USA: SCOPERTO IL PIANETA CHE NON DOVREBBE ESISTERE….!!!
NEW YORK , Sfida tutte le teorie sulla formazione dei pianeti. COSA STA ACCADENDO VERAMENTE…
Si chiama HD 106906b e si trova a 300 anni luce da noi, nella costellazione della Croce. La Croce emblema costante di questi “nostri” tempi, astrologicamente parlando la Grande Croce Cardinale, è al centro dell’attenzione in quanto si sta creando di nuovo (il quinto o sesto, non ricordo più, in questi ultimi quattro anni, che stanno incidendo profondamente sul cambiamento delle coscienze dell’umanità mondiale..) il suo ingresso proprio tra pochi giorni (il 22 dicembre per l’esattezza) sulla scena cosmologica. HD 106906b è molto giovane, visto che ha solo 13 milioni di anni: la Terra, al confronto, con i suoi 4,5 miliardi, è una veterana dello spazio. Ma questo enorme mondo alieno, circa 11 volte il nostro Giove, ha una caratteristica che lo rende davvero speciale: secondo la scienza, non dovrebbe esistere….!! Ed eccoci proiettatti nell’antica polemica su ciò che poi sia veramente scienza e ciò che non lo è… Questo dictat positivistico-divisorio che in realtà, come dico da anni, non esiste nella coscienza umana universale, ma vi è stato immesso scientemente, è proprio il caso di dirlo, dalla cecità delle culture in genere ma sopratutto da quelle legate ai principi religiosi monoteistici. La visione scientifica è parziale e inesatta se non collima con quella animica mai scissa in realtà dalla realtà matematica, la dimostrazione di ciò la si ottiene proprio tramite la forza di una scoperta, di questa grande scoperta, che…..
si catapulta nell’universo astronomico infrangendone ogni certezza, poiché narra di un mondo improbabile. Si chiama numericamente HD 106906 b il pianeta extrasolare che non dovrebbe esistere e che pure è stato individuato da Vanessa Bailey, giovane laureata dell’Università dell’Arizona, e dal team da lei guidato. Un nome, meglio un cognome, Bailey, di per se esotericamente importante perchè non può non richiamare alla memoria, quello più famoso per i miei studi legati ai processi astrologico-esoterici, di Alice Bailey la famosa saggista, esoterista e studiosa di teosofia britannica del segno dei Gemelli. Determinanti, nella scoperta, sono state le immagini super accurate a infrarossi raccolte dal telescopio Magellan, installato in Cile. È dotato del sistema di ottica adattiva MAgAO, sviluppato in uno sforzo congiunto da INAF e Osservatorio Astronomico di Arcetri, vicino a Firenze, in collaborazione con l’Università dell’Arizona e i partner industriali italiani Microgate e ADS International.
Secondo la scienza, non dovrebbe esistere e invece, eccolo lì. Lo ha “catturato” una telecamera a infrarossi montata sul telescopio Magellan, con base nel deserto di Atacama in Cile. I ricercatori hanno poi utilizzato i dati del telescopio spaziale Hubble per confermare la loro scoperta. A rendere questo esopianeta tanto singolare non è la sua taglia extralarge, niente affatto insolita nella galassia, ma la sua posizione: orbita infatti a 650 Unità Astronomiche dalla sua stella. Quindi, a circa 97 miliardi di chilometri di distanza dal suo Sole. Gli astronomi si trovano ora in difficoltà a giustificarne l’esistenza. “Nessun modello relativo ad un altro pianeta o una stella spiega completamente quello che osserviamo”, ha affermato Vanessa Bailey, del Dipartimento di Astronomia dell’Università dell’Arizona e capo-ricercatrice in questo studio accettato dalla rivista scientifica The Astrophysical Journal Letters. Infatti, la teoria più accreditata in merito alla formazione dei corpi planetari sostiene che essi si formino progressivamente, per agglomerazione di corpi più piccoli, come ad esempio gli asteroidi. Nel corso di milioni di anni, il pianeta acquista massa grazie ai detriti, alle polveri e a tutti gli altri residui che vengono attratti dal suo campo gravitazionale. Ma questo meccanismo non si può applicare a HD 106906b: alla sua distanza orbitale, questo processo procede assai lentamente ed è impossibile che in così poco tempo (13 milioni di anni) si sia formato un gigante grande 11 volte Giove. Un gigante 11 volte più massiccio del nostro Giove, ma lontano dalla sua stella madre ben 650 volte la distanza che separa la Terra dal Sole. Per confronto, l’orbita di Plutone si spinge ‘appena’ a 50 volte la distanza Terra-Sole (ovvero 50 Unità Astronomiche, UA). Si ritiene che i pianeti vicini alle loro stelle come il nostro si siano formati accrescendo materia da piccole strutture