Camaleontiche emozioni, irridescenti riflessi che sfiorano la nostra aura e coinvolgono i sensi… IL NETTUNO astrologico è il senso più autentico della poetica nella sublimazione artistica del Tutto intorno a noi…visibile e invisibile contemporaneamente, come particella subatomica che è anche onda simultaneamente, agli occhi della mente, non più razionalizzata ma irradiata nelle alte sfere vibrazionali dell’essenza dell’essere che è il Nadir dell’uomo.
BISOGNA DIRE CHE il DIO NETTUNO, SIGNORE INVIOLABILE DEGLI OCEANI, migliore presentazione alle nostre latitudini non poteva certamente esibire: la più GRANDE E SPETTACOLARE NEVICATA SU ROMA da 30 anni e passa a questa parte. Finivo la prima parte affermando che l’acqua di Nettuno, collegata a questi transiti contemporanei, di Plutone e di Urano, dai quali non si può scindere, per valutare una corretta e attenta analisi del suo
momento planetario, causerà inondazioni, inquinamento atmosferico, terremoti, alluvioni e nevicate insolitamente abbondanti, proprio come quella appunto su Roma, ma anche e non casualmente lo sconvolgente affondamento del CONCORDIA, la nave ammiraglia di “Costa Crociere”, incagliatasi incredibilmente su uno “scoglietto” di fronte l’isola del Giglio (una nave che da la sensazione di essere più grande della stessa isola..!!), causando morti e dispersi, senza una vera motivazione accettabile, per ora addossata all’inadempienza e alla leggerezza di un comandante (Scorpione..) assolutamente “improbabile”…(per come i media ce lo hanno frettolosamente presentato: un delinquente, incompetente e vigliacco), che rappresenta, astrologicamente parlando, l’attivazione esternata del settile di Nettuno, a fine Aquario (29°54′..) quindi cuspide 0°Pesci, (affondamento della nave in mare) con il Plutone capricorniano (morte e responsabilità del comandante), quadrato all’Urano arietino (scontro improvviso sullo scoglio). L’ingresso di Plutone in Capricorno alla fine del 2008, ha coinciso con l’innesco della grave crisi finanziaria globale, dovuta ad una estremizzazione del sistema liberista-capitalista occidentale messa in atto negli anni ’80 con Plutone in Scorpione (suo segno di domicilio) e portata poi alle sue estreme conseguenze tra la seconda metà degli anni ’90 e i primi anni 2000 sotto l’influsso espansionistico del Sagittario. L’austero e saturniano Capricorno tenderà ora a riportare tutti coi piedi per terra, ma con modalità ancora tutte da definire ma certamente non riflessive e attendiste: in concomitanza alla forza uraniana e al settile nettuniano si apriranno scenari deliranti, che riorienteranno una nuova via per risorgere, (speriamo…!!) dalle ceneri del vecchio sistema di potere, ormai obsoleto e consunto, da uomini privi di scrupoli e di senno umanitario ai quali proprio il settile nettuniano-plutoniano infonderà, con le buone o le cattive, la necessaria dose di apertura al nuovo sistema epocale solo dopo aver distrutto definitivamente il vecchio e i suoi incalliti cultori. Nettuno viaggia in questo periodo, come detto, semisestile ad Urano e si dondolerà lentamente al settile (51*418,’)
con Plutone…per i prossimi due, tre anni ca. Il settile,è spesso indicatore di fatalità. Ovvero di qualcosa che va sperimentato e a cui non si può sfuggire. Che può portare a soluzioni insolite pur di trovare risposta a entrambe le energie o spinte che sono in azione.
Gli uomini che hanno più di un settile sono in fondo chiamati a far grandi cose o cose importanti per sé, ma ancor di più per l’umanità in genere.
Questo aspetto suggerisce una fatalità in atto che sfugge al controllo della persona.
Nel settile troviamo sia una potenza di immortalità, sia la possibilità di un destino storico e collettivo. Dobbiamo comunque sottolineare che si tratta solo di una potenzialità: la realizzazione dipende anche da dove il settile cade. Il settile quindi può essere un seme da gettare per far nascere in se stessi o negli altri nuovi programmi di vita. Si può anche dire che il settile implica una specie di complessità psicologica o coercizione spirituale, e in questo senso si può considerare un’espressione del fato. Se una persona però non realizza certi elementi indicati nel settile è molto probabile che nasca una frustrazione che rimane fin quando il soggetto non raggiunge la sua meta.
Gli uomini che hanno più di un settile sono in fondo chiamati a far grandi cose o cose importanti per sé, ma ancor di più per l’umanità in genere.
Questo aspetto suggerisce una fatalità in atto che sfugge al controllo della persona.
Nel settile troviamo sia una potenza di immortalità, sia la possibilità di un destino storico e collettivo. Dobbiamo comunque sottolineare che si tratta solo di una potenzialità: la realizzazione dipende anche da dove il settile cade. Il settile quindi può essere un seme da gettare per far nascere in se stessi o negli altri nuovi programmi di vita. Si può anche dire che il settile implica una specie di complessità psicologica o coercizione spirituale, e in questo senso si può considerare un’espressione del fato. Se una persona però non realizza certi elementi indicati nel settile è molto probabile che nasca una frustrazione che rimane fin quando il soggetto non raggiunge la sua meta.
Il Nettuno governatore dei Pesci descrive la natura mistica, devota del segno. Il governatore Nettuno allude ad un’altra dimensione della connettività che può essere descritta come la parte in tutti noi che fin dall’inizio non ha mai voluto incarnarsi e brama ritornare alla mancanza di forma e all’oblio, o sperimentare la salvezza e redenzione mistica. I Pesci descrivono una vasta serie di sentimenti, l’intero spettro dalla felicità divina al divino scontento. Nettuno governa le droghe e l’alcool e qualsiasi dipendenza ci aiuti a perderci e fuggire dal mondo. La “realtà” è spesso troppo difficile, brutale e restrittiva per i Pesci.Le sue energie plastiche, entreranno nella vita di tutti noi apportando delle profonde ed importanti modifiche sull’andamento generazionale dei nostri percorsi di vita. Le sue peculiarità sono legate ad un concetto spirituale di evoluzione, ad un abbraccio cosmico che, attraverso flussi di emozioni, dovrà lentamente entrare nelle nostre esistenze. Nettuno parla con il linguaggio lontano delle stelle antiche e si insinua, senza forzare, nel destino di tutti noi abitanti di questa terra roteante nell’Universo utilizzando la paranormalità, per chi ancora non si rende conto della sua “normalità” evasiva la realtà fenomenica tout court. Comprendere il suo dialogo silente, quindi non sarà da tutti. il pianeta blù raggiungerà la nostra anima attraverso il chakra della corona e attraverserà il nostro corpo ripulendolo da tutte le disarmonie che troverà.
Si muove impercettibilmente, le sue frequenze vibratorie non sono da tutti avvertite a livello cosciente perché la richiesta è di essere consapevoli della propria esistenza, della propria spiritualità. L’uomo è sempre stato molto più interessato al benessere materiale che a quello spirituale ed è per questo che attualmente l’economica mondiale sta avendo dei grossi scossoni, sta entrando in crisi perché non si vive la parte trascendente dell’esistenza, non si aprono i canali emotivi per ascoltare i messaggi dell’Universo…che il Nettuno dei cieli sa esprimere solo coi suoi impulsi vibratori ai quali dovremo aderire se vorremo …”salvarci”. Il dio del mare, ora è entrato nel segno più mistico dello Zodiaco e ci insegnerà a vivere ad un’ottava superiore, la nostra, a volte incomprensibile, esistenza. Lui sarà l’Angelo delle energie cosmiche e potrà aprirci il varco per l’Eternità a chi saprà udirne la voce rarefatta dale sue atmosfere sognanti e irreali.
Le simbologie di Nettuno
Le metamorfosi
L’irrequietudine
L’equilibrio interiore
La scissione dalla realtà
L’avventura
La capacità di accettare i cambiamenti
La capacità di adattamento
L’illusione
La confusione
La voglia di fuggire
La fantasia
Il lontano geografico
Il lontano spirituale
Il lontano filosofico
La droga
L’alcool
Il misticismo
La musica
La moda
La fantasia
Il mare
Il liquido amniotico
Il sistema immunitario
Esaltazione: Aquario
Domicilio primario:Pesci
Domicilio base: Sagittario
Caduta: Leone
Esilii: Vergine e Gemelli
Domicilio primario:Pesci
Domicilio base: Sagittario
Caduta: Leone
Esilii: Vergine e Gemelli
Nettuno, forse il pianeta più difficile da inquadrare. Fuggitivo, irrequieto e imprendibile, ha in sé grazie alla simbologia di metamorfosi – che significa proprio cambiamento di forma – tutte le forme possibili, ma anche la volontà di non fossilizzarsi in una forma o corpo per l’eternità. Rappresenta l’uomo che si tramuta in quaglia o in arbusto, ma è anche il rospo che diventa principe. L’impalpabile pianeta porta al genere umano la capacità di vedere gli spettri, immaginari o reali essi siano, e di captare tutto quanto l’occhio non sa – e non può – cogliere.
