P E S C I Dal 19/02 al 20/03
NADIR in Pesci – Zenit in Vergine – Ascendente in Sagittario
In sanscirito si dice MEENA che significa appunto pesci. Essi sono l’ultimo segno dello Zodiaco e occupano il punto di passaggio dalla vita nel tempo alla vita nell’eternità. I Pesci suturano le due direzioni del ciclo della manifestazione dell’Energia, verso sinistra involutivo, e verso destra evolutivo. Ciclo che è sia, per la continuità ininterrotta della sua linea circolare, il simbolo dell’eternità e dell’infinito, che non hanno nè inizio nè fine; sia per la delimitazione trasversale della linea, il simbolo del Principio Supremo che si manifesta su un piano limitato. i Pesci rappresentano pertanto, allo stesso tempo il legame temporale ed eterno dell’energia e il loro reciproco rapporto in essere. Nell’energia temporale, i Pesci, rappresentano il movimento della vita manifestata nel tempo, in quella eterna, indicano che ogni fine, ogni cessazione, di un modo o forma di vita, sono indissolubilmente legate al ricominciare di una nuova forma, di un nuovo modo di vita. Il pesce di sinistra che si muove dall’alto in basso, simboleggia l’involuzione dello Spirito nella Materia; quello di destra, che nuota dal basso verso l’alto, al contrario simboleggia il moto evolutivo dell’insieme Spirito-Materia. Ciclo d’insieme che continua ininterrottamente il suo eterno ritorno al suo Principio-Uno. Movimento d’insieme sottolineato dal “laccio” che unisce ab aeternum i due Pesci mantenendoli in un continuum di inseparabilità il cui ritmo vita-morte-vita incessante ne scandisce il respiro del Principio Supremo che di per se resta immutabile. I Pesci sono l’Alfa e l’Omega, la chiave del mistero del Ciclo della Vita: sono appunto il punto di sintesi e di unificazione delle due modalità di coscienza e di tutto ciò che esse significano. Sintesi che ai vertici significa, l’unico e vero accesso dell’entità umana al piano divino. Il dio e pianeta Mercurio è il portatore sano di questa sintesi: la Coscienza suprema oltrepassa la coscienza mentale, essa non può manifestarsi che solo dopo l’estinzione di quest’ultima, o meglio dopo che la coscienza mentale si sia sublimata in uno stato superiore dell’essere. Il Mercurio dell’ispirazione (Gemelli), quello dell’intelligenza che discerne (Vergine), quello dell’intuizione sintesi (Sagittario) guida dell’anima, si fondono nella coscienza cristica dei Pesci, tramite l’Ermes-Trismegisto (Mercurio pescino). Psicologicamente parlando, l’energia dei Pesci si esprime attraverso la fusione assoluta. Il soggetto è assorbito in ciò che contempla diviene ciò a cui egli aspira. La coscienza di qualche cosa diviene coscienza pura. Realizzato nella sua visione della perfezione, in Pesci ci sono i grandi mistici che raggiungono l’estasi unitiva, al di là dei significati religiosi intrinsechi. Gesù di Nazareth ne è il modello ideale e perfetto, l’uomo compiuto, l’Ecce Homo, nel quale il Cristo si è manifestato sulla terra. Gesù, come Avatar più recente del Principio Cristico, è la sintesi dell’Onniscenza, dell’Onnipotenza e dell’Amore universali. il tipo pesci, è dotato di logica, ma il suo comportamento è collegato in continuo col sentire, con la sensibilità che spesso lo fanno sembrare incoerente ,distratto perchè è collegato ai significati del profondo, dello psichismo e dello spirituale: non tutti sono dei mistici, ma tutti sono sensibili alle energie sottili del sovrumano perchè, più o meno a loro insaputa, questo sistema sensibile li governa e li determina, alienandoli alle conseguenze pratiche della vita che li circonda. Motivo per cui sono, o meglio sembrano, con-fusi nella loro malinconia di fondo che li determina reputando- li come negligenti, irrazionali, disordinati e deboli. Il Pesci superiore è assillato dalla nostalgia dell’Assoluto (Dostojevsky che vibra ad ogni tragedia umana divorato dalla sete d’amore e di riposo eterno). I semi-mistici, quelli cioè la cui aspirazione si ferma lungo la strada del loro ideale irrisolto, trovano la pace nella via della vocazione religiosa che sublima nell’essere caritatevoli e compassionevoli.Quello che è per il pesce superiore, realizzazione divina è, per i meno evoluti, devozione, dedizione e dovere. I pesci tutti hanno un profondo bisogno d’affetto: sono fedeli, ma la loro variabiltà li rende discontinui e incompresi così da sembrare irriguardosi. Sono per natura, più portati al sogno che al lavoro, ma sanno essere estremamente coscienziosi quando si assumono le loro responsabilità. La loro necessità di Assoluto li porta ad interessarsi dell’occulto in tutte le sue possibili e innumerevoli sfaccettature: i ganci potenti con i due mondi, come abbiamo visto, gli conferiscono il senso delle corrispondenze universali e l’intuizione a percepire le due facce di ogni cosa. Il Pesci involuto, vede la terra della Vergine, come sua salvezza psichica e vuole essere attaccato a quella terra a tutti i costi, temendo la sua indole ipersensibile, anzi vergognandosene: si sacrificherà ugualmente, come tutti i pesci, ma sarà secondo una realtà tangibile e non ultrasensibile senza fondamento: ecco il pesci che non crede a nulla e che crede solo a quello che….. vede. L’involuzione nella materia lo trasporta facilmente verso il decadimento sia fisico che mentale (soprattutto il secondo), tramite uso di droghe e stupefacenti che garantendogli un paradiso artificiale gli consentono di bluffare anche con se stesso, credendosi vittima incompresa di una società senza regole a cui lui, proprio lui, quando governa, partecipa attivamente. (cfr, M. Senard)
NADIR in Pesci – Zenit in Vergine – Ascendente in Sagittario