…”Uno su 200 Stelle ha pianeti abitabili simili alla Terra che gli orbitano intorno. Solo nella nostra Galassia, la VIA LATTEA, mezzo miliardo di Stelle possiede pianeti abitabili: il numero è così grande che è difficile da immaginare. Quinid quando osserviamo il Cielo Stellato, ha senso pensare che lì ci sia qualcuno che osserva noi..” Michiu Kaku
Nella Genesi: “1‐16. In principio Dio creò il cielo e la terra………ci siano luci nel firmamento del cielo, …..fece le due luci grandi, ….. e le stelle. 17‐ Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra … “…
La definizione è scorretta. Già sento alzarsi le voci della Scienza, inflazionata dal numero e dalla sua componente fredda, contrastare certe visioni, peraltro, di un suo conterraneo per non dire consanguineo..e che consanguineo..!! Per ‘pianeta abitabile’, spiegherebbero, questi solerti piccoli Salieri…del logaritmo, si intende un pianeta roccioso sito nella fascia abitabile del suo sistema stellare…!! Questa poi è solo una delle tante condizioni necessarie ma non sufficienti che bisogna ottemperare: ci sarebbe da verificare anche l’atmosfera, l’acqua è via discorrendo. Un insieme molto ampio di condizioni contemporanee..Pensieri senza visione.., senza apertura…!!
Si dice che Il 78% delle persone (statistica di benevolenza..!), non abbia le più elementari nozioni astronomiche (quindi la Minetti al Grande Fratello può tirare un bel respiro di sollievo dopo le stra-figuracce ignoranti sulla sua, ed anche di coloro che le erano vicini, conoscenza astronomica di base..). Ne consegue, anche se l’esempio del GF possa sembrare irriverente, che la quasi totalità delle persone non sappia effettivamente ciò che è al di fuori del luogo ove si trova e dei suoi stretti interessi nel sociale (famiglia, lavoro, turismo, ecc.); ciò accade perché questo tipo d’informazione evidentemente non è ritenuta decisiva per l’evoluzione individuale e sociale: sempre che si tratti di una decisione, come dire, ..”serena”..!! Questo semplice assioma per sostenere vieppiù la mia convinta teoria sull’impossibilità di poter comprendere la complessa, peraltro, meccanica celeste che nell’antichità sarebbe stata intuita solamente alzando gli occhi al cielo..!! Per questo, chi mi segue anche nei video delle mie conferenze, sa che spesso mi rifaccio alla mia cantilena sui cosiddetti “pastorelli erranti dell’Asia”, che in groppa ad un cammello, traguardando il cielo notturno, erano in grado, bontà loro, di capire e spiegare le complessità dei moti planetari…Nonostante i libri, di autori famosi peraltro, che ci raccontano,
facendocela studiare, questa “storiella di base”, difficilmente penso che sia stata questa la scintilla che ha dato origine a quella conoscenza astronomica e cosmologica così impegnativa, senza alcun ausilio disponibile, se non l’occhio umano…!! MA PER FAVORE….!! Aldilà della povera Minetti, v’invito a fare delle prove tra voi e i vostri amici su qualche semplice domanda di natura astronomica del tipo: chi, tra la Terra e il Sole, gira intorno all’altro..; oppure qual’è il luminare che gira nei pressi della Terra …ecc..ecc.. Domande semplici alle quali pochissimi, potrete incredibilmente constatare, ancora oggi nel terzo millennio, ben 4000 anni e passa dal sapere di quei “pastorelli erranti”, sapranno darvi una giusta risposta convincente, magari arrancando qualche tentativo.Ora, aldilà della nostra crassa ignoranza sull’argomento, come si può credere che 5000 anni orsono quei pastorelli, certamente più poveri, più ignoranti, illetterati, fossero in grado di comprendere (e vedere…!!) cose che oggi, con tutte le informazioni che abbiamo, con gli strumenti di cui disponiamo, la stragrande maggioranza della gente, non sa, a buon bisogno, nemmeno dell’esistenza di questi movimenti..planetari..forse non sa neanche che esistono certi pianeti.
NON PENSATE CHE CI SIA UN’ALTRA VERITA’ …?
NON PENSATE CHE CI HANNO NASCOSTO QUALCOSINA…?
