IL SEMPLICE ATTO DI OSSERVARE PROVOCA IL “COLLASSAMENTO” DELL’ONDA PRODUCENDO UNA PARTICELLA….Questa “sentenza” oggi è, diciamo, meglio dovrebbe essere di DOMINIO PUBBLICO…!!! Il problema è capirne l’enorme significato strutturale e psicologico che ne consegue, in relazione alle procedure che la fisica quantistica ha immesso nella conoscenza scientifica tutta, rivoluzionandone i parametri principali…

Si può immaginare (ed io mi sento di farlo concretamente..: grazie alle mie esperienze fatte in campo astrologico, analizzando i tantissimi temi natali, in questi anni, senza conoscere personalmente i miei clienti ne i loro problemi, -come molti potranno testimoniare-, sono penetrato orientandomi correttamente con le sole coordinate spazio-temporali, cioè le informazioni dei dati di nascita, nei loro meccanismi mentali e fisici descrivendone precisamente i loro aspetti) la tesi secondo cui la natura duale ondulatoria corpuscolare della fisica quantistica vale anche per il cervello umano, e governa il comportamento delle singole cellule nervose mentre queste “colloquiano” tra loro, scambiandosi messaggi codificati in un linguaggio chimico-vibratorio solidale col diapason universale di riferimento. La natura duale degli elettroni potrebbe per esempio essere alla base dei sentimenti di solitudine, di ego ferito e di odio…ecc
In modo analogo si può immaginare che sentimenti di amore e compassione siano provocati dai fotoni, unità elementari di luce, anche esse partecipi della natura duale della materia. Come le onde, i fotoni tendono a marciare assieme, cooperando ad un fine comune. I laser funzionano così, grazie alle onde fotoniche che costituiscono “un’onda d’amore reciproco”. Amore e odio, successo e fallimento, violenza e pace, potrebbero essere nient’altro che delle manifestazioni di energia, delle forze e degli oggetti che fluiscono attraverso i nostri corpi, i nostri cervelli e le nostre menti, sotto forma di particelle e di onde. Ciò che chiamiamo CERVELLO è il comportamento corpuscolare delle nostre osservazioni. Ciò che chiamiamo MENTE è il comportamento di tipo ondulatorio degli oggetti atomici, invisibili e non soggetti ad osservazione. La mente è dunque il prodotto dell’azione delle leggi basilari della fisica quantistica e delle azioni dell’osservatore, che a mio parere non sono altro che gli atti della coscienza.
In modo analogo si può immaginare che sentimenti di amore e compassione siano provocati dai fotoni, unità elementari di luce, anche esse partecipi della natura duale della materia. Come le onde, i fotoni tendono a marciare assieme, cooperando ad un fine comune. I laser funzionano così, grazie alle onde fotoniche che costituiscono “un’onda d’amore reciproco”. Amore e odio, successo e fallimento, violenza e pace, potrebbero essere nient’altro che delle manifestazioni di energia, delle forze e degli oggetti che fluiscono attraverso i nostri corpi, i nostri cervelli e le nostre menti, sotto forma di particelle e di onde. Ciò che chiamiamo CERVELLO è il comportamento corpuscolare delle nostre osservazioni. Ciò che chiamiamo MENTE è il comportamento di tipo ondulatorio degli oggetti atomici, invisibili e non soggetti ad osservazione. La mente è dunque il prodotto dell’azione delle leggi basilari della fisica quantistica e delle azioni dell’osservatore, che a mio parere non sono altro che gli atti della coscienza.
Questa premessa per far comprendere come ciò poteva sembrare assurdo solo 50 anni fà, oggi, alla luce di certe evoluzioni tematiche nel campo dell’infinitamente piccolo, sta diventando assolutamente comprensibile.. La parapsicologia (più raramente detta metapsichica) è la disciplina che si propone di studiare con metodi scientifici[1] tre categorie di fenomeni anomali: poteri psichici, interazione tra mente e materia e sopravvivenza alla morte. Il termine parapsicologia fu coniato intorno al 1889 dallo psicologo Max Dessoir. Il termine fu poi adottato da J.B.Rhine nel 1930 in luogo di “ricerca psichica” al fine di indicare un significativo discostamento dalle metodologie di laboratorio allora utilizzate. Il termine deriva dal greco παρά (para) e psicologia. I parapsicologi indicano i fenomeni psichici oggetto della loro ricerca con il termine “Psi”, termine che intende essere descrittivo senza che vi sia sotteso un meccanismo. Nel 1882 venne fondata a Londra la Society for Psychical Research (SPR). La istituzione di tale società fu il primo passo che gli scienziati fecero per organizzarsi al fine di investigare i fenomeni paranormali. I primi associati furono filosofi, studenti, scienziati, educatori e politici come Henry Sidgwick, Arthur Balfour, William Crookes, Rufus Osgood Mason e Charles Richet. L’SPR distinse i propri studi in diverse aree: telepatia, ipnosi, fenomeni di Reichenbach, esperienze di apparazioni, e gli aspetti psichici dello spiritismo. Uno dei primi lavori svolti dall’SPR fu il “censimento delle allucinazioni” volto a ricercare esperienze di apparizioni e allucinazioni in persone sane prive di problemi psichici. Tale ricerca fu il primo tentativo di dare una valutazione statistica dei fenomeni paranormali; la successiva pubblicazione del rapporto, nel 1886, Phantasms of the Living costituisce ancora oggi un fonte importante per la ricerca parapsicologica (Fonte Wikipedia). Nel 1911 la Stanford University divenne il primo istituto accademico negli Stati Uniti a studiare la percezione extrasensoriale (ESP) e la psicocinesi in laboratorio. Nel 1930 la Duke University divenne la seconda maggiore università a indagare criticamente i presunti fenomeni ESP e la psicocinesi. Sotto la guida dello psicologo William McDougall e con l’aiuto di altri come Karl Zener, Joseph B. Rhine e Louisa E. Rhine e utilizzando dei volontari scelti tra gli studenti, il laboratorio divenne operativo. Al contrario del tradizionale approccio della ricerca psichica, il quale generalmente richiedeva “prove qualitative” per i fenomeni paranormali, gli esperimenti alla Duke University puntarono alla ricerca “quantitativa”, usando un approccio statistico con le carte Zener e i dadi. Conseguenza di questi esperimenti alla Duke fu che tale tipo di metodo fu adottato in larga parte del mondo da chi indagava i fenomeni paranormali.
L’Associazione Parapsicologica, Parapsychological Association (PA), fu creata a Durham in North Carolina il 19 giugno del 1957 (Gemelli: intelligenza e stadi della comunicazione). La sua istituzione fu proposta da J. B. Rhine in un workshop sulla parapsicologia tenuto nel laboratorio della Duke University. Il fine dell’associazione, così come descritto nello statuto, è “promuovere la parapsicologia a scienza, diffondere la conoscenza di essa e integrare le scoperte con quelle compiute in altri campi scientifici..Dagli anni 70’/80′ in poi la considerazione per le ricerche parapsicologiche è andata via via scemando. Le prime ricerche furono considerate inconcludenti e i parapsicologi si trovarono di fronte la forte opposizione dei loro colleghi accademici..Le ricerche parapsicologiche hanno trovato incremento, sopratutto in Eurpoa, anche in alcune sub-discipline della psicologia. Un esempio ne è la psicologia transpersonale che si propone di studiare gli aspetti trascendenti o spirituali della mente umana e anomalie psicologiche, analizzando credenze paranormali ed esperienze soggettive anomale con i tradizionali strumenti della psicologia.
Dr. Claudio Crespina IlNadir
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