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ZENIT-NADIR L’ASSE DELL’UOMO

IL MEDIOCIELO NON CORRISPONDE ALLO ZENIT

La prima teoria che e’ stata proposta per spiegare la struttura dell’Universo e il moto degli astri e’ stata formulata da Aristotele nel IV secolo a.C. Secondo questa teoria, tutti i corpi celesti allora conosciuti (la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove, Saturno e le cosiddette “stelle fisse”) erano incastonati in sfere rigide concentriche rotanti in modo uniforme attorno alla Terra. Le varie peculiarita’ dei moti planetari venivano spiegate attraverso complicati moti su circonferenze centrate su queste sfere. Le sfere celesti avevano la proprieta’ di essere perfette ed immutabili. La teoria geocentrica rimase in voga fino al secolo XVI, quando l’astronomo polacco Niccolo’ Copernico (1473-1543) formulo’ l’ipotesi che fosse il Sole, e non la Terra, il centro dell’universo. Copernico sosteneva che la Terra e’ un semplice pianeta orbitante come gli altri intorno al Sole. Qusta teoria prende quindi il nome di eliocentrica. L’ipotesi di Copernico era accompagnata da un accurato studio per spiegare il moto dei pianeti, ma incontro’ notevoli resistenze nel mondo scientifico dell’epoca e delle maestranze religiose. La sua definitiva affermazione fu dovuta agli studi di Galileo Galilei (1564-1624) e alla dimostrazione che le orbite di tutti i pianeti sono ellissi, delle quali il Sole occupa uno dei due fuochi…Rimase famosa la sua abiura, pena le torture della “santa” Inquisizione..che riammise al centro dell’universo la Terra: questa era la scienza ieri ed è la stessa metodica che informa quella di oggi. In realtà nulla è cambiato in quel senso ed anche se non c’è più una “santa inquisizione” c’è il blocco usurpatore del cosiddetto buon senso comune che piega di fatto le libere scelte dei popoli obbligandoli a leggi assolutamente inadeguate e contrarie alla crescita dell’uomo e della sua coscienza, asservendolo alle esigenze di questa Elite monarchica e religiosa, statale e burocratica, che nulla ha a che vedere con la grandezza del’Uomo e della sua specie. Oggi, noi sappiamo che a sua volta il Sole non e’ al centro dell’universo, ma e’ solo una delle tante stelle della nostra galassia, e questa, a sua volta, e’ solo una delle tante galassie che lo popolano…!! Pertanto mettere in discussione il discorso scientifico è cosa buona e giusta stando a cotanti fatti, tanto richiesti dalla scienza stessa a riprova della sua validazione: fatti però che essa stessa ha eluso nei secoli appropriandosi di un termine, Scienza, senza che questo risponda poi alle corrette sollecitazioni.

 

Queste sono le basi della conoscenza che abbiamo sull’origine della scienza astronomica che comprendeva (anzi ne era compresa) l’Astrologia, tanto vituperata proprio da quella cosiddetta scienza che, così male e così indegnamente ha servito l’umanità nei secoli addietro ed oggi, credetemi, nulla è cambiato dato il potente velo di copertura..che viene ancora usato per coloro, come me, che non si adeguano supinamente alle cosiddette “verità scientifiche”…inamovibili.

Sembra cosa semplice da comprendere tutto questo ambaradam universale ma evidentemente tutto questo continuo moto che si applica alla realtà circostante non è così facilmente fruibile dalla gente perchè, nonostante i tanti millenni trascorsi da quelle prime scoperte, i popoli moderni sono ancora all’oscuro del reale moto stellare sopra le loro teste..Come dire evidentemente non si tratta di cosa così facilmente fruibile..Non è un caso che da anni vado dicendo in ogni conferenza, con una certa ironia, che non credo affatto alla capacità dell’uomo di Babilonia o dei Caldei di 5000/seimila anni orsono, che solo alzando l’occhio al cielo, per quanto sapiente fosse, fosse in grado di comprenderne il complesso moto..e la meccanica da esso derivante: non credo che l’Universo fosse “comprensibile” ad occhio nudo in quei secoli, come oggi non lo è con tanto di “attrezzi” di altissima tecnologia costruiti all’uopo. Dico sempre, per molti motivi peraltro, che LA STORIA VA RISCRITTA….!!