Senza queste nozioni elementari si è paragonabili agli antichi che credevano che il cielo fosse cosparso di piccole luci come riporta appunto la Genesi … Ma noi disponiamo di ben altre..”lucine”, che quei popoli non potevano neanche immaginare minimamente (perlomeno se rimaniamo a quello che ci hanno fatto studiare sulla tecnologia degli antichi, praticamente inesisistente), almeno fino a quando un certo Galileo scoprì il cannocchiale..o meglio un apparecchio simile all’attuale cannocchiale per poter avvicinare il più possibile all’occhio umano certe “lucine” e comprenderne di cosa si trattasse. Nonostante tutto, non avendo la pretesa di insegnare qualcosa a chicchessia, anzi, io stesso alzo gli occhi al cielo e mi guardo intorno per cercare di capire, ancora oggi, almeno un’infinitesima porzione dell’immensità che mi circonda…, ritengo che rendersi conto dell’effettiva posizione nell’universo visibile e della scala delle enormi distanze intercorrenti tra noi e i corpi celesti, è fondamentale per la propria “visione del mondo”…, ed anche per poter comprendere se le verità che ci vengono raccontate poi siano attendibili..!! Gli studi dell’Astronomia, quello autentico intendo, cioè compreso anche allo studio dell’Astrologia, dovrebbero essere obbligatori nelle scuole sin dalle elementari.., se veramente vogliamo far comprendere come siamo messi rispetto al nostro Universo. Chiedetevi com’è che studi così decisivi per l’umanità sono tralasciati, quasi messi in disparte: sono necessari molto di più dello studio delle religioni che può essere solo un’applicazione successiva percoloro che ne sentissero il bisogno. La conoscenza del nostro Cielo invece è fondamentale per comprendere chi siamo e cosa potremmo veramente fare. Uno dei primi problemi comunque sarebbe creare un corpo insegnante all’altezza e soprattutto indipendente, della cui cosa certamente si dovrebbe parlare a fondo.
Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?
Non è solo il titolo del famoso dipinto a olio su tela del 1897 di Paul Gauguin (vedi ritratto) ma sono domande che da sempre si pone l’essere umano , anche se non sempre in modo esplicito. Filosofi e pensatori di tutti i tempi si sono chiesti inoltre: Ci sono altri mondi? Cosa c’è oltre l’universo? Cosa c’era prima che l’universo avesse inizio? Come finirà? È ben noto come le religioni tradizionali, e quelle giudaico-cristiane in particolare, abbiano sempre fornito una risposta semplice e diretta a questi quesiti: Dio crea dal nulla l’Universo e lo governa secondo un piano provvidenziale.
Se alziamo gli occhi al cielo di giorno, vediamo il Sole e ciclicamente, anche la Luna, sembrano lì, a un tiro di schioppo. Se alziamo gli occhi al cielo, di notte, siamo inondati da una miriade di puntini luminosi, che chiamiamo Stelle e la Via Lattea, una porzione della nostra Galassia, visibile in modo, direi stravolgente, nell’emisfero sud..che sfugge ai nostri occhi “nordisti”..! La nostra Galassia non è certo quel luogo tranquillo, che percepiamo in una notte limpida. Al suo interno avvengono violente reazioni che sprigionano quantità enormi di energia, provocate da scontri ed esplosioni di Stelle al termine della loro evoluzione e conseguente formazione di nuovi corpi celesti: materia visibile, materia oscura, energia oscura e chissà cosa e quant’altro. Cose che sfuggono all’umano sapere..ma forse non sfuggono all’umano “sentire”: l’astrologia corre in aiuto proprio su questo versante dei fatti..Ci consente valutazioni diverse, da punti di vista diversi, ma non opposti, come invece certa scienza vuol far credere a tutti i costi. L’Astrologia consente quel salto quantico che l’uomo ha impresso di fatto nel suo DNA se solo se ne capisse la vera potenzialità..Dai Corpi Celesti ci separano distanze gigantesche che hanno imposto l’adozione di una nuova unità di misura: l’anno luce, che corrisponde a 9.460 miliardi di chilometri percorsi dalla luce in un anno. Poiché la velocità della luce, ci hanno detto, è pari a circa 300.000 km/s e la distanza della Terra dal Sole di circa 150 milioni di km, sarà bene che sappiate che la sua immagine impiega 8,33 minuti per essere percepita dai nostri occhi. Per meglio spiegarmi: se domani mattina il Sole si esaurisse all’improvviso, noi ce ne accorgeremmo solo dopo otto minuti e mezzo..rimanendo completamente al buio, morendo di fatto in pochissimo tempo.
