ASTROLOGIA APPLICATA: mutua ricezione Saturno-Plutonica
In questi primi dieci giorni di novembre sta proprio accadendo di tutto: collegati come siamo ad un momento essenziale delle configurazioni astrali presenti in questo periodo estremamente fecondo per un verso e distruttivo per l’altro, come tutto quello che contraddistingue l’archetipo scorpionico legato indissolubilmente ai principi di morte e rinascita. SIAMO ALL’INCREDIBILE … L’anatomia umana non ha finito di rivelare sorprese..Nel 2013 agli albori del XXI° secolo siamo ancora davanti ad una scoperta che ha dell’inverosimile: è stato scoperto un nuovo legamento del ginocchio. Si leggete benissimo, si tratta di una scoperta vera e propria, meglio in realtà una ri-scoperta come vedremo e se non la leggessi coi miei occhi farei fatica a credere se qualcuno mi dicesse dal vivo una simile storia. Per comprendere la portata della notizia, (e la certa meraviglia che esssa possa suscitare in chiunque la legga..) bisogna che ci si renda conto che l’ortopedia, intesa specialmente come cura delle deformità traumatiche, ha origini antichissime;…..
meno antichi i tentativi di curare le deformità congenite. Ippocrate si occupa delle fratture e delle deformità e di argomenti analoghi trattano anche Celso e Galeno; quest’ultimo introduce i termini di scoliosi, cifosi, lordosi e pseudoartrosi. Questo per sottolineare che ognuno può comprendere come e quanti siano stati i ginocchi (o qualsiasi altra parte del corpo..) analizzati, sviscerati, parcelizzati, smontati e rimontati pezzo per pezzo in questi secoli dai tanti chirurghi ortopedici del mondo ed ancora oggi abbiamo qualcosa da evidenziare, da scoprire sulla loro formazione..molecolare…
BEH E’ ESALTANTE…c’è ancora tanto da capire nell’anatomia umana, figuratevi cosa dobbiamo comprendere ancora delle funzioni cerebrali sia materiali..che immateriali legate agli studi profondi sugli emisferi del nostro cervello.
SCOPERTO UN NUOVO LEGAMENTO DEL GINOCCHIO: Il legamento antero-laterale che era stato “dimenticato” da anni.
L’anatomia umana non ha finito di rivelare sorprese quindi. Due chirurghi belgi, Steven Claes e Johan Bellamans hanno infatti scoperto – o per meglio dire “riscoperto” – la presenza di un nuovo legamento nel ginocchio denominato legamento antero-laterale (LAL), che potrebbe giocare un ruolo fondamentale nei casi di instabilità rotatoria. Questa condizione infatti persiste in certi casi nonostante un intervento chirurgico riuscito dopo la rottura del legamento crociato anteriore (LCA).
Uno studio pubblicato sul Journal of Anatomy da due medici del Dipartimento di Chirurgia Ortopedica e Traumatologica degli ospedali universitari di Louvain, in Belgio, fornisce la prima descrizione anatomica precisa di questa “striscia fibrosa e resistente” citata per la prima volta in un articolo apparso nel lontano 1879 scritto dal chirurgo francese Paul Segond e poi del tutto dimenticata. Secondo i due ricercatori dovranno essere condotti degli studi maggiormente approfonditi al fine di determinare la funzione del legamento e il suo ruolo negli eventi traumatici che colpiscono il ginocchio.
Molti anni dopo la scoperta dei raggi X, il chirurgo francese Paul Segond (nato a Parigi l’8 maggio del 1851 quindi Toro evidenziante l’opposto segno dello Scorpione) aveva segnalato l’esistenza di questa struttura legamentosa in una regione del ginocchio corrispondente a un tipo particolare di frattura che porta il suo nome, la “frattura di Segond”, una condizione abbastanza rara. Si tratta di una lesione associata alla presenza di un frammento osseo al livello dell’estremità superiore e laterale della tibia. È in genere secondaria a un trauma indiretto del ginocchio ed è quasi sempre il sintomo di un’altra lesione, la rottura del legamento crociato anteriore.
Dopo la prima descrizione nel XIX secolo, questa struttura legamentosa era finita nel dimenticatoio, ma ora finalmente sul mistero è stata fatta luce dai due ricercatori belgi. I medici hanno osservato la presenza del legamento antero-laterale nel 97 per cento dei casi osservati. Per il loro articolo hanno infatti sezionato 41 paia di ginocchia di cadaveri umani, e in 40 casi hanno potuto verificare l’esistenza del LAL.
L’origine del legamento si situa su una prominenza laterale del condile femorale, ovvero l’estremità inferiore del femore. La parte finale si trova sull’estremità superiore della tibia. Quel microcosmo quindi che è il corpo umano non finisce mai di stupire.