rocciose, presenti nel disco protoplanetario di gas e polveri che circondava la stella in formazione: tuttavia questo processo si compie in un lasso di tempo troppo lungo per poter dare vita a pianeti talmente grandi e lontani come HD 106906 b. Una spiegazione alternativa al fenomeno è quella secondo cui il pianeta potrebbe essersi formato con lo stesso processo di un mini sistema stellare binario: “È possibile che la stella e il pianeta si siano formati dal collasso di due ammassi distinti di gas, ma per qualche ragione il progenitore del pianeta è stato privato di una parte di quel materiale e non ha più raggiunto la massa sufficiente per divenire una stella a sua volta”, ha spiegato la Bailey. Messi alle strette dalle evidenze osservative di questo esotico sistema planetario, gli astronomi propongono un’ulteriore ipotesi per giustificare l’esistenza dell’inusuale coppia cosmica: il pianeta osservato potrebbe essersi formato con lo stesso processo di un mini sistema stellare binario. “È possibile che nel caso del sistema di HD 106906 b la stella e il pianeta si siano formati dal collasso di due ammassi distinti di gas, ma per qualche ragione il progenitore del pianeta è stato privato di una parte di quel materiale e non ha più raggiunto la massa sufficiente per divenire una stella a sua volta” spiega Bailey. Resta però ancora da giustificare il rapporto tra le masse del pianeta e della stella madre, che dalle osservazioni risulta essere di uno a cento (ovvero la HD 106906 è cento volte più massiccia del suo pianeta). Gli attuali modelli di formazione di stelle in sistemi binari impongono che la massa di un astro non sia superiore alle dieci volte quella del compagno. Ma… c’è un ma: nei sistemi binari, i due astri gemelli presentano un rapporto di massa che non supera 10 a 1, come detto, mentre nel caso di HD 106906b il rapporto è maggiore di 100 a 1.
Dunque, come si è formato questo strano pianeta?
La risposta della ricercatrice è disarmante. “Per ora, non lo sappiamo proprio.” Il super-Giove alieno potrebbe essere allora un pianeta errante, proveniente da un’altra zona della galassia e catturato dall’orbita di HD 106906. Anche se non c’è ancora una risposta definitiva a questi interrogativi, la scoperta di HD 1069 06 b è di grande importanza per lo studio dei sistemi esoplanetari e dei loro processi di formazione. Studiare questo lontano ed affascinante sistema solare potrebbe essere utile per capire la natura di questi vagabondi dello spazio per molti versi ancora misteriosi. Fino a pochi anni fa, sembravano il frutto della feconda fantasia di scrittori e ricercatori fai-da-te, ma ora si sono rivelati una presenza ingombrante. Secondo lo studio recente del giapponese Takahiro Sumi, nella Via Lattea ci sarebbero più pianeti nomadi che stelle: saremmo dunque nell’ordine di miliardi. Una stima pazzesca, confermata – anzi, addirittura accresciuta da una successiva ricerca, compiuta da un team di astronomi del Kavli Institute for Particle Astrophysics and Cosmology della Stanford University, in California. La loro ipotesi: esisterebbero centomila corpi planetari in movimento nel cosmo per ciascuna stella presente nella nostra galassia. Cifre quasi inconcepibili. Molti di questi esopianeti errabondi potrebbero essere stati espulsi dai propri sistemi solari. E non è escluso che un fenomeno del genere possa essere accaduto anche nel nostro sistema, che in origine poteva essere composto da un numero maggiore di pianeti. Persino abitabili. Per quanto assurdo possa sembrare, infatti, il team americano ha contemplato la possibilità dell’esistenza di forme di vita anche negli spazi interstellari. Una forte radioattività interna o il riscaldamento tettonico e la presenza di una spessa atmosfera in grado di intrappolare gli infrarossi garantirebbero un calore sufficiente.
Lassù, nel cielo stellato, si potrebbero dunque nascondere svariati miliardi di mondi adatti alla vita, ben oltre le più rosee previsioni. Numerosissimi, eppure invisibili: essendo privi di luce propria e non avendo una stella attorno alla quale orbitano, è assai complesso individuarli con i nostri strumenti attuali. E ce ne potrebbero essere anche di vicini, più di quanto non immaginiamo.
LOGICA ASTROLOGICA
SE LA COSIDDETTA SCIENZA PREVEDESSE L’ANIMA NEL SUO DETTATO SI RENDEREBBE SUBITO CONTO DI ESISTENZE PLANETARIE CHE CON L’AUSILIO DEI SOLI OCCHI, E DELLA LORO CONGENITA LIMITATEZZA, NON POTREBBE VEDERE MAI NEANCHE USANDO I PIù GRANDI E SVILUPPATI TELESCOPI DEL MONDO…!!!