E, salvo qualche sporadica e a volte discussa apparizione di entità divine, certo il creatore non si manifesta tanto facilmente ai comuni mortali anche se, a detta di tutte le religioni, permea ogni cosa, ci dice con analisi attenta M. Michelini, collega eccelso, seguace imperterrito della grande Lisa Morpurgo.
Come ha affermato Newberg,«la meditazione disattiva le sensazioni dal mondo esterno e fa sperimentare l’unione con l’universo» e – aggiungo io, continua Michelini, – disattiva soprattutto il contatto col quotidiano che spesso ci allontana da una visione complessiva della vita, nostra e dell’intero genere umano.
Ipotizzo quindi che un’intuizione nettuniana segni la nascita dell’idea, o delle idee, fondatrici delle religioni, di norma frutto della “visione” da parte di una personalità eccezionale che, al momento della cosiddetta “illuminazione” si discosta in gran parte dalla mentalità corrente, troppo proiettata alla conservazione dello status quo, ossia dalla massa-casa sesta.
Applicando la dialettica degli opposti, ciò che Nettuno ha colto o immaginato in campo religioso nella sua sede Pesci, sarà l’Y della Vergine a cercare di frenarlo e assimilarlo, ossia tenterà di cristallizzarlo per l’eternità (cfr.M. Michelini).
E, salvo qualche sporadica e a volte discussa apparizione di entità divine, certo il creatore non si manifesta tanto facilmente ai comuni mortali anche se, a detta di tutte le religioni, permea ogni cosa, ci dice con analisi attenta M. Michelini, collega eccelso, seguace imperterrito della grande Lisa Morpurgo.
Come ha affermato Newberg,«la meditazione disattiva le sensazioni dal mondo esterno e fa sperimentare l’unione con l’universo» e – aggiungo io, continua Michelini, – disattiva soprattutto il contatto col quotidiano che spesso ci allontana da una visione complessiva della vita, nostra e dell’intero genere umano.
Ipotizzo quindi che un’intuizione nettuniana segni la nascita dell’idea, o delle idee, fondatrici delle religioni, di norma frutto della “visione” da parte di una personalità eccezionale che, al momento della cosiddetta “illuminazione” si discosta in gran parte dalla mentalità corrente, troppo proiettata alla conservazione dello status quo, ossia dalla massa-casa sesta.
Applicando la dialettica degli opposti, ciò che Nettuno ha colto o immaginato in campo religioso nella sua sede Pesci, sarà l’Y della Vergine a cercare di frenarlo e assimilarlo, ossia tenterà di cristallizzarlo per l’eternità (cfr.M. Michelini).
A Nettuno è affidato il compito specifico di sciogliere, dissolvere le strutture più rigide del nostro Io e trasformare certe risposte emotive, facendo intravedere nuovi orizzonti sentimentali, spirituali, artistici, impalpabili, in definitiva “magici”.
Ne derivano esperienze di emozionanti o sofferte e solo dopo il transito si può comprendere con chiarezza l’entità degli effetti. Prima a volte è difficile capire che cosa sta succedendo. Capire, per esempio, nel caso di un passaggio di Nettuno su Venere, se si è vissuto un grande amore o una grande illusione; ma una cosa non esclude l’altra; è questa in fondo la grande lezione di Nettuno, che sovverte completamente i criteri tradizionali di mostra che non esiste una verità sola. Il transiti [armonici] positivi sul Sole allargano la coscienza, su Venere e sulla Luna arricchiscono la sensibilità e il senso estetico, su Marte e Giove sviluppano la generosità e lo spirito di gruppo; e poi, comunque, sono passaggi che abbattono le frontiere perché si esce dalla propria sfera di esperienze o materialmente, attraverso gli viaggi e contatti con nuovi ambienti, o intellettualmente, con un ampliamento degli interessi. E quante vacanze esotiche o ecologiche, quante “conversioni” al sentimento religioso nascono con un Nettuno ispiratore!
I rischi dei passaggi poco armoniosi sono facilmente prevedibili: la lucidità si appanna, l’intuizione è ingannevole, la fantasia se ne va a briglia sciolta, provocando abbagli, e le emozioni sono difficili da gestire.[A meno che uno non sublimi le inquadrature e le opposizioni o nel proprio tema natale siano questi due pianeti ben messi…]. E poi si può perdere, materialmente o psicologicamente, qualche punto di appoggio fondamentale. Così che, quando ci si ritrova smarriti e temporaneamente senza radici, si cercano soluzioni improvvisate o un rifugio qualsiasi. A volte è il rifugio tra le braccia di qualcuno che approfitta della situazione di plagiabilità in cui si è caduti; oppure è il rifugio nell’alcol, nel tranquillante o anche nella depressione, che è pur sempre un SOS inviato all’esterno. Per esempio, un aspetto [disarmonico] negativo di Nettuno col sole o la luna in “oroscopi “in cui il pianeta è forte è spesso all’origine di certi periodi di isolamento e incomunicabilità che gravano sui rapporti sociali e affettivi. Se invece Nettuno non ha un peso consistente nel tema natale, i suoi transiti agiscono in modo meno incisivo: se mai determinano una certa disponibilità a compromesso (se è su Sole e Mercurio), all’infedeltà (su Venere), alla rinuncia un po’ passiva (su Marte); oppure ci si trova momentaneamente vittime di manovre poco chiare da parte di altri.
Ne derivano esperienze di emozionanti o sofferte e solo dopo il transito si può comprendere con chiarezza l’entità degli effetti. Prima a volte è difficile capire che cosa sta succedendo. Capire, per esempio, nel caso di un passaggio di Nettuno su Venere, se si è vissuto un grande amore o una grande illusione; ma una cosa non esclude l’altra; è questa in fondo la grande lezione di Nettuno, che sovverte completamente i criteri tradizionali di mostra che non esiste una verità sola. Il transiti [armonici] positivi sul Sole allargano la coscienza, su Venere e sulla Luna arricchiscono la sensibilità e il senso estetico, su Marte e Giove sviluppano la generosità e lo spirito di gruppo; e poi, comunque, sono passaggi che abbattono le frontiere perché si esce dalla propria sfera di esperienze o materialmente, attraverso gli viaggi e contatti con nuovi ambienti, o intellettualmente, con un ampliamento degli interessi. E quante vacanze esotiche o ecologiche, quante “conversioni” al sentimento religioso nascono con un Nettuno ispiratore!
I rischi dei passaggi poco armoniosi sono facilmente prevedibili: la lucidità si appanna, l’intuizione è ingannevole, la fantasia se ne va a briglia sciolta, provocando abbagli, e le emozioni sono difficili da gestire.[A meno che uno non sublimi le inquadrature e le opposizioni o nel proprio tema natale siano questi due pianeti ben messi…]. E poi si può perdere, materialmente o psicologicamente, qualche punto di appoggio fondamentale. Così che, quando ci si ritrova smarriti e temporaneamente senza radici, si cercano soluzioni improvvisate o un rifugio qualsiasi. A volte è il rifugio tra le braccia di qualcuno che approfitta della situazione di plagiabilità in cui si è caduti; oppure è il rifugio nell’alcol, nel tranquillante o anche nella depressione, che è pur sempre un SOS inviato all’esterno. Per esempio, un aspetto [disarmonico] negativo di Nettuno col sole o la luna in “oroscopi “in cui il pianeta è forte è spesso all’origine di certi periodi di isolamento e incomunicabilità che gravano sui rapporti sociali e affettivi. Se invece Nettuno non ha un peso consistente nel tema natale, i suoi transiti agiscono in modo meno incisivo: se mai determinano una certa disponibilità a compromesso (se è su Sole e Mercurio), all’infedeltà (su Venere), alla rinuncia un po’ passiva (su Marte); oppure ci si trova momentaneamente vittime di manovre poco chiare da parte di altri.
NETTUNO E IL DIO MITICO POSEIDON
Quali sono, come e da che cosa, nascono le qualità attribuite dall’astrologia all’invisibile gigante blu?
