Astrologia e Scienza

l’ASTROLATRIA o astrologia “nova”

L’ASTROLATRIA (o astrologia “nova”)

Dane Rudhyar fondò una scuola chiamata “Astrologia Umanistica”, che rappresentò la punta di diamante di quella metodica, che i miei approfondimenti astrologici, relativi ai tanti anni di studi e di ricerche, hanno elaborato come un nuovo concetto di Astrologia, a cui ho dato il nome altdi ASTROLATRIA. Le concezioni mirabili, a mio esclusivo modo di vedere, dell’astrologia umanistica di Rudhyar, hanno consenito il miracolo di poter comprendere i sottili interscambi esistenti nel concetto di essere umano e le sue dimensioni nel tema di nascita, con l’applicazione della sua regola costante, a cui mai rinuncia in qualsiasi enunciazione di un problema: la tesi, l’antitesi, la sintesi; il corpo, l’anima, lo spirito. Nell’astrologia umanistica di Rudhyar confluiscono e si integrano riflessioni e correnti di pensiero provenienti da varie direzioni, dalla psicologia junghiana, all’Esoterismo orientale e occidentale; dalle ideologie libertarie ispiratrici della protesta giovanile durante gli anni ’60 e ’70 alla filosofia “olistica”. Inoltre, la sua Astrologia umanistica si riavvicina alla sua matrice esoterica, di sapienza iniziatica, di strumento per l’elevazione mistica e sopratutto spirituale.
Questa nuova Astrologia, che Rudhyar disegna in modo profondo, si distacca in molti punti dalle correnti più tradizionaliste. Innanzi tutto essa non si basa su di un rapporto dipendente di Causa – Effetto, tra i moti di astri e pianeti e gli avvenimenti umani o terreni. Tra i piani celeste e terreno esiste invece una relazione di “sincronicità”; cioè un evento che accade in un luogo, ad un determinato momento, contiene in sé una qualità che lo connette in modo acausale (sincronico e simbolico) con quanto sta accadendo altrove. Scoprendo tale legame, e interpretando correttamente i simboli o le allusioni provenienti da tali altri eventi correlati, è possibile comprendere il messaggio dell’evento in questione, e far fronte con pienezza di consapevolezza alle sfide e alle necessità del momento: Il salto qualitativo esistente tra l’armonioso ordine dello spazio celeste, ove tutto si muove in modo regolare, facilmente prevedibile o calcolabile, e il caos sofferto della vita sulla Terra, specie nelle società umane, è soltanto un’apparenza priva di realtà ultima. È per ignoranza o cecità che le nostre esistenze ci appaiono così paurosamente insicure, continuamente minacciate da eventi improvvisi, per cercare di far fronte ai quali ci affanniamo a costruirci delle sicurezze esteriori, lottando gli uni contro gli altri, e contro la natura.
Tutto l’universo è in realtà un meraviglioso insieme organico, dotato di una vita complessa ma ordinata. Tutte le speci viventi e inanimate, tutte le energie note e quelle sconosciute, interagiscono in un’unico processo dinamico, partecipi di un’unica volontà di crescita armonica globale. Le persone umane sono parti integranti di questo tutto;la loro esistenza è voluta dallo sforzo di quanto le precede sulla scala evolutiva e tende alla condizione che la segue, cioè ad un livello di maggiore consapevolezza e perfezione. altOgni singolo componente di questo insondabile organismo ha in sé l’istruzione genetica riguardante sia la finalità cui tende l’intero processo evolutivo, sia il ruolo individuale che esso deve svolgere per collaborare compiutamente a tale fine.
Nella persona umana questa istruzione ancora giace, per lo più ignorata, sul fondo della coscienza. Al livello dell’ego prevale invece la sensazione di essere separati dagli altri organismi, e la convinzione di doverli affrontare e combattere per affermare la propria esistenza. Di qua tutti i conflitti, paure, ambizioni, pene cui ci ha abituati la storia.
L’Astrolatria, come d’altronde l’umanistica, cerca di aiutare le persone ad acquisire il senso dell’unità soggiacente a tutte le cose, e del loro armonico interagire; e compie ciò attraverso il linguaggio simbolico degli astri, il cui ordine e la cui manifesta bellezza è immagine sincronica di un eguale ordine e bellezza sottostanti alle alterne vicende umane. Tale realtà può essere scoperta pienamente soltanto nell’abbandonare il centro egoico della coscienza separata, e nel ritrovare il vero sé di ogni individuo, il Nadir, cioè, come faro illuminante tale Se interiore.