La lettura animica è quella che l’astrologia insegna da secoli introducendo un preciso e inequivocabile metodo interpretativo: l’ANALOGIA… Mezzo questo di natura eterica che consente di “vedere” (non di “guardare” però…!!) anche senza telescopi, grandi o piccoli che siano, oltre qualsiasi muro e qualsiasi distanza imparando ad utilizzare le vere dinamiche del pensiero intuitivo (che io oggi chiamo controintuitivo…) extrasensoriale legato, per cosi dire, direttamente ai pianeti transpersonali: Urano, Nettuno e Plutone tutti e tre interessati nell’attuale momento epocale di cambiamento in cui siamo immersi in questi anni stravolgenti che l’umanità intera sta vivendo. Pianeti che, una felicissima traduzione letteraria del collega Sasportas chiama molto opportunamente “DEI DEL CAMBIAMENTO”, sono legati tra loro da aspetti sinergici che li collegano indissolubilmente mantenendone il messaggio costante nella vibrazione spaziotemporale: la quadratura crescente urano-plutonica è in auge da quattro anni e l’entrata di Nettuno in Pesci (incipit cosmogonico in Vergine), suo domicilio primario, in aspetto di sestile da tempo immemore con Plutone (in quel momento in settile:52°) in Capricorno e di semisestile con Urano in Ariete (aspetti questi, s’intende, in moto continuo di avvicinamento e di separazione in relazione alle continue retrogradazioni e riallineamenti di questi mostri dello spazio profondo). Onda vibratoria capace di sconvolgere i tempi e gli spazi come regolarmente nei secoli passati è avvenuto senza soluzione di continuità, registrato fedelmente dai cambi epocali equivalenti i battiti cardiaci di ogni singolo uomo. Noi siamo nell’onda e queste continue notizie di scoperte a livello cosmologico universale sono il prodotto sinergico di questa motrice alleanza planetaria di grande rilievo astrologico: URANO con le sue scosse improvvise e violente scardina le difese del limite conosciuto, infatti esso rappresenta tutto ciò che è nuovo e che prima non era conosciuto: è il primo figlio, che diventa anche primo marito, primo amante e primo dio dela mitologia greca. Urano è veramente il nuovo che irrompe all’improvviso, come lo può effettivamente essere un’intuizione, un’invenzione , una scoperta che non ha radici e che non rientra in alcuno schema o ruolo preesistente. NETTUNO nel suo possedimento pescino, usa a grande regime il suo esclusivo potere trasformativo che è per certi versi devastante in particolare per ciò che è fortemente ancorato ad un linguaggio fisso, ad uno schema come lo è certamente la “chiusura anoressica” della conoscenza scientifica. Nettuno insegna a dubitare, ad alterare i confini, non delinea ma assorbe, confonde, unisce apparentemente in modo caotico ma profondo, secondo un nesso esoterico da scoprire, individuare, ricercare. Non è un caso che a questo pianeta appartiene il simbolo del labirinto che è una rappresentazione del mondo che rende schiavi, mentre il filo d’Arianna è il simbolo della libertà e dell’emancipazione dalla trappola della psiche ordinata e schematizzata che cerca di dare un ordine al mondo: la scienza delimitante la visione della Verità assoluta. PLUTONE il pianeta freddo, oscuro, misterioso, brusco e dominatore: è il più lontano, e rappresenta gli strati più profondi della nostra psiche. E’ un pianeta che governa l’inconscio più oscuro, le zone d’ombra della nostra mente che contengono gli aspetti che noi non desideriamo mostrare, che reprimiamo ma che esistono sempre. Agisce in silenzio, ed è ricchissimo di energia: vuole dominare sugli altri e lo fa con ogni mezzo, ma questa violenta forxza magmatica contiene in sè anche molta forza creativa che sprigiona in maniera esplosiva e poco controllabile, utile a far emergere il vissuto rimosso sia nel personale che nell’epocale. Esso ha la forza di riportare a galla, di rielaborare, di far eruttare qualsiasi verità trattenuta, nascosta o sottesa sia nella nostra natura che negli elementi constituenti l’universo.
UN PO DI STORIA PER COMPRENDERE L’EVOLUZIONE SISTEMATICA DEI TRE GRANDI in PERFETTA ANALOGIA CON LA CRESCITA DELL’UOMO NELL’UNIVERSO.
Dai Caldei fino all’apparizione di Urano nello spazio osservabile nel 1781, l’astrologia e l’astronomia si regolavano sui sette corpi celesti conosciuti allora, almeno certa “storia” così ci racconta (della quale dubito non poco…): Sole e Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno. Questi sette corpi celesti hanno in qualche modo rappresentato un modello socio-politico dell’umanità che integrava un processo di civilizzazione basato su leggi e norme (Saturno) e sull’espansione economica e culturale (Giove). Con la crescente istituzionalizzazione del potere politico e religioso, la visione del mondo diventò sempre più materialistica e il legame diretto che l’uomo aveva instaurato con la Natura e con il Trascendente si annebbiò nelle mediazioni offerte dal potere. Nel 1781, accadde un evento singolare: grazie al telescopio si avvistò un “nuovo” pianeta nel cielo, URANO. Contemporaneamente, iniziava l’incubazione di profonde trasformazioni sociali: un ideale più democratico si contrappose alla struttura piramidale e conservatrice del feudalismo (Saturno), producendo intense crisi sociali e spirituali che ispirarono i popoli a ottenere libertà e autonomia. Queste crisi ebbero il loro apice nelle due rivoluzioni: quella per l’Indipendenza in America (1784) e la Rivoluzione Francese (1789), due pietre miliari dei Diritti dell’Uomo, anche se a costo di numerose vite umane.
