologica e che ne formano, più o meno conoscitivamente, la struttura, diciamo reale. Lo studio della tradizione Classica e le sue metodologie applicative è fondamentale ma, proprio perchè rifacentesi alle intuizioni di Tolomeo e dei suoi adepti, come a quelle delle antiche scuole caldee, arabe, ebree, egiziane, indiane e cinesi, per non parlare dei Maya, degli Incas, degli Atzechi, risultano inevitabilmente limitate rispetto alla possibilità di darne effettiva conoscenza ed effettivo valore applicativo, non avendo, e questo dovrebbe essere un fatto ineludibile, a disposizione alcun strumento tecnologico utile a poterne dimostrare la veridicità delle loro affermazioni, comunque rese disponibili alla storia dell’umanità che ne studia, o davvero dovrebbe, le implicazioni didattiche, appunto tutte da definire. D’altra parte oggi noi sappiamo, in chiave astrologica, tanto per citare qualche nozione, diciamo adeguatamente comprovata dai fatti, che la combinazione di tutte le forze planetarie in un determinato luogo, orario, crea un influsso preciso che condiziona tutti i regni della natura: minerale, vegetale, animale, umano e atmosferico: queste influenze inoltre cambiano in base alla longitudine e alla latitudine dell’osservatore. La distanza di qualche chilometro è sufficiente per cambiare l’energia prodotta. Queste, ad oggi semplici regole ad esempio Tolomeo non poteva provarle, non avendo a disposizione le giuste misurazioni e le giuste tecniche logaritmiche, utili a spiegare appunto la differente visione esistente alle diverse latitudini: e quantunque fossero comprese, non si saprebbe come si sarebbero potute comprovare e soprattutto trasmettere ad altri studiosi appartenenti ad altri continenti, ad altri linguaggi, ad altre culture, distanti milioni di chilometri tra loro..e da loro..!!

