UN PROMETHEUS EPIMETEICO…le Origini. Nulla è come sembra, nulla è come appare, perchè nulla è reale…!!!
La tecnica astrologico-esoterica applicata alla analisi della visione metafantastica del film Prometheus di Ridley Scott.
Nel principio Dio creò il cielo e la terra….“Bereshit barà -Elohim- et hashamayim ve’et ha’arets” ……Gen.1,1.
Il Vecchio Testamento è una raccolta di scritti di un popolo di pastori nomadi (gli Ebrei), redatti da decine di autori diversi nel corso di un migliaio di anni.
Sicuramente i testi più antichi sono i 5 libri del Pentateuco (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio) ed anche in questi scritti si riconosce la mano di autori diversi. In particolare, nella stesura definitiva della Bibbia, sono rimasti due diversi racconti della creazione, spesso discordanti tra loro: il racconto “yahvista” ed il racconto “sacerdotale”. In ogni caso, questi scritti derivano da tradizioni orali molto più antiche, che risalgono ad un’epoca antecedente all’invenzione della scrittura….
Sicuramente i testi più antichi sono i 5 libri del Pentateuco (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio) ed anche in questi scritti si riconosce la mano di autori diversi. In particolare, nella stesura definitiva della Bibbia, sono rimasti due diversi racconti della creazione, spesso discordanti tra loro: il racconto “yahvista” ed il racconto “sacerdotale”. In ogni caso, questi scritti derivano da tradizioni orali molto più antiche, che risalgono ad un’epoca antecedente all’invenzione della scrittura….
Questa mia sottolineatura iniziale sul primo verso della Genesi è sintomatica della pregnanza del lirismo simbolico del “Prometheus” di Ridley Scott : quello che si vede e quello che si scrive, in chiave esoterico-metascientifica di alto livello, ha sempre bisogno di essere decodificato, adeguandosi al suo livello d’importanza “lessicale” sia nella struttura visiva che in quella verbale, peraltro efficacemente rappresentate dalle imponenti inquadrature iniziali della Terra, ai primordi dell’umanità, con l’impetuoso rigoglio delle acque primordiali di un’immensa cascata. Il punto su cui voglio centrare la vostra attenzione è il frequente uso che viene fatto nel Vecchio Testamento del termine “Elohim” per designare Dio: un termine plurale per un “nome” singolare. Il Libro della Genesi (ebraico בראשית bereshìt, “in principio”, dall’incipit; greco Γένεσις ghènesis, “nascita”, “creazione”, “origine”; latino Genesis; arabo ﺟﺍﻧﺰﻱ gānazī), comunemente citato come Genesi (femminile), è il primo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana.. È scritto in ebraico e, secondo l’ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la sua redazione definitiva, ad opera di autori ignoti, è collocata al VI-V secolo a.C. in Giudea, sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte (vedi Ipotesi documentale). Elohim (tradotto frettolosamente con la parola Dio nelle moderne edizioni della Bibbia) è un sotantivo plurale: è il plurale di Eloah da cui poi è derivato l’arabo Allah. Nella Bibbia Dio viene menzionato innumerevoli volte col sostantivo plurale Elohim. Si noti che in ebraico il suffisso -im è utilizzato per rendere il plurale di un sostantivo, proprio come il suffisso -s per la lingua inglese…Per curiosità statistica, senza dilungarmi in complicate architetture aritmetiche, vorrei segnalare soltanto che il termine plurale Elohim, usato per designare Dio, viene usato, da chi traduce, ben 31 volte nella Genesi e 250 volte in tutto il Vecchio Testamento…Per meglio specificare, in Genesi 1:1 si legge (è tradotta cioè).la parola “Dio” come “Elohim” che vuol dire letteralmente: ”i dii”. Come detto è una parola plurale. “El” è singolare, mentre El- ohim è plurale. In effetti sembra proprio un errore grammaticale, è come se dicessi: io è, o noi sono. Elohim è plurale ma usato con un verbo singolare, è stato tradotto 200 volte come “dii” e 2300 come “Dio” (singolare) in tutta l’esegesi biblica (fonte Biblica:Vecchio e Nuovo Testamento). Quindi nelle vostre Bibbie leggerete sempre Dio, mai dii, perchè ogni volta che c’è Elohim, l’hanno tradotto con “Dio”…..inopinatamente sviando la possibile (certa…secondo il mio personalissimo parere) altra verità….!!!
Una delle possibili etimologie del termine lo vorrebbe composto dall’unione di due radici antiche: El e Hoa. Hoa sarebbe l’antica radice che indicava l’Essere Supremo, Colui che esiste di per sé, che non è generato ma ha vita in se stesso.(senza fonte). Il prefisso El corrisponderebbe al nostro Colui, indicando la persona in senso astratto. “Colui che ha vita in sé” sarebbe quindi il significato del termine E-loha. Il termine Elohim, quindi, assumerebbe anche il senso di “Coloro che hanno vita in se stessi” cioè che sono la Fonte della Vita.. Perchè quindi per dire una parola singolare (Dio) si è usato un termine plurale ( Elohim)…??? Può essere che la traduzione non sia fedele al senso della parola usata..cioè Dio per Elohim…?? Il singolare di Elohim è Eloha, come abbiamo visto chiaramente, quindi una delle risposte, tra le tante disponibili, ufficialmente clericale, quindi di parte, a questa domanda è stata:… ” lo splendore multiforme del Dio Creatore come pluralis excellentiae, il plurale dell’eccelenza cioè…Questo titolo plurarle della Divinità Creatrice appare più frequentemente nel Vecchio Testamento come un affermazione della maestà e grandezza della creazione.a cominciare dalla genesi. Il termine Elohim, cioè Dei Creatori, viene usato per la creazione superiore, tuttavia e solo dopo Enoch, come un ‘padre’ che procreò nel tempo (Ge.5:21) e che camminò con il vero Dio (Ge.5:22) che l’espressione ebraica Ha-Elohim viene introdotta nella Bibbia come riferimento della divinità creatrice rivelata dietro i veli della creazione. Un altra versione, più propiamente teologica e colta è, quella che diversifica le fasi della creazione: la prima frase del versetto 2,1:“queste le origini del cielo e della terra, quando furono creati”, si riferisce alla prima creazione, quella puramente spirituale, operata da Dio con il nome אלהים (Elohim); la seconda frase: “..nel giorno (in cui) il Signore Dio formò cielo e terra”, si riferisce invece alla “formazione” della creazione spirituale, compiuta da Dio, dopo il “riposo”, con il nome יהוה אלהים (Jehovah Elohim); questi due nomi non sono che un Nome di un unico Dio creatore (soluzione decisamente comoda per essere una traduzione: si sa che in teologia tutto è il contrario di tutto….!!!). Il verbo לעשות, “formare”, continua la versione teologica, che ha anche il significato di “comprimere”, fa capire che l’azione di Jehovah Elohim “rende tangibile” l’intangibile e informe creazione primordiale, sebbene si tratti di una “tangibilità” mentale e informale. Dio si rivela con questo Nome “misterioso” in una fase ben precisa della creazione, quella in cui, dopo il “riposo”, inizia il nuovo “ciclo” o “giorno” creativo. Infatti tutta la Creazione doveva essere scissa per “divenire”, e questa opera viene compiuta da Dio con il doppio nome di יהוה אלהים Jehovah Elohim.