Nel 1846, il pianeta NETTUNO venne “scoperto”, accompagnando un altro salto cruciale della coscienza collettiva. Anticipata dall’onda del Romanticismo, che esaltò le virtù del cuore e delle passioni, il ritorno alla Natura incontaminata, la vibrazione nettuniana cominciò a dissolvere i confini tra individuo e collettività. Iniziarono gli sconvolgimenti della rivoluzione industriale con l’apparizione della macchina a vapore, delle prime ferrovie e dei battelli a vapore, che sollecitarono lo sfruttamento di risorse naturali (carbone, minerali, ferro ecc.) e favorirono il colonialismo e l’emigrazione verso i nuovi continenti. La povertà divenne materia di pubblica preoccupazione, e vennero edificati ospedali e rifugi per i bisognosi. La schiavitù fu abolita negli Stati Uniti nel 1861, lo stesso anno in cui ebbe fine la servitù della gleba in Russia. Una società politicamente rinnovata si affermò sullo sfondo di grandi movimenti di massa: l’ascesa del socialismo, che portò alla formazione dei sindacati e delle cooperative di lavoratori, e nel 1848 il “Manifesto” di Karl Marx fu pubblicato. Due nuove classi sociali si contrapposero all’aristocrazia: la classe operaia e la borghesia. Nacquero molti movimenti umanitari e filantropici come la Croce Rossa e l’Esercito della Salvezza. In reazione al razionalismo e al materialismo dei secoli precedenti, ci fu una notevole crescita di interesse per l’occultismo, lo spiritualismo e i fenomeni psichici.
Il movimento teosofico fondato da Elena Blavatsky fu un esempio importante del crescente interesse per l’esoterismo e le filosofie orientali. Nettuno segnò anche le prime indagini sulla psiche a opera della psicoanalisi…
Nel 1930, contemporaneamente alle ricerche sulla fissione nucleare, PLUTONE entrò in scena… e iniziò la corsa agli armamenti, prima con la politica espansionista della Germania, che sfociò nella seconda Guerra Mondiale, seguita poi dalla guerra del Pacifico, dal bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, dalla guerra fredda, dalla guerra di Corea, d’Indocina, d’Algeria. Negli anni 65-68, (congiunzione Urano-Plutone in Vergine) l’Accordo Atomico tra le superpotenze venne ratificato dal Trattato sulla demilitarizzazione dello spazio, seguito da quello contro la proliferazione degli armamenti atomici. (cfr. Marie Noelle Urech). Innegabile, quindi, l’impatto archetipico transpersonale che questi pianeti hanno avuto finora sull’evoluzione dell’umanità, elevandone ogni volta le vibrazioni su un’ottava maggiore di consapevolezza. Nell’arco di soli quattro secoli, l’umanità ha sperimentato tre (quattro, se volessimo considerare anche la scoperta di Kirone del 1977) momenti di illuminazione che le hanno fatto compiere un salto evolutivo, preparandola alla svolta successiva. Ogni salto si è contraddistinto con un nuovo paradigma nella scienza e con un nuovo archetipo, in coincidenza con l’apparizione di un nuovo pianeta nello spazio osservabile…QUESTI SONO FATTI INCONTESTABILI DEL LEGAME MICROCOSMO MACROCOSMO in cui siamo costantemente immersi.
Nel 1846, il pianeta NETTUNO venne “scoperto”, accompagnando un altro salto cruciale della coscienza collettiva. Anticipata dall’onda del Romanticismo, che esaltò le virtù del cuore e delle passioni, il ritorno alla Natura incontaminata, la vibrazione nettuniana cominciò a dissolvere i confini tra individuo e collettività. Iniziarono gli sconvolgimenti della rivoluzione industriale con l’apparizione della macchina a vapore, delle prime ferrovie e dei battelli a vapore, che sollecitarono lo sfruttamento di risorse naturali (carbone, minerali, ferro ecc.) e favorirono il colonialismo e l’emigrazione verso i nuovi continenti. La povertà divenne materia di pubblica preoccupazione, e vennero edificati ospedali e rifugi per i bisognosi. La schiavitù fu abolita negli Stati Uniti nel 1861, lo stesso anno in cui ebbe fine la servitù della gleba in Russia. Una società politicamente rinnovata si affermò sullo sfondo di grandi movimenti di massa: l’ascesa del socialismo, che portò alla formazione dei sindacati e delle cooperative di lavoratori, e nel 1848 il “Manifesto” di Karl Marx fu pubblicato. Due nuove classi sociali si contrapposero all’aristocrazia: la classe operaia e la borghesia. Nacquero molti movimenti umanitari e filantropici come la Croce Rossa e l’Esercito della Salvezza. In reazione al razionalismo e al materialismo dei secoli precedenti, ci fu una notevole crescita di interesse per l’occultismo, lo spiritualismo e i fenomeni psichici.