La vecchia Astrologia o astrologia statistica, era uno studio delle forze all’opera nell’ambiente cosmico e siderale di cui la terra fa parte, e in cui l’umanità è immersa e si muove, e credeva che stelle e pianeti esercitassero un’influenza più o meno sensibile su tutti i mutamenti degli organismi viventi. Credeva in un mondo in cui alla forza si rispondeva con la forza. Anche la presente riscoperta scientifica dell’Astrologia, con l’applicazione del metodo statistico, non ha mutato l’atteggiamento di fondo, che è quello di considerare Terra ed umanità come sottoposte ad un continuo bombardamento di forze esteriori, benefiche o malefiche, dalle quali bisogna guardarsi, imparando a sfruttare le une e a combattere le altre. La maggior parte degli astrologi si occupa così di cercare di prevedere l’accadere di eventi esterni,o di saper scegliere o evitare il momento per intraprendere determinate azioni. Ve ne è anche una minoranza che si occupa dei problemi psicologici derivanti da tali fatti esterni,ma in tutti e due i casi l’attenzione è centrata intorno all’evento esterno piuttosto che interno alla persona. Questa situazione viene ribaltata da Rudhyar, in quanto esso porta l’essere umano al centro del proprio interesse, cercando di decifrarne le condizioni interiori e di evidenziarne le capacità di trasformazione. Quali siano le capacità di una persona, quale il compito misterioso che sarà chiamata a svolgere all’interno del disegno di crescita dell’insieme cosmico verso il compimento finale, tutto ciò è già contenuto in seme al momento della nascita, proprio come nel seme di un albero è già contenuta l’intera pianta e forse l’intera foresta.
Il mio concetto di Astrolatria astrologica, si basa sull’assunto che luogo e momento di nascita di ognuno sono stabiliti da un ordine sottile, insito nella natura più profonda del processo “olistico” di crescita cosmica, e che tale ordine corrisponde per “sincronicità” a quello indicato dagli astri in quel luogo e momento precisi. Non solo, ma le forme e i modi con cui potrà avvenire lo sviluppo armonico delle potenzialità iniziali sono suggeriti dal successivo moto di astri e pianeti, studiati da sempre dall’Astrologia con le tecniche previsionali delle Progressioni, dei Transiti e delle rivoluzioni solari e lunari (buon ultime…), tramite il processo di risonanza vibratoria…(Vedi art.su riv del nadir), come collant scientifico e significativo del possibilealt “contatto” d’onde elletromagnetiche che si attivano solo se partecipano la stessa lunghezza d’onda che caratterizza quel pianeta in transito in relazione col pianeta natale (questo è uno dei motivi di mancanza …dell'”impatto”.., oltre a quello dei calcoli esatti riferentesi anche e soprattutto all’uso, troppo spesso dimenticato, della latitudine -vedi art. Riv. Nadir- LSA, o tema dell’orizzonte, che è in grado di orientare esattamente la posizione planetaria).
L’ordine nascosto cui si fa riferimento è però di natura essenzialmente “sacra”; sarà quindi libero da quel carattere compulsivo, di privazione della libertà, tipico degli ordini sociali, e quindi l’individuo in questione avrà in se la possibilità di “capire” se realizzarlo o meno, sottolineo capire, perchè non credo alla capacità lungimirante dell’eventuale esistenza del libero arbitrio al quale personalmente non credo…o restringo nel’ambito del processo formale ..
 Il tema natale della persona (con le progressioni ed i transiti) rappresenta quindi un piano visibile del cammino che le è suggerito dall’intero ordine cosmico, superiore ed inferiore, ai fini di meglio realizzare se stessa e di offrire aiuto alla realizzazione degli altri. Conosciamo tutti l’estrema intensità energetica presente al momento della nascita di un individuo, la tensione emotiva spesso drammatica, che culmina nell’esplosione di felicità al momento del parto vero e proprio. Ora, le qualità individuali del corpo del neonato, immerso nel liquido amniotico, pregno delle memorie collettive, intrise di sostanze vitali, si uniscono indissolubilmente alle qualità sublimate dell’anima che in quel momento si è incarnata. Insieme sono condivise dalle qualità simboliche possedute dall’intero universo, come viene visto dal luogo specifico dello spazio e dal momento specifico del tempo ove la nascita è avvenuta.
