Il Primo Viaggio
Un racconto della mente sensibile, un racconto che bisognerebbe leggere non con gli occhi biologici ma con quelli della mente, meglio sarebbe parlare, degli occhi dello spirito.., unica leva per alzare il mondo e “vedere” realmente cosa ci sia sotto.. Anna ci aiuta con questo racconto, meglio resoconto, a dirimere la matassa delle cosiddette certezze scientifiche che escludono a priori queste dinamiche sovrasensibili come fraudolente o malate, senza approfondirne le reali potenzialità in atto..perchè considerate, appunto, inaccettabili come ormai siamo abituati a leggere e a sentirci dire da sempre da questi signori del concreto che da anni in realtà vagabondeggiano astrattamente ( e la tanto sbandierata concretezza…dove sarebbe..?) alla ricerca dell’unica leva che regge il mondo per unificarne le leggi.. La tecnica dei viaggi astrali e di tutte le manifestazioni di o.o.b.e. invece sono di appannaggio quasi comune, essendo ormai moltissimi i casi che si ripetono in varie latitudini della terra di persone che entrano in quel tunnel spaziotemporale che esce fuori da questa dimensione..
Inutile dire che non sono tutti “matti”…come gli scienziati, ignoranti loro certamente, continuano a credere con estremo dilettantismo e con la massima superficialità.
Era una notte d’estate, dormivo in un letto a castello la cui parte superiore usavo come un baldacchino, con una tenda tutta intorno: quella notte non riuscivo a dormire, e ricordo che contrariata dalla difficoltà ad addormentarmi, pensavo come potessi fare per prendere sonno, decisi di rimanere immobile e attendere, pensando che in questo modo sarei riuscita a rilassarmi fino ad entrare nel sonno ma …, a un certo punto dato che il sonno non sopraggiungeva, mi stanco di restare immobile e decido di muovervi e alzarmi dal letto…, non riuscivo…! Non riuscivo a muovermi, ero immobilizzata, completamente paralizzata nell’impossibilità di compiere il più piccolo movimento e perfettamente consapevole di ciò che stava accadendo, ero sveglia vedevo tutto intorno immutabile ma il mio corpo non rispondeva!
Cosa stava accadendo?
Tento e ritento insistentemente di muovermi ma niente, e mentre lo facevo sentivo come un ronzio che si intensificava ad ogni mio sforzo, non era possibile mi dicevo che non riuscissi a muovermi, e nell’insistere in questa mia convinzione, concentro tutte le mie forze finché finalmente ci riesco! Riesco a destarmi da quello stato, ricordo che nel compiere questo sforzo quel ronzio che sentivo si intensificava, e nel contempo una sensazione come di vibrare sotto l’effetto di una lieve energia che mi invadeva espandendosi in tutto il corpo e si intensificava anch’essa ai miei tentativi di movimento, non capivo che fosse, ma la mia intenzione era quella di vincere questa paralisi e infatti concentrando le mie forze ci ero riuscita, anche se nello sforzo, forse proprio a causa della mia concentrazione a volermi destare, alla fine c’ero riuscita con un movimento violento (come a voler abbattere con la forza a spallate una porta chiusa che alla fine cede), che mi ha fatto cadere dal letto.
…. Ma ero riuscita a muovermi! bene. Mi rialzo e mi giro verso il letto … e vedo l’invisibile: ero lì nel letto! Come potevo essere nel letto se ero in piedi, davanti al letto, a guardare il mio letto, che doveva essere vuoto?
Allora quello era il mio corpo? Ed io cos’ero, dove ero? Cosa succede, era forse la morte…? Decido di affrontare la situazione all’istante, in un attimo elaboro mentalmente i movimenti che avevano causato questa cosa, ed eseguo esattamente i movimenti inversi, nella convinzione che in questo modo sarei rientrata nella mia condizione vitale …, avevo ragione e mi ritrovo nel mio letto nel mio corpo completamente sveglia desta e consapevole di ciò che era accaduto!
Ma cos’era accaduto? In seguito racconto l’accaduto, per parlarne e capirne qualcosa, dicendo che di notte avevo gli incubi e, come si sa il caso non esiste, mi arriva in risposta il primo libro di viaggi astrali, testimonianze di ciò che mi accadeva, che accadeva a molti…..
Roma 14.01.2014
Redazione IlNadir
A. Furmiglieri