Il movimento teosofico fondato da Elena Blavatsky fu un esempio importante del crescente interesse per l’esoterismo e le filosofie orientali. Nettuno segnò anche le prime indagini sulla psiche a opera della psicoanalisi…
Nel 1930, contemporaneamente alle ricerche sulla fissione nucleare, PLUTONE entrò in scena… e iniziò la corsa agli armamenti, prima con la politica espansionista della Germania, che sfociò nella seconda Guerra Mondiale, seguita poi dalla guerra del Pacifico, dal bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, dalla guerra fredda, dalla guerra di Corea, d’Indocina, d’Algeria. Negli anni 65-68, (congiunzione Urano-Plutone in Vergine) l’Accordo Atomico tra le superpotenze venne ratificato dal Trattato sulla demilitarizzazione dello spazio, seguito da quello contro la proliferazione degli armamenti atomici. (cfr. Marie Noelle Urech). Innegabile, quindi, l’impatto archetipico transpersonale che questi pianeti hanno avuto finora sull’evoluzione dell’umanità, elevandone ogni volta le vibrazioni su un’ottava maggiore di consapevolezza. Nell’arco di soli quattro secoli, l’umanità ha sperimentato tre (quattro, se volessimo considerare anche la scoperta di Kirone del 1977) momenti di illuminazione che le hanno fatto compiere un salto evolutivo, preparandola alla svolta successiva. Ogni salto si è contraddistinto con un nuovo paradigma nella scienza e con un nuovo archetipo, in coincidenza con l’apparizione di un nuovo pianeta nello spazio osservabile…QUESTI SONO FATTI INCONTESTABILI DEL LEGAME MICROCOSMO MACROCOSMO in cui siamo costantemente immersi.
Ora per “leggere” tra le righe di questi pianeti cosa possa accadere nei minimi particolari non è possibile perchè bisognerebbe controllarne caso per caso gli impatti sui temi individuali però una visione d’insieme si può dare anche alla luce degli eventi che ormai sono ampiamente delineati dai recenti transiti di questi pianeti dell’eterno cambiamento. Nettuno, trovandosi a casa sua, accende un gioco più grande e più immateriale in cui i valori e le pressioni del collettivo diventeranno sempre più importanti. Non solo: essendo l’archetipo dei mondi sovrasensibili, Nettuno spronerà l’umanità a cercare una nuova visione universale, ad esplorare “l’oltre”, a stabilire un profondo contatto trasformatore con la propria coscienza. Questa transizione non si farà in maniera lineare, ma attraverso il caos. La teoria del Caos e dell’Ordine potrebbe raffigurare l’influenza sottile della coscienza nettuniana che dissolve i limiti egoici e quelli della materia. Il vecchio ordine tenderà a scomparire, ma darà ancora dei colpi di coda che si tradurranno in disordini sociali, catastrofi ambientali, avvelenamenti, malattie endemiche, manipolazioni sovversive. Urano nel segno dell’Ariete, da metà marzo 2011, aggiunge una nota dirompente a questo quadro caotico. L’Ariete è governato da Marte, dio della guerra. Urano accenderà la miccia di nuovi conflitti, porterà a mire espansionistiche, a diffondere conoscenze tecnologiche importanti derivanti dall’ambito militare, ma porterà anche ad un progresso, ad una emancipazione, a maggiore autonomia legata a nuove scoperte negli ambiti più disparati del sapere. Molti organismi istituzionalizzati come NATO, CEE, ONU potrebbero subire trasformazioni radicali verso una ristrutturazione più fluida, trasparente e decentralizzata. La forza di Urano è decentralizzante e centrifuga. E’ quindi probabile che molte nazioni tenderanno verso il federalismo e che alcune oligarchie saranno spezzate a favore di processi più democratici. Questo non è affatto in antitesi con la visione unitaria di Nettuno, che in realtà rappresenta l’esperienza dell’Uno nel Molteplice. Un esempio concreto di questo processo viene offerto dalla costituzione degli Stati Uniti d’America: una federazione di Stati con cittadini tutti americani, anche se provenienti da tutto il mondo, da culture e religioni diverse. L’azione di Nettuno si coniuga con il lavoro in retroscena della quadratura crescente urano-plutonica tra l’Ariete e il segno del Capricorno, che è in piedi da 4 anni e durerà ancora fino al 2016. Plutone in questo segno, come ho detto già tantissime volte batte il tempo del cambiamento: simboleggia la destrutturazione del potere istituzionalizzato, quello politico-finanziario, il crollo degli imperi e delle chiese, ma anche dei dogmi e dei valori tradizionali. Questo è lo scenario di fondo di cui siamo già tutti testimoni e protagonisti e negarlo significa solamente non volersene rendere conto. I problemi sociali e ambientali che emergono oggi sono immensi e richiedono ormai una visione d’insieme e non più quella parziale e separata da un contesto più ampio che ci ha condizionato per secoli! I problemi demografici legati alle fonti di sostentamento diventeranno più critici e domineranno lo scenario; di conseguenza dovremo aspettarci grandi migrazioni che, per restare in Italia, sta già avvenendo ormai in modo clamorosamente importante, essendo scivolata in piena povertà economica e politica a causa dei nostri governanti truffatori e traditori della Costituzione che continuamente