Sembra infatti che dobbiamo arrenderci all’evidenza dei fatti e nonostante le potenti attrezzature tecnologiche di oggi, l’anatomia possa nascondere ancora delle sorprese. Questa scoperta ne è la prova lampante (o meglio, la “riscoperta”) di questi due chirurghi belgi che hanno individuato questo nuovo legamento del ginocchio, il legamento antero-laterale o LAL (anterolateral ligament – ALL). Posto all’estremità inferiore del femore, in realtà è stato menzionato, come anticipato poco sopra, per la prima volta già più di un secolo fa dal medico francese Paul Segond che ipotizzò l’esistenza nel 1879 di un legamento supplementare situato nella parte anteriore del ginocchio, dall’estremità inferiore del femore fino alla parte superiore della tibia.
Il chirurgo ortopedico Steven Clases e il professor Joahn Bellemans, che da quattro anni studiano le lesioni del ginocchio, sezionando 41 ginocchia donate per la ricerca medica, hanno scoperto il LAL in tutte meno che in una. Secondo il loro studio il legamento è presente nel 97 per cento delle ginocchia umane: una percentuale assolutamente inequivocabile relativamente alla consistenza della scoperta. Questa scoperta potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono trattate le lesioni del ginocchio.
Il LASER ASTROLOGICO, e la MUTUA RICEZIONE. Questo mezzo analitico che uso per approfondire le notizie e comprenderne meglio i significati, la veridicità delle stesse, che cosa, voi direte, ha a che fare con questa scoperta medico-scientifica ? Risposta disarmantemente semplice: Saturno- Ginocchio, Plutone-Scoperta, emersione delle verità nascoste. I due astri sono in mutua ricezione da un anno circa quindi collaborano interscambiandosi i ..”favori”…essendoci tra loro un influente aspetto di sestile co-collegato, (mi perdoneranno i tolomaici di tradizione per questo neologismo poco edificante ma sicuramente efficace) al Nettuno in Pesci in aspetto di Trigono con Saturno e di Sestile con PLuone: configurazione epocale, se si vuole, capace di una grande potenzialità energetica riorientante gli animi e le menti universali meno collegate alle dimaniche solo terrestri. C’è una grande apertura alla visione alta dell’infinito e della necessità di “com-prenderlo”. Saturno da ottobre 2012, come ormai tutti sanno (specialmente le prime decadi dei segni sotto pressione: toro, Leone, Aquario e Scorpione appunto), è entrato nel segno dello Scorpione formando appunto un magnetico trigono con Nettuno (alimenta le visoni scientifiche e le aperture filosofico-religiose, vedere l’azione di Papa Francesco, su basi concrete) nel segno dei Pesci ed anche un armonico sestile con Plutone nel segno del Capricorno. La Mutua Ricezione si configura sull’asse Plutone-Saturno. Plutone governatore dello Scorpione è in Capricorno governato da Saturno che è in Scorpione. Sembra un gioco di parole, una sciarada, ma non lo è: è tecnica astrologica. La configurazione di mutua ricezione tra Saturno e Plutone, determinata cioè dal transito di ognuno dei due astri nel segno governato dall’altro (Saturno in Scorpione e Plutone in Capricorno appunto) sta a significare che questo scambio di energia reciproco tenderà ad amplificare notevolmente l’interazione tra le due forze, che per la natura dei due pianeti in questione è già di per se considerabili tra quelle assai toste e alquanto difficili da gestire, di quelle cioè che tendono a scoperchiare le pentole e a far saltare i tappi…: esattamente quello che è successo in questo caso di approfondimento medico-salutistico. Saturno si sa governa lo scheletro e il ginoccio in particolare, Plutone il profondo, il nascosto, riesuma, porta alla luce, meglio ancora riporta alla luce, dopo essere stato negli inferi… Non è un caso che l’origine della scoperta avviene nel 1879, a 134 anni di distanza dalla sua odierna “riesumazione”, cioè a metà percorso circa dell’orbita plutoniana lunga 250anni, con un Plutone in Toro in quell’anno, riattivato proprio dall’oposizione saturniana di oggi che ne stimola l’attuale energia di mutua ricezione, innescata ben 134 anni fa dalla originaria analisi del chirurgo francese P. Segond, non a caso anche lui del del Toro..,quindi con Plutone, lo scopritore, l’ “emersore” (consentitemi il neologismo), sul suo Sole di nascita. Tutto è sotto il controllo planetario sappiatelo, checchè certa ignoranza prevenuta di certi figuri, che si fanno chiamare scienziati, ma scienziati veri non sono, ci vuole raccontare. Noi studiamo e ricerchiamo ogni giorno per comprendere come avengono certi eventi e come siano possibili certe connessioni altrimenti, credeteci, inspiegabili in alcun altro modo…
9/11/2013 © tutti i diritti riservati REDAZIONE del ilNadir