Nettuno ha più di un mito di riferimento: è Dioniso, il dio dell’estasi, oppure è Orfeo, il musicista e poeta ma è più conosciuto come Poseidone, figlio di Cronos, quella divinità greca che divorava i figli per evitare (come diceva una profezia) di esser da loro detronizzato. Si narra che vivesse in un grande palazzo sottomarino al largo di Egea in Eubea. Viaggiava su un cocchio d’oro trainato da cavalli bianchi dalla criniera d’oro. Come scorta aveva le creature degli abissi.
Cominciamo però dalla storia del culto che più lo rappresenta: Poseidon. Poseidon è una divinità antichissima, il cui culto, esteso su tutta la Grecia già dall’età del bronzo, toccherà la penisola italica prima sotto il nome di Nethuns presso gli etruschi poi di Nettuno presso i romani. Le sue qualità rimangono invariate anche se nei primi culti associati a Poseidon non si parla espressamente di una divinità del mare. Il dio diviene particolarmente importante nel pantheon greco tra il III e il IV secolo a.c. e nella Grecia micenea viene citato come scuotitore della terra. I racconti che lo vedono protagonista narrano infatti che con il suo tridente può scuotere la terra, muovere le maree, provocando terremoti e maremoti, inghiottendo uomini e navi. Poseidon è allo stesso modo il dio che salva i marinai in viaggio, che fa giungere sani e salvi i viaggiatori, attraccare le navi in una terra sicura. Tale è la sua Potenza che può decidere la buona e la cattiva sorte degli umani ma le sue decisioni sono imprevedibili. Signore della terra e del mare, Poseidon è all’origine colui che inghiotte le isole e le città così come quello che le fa comparire dalla massa marina dando attracco e salvezza ai naviganti. Miraggio di sventura e di salvezza, l’operato del dio è talmente spiazzante che a Poseidon e poi a Nettuno si attribuirà lo stesso potere di far sorgere la pazzia o lo squilibrio mentale negli esseri umani al pari di Dioniso e delle Menadi.
Cominciamo però dalla storia del culto che più lo rappresenta: Poseidon. Poseidon è una divinità antichissima, il cui culto, esteso su tutta la Grecia già dall’età del bronzo, toccherà la penisola italica prima sotto il nome di Nethuns presso gli etruschi poi di Nettuno presso i romani. Le sue qualità rimangono invariate anche se nei primi culti associati a Poseidon non si parla espressamente di una divinità del mare. Il dio diviene particolarmente importante nel pantheon greco tra il III e il IV secolo a.c. e nella Grecia micenea viene citato come scuotitore della terra. I racconti che lo vedono protagonista narrano infatti che con il suo tridente può scuotere la terra, muovere le maree, provocando terremoti e maremoti, inghiottendo uomini e navi. Poseidon è allo stesso modo il dio che salva i marinai in viaggio, che fa giungere sani e salvi i viaggiatori, attraccare le navi in una terra sicura. Tale è la sua Potenza che può decidere la buona e la cattiva sorte degli umani ma le sue decisioni sono imprevedibili. Signore della terra e del mare, Poseidon è all’origine colui che inghiotte le isole e le città così come quello che le fa comparire dalla massa marina dando attracco e salvezza ai naviganti. Miraggio di sventura e di salvezza, l’operato del dio è talmente spiazzante che a Poseidon e poi a Nettuno si attribuirà lo stesso potere di far sorgere la pazzia o lo squilibrio mentale negli esseri umani al pari di Dioniso e delle Menadi.
Presente molto prima di Giove tra le divinità venerate in Grecia (il suo culto risalirebbe addirittura del XIII sec. a.c.), Poseidon diverrà espressamente il dio del mare in connessione al racconto mitico in cui il mondo viene diviso in tre regni: Cielo, Terra e Mare. Saturno, padre degli dei, assegnerà allora il Cielo a Giove, il sottosuolo ad Ade e i mari a Nettuno. La superficie della terra così come il monte Olimpo saranno invece oggetto di governo comune delle tre divinità. La sua ambizione a conquistare le terre emerse e il carattere impulsivo del dio del mare, lo mettono, come farà la tradizione astrologica, in connessione con la forza della psiche, gli impulsi inconsci della dinamica eros-tanathos che in essa sono celati. (Cfr.E. Mantovani)
Come il suo regno acquatico, la sua influenza non ha confini né contorni precisi. Il suo reame è ricco, variegato multiforme; lo stesso Poseidon, prima ancora del fratello Giove, è una divinità trasformista che può assumere qualsiasi forma per conquistare ciò che l’impulso gli suggerisce o per arrivare nei meandri più lontani e reconditi dell’Universo. Non per nulla egli è il padre del leggendario destriero alato Pegaso, archetipo dell’Immaginazione la cui potenza può trasportare da un luogo all’altro in un battibaleno ed eludere così il tempo e lo spazio.
Poseidon è il sovrano della profondità, la sua potenza può innalzare verso le cime più alte dell’Illuminazione così come precipitare chi ne è soggetto verso i più sordidi abissi dove la ragione si perde avviluppata dai mostri dell’inconscio. La sua corte leggendaria è composta da naiadi, fauni, tritoni, mostri marini, fatiscenze delle psiche in attesa di emergere in forme e generi definiti. Le forme ibride e promiscue del seguito nettuniano mettono in relazione il suo regno non solo con ciò che giace nel sub-conscio in attesa di emergere a forme definite, ma anche con la grande potenzialità creativa della psiche, mare in cui ricordi e impressioni presenti, passate e forse anche future sono detenuti e si rimescolano in continuazione. Nel mare nettuniano è dunque contenuta una grande sapienza, un serbatoio da cui la mente può attingere, con la coscienza che si tratta di una sorgente senza limiti e confini, e dunque di un non-territorio dove ci si può perdere, esigendo i concetto del reale come sfumati o assolutamente inesistenti dando il predominio assoluto a quella che la scienza chiama paranormalità o metafisica della mente. La visione nettuniana è simile all’osservazione di un oggetto attraverso l’acqua: i contorni appaiono fluttuanti ed emergono nuove possibili forme dell’oggetto stesso che prima appariva solido e definito sulla terra emersa. La potenza nettuniana rivela alcune caratteristiche peculiari dell’elemento acqua: il suo potere al tempo dissolvente e fecondante, capace di aggregare gli elementi in essa disciolti in nuove forme. Tutto ciò che è imprevisto, difficile da definire e afferrare con una presa salda, ricade astrologicamente sotto il dominio del dio del mare associato al pianeta, ancora ad ora, più distante del sistema solare….dopo la decisione di declassare Plutone che per gli astrologi rimane invece pianeta a tutti gli effetti e quindi definisce il limite del sistema solare conosciuto. La posizione del pianeta Nettuno nel sistema solare lo mette infatti in relazione con la dissoluzione dei mondi concreti e visibili, rappresentati dai corpi celesti che giacciono entro l’orbita di Saturno, e con la conquista di un nuovo spazio interiore, la cui entità è inestimabile (il pianeta successivo a Saturno, Urano, rappresenterebbe la rottura e la disintegrazione di tali mondi materiali).
Questo spazio, non afferrabile esteriormente, è il mondo della psiche, potenza interiore incommensurabile che solo con coscienza e con una solida presa sul mondo concreto si può conoscere e governare. Diversamente, il regno di Poseidon è pieno di tranelli, inganni, illusioni che dilatano e restringono inaspettatamente i confini delle cose conosciute rendendole estranee e minacciose, allontanando l’osservatore incauto da ogni certezza e sicurezza concreta.(cfr.E. Mantovani)
La sua influenza attraverso la personalità può essere associata al desiderio che agguanta chi si sente attratto verso la scoperta di mondi nascosti, di chi percepisce la presenza silenziosa di altre dimensioni che giacciono insieme e parallelemente a quella visibile. La via dell’Immaginazione e dello sviluppo delle qualità più subliminali della mente che prende coscienza e gestione del mondo dell’invisibile, richiede tuttavia impegno e dedizione. Spalancati i confini del corpo si apre un abisso senza limiti che si estende in infinite direzioni: è lo spazio dell’anima con tutti i suoi attaccamenti e le sue infinite possibilità. Nel mare silenzioso dell’abisso nettuniano giocano potenti le immagini e le visioni che aprono la mente al simbolo, alla percezione, alla corrispondenza e all’analogia, linguaggi capaci di decontestualizzare le situazioni e gli oggetti, di allacciare rapporti tra cose, luoghi e fatti lontani, di far comunicare ciò che è infinitesimalmente piccolo con ciò che è incommensurabilmente grande. La coscienza del legame tra tutte le cose e le dimensioni del mondo, visibili ed invisibili, è sicuramente un attributo dell’archetipo nettuniano il quale, anche astrologicamente, è associato egualmente a manifestazioni di compassione, comprensione, immedesimazione, fusione e grazia assoluta dell’illuminazione.