Dice JUNG, La carta natale è il “mandala” del processo di “individuazione”: attraverso di esso la persona giungerà a scoprire la sua individualità più profonda, l’unicità ultima che ne fa un essere del tutto irripetibile ed originale; e al culmine di tale scoperta realizzerà contemporaneamente la sua unità con gli altri esseri membri del Tutto. Lo svolgersi del “processo di individuazione” viene simbolicamente suddiviso in tre fasi. Si noti come tali gradini corrispondano perfettamente ad un insegnamento dello Chasidismo, movimento di rinnovamento della vita spirituale ebraica, che ebbe l’enorme merito di aprire i segreti della spiritualità e della mistica alle classi d’ebrei meno colti e più poveri: lo Chasidismo faceva e fa uso di tecniche meditative molto potenti secondo il quale, come il processo d’individuazione junghiano, ogni processo di crescita e di evoluzione si divide in tre fasi, chiamate: Assoggettamento, Separazione, Addolcimento. Le tre fasi generali di Rudhyar che spiegano il processo della vita: il corpo (tesi), l’anima (antitesi), lo spirito (sintesi). Nella prima fase la persona cresce protetta ma condizionata dai meccanismi e dalle istituzioni razziali, familiari, culturali e religiose in cui si è trovata. Tale fase è caratterizzata da una mancanza di libertà effettiva, in quanto la persona viene sottoposta a limitazioni e frustrazioni accumulate da quanti hanno in precedenza fallito il traguardo della realizzazione piena.
 L’Astrologia che opera a questo primo livello ha un carattere esclualtsivamente mondano, appunto corporeo, in quanto si preoccupa solo di fatti esterni(configurazioni astrali tra pianeti in transito e pianeti radix) senza mettere in discussione l’ordinamento socioculturale e spirituale che li ha prodotti e che ne è derivato. L’individuo però è anche sottoposto a stimoli e suggerimenti provenienti, sebbene in modo sottile, da tutta una tradizione di persone e maestri che hanno raggiunto la meta ultima o che si sono spinti vicino, ed è così dolcemente invitato a proseguirà verso la seconda fase. Cioè a riconoscere l’anima e la sua reale esistenza. 
In essa la persona capisce che per poter realizzare la sua individualità deve porsi di fronte a tutto l’ambiente in cui si è trovata, assumendo una posizione critica ed autonoma, che può anche spingersi sino alla rottura evidente. Così facendo si matura la consapevolezza dei limiti esistenziali e ontologici propri e della propria società, e cresce il desiderio di una posizione più inclusiva, che superi le barriere ed i confini limitanti in cui ci si è venuti a trovare. L’astrologia che opera a questo secondo livello ha un carattere principalmente psicologico in quanto approfondisce tramite le tecniche proiettive (direzioni primarie e secondarie e le armoniche e sopratutto LSA o tema dell’orizzonte locale, luogo in cui le idee diventano …”cose”).Gli aspetti vengono classificati in forma per cui si ha il quadrato a T, lo Yod, il quinconce, la grande croce, ecc… tutte esposizioni di principi formali contenute in concetti sostanziali a cui si riferisce continuamente il sistema animico.
Finalmente la persona arriva a percepire una nuova comunione con un insieme umano e naturale molto più vasto, ampio e soddisfacente di quello impostogli dagli stretti dogmi razziali, sociali, culturali e religiosi di prima che costituiscono l’insieme della nostra parte legata ai sensi. Se percepire l’unità che soggiace dietro alla diversità:  il suo atteggiamento di fronte alle persone e alle cose si fa pacifico e sereno. Con la “sapienza” e con la consapevolezza, arrivano la forza e l’amore, e quindi la capacità di aiutare quanti sono ancora lungo il cammino con l’insegnamento e l’esempio. Qui si arriva al livello spirituale, mistico ed esoterico che spiegare con le parole è complicato, ma è la fase terza di ogni tema natale che aderisce perfettamente al concetto dell’Asse Zenit-Nadir a cui siamo ineluttabilmente e inesorabilmente avvinghiati (l’idea dello Skewer, o spiedino, nasce proprio da questa fusione, senza tempo ne spazio, dell’Essenza umana con l’asse senza soluzione di continuità. Dice Rudhyar:”…ovunque l’essere vada cambierà tutto intorno a se, sia quello che vede -corpo- e che sente -anima-, ma mai il suo orizzonte natale, i suoi 360° di azimuth, -Nadir- che porterà sempre incollato alla sua esperienza per poter realizzare il Graal santo e il rientro nel giardino dell’Eden perduto.