Ci viene detto dalle cosiddette “scienze esatte” che il diametro della nostra Galassia (una dei 50.000 miliardi di galassie..), raggiunge i 100.000 anni luce. La più vicina e visibile a occhio nudo è la Galassia di Andromeda, si trova a circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra. Lo spostamento delle galassie verso l’esterno, che sembra sempre più veloce, ha fatto presumere non solo che sono state originate da un Big Bang (di cui c’è sempre meno certezza però…!!) ma è stato possibile calcolare il tempo in cui tutto ha avuto origine ossia circa 13,7 miliardi di anni. La parte osservabile del nostro universo ha un diametro di circa 93 miliardi di anni luce e pare che sia circa 1/3 di quello esistente. I fisici hanno calcolato che la materia visibile, …, stelle, pianeti ed esseri umani, raggiunge solo il 4%. Il restante 96% non visibile è stato ipotizzato sia riempito dal 26% di materia oscura che tende ad ammassare la materia visibile e il 70% di energia oscura che tende a espandere lo spazio. In realtà non tutti i fisici, astronomi e cosmologi sono concordi su queste teorie e io non potrò fare altro che prenderne atto e mi fermo al visibile che è già tanto immenso per le mie possibilità cognitive. Alle tre dimensioni dello spazio euclideo: lunghezza, larghezza, profondità è stata aggiunta una quarta, il tempo, che insieme alle altre tre costituisce lo spazio‐tempo. Esistono speculazioni sulla possibilità che le dimensioni siano undici (nel mio piccolo, e mi capirete immagino, sono propenso in realtà a credere che le dimensioni disponibili siano 12, chiaramente rappresentate dalle 12 Costellazioni Zodiacali astrologiche, che non sono quelle astronomiche essendo esse ben 88) e, per il fisico Zichichi, potrebbero essere quarantatré. Secondo una recente teoria esistono 10 alla 500 universi ognuno con proprie leggi fisiche. Noi e il nostro pianeta insignificante, messo in un angolo dell’universo che “conosciamo”, abbiamo potuto evolverci e percepirlo nella sua interezza e siamo in grado di percepire cose che distano da noi anche 14 miliardi di anni luce e questa è già un’idea di per se che da le vertigini, figuriamoci poi ragionare sul “multiverso”. Di recente un numero sempre maggiore di scienziati (vedi Enrico Medi, A Zichichi, Rubia ed altri..), utilizzando la logica teorica rigorosa e la scienza di Galileo, non riescono a fornire non solo la soluzione finale per descrivere com’è fatto l’universo ma anche cosa c’era prima del Big Bang. Può dal nulla esserci un Big Bang? Il Big Bang è un evento ciclico all’infinito? Tutte domande alle quali non è possibile dare alcuna risposta secondo la logica teorica. Sarà bene che gli scienziati, nonostante i loro sforzi connessi alle nozioni matematiche più avanzate, si rendano conto che la loro via è ostruita dal loro stesso modo raziocinante: l’ouroboro..il serpente che mangia se stesso…!! Sono sempre più numerosi infatti, e aggiungo fortunatamente, gli astronomi, i fisici e i matematici che iniziando a servirsi dell’induzione e della deduzione non detestano le speculazioni filosofiche, religiose financo quelle cosiddette paranormali e la stessa fantascienza. Eureka..si direbbe: vuoi vedere che qualcuno, in quel mondo di ciechi e di sordi, ha capito che quel muro, il loro muro, è stato costruito artatamente proprio per non far comprendere le cose come stanno…? Di pari passo, vedi proprio le missioni visionarie dell’astrofisico Michiu Kaku, (non a caso come tanti suoi predecessori connesso astrologicamente al Centro Galattico) e, con gli stessi metodi innovativi, sta procedendo la ricerca sulla possibilità che ci sia vita intelligente nella nostra Galassia. Ecco perchè l’Astrologia, e la sua specifica metodologia connessa sia al calcolo che alla psiche, sia alla materia che alla trascendenza, unica tra le scienze, sarà inevitabilmente al centro dell’interesse scientifico mondiale: direi che già lo sarebbe, se non ci fosse questa vendita infamante dell’oroscopia astromntica di questa nostra straordinaria disciplina prostitutita ai più bassi utilizzi..L’Astrologia è appunto la materia che sa unire in se i due mondi divisi: la dimostrazione di ciò viene dalla precisa connessione col Centro Galattico di cui sono uno dei principali promotori su scale mondiale (certamente italiana), la radiosorgente Sgr A*, il buco nero che è al centro della nosta Galassia. Per quanto ne sappiamo, la nostra Stella, il Sole, è l’unica, che ha fatto sviluppare la vita intelligente, così come la conosciamo sulla terra. Forse questo dovrebbe farci sentire un poco più speciali e insegnarci a dare più valore alla vita sapendo che non