A tal proposito entriamo meglio nel nostro problema di chiara matrice celeste..: la differenza cioè fondamentale tra il Mediocielo e lo Zenith o Zenit confusi tra loro e spesso considerati erroneamente simili punti di riferimento. Questo problema non indifferente sarà bene che sia evidenziato perchè ovunque in campo astrologico si legge ancora questa erronea valutazione..!! Si legge spesso infatti, anche in scritti di astrologi affermati, in chiara evidenza questa confusione dei termini e quindi dei significati. Quando essi provano infatti a spiegare il campo d’azione su cui si muove la prassi astrologica, cioè partendo dalle basi di studio, come è la linea dell’orizzonte (qui siamo in relazione con l’asse ascendente e discendente), dove questi “astrologi della domenica” ci invitano ad alzare lo sguardo in alto, sopra la nostra testa: li, sopra la nostra testa, dicono, esserci il Medio Cielo…!!

Errore grossolano, sia descrittivo che tecnico-astronomico oltre che astrologico, trattandosi del dinamismo dello Zenit e non di quello del Mediocielo che ha a disposizione un’altra posizione nel grafico celeste. Infatti già questa semplice affermazione di per se è inesatta..!! Il Mediocielo (Medium coeli), quindi, affermano, questi sedicenti “astrologi”, continuando impunemente il loro escursus erroneo, essere in buona sostanza lo Zenit, il punto cioè immateriale più elevato, sopra la nostra testa. Cosa giusta quest’ultima parte dell’affermazione ma, sarà bene che si capisca, se si vuole fare astrologia seriamente, che tutto quello che è sopra la nostra testa non corrisponde al Mediocielo..ma allo Zenith..!! Fattore distintivo non di poco conto essendone diversa, chiaramente, la configurazione sulla sfera celeste, occupando due distinte posizioni. Lo Zenit, anche detto Zenith, è l’intersezione della perpendicolare all’orizzonte passante per l’osservatore con l’emisfero celeste visibile ed è quindi il punto sopra la testa dell’osservatore. Il punto diametralmente opposto è detto Nadir (quello immediatamente sotto i nostri piedi).

Zenit e Nadir sono i poli dell’orizzonte. Sintetizzando, spesso si legge che l’Ascendente è una linea orizzontale, il Medio cielo è una linea verticale.., e diciamo, un po’ poeticamente, che può ancora andare questa divisione, ma quando, per chiarire il concetto di MedioCielo o Medium Coeli, confermandone l’importanza nel grafico astrale, questi energumeni dell’astrologia primordiale, sostengono che è un punto cardinale assai importante, appunto, proprio perchè rappresenta lo Zenith…!! Identificazione questa che come minimo fa scalpore..: alimenta infatti quel senso di ignoranza (poca conoscenza..) che ci viene addossato, in questa forma, correttamente, dalla parte scientifica della nostra società..!! Affermazione questa, va detto, che rappresenta un errore clamoroso..indiscutibile, sia figurativamente, non esprimendo lo stesso concetto astrologico (una cosa è il Mediocielo, un’altra è lo Zenith), sia meccanicamente, riferito cioè alla meccanica celeste in atto, in quanto, come si può notare dai grafici i due punti sono posizionati su estremi differenti della sfera celeste..: essi non coincidono minimamente..!! Non sono quindi sulla stessa realtà sferica che li comprende.., essendo, sia il Mediocielo che lo Zenit, appunto, due punti distinti sulla sfera. Se, per curiosità, volete un ulteriore prova dell’errore che si continua a perseguire, perfino Wikipedia, la discussa enciclopedia della Rete, arriva addirittura ad assimilarne il concetto l’uno nell’altro, essendo sufficiente leggere la definizione che da Wikipedia, infatti, così definisce il Mediocielo…:” il Medium coeli detto anche “Medio cielo o Zenit”, è la direzione direttamente superiore in verticale ad una particolare località geografica….!! Mediocielo o Zenith…, niente di più sbagliato..!!! In questa ulteriore deteriore definizione, certamente presa ad esempio da quegli astrologi della domenica, improvvisati saltinbanchi, siamo giunti proprio ad una definitiva equiparazioone dei due concetti, assolutamente diversi in realtà…!!