La sua metafisica è tale solo perchè non riusciamo ad utilizzarlo nello schema astrologico come andrebbe utilizzato, per questo risulta così evanescente, paranormale. Lo è in quanto l’uomo aderisce alla sua lezione utilizzando i suoi soliti meccanismi di difesa, legata alla logica saturniana, che evidentemente non consente una lettura “oltre” delle dinamiche ondivaghe di Nettuno, il quale pretende un vocabolario assolutamente “alieno” per la sua corretta traduzione, altrimenti indecifrabile. Non servono gli occhi della mente, ma la risonanza vibratoria dell’epifisi, antenna umana in relazione continua con le onde universali della galassia a cui apperteniamo: la VIA LATTEA. Ma come entrare in questo mondo avvolgente, straordinariamente potente, immenso e creativo senza esserne irrimediabilmente attratti, fagocitati, travolti e sopratutto senza una comprensione reale degli effetti..???
La sua metafisica è tale solo perchè non riusciamo ad utilizzarlo nello schema astrologico come andrebbe utilizzato, per questo risulta così evanescente, paranormale. Lo è in quanto l’uomo aderisce alla sua lezione utilizzando i suoi soliti meccanismi di difesa, legata alla logica saturniana, che evidentemente non consente una lettura “oltre” delle dinamiche ondivaghe di Nettuno, il quale pretende un vocabolario assolutamente “alieno” per la sua corretta traduzione, altrimenti indecifrabile. Non servono gli occhi della mente, ma la risonanza vibratoria dell’epifisi, antenna umana in relazione continua con le onde universali della galassia a cui apperteniamo: la VIA LATTEA. Ma come entrare in questo mondo avvolgente, straordinariamente potente, immenso e creativo senza esserne irrimediabilmente attratti, fagocitati, travolti e sopratutto senza una comprensione reale degli effetti..???
Sicuramente occorrerà conoscere il linguaggio della psiche che, come ho detto, è soprattutto un linguaggio silenzioso in cui le immagini, il sogno, le visioni e dunque gli stati della coscienza giocano un ruolo fondamentale. Nell’epoca dello scatenamento delle facoltà psichiche sarà necessario avere confidenza con la materia e conoscere le sue proprietà per distinguere gli stati di coscienza attraverso cui la psiche si manifesta. Agli stati di coscienza che vanno dal sonno profondo alla veglia corrispondono altrettante percezioni diverse del mondo e delle cose. Diversi stati di coscienza corrispondo ad altrettante dimensioni in cui il tempo, lo spazio, la materia hanno entità diverse: si dilatano e si restringono. È un percorso che va dal visibile all’invisibile, dall’esistente al non esistente, un sentiero dove si celano mondi infiniti e sconosciuti che coesistono nello stesso momento e che sono intrinsecamente legati tra di loro….(interessante a questo proprosito la ricerca dallo psichiatra S. Grof, naturalizzato americano, sugli stati olotropici, suo campo di studio, della coscienza). Ogni giorno, quando ci addormentiamo e cadiamo in sonno profondo per poi risvegliarci il mattino dopo, percorriamo i sentieri di Nettuno. I sogni, gli incubi, le visioni che ci appaiono in stati di coscienza diversi sono i riflessi della nostra psiche. La psiche, come il regno di Nettuno, è un serbatoio immenso in cui si può attingere all’infinito e in cui si ci si può perdere e naufragare come un nuotatore incauto che si addentra nell’Oceano incurante delle maree e delle correnti che lo spingono sempre più lontano dalla riva… Le memorie contenute nella psiche possono scatenare tremendi terremoti, richiamare forze capaci di scuotere l’intera umanità. Ma per governare tale potenza occorre fermezza e la conoscenza delle correnti da cui invisibilmente è generata e da cui inaspettatamente emerge.
Se Nettuno al pari di Dioniso è, nel mito, capace di causare la follia ele più deterrenti degenerazioni psichiche, ciò è sicuramente dovuto al fatto che la sua influenza scuote energie cosmiche assopite nell’uomo, risveglia la coscienza dell’assoluto e con essa il possibile delirio che ne può derivare. Nell’interpretazione astrologica l’influenza nettuniana può essere ben governata dal senso di misura e dall’umiltà che solo possono contrastare i deliri di onnipotenza e onniscienza che la visione nettuniana può provocare. Essi possono paragonarsi ai nostri tempi al dilagare di visionari, santoni, spiritisti, spiritualisti spesso privi di attraccamento, misura e direzione, vittime delle loro stesse tremende visioni. Coloro che inavvertitamente forzano le porte della percezione psichica spesso accusano illusioni di grandezza: i loro poteri portano nomi eccentrici quanto le loro improbabili missioni.
L’ossessione e la possessione psichica sono le inevitabili conseguenze per chi affronta senza cautela il regno del dio dei mari, e possono causare dipendenze gravi e schiavitù da cui è difficile liberarsi.
È interessante almeno citare “i lacci” con cui altri “dei cosmici”, come il vedico Varuna, legavano i mortali che avevano osato sfidare o contraddire la loro potenza, l’indagine qui sarebbe davvero vasta e richiede un articolo a se stante.
L’ossessione e la possessione psichica sono le inevitabili conseguenze per chi affronta senza cautela il regno del dio dei mari, e possono causare dipendenze gravi e schiavitù da cui è difficile liberarsi.
È interessante almeno citare “i lacci” con cui altri “dei cosmici”, come il vedico Varuna, legavano i mortali che avevano osato sfidare o contraddire la loro potenza, l’indagine qui sarebbe davvero vasta e richiede un articolo a se stante.
Termino invece questa indagine sul mito ed il culto di Poseidon/Nettuno, e sulla relativa translitterazione dei suoi significati nel linguaggio astrologico, citando l’importante associazione del culto del dio con l’ORACOLO DI DELFI. Secondo Pausania, scrittore greco antico vissuto intorno al II secolo d.c., Poseidon sarebbe stato custode dell’Oracolo di Delfi prima di Apollo. Al dio dei mari era affidata la sacralizzazione dei nuovi insediamenti urbani attraverso l’Acqua pura che il dio forniva per rendere propiziatori i riti di fondazione delle nuove città. La sua connessione con i misteri oracolari del più importante santuario della Grecia antica, sottolinea vieppiù, com se non bastassero gli archetipi già menzionati, il ruolo di Nettuno/Poseidon come tramite tra l’umano e il divino, il mondo finito e quello infinito, assoluto e onnisciente della Psiche….Le immagini, le visioni, le cantilene trasmesse dalle Pizie provengono dal mare sotterraneo, immenso, nascosto ma onnipresente di Nettuno. La coscienza dell’unità di tutte le cose e della dimensione assoluta e incommensurabile del cosmo è sicuramente un dono che l’influsso nettuniano può portare: la strada verso l’apertura della coscienza cosmica è irta di tranelli e di trappole, di feroci mostri e nemici, dei quali i più temibili risiedono nei meandri della nostra psiche e possono essere da noi stessi, ramite agitazione planetaria, risvegliati.
Allora il pellegrino, a cui si sono aperti gli spiragli della coscienza cosmica, deve attraversare con pazienza, fermezza e umiltà una serie di prove: il tesoro è spesso custodito da potenti mostri tellurici e belve feroci descritte nelle fiabe e nei racconti mitici, simbolo della forza e della potenza che giace in ciascuno di noi nelle profondità della Psiche, una potenza che, come il Drago, può essere conosciuta, domata, sapientemente gestita. Essa è il nostro specchio che rivela il giardino dell’Eden irrimediabilmente perduto e il santo Graal, la cui incessante ricerca, ci sfianca durante tutto il corso della nostra vita mortale…
NETTUNO DIO ASTROLOGICO
Il 4 Aprile 2011 Nettuno è entrato nel segno dei Pesci una prima volta. Qui ha formato un anello di sosta stabile fino al 5 Agosto 2011. Oggi 3 febbraio 2012, come evento epocale ineludibile, è ritornato in Pesci per restarci tredici anni circa. Nettuno è uno dei pianeti governatori del segno dei Pesci, come abbiamo ampiamente visto ed è un pianeta quindi che non ammette confini, concepito per abbracciare ogni cosa e fondersi col tutto, amore e compassione sono il suo messaggio, Nettuno parla un linguaggio profondo e musicale che risuona negli oceani sconfinati dell’inconscio.