è poi così comune…ovvero, dovremmo comprenderne meglio il vero potenziale che, lungi dall’essere un freddo prodotto di neutrini, esprime qualità nell’ambito del concepimento della vita ad ogni livello umano, animale, vegetale e inanimato. Il Sole questo sconosciuto mi viene da dire..e, forse, aldilà dei consueti freddi e aridi calcoli astronomici, in esso potremo scoprire quelle qualità che l’Astrologia sottolinea con forza, neanche comprendendone poi la vera sostanzialità dell’archetipo, per farne agire l’essenziale potenzialità. Il Sole e’ l’astro del principio maschile affermativo/volitivo ed ha un forte legame con Marte, aiutandoci a definire la nostra Libido, mentre la Luna e’ l’astro notturno del principio femminile/emotivo e proprio per questo ha un forte nesso con Venere: come detto nel mio articolo sulla Luna qusti principi appartengono ad entrambi i sessi non definendone l’appartenenza peculiare come molta narrativa astrologica lascia invece, erroneamente, intendere: la Luna non è la donna come il Sole non è l’uomo. E se pensiamo che quando su un emisfero è giorno sull’emisfero opposto è notte (la Terra resta sempre un unico pianeta dove sono presenti al contempo sia il giorno che la notte, seppur in zone diverse..) possiamo comprendere come Sole e Luna non siano due entità distinte, ma solo due differenti manifestazioni dell’essere sempre e necessariamente presenti, e che l’uno non avrebbe senso nella nostra esperienza senza l’altro nell’andamento ciclico del moto universale interamente immerso nella immensità spaventosa della luce divina del Centro Galatico (Spirito divino o Hunab-ku) a cui, quei due luminari e l’intero sistema, si riferiscono costantemente in una rotazione incessante, produttiva di vita e di morte al contempo, presente senza mai proporre però alcun confine preciso alla sua eterna possibilità evolutiva..
Davvero siamo gli unici esseri intelligenti in tutto l’universo conosciuto? Perché gli esseri umani dovrebbero possedere l’abilità di scoprire e comprendere i principi su cui si regge l’universo?
Ciò può essere racchiuso nella nostra capacità di percepire le leggi matematiche e fisiche in funzione della nostra logica. Che cos’è la matematica? Perché è tanto efficace, secondo certa scienza, nella descrizione della natura? Siamo convinti poi che queste regole, così rigide e complesse, corrispondano alla realtà che dicono di descrivere…? O magari si nasconde in esse, nelle loro difficoltà di comprensione, proprio l’origine delle cose, di tutte le cose: come dire che sono state create ad arte per confondere le menti degli uomini. L’Astrologia, la Scienza degli INIZI, come la definisco, il discorso del LOGOS incarnato uomo, RAPRESENTA la vera costante universale che si cerca da secoli e che nessun scienziato, Einstein compreso, ha trovato…!! Racchiude in se ogni valore cosciente e incosciente, materiale e immateriale, immanente e trascendente, mai divisi tra loro, essendo parte della stessa medaglia che vibra nella dinamica astrologica come il moto del pendolo c’insegna da secoli. Introvabile perchè è lì davanti ai nostri occhi, nascosta, semmai, dalla polvere del tempo e dall’ignoranza dei popoli che ne hanno fatto scempio: l’occidente su tutti..!! Frank Jennings Tipler è un fisico, autore della controversa teoria del punto Omega, ccosì per farvi comprendere come l’ingessato orientamento della scienza ufficiale stia cambiando potentemente i suoi orizzonti, allargandoli ai concetti intuitivi, mi viene da dire, financo comprendendo le logiche inverse del paranormale, che solo la significativa cavalcata plutonica nel Capricorno, a passeggio con il suo fidato scudiero Urano, in quadratura crescente dall’Ariete, può darne una corretta spiegazione altrimenti inspiegabile: Plutone in Capricorno sta destabilizzando ogni mondo precostituito aderente alle vecchie logiche di potere, di qualsiasi potere, ormai condannate all’oblio se non alla completa distruzione: non dimentichi, tra l’altro, della sua immersione nel rinvigorente bagno aminiotico, congiuntosi al C.G.nel 2007, nel vortice stravolgente del buco nero Sgr.A* a 26°Sagittario che i Maya veneravano col nome Hunab-ku. Teoria del punto Omega, dicevo, che vorrebbe dimostrare, udite udite, l’esistenza di condizioni ragionevoli della fisica dell’universo che consentono l’esistenza della vita per sempre. Terorie espresse da un astrofisico che solo pochi anni fa sarebbero state considerate come minimo irriverenti..se non iconoclaste, parafrasando il termine religioso. Come sempre, peraltro, nel suo mondo ingessato, non sono mancate le critiche e gli apprezzamenti: Il suo lavoro “Fisica