Free Energy

FREE ENERGY E LA TRASFORMAZIONE CLIMATICA

 

A scuola fin dall’infanzia ci hanno insegnato che l’energia è collegata ad un combustibile, alla materia, ed essa è limitata e quindi lo è,meglio lo sarebbe, anche l’energia. Non solo, l’energia può assumere diverse forme, e nel trasformarsi da una forma ad un’altra, in modo da essere utile alle attività umane, una parte viene dispersa nell’immediato, sottoforma di calore, senza poter essere utilizzata..!! Ma sappiamo che nel nostro universo l’energia cambia aspetto continuamente, quindi, anche se in tempi remoti, tutto tenderebbe a diventare calore e quindi semplice radiazione di fondo…! Almeno così ci è stato “insegnato” dalla cosiddetta scienza ufficiale, rappresentata dai libri di testo, imposti scolasticamente per “informare”, e direi anche “informatizzare” le nostre menti al metodo imposto del Potere dominante.
Pertanto se ai succitati limiti quantitativi dell’energia e alla morte termica dell’universo, ci aggiungiamo il limite invalicabile della velocità della luce, così come indicatoci dalla teoria della Relatività di Einstein, dovremmo concordare con le asfittiche visioni dei calcoli statistici che rendono improbabile la vita in qualunque altro posto dell’universo, fuorché, guarda il caso, su questa piccola nostra sfera: la Terra..!! Sembra decisamente ristrettiva come ipotesi..seppur è quella che ci viene imposta didatticamente, secondo le logiche ufficiali, dell’insegnamento accademico.

CHE COS’E’ LA FREE ENERGY? Free Energy ha un significato specifico, aldilà della semplice traduzione letterale dei termini che sono due parole inglesi che tradotte significano “Energia Libera”.

Questo termine, quindi, che letteralmente vuol dire “Energia Libera” in realtà, sarà bene comprendere che raccoglie in sé diversi significati, potenzialità e speranze..su cui sarà importante dare delle spiegazioni significative onde capire di cosa si possa trattare realmente. L’energia di cui si parla nell’ambito della Free Energy, non è da confondere con l’energia rinnovabile (l’energia ricavata da fonti che si rinnovano da sole, come i cereali, il sole, il calore geotermico, il vento e l’acqua), ma si tratta dell’energia presente nella materia stessa (la massa, che è in realtà uno stato particolare dell’energia stessa). Per secoli, sappiamo, le più grandi sfide di alchimisti e scienziati sono state rivolte verso il sogno di trasformare il metallo in oro e la realizzazione, ovvero constatazione, del moto perpetuo.
Il “moto perpetuo” è un paradosso ideale secondo il quale si può studiare un meccanismo che metta in movimento un qualcosa e che questo movimento non si fermi più. Per il Primo Principio della Termodinamica (principio della conservazione dell’energia) i fisici hanno appurato che non è possibile generare energia (il movimento) senza immettere altra energia. Se comunque s’immette una certe energia iniziale pensando di trasformarla in movimento (energia cinetica), purtroppo, per il Secondo Principio della Termodinamica (irreversibilità di molti eventi termodinamici), questa si consuma fino ad esaurirsi.
Appurato ciò, possiamo pensare a meccanismi di “quasi moto perpetuo”, cioè macchine che consumano pochissimo e posso andare avanti anni senza immettere nuova energia..! Noi, ricordiamolo, viviamo su un pianeta situato a distanza relativamente bassa da una stella, il nostro Sole, tanto che per mantenere la vita sulla Terra si ha bisogno di sistemi di protezione come il campo magnetico e l’atmosfera “attiva” (strato di ozono): in un sistema come questo sarebbe meglio concentrarsi su apparecchiature in grado di catturare l’enorme energia del pianeta. Questo è il vero input che anima l’infinita potenzialità della Free Energy qualora si arrivi a realizzare un sistema che ne utilizzi gli schemi: l’uomo che per primo mise mano a questi ragionamenti fu Nicholas Tesla.

Ma è vero che può esistere una fonte energetica che possegga queste caratteristiche? È solo una chimera irraggiungibile, un “Santo Graal” che si ricercherà a vuoto per sempre o ha delle basi scientifiche che ne supportano e accolgono la possibile esistenza?