Definire il Mediocielo come lo Zenit è in realtà un errore grossolano di meccanica celeste..!! Sta a significare innanzitutto, che coloro che ne parlano in questo “malo modo”, non ne conoscono la chiara differenza, non disponendo, evidentemente, nel loro bagaglio tecnico, della precisa informazione relativa agli studi di meccanica celeste, di come sia cioè graficamente formata la sfera celeste e le sue componenti, senza parlare delle conseguenze di derivazione psicologica ottenute per l’errata traduzione dei simboli nel discorso astrologico, interpretando in essi le identiche simbologie, chiaramente diverse tra loro, se prendiamo, come riferimento ineludibile nel discorso astrologico, il processo analogico che è il vero punto di correlazione di base per un chiaro e corretto uso della sintassi astrale.

Dane RUDHYAR e LA MECCANICA CELESTE

Scrive, come sempre ha fatto, con dotta sapienza, Rudhyar che lo Zodiaco, per come viene inteso in Occidente, può essere concepito sia in termini di Costellazioni (88 modelli semi-fissi di Stelle in quanto rispetto al moto terrestre esse sembrano praticamente ferme), sia in termini di 12 divisioni dell’orbita della Terra (lo Zodiaco Tropico o Tropicale). Entrambi questi sistemi hanno bisogno di una precisa struttura di riferimento che è individuabile appunto nella corrispondenza degli assi della Croce del grafico di un qualsiasi Tema Natale. Infatti ogni tema natale contiene una linea che è chiamata “orizzonte”, e una linea verticale che è chiamata “meridiano”. Ma i nomi, se non compresi, possono essere ambigui di conseguenza male interpretati.  L’Orizzonte astrologico (ed anche quello astronomico, così ci capiamo meglio…) è un cerchio che passa dal centro della Terra toccando i punti Est-Ovest. Esso, è bene comprendere, chiaramente non si riferisce all’orizzonte reale che può essere molto limitato se uno di noi vivesse all’interno di una valle, rispetto a chi si affacciasse davanti all’oceano se vivesse a los Angeles…o in posto similare. Ragionamento simile vale per il Meridiano, altro grande cerchio perpendicolare all’orizzonte astronomico, passante per i punti Nord e Sud, che in un Tema Natale costituisce la proiezione “bidimensionale” di quel grande cerchio.

Al mezzogiorno locale esatto, quindi, il Sole reale (come ci fa capire D. Rudhyar) incrocia questo meridiano ma, e qui sta il problema, ciò che in astrologia (in un Tema Natale cioè) è chiamato Mediocielo NON E’ IL PUNTO PIU’ IN ALTO, che invece è lo ZENITH…, ma esso corrisponde al grado in cui si trova a mezzogiorno il Sole..(non necessariamente il grado più “alto”..come molti credono erroneamente..e comunque, come si dovrebbe intendere, se i due termini coincidessero..!!). Dobbiamo comprendere nondimeno che il Meridiano è un cerchio di longitudine passante dal punto Sud, attraverso lo Zenith, per andare verso al punto Nord dell’orizzonte. La struttura sopra di noi non finisce qui, con questi due cerchi: ce n’è un terzo..da comprendere e soprattutto da conoscere…evidentemente.

Perpendicolare infatti al Meridiano, ancora in dimensione verticale. si trova ciò che l’astronomia chiama il “Primo Verticale”. Anche questo è un altro grande cerchio che, passando sempre per lo Zenith, unisce il punto Est al punto Ovest dell’orizzonte e naturalmente, come l’altro, passando anche per il Nadir (punto diametralmente opposto allo Zenith).

Quindi nella struttura di riferimento disponiamo non di 2 grandi cerchi (come erroneamente si crede..) ma bensì di 3 Grandi Cerchi, cioè l’Orizzonte, il Meridiano e il Primo Verticale, che sono perpendicolari ad ogni altro punto nello “spazio Tridimensionale”. Siamo in una Sfera, non su un piano, questo va compreso nelle nostre letture astrologiche e nella sfera si crea quel “magico” spazio, che sul piano non si esprime, che corrisponde alla “profondità”. Le intersezioni pertanto dei tre grandi Cerchi determinano, non 4 punti fondamentali, ma bensì 6, così suddivisi:

-al livello dell’Orizzonte: i quattro punti cardinali l’Est, l’Ovest, il Nord e il Sud

-al livello verticale: lo Zenith e il Nadir (il sopra e il sotto…)