La lezione di Rudhyar è stata chiara, per me addirittura illuminante, perchè la mia idea di una “NOVA” ASTROLOGIA, o Astrolatria, prende spunto deciso dai suoi assunti.  La mia ASTRLATRIA astrologica punta decisa, con l’immissione del principio del Nadir, (concetto di profondità sia psichica che visiva e di terza dimensione: la latitudine,la longitudine e l’altitudine…)  verso questo terzo aspetto: lo spirito, in quanto opera come una disciplina della mente, istruendola nel linguaggio simbolico e archetipo del cosmo, e addestrandola a ricercare nessi e legami sempre più vasti ed inclusivi, pur nel rispetto crescente delle singole individualità ed unicità. In tal modo questo nuovo modo di concepire l’Astrologia supera d’un sol colpo ogni tentazione di carattere mondano, interessante statisticamente ma fine a se stesso e cieco, nei meandri della mente superiore, dove regna incontrastata, la vita della trascendenza (gli antichissimi iniziati Cinesi e tibetani…) e dell’entenglement quantistico (la fisica delle particelle nell’infinitesamente piccolo). Tutti i fatti e gli eventi riguardanti il patrimonio, il lavoro, la vita sentimentale, la salute, i viaggi, ecc. non sono più in primo piano, né vengono considerati come determinati da particolari aspetti o influssi dei pianeti nei vari segni, e quindi prevedibili in base ad essi. Come tutti gli avvenimenti esterni, sono piuttosto trattati come risultati secondari dell’atteggiamento interiore dell’individuo, e dello sviluppo coscienziale da lui raggiunto. Così, ad esempio, una malattia non è più vista come una fatalità irrevocabilmente decretata dalla tipologia zodiacale della persona, e dal transito di qualche pianeta malefico, ma piuttosto come la conseguenza ultima di una mancata sintonizzazione coi ritmi della vita cosmica, oppure di una responsabilità fuggita, o dell’aver ignorato determinati stimoli interiori che richiedevano una qualche ripolarizzazione della consapevolezza di fronte alle questioni basilari dell’esistenza.
Mi sforzo continuamente di far capire che il tema natale radicale è vivo, in senso letterale del termine e l’astrologia che dovrebbe leggerlo, deve essere concepita allo stesso modo, altrimenti la decodifica simbolica che ne scaturisce, sarebbe monca. Il tema si DEVE LEGGERE nei tre piani dell’essere, e i pianeti che ne fondono il suono, partecipano a questa lettura, con la stessa duttilità che si può intuire, o meglio che un maestro di musica intuisce, cambiando, un valore musicale di un do scritto ad esempio, in eterno nella turandot, con un sol -soccorrete o languidi usignoli alla mia ignoranza di note musicali…!!- svampito di una turandot moderna, come mirabilmente fece, sapendo unire il sacro (musica classica) e il profano (musica leggera) il grandissimo Luciano Pavarotti. Interpretò l’ininterpretabile, come ancora, alcuni tra i cultori asfissianti della musica “antica”, intendono, fondendosi coi cantori moderni senza tema di scacco. La musica è viva e scorre tra le note disegnate sui fogli, così come la nostra mappa celeste e i suoi rappresentanti principali, i pianeti, scorrono nello spazio e nel tempo per fondenrsi nell’Uni-verso.Tutto è mutamento ciclico, e il voler permanere testardamente ancorati a forme o costumi o credenze oramai anacronistici, significa isolarsi dalla evoluzione organica e altdinamica del cosmo nei suoi vari livelli d’attività, ed esporsi alle conseguenze che un tale rifiuto dell’armonia e della bellezza comportano. Lo stesso può accadere quando la coscienza egoica conservi un atteggiamento aggressivo e di sfruttamento nei confronti di altre persone e della natura, ignorando i richiami di allarme e di pericolo mossigli dall’alterato equilibrio sociale ed ecologico. Viceversa, un miglioramento anche fisico delle proprie condizioni sarà visto come il risultato più concreto di una ritrovata sintonia coi cicli vitali costantemente all’opera in noi stessi e nella natura, sintonia, che ci permette di guardare con occhio nuovo e pacificato intorno a noi. Quindi un Saturno quadrato alla luna, che indicasse nel radix, una sensazione …”ghiacciata”, può, se intuito nelle sue complicate e tortuose profondità, sciogliersi in un consapevole abbraccio alla vita sensibile solo se noi astrologi, capissimo fino in fondo la potenzialità enorme della carta natale che cambia inevitabilmente con la nostra struttura cellulare e psicologica, e udite, udite….anche spirituale alla quale dobbiamo accedere aldilà del limite del concetto di morte.