dell’Immortalità” (titolo straordinario per quello che mi riguarda..) è stato definito in una recensione su Nature, un poco ironicamente, “un capolavoro di pseudoscienza”…Un’offesa, chiariamo, non una lode..!! Il fisico David Deutsch, al contrario, memore del cambiamento in atto, ha trovato le argomentazioni di Tipler affascinanti e non inverosimili e, di fatto, le ha incorporate nel suo lavoro “La trama della realtà”. Nell’ambito della teoria del “punto Omega” è ipotizzabile una civiltà di livello “Tipo IV e V” in grado di controllare tutta l’energia di un superammasso di galassie e quindi in grado di disporre dell’energia dell’intero universo visibile. Ricorderete che vi parlai nell’articolo su Giove in Bilancia, del Progetto SETI e della Scala di Kardašëv che è un metodo di classificazione delle civiltà in funzione del livello tecnologico: si compone di quattro tipi, (compreso quello attuale) basati sulla quantità di energia di cui le civiltà dispongono, secondo una progressione esponenziale. L’esistenza delle civilizzazioni descritte è del tutto ipotetica ma questa scala è stata utilizzata anche come base di partenza nella ricerca del progetto SETI ed è inoltre richiamata in varie opere di fantascienza…
Ora, come dissi in quell’articolo, è mai immaginabile, nel mondo che conosciamo, che sia dia spazio ad un progetto, il Seti, che vada alla ricerca di verità intelligenti nello spazio profondo, senza che ci sia una benchè minima prova su qualcosa di già esistente e soprattutto di consistente..? SETI, l’acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence, è un programma dedicato alla ricerca della vita intelligente extraterrestre, abbastanza evoluta da poter inviare segnali radio nel cosmo. Il programma si occupa anche di inviare segnali della nostra presenza a eventuali altre civiltà in grado di captarli. Questo programma è stato anche criticato da più parti inserendone lo sopo del progetto tra le pseudoscienze: come dire che, dato il più che lecito sospetto, descritto poco sopra, di creare panico nella popolazione mondiale, hanno pensato bene di farlo criticare da chi poi in realtà lo ha voluto…MI sembra il minimo..!! Ma non tutti sono in gradi di comprendere certi giochetti, ed anche io, non posso dire di aver visto giusto..ma se conosco un po’ le cose della vita, non credo che questi signori riuscissero ad ottenere dei finanziamenti. presupponibilmente molto onerosi, se i loro programmi fossero basati unicamente su progetti fantascientifici..!! NON PRENDIAMOCI IN GIRO..!! In questo momndo di ladri, dice una canzone di Venditti, non ti finanziano i soldi per mettere su neanche una panetteria con forno annesso: il pane, lo sappiamo tutti, è un bene comune, insopprimibile si può correttamente sostenere. Se il SETI è un prodotto meramente pseudoscientifico, come certe critiche vorrebbero farci credere, allora io sono un alieno di prima generazione…!! Il SETI, cari signori, se esiste come esiste, è perchè sanno che ci sono extraterrestri tra noi…: dicono che li stanno cercando, ma sanno che ci sono. Tutt’alpiù ne stanno cercando altri…!!
L’Astrologia lo sa: la logica astrologica, fondata dai miei studi sul Centro Galattico, è alla base di questa informazione..! Sarà pure considerata una pseudo-scienza, ma i concetti in essa contenuti, sono un punto di partenza che in futuro consentiranno sicuramente successivi sviluppi, agganciati di pari passo con le nuove tecnologie delle cosiddette scienze esatte. Gli scienziati non smettono di indagare i fenomeni e formulare nuove ipotesi, perché questa è l’unica strada che hanno per conquistare il sapere: si pensa che, quasi tutte le galassie hanno “un buco nero al centro”, compresa la nostra: il C.G. o Sgr.A*. Tali mostri possono anche formarsi a seguito lo scontro di stelle o addirittura d’intere galassie.
E’ stato accertato che la galassia Andromeda sta precipitando ad una velocità di oltre 400.000 km/h verso la Via Lattea. L’esplosione tra Stelle, può essere più luminosa di un’intera galassia e quando si disperde, la Stella scompare lasciando un enorme buco nero, un luogo, ove la forza di gravità è così elevata da sopraffare tutte le altre forze dell’universo: Simile a un disco in rotazione inizia a divorare la propria luminosità e tutto ciò che lo circonda…Tutto fa supporre quindi che l’umanità sarà destinata a rimanere imprigionata nel sistema solare. La fisica a noi nota, insegna che con la tecnologia odierna è pressoché impossibile spostarsi al di fuori del nostro sistema solare in un tempo ragionevole: anche se alcuni scienziati, e non solo, hanno teorizzato la possibile esistenza dei “tunnel spazio‐tempo”.
