Esplorazione Zodiacale

Sole in PESCI

SOLE in PESCI

18 Febbraio 2014 ore 18.59

Il 18 Febbraio alle 18.59 il Sole entra nel segno dei Pesci… Con I Pesci siamo al dodicesimo Segno dello Zodiaco; Mobile, di Acqua, esso va dal 20 Febbraio al 20 Marzo, con i soliti due giorni di fluttuazione, all’inizio ed alla fine, a seconda degli anni. I Segni Mobili simboleggiano la duttilità, la plasticità, l’adattamento alle varie situazioni che la vita o il nostro prossimo ci possono imporre. Segno doppio, per l’eterno dualismo tra Ideale e Reale che divide per la vita intera gli appartenenti a tali Segni. L’Elemento Acqua sta a significare, sempre in Astrologia, la sensibilità, l’intuizione, la fantasia, l’irrazionale; tutto quanto, insomma, la Psicanalisi indica come Inconscio …

 

Il Pesci  Archetipo e L’Infinito del Sé e delle Sue Manie

Il segno dei Pesci, è un segno mobile, appartenente alla triade dei segni d’acqua. E’ l’ultimo segno dello Zodiaco e contiene in sé tutte le caratteristiche degli altri segni. L’elemento governatore Acqua a cui appartiene, gli conferisce una natura sensibile, empatica e romantica, capace di sentire cosa scorre nel profondo degli abissi dell’animo umano, e altresì di entrare in contatto con la sofferenza di tutta l’umanità. L’appartenere a questo segno, fa si che si lavori molto sulla propria identità, spesso contaminata, quasi plasmata, dall’ambiente. E’ difficile definirsi ed essere definiti, il gran dilemma del segno sembra apparire una diatriba tra essere e non essere, che li porta spesso a “non essere”. Sul piano Esoterico, il Segno Pesci simboleggia l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine di ogni cosa. E poiché il mare comincia là dove finisce il cielo e spesso è difficile percepire la linea di demarcazione, tale Segno simboleggia anche l’Infinito. Un altro simbolo dei Pesci è l’involuzione dello Spirito nella Materia, simboleggiato dal Pesce di sinistra, e l’Evoluzione dalla Materia che torna al suo principio, simboleggiato dal Pesce di destra … Il Pianeta suo governatore Nettuno, li rende

abili sognatori, evanescenti e fluttuanti, esseri completamente in balia del proprio mondo interiore, delle emozioni alle quali spesso ricorrono, ma che poi non sanno gestire. La difficoltà a vivere nella quotidianità, nelle regole, nello spazio e nel tempo, sono limiti ai quali non amano sottostare, perciò per evadere sono portati ad usare un meccanismo di fuga, al quale ricorrono spesso: una sana e lucida fantasia, che diventa arte nella sua parte più luminosa, oppure l’illusione fantastica che diventa follia, nella zona d’ombra. Come l’acqua, il nativo è mutevole, cambia forma, spesso considerato irrazionale, anche se dietro l’apparente giudizio esterno, nasconde una grande logica che non appartiene alla mente, ma al cuore. Il progetto del Segno vuole i nativi, alla ricerca della loro vera identità, alla costruzione di una struttura interna, in grado di sostenerli, di dare una forma, ma soprattutto che gli permetta di acquisire una gran capacità, necessaria per la sopravvivenza. Il ricco mondo emotivo interiore dovrà avere un solido confine, che gli darà la capacità di distaccarsi da quello esterno, per non esserne continuamente contaminato. Come già scritto con il ritorno di Nettuno nel segno dei Pesci il pianeta realizza per la prima volta dalla sua riscoperta (1846) un intero “Giro Zodiacale” – non a caso è a pochi anni dalla sua riscoperta che seguì la nascita di Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi -. Questo transito durerà ancora per molti anni, fino al 2025/2026, difatti e mano a mano influenzerà il cammino delle diverse decadi restarci. Nettuno è il pianeta del Mistero e dell’Illusione. Il suo potere è quello della Fantasia e dell’Immaginazione. Il suo Regno è l’Inconscio, le memorie nascoste, l’intuito e la chiaroveggenza: tutte doti dei Pesci. Quando i tre Dei dell’iconografia Classica, Giove, Plutone e Nettuno, si divisero l’universo; Nettuno divenne il dio del mare. Per i greci era anche “colui che muove la terra”, cioè il dio dei terremoti, perché ogni volta sferrava un colpo con il suo tridente, la terra tremava. In quanto signore delle profondità marine Nettuno governa l’intuizione, le abilità psichiche, l’immaginazione, la danza, la musica, la poesia, il cinema e la moda. Porta compassione, abbatte i confini ( e così accadde nel Risorgimento italiano durante l’ultimo transito di Nettuno nei Pesci) e rende sensibile ogni cosa che tocca. Indice nei casi più evoluti di una personalità ipnotica, magnetica. Il suo ruolo in questo piano di realtà è di far entrare il soggetto in contatto con un piano più alto di coscienza. Diversamente, in caso una errata gestione delle potenzialità espresse dal pianeta, come avviene in posizioni dissonanti unite ad un basso grado di consapevolezza, c’è il forte rischio che l’individuo non riesca a separare la fantasia dalla realtà e cerchi sollievo dai problemi della vita nelle droghe e nell’alcol (come d’altronde è poi successo a livello generazionale negli anni sessanta con il transito di Nettuno nel segno dello Scorpione).