È il Divino Quaternario (la Tetraktis di Pitagora) a separare e ordinare la sostanza elementare universale (adamah) nei quattro Elementi costitutivi di tutte le forme, ad ordinare e separare l’unità sostanziale dello spazio fluido circoscritto nelle dimensioni cosmiche spazio-temporali e a dinamizzarle: “Dall’Eden usciva un fiume… che si divideva in quattro capi… (Gen.2,10)” per irrigare le quattro parti del mondo. (dalla Genesi biblica). Questa si può considerare la versione accreditata più significativa ma decisamente arzigogolata, sperando di non incorrere in quanche accusa di blasfemia: è evidente che teologicamente parlando possiamo dare tutti i significati che si vuole a qualsiasi affermazione…!!! Come peraltro neanche un film potrebbe arzigogolare immagini e dialoghi intrecciati senza una reale e significativa traduzione (sceneggiatura…), senza incappare in accuse decise sulla sua impalcatura strutturale fondamentale o filo logico…. Insomma la traduzione è stata modificata perchè “poteva sembrare” decisamente panteista al popolo…mentre introducendo un solo elemento divino, Dio, il senso sarebbe stato più proficuamente religioso….!!! Ma non vero, come voglio affermare io. Si può certamente sostenere, da tutti questi “fiosofeggi” panteistici, intanto che NULLA E’ COME SEMBRA nell’Universo, (neanche la lettura …”inconsapevole” della Bibbia, non fosse altro, perchè “tradotta…”!!!).
È il Divino Quaternario (la Tetraktis di Pitagora) a separare e ordinare la sostanza elementare universale (adamah) nei quattro Elementi costitutivi di tutte le forme, ad ordinare e separare l’unità sostanziale dello spazio fluido circoscritto nelle dimensioni cosmiche spazio-temporali e a dinamizzarle: “Dall’Eden usciva un fiume… che si divideva in quattro capi… (Gen.2,10)” per irrigare le quattro parti del mondo. (dalla Genesi biblica). Questa si può considerare la versione accreditata più significativa ma decisamente arzigogolata, sperando di non incorrere in quanche accusa di blasfemia: è evidente che teologicamente parlando possiamo dare tutti i significati che si vuole a qualsiasi affermazione…!!! Come peraltro neanche un film potrebbe arzigogolare immagini e dialoghi intrecciati senza una reale e significativa traduzione (sceneggiatura…), senza incappare in accuse decise sulla sua impalcatura strutturale fondamentale o filo logico…. Insomma la traduzione è stata modificata perchè “poteva sembrare” decisamente panteista al popolo…mentre introducendo un solo elemento divino, Dio, il senso sarebbe stato più proficuamente religioso….!!! Ma non vero, come voglio affermare io. Si può certamente sostenere, da tutti questi “fiosofeggi” panteistici, intanto che NULLA E’ COME SEMBRA nell’Universo, (neanche la lettura …”inconsapevole” della Bibbia, non fosse altro, perchè “tradotta…”!!!).
Frase-concetto questa, che ripeto continuamente, perchè la uso come primo principio informatore nel discorso del mio approccio astrologico, ed inviterei ad usarla, anche e sopratutto, a coloro che, per motivi diversi, sono interessati con ruoli preminenti (certamente più del mio…) alle logiche e alle leggi dell’Universo, vuoi come scienziati,vuoi come filosofi, per non dimenticarne mai il principio che ne sottende il significato profondo e che, aldilà della visione particolare di Scott, nel suo film, come nell’altro capolavoro simbolico, il primo MATRIX, scritto e diretto dai geniali, a dir poco, fratelli Andy e Larry Wachowski, nel 1999, mi sembra obbligatoriamente ineludibile: NULLA E’ COME SEMBRA…..quindi. Quest’opera, il PROMETHEUS, del regista inglese, ribadendo la volontà di superare la ricerca spicciola del consenso popolare, aldilà delle critiche spesso superficiali, come vedremo, degli addetti ai lavori, punta tutto sulla soddisfazione del suo ermetismo filosofico, da psicopompo direi, (da buon Sagittario alto, la freccia pù che il corpo animale, qual’è.Ridley Scott certamente…) confermandone la sua personalissima e puntualissima grammatica cinematografica. “Niente è come sembra, niente è come appare, perché niente è reale”…, racconta il titolo evocativo di un brano straordinario di Franco Battiato, neanche il cinema…., aggiungo io, soprattutto il cinema…..
Questo uso della pluralità dei “Fabbricatori” (gli “ingegneri” in Prometheus…) di questo Mondo la troviamo ancora più esplicita in due altre famose frasi che il “traduttore” stavolta non è riusito a manipolare e di cui non trascrivo la versione antica, che troverete in qualsiasi Bibbia. La prima è relativa alla creazione dell’Uomo:..“Facciamo l’uomo a -nostra- immagine, a -nostra- somiglianza”. La seconda evidenzia la preoccupazione di questi Elohim per la sapienza che aveva conseguito l’Uomo, dopo aver disobbedito al loro comando mangiando il frutto proibito: “Ecco, l’Uomo è diventato come uno di -noi-,(e non come “me”, se il termine fosse tradotto come Dio,comunque al singolare), quanto alla conoscenza del Bene e del Male…. Guardiamo, plurale…, che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre”…..L’incipit, il motivo ispiratore, come lui stesso ha dichiarato in conferenza stampa peraltro, dell’opera di Scott: Prometeo nel mito rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini…..e renderli liberi… !!!