Già fin dal 1916 l’esistenza dei wormhole è stata teorizzata da Ludwig Flamm ma, pur se tale possibilità è stata riproposta nel 1921 dal matematico Hermann Wey e nel 1935 anche da Einstein, sfruttare tali dimensioni spaziali per fare viaggi nello spazio e nel tempo appare molto improbabile. Tuttavia la supposta capacità di rendere possibili i viaggi tra punti molto distanti del cosmo anche attraverso il cunicolo spazio-temporale di Einstein-Rosen ha eccitato la fantasia di alcuni scrittori e registi, incredibilmente quasi tutti connessi astrologicamente alla dinamica del Centro Galattico, quasi fosse un input insopprimibile a cui dover rispondere in qualche modo: hanno cercato di dare una informazione, diciamo fantascientifica, di una realtà che sentivano dentro come descrivibile, ma di cui non conoscevano le applicazioni in termini di fisica teorica o di meccanica celeste. Le undici serie di Star Trek, su cui c’invito a riflettere (nonostante non mi fossero mai piaciute..), a loro volta, hanno ispirato scienziati e ricercatori anticipando oggetti d’uso quotidiano (minidischi, telefoni satellitari, computer palmari ecc.) e hanno introdotto nell’ immaginario collettivo molte possibilità futuribili. In queste Serie e in tantissimi altri episodi televisivi e cinematografici di questi ultimi 40 anni, si è evidenziato il ruolo dell’uomo nell’universo, apparentemente ostile, ma in grado di alimentare la speranza in un contatto reciproco con la sua essenza sconosciuta, ossia che consente di poter credere che la presenza umana nello spazio, e per riflesso la sua intera esistenza, possa anche avere uno scopo. Non so se ci avete mai pensato, ne se avete riflettuto sul senso e sul significato di certe programmazioni ma non penso che la loro produzione, direi massiccia, sia solo frutto del caso o del possibile incentivo a vendere un prodotto.. Steven Hawking, il grande scienziato paraplegico, ha ipotizzato che è possibile cadere in un buco nero, e uscire in un altro universo. Il foro dovrebbe essere grande e in rotazione: ecco applicata la teoria epistemologica più avanzata. Una fantascienza che produce scienza ed un scienza che a sua volta produce ulteriore fantascienza in un vortice continuo..che crea UNIVERSO…esperito nella più sintonica e sinergica delle leggi cosmologiche, che è impressa a lettere cubitali alla base fondante della Scienza Astrologica: Come sopra Così sotto. Ciò che sta in basso è come ciò che sta in alto, e ciò che sta in alto è come ciò che sta in basso, per fare il miracolo di una cosa unica. E come tutte le cose sono state prodotte e sono venute da Uno per la mediazione di uno, così tutte queste cose sono provenute da questa cosa unica per adattamento. Come sopra,cosi sotto, come sotto,cosi sopra. Come dentro, cosi fuori, come fuori,cosi dentro. Come nel grande, cosi nel piccolo. Per ogni cosa che esiste sulla Terra, c’è una corrispondenza ad ogni livello di coscienza. Con ciò si può riconoscere il grande nel piccolo ed il piccolo nel grande. Il mondo esteriore si presenta a noi, dipendendo da come siamo dentro, internamente. Al contrario il mondo esteriore è il nostro specchio. Se cambiamo dentro, cambia tutto intorno a noi. Questa suprema legge, che si riflette nella perfetta dinamica astrologica, indica che Tutto é emanazione dell’ Uno e si risolve essenzialmente in esso: é l’unità cosmica vista dall’astrologia Vedica: è l’unicità che si esprime nelle pieghe dell’animus astrologico mai diviso in scienza esatta o scienza umana come invece accade nella logica scientifica cosiddetta ufficiale. Ed è così che in questi tempi bui per la vecchia ordinazione scientifica, presa d’assalto dai suoi stessi figli, si propongono, come abbiamo in parte visto, nuove teorie impensabili per quei lidi del pensiero matematico, solo pochi anni orsono: ad Hawking risponde Kaku. Uno dei tanti divertenti esempi di collaborazione tra la fisica teorica e la fantascienza ci viene data dal fisico statunitense Michio Kaku. In varie trasmissioni scientifiche, ha affermato infatti la possibilità che una civiltà estremamente evoluta potrebbe essere in grado di raggiungere in tempi brevi punti dell’universo molti distanti tra di loro.:una follia..indimostrabile per molti..vecchi matematici, ancorati alle ferree logiche del passato. Tuttavia, correggendo un po’ il tiro della sua visione, dice Kaku che passeranno secoli, prima che ciò si possa realizzare. A tal proposito si guardi al più grande acceleratore di particelle, il Cern di Ginevra che pur avendo grandi dimensioni non riesce a produrre un grammo di antimateria…Per comprendere a che livello di fantascientificità è giunta la dinamica scientifica dovete sapere che Michio Kaku ha proposto anche una soluzione per attraversare un buco nero…!! Una volta per molto meno si veniva espulsi da qualsiasi cattedra di scienza ufficiale…
SOLO LA DINAMICA PLUTONICA PUO’ SPIEGARE QUESTO CAMBIAMENTO COSI’ POTENTE ESPRESSO SUI FONDAMENTI DELLE CREDENZE DELLA SCIENZA: IL SUPERAMENTO DELLE COLONNE D’ERCOLE..