Il concetto di Free Energy è innanzitutto di natura sociale, perché con la sua possibile applicazione s’intendono tutte le teorie e le politiche per rendere disponibile liberamente (gratuitamente o a bassissimo prezzo) l’energia disponibile naturalmente sulla Terra e nel nostro Universo. Tesla, è bene chiarire, non ha “inventato” la Free Energy, ma tutti gli studi e le conseguenti ricerche sulle applicazioni dell’energia libera si basano sulle straordinarie intuizioni di questo grande scienziato. Per cercare di scindere i desideri dalle concrete possibilità, approfondiamo lo schema quantistico alla base dell’obiettivo da raggiungere per comprendere se ci sono, appunto, obiettivi realizzabili e raggiungibili per tutti. Senza scendere in particolari difficilmente comprensibili o che richiederebbero almeno un libro per essere descritti, cercherò di fornirvi le basi scientifiche che consentono l’esistenza della free energy e del suo eventuale sfruttamento a scopo energetico (Cfr. articolo su “Scienza e Conoscenza”).
Partiamo dalla base, dallo spazio che ci circonda ovunque. Bisogna sapere che è stato ben verificato che il “vuoto”, il vuoto quantistico, non è per nulla vuoto. Come l’atomo, che letteralmente significa “indivisibile”, è invece frazionabile in nucleo ed elettroni e in altre decine di particelle più piccole, così il vuoto continua a chiamarsi vuoto solo per ragioni storiche ma è esattamente l’opposto del suo significato. È un continuo ribollire di particelle ed energia che fluttuano, appaiono, si annichilano e scompaiono al “livello zero” di tutto l’Universo. Il vuoto quantistico è in effetti un supporto per tutte le altre particelle, come il mare è il supporto per qualsiasi corpo o nave che vi galleggi sopra. E questa fluttuazione, questa vibrazione, è sempre presente, anche allo zero assoluto (-273,15°C) quando tutto dovrebbe essere congelato e immobile. Da qui il nome di “energia di punto zero”. Quindi il vuoto è ovunque, ma non è vuoto. Possiede una sua quantità di energia e interagisce con tutto ciò che esiste nell’Universo. Fin qui il concetto è assodato scientificamente. Ma, per tornare alla Free Energy, la domanda fondamentale è: possiamo sfruttare quest’energia per fargli fare del lavoro utile? Possiamo rendere organizzata questa forma di energia altamente caotica e sfuggente? Se riusciamo a imbrigliare l’energia del mare (in verità ancora quasi per niente!!) potremmo fare la stessa cosa con il vuoto?
La Free Energy potrà centrare in pieno il suo obbiettivo solo quando verranno sviluppate delle macchine, in grado di trarre energia da questa Energia di Punto Zero, in un modo semplice, sicuro e facile da riprodurre, quindi a bassissimo costo. Questo perché l’Energia di Punto Zero è disponibile Ovunque nell’Universo, che ci si trovi sott’acqua o sotto terra, o sulla terra, che si stia volando nell’atmosfera o nello spazio interstellare, questa c’è, ed è l’unico mezzo attraverso cui si potrà giungere allo sviluppo di mezzi di trasporto totalmente autonomi dotati di una tecnologia ecosostenibile e quindi “creativa”, anziché “distruttiva”. FREE ENERGY, quindi, come già detto, significa tradotto letteralmente, “Energia Libera”, ma essa va tradotta come movimento di ricerca scientifica atto a realizzare dispositivi Generatori di Energia alla portata di tutti, ovvero che potenzialmente chiunque possa replicarli e renderli efficienti all’utilizzo dei popoli del mondo e di quelli dell’Universo che già ne sono a conoscenza…!!

La scienza ufficiale, rendiamocene ben conto, ci ha detto da secoli che viviamo in un Universo in cui tutto quello che vorremmo fare, tutto quello che vorremmo avere e tutto quello che la nostra immaginazione ci suggerisce, non è possibile ottenerlo! Tanto che anche l’immaginazione sembra divenuta una merce, eppure costosa, proprio come la libertà di pensiero e come la Libertà assoluta..! Se non ci credete basta che lo chiediate a tutti coloro, aldilà del movimento scientifico ufficiale, che hanno detto e spesso dimostrato che ciò che diamo per “scontato” non è mai stato in “saldo”, che ogni evento normale può avere una diversa spiegazione e che un evento straordinario avrà sempre una teoria scientifica alla base. Molti di loro hanno perso la propria dignità, il proprio lavoro e spesso e volentieri la loro vita. Un nome fra tutti: Nikola Tesla come ho già ricordato ma va anche menzionato in questo senso il grande fisico Ettore Majorana legato, anch’esso, indissolubilmente alle ricerche sull’energia libera motivo per il quale scomparve all’età di 38 anni senza essere mai stato ritrovato da alcuno: il genio italiano considerato a metà tra Newton e Galileo, la sua vita e la sua scomparsa rappresentano ancora oggi uno dei misteri italiani più controversi di sempre.

Il clima è l’insieme delle condizioni atmosferiche che si manifestano in un determinato luogo nel corso di un lungo periodo di tempo. Con il termine “clima” (dal greco “klima“) si intende l’insieme delle condizioni medie atmosferiche (quindi ad esempio temperatura, umidità, vento, pressione, precipitazioni) calcolate in una certa area geografica per un periodo di tempo piuttosto lungo (solitamente 30 anni).

Il termine clima non va confuso con il termine “tempo” o “meteo” che comunemente indicano lo stato atmosferico di una zona in un ben preciso momento. Ovviamente ha senso paragonare il clima di due zone solamente se si prende in considerazione lo stesso periodo dell’anno. Si parla, ad esempio, di clima invernale o estivo per indicare la media delle condizioni atmosferiche calcolate in una zona nel periodo invernale o estivo. In questo senso si parla appunto di CLIMATOLOGIA che è quella scienza che si occupa di studiare il clima, tentando di stabilire delle statistiche a partire dalle rilevazioni atmosferiche, di creare delle classificazioni in grado di associare climi con caratteristiche omogenee (un esempio è la classificazione di Koppen) comprendere, a partire dalla collocazione geografica, dalle correnti d’aria e dalla morfologia del territorio, i motivi del clima osservato.

Dr. Claudio Crespina

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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