Nella Bibbia sono presenti vari personaggi divini e creanti, tra cui gli Elohim e Jahvè. Elohim indica tutti gli dèi, sia maschili che femminili. È il plurale della parola “divinità”.. Jahvè è il nome personale di un dio maschio, il personaggio principale della Bibbia. Gli Elohim compaiono sin dalla prima frase della Bibbia, come abbiamo visto,(Gen 1,1). È il terzo vocabolo in assoluto! Jahvè compare dal secondo capitolo della Genesi (Gen 2,4). Nella Bibbia quindi, viene prima la creazione degli dèi e poi quella di Jahvè.Compaiono prima gli dèi perché essi hanno plasmato i corpi inanimati, la Terra, il Sole…le Stelle e solo successivamente il dio Jahvè che ha forgiato gli esseri viventi. Jahvè prende il sopravvento sugli altri dèi perché ha compiuto l’opera più importante: noi. Più esattamente, il maschio a sua immagine e somiglianza. Pertanto la traduzione più fedele è (sarebbe…) questa: “In principio gli -dèi fecero- il cielo e la terra”. Osserviamo, ora, cosa dice la nota della Bibbia Vulgata/Martini sulla parola “dèi”….essa afferma che “questa voce (Dio) è nel numero plurale, onde letteralmente si tradurrebbe: A principio gli dii creò”. Ciò parve argomento giustificato dal significato delle pluralità delle persone che è (sono) in Dio…. C’è un’evidente forzatura per giustificare il plurale dii (gli dèi) con la Triade ecclesiastica, nonostante Jahvé non ha mai avuto un figlio in tutto il periodo dell’Antico Testamento. Mi sembra evidentemente accertato che c’è la conferma che tutte le Bibbie ufficiali traducono in modo menzognero la prima frase della Bibbia…..
Ma se gli Elohim, non erano Dio, chi mai potevano essere…?? Chi erano questi Elohim ?
Su questa dibattuta questione sono state fatte le più svariate ipotesi:questo termine potrebbe essere un residuo del Politeismo ebraico antecedente alla Bibbia. Potrebbe designare Dio e la sua corte di Angeli, che avrebbero contribuito alla creazione. Potrebbe essere un uso del “plurale maiestatis”. Potrebbe essere una allusione alla Trinità di Dio, ma questa è ritenuta una bestemmia sia dagli Ebrei che dai Musulmani. C’è l’interessante e giustificata interpretazione “gnostica“ che merita un certo approfondimento, anche perchè spunto evidente nello sviluppo del film, che sicuramente avrà un seguito (“sequel”…come i tecnici dicono…): secondo questa fede …”dimenticata”, Gesù avrebbe impartito solo ad alcuni discepoli un insegnamento segreto. Il Dio del Vecchio Testamento, arrogante, geloso e millantatore avrebbe creato questo Mondo insieme ad altri sei Arconti, da Lui proceduti. Questo Dio sarebbe completamente “ignorante” di tutto ciò che è al di sopra di Lui, mentre Cristo sarebbe venuto a far conoscere il Padre Nascosto, ben superiore agli Elohim, fabbricatori di questo Mondo… Versione questa, come specificato, a cui certamente attinge la logica del film.. e la sua radice mitologica relativo al Prometeo. Gli Arconti, nella versione gnostica, sono quindi le potenze responsabili della creazione dell’uomo e del mondo materiale, ma la loro funzione non si limita a questo. Essi sono anche il maggiore ostacolo al ritorno dell’uomo verso il Dio occulto. La loro opera si esplicita proprio nel soggiogare l’uomo con le loro regole. Gli Arconti sono concepiti come esseri invisibili che tengono imprigionati gli uomini, impedendo loro di conoscere la verità, di riconoscere in loro la scintilla divina che li accomuna a Dio. E’ quindi questa la conoscenza, la consapevolezza di cui gli uomini sono stati defraudati: essi sono ridotti in uno stato di schiavitù psichica dagli Arconti….(versione approfondita, analizzata e rivisitata dall’eccellente lavoro psicoterapico-ipnotico del prof.C.Malanga). Dunque questo mondo, creato dagli Elohim, è visto dallo Gnostico come il Male metafisico. Lo gnostico in questo mondo è straniero (allogeno). Dice “San” Paolo nella sua lettera agli Efesini: “La nostra lotta non è contro la carne ed il sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre”.
Su questa dibattuta questione sono state fatte le più svariate ipotesi:questo termine potrebbe essere un residuo del Politeismo ebraico antecedente alla Bibbia. Potrebbe designare Dio e la sua corte di Angeli, che avrebbero contribuito alla creazione. Potrebbe essere un uso del “plurale maiestatis”. Potrebbe essere una allusione alla Trinità di Dio, ma questa è ritenuta una bestemmia sia dagli Ebrei che dai Musulmani. C’è l’interessante e giustificata interpretazione “gnostica“ che merita un certo approfondimento, anche perchè spunto evidente nello sviluppo del film, che sicuramente avrà un seguito (“sequel”…come i tecnici dicono…): secondo questa fede …”dimenticata”, Gesù avrebbe impartito solo ad alcuni discepoli un insegnamento segreto. Il Dio del Vecchio Testamento, arrogante, geloso e millantatore avrebbe creato questo Mondo insieme ad altri sei Arconti, da Lui proceduti. Questo Dio sarebbe completamente “ignorante” di tutto ciò che è al di sopra di Lui, mentre Cristo sarebbe venuto a far conoscere il Padre Nascosto, ben superiore agli Elohim, fabbricatori di questo Mondo… Versione questa, come specificato, a cui certamente attinge la logica del film.. e la sua radice mitologica relativo al Prometeo. Gli Arconti, nella versione gnostica, sono quindi le potenze responsabili della creazione dell’uomo e del mondo materiale, ma la loro funzione non si limita a questo. Essi sono anche il maggiore ostacolo al ritorno dell’uomo verso il Dio occulto. La loro opera si esplicita proprio nel soggiogare l’uomo con le loro regole. Gli Arconti sono concepiti come esseri invisibili che tengono imprigionati gli uomini, impedendo loro di conoscere la verità, di riconoscere in loro la scintilla divina che li accomuna a Dio. E’ quindi questa la conoscenza, la consapevolezza di cui gli uomini sono stati defraudati: essi sono ridotti in uno stato di schiavitù psichica dagli Arconti….(versione approfondita, analizzata e rivisitata dall’eccellente lavoro psicoterapico-ipnotico del prof.C.Malanga). Dunque questo mondo, creato dagli Elohim, è visto dallo Gnostico come il Male metafisico. Lo gnostico in questo mondo è straniero (allogeno). Dice “San” Paolo nella sua lettera agli Efesini: “La nostra lotta non è contro la carne ed il sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre”.