Ma l’astrologo serio, scriveva Rudhyar, mentre può scoprire i segni che caratterizzano periodi particolarmente intensi e decisivi del ciclo vitale, momenti che richiedono una presa di coscienza essenziale, “non può affatto sapere” se la persona in questione acconsentirà o meno alle richieste postegli dalla nuova situazione all’orizzonte, né potrà con certezza conoscere a quale livello, se fisico o culturale o spirituale, la persona sarà in grado di recepire e di rispondere al messaggio cosmico che l’interpella in prima persona. E continua affermando che La sua libertà ultima di scelta, il suo “libero arbitrio”, è quindi intoccato da ogni determinismo o fatalità. Se si vuole, una certa determinazione di quello che è il piano di evoluzione cosmica già esiste, ed è il Progetto Divino che vuole portare l’umanità intera, e con essa la natura, al massimo grado di realizzazione della beatitudine, della bellezza e della sapienza. Ma i tempi, i modi, le forme con cui questo piano si sviluppa restano avvolti nel mistero del Sacro, ed è solo con sforzo cognitivo ed energia creativa che gli individui arrivano a percepirli ed attualizzarli. l’Astrologia tradizionale ha preso ad interessarsi più della psiche delle persone che degli eventi esterni ultimamente e le modalità e le tipologie caratteriali non sono più considerate come “eventi interni”, fatalità in merito alle quali ci si ritrova con una certa personalità invece che con un’altra; una personalità che ci riveste come un’armatura statica e rigida anche se può essere bella o almeno interessante. L’Astrologia umanistica di Rudhyar  ricerca invece quale potrebbe essere per ogni individuo (astrologia centrata sulla persona) la migliore integrazione possibile tra tutte le sue varie componenti psicologiche e caratteriali. Integrazione che, alla guisa di ogni organismo vivente, è destinata a muoversi, a mutare, a crescere nel tempo verso la piena attualizzazione delle potenzialità inerenti alla nascita, che costituiscono la trama e i punti di riferimento attorno a cui si svolge il disegno evolutivo.