viene richiamata in ballo come specchio per le allodole e non come un vero principio di democrazia inscindibile quale è e quale si dovrebbe obbligatoriamente rispettare…tutti però..!! Tuttavia ciò potrà favorire nuove forme di sviluppo comunitario, di economia sostenibile e azioni umanitarie…(almeno è la mia speranza..). Dopo gli abusi economici che abbiamo subito e stiamo subendo per lungo tempo, possiamo aspettarci forti rivendicazioni sociali, movimenti di massa motivati da spinte idealiste ed etiche oppure incontrollabili come le tempeste oceaniche. La situazione finanziaria mondiale conoscerà ancora molte fluttuazioni, ma anche in questo ambito una nuova coscienza cercherà soluzioni alternative nella cooperazione e nell’organizzazione comunitaria. Con l’azione congiunta del pianeta Chirone in Pesci (febbraio 2011) in aspetto a Nettuno, le terapie alternative, la compassione, la guarigione energetica, la visione olistica passeranno in primo piano: cosa che sta avvenendo anche in Italia ed è tutto dire… Sul piano scientifico, si prenderà sempre più coscienza di quanto l’universo formi un tutto con l’uomo, di quanto l’infinitamente piccolo si inscriva nell’infinitamente grande come un frattale. La nuova fisica sarà in grado di esplorare i mondi paralleli e di spiegare i fenomeni della coscienza. Civiltà di altre galassie si manifesteranno sempre più in maniera palese: statene certi la realtà extraterrestre è dietro l’angolo.. E con essa si saprà finalmente anche la probabile connivenza dei poteri politico-religiosi mondiali al mantenimento dello oscuramento e dell’insabbiamento di tale verità, per tornaconto personale e dei governi, così da poter operare nella falsità e nella menzogna perpetrate nei secoli a spese dele genti di tutto l’orbe terracqueo. Ci sarà una forte spinta verso i mondi spirituali e la necessità di condividere una nuova visione trascendentale, incoraggiata dalle scoperte della scienza. La vita della coscienza dopo la morte non sarà più un mistero. Tramite i viaggi astrali e stati di coscienza modificata, sarà possibile attingere volontariamente informazioni dalla memoria universale. Molti segreti e misteri verranno svelati e le verità nascoste da anni dalle istituzioni diventeranno di dominio pubblico…(non è un caso che ho rinnovato completamente il mio sito in questo senso…).
LE COSE STANNO CAMBIANDO: VIENE TUTTO ALLA LUCE
Proprio mentre sto scrivendo questo articolo stanno giungendo notizie svariate che alimentano nuove speranze e nuovi orizzonti appunto in perfetto allineamento col cambiamento del regime politico-religioso consolidato che dovrà obbligatoriamente prenderne atto pena il suo completo disfacimento..
-Uno studio dell’Università di Tolosa che ha monitorato l’attività cerebrale di chi sostiene di essere in contatto con l’aldilà: i medium o i sensitivi. Cosa c’è dopo la morte? Esiste davvero un Aldilà dove la vita prosegue in altre forme e dimensioni? È possibile mettersi in contatto con coloro che hanno oltrepassato questa soglia senza ritorno? Sono interrogativi esistenziali ai quali ognuno di noi dà risposte in base alla propria sensibilità, al proprio credo, alle proprie esperienze personali. L’unica categoria che sembra possedere solo certezze è quella formata dai medium. Astuti ingannatori che approfittano della fragilità di chi è pronto a tutto pur di risentire accanto a sé una persona cara deceduta, oppure soggetti davvero provvisti di capacità straordinarie che li rendono dei canali, dei mezzi per l’appunto, con i quali comunicare con i trapassati? Sotto il controllo del professor Arnaud Delorme, dell’Università di Tolosa sono stati sottoposti ad un esame- basato sull’ attività elettrica del cervello- sei persone che affermavano di poter parlare con i trapassati. Tutti i sei presunti sensitivi hanno mostrato una significativa differenza dell’attività elettro-corticalea seconda di quello su cui dovevano concentrarsi, soprattutto quando si sono focalizzati sui trapassati. Per gli autori dello studio, un indizio che la comunicazione con l’Aldilà corrisponde ad uno stato mentale molto diverso rispetto a quando si pensa a qualcuno di reale o si lavora di fantasia. Le conclusioni sono interessanti scientificamente parlando: i risultati relativi alle differenze nelle bande delle onde gamma tra i diversi stati mentali restano sconcertanti, quanto le variazioni che abbiamo osservato sembrano derivare, almeno in parte, dall’attività di occhi o muscoli. Presi nel complesso, i risultati dello studio suggeriscono che l’esperienza della comunicazione con i defunti possa costituire uno stato mentale a sé, che non è coerente con la normale attività cerebrale propria del pensiero o dell’ immaginazione.” È la prova che davvero l’anima sopravvive al corpo e che con essa alcuni soggetti particolari possono entrare in contatto? Una volta si sarebbe dovuto rispondere, sicuramente no, oggi direi probabilmente no. Ma è certamente l’ennesima dimostrazione delle enormi potenzialità del nostro cervello e di quanto ancora poco sappiamo delle sue funzioni, delle sue caratteristiche, delle sue capacità. Anche di quelle “extra”.