Ora deve risultare chiaro che in un Tema Natale, inscritto geometricamente, quindi descritto su un piano bidimensionale, sono messe in evidenza solo quattro delle sei direzioni principali dove, erroneamente, il Sud e lo Zenith come il Nord e il Nadir risultano in “qualche modo” associati, ma è un errore prospetico..!! Il motivo ulteriore di questa “confusione prospettica”, oltre alla bidimensionalità, consiste nel moto giornaliero apparente del Sole che il Tema Natale considera costantemente fondmentale. Lo Zodiaco si muove giornalmente insieme al Sole, poichè, nell’astrologia occidentale almeno, lo Zodiaco, non è altro che, la “creazione” del movimento del Sole, che in termini astronomici significa nient’altro che l’Orbita terrestre. Insieme al Sole chiaramente si muovono la luna e gli altri pianeti del sistema solare. Quindi non abbiamo a che fare con una struttura bidimensionale, bensì con una tridimensionale: stando alle conoscenze attuali su cui, però, mi prendo il beneficio d’inventariio, dati i continui cambiamenti di assetto orientativo che l’astronomia in se e la scienza in genere stanno lanciando di continuo alimentando idee e concetti correlati a nuove simulazioni di realtà n-dimensionali che per ora sfuggono alla nostra mente assolutamente impreparata a comprenderne gli sviluppi più impensabili che potrebbero neanche tra non molto tempo, essere riproposti al centro dell’attenzione dell’intera umanità, scientificizzata o meno che sia..

Pertanto logicamente l’astrologia dovrebbe usare come sua precisa struttura di riferimento la struttura geometrica tridimensionale prodotta dalle sei direzioni dello spazio al centro del quale sta l’Uomo. Invece di Tema Natale sarebbe più idoneo parlare, dice correttamente Rudhyar, e sottolineo, di Sfera Natale. I tre, non due, Grandi Cerchi quindi formano la struttura fondamentale di riferimento dello spazio individuale. Il che significa che dovunque questo individuo andasse rimarrebbe costantemente al centro di questa struttura, definito nel suo centro. Ogni cosa che si muove nel cielo, stelle, sole, pianeti, comete..ecc..ecc..ha il suo posto dentro questa struttura spaziale. La struttura spaziale tridimensionale, che ogni essere si porta attorno, dovunque vada, (almeno, diciamo, dove sta su una superficie solida..) potrebbe essere, come di fatto sembra essere, la sua struttura di riferimento “fissa”. L’esempio straordinario per questa realtà che fece D. Rudhyar è quello per cui quando una persona viaggiasse dalla coste dell’ìatlantico a quelle del pacifico ciò che egli vede, passando gradualmente all’orizzonte, cambia continuamente..Ma il fatto che egli è al centro dell’Orizzonte rimane immutato. E finisce con questa frase: colui che viaggia si porta sempre dietro il suo orizzonte. e lo Zenith (non il mediocielo..) si trova sempre esattamente sopra la sua testa, così come il Nadir è sempre sotto i suoi piedi. Le Stelle vanno e vengono a quel punto Zenith: nessun corpo celeste è fisso ma lo Zenith è sempre in alto nella stessa direzione.. In termini strettamente astrologici, se un particolare aspetto celeste, come una congiunzione Giove-Saturno, si configurasse nella vostra Decima Casa del Tema, esso sta ad indicare che tale congiunzione caratterizza la qualità della coscienza sociale della persona che incoraggerà o stimolerà, la sua partecipazione alla vita e al lavoro della sua comunità, come concetto di base. La corretta o meno risposta a questo concetto generico dipende dal grado psico-fisico e spirituale della qualità (Nadir: le ombre) e della quantità (Zenith: le luci) della coscienza-consapevolezza raggiunta dalla persona.., al momento del transito in esempio: qualità e quantità che si legge nell’attivazione dell’asse Zenith-Nadir come ho potuto individuare, tramite profondi studi e ricerche nella mia più importante scoperta astrologica, definita da me appunto il Nadir del Tema, non a caso rappresentante la “profondità sferica”.. Per cui dobbiamo ben renderci conto che il modo in cui gli astrologi (chiaramente i disinformati..) interpretano e definiscono gli angoli del tema (Ascendente-Discendente; Mediocielo-Fondocielo) non corrispon0e alla reale struttura, testè visionata, dello spazio di cui la persona è il centro. Dobbiamo ben comprendere che l’Orizzonte descritto dai grafici dei Temi Natali passa dal centro della Terra mentre noi viviamo in un punto della sua superficie…!! Il Mediocielo non è così lo Zenith reale, ma solo un punto dello Zodiaco: così se una Stella, un pianeta si trovasse sul grado del Mediocielo in realtà quella Stella, quel Pianeta non sarebbero proprio in alto sul VERO ZENITH..Stesso ragionamento, s’intende, si deve applicare al suo punto opposto, il Nadir, che non corrisponde al Fondocielo o Immumcieli.