La combinazione Nettuno-Pesci richiama tutto ciò che è legato al ‘sottile’, e quindi misticismo, spiritualità, ispirazione, arte, ideali e valori superiori. Potremmo quindi assistere a un notevole risveglio spirituale e idealistico, cosa di cui peraltro ci sarebbe un grande bisogno in un mondo diventato così grossolanamente materialistico e privo di valori superiori come quello attuale. L’arte potrebbe tornare ad avere un ruolo importante, mentre si potrebbero risvegliare doti sensitive latenti in un certo numero di individualità. Nei soggetti poco o mal sintonizzati con i valori nettuniani, la combinazione potrebbe invece favorire confusione, smarrimento e perdita di riferimenti sicuri, e questo potrebbe manifestarsi anche a livello globale in particolare nella prima fase del transito, soprattutto se consideriamo che stiamo attraversando una fase di crisi che presenta molte incertezze e i cui sbocchi sono al momento tutt’altro che chiari, collegati come sono ai due pianeti distruttori per antonomasia cioè Plutone e Urano, stagnanti in segni altrettanto bellicosi. Nettuno in Pesci o in dodicesima casa si trova in particolare risalto. Si trova legato alla Luna, che è in esaltazione nel segno, la qual cosa porta alla persona una profonda sensibilità ed un’acuta capacità intuitiva. L’eccesso di sensibilità che vive il soggetto fa sì che si ritrovi non di rado orientato verso percezioni negative vivendo nello squilibrio, in costante balia delle emozioni proprie e collettive.
Il Nettuno pescino crea ansia e spinge verso un costante desiderio di cambiamento: se il pianeta è ben aspettato, l’individuo riusce a concretizzare i cambiamenti o a sublimare l’inquietudine nelle realizzazioni artistiche ed in particolar modo musicali o legate alla danza, collegamento analogico col mito di Orfeo, se invece Nettuno si presenta leso, la persona andrà incontro a profonde problematiche nell’ambito dell’equilibrio mentale e sarà incline a sviluppare dipendenze da vari generi di sostanze che gli consentano qualle fughe cui tanto anela.
In ambito economico, la presenza del pianeta nel segno rispecchia la mancanza di razionalità: ci sarà la tendenza a farsi trasportare dall’emotività, spendendo il denaro secondo l’ispirazione del momento, il che potrà, non difficilmente, portare a tardivi pentimenti anche se poi molti nativi sono coriacei affaristi e politici di razza (vedere G. Agnelli e B. Craxi…) in quanto “vedono” il loro lato vergineo dell’asse che li sostiene alla nascita, come qualsiasi astrologo, che si ritenesse tale, dovrebbe fare ogni qualvolta si accinge ad analizzare un tema di qualsivoglia individuo: va sempre vista l’asse di riferimento mai il singolo segno o aspetto.
La confusione apportata dal pianeta è spesso trasferita dall’ambito del mentale, dove si rivelerebbe pericolosissima, a quello del reale: si presenta allora la persona che perde puntualmente qualsiasi cosa e che fa della distrazione quasi un modus vivendi, ma che, in questo modo, riesce a mantenere comunque il controllo di sé.
Qui Nettuno si permette di abbandonare il conosciuto e di compiere un balzo verso luoghi interiori inesplorati, perdendo qualsiasi desiderio di catalogazione nei confronti della realtà.
Il Nettuno pescino crea ansia e spinge verso un costante desiderio di cambiamento: se il pianeta è ben aspettato, l’individuo riusce a concretizzare i cambiamenti o a sublimare l’inquietudine nelle realizzazioni artistiche ed in particolar modo musicali o legate alla danza, collegamento analogico col mito di Orfeo, se invece Nettuno si presenta leso, la persona andrà incontro a profonde problematiche nell’ambito dell’equilibrio mentale e sarà incline a sviluppare dipendenze da vari generi di sostanze che gli consentano qualle fughe cui tanto anela.
In ambito economico, la presenza del pianeta nel segno rispecchia la mancanza di razionalità: ci sarà la tendenza a farsi trasportare dall’emotività, spendendo il denaro secondo l’ispirazione del momento, il che potrà, non difficilmente, portare a tardivi pentimenti anche se poi molti nativi sono coriacei affaristi e politici di razza (vedere G. Agnelli e B. Craxi…) in quanto “vedono” il loro lato vergineo dell’asse che li sostiene alla nascita, come qualsiasi astrologo, che si ritenesse tale, dovrebbe fare ogni qualvolta si accinge ad analizzare un tema di qualsivoglia individuo: va sempre vista l’asse di riferimento mai il singolo segno o aspetto.
La confusione apportata dal pianeta è spesso trasferita dall’ambito del mentale, dove si rivelerebbe pericolosissima, a quello del reale: si presenta allora la persona che perde puntualmente qualsiasi cosa e che fa della distrazione quasi un modus vivendi, ma che, in questo modo, riesce a mantenere comunque il controllo di sé.
Qui Nettuno si permette di abbandonare il conosciuto e di compiere un balzo verso luoghi interiori inesplorati, perdendo qualsiasi desiderio di catalogazione nei confronti della realtà.
In AMORE questo transito tenderà A favorire i Segni, gli Ascendenti e i Nadir del Toro, Cancro, Leone, Scorpione, Capricorno, Pesci e annuncia ampliamento della consapevolezza, ricettività, unità spirituale, fusione col tutto, amore totalizzante e sconfinato, grande intesa e feeling di coppia, telepatia, magnetismo, carisma. I nativi del segno, dell’ascendente e del Nadir dei Gemelli, della Vergine e del Sagittario corrono il rischio di cadere in forme di sogno e illusione, possono smarrire il contatto con la realtà, la relazione col partner può sembrare limitante quando invece è in grado di rivelare qualità straordinarie e amore oceanico, c’è la tendenza a sfuggire il confronto o a immaginare una relazione che non esiste; inquietudine, tensione, conflitti.
Nel LAVORO la capacità di discernimento, attribuita da sempre all’opposto segno della Vergine, aiuta a non fare errori di valutazione che potrebbero costare cari, intuito, alta ricettività, percezione extrasensoriale e fenomeni del mondo soprasensibile sembrano guidare la persona a fare scelte sagge e appropriate. Nettuno in Pesci rappresenta la rinascita spirituale e sotto questo cielo si sviluppano e si ampliano gruppi di meditazione, di preghiera, professioni filantropiche, umanistiche, assistenziali, la partecipazione è molto sentita così come la necessità di cooperare per il bene della comunità. Unità, altruismo, carisma, apertura e disponibilità, sensibilità estetica e notevole abilità in campo artistico sono qualità classiche di questo transito coinvolgente. Ricerca scientifica, poesia, uso del colore, pittura e musica raggiungono il potenziale di genio. Questa stella può annunciare investimenti e stanziamenti in campo istituzionale, e segnalare il movimento di capitali di una certa importanza. I segni più favoriti in questo campo sono gli stessi: Toro, Cancro, Bilancia, Scorpione, Capricorno, Pesci. Le stelle segnalano prudenza ai nativi del segno dei Gemelli, della Vergine e del Sagittario, sul lavoro tentativi di manipolazione anche di tipo sottile sono possibili, è opportuno fermarsi a riflettere e discernere, non sottovalutare una situazione poco convincente, attenzione quindi alla confusione, al disordine e alla disorganizzazione, alla pigrizia, a un eccessivo attaccamento al denaro che di contro potrebbe portare all’incapacità di fare buoni investimenti e ad una certa sofferenza economica. Nettuno in posizione disarmonica può indicare la tendenza ad entrare in uno stato confusionale col rischio di perdere il contatto con la realtà.. Prudenza pertanto a questi segni con l’uso del denaro, evitare azioni speculative e rischiose che potrebbero determinare danni di natura sia economica che psicologica.
Nettuno è il pianeta che, agendo dall’interno, ci aiuta a sgretolare quelle barriere che ci dividono dagli altri. E’ il pianeta della metamorfosi, ossia di quella capacità di trasformazione ed evoluzione che accompagna il percorso dell’essere umano.
Nel tema di nascita non rappresenta persone fisiche ma si riferisce a quella possibilità insita in ciascuno di noi, di varcare la soglia del visibile e creare una connessione con il mondo attorno a noi e con le nostre qualità superiori. In Nettuno c’è il misticismo e quell’amore incondizionato che esula dal giudizio e da ogni volontà di ricompensa. Un amore che può riguardare non solo una persona ma anche un’idea, una causa, un’entità religiosa o una fede. Lui insegna a dare senza aspettarsi nulla in cambio. Sotto la sua influenza si perde il senso dell’io e si trova una connessione con quella parte d’infinito alla quale aspiriamo. Dalla casa in cui si trova, nel tema di nascita, descrive come e dove desideriamo mescolarci e dissolverci in qualcosa di più grande rispetto a noi. Il senso del sacrificio scaturisce da un’influenza positiva o negativa di questo pianeta. E’ negativa quando diventa negazione di sé o materia di scambio per ottenere amore e considerazione….