Come è stato possibile che questa conoscenza astrologica sia stata trasmessa a distanze incolmabili per l’epoca in questione? E soprattutto come è possibile che questa conoscenza fosse sostanzialmente simile tra le varie culture chiaramente diverse l’una dall’altra..? Differenti oltre che nella distanza territoriale in kilometri, direi continentale, (emisferica..!!) anche in quella, non meno complessa, degli usi e dei costumi abituali, in certi casi, emersi alla conoscenza solo in questi ultimi 50/100 anni del secolo scorso, grazie alle potenti tecnologie innovative che hanno consentito di avvicinare le distanze sia nel tempo che nello spazio, altrimenti impossibili con i mezzi a disposizione dell’epoca Tolemaica o di quaslisai altra epoca risalente a quei secoli in ogni parte della Terra conosciuta. Gli astrologi di quelle epoche prendevano i valori di alcune Forze che ritenevano Costanti all’interno delle costellazioni zodiacali come: le Triplicità (Aria, Fuoco, Terra e Acqua), il Dominio planetario, il Genere, i Domicili solari e lunari, i Decanati e loro governatori, i Confini planetari (archi da 4°a 8° in ogni costellazione), le Novene, i Duodi o Dodecadi (archi da 2,5°), le Direzioni Primarie, Secondarie ecc.ecc.. Gli interventi di queste “forze Costanti” risultavano ben documentati e si basavano sull’effettiva osservazione fisica del cielo, se così si può dire. Nell’Astrologia moderna, nel bene o nel male, la maggior parte di queste Forze Costanti e dei loro relativi influssi, non viene ormai minimamente presa in considerazione..: è un dato di fatto..!! Secondo voi per quale motivo..? La prima risposta semplice è che, come detto, certi calcoli, sono realmente complessi, indigesti ai più, in quanto assolutamente scoperti dalla conoscenza del valore astronomico…L’altro aspetto però richiama una realtà più efficace da valutare e cioè quella per cui vi ho posto la domanda iniziale: come sia stato possibile, con la semplice osservazione, dedurre, foss’anche solo i valori di queste Forze Costanti, per quanto inteligenti fossero i nostri discendenti: evidentemente fuori tiro anche per ogni qualsiasi Einstein moderno..? Un’altra spiegazione, di origine obiettiva, deriva anche dall’evidenza che gli antichi astrologi avendo evidentemente una certa dimestichezza verso la comprensione dei moti celesti, quindi astronomiche, deducevano da questi, molto specificatamente gli aspetti dei singoli segni zodiacali in chiave maggiormente fisica, in relazione alle sembianze corporee e a quelle relative alla salute, ma erano, di fatto, molto meno precisi per la definizione psicologica dei segni. Constatazione corretta questa e il motivo deriva dal fatto che le cosiddette “Forze Costanti” si manifestavano e ancora lo fanno, con chiari elementi fisici caratterizzati dalla scarsa capacità di modificarsi (vero limite dalla lettura classica e dei suoi autori..) laddove le “Forze Variabili” tenederanno molto facilmente ad influire su quelle problematiche vitali maggiormente riguardanti la dimensione psicologica, sociale, etica e materiale, già di per se, di fatto, suscettibili di cambiamenti, direi per default. Le Forze Variabili, come ad esempio. gli Aspetti planetari, o i Transiti, per dirvi solo quelle più conosciute, ma anche, certamente meno conosciuti dagli astrologi moderni, i Gradi d’Onore; come inoltre, un certo “Arco di Gradi”, presente in ogni costellazione zodiacale, che rappresenta i punti esatti in cui si evidenziano con più forza le cosiddette “Dignità o le Debilità” di pianeti specifici; i Gradi degli Afeli e dei Perieli…: tutte Forze Variabili queste che modificano le Forze Costanti, di cui sopra, secondo la cultura Classica.. Logiche affascinanti queste Classiche, senza alcun dubbio, ma certamente distanti dalle connotazioni di un’astrologia competitivamente scientifica che ormai si sta confrontando, direi anche, senza soluzione di continuità, con la meccanica quantistica di cui potrebbe essere, come in realtà è, una chiara dimostrazione di quella specifica nuova visione della fisica del mondo subatomico delle particelle, coesistendo in se, nelle sue pieghe tecnico-didattiche, la precisa correlazione, non leggibile fisicamente, quindi potremmo dire junghianamente “acausale”, tra la coscienza dell’Uomo e quella Universale, solo apparentemente distanti miliardi di anni luce, ma inseriti nella stessa vibrazione frequenziale cosmologica di riferimento.