In questo sfondamento del limite conoisciuto, o meglio, in questa prima apertura, creata dal moto stravolgente di Plutone, in accordo col martello pneumatico uraniano, c’è lo spazio per comprendere cosa possa esserci aldilà di quelle antiche Colonne: non è un caso infatti che Carl Edward Sagan, astronomo, astrofisico, astrochimico, divulgatore scientifico (uno dei fondatori del Progetto SETI) e consulente della NASA per le più importanti missioni spaziali, insieme al collega Frank Drake, fecero apporre sulla sonda Pioneer 10 la targa che reca i “saluti” del genere umano a eventuali intelligenze aliene e i messaggi nel Voyager Golden Record inserito nelle due sonde spaziali del Programma Voyager. Nel 1980 è stato anche cofondatore della Planetary Society, con la missione di ispirare i popoli ad esplorare altri mondi, comprendere il nostro, e cercare vita altrove. La società si è occupata tra l’altro di creare un DVD, collocato sulla sonda Phoenix, atterrata su Marte nel maggio del 2008. Secondo i suoi calcoli, la civiltà umana ha raggiunto un livello di 0,7 della Scala di Kardašëv. Michio Kaku, il visionario fisico statunitense, assumendo come possibile “la Scala di Kardašëv”, ha determinato che in base al tasso di crescita attuale del consumo energetico planetario, l’umanità potrebbe raggiungere una civiltà di “tipo I” intorno al 2200, di “tipo II” intorno al 5200 e di tipo “III” intorno al 7800. Recentemente ha affermato di poter dimostrare l’esistenza di Dio. Secondo il noto fisico teorico, viviamo in un “Matrix” creato da un’intelligenza “superiore”. Egli è arrivato alla conclusione che l’umanità è collocata in un mondo fatto di regole create da un’intelligenza.
Ora leggendo queste terorie scientifiche organizzate da famosissimi studiosi della fisica teorica, della fisica delle particelle mi viene da pensare ad alta voce: se lo spazio è infinito, se nulla si crea e nulla si distrugge, tutto l’esistente è soggetto a trasformazione e anche le mutazioni sono infinite sia quantitativamente sia tipologicamente. Allora mi chiedo: Qual è il confine tra quello che si considera, più o meno legittimamente, Scienza e tutto quello che, più o meno legittimamente, si considera pseudo-Scienza (o fantascienza)..? Non è per nulla facile capire se siano gli scienziati a seguire la strada tracciata dagli scrittori fantascientifici o di mondi paranormali o questi ultimi a essere talmente e creativi da anticipare i tempi..! L’astrologia insegna che sono quest’ultimi, quasi tutti connessi non casualmente ma di fatto sincrocicisticamente al Centro Galattico a dare l’input per l’evoluzione del pensiero: nessuno può discutere sui fatti che i vari Julius Verne siano stati gli anticipatori delle realtà che descrivevano nelle loro “fantasie” narrative poi regolarmente concretamente realizzate dalla cosiddetta scienza ufficiale che non ha fatto altro che prenderne lo spunto generatore: quell’che l’astrologia chiama il Seme dell’Inizio. Gli accadimenti, se proprio vogliamo mettere il dito nella piaga, ci narrano che la fantascienza di ieri è la realtà di oggi: Isac Asimov era un biochimico, Robert A. Heinlein aveva studiato matematica e fisica, lo stesso Arthur Charles Clarke era un fisico e un inventore; tutti considerati pseudoscienziati, ne più ne meno, come sono giudicati gli astrologi del passato e del presente, che hanno però anticipato i tempi della medicina, della psicoanalisi e della psichiatria, conversando direttamente con le forze dell’anima, espressa dalle relazioni incessanti uomo-pianeta, delle quali, non potevano allora, ne lo posssono oggi, dimostrarne concretamente il rapporto, stando allo sclerotico obbligo di eseguirne l’efficacia descrittiva tramite la ripetizione in “laboratorio”. Non capendo che quelle regole aride, valide per quel tipo di mondo, non si applicano evidentemente allo scibile di questa cosiddetta pseudoscienza che, ormai è chiaro, va letta con la traduzione dei simboli in sincronia quantistica, se mi si consente il nesso, agendo la propria mente in chiara prospettiva indipendente. Stando così le