LE TELEFONATE …DEL PRESIDENTE!!!
Sono tre anni almeno che descrivendo il periodo fosco (che poi fosco non è…perchè inevitabilmente i pianeti prima o poi intervengono a districare le storture…!!!) a cui saremmo andati incontro, vedi la configurazione ripetuta della Grande Croce Cardinale, descrissi, la fine del governo Berlusconi, lo scoppio dell’altafinanza nel mondo, il blocco in esaurimento dell’Euro, qualche terremoto nel mondo e in Italia, con precisione incontestabile, grazie alle logiche bendandiane, e dissi ad un “amico” della fine del “grande” Giorgio, detto il NAPOLITANO, in quanto ben assestato (Stellium poderoso in Granchio) su un largo braccio della Croce, quello del Granchio appunto. APRITI CIELO…, sono stato massacrato (civilmente s’intende..) perchè in questi anni precedenti, non solo, Il presidente, non è sembrato star per nulla male, ma anzi ha aumentato il suo credito nell’opinione generale….Il suddetto amico, contrario alle vicende astrologiche, pur professandosi di ampie aperture.., (d’altronde è un eccellente conduttore radiofonico dell’Ariete e, come si sa, questo segno vede da sempre a senso unico, uniformandosi solo sulle “proprie” … aperture intuitive, -se il tema non da altre indicazioni di elasticità mentale…- peraltro presenti nel caso in questione..!!!) mi ha ripetutamente rinfacciato il mio “vaticinio” errato, secondo il suo modo di vedere, sulla fine anticipata di Napolitano (è lapalissiano che non potevo riferirmi alla morte del personaggio in quanto si tratta di una persona comunque anziana, cioè di oltre 80 anni…, per meglio dire, vicino alla navantina essendo del 1925, per cui un’eventuale fine a questa veneranda età non sembrerebbe fonte di sorpresa..ma certamente rientrerebbe nella logica delle cose…).
ORA CHE “QUALCOSINA” STA ACCADENDO AL BUON NAPOLITANO, NON ARRIVA, DAL CONDUTTORE ARIETINO, ALCUNA RICHIESTA DI CHIARIMENTO. CHISSA’ PERCHE’…..??
Sotto il compleanno del Presidente Napolitano, in piena Grande Croce Cardinale, l’occultazione della Luna su Giove ha fatto da relais a tutto la configurazione celeste, innescando sia Marte, Urano e Plutone sullo stellium in Granchio del Presidente che andrà inevitabilmente al suo red rationem psicologico, ….se non fisico (su questo non ci sono dubbi dal mio punto di vista..), di fatti come un fulmine a ciel sereno uraniano appunto, si apre il braccio di ferro tra Napolitano e la Procura di Palermo sull’annosa vicenda delle telefonate private tra il Capo dello Stato e Mancino: la cosiddetta questione Stato-Mafia. Devo però, a tal proposito, ricordare la mia valutazione del Tema di Napolitano, stavolta approfondita decisamente con la necessaria attenzione, in cui nel grande Stellium, evidentemente protettivo dell’incolumità fisica del Presidente, si deve registrare, tra l’altro, la possente congiunzione Sole-Plutone che ne segnala l’evidente vaccino, elisir di lunga vita..: motivo per cui scrissi nella valutazione del Tema di Napolitano che si tratta di un “vaccinato plutonico”..!!
Ecco quanto scrive il “Giornale” del 17/07/2012 che riassume così la vicenda:
C’è un giudice a Palermo che non rispetta la Costituzione. C’è una procura che, secondo il Quirinale, cammina sul filo dell’eversione compiendo atti «assolutamente vietati», fuori legge e «lesivi delle prerogative del presidente»: «capta» quasi per sbaglio un paio di conversazioni del capo dello Stato con un Nicola Mancino pressato dai magistrati, trascrive a verbale le parole del presidente e rifiuta di distruggere le intercettazioni, che pure definisce «irrilevanti». E adesso, invece di mandarle al macero, vuole addirittura «farle ascoltare alle parti» del processo sulla presunta trattativa Stato-mafia. Cioè, vuole farle uscire sui giornali. Una procedura scorrettissima, «inaccettabile» per Giorgio Napolitano che, stanco di sentirsi sotto tiro, dà mandato all’avvocatura dello Stato di sollevare un conflitto di attribuzione di poteri. Toccherà alla Consulta risolvere il braccio di ferro. La dichiarazione di guerra di Re Giorgio contro i secessionisti della repubblica giudiziaria di Palermo, Ingroia, Messineo e soci, è lunga 70 righe, dettagliata, densa di richiami costituzionali. La vicenda nasce dalle telefonate, finite sulla stampa, tra il consigliere giuridico del Quirinale, Loris D’Ambrosio, e Nicola Mancino, sotto inchiesta per il ruolo avuto nel presunto negoziato scandaloso con Cosa Nostra. Allora il capo dello Stato era intervenuto denunciando che ai suoi danni era stata sollevata «una campagna mediatica di insinuazioni e sospetti basata sul nulla», con «interpretazioni manipolate delle telefonate»……
NON AGGIUNGO ALTRO, LASCIO AD OGNUNO LA PROPRIA LIBERA DECISIONE…., ma se capisco qualcosa di politichese, anche se di colpa si tratta certamente (data l’accertata presenza, inequivocabilmente disarmonica, di quei pesantissimi pianeti, pronti, come sempre, ad illuminare, come fascio di luce nella notte, tramite gli eventi umani, la distorsione o meno del nostro fallibile comportamento, foss’anche del presidente della nostra o di qualsivoglia Repubblica) siamo in Italia e tutto finirà a tarallucci e vino, trattandosi dell’eventuale (più che probabile direi, altrimenti non si muoverebbe certamente la Procura di Palermo…!!) coinvolgimento penale della più alta carica dello Stato…: tutto sarà insabbiato all’italiana..!!! Non siamo in America dove chi deve pagare paga anche se si trattasse del loro Presidente, maggiore figura rappresentativa della nazione: gli esempi sono lunghi da Nixon a Clinton…, sono ancora freschi di memoria i loro impeachment politico-istituzionali di cui si sono resi responsabili accertati.
la REDAZIONE ilNadir