-Scoperto un sistema solare uguale al nostro nella Costellazione del Drago
Intorno alla stella Koi 351 orbitano sette pianeti che ricordano le caratteristiche di quelli intorno sl Sole neanche 10 giorni fa.
Non siamo un unicum e questo ormai dovremmo saperlo. Non solo di pianeti simili alla Terra ne esistono, potenzialmente, miliardi sparsi nella galassia, ma anche il nostro sistema solare ha almeno una copia. L’hanno trovata alcuni astronomi europei, ad oltre 2.700 anni luce da noi: presenta pianeti rocciosi nelle orbite più interne e giganti gassosi in quelle esterne. In tutto, sono almeno 7. “È, ad oggi, il primo sistema solare con un significativo numero di pianeti– non solo due o tre- che mostri una chiara gerarchia, come avviene nel nostro”, ha spiegato il dottor Juan Cabrera, dell’Istituto di ricerca presso il Centro Aerospaziale tedesco. La scoperta è il frutto della rielaborazione di dati ricavati dal telescopio orbitante Kepler. Finora, nella ricerca di un gemello terrestre, gli astronomi si sono imbattuti in una grande varietà di pianeti dalle caratteristiche più bizzarre e in sistemi solari assai diversi dal nostro. “Troviamo pianeti di ogni tipo, a qualsiasi distanza, di qualsivoglia dimensione, persino classi planetarie che non pensavamo potessero esistere”, conferma Cabrera. Tanto che, al momento, gli scienziati non sanno trovare una spiegazione unica e convincente su come si formino. Ecco perchè questo remoto sistema solare nella costellazione del Drago, che deve il suo nome all’acronimo di Kepler Object of Interest (Oggetto di Interesse per Keplero) si è meritato così grande attenzione: perché presenta tutte le peculiarità del nostro. Ed è la prima volta che ne troviamo uno tanto somigliante. “Non sappiamo ancora perché si sia sviluppato in questo modo, ma abbiamo la sensazione che possa essere la chiave per comprendere la formazione planetaria in generale e quella del nostro sistema solare in particolare”, ha affermato l’astronomo spagnolo… CI RENDIAMO CONTO CHE SOLO L’IGNORANZA E LA CECITA’ MENTALE NON CI CONSENTONO DI COMPRENDERE CHE SIAMO ORMAI SU UN’ALTRA DIMENSIONE DI VITA…e dobbiamo prima o poi assimilarlo epoi accettarlo se non vogliamo crollare insieme al mondo obsoleto e ignorante che se ne sta andando..
-Ufo e alieni: che succede in Valmalenco?
Risale a qualche giorno fa l’ultimo di una lunga serie di avvistamenti. C’è un angolo d’Italia che sembra diventato l’epicentro di sconcertanti incontri ravvicinati del terzo tipo. È la Valmalenco, in provincia di Sondrio, interessata ormai da anni da una serie di avvistamenti misteriosi. Ad impressionare, oltre al numero crescente dei testimoni , è anche la tipologia delle segnalazioni molto coerenti se non addirittura sovrapponibili. L’ultimo caso, solo pochi giorni fa. almeno in 7 avrebbero infatti notato un’intensa luce dai colori cangianti muoversi nel cielo della Valtellina.