Questo fu il motivo che spinse la mia curiosità a comprendere questo significato e a dare corpo al Nadir (all’asse zenith-nadir) come nuovo punto immateriaòle del tema: tutto viene dal basso, tutto comincia dalla forma opposta alla luce (Zenith)..Nell’ombra uterina nasce la vita e solo dall’ombra potrà sorgere la luce: concetto fondamentale del Nadir del Tema. Ne scoprii le “coordinate” che sono quelle che si riferiscono direttamente all’uomo,essendo l’asse principale passante per esso e in esso giacente, quindi aderente costantemente alla sua essenza primaria inestinguibile.., rispetto al resto..che il tempo consuma..!! Non è un caso che la migliore indagine astrologica si forma, secondo i miei studi, sulle coordinate altazimutali connesse più adeguatamente alle rilevazioni dell’astrologia dello Spazio Locale. o L.S.A. L’azimut (o azimuth) è un termine usato prevalentemente in astronomia e in aeronautica e deriva dall’arabo as-samt (la direzione) o dal suo plurale as-sumut (le direzioni). Come suggerisce la nomenclatura a esse associata, le coordinate altazimutali ebbero larga diffusione nell’astronomia islamica a partire dal IX secolo. Divennero note in Europa attraverso le numerose traduzioni latine di testi astronomici arabi compiute a Cordoba, Toledo e Siviglia fra il X e il XII secolo. Diversamente dagli altri due sistemi – le coordinate equatoriali e le coordinate eclittiche – le coordinate altazimutali costituiscono un riferimento locale: solidale col luogo d’osservazione e non con gli oggetti celesti.

Non si tratta quindi di coordinate assolute, dal momento che esse dipendono dalla posizione dell’osservatore: nel caso si trovasse al polo nord, per esempio, la verticale del luogo coinciderebbe con l’asse terrestre (lo Zenit con il polo Nord celeste e il Nadir con il polo Sud celeste). Poiché in generale la posizione degli oggetti celesti muta con le coordinate geografiche dell’osservatore e poiché la sfera celeste appare ruotare da est verso ovest attorno ai poli celesti in circa ventiquattro ore, i due angoli di posizione dell’astro nelle coordinate altazimutali: l’altezza e l’azimut (dai quali il sistema prende nome) sono privi di significato se non si specificano anche la latitudine e la longitudine del luogo e l’ora esatta in cui si compie l’osservazione. La valutazione dell’Azimut copre pertanto la gamma di angoli da 0° incluso a 360° esclusi, dell’orizzonte locale, per questo la considero in perfeta correlazione astrologica, quella disciplina cioè che riguarda più da vicino l’uomo in questo senso maggiormente in linea con la valutazione e l’analisi astrologica. Il principale cerchio massimo di riferimento usato nelle coordinate altazimutali è l’orizzonte astronomico, luogo d’intersezione fra la sfera celeste e il piano orizzontale passante per l’occhio dell’osservatore.

Il concetto, badate bene, differisce da quello usuale d’orizzonte. Se per esempio l’osservatore si trova su un’isola in mezzo all’oceano, l’orizzonte astronomico non è la linea di separazione fra l’acqua e il cielo. Per la sfericità della Terra, tale linea è tanto più bassa rispetto all’orizzonte astronomico quanto più l’osservatore è alto sul livello del mare. Quindi in questo senso con quetsa tecnica si segue maggiormente l’Uomo. A tal proposito il principale asse di riferimento usato nelle coordinate altazimutali infatti è la retta passante per l’osservatore e perpendicolare all’orizzonte astronomico: la retta Zenit-Nadir dove non sussiste il mediocielo. Essa interseca, appunto, la sfera celeste in due punti: lo Zenit (dall’arabo samt, letto per errore, così ci viene detto, ‘sanit’, nella locuzione samt al-ra’s = la direzione sulla testa), esattamente sopra la testa dell’osservatore, e il Nadir (dall’arabo nazîr = opposto), esattamente sotto i suoi piedi. Peccato che ad oggi non si disponga di buoni software in grado di fare calcoli comprendenti quiesta mia valutazione, non avendo le necessarie forze economiche per realizzarne uno personale. Ma la speranza è l’ultima a morire e chissà se il tempo, come si dice, sarà galantuomo..!!