Nel tema di nascita non rappresenta persone fisiche ma si riferisce a quella possibilità insita in ciascuno di noi, di varcare la soglia del visibile e creare una connessione con il mondo attorno a noi e con le nostre qualità superiori. In Nettuno c’è il misticismo e quell’amore incondizionato che esula dal giudizio e da ogni volontà di ricompensa. Un amore che può riguardare non solo una persona ma anche un’idea, una causa, un’entità religiosa o una fede. Lui insegna a dare senza aspettarsi nulla in cambio. Sotto la sua influenza si perde il senso dell’io e si trova una connessione con quella parte d’infinito alla quale aspiriamo. Dalla casa in cui si trova, nel tema di nascita, descrive come e dove desideriamo mescolarci e dissolverci in qualcosa di più grande rispetto a noi. Il senso del sacrificio scaturisce da un’influenza positiva o negativa di questo pianeta. E’ negativa quando diventa negazione di sé o materia di scambio per ottenere amore e considerazione….
NELLA VITA PRATICA: E’ vaga l’influenza di Nettuno nella vita pratica, ciò non toglie che, a modo suo, riesce a farsi sentire.
E’ paragonato alla nebbia e i suoi effetti nei transiti o per la sua vicinanza a uno dei pianeti personali (Sole, Luna, Venere, Mercurio, Marte), sono di disorientamento, confusione, illusione, insicurezza. Può far mancare una visione nitida delle situazioni vissute e questo conduce a scelte sbagliate, errori di giudizio, ansia.
E’ paragonato alla nebbia e i suoi effetti nei transiti o per la sua vicinanza a uno dei pianeti personali (Sole, Luna, Venere, Mercurio, Marte), sono di disorientamento, confusione, illusione, insicurezza. Può far mancare una visione nitida delle situazioni vissute e questo conduce a scelte sbagliate, errori di giudizio, ansia.
A lui appartengono le nostre utopie e dice come potremmo essere ingannati o ingannare perché in lui c’è anche la tendenza alla dissimulazione e all’inganno. Nettuno è “caos” viene da lui quindi l’incapacità di gestire in modo pratico e lineare la propria vita e le proprie cose. E’ legato ai sogni e alla fantasia, ai viaggi, alle dipendenze come ho già sottolineato. In quest’ultima categoria non dobbiamo considerare soltanto la droga o l’alcol, ma anche tutti gli altri tipi di vincoli che portano a una forma di schiavitù.
E’ il pianeta degli artisti e di tutto ciò che riguarda l’arte (teatro e cinema compresi). Nel tema natale delle persone con un talento artistico c’è sempre una posizione importante di questo pianeta. Lui governa tutto ciò che è fisicamente invisibile o intangibile, come il gas ad esempio. Il mare è, naturalmente, sotto la sua protezione, come pure gli ospedali e i luoghi di culto. A tutto questo uniamo le prigioni, le birrerie, i bar. E poi c’è la benzina, i fluidi, i veleni, le armi biologiche, gli anestetici. Nella natura protegge le piante che vivono nell’acqua o vicino ad essa e la fauna marina. Tra le qualità a lui connesse citiamo: trascendenza, redenzione, resa, incantamento, fascino, desiderio struggente, disillusione, confusione, inganno, insicurezza, tendenza alla fuga.
E’ il pianeta degli artisti e di tutto ciò che riguarda l’arte (teatro e cinema compresi). Nel tema natale delle persone con un talento artistico c’è sempre una posizione importante di questo pianeta. Lui governa tutto ciò che è fisicamente invisibile o intangibile, come il gas ad esempio. Il mare è, naturalmente, sotto la sua protezione, come pure gli ospedali e i luoghi di culto. A tutto questo uniamo le prigioni, le birrerie, i bar. E poi c’è la benzina, i fluidi, i veleni, le armi biologiche, gli anestetici. Nella natura protegge le piante che vivono nell’acqua o vicino ad essa e la fauna marina. Tra le qualità a lui connesse citiamo: trascendenza, redenzione, resa, incantamento, fascino, desiderio struggente, disillusione, confusione, inganno, insicurezza, tendenza alla fuga.
Il suo elemento di appartenenza è l’acqua in tutte le manifestazioni possibli, ivi compresi i liquidi di ogni specie e forma.
NETTUNO e la SALUTE
La ghiandola governata da Nettuno è l’epifisi (o Pineale). Nel corpo è di sua competenza il citoplasma, i leucociti, il liquido amniotico e il sistema linfatico. Le malattie infettive e i virus sconosciuti sono direttamente a lui associati, così come le allergie, l’alcolismo e la tossicodipendenza. Ci sono poi le intossicazioni da veleni, problemi con l’anestesia, le intossicazioni. Inoltre ha un’attinenza con gli incidenti in mare o a causa dell’acqua. …(vedi il già citato ammaraggio del Concordia….!!!). Come ampiamente specificato al pianeta sono associati i liquidi, quindi il mare, gli oceani, il siero, i liquidi tipici delle patologie da raffreddamento, le lacrime, il liquido amniotico, lo sperma, il sudore, gli anticorpi e tutto l’apparato immunocompetente.
La ghiandola governata da Nettuno è l’epifisi (o Pineale). Nel corpo è di sua competenza il citoplasma, i leucociti, il liquido amniotico e il sistema linfatico. Le malattie infettive e i virus sconosciuti sono direttamente a lui associati, così come le allergie, l’alcolismo e la tossicodipendenza. Ci sono poi le intossicazioni da veleni, problemi con l’anestesia, le intossicazioni. Inoltre ha un’attinenza con gli incidenti in mare o a causa dell’acqua. …(vedi il già citato ammaraggio del Concordia….!!!). Come ampiamente specificato al pianeta sono associati i liquidi, quindi il mare, gli oceani, il siero, i liquidi tipici delle patologie da raffreddamento, le lacrime, il liquido amniotico, lo sperma, il sudore, gli anticorpi e tutto l’apparato immunocompetente.
Il chakra sul quale ha il dominio è il sesto: quello che riguarda l’intuizione e il pensiero elevato.
Il suo colore è l’indaco e il blu violetto. Le sue pietre sono: fluorite, giada, ametista, sugilite.
Nell’aromaterapia i profumi a questo pianeta associati sono: mirra, rosmarino, ginepro, elicrisio.
Nell’aromaterapia i profumi a questo pianeta associati sono: mirra, rosmarino, ginepro, elicrisio.
NETTUNO E LA LUNA
Pertanto Nettuno ha molte attinenze con la Luna; entrambi governano i liquidi e segni di Acqua; esso è legato alla vita intrauterina; è l’archetipo di ciò che esiste all’inizio e alla fine e in quanto tale esso è l’acqua del liquido amniotico in cui si forma il nostro corpo ed è quella del mare, culla della vita; ma è anche il simbolo di ciò che resterà alla fine: della vita umana – in quanto spirito che si libera – o di un ciclo cosmico. Come per la Luna l’acqua di Nettuno contiene la memoria del passato: individuale, la prima; collettivo, la seconda; ma nell’elemento del pianeta sono già contenuti i germi del futuro; ecco perché un aspetto Luna-Nettuno è spesso medianico, veggente, premonitore. Il confluire della loro acqua diventa dilagante e porta ad aspirazioni estreme: all’unione totale o all’estinzione individuale.
Nettuno è un’espansione che mira alla fusione completa: con l’altro, con l’ideale o con Dio. La Luna è invece “appartenenza”: alla madre, all’immaginazione, alle emozioni. Nettuno, ottava superiore della Luna, qui si definisce come ombra e poi luce; come canale che ci può mettere in comunicazione col tutto, solo se siamo disposti a passare dal niente, perché dove c’è più luce c’è più ombra e allora per conoscere la nostra parte d’ombra dobbiamo muoverci dall’esterno verso l’interno, dal concreto all’immateriale per ritornare lucidi, nuovi nei nostri obiettivi, orientandoci bene nel chiaroscuro delle nostre percezioni del momento che abbiamo scelto di vivere. Negli aspetti Luna-Nettuno la madre diventa colei da cui non ci si può separare (e da cui perciò si dipende), la fantasia è qualcosa che non ha più confini e che può diventare perciò ansia, paura, fobia; l’emozione è un tutt’uno con la percezione. Questo incontro può essere radice dell’ispirazione artistica o dell’estasi mistica ma anche della confusione o della follia; genera un’estrema percettività da cui possono nascere intuizioni telepatiche o suggestioni visionarie; può diventare terreno di proiezione ed esaltazione ma anche di quella che Jung chiama partecipazione mistica.