Ne parla la stampa locale, pubblicando i racconti e le foto di questo fenomeno osservato da più persone, in punti diversi della zona, nel giro di due ore. I casi si sono ripetuti e moltiplicati. Ad osservare quegli oggetti ignoti sono stati pensionati e studenti, camionisti e ristoratori, turisti e gente del posto. Se ne è occupato, di recente, uno speciale del Tg3 Lombardia, che ha cercato ed intervistato alcuni testimoni. Come se non bastassero gli Ufo, ecco spuntare altre foto che mostrerebbero addirittura esseri misteriosi, forse extraterrestri. Immagini alle quali è davvero molto difficile credere: sono scatti realizzati in diverse occasioni da persone diverse, ma risultano assurdamente simili. In esse, appaiono forme umanoidi che richiamano subito alla mente il classico “alieno grigio”: creature con teste grosse su colli sottili, grandi occhi neri e pelle di color grigio/blu, nascoste tra le rocce di questa vallata che riserva a quanto pare molte sorprese. Alle telecamere di Rai3, Enrico Rossi- un bancario ormai in pensione- ha portato la sua testimonianza suffragata da una foto nella quale compare proprio uno di questi esseri. “Io le chiamo entità” ha detto “perchè non ne conosco l’origine e la natura. Hanno però delle caratteristiche comuni: non lasciano residui organici, hanno narici e bocche molto piccole, resistono all’escursione termica. Li troviamo spesso accanto rocce ricche di silicio e di calcare. E la Valmalenco è una miniera di questi minerali. Sono pacifici al 100%. Osservano chi li segue, sono attirati dai rumori, ma sfuggono l’uomo.”
Come al solito ormai dobbiamo dire, anzi meglio dobbiamo domandarci se siamo di fronte ad una burla ben congeniata, con la complicità di decine di insospettabili che si sono messi d’accordo per orchestrare questi falsi clamorosi? O si tratta di una trovata pubblicitaria, fantasiosa e fantastica, per promuovere il turismo in queste vallate pittoresche? Oppure ancora dietro a questi racconti e a queste foto si nasconde una realtà nemmeno immaginabile? Gli unici a non avere dubbi sono i testimoni oculari ed io che non ho più bisogno di prove per “vedere”, e non solo guardare, come si dovrebbe smuovendo la parte della vista che è legata al cuore vero centro motore dell’uomo.
Ne parla la stampa locale, pubblicando i racconti e le foto di questo fenomeno osservato da più persone, in punti diversi della zona, nel giro di due ore. I casi si sono ripetuti e moltiplicati. Ad osservare quegli oggetti ignoti sono stati pensionati e studenti, camionisti e ristoratori, turisti e gente del posto. Se ne è occupato, di recente, uno speciale del Tg3 Lombardia, che ha cercato ed intervistato alcuni testimoni. Come se non bastassero gli Ufo, ecco spuntare altre foto che mostrerebbero addirittura esseri misteriosi, forse extraterrestri. Immagini alle quali è davvero molto difficile credere: sono scatti realizzati in diverse occasioni da persone diverse, ma risultano assurdamente simili. In esse, appaiono forme umanoidi che richiamano subito alla mente il classico “alieno grigio”: creature con teste grosse su colli sottili, grandi occhi neri e pelle di color grigio/blu, nascoste tra le rocce di questa vallata che riserva a quanto pare molte sorprese. Alle telecamere di Rai3, Enrico Rossi- un bancario ormai in pensione- ha portato la sua testimonianza suffragata da una foto nella quale compare proprio uno di questi esseri. “Io le chiamo entità” ha detto “perchè non ne conosco l’origine e la natura. Hanno però delle caratteristiche comuni: non lasciano residui organici, hanno narici e bocche molto piccole, resistono all’escursione termica. Li troviamo spesso accanto rocce ricche di silicio e di calcare. E la Valmalenco è una miniera di questi minerali. Sono pacifici al 100%. Osservano chi li segue, sono attirati dai rumori, ma sfuggono l’uomo.”
Come al solito ormai dobbiamo dire, anzi meglio dobbiamo domandarci se siamo di fronte ad una burla ben congeniata, con la complicità di decine di insospettabili che si sono messi d’accordo per orchestrare questi falsi clamorosi? O si tratta di una trovata pubblicitaria, fantasiosa e fantastica, per promuovere il turismo in queste vallate pittoresche? Oppure ancora dietro a questi racconti e a queste foto si nasconde una realtà nemmeno immaginabile? Gli unici a non avere dubbi sono i testimoni oculari ed io che non ho più bisogno di prove per “vedere”, e non solo guardare, come si dovrebbe smuovendo la parte della vista che è legata al cuore vero centro motore dell’uomo.
Gli extraterrestri sono sempre più vicini…
Prendiamone atto: La configurazione cosmologica con Nettuno in Pesci, collegato com’è agli altri dei del cambiamento,Urano e Plutone, rappresenta la nostra iniziazione ad una coscienza planetaria, dove dovreno comprendere ed imparare ad essere la goccia d’acqua dell’oceano: dove ogni goccia è preziosa in quanto contribuisce all’interezza dell’oceano. Così sarà il tempo dell’UNO…non più scisso:sarà il tempo che l’Uni-verso si sarà finalmente rivoltato verso l’UNO…compiendo la nigredo alchemica tanto agognata ..ma forse questo è ancora un sogno…
Roma, 20/12/2013
Dr. Claudio Crespina IlNadir
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BIBLIOGRAFIA
La Redazione del ilNadir ringrazia per la fonte informativa:
l’articolista dell’Unità (TMNews); Marco Galliani; Panorama Extremamente; Sabrina Pieragostini;