C’è ancora un’altra versione che “Elohim” potrebbe alludere ad esseri extraterrestri che avrebbero portato la vita sulla Terra (tesi del movimento Raheliano)…. Le ricerche e i resoconti, sui testi antichi dell’epopea sumera, del grande Zacaria o Zecaria Sitchin, riguardo gli Annunaki..Autore di molti libri di divulgazione sulla cosiddetta archeologia misteriosa o pseudoarcheologia, e un sostenitore della “teoria dell’antico astronauta” come spiegazione dell’origine dell’uomo. Le controverse teorie di Sitchin, basate sulla sua personale interpretazione dei testi sumeri, sono considerate pseudoscienza dalla comunità scientifico-accademica….(aggiungo io, come al solito ciecamente)…!!! ….”Altresì, lo spettatore che vuole superare le apparenze dell’opera filmica tout court, scrive molto acutamente M. Baiata, giornalista e scrittore, con un passato di brillante critico musicale e un presente di ufologo stimato ovunque, nel suo approfondimento analitico, deve armarsi di pazienza e prestare attenzione alle tesi della cosiddetta ’archeologia proibita’, a quelle ancora più alternative della paleoastronautica e persino alle concezioni eretiche che individuano un’influenza genetica aliena sulla creazione dell’essere umano. Questo deve aver fatto Ridley Scott, documentandosi sulla teoria della Panspermia e sugli studi di Zecharia Sitchin, soprattutto. All’autore e ricercatore nato nell’Azerbaijan, vissuto a lungo negli Stati Uniti e scomparso nel 2010, ’Prometheus’ deve molto, in prticolare nella fonte primaria del plot: la teoria di antichi astronauti, provenienti da altrove nello spazio quali creatori dell’Homo Sapiens…..” . I sostenitori di tale ipotesi, continua Baiata, non si pongono l’interrogativo “C’è qualcuno là fuori?”, piuttosto, si chiedono: “Gli alieni hanno interagito con il nostro pianeta fin dall’inizio dei tempi?”. E la risposta che danno è un tonante “Sì!” …..Nulla è come sembra, appunto, dico io….!!!!.
…,,,,”Rovinò lungo la china
solo chi ha un destino rovina
non voglio che l’impuro ti colga
ti darò a una rondine in volo
Niente è come sembra niente è come appare
perché niente è reale“….. Franco Battiato
solo chi ha un destino rovina
non voglio che l’impuro ti colga
ti darò a una rondine in volo
Niente è come sembra niente è come appare
perché niente è reale“….. Franco Battiato
Dopo questa lunga premessa, ma come avrete capito, anche inevitabile, in quanto sto affrontando problematiche assai complicate (o perlomeno è lo schema che per secoli ci hanno voluto far credere: e si sa che, meno un concetto, possibilmente semplice, sia comprensibile, più è facilmente irrorabile nelle menti “impoverite” di qualsiasi essere umano, che non è provvisto dela necessaria cultura, nella stragrande maggioranza dei casi, diffondendone un qualsiasi suo significato che inevitabilmente creerà traduzioni discordanti che a loro volta creeranno la storia del fatto, senza che il fatto stesso, in certi casi, esista addirittura……), vorrei entrare in una prima chiave astrologica, che più mi è consona, utile certamente a capire il personaggio, meglio la “persona” , (maschera…) del regista del film: RIDLEY SCOTT e del suo ennesimo capolavoro “PROMETHEUS”…
Voglio parlarvi in primis dell’Aquario (senza “c”..!!!.).che è motivo dominante (anche la similitudine della simbologia del Segno, –qui nella foto a destra-, il versatore d’acqua, dovrebbe ricordare qualcosa decisamente importante del film per chi l’ha visto: mi riferisco all’inequivocabile somiglianza espressivo-simbolica tra l’inquadratura iniziale dell’immensità della cascata in cui il primo “ingegnere” cade disgregandosi…nelle acque della ..”vita”..-foto sopra- e la cascata aquariana simbolo stesso di vita), come si direbbe in astrologia in relazione al concetto della Dominante di un tema, della motivazione principale, espressa nell’interezza (ad oggi…) della carriera cinematografica di questo grande regista, per due ragioni ben distinte: una, prometeica, se mi è concesso il termine, relativo esclusivamente alla logica del film e alla sua compilazione; l’altra decisamente personale, quindi in relazione all’opera omnia dell’uomo-regista R.Scott. La prima: il simbolo dell’Aquario è legato decisamente ai miti di Prometeo e di Pandora. Prometeo, colui che ruba il fuoco agli déi per offrirlo all’uomo, è il personaggio della mitologia che meglio riassume il significato dell’idealismo disinteressato dell’Aquario. La seconda: l’Ascendete del cineasta è Aquario, segno d’aria che come tutti gli astrologi e gli appassionati di astrologia sanno, è governato da Urano, che in questa sua primaria sede rappresenta l’inventore, il genio, il mago ed il liberatore che cerca la libertà, penetra il velo dei misteri e distrugge le strutture ristrette e coartanti, coadiuvato da Saturno, nella sua seconda sede, che è il simbolo della struttura e dell’ordine. Inserendo nei suoi gradi, con l’esaltazione, udite, udite, addirittura Nettuno, il governatore incontrastato del segno dei Pesci, che in questa sua “esaltazione” aquariana, consente le visioni maggiormente oniriche…Nettuno imprime all’Aquario un’irrefrenabile irrequietudine improntata soprattutto al bisogno di cambiamento. Non per nulla Charles Darwin, era nativo del segno e padre della teoria dell’evoluzione animale. Irreqiuietudine aquariana ampimente riscontrata nella personalità (ascendente) poliedrica di Ridley Scott. E’ sufficente analizzare la sua immane opera filmica capace di affrontare in svariati settori d’interesse, diametralmente opposti tra loro, le tematiche più