E’ un aspetto sicuramente difficile e debilitante perché Nettuno rende la Luna come una spugna che assorbe tutto e non riesce più a distinguere ciò che le appartiene e ciò che le è estraneo. Soprattutto non riesce a prendere le distanze dal dolore perché questo, lo abbiamo già detto, è cosmico, diventa parte della sua stessa natura; la sofferenza del mondo diventa così la propria mentre Nettuno incarna il mito del Redentore. Ecco che la Luna sanata dal suo significato di dispensatrice d’emozioni forti, di cercata e spesso frustrata sicurezza materna, di caldo e sicuro rifugio nel liquido amniotico, può insieme a Nettuno e alla forza rigeneratrice del Sole, guidarci nel cammino verso la luce, e farci fluttuare in quell’Acqua della dodicesima, senza affogare ed essere sopraffatti dalla tempesta. Dopo la tempesta c’è la quiete ma l’errore che potremmo fare, entrando in intima connessione con il settimo chakra, è vivere in uno stato di perenne meditazione, perché non c’è equilibrio nella fuga, nel vivere Nettuno e l’ultimo chakra rifugiandosi in droghe, alcool, emblematicamente indicati dal pianeta nel suo aspetto d’evasione dalla realtà. Non possiamo raggiungere l’armonia se ci distacchiamo dalla vita d’ogni giorno con i suoi innumerevoli quesiti e le infinite soluzioni. Non è contemplata la continua astrazione dal presente nel vivere il “qui ed ora” che è sempre in movimento e richiede la lucida presenza mentale sia nel momento dei nostri insuccessi che in quello dei nostri progressi…L’aspetto Luna-Nettuno esprime la nostalgia dolorosa per una madre che non ci abbandonerà mai ed agisce spesso il ruolo della “madre salvifica”: tutti quelli che sono malati, soli o che soffrono diventano “figli” da curare e per cui sacrificarsi; ma questo carico di amore e di pietà può diventare a sua volta una sofferenza da cui si deve fuggire anche a rischio della propria “distruzione”. La dipendenza dalla madre o da questo ruolo materno può allora essere sostituita da quella alle droghe, all’alcool, agli psicofarmaci; oppure cambiando il ruolo del salvatore con quello della vittima o abbandonando la propria identità per viverne un’altra. Luna-Nettuno è di volta in volta intuizione medianica e ispirazione spirituale, annullamento e consapevolezza empatica dei sentimenti altrui; e se la difficoltà a discriminare può confondere i messaggi del proprio inconscio con quelli di un più alto livello di coscienza – la tendenza ad arrendersi volontariamente all’amore, alla sensibilità, alla compassione, dà a quest’aspetto il potenziale necessario a trovare un significato autentico per la propria vita, chiarendone la dimensione spirituale attraverso la realizzazione di un ideale o di una vocazione.
Nettuno è un’espansione che mira alla fusione completa: con l’altro, con l’ideale o con Dio. La Luna è invece “appartenenza”: alla madre, all’immaginazione, alle emozioni. Nettuno, ottava superiore della Luna, qui si definisce come ombra e poi luce; come canale che ci può mettere in comunicazione col tutto, solo se siamo disposti a passare dal niente, perché dove c’è più luce c’è più ombra e allora per conoscere la nostra parte d’ombra dobbiamo muoverci dall’esterno verso l’interno, dal concreto all’immateriale per ritornare lucidi, nuovi nei nostri obiettivi, orientandoci bene nel chiaroscuro delle nostre percezioni del momento che abbiamo scelto di vivere. Negli aspetti Luna-Nettuno la madre diventa colei da cui non ci si può separare (e da cui perciò si dipende), la fantasia è qualcosa che non ha più confini e che può diventare perciò ansia, paura, fobia; l’emozione è un tutt’uno con la percezione. Questo incontro può essere radice dell’ispirazione artistica o dell’estasi mistica ma anche della confusione o della follia; genera un’estrema percettività da cui possono nascere intuizioni telepatiche o suggestioni visionarie; può diventare terreno di proiezione ed esaltazione ma anche di quella che Jung chiama partecipazione mistica.
E’ un aspetto sicuramente difficile e debilitante perché Nettuno rende la Luna come una spugna che assorbe tutto e non riesce più a distinguere ciò che le appartiene e ciò che le è estraneo. Soprattutto non riesce a prendere le distanze dal dolore perché questo, lo abbiamo già detto, è cosmico, diventa parte della sua stessa natura; la sofferenza del mondo diventa così la propria mentre Nettuno incarna il mito del Redentore. Ecco che la Luna sanata dal suo significato di dispensatrice d’emozioni forti, di cercata e spesso frustrata sicurezza materna, di caldo e sicuro rifugio nel liquido amniotico, può insieme a Nettuno e alla forza rigeneratrice del Sole, guidarci nel cammino verso la luce, e farci fluttuare in quell’Acqua della dodicesima, senza affogare ed essere sopraffatti dalla tempesta. Dopo la tempesta c’è la quiete ma l’errore che potremmo fare, entrando in intima connessione con il settimo chakra, è vivere in uno stato di perenne meditazione, perché non c’è equilibrio nella fuga, nel vivere Nettuno e l’ultimo chakra rifugiandosi in droghe, alcool, emblematicamente indicati dal pianeta nel suo aspetto d’evasione dalla realtà. Non possiamo raggiungere l’armonia se ci distacchiamo dalla vita d’ogni giorno con i suoi innumerevoli quesiti e le infinite soluzioni. Non è contemplata la continua astrazione dal presente nel vivere il “qui ed ora” che è sempre in movimento e richiede la lucida presenza mentale sia nel momento dei nostri insuccessi che in quello dei nostri progressi…L’aspetto Luna-Nettuno esprime la nostalgia dolorosa per una madre che non ci abbandonerà mai ed agisce spesso il ruolo della “madre salvifica”: tutti quelli che sono malati, soli o che soffrono diventano “figli” da curare e per cui sacrificarsi; ma questo carico di amore e di pietà può diventare a sua volta una sofferenza da cui si deve fuggire anche a rischio della propria “distruzione”. La dipendenza dalla madre o da questo ruolo materno può allora essere sostituita da quella alle droghe, all’alcool, agli psicofarmaci; oppure cambiando il ruolo del salvatore con quello della vittima o abbandonando la propria identità per viverne un’altra. Luna-Nettuno è di volta in volta intuizione medianica e ispirazione spirituale, annullamento e consapevolezza empatica dei sentimenti altrui; e se la difficoltà a discriminare può confondere i messaggi del proprio inconscio con quelli di un più alto livello di coscienza – la tendenza ad arrendersi volontariamente all’amore, alla sensibilità, alla compassione, dà a quest’aspetto il potenziale necessario a trovare un significato autentico per la propria vita, chiarendone la dimensione spirituale attraverso la realizzazione di un ideale o di una vocazione.
Riassumendo questo complicato archetipo: in astrologia, Nettuno rappresenta l’acqua, (domicilio Nettuno pesci) diurno (sagittario), il giro dello zodiaco è di 164 anni circa, governa principalmente il segno dei Pesci e regge la 12^ casa dell’oroscopo generale. La memoria, i ricordi del passato, la capacita evolutiva, l ‘esilio ed i nemici nascosti sono rappresentazioni del pianeta Nettuno. Per ciò che riguarda l’anatomia e patologia influisce sul sistema nervoso, sulla resistenza alle malattie infettive e tutto ciò che riguarda i liquidi fisiologici (liquido amniotico, midollo spinale). E’ il simbolo di cambiamenti, intrighi, complicazioni, passioni segrete e misteriose, emozioni platoniche, prigionie e ricoveri. L’interpretazione analitica nel Tema dipende dall’’aspetto con altri pianeti nell’oroscopo di nascita, come per tutti gli altri schemi planetari:
se è disarmonico potrebbe significare squilibrio, attrazione per alcool o droga o pericoli per speculazioni al gioco, truffe o perversioni sessuali.
Se si trova in aspetto armonico elargisce forte creatività artistica, religiosità, doti medianiche, chiaroveggenza, comprensione intuitiva, facoltà psichiche, anche paranormali, forte immaginazione, idealismo e spiritualismo.