In realtà non sono lontani i tempi della concreta conoscenza del valore astrologico in chiave scientifica, come peraltro lo era certamente sin dagli inizi: valore che è stato volutamente cancellato alla memoria della verità zodiacale da chi non ha permesso all’uomo di progredire come gli sarebbe stato possibile nei fatti. La filosofia tolemaica, fatta passare, astrologicamente parlando, per autentica chiave di riferimento didattico per molti secoli, anche oltre la innovativa rivoluzione copernicana, fino ai nostri giorni, nonostante le evidenti e deformanti regole orientative, superate nei fatti e nella cultura scientifica, secondo me è di chiara matrice ecclesiastica: la Chiesa ha dichiaratamente controllato nei secoli la sua leadership sulle informazioni scientifiche che avrebbero, se rinnovate correttamente, stravolto di fatto il suo predominio, la sua Ombra pesante, peraltro già traballante, esercitata su ogni latitudine terracquea del mondo conosciuto e anche su quello sconosciuto dell’intera galassia, stando alle più recenti dichiarazioni, straordinarie nella loro esternazione culturale, rilasciate alle stampe, da suoi nobili rappresentanti, come G.J. Funes, il penultimo direttore della Specula Vaticana, l’osservatorio cosmologico “privato” della Chiesa, e il non meno famoso monsignor C. Balducci, teologo, demoniologo, che hanno aperto, con le loro dichiarazioni, tipo fulminni a ciel sereno, alla possibile presenza degli extraterrestri, visti diplomaticamente, per rimanere ancora eleganti verso certe forme dichiarate di furbizia politico-religiosa, anche loro, come figli di Dio. Atteggiamento contenutivo, anticipatore, del Potere Ecclesiale, così da non rimanere escluso e stravolto politicamente, da una eventuale scoperta improvvisa di certa testimonianza aliena, per caso sfuggita al controllo assiduo e asfissiante delle antenne dei loro osservatori spaziali: evento peraltro impensabile in quanto questi poteri, ora decisamente in mano alla forza Gesuita, state pur tranquilli, non lasciano mai nulla al caso..!! L’Astrologia può essere considerata apertamente la SCIENZA ANALOGICA per ecellenza, motivo per il quale occorre una correlazione mentale in chiave analogica (vale a dire possedere la capacità, direi spontanea, di saper “mettere in correlazione” le cose, gli eventi..anche distanti tra loro..), unica capace appunto a decodificare e ad applicare le logiche simboliche fondamentali una volta che siano state tradotte: saper usare l’analogia sta a significare, quindi, sostanzialmente il saper mettere a confronto, trovare le similitudini, capire i nessi tra elementi, anche apparentemente distanti, per cogliere il profondo senso della realtà degli eventi analizzati. La mente analogica perciò si serve delle dinamiche tipiche del ricercatore, del detective, di colui cioè che cerca di affinare le proprie capacità deduttive, di chi è abituato per default a non dar nulla per scontato, di chi ricerca costantemente le Verità, nonostante tutte le apparenze. Quindi, proprio nel rispetto di questa precisa mentalità analogica, per ritornare alla correlazione iniziale tra la signatura zodiacale e le stagioni, bisogna comprendere, alla luce di tutte queste forme devianti, la “vera verità” astrologica: le verità didattiche cioè sono ancora tutte da scoprire e comunque certamente da rivedere nei loro stessi punti fermi, come le falle enormi della scuola della tradizione Classica, legata alla componente tolomaica, che ho analizzato in questo articolo nelle sue dinamiche di base, dimostrano evidentemente. Pertanto si può già parlare orientativamente di una nuova verità didattica, tutta da ampliare, grazie alla forza dell’analogia, legata alla Teoria delle “Radiazioni Solari” di alcuni studi avveniristici e anticipatori di Maurice Cottorel, ispirato dalla ricerca su testi astronomico-astrologici condotta in collaborazione tra il fisico H. Eysenck e l’astrologo J. Mayo, tramite la quale M. Cottorel sostiene una ripetuta ciclicità delle radiazioni magnetiche da relazionare contestualmente alla frequenza dei Segni Zodiacali. Teoria del predominio delle Radiazioni solari estratta sulla base degli studi, rigorosamente scientifici, condotti rispettivamente su 1795 e 2324 soggetti, dei due ricercatori sunnominati che erano riusciti a mettere in evidenza una correlazione fra Segno astrologico e tendenze estroverse/introverse. In base a questi due studi tra le persone nate sotto segni di Fuoco e di Aria compariva una netta tendenza all’estroversione; mentre tra quelle nate sotto segni di Terra e d’Acqua una all’introversione. Poiché i dodici segni zodiacali si alternano rispettivamente secondo gli elementi Fuoco, Terra, Aria e Acqua, ne consegue che l’anno si divide in modo regolare tra mesi estroversi e mesi introversi (cfr. Linguaggio Astrale). I dati della ricerca Mayo-Eysenck indicano, al dunque, che il ciclo astrologico dei segni dello zodiaco tropicale funziona: le persone nate sotto il segno dell’Ariete mostrano accentuate caratteristiche di estroversione anche se il Sole non si trova effettivamente nella costellazione dell’Ariete, ma (a causa del ciclo processionale) in quella dei Pesci. Questo fenomeno può avere una sola spiegazione: il fondamento dell’astrologia risiede nell’influenza del Sole e nelle variazioni dell’anno solare, non connesse necessariamente alle dinamiche stagionali, ma alle fluttuazioni dei cicli solari correlati ai venti emessi dalle esplosioni del sole: i cosiddetti Flares Solari. L’irradiazione solare, ovvero la quantità di energia che raggiunge la terra, non è esattamente costante, ma varia leggermente negli anni e nei secoli. Il fattore di cambiamento più noto è quello del ciclo undecennale (quasi dodicinale), quello che si manifesta con le macchie solari che nel loro andamento si riorientano ogni 23 anni circa.. Questa teoria, tutta da approfondire, potrebbe essere la base orientativa iniziale per una nuova lettura dell’intera dinamica astrologica tra la relazione dei Segni e la loro natura specifica che di fatto non può essere orientata, come insegnato da sempre in ogni libro di scuola astrologica, dalla relazione stagionale insufficente a descriverne la performance astrale in quanto abbiamo inscritti nello stesso segno zodiacale, qualsiasi segno, come abiamo visto, la perfetta opposizione stagionale in riferimento alla qualità del meteo: a gennaio ad esempio alle nostre latitudini fa freddo a quelle sudmericane o australiane fa caldo eppure siamo sempre a gennaio, eppure nascono sempre e solo persone del Capricorno e dell’Aquario: segno perfettamente lo stesso, caratteristiche psicofisiche assolutamente simili, per non dire uguali, simbolismi zodiacali perfettamente identici, meteo completamente opposto. L’importante è farsene, una volta per tutte, una ragione: l’Astrologia Antica non ha detto tutto e soprattutto, tiene nelle sue pieghe, appunto millenarie, verità assolute che non lo vuol far comprendere, che vuol mantenere nell’oscurità..