disparate sulle vaste realtà del mondo reale, onirico e fantascientifico, come le sceneggiature dei suoi innumerevoli film testimoniano senza ombra di dubbio…Ecco la sia filmografia quasi in ordine di tempo (e manca certamente qulche altro film): I Duellanti, Alien la trilogia, Blade Runner, Legend, Chi protegge il testimone, Black Rain, Thelma & Louise, La scoperta del paradiso, Il soldato Jane, Il Gladiatore, Hannibal, il Genio della truffa, Le Crociate, Un’ottima annata, American Gangster, Nessuna Verità, Robin Hood, Gucci biopic, e Prometheus.. Ne mancano altri, come detto, ma il succo aquariano è chiarissimo…nella costante irrefrenabile modalità di cambiamento sia del genere che del soggetto…fino ad arrivare alla storia della dinastia Gucci dagli anni ’70 agli anni ’80. L’apologia della famiglia “Gucci”, in un film sulla tensioni nella moda (esaltazione di Nettuno-Moda in Aquario)….. L’ Aquario è segno fisso, anche se stravede per le novità, maschile, ha in alcune sue caratteristiche psichiche una certa affinità con i tipi Scorpione e Granchio: al primo l’avvicinano il suo amore del
misterioso, la sua combattività ed il desiderio di diventare guida, ma in forme molto più miti e affabili. Con il secondo ha in comune la stravaganza dei modi e l’oscillare fra estremi sia rispetto ad idee e cose che nei riguardi delle persone. Ciò che nel tipo Aquario rappresenta una sua nota particolare è la genialità: troviamo spesso visionari, ricercatori della verità, pensatori con concezioni di vita molto originali o eccentriche, improntate a idee riformatrici e rivoluzionarie di vario genere. L’Aquario vorrebbe ad ogni costo essere l’uomo moderno partecipe dei movimenti d’avanguardia. Nei modi di trattare i propri simili è piuttosto mite, cortese, anzi tende a prodigarsi in gentilezze verso gli altri, ama la natura e le cose belle, ma c’è anche una certa vanità che può turbare i suoi rapporti con altre persone. Possiede una grande abilità mentale e manuale, ciò che lo rende atto a svolgere con successo le più svariate attività soprattutto nel campo della scienza e della tecnica e nell’abbandonarsi al volo della propria fantasia. Oscillando fra idee, cose e persone, ha tuttavia un senso abbastanza sviluppato della realtà per non prendere mai decisioni solo casuali… Il tipo di energia che esprime il segno trova corrispondenza anatomica nei polpacci, nelle caviglie e nella circolazione sanguigna tra le vene del corpo umano. Inutile dire l’aderenza al personaggio conosciuto, cioè all’Ascendente di Ridley Scott..
misterioso, la sua combattività ed il desiderio di diventare guida, ma in forme molto più miti e affabili. Con il secondo ha in comune la stravaganza dei modi e l’oscillare fra estremi sia rispetto ad idee e cose che nei riguardi delle persone. Ciò che nel tipo Aquario rappresenta una sua nota particolare è la genialità: troviamo spesso visionari, ricercatori della verità, pensatori con concezioni di vita molto originali o eccentriche, improntate a idee riformatrici e rivoluzionarie di vario genere. L’Aquario vorrebbe ad ogni costo essere l’uomo moderno partecipe dei movimenti d’avanguardia. Nei modi di trattare i propri simili è piuttosto mite, cortese, anzi tende a prodigarsi in gentilezze verso gli altri, ama la natura e le cose belle, ma c’è anche una certa vanità che può turbare i suoi rapporti con altre persone. Possiede una grande abilità mentale e manuale, ciò che lo rende atto a svolgere con successo le più svariate attività soprattutto nel campo della scienza e della tecnica e nell’abbandonarsi al volo della propria fantasia. Oscillando fra idee, cose e persone, ha tuttavia un senso abbastanza sviluppato della realtà per non prendere mai decisioni solo casuali… Il tipo di energia che esprime il segno trova corrispondenza anatomica nei polpacci, nelle caviglie e nella circolazione sanguigna tra le vene del corpo umano. Inutile dire l’aderenza al personaggio conosciuto, cioè all’Ascendente di Ridley Scott..
Ora affrontiamo il senso e il significato del mito, collegato all’Aquario, così potremmo capire sia il senso profondo del film che il messaggio ineludibile del cineasta, al quale, volente o nolente, si è ricondotto. Il rifuggere quanto è terreno e crudele ed il suo istinto riformista ben si spiega col sacrificio di Urano evirato dal figlio Crono, dalla cui sofferenza e dalla successiva caduta in mare, nasce la dea della bellezza Afrodite e da qui il senso estetico ed etico del segno. Il simbolo dell’Acquario è legato ai miti di Prometeo e di Pandora. Prometeo, colui che ruba il fuoco agli déi per offrirlo all’uomo, è il personaggio della mitologia che meglio riassume il significato dell’idealismo disinteressato dell’Acquario, il nobile impulso altruista. Zeus, racconta il mito, geloso dell’abilità e delle attitudini dei mortali, decide d’impedire loro l’uso del fuoco, simbolo di creatività, con il quale sarebbero stati troppo simili agli déi. Prometeo, anch’esso un dio Titano, l’assistente sociale cosmico, vi piace come definizione odierna, partecipa inizialmente alla guerra di Zeus contro il padre Crono, ma una volta vittorioso è colto da crisi riformistica e comprendendo il potenziale umano nell’evolvere per raggiungere una maggiore conoscenza, considera ingiusto l’atteggiamento di superbia di Zeus ed offre all’uomo il fuoco, permettendo loro l’evoluzione, ma suscitando l’ira del re degli déi che si vendica incatenando Prometeo ad una roccia. Ogni notte un’aquila gli rode il fegato sino a che un giorno giunge Ercole a liberarlo.