La 1^ decade è retta da Saturno – Decade della verità

Questa decade dona tendenza al misticismo, con facoltà psichiche elevate e attitudine all’interpretazione esoterica. L’intelligenza viva e rapida, è ricca di fantasticherie poetiche e possibilità creative costruttive, che consentono di esteriorizzare quella vita intima della quale occorre liberarsi per non soggiacere a complessi di ogni genere. I nativi di questa decade possono avere spesso una scarsa e debole vitalità Lo spirito ansioso è tendente alle depressioni nervose, esposto spesso ad eventi e persone dannose. Attitudini all’architettura e alla drammaturgia, oltre alle attività religiose, o strettamente legate al mondo occulto.

La 2^ decade è retta da Giove – Filantropia

Rappresenta lo spirito filantropico e il sacrificio di sé in nome di ideali spirituali. Decade che conferisce ai nativi, la tendenza ad alleviare i mali fisici e morali degli altri. Vitalità e Longevità. Fa amare la vita e influisce il senso spirituale, e l’indole di devoto religioso, nel suo animo è colmo di bontà, ed esteriormente dedito alla lealtà. La meticolosità nel lavoro porta i nativi al successo professionale e l’amabilità con cui si presenta destinano ad acquisire amicizie elevate. In amore tendono all’incostanza sentimentale e in generale all’instabilità in ogni cosa. Gli ideali spirituali lo proiettano in una dedizione che li rende religiosi, come l’amore del piacere di creare ogni cosa in una visione fantastica, vede nei nativi potenziali artisti. In questa decade sono insegnanti o anche medici che tendono alla comprensione umanitaria, come specialisti delle nevrosi.

La 3^ decade è retta da Marte – Azione e slancio, vicissitudini

Decade della fatalità che spinge a un atteggiamento dedito a dimostrare un comportamento all’azione generosa e altruista, non manchevole di manifestazioni di slancio verso i sofferenti. Tendenza a vivere due vite divisi tra realtà e fantasia attraverso un’immaginazione individuale delle circostanze che vivono, di cui sanno fantasticamente convincersi e che con mente geniale sanno altresì dimostrare la validità delle loro sintesi, l’atteggiamento ostenta un’ingenua e genuina timidezza, ma di fondo gli appartiene un estremo e coraggio, nella sicurezza della loro ampiamente dimostrata amabile indole. Posseggono una forza d’inerzia di cui non assumono una manifestata posizione, ma che proteggono incondizionatamente e sulla quale tutto si spezza. Di sensualità accentuata e incostanza, sa creare magici idilli alla ricerca del piacere che il sesso può dare. Fondamentalmente amante dell’amore dei piaceri che la vita offre, fino ad abusarne, anche se gli abusi sono seguiti da periodi di astinenza e saggezza.

 