La casa dove si trova viene considerata “la casa delle grandi prove”, l’ultima dello zodiaco, simbolo del bilancio finale dopo il lungo o breve cammino terreno, quindi anche la capacita di autoanalisi di critica interiore. L’intellettualità del Nettuniano somiglia molto a quello della Luna, in effetti conferisce in prevalenza ispirazione, a volte un’intuizione che può raggiungere la chiaroveggenza e le scienze occulte avendone sottolineato le molte affinità. Manifesta un interesse forte per tutto ciò che riguarda le cose meravigliose, i misteri della vita e della morte, i colpi di genio appartengono principalmente a questo pianeta, se invece è in aspetto negativo depone verso una forte inclinazione alle fantasticherie e all’utopia sentimentale. II Nettuniano è abbastanza dolce, conciliante e molto compassionevole. I suoi sentimenti sono sinceri e profondi. A volte può esserci una sorta di fanatismo che può portare, in alcuni casi, a decisioni estreme. Data questa intensità di sentimenti si potrebbe credere che gli aspetti siano incancellabili, ma non è cosi, poiché Nettuno deve essere comunque considerato come un pianeta di cambiamento. Il Nettuniano è capace oggi di rovinarsi per una donna che lascerà magari poco dopo averla conquistata…..
La stessa cosa può avvenire a proposito di un affare o di un’idea. Le caratteristiche fondamentali di questo Pianeta sono I’instabilità, l’indecisione, la suggestionabilità, l’ infatuazione e le irragionevoli depressioni. Si può attribuire al Nettuniano un magnetismo abbastanza potente che lo rende simpatico e quindi molto socievole, infatti ama la compagnia e possiede il dono di indovinare i pensieri altrui. In aspetto molto negativo è un malinconico sognatore che non riesce ad uscire dalle sue idee fisse e diventa persino insopportabile.
Nel lavoro è certamente più adatto a sforzi intellettuali che a quelli fisici, ma anche in questo caso si direbbe che manca di energia e di regolarità nel suo lavoro, a parte in alcuni casi quando viene spinto da una idea che gli sta a cuore, ma anche in questa fase di esaltazione non dura a lungo. Questo tipo planetario, come quello Uraniano, dovrebbe scegliere un ‘attività che esca un po’ dall’ordinario o interessarsi alla creazione o alla ricerca di nuove scoperte . Se è ben disposto il Pianeta il soggetto potrebbe beneficiare nel corso della vita di circostanze sul piano nazionale o mondiale che lo favoriranno inaspettatamente. Dovrebbe per facilitare il suo successo sforzarsi di sviluppare il suo senso pratico, diffidando delle concezioni non chiare o confuse. Professioni nettuniane sono: poeta, pittore, inventore, romanziere, occultista, chiaroveggente, astrologo, medico, navigatore, marinaio, pescatore.
Nettuno si consulta nel tema per vedere il valore dell’intuizione, delle aspirazioni o tendenze mistiche; per osservare le situazioni che riguardano viaggi per mare, visto che rappresenta l’acqua; per situazioni misteriose o incomprensibili a prima vista, che possono avvenire nel corso della vita….
Nel lavoro è certamente più adatto a sforzi intellettuali che a quelli fisici, ma anche in questo caso si direbbe che manca di energia e di regolarità nel suo lavoro, a parte in alcuni casi quando viene spinto da una idea che gli sta a cuore, ma anche in questa fase di esaltazione non dura a lungo. Questo tipo planetario, come quello Uraniano, dovrebbe scegliere un ‘attività che esca un po’ dall’ordinario o interessarsi alla creazione o alla ricerca di nuove scoperte . Se è ben disposto il Pianeta il soggetto potrebbe beneficiare nel corso della vita di circostanze sul piano nazionale o mondiale che lo favoriranno inaspettatamente. Dovrebbe per facilitare il suo successo sforzarsi di sviluppare il suo senso pratico, diffidando delle concezioni non chiare o confuse. Professioni nettuniane sono: poeta, pittore, inventore, romanziere, occultista, chiaroveggente, astrologo, medico, navigatore, marinaio, pescatore.
Nettuno si consulta nel tema per vedere il valore dell’intuizione, delle aspirazioni o tendenze mistiche; per osservare le situazioni che riguardano viaggi per mare, visto che rappresenta l’acqua; per situazioni misteriose o incomprensibili a prima vista, che possono avvenire nel corso della vita….
Non è certamente casuale che Nettuno rappresenta, dunque, l’inconscio, il misticismo, il sogno, la fantasia e la creazioni di nuove forme d’arte, la psiche e lo psichismo; è componente del genio e quindi esercita la sua influenza in campo artistico, poetico, musicale. ..collegato privilegiatamente com’è al liquido amniotico che tutto avvolge e in cui il Tutto si estende. Simboleggia l’acqua salata del mare e degli oceani e nel corpo rappresenta la vita fetale, il liquido amniotico che regola le difese immunitarie ..opponendosi ai pericoli del mondo esterno…ma è, come ho ampiamente sottolineato, credo, componente stessa della follia, nella forma che Charcot, antesignano di Freud, capì e coniò come problematica isterica, tipica delle sommosse lunari. Fu il poco conosciuto, ma grandissimo Charcot, a dare questa indicazione: l’uomo non era soltanto la sua psiche conscia e la ragione….c’era di più evidentemente…
Lasciate le teorie del sonnambulismo ipnotico e lo sdoppiamento della personalità, la clinica accentrò l’interesse sull’isteria poiché si faceva avanti un nuovo modello della psiche umana basato sulla dualità dei processi psichici consci e inconsci….vero campo amletico di Nettuno in genere ma assolutamente aderente al movimento del segno dei pesci, disegnato con archetipi antitetici nel loro stesso glifo: un pesce va, l’altro torna comunque collegati. Genialità e follia sono a casa loro. Così l’isteria fu, grosso modo, posta nel vastissimo novero delle nevrosi ossessive con sintomi anche fobici, dove esaltazione, suggestione e dipendenze proiettive si mescolavano – nelle spettacolari dimostrazioni di Charcot – alle fantasie più bizzarre e alle avventure creative dei soggetti che si influenzavano a vicenda o subivano i transfert dei medici…E l’isteria fu la perfetta rappresentazione della molteplicità dei piani psichici dinamici. Nettuno apriva nuovi immensi orizzonti del sapere interiore e qui si fondono i due poli “normalità e follia” in una sintesi inscindibile rispetto alla creatività. Diceva Baudelaire: “Il folle ha pena del saggio e da quell’istante l’idea della propria superiorità prende a salire all’orizzonte della sua mente. Ingrandisce poco a poco: si dilata finché non splende come una meteora”…. E Dostoewskij affermava: “Vi giuro, signori, che avere coscienza di troppe cose è una malattia, una vera e propria malattia”….!!! Nettuno dunque parte dal dato psichico e ci dà l’artista geniale sia pure nevrotico, oppure l’ipocondriaco delirante che nega se stesso nel reale sprofondando nella psicosi. Il “doppio”, quasi un conflitto fra l’lo e l’Inconscio, sarà da allora il nucleo vibrante della possibile manifestazione psicologica creativa’: una tendenza alla scissione, specialmente se parliamo di Nettuno in cattivi aspetti con Luna o Urano; oppure al conflitto di opposte tendenze morali o pulsionali o una instaurazione di meccanismi di difesa quali la fuga, il diniego o l’identificazione, particolarmente se parliamo di Nettuno in quadratura al Sole, Marte o Giove. Potremmo addirittura dire: Nettuno o il Doppio. Personalità multiple, dunque. E di contro: maschere e mistificazioni,illusioni. ‘Teatro dell’esistere, essere o apparire….
Non comprenderemo mai Nettuno se non accettiamo questa struttura.
E non lo capiremo se non parliamo di “di-psichismo” o “doppio Io” come afferma Sicuteri. Non si afferra la dinamica nettuniana nel tema natale se non assumiamo il concetto base della dualità della psiche come fu espresso allora, nonché il concetto della psiche come rappresentante di personalità secondarie (l’odierna psiche rimossa). E l’isteria fa prevalere ora questa parte, ora l’altra; fa emergere o sommergere ora una ora l’altra componente: nel malato come nell’artista, nel drogato come nel mistico e così via alternando all’infinito, ora il pesce che va con quello che torna, nell’oceano della mente nettuniana che solo così aprirà le sue porte alla conoscenza evoluta di terza o quarta generazione dove probabilmente queste forze, ora antitetiche, saranno assemblate spontaneamente, come risultanti di un Verbo divino, senza alcuna limitazione duale, alla grandezza infinita della possibilità espressiva nettuniana proprio…per miracol mostrar…alle umane genti!!!
Dr. Claudio Crespina IlNadir