Prometeo è colui che prevede o il previdente e come tale ha la facoltà della premonizione, ma ha un fratello-oscuro, Epimeteo che è colui che apprende solo dopo che l’evento è accaduto o il disattento. Grande distinzione questa che da il titolo al mio articolo proprio perchè la logica del film può non essere intesa come anticipatoria ma come successiva….ma ne affronterò meglio il senso più avanti, quando si capirà il senso di alcune domande rimaste inevase, secondo la miopia, se non proprio l’ignoranza, di certa critica: l’androide David, per dirne solo una, (che non ho letto, ahimè, da nessuna parte tra le moltissime critiche) proprio perchè androide, cioè macchina, deve necessariamente collimare con il concetto d’irrazionalità, che è in contrasto con la sensibilità umana…. (nel tema natale di Scott è testimone dell’opposizione esatta Luna-Urano…) o no ..??? Nel mito si leggono nuovamente i simboli dei due governatori del segno, Urano e Crono-Saturno: Urano è l’inventore, il mago ed il liberatore che cerca la libertà, penetra il velo dei misteri e distrugge le strutture ristrette, Saturno, simbolo della struttura e dell’ordine, è la punizione che Prometeo si attira, rappresentando il senso di colpa che l’Aquario paga per la ricerca della verità. Dunque se da un lato molti nati nel segno amano la libertà e la ribellione, dall’altro l’amore per i principi ed uno stretto codice etico disciplinano ed irrigidiscono la vita di molti Aquario, come sicuramente noterete nella cerchia dei vostri amici e come sicuramente si evince nelle sequenze del film: la completa spaccatura nell’equipaggio della Prometheus che dà una linea di grande apertura nella genialità fuori controllo dei ricercatori (l’attrice Noomi Rapace, impreparata copia della algida Sigourney Weaver della trilogia di Alien) e la rigidità e la cristallizzazione del comportamento nelle metodiche, della rappresentante della Società proprietaria, organizzatrice del viaggio intergalattico .(l’attrice Charlize Theron) che nell’atto supremo della morte, corre senza minimamente cambiare traiettoria, neancche senza tentare il benchè minimo scarto laterale, molto più ovvio peraltro, finendo schiacciata inevitabilmente dall’astronave aliena in caduta libera…
E’ la sua disponibilità nel gruppo che costituisce l’impulso-ombra del segno che, se disatteso porta all’egoismo. E’ l’impulso ribelle del figlio contro il rigidismo delle restrizioni paterne, è la figura di Pandora che apre il vaso proibito e libera tutte le malattie e le sofferenze umane assieme alla Speranza, anch’esso simbolo dell’estremismo del segno, che con le sue potenzialità liberatorie causa spesso più distruzione che benessere, non essendo l’uomo pronto a gestirle, ma con esse però c’è la profonda speranza nelle sue potenzialità e nella sua natura idealista. Prometeo, è il logos greco, colui che portando sulla terra il fuoco divino (l’intelligenza e la coscienza) dotò l’uomo di ragione e di mente…Quindi in ogni religione noi vediamo questi “dei “punire l’uomo per il suo desiderio di conoscere: per questo nel film vediamo gli “ingegneri” attaccare violentemente l’uomo, venuto a trovare le sue origini, cercando di dilaniarli, sventrandoli, con una ferma e decisa volontà di distruzione… che si ha proprio nei confronti di un nostro peggior nemico…(ma non è l’unico significato come vedremo…). Gli dei (Elohim) erano avversi a che gli uomini divenissero “come uno di noi” (Genesi III,22), ed in possesso della conoscenza del “bene e del male”… Secondo la versione del Mito greco, il semidio (Prometeo) deruba gli dei (gli Elohim) del loro segreto – il mistero del fuoco creativo. Per questo tentativo sacrilego egli è precipitato in basso da KRONOS e consegnato a Zeus, il PADRE e creatore di un’umanità che egli vorrebbe cieca intellettualmente e simile agli animali, una deità personale che non vuole vedere l’UOMO “come uno di noi”. Quindi Prometeo, “il datore di fuoco e di luce” è incatenato al Monte Caucaso e condannato a soffrire atroci pene…rinverdite per l’eternità…quindi inesauribili…!!! Pene che appunto l’uomo subisce dagli albori del suo avvento sulla Terra senza soluzione di continuità… Ed anche quando si creano dei motivi gioiosi, come la nascita di un figlio, la sofferenza dilaniante del parto ne è una validissima testimoninaza…e nel film la scena in questione, resa stringatissima dal’uso logico dell’alta tecnologia, è del tutto evidente.
CHI E’ RIDLEY SCOTT ASTROLOGICAMENTE PARLANDO….
Il Sole in Sagittario e la Luna in Scorpione è una combinazione astrologica che conferisce una forte costituzione resistente ed attiva. La sua natura è orgogliosa ed indipendente, con periodici scoppi d’ira causati dalla sua sensibilità accesa, sottolineata da quella Luna scorpionica “lesa” (opposta a Urano, governatore dell’Ascendente, e fortemente quadrata a Marte congiunto all’Ascendente aquariano anch’esso, appunto, quadrato…alla Luna) in ottava casa che ha costruito così tanti personaggi dei suoi film e tante trame avvincenti e infuocate.. Questo binomio dei luminari dona la capacità per l’investigazione e la ricerca, spesso verso la metafisica (sagittario) e l’occulto (scorpione), ed è proprio in queste aree che Scott ha ottenuto i suoi più grandi successi. Allo stesso modo il suo approccio sentimentale è intensi e duraturo colorando passionalmente ogni sua storia sia nella vita che nei suoi film. Ecco il difetto, se così si può dire, di una simile accoppiata: non si riesce a scindere con chiarezza il vero dal falso, il reale dall’irreale per questa esigenza spasmodica di entrare e di uscire da qualsiasi situazione intricata: vive l’obbligo della sapienza che cerca anche nei rapporti personali.