I Sumeri, con la loro astrologia, l’Astrologia degli INIZI (perlomeno di quelli fino ad oggi conosciuti e conoscibile..), hanno inscritto un planetario con 12 pianeti, l’Astrologia Classica, come sappiamo, ce ne racconta solo 7 e continua a farlo, incurante comunque delle successive scoperte…!! Perchè questa accertata e voluta miopia..certamente condizionante lo sviluppo di questa disciplina come scienza..? Miopia che si riscontra sistematicamente ogni qual volta si scoprono elementi che in qualche modo alterano le convinzioni precedenti, come sta regolarmente accadendo in fisica Quantistica da cento anni a questa parte, dopo le mirabili (a loro dire.., ma c’è chi avanza forti dubbi…!!) intuizioni einsteiniane sui principi della Relatività adeguati alle innovazioni planchiane (Max Planc vero iniziatore e promotore della nuova dinamica dei Quanti non a caso connesso, come altri geni, alla nostra Galassia, al CG). Miopia o Impedimento, di qualsiasi cosa si tratti, funziona sistematicamente allo stesso modo, diciamo bloccante, di quando qualcosa di nuovo si presenta all’orizzonte della conoscenza: l’innovazione invece di consentire progresso e avanzamento, diviene qualcosa da combattare, non viene cioè digerita dagli scienziati, astrofisici, fisici o altri studiosi di qualsiasi scienza si tratti, tutti collegati all’origine Classica, alla ufficialità scientifica (fissazione di meriti solo esteriori..), che, proprio per questa loro appartenenza, direi sudditanza, non ne amettono gli input innovativi, a loro dire, deliranti: il blocco si ripete…e si ripete da millenni..!!

Chiediamoci serenamente ma obiettivamente il perchè…! Che ne dite…?  

E’ la capacità di cambiamento che consente nuove propsettive, molto di più di quanto nuove prospettive portino al cambiamento..!

  Roma 15.12.2016                            Claudio Crespina      

 

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Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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