NADIR in Pesci

In sanscrito si dice MEENA che significa appunto pesci. Essi sono l’ultimo segno dello Zodiaco e occupano il punto di passaggio dalla vita nel tempo alla vita nell’eternità. I Pesci suturano le due direzioni del ciclo della manifestazione dell’Energia, verso sinistra involutivo, e verso destra evolutivo. Ciclo che è, sia per la continuità ininterrotta della sua linea circolare, il simbolo dell’eternità e dell’infinito, che non hanno né inizio né fine; sia per la delimitazione trasversale della linea, il simbolo del Principio Supremo che si manifesta su un piano limitato. I Pesci rappresentano pertanto, allo stesso tempo il legame temporale ed eterno dell’energia e il loro reciproco rapporto in essere. Nell’energia temporale, i Pesci rappresentano il movimento della vita manifestata nel tempo, in quella eterna, indicano che ogni fine, ogni cessazione, di un modo o forma di vita, sono indissolubilmente legate al ricominciare di una nuova forma, di un nuovo modo di vita. Il pesce di sinistra che si muove dall’alto in basso, simboleggia l’involuzione dello Spirito nella Materia; quello di destra, che nuota dal basso verso l’alto, al contrario simboleggia il moto evolutivo dell’insieme Spirito-Materia. Ciclo d’insieme che continua ininterrottamente il suo eterno ritorno al suo Principio-Uno. Movimento d’insieme sottolineato dal “laccio” che unisce ab aeternum i due Pesci mantenendoli in un continuum di inseparabilità il cui ritmo vita-morte-vita incessante ne scandisce il respiro del Principio Supremo che di per se resta immutabile. I Pesci sono l’Alfa e l’Omega, la chiave del mistero del Ciclo della Vita: sono appunto il punto di sintesi e di unificazione delle due modalità di coscienza e di tutto ciò che esse significano. Sintesi che ai vertici significa, l’unico e vero accesso dell’entità umana al piano divino. Il dio e pianeta Mercurio è il portatore sano di questa sintesi: la Coscienza suprema oltrepassa la coscienza mentale, essa non può manifestarsi che solo dopo l’estinzione di quest’ultima, o meglio dopo che la coscienza mentale si sia sublimata in uno stato superiore dell’essere. Il Mercurio dell’ispirazione (Gemelli), quello dell’intelligenza che discerne (Vergine), quello dell’intuizione sintesi (Sagittario) guida dell’anima, si fondono nella coscienza cristica dei Pesci, tramite l’Ermes-Trismegisto (Mercurio pescino). Psicologicamente parlando, l’energia dei Pesci si esprime attraverso la fusione assoluta. Il soggetto è assorbito in ciò che contempla diviene ciò a cui egli aspira. La coscienza di qualche cosa diviene coscienza pura. Realizzato nella sua visione della perfezione, in Pesci ci sono i grandi mistici che raggiungono l’estasi unitiva, al di là dei significati religiosi intrinsechi. Gesù di Nazareth ne è il modello ideale e perfetto, l’uomo compiuto, l’Ecce Homo, nel quale il Cristo si è manifestato sulla terra. Gesù, come Avatar più recente del Principio Cristico, è la sintesi dell’Onniscienza, dell’Onnipotenza e dell’Amore universali. il tipo Pesci, è dotato di logica, ma il suo comportamento è collegato in continuo col sentire, con la sensibilità che spesso lo fanno sembrare incoerente, distratto perchè è collegato ai significati del profondo, dello psichismo e dello spirituale: non tutti sono dei mistici, ma tutti sono sensibili alle energie sottili del sovrumano perchè, più o meno a loro insaputa, questo sistema sensibile li governa e li determina, alienandoli alle conseguenze pratiche della vita che li circonda. Motivo per cui sono, o meglio sembrano, con-fusi nella loro malinconia di fondo che li determina reputandoli come negligenti, irrazionali, disordinati e deboli. Il Pesci superiore è assillato dalla nostalgia dell’Assoluto, che vibra ad ogni tragedia umana divorato dalla sete d’amore e di riposo eterno. I semi-mistici, quelli cioè la cui aspirazione si ferma lungo la strada del loro ideale irrisolto, trovano la pace nella via della vocazione religiosa che sublima nell’essere caritatevoli e compassionevoli.Quello che è per il pesce superiore, realizzazione divina è, per i meno evoluti, devozione, dedizione e dovere. I pesci tutti hanno un profondo bisogno d’affetto: sono fedeli, ma la loro variabilità li rende discontinui e incompresi così da sembrare irriguardosi. Sono per natura, più portati al sogno che al lavoro, ma sanno essere estremamente coscienziosi quando si assumono le loro responsabilità. La loro necessità di Assoluto li porta ad interessarsi dell’occulto in tutte le sue possibili e innumerevoli sfaccettature: i ganci potenti con i due mondi, come abbiamo visto, gli conferiscono il senso delle corrispondenze universali e l’intuizione a percepire le due facce di ogni cosa. Il Pesci involuto, vede la terra della Vergine, come sua salvezza psichica e vuole essere attaccato a quella terra a tutti i costi, temendo la sua indole ipersensibile, anzi vergognandosene: si sacrificherà ugualmente, come tutti i pesci, ma sarà secondo una realtà tangibile e non ultrasensibile senza fondamento: ecco il pesci che non crede a nulla e che crede solo a quello che….. vede. L’involuzione nella materia lo trasporta facilmente verso il decadimento sia fisico che mentale (soprattutto il secondo), tramite uso di droghe e stupefacenti che garantendogli un paradiso artificiale gli consentono di bluffare anche con se stesso, credendosi vittima incompresa di una società senza regole a cui lui, proprio lui, quando governa, partecipa attivamente. (cfr, M. Senard)

NADIR in Pesci – Zenit in Vergine – Ascendente in Sagittario

                                                                                 REDAZIONE  ilNADIR

                                                                                    Anna Furmiglieri

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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