La valutazione altazimutale mettendo in risalto chiramente l’Asse Zenit-Nadir, rispetto al piano dell’orizzonte celeste coinvolto maggiormente all’eclittica, “sente” l’Uomo come oggetto delle sue valutazioni..: qui c’è l’Uomo, lì c’è il Sole, si potrebbe dire, semplificando magari un po troppo…, ma mi serve per far comprendere al volo come sia più centrata questa pratica rispetto all’altra solitamente in uso. L’Astrologia dovrà iniziare a perdere contatto con molte delle sue antiche convinzioni che ne confondono il ruolo preciso di scienza d’indagine e di verità, sulle quali sto lavorando ormai da tempo, avendo sterzato decisamente rispetto alle antiche incongruenze ancora oggi presenti in discorsi ormai troppo tortuosi legati ai principi di una astrologia classica o tradizionale decisamente superata, se non vogliamo ancora dare credito, dopo duemila anni, al famigerato “ipse dixit” aristotelico..che credo, proprio la conoscenza aristotelica, è mia personale convinzione, abbia fatto non pochi danni all’evoluzione del progresso scientifico dell’umanità, che spesso si è accontentata del primo che riuscisse a “parlare” o “straparlare” Aristotele o meno che fosse.. Come la differente visione tra Mediocielo e Zenit esercita confusione, altre sono le questioni irrisolte in astrologia: così la stessa sudddivisione del cerchio zodiacale tra i 12 segni è assolutamente simbolica, non ha niente a che vedere con l’effettiva disposizione in cielo delle costellazioni omonime.

Ad ogni segno è stato assegnato un arco pari a 30° e su questi gradi il Sole esercita la sua influenza. Un ulteriore grave confusione, che risulta forse ancora più inspiegabile è quella relativa alla “cosignificanza” delle Case…Le case astrologiche sono partizioni del cielo, ci dice M. Zoli, che servono per stabilire un collegamento tra la posizione dei pianeti e un dato luogo sulla terra durante il loro moto nel cielo, chiamato moto primario per distinguerlo dal loro moto secondario o siderale (cioè il moto dei pianeti rispetto alla sfera delle stelle). Attraverso questo collegamento le case sono state usate sin dal principio come significatrici di ciò che è terreno, relativo cioè a ciò che accade al nativo sulla terra, creando quindi una netta distinzione tra ciò che è celeste (i segni) e ciò che è terrestre (le case). Un’altra grande confusione tutta da risolvere.. è il rimescolamento di tali proprietà, con lo scambio dei significati tra segni e case, ma questo è un altro discorso…Tutta questa confusione, soprattutto quella tra mediocielo e Zenit, si dipana dal fatto che la tradizione astrologica mette al centro la Terra e non la Persona..come invece dovrebbe essere, infatti quest’ultima si basa su concetti primari connessi anche e soprattutto ai calcoli che sono validi ovunque sull’orbe terracqueo: anche ai Poli dove le domificazioni sono praticamente impossibili. Questo perchè in qualsiasi posto della Terra l’uomo è cosciente del proprio Orizzonte e del proprio Zenith che regna incontrastato esattamente sopra la sua testa.

Ogni bambino, dice eloquentemente Rudhyar, nasce al centro della propria struttura spaziale che egli porterà con se dovunque vada nell’arco della sua vita. questo è il messaggio su cui sarà bene lavorare..!!

Roma  04. 03. 2008      Claudio Crespina

BIBLIOGRAFIA

-Archive.oapd.inaf.it
-Liberamente tratto dai pensieri e dalle opere di Dane Rudhyar

Riguardo L'autore

Redazione Il Nadir

Il dr. Claudio Crespina, astrologo, filosofo, counselor psicologico-comportamentale e ricercatore nasce sotto il segno del Capricorno a Roma, una città così significativa e simbolicamente attraente, per i suoi continui richiami storici ed esoterici che credo superfluo e inutilmente ripetitivo spiegarne la grandezza e l’importanza.

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