Il Tema parla di un individuo libero e generoso e i suoi acuti poteri dell’immaginazione possono essere usati per alimentare le continue relazioni che il suo Sole sagittariano, in trigono costante con Plutone e Saturno, riesce a collezionare, sfruttandone la capacità istrionica (la Weaver è un esempio di trigono plutoniano) e la capacità di condotta coerente (la Theron è l’esempio dell’altro trigono saturniano). Nel suo tema risalta questa sua Luna scorpionica: una LUNA che è al centro di molte sue motivazioni, anche se lesa, come detto, è allo Zenit, quindi opposta al Nadir in Toro, perfettamente congiunto ad un Urano prometeico, governatore del suo ascendente aquariano. La luna è il femminile, è la donna per un uomo, e nei suoi film i personaggi principali (aldilà delle ambivalenze androidi, perfettamente interpretate dal David di Prometheus) SONO TUTTI FEMMINILI ….(Luna allo Zenit…scorpionico che non è il Mediocielo...). La sua perseveranza e la sua tenacia, (trigono del Sole…) unitamente al suo desiderio di indipendenza fisica, spirituale e finanziaria (Sole sestile all’Ascendente) gli hanno garantito la sicurezza materiale in ogni circostanza della vita. Il difetto c’è anche in Ridley Scott, ed è la necessità seria di puntare verso un sé più armonioso, abile nell’esercitare la moderazione mancante, richiesta obbligatoriamente dalla sua personalità scorpionico-aquariana utile per calmare l’impulsività, l’irascibilità a volte financo l’arroganza (Marte irruento all’Ascendente, in quadratura separante con Venere e Luna e in quadratura applicante con Urano) spesso la volubilità, della sua individualità accesissima…
Ascendente in Acquario, Urano nella Seconda Casa…Questo è segno principale di umanità, di comprensione, di originalità, e di raffinatezza nei rapporti con gli altri. Tra le caratteristiche principali c’è la capacità di comprendere la natura umana in maniera intuitiva, e proprio quando non si tende verso l’intuizione e si pensa in modo eminentemente razionale (seconda casa in Ariete cosignificante del Toro), si perde il contatto con questa genialità di fondo, con questa sollecitudine alle idee, quando invece è richiesta una determinazione pronta e sollecita per ottenere gli scopi precisi della seconda casa che si riferisce alle sostanze proprie. Questa configurazione è sostanzialmente favorevole a scrittori di fantascienza: dire che Scott lo sia è il minimo che si possa dire..( e non venitemi a dire che, lo scrivo perchè si sa che lo è. fareste una brutta figura per mancanza di capacità valutative, in quanto credo di non dover dimostare a nessuno l’eventuale mia abiltà astrologica…:quello che scrivo sta sui libretti di prima astrologia scolastica). Lui scrive di fantascienza con le immagini e con i pensieri avveniristici di cui ha impregnato la stragrande maggioranza del suo impianto filmico. L’Aquario all’ascendente con il governatore nella seconda, nel bene o nel male, ha l’orientamento principale della sua vita rivolto all’acquisizione di beni tramite mezzi insoliti, non consueti, originali se non addirittura straordinari…. C’è una tendenza a trarre profitti tramite il commercio in oggetti d’arte, in pezzi d’antiquariato e archeologici che comunque, qualoro non fosse uso, mette spesso nelle sue sceneggiature (vedi “I Duelanti” girato in piena età napoleonica nel 1977: suo primo film all’età di 40 anni, esattamente quando Urano era all’opposizione dell’Urano radix al Nadir, congiunto a quella Luna allo Zenit…, popolarità interiorizzata…). Benché in apparenza mutabile come carattere aquariano, la vita del cineasta viene guidata da principi ben definiti e prefissati, uno dei quali è una costante esigenza di libertà personale…a cui non sa e non può rinunciare (nonostante una luna possessiva e in qualche modo vendicativa…). Come inventore non ha rivali, se non avesse fatto il regista, che come professione è l’inversione fantastica dell’invenzione, avrebbe creato, alla Tesla, qualche diavoleria informatica o qualsiasi altra cosa si avvalesse della genialità creatrice del binomio della sapienza assoluta, che corrisponde ai segni del suo Sole in Sagittario e del suo Ascendente in Aquario…., capace inoltre com’è, di discriminare acutamente sia le perone che le cose che gli capitano a tiro…I Duellanti eterni, direi universali, della sua vita, nel tema Natale, possono essere perfettamente rappresentati da Marte, appoggiato all’Ascendente aquariano, e da Saturno, sempre in prima casa, ma distante dall’Ascendente, ma anche dalla Luna e da Urano in chiara battaglia affettiva. Una prima casa che dire psicologicamente egoica è usare un eufemismo, (nonostante l’uso alterante della domificazione Placidiana alle alte latitudini, dove lavora meglio certamente la domificazione cosiddetta “topocentrica” o di Polich-Page). Un Marte così congiunto all’Ascendente dà un’inesauribile scorta di energia che deve per forza essere controllata pena grandi e plateali discussioni spesso senza una vera motivazione: scott è costantemente in movimento, sia fisico che mentale, ma talvolta è movimento senza significato….è un moto istintuale tipico dell’Ariete che quel Marte rappresenta sia fisicamente che emotivamente: non è un caso che i suoi film sono decisamente marziali nelle sceneggiature e che uno, tra suoi film più rappresentativi, è il GLADIATORE, recitato da Russel Crowe che è Ariete…protagonista di quel moto marziale rappresentato in toto dalla figura del Gladiatore vendicativo. Quel Marte decisamente poco riflessivo, più per la Presenza in prima casa, che per la Signoria in Aquario, dove certamente non brilla per belligeranza, , crea grandi problemi di autodisciplina: corre, cioè, spesso dei rischi temerari ed inutili se sfidato che poi è la necessaria scintilla che il regista va a cercarsi da solo…con reazioni poco piacevoli…Più di tutto quel Marte, così acceso, vuole che le persone riconoscano la sua superiorità, la sua autorità che peraltro, nel suo particolare lavoro, serve assolutamente per destreggiarsi tra i tentacoli delle molteplici personalità che deve affrontare di continuo per allestire i cast dei suoi film e mandarli in porto nei tempi pattuiti. L’immagine che ne deriva nasconde un persistente complesso d’inferiorità che nonostante il successo della carriera non si affievolisce se non si è lavorato psichicamente e terapeuticamente nell’approccio, che io ho denominato “controintuitivo” (mio metodo di riflessione psicologica del carattere e delle sue caratteristiche: cambiamento progressivo delle immagini costanti…) come predico da sempre. Probabilmente vince le sue dispute facendo