Il tema natale viene così osservato come l’immagine di partenza di tale processo. L’enfasi in esso viene posta sulla domificazione (le dodici case), in quanto è questa ad indicare più da vicino l’individualità caratteristica, più che il riferimento ai segni zodiacali, che rappresentano dei fattori collettivi. I pianeti simboleggiano dieci funzioni psicologiche fondamentali, con affinità e compatibilità tra di loro variabili. Gli aspetti reciproci suggeriscono i modi con cui l’individuo potrà tentare l’integrazione e la altcompensazione delle valenze psicologiche. Le case indicano dodici campi fondamentali dell’esperienza umana; i segni dodici coloriture tipiche che tali esperienze possono assumere. Il fatto che uno o più pianeti si trovano in una determinata casa suggerisce che l’individuo riuscirà più facilmente nel processo di autorealizzazione se focalizzerà le funzioni psichiche da essi simboleggiate nel campo dell’esperienza umana indicato dalla casa in questione. Il segno zodiacale sulla cuspide di ciascuna casa indicherà il “tono” principale che tali esperienze dovrebbero assumere. In tal modo si va al di là di tutti gli “infelici dualismi” cui ci aveva abituati l’Astrologia tradizionale: non esistono più pianeti benefici o malefici, aspetti belli o brutti, segni buoni o cattivi. Ogni elemento di un tema natale ha in sé potenzialità che si trovano al di là di ogni giudizio moralistico, esse semplicemente “sono”. Spetterà poi alla libera volontà e conoscenza della persona scegliere se utilizzarle in modo consono al modello archetipo di realizzazione della sua singolarità, oppure se volgere le doti creative in intendimenti egoistici e distruttivi. Niente in un tema natale,*** insiste Rudhyar, può indicare se la persona sceglierà l’una o l’altra via: carte particolarmente intense o complicate dicono semplicemente che tanto più sofferta e difficile sarà la via da seguire, tanto più piena e soddisfacente sarà la sintesi finale.***
La mia ASTROLATRIA, si distacca da questo orientamento decisamente fideista di Rudhyar, non a caso Sagittario doc, e insiste sulle logiche di cambiamento dei “sigilli mentali” codificati:le indicazioni base del tema natale devono essere “dinamizzate” con varie tecniche (progressioni e transiti per esempio), che indicano i tempi e i modi (soggettivi gli uni, oggettivi gli altri), che l’individuo farebbe bene a seguire per sintonizzarsi sui ritmi della vita universale, nel suo fluire attraverso tutte le cose. Accelerare o ritardare tali periodi porta a degli scompensi che si manifestano sul piano psicologico come veri e propri complessi, nevrosi, psicosi. Dato che nella società attuale come in quella passata, le persone nascono già condizionate da una serie di fattori precedenti, in un modo che sfugge al loro controllo, e dato che il primo sviluppo personale è fortemente influenzato da tutta una catena di mancate realizzazioni e frustrazioni accumulatesi da generazioni, il mio concetto di metodica astrologica sa bene che complessi e nevrosi sono inevitabilmente presenti in ciascuno di noi.
In conclusione si può quindi affermare che secondo l’approccio umanistico, a cui aderisco pienamente, il valore dell’Astrologia natale non sta tanto nel predire eventi o nell’analizzare caratteri, quanto nell’agire come strumento di attualizzazione del potenziale individuale, ed eventualmente anche di auto-trascendenza (Nadir), aiutando la persona a realizzare la sua singolarità archetipa insieme alla sua compartecipazione armonica con il Tutto. E ciò mi porta verso quella che è la dimensione ultima della “mia” Astrologia: uno strumento cioè, di indagine metafisica della creazione, un sistema meditativo ed estatico, profondamente “esoterico” sia nella sua essenza che nei suoi strumenti. Specie con l’aiuto che essa riceve dalla sapienza cabalistica,l’Astrologia diventa, deve divenire secondo il mio parere, uno studio dell’alfabeto archetipo col quale è stato scritto il DNA dell’universo. Suo tramite vengono tradotti i messaggi di sapienza superiore che “Dio”, o come vogliamo chiamare un’entità che è comunque insita in noi, e non fuori da noi, ha scritto nell’ordine cosmico, e nei quali sono contenuti anche i singoli consigli specifici adatti e diretti a ciascuno di noi, come parte integrante ed essenziale del Tutto. Non bisogna dimenticare inoltre che la scuola umanistica ed esoterica dell’Astrologia pone attenzione non solo ai cicli personali ma anche a quelli collettivi, il più importante dei quali è attualmente il passaggio del punto equinoziale dalla costellazione dei Pesci a quella dell’Acquario, passaggio che segna l’inizio della cosiddetta “Nuova Età”. Smitizzando tante attese di tipo fatalistico, che sono in realtà proiezioni di emozioni collettive, si pone invece l’accento sul fatto che ogni cambiamento non può verificarsi in modo automatico, ma dovrà sempre essere preceduto da una mutazione effettiva sul piano della consapevolezza. Tale mutazione o conversione sarà tanto più facile quanto più favorevole sarà il momento ed il modo “cosmico”: è quindi costante l’attenzione, la lettura e la decifrazione di tutti i “segni dei tempi”, per cogliere le opportunità collettive che aprono la via verso un’umanità nuova e rigenerata…..

dr. Claudio Crespina

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Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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