cose, potremo seriamente affermare, nonostante qualcuno faccia smorfie demoralizzanti che il confine è labile, purché la scienza sia guidata dalla logica matematica e la fantascienza sia un genere di “fantascienza hard”. La Pseudoscienza, di fatto è ogni teoria che sostenga di essere scientifica ma rifiuti di avvalersi del metodo scientifico (o metodo sperimentale), che è alla base della scienza moderna, per dimostrare le proprie affermazioni. Secondo Karl Popper, per chi lo conosce, anche la psicoanalisi, il materialismo dialettico e lo storicismo, che si sono presentati come teorie scientifiche, sono pseudo-scienze, in quanto non soddisfano il requisito fondamentale di controllabilità sperimentale che sta alla base del metodo scientifico. Si tratta di teorie altamente esplicative, nel senso che sembrano avere una spiegazione valida per ogni fenomeno da esse preso in considerazione. Questo è però anche il loro punto debole, in quanto il loro potere esplicativo si sottrae a qualsiasi controllo empirico riproducibile sperimentalmente, cioè, per usare la famosa terminologia di Popper, non sono “falsificabili”… La scienza, capiamolo, non afferma l’assoluta verità delle proprie affermazioni; infatti una teoria scientifica deve essere ritenuta valida fino a quando essa riesce a spiegare i fenomeni noti e riesce a fornire previsioni che siano verificabili sperimentalmente. Una nuova teoria potrà superare le precedenti solo qualora riesca a prevedere o spiegare fenomeni non previsti o non spiegati fino ad allora. A tal proposito, la teoria newtoniana della gravitazione universale, che sembrava poter spiegare ogni fenomeno fisico legato all’interazione tra corpi celesti, fu superata dalla teoria della relatività di Einstein, che ha previsto e spiegato nuovi fenomeni di origine gravitazionale. La comunità scientifica, ricordiamolo, è stata ripetutamente ed in varie epoche accusata di “assolutismo”, che avrebbe spinto gli scienziati a considerare inattendibile quanto estraneo alla scienza (magari anche per mantenere i privilegi di casta..); e in effetti, la conosciuta rivoluzione copernicana demolì le convinzioni di generazioni di scienziati. L’annosa questione pertanto a ben vedere si riduce a una scelta fra chi ammette la sola oggettiva razionalità scientifica e chi afferma che gli eventi si possono spiegare attraverso altre vie non necessariamente razionali e oggettivate dalla rilevazione empirica o sperimentale. A tal proposito, sostengono quasi fosse un vanto, i cosiddetti scienziati, l’Astronomia non va confusa con l’Astrologia, considerata appunto come una pseudoscienza che sostiene, secondo loro l’insostenibile, che ci sia una corrispondenza tra il moto apparente del Sole e dei pianeti nello zodiaco e il manifestarsi delle energie interiori dell’uomo, le quali insieme ad un utilizzo del libero arbitrio determinano gli eventi personali e collettivi. Che ci sarà poi d’insostenibile vorrei tanto saperlo dati i fatti inconfutabili della nostra appartenenza diretta all’Universo in cui viviamo e in cui le nostre energie vibrano ognuno a diverse frequenze (connesse alla vibrazione del proprio Sole e del proprio segno Ascendente). Anche se a denti stretti, devono ammettere che le due discipline hanno un’origine comune, ma si sbrigano subito a sottolinearne la differenza: gli astronomi hanno abbracciato il metodo scientifico sin dai tempi di Galileo, a differenza degli astrologi. Le conclusioni quindi cui è possibile pervenire mi portano a immaginare che un romanzo o un film di fantascienza, sviluppato secondo una qualsiasi teoria scientifica e utilizzando tecnologie sperimentali o candidabili alla sperimentazione, può essere considerato il racconto reale, in tutto o in parte, di un evento accaduto, che accade o che accadrà, in una regione di un pianeta di un sistema stellare, collocato in una galassia appartenente a un gruppo o a “un ammasso”, in un determinato “superammasso di galassie”, in uno degli infiniti universi.
Roma 08.10.2016 Claudio Crespina
BIBLIOGRAFIA
Liberamente tratto da “La Mente di Dio” di P.Davies