più rumore (urlando) più degli altri e logorando gli avversari con incessanti molestie perchè sa che nessuno può attaccarlo in quanto responsabile primo dei suoi lavori. Ma in realtà non avrebbe alcun bisogno di sprecare energie in questo modo, perché Scott è dotato di un’enorme capacità creativa che necessita solo di essere incanalata verso un obiettivo preciso Quando lo fa, nessuno può avere successo facilmente come può averne un Marte così motivato, e con energia in avanzo. Il lato positivo, i questo Martei è che rappresenta la vera indipendenza che garantisce la fiducia in se stessi: il cineasta sa come mobilitare le persone e le loro risorse per raggiungere i suoi obiettivi scenografici. Anche Saturno è nella prima casa. La collocazione di Saturno qui dà una visione conservatrice, talvolta tetra e piena di abnegazione sulla vita: praticamente tutte le atmosfere tenebrose dei suoi film e sopratutto del Prometheus e i suoi significati legati al processo di Morte…celato anch’esso a tanta parte della critica..C’è sempre un antro-caverna in cui entrare al buio e trovare l’introvabile… Questo Saturno attutisce quel Marte battagliero, creando una semiquadratura (aspetto di 45° nella stessa I^casa) che libera un’energia ondulatoria, al nervosismo istintuale di Marte, così da freddare gli animi e riuscire ad essere piuttosto distaccato e persino distante in determinate occasioni, in modo da poter controllare dal di fuori le proprie emozioni che altrimenti obnubilerebbero la migliore riuscita dei prodotti creativi di Ridley: è celebre per la sua cura ossessiva delle immagini e per la sua versatilità. Questo Saturno, comunque trigono al Sole e a Plutone, gli conferisce una grande profondità di pensiero, con cui guarda se stesso e giudica il prossimo sia per lavoro che per intimità personale. Saturno gli ha insegnato molto presto nella vita ad essere autosufficiente, che ha contribuito ad avere più responsabilità del solito rispetto alla sua età anagrafica. Il Suo intelletto è costante e solitamente libero da sentimenti e capricci momentanei: la logica, grazie a questo Saturno, gioca un ruolo importante nei suoi processi mentali perchè affronta le sfide e le responsabilità con un senso di fermezza. Il tutto ha creato un uomo che è costantemente in grado di avere successo in qualsiasi campo si fosse cimentato.
Si può certamente sostenere, quindi, che aldilà delle logiche solo filosofiche, e o religiose, NULLA E’ COME SEMBRA nell’Universo, in quanto ai riferimenti umanistici, cioè quelli di derivazione solo umana che come abbiamo potuto constatare sono spesso, direi sempre, fuorvianti. L’uomo non ha la possibilità di capire qualcosa di “reale”, senza una traccia “ferma”, in riferimento costante, su cui lavorare….che non sia prodotto relativo alla sua esclusiva intuizione, che per quanto geniale possa essere, di per se, ha bisogno di un riferimento costante per essere avvolarata (abbiamo visto che neanche, la tanto approfondita Bibbia, lo è in assoluto, ma presta inevitabilemnete il fianco a delle interpretazioni contrastanti come minimo…) in quanto da sola, anche se matematicamente rilevante, è insufficente a rendere equanime qualsiasi modello interpretativo perchè inficiato dall’indeterminazione (vedi Heisenberg…) che risente della presenza dell’osservatore, facente inevitabile ombra all’osservato, come legge quantistica vuole. Questa traccia in realtà esiste, ed è la logica astrologica, che, come avete potuto leggere in questa prima parte dell’articolo, nel confronto analogico del tema natale di Ridley Scott, consente “matematicamente”, anzi per essere preciso, logaritmicamente, di evincere caratteristiche assolutamente inerenti la personalità e il carattere d’insieme del regista, che si applicano nel suo reale e incontestabile modo di esprimere cinema… Questa specificità avviene perchè la tecnica utilizzata nell’analisi astrologica non entra in collisione con la necessità ferrea (che peraltro ferrea non è…!!!) dell’indagine matematica, ma si esplica tramite le dinamiche sincroniche, tutte collegate tra loro attraverso il principio di risonanza, comunque di sentore algebrico e non magico, che non ha bisogno di “sentire” l’uomo in se per esprimersi e dirimere i suoi tentacoli sul sapere oggettivo e non soggettivo che è invece, invertendo i termini, del sistema scientifico (assolutamente, secondo me, non oggettivo…) nonostante le loro (degli scienziati…) continue ed insistite dimostrazioni colleriche sul principio inalienabile dell’oggettività della scienza…. Einstein, prima di essere quel fisico teorico che fu, fu un uomo, aggiungo io, dei Pesci, che come tale intuì, lui solo, soggettivamente quindi, la legge della relatività, attingendo inevitabilmente alla sua ORIGINE PESCINA, (che orienta certamente le menti aldilà dei limiti conosciuti…e se non è il segno, è i suo campo o settore di riferimento, il XII°, cosignificante dei Pesci, come risulta presente nei temi natali dei fisici più conosciuti in Italia e nel mondo, rappresentanti della cosiddetta scienza nostrana, come Zichichi, Rubia, e Margherita Huch per nominare i più conosciuti…) vera costante “risonante” oggettiva del suo pensiero matematico ….soggettivo !!! Se il prototipo dello scienziato è la fissità della mente scientifica, in molti (tanti quati la scienza ritiene scienziati…) avrebbero dovuto …”intendere” la relatività e non solo uno, Einstein, per giunta criticato, come avviene al solito (vedere uno su tutti Galileo…!!!), agli inizi dai cattedratici della sua epoca: per cui la scienza, che tanto chiama a testimone, per rendersi valida agli occhi del mondo, la possibilità di “ripetere in laboratorio” gli esperimenti, per riconfermarne la veridicità, consente la sua più grande eccezione in chi, questa verità, deve enunciarla: l’Uomo. L’uomo infatti non è riproducibile in laboratoiro allo stesso modo di un altro….!!! L’uomo è una scheggia impazzita che schizza proprio come fanno le particelle subatomiche nell’acceleratore: sono indeterminabili…..Quindi a-scientifiche.
HO VOLUTAMENTE INVERTITO I PRESUPPOSTI LOGICI in relazione a ciò che è matematico e ciò che non lo è….perchè simili affermazioni di stile e di metodo appertengono comunque all’Uomo che non è un essere matematicamente realizzabile in se, anzi è un prodotto di una serie quasi infinita di variabili che con la rigidità della competenza scientifica poco hanno a che spartire…..
Niente è come sembra, niente è come appare
perché niente è reale“….. Dr. Claudio Crespina IlNadir
perché niente è reale“….. Dr. Claudio Crespina IlNadir
Fine prima parte………..segue il sequel …..