QUANDO PLUTONE, REGNANTE IN CAPRICORNO AL TRIGONO DI MARTE E AL QUADRATO ESATTO DELLA CONGIUNZIONE URANO-MERCURIO IN ARIETE, STRAVOLGE LE LOGICHE DELLA NORMA PER OTTENERE SVOLTE AI PRINCIPI REGOLATORI GARANTENDO GUADAGNI ILLECITI: QUESTO E’ IL MOMENTO CHE PERFINO LA PREVISIONE DEI TERREMOTI, CONCEPITA DA SEMPRE COME IMPOSSIBILE DALLE MAESTRANZE CODIFICATE, DIVIENE, COME DIRE MIRACOLOSAMENTE, DECISIVA…!!
LEGGO ESTERREFATTO CONCETTI INIMMAGINABILI,, FINO A POCHI MESI ORSONO, SULLA VALUTAZIONE PREVISIONALE DEI TERREMOTI. Questo è il titolo sorrprendente dell’articolo del Fatto quotidiano: “DECINE DI MIGLIAIA DI MORTI TRA REGGIO E MESSINA”.. Un documento firmato dai più autorevoli sismologi italiani, sottoscritto anche dall’Ingv, spiega che il “Big One italiano” potrebbe colpire la zona dello Stretto e provocare una strage. Dovuta non alla potenza dell’evento, ma a scelte dissennate in fatto di edilizia e urbanistica. La ricerca della spiegazione tecnica è introvabile e sul web ne compare una versione censurata, ci dice laconicamente la fonte di questa informazione straordinaria per la conoscenza sui valori terremotali..: “ilfattoquotidiano.it”.
LA NOTIZIA. Un terremoto tra Messina e Reggio Calabria potrebbe provocare “decine di migliaia di vittime”. Uccise non dalla fatalità ineluttabile del sisma, ma dalle scelte umane – e politiche – in fatto di edilizia e urbanistica. Lo scenario è contenuto in un documento ufficiale firmato da sedici sismologi con tanto di marchio dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e dell’Eucentre, il Centro europeo di ingegneria sismica con sede a Pavia, considerato un’eccellenza mondiale nel suo campo. Tra gli esperti che hanno curato lo studio figura Rui Pinho, portoghese trapiantato in Italia, oggi responsabile di Gem, un progetto mondiale di prevenzione del rischio sismico. Insomma, la previsione della strage non proviene da outsider improvvisati, ma dalle massima autorità scientifiche in fatto di terremoti.
Lo studio risale al 2008, ma non c’è speranza di trovarlo su internet. E’ stato pubblicato per il grande convegno internazionale di Messina che ricordava il centenario del sisma che devastò la città dello Stretto nel 1908, provocando 86mila morti, per lo più persone colte in casa nel sonno poco dopo le cinque del mattino. Il booklet del professor Pinho dei colleghi non compare tra il materiale del convegno pubblicato sul web. Di più, sul sito dell’università di Messina compare una versione più tecnica della stessa ricerca, ma le stime sul “costo della riparazione del danno” e sulle “vittime a causa del collasso strutturale” sono cancellate da una serie di “X”. E se, come pare, il numero di X corrisponde al numero di cifre cancellate, si parla di miliardi di euro e, appunto, decine di migliaia di morti (guarda il documento).
Le stime sono state nascoste e l’allarme è caduto nel vuoto. Nella sponda siciliana e, soprattutto, su quella calabrese, come dimostra la videoinchiesta di ilfattoquotidiano.it. E come dimostra la triste sorte del monumentale “Rapporto Barberi”, la valutazione della “vulnerabilità sismica” di oltre 40 mila edifici pubblici – a partire dalle scuole – nelle regioni del centrosud a maggiore rischio sismico. Lo studio risale al 1997-1998, fu pubblicato nel 2001 e distribuito a tutte le amministrazioni comunali interessate
LEGGO ANCORA PIU’ MERAVIGLIATO Quest’altro articolo: ..” E’ vicino un terremoto devastante al sud”, parola d’esperto!…” Fonte: Meteoweb
Dai Colli Albani al Vesuvio, dal Marsili alle Alpi passando per le faglie sismiche calabresi e per le miniere abbandonate in Sardegna e in Toscana: la relazione di apertura dell’Adunanza Generale Solenne dell’Accademia dei Lincei ha avuto al centro la tormentata realta’ geologica italiana e le sue conseguenze sociali e sanitarie.
L’intervento e’ stato tenuto dall’accademico Annibale Mottana alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e di numerosi ministri. “Dalla ricca Geodiversita’ del nostro paese – dice Montana – discende anche quel mosaico di scenari insediamenti e usanze, che fanno dell’Italia uno dei piu’ affascinanti poli d’attrattiva del mondo. Come tutti i mosaici anche il nostro, di tanto in tanto, ha un frammento mal messo che si connette male con gli altri, crea difetti e si traduce in difficolta’ e disagi per i suoi abitanti“. Le tessere del mosaico geologico italiano che sarebbero, nella metafora di Mottana, scomposta sono molteplici. Nel suo intervento l’accademico ha prima affrontato il rischio vulcanico. “Lo Stromboli e l’Etna sono vulcani attivi e, a parte qualche sporadico fenomeno parossistico, non costituiscono un reale problema. Il Vesuvio e Vulcano, invece, sono quiescenti e costituiscono due problemi effettivi. Di Vulcano si sa abbastanza perche’ il cratere della Fossa e’ sotto monitoraggio costante, ma cio’ non ne riduce la pericolosita’: nel caso di un suo risveglio – in una data per ora imprevedibile – non ci sono vie di fuga nell’isola e l’evacuazione sara’ la sola soluzione possibile“…..
I tormenti peggiori della condizione geologica del nostro paese riguardano però i terremoti. Soprattutto tra Calabria e Sicilia. “I tempi di ricorrenza dei terremoti nell’arco calabropeloritano – spiega Mottana – sembrano indicare che siamo ormai vicini a un prossimo evento devastante“. Se questo, si chiede Mottana, “dovesse sviluppare tutta la sua violenza al largo di Catania, che cosa restera’ della citta’ e dei suoi abitanti?“.
MI DOMANDO E VI DOMANDO MA NON SI TRATTA DI “PROCURATO ALLARME” o SBAGLIO…??? Come funziona…la storiella…? Se i miei calcoli errano sono un fornitore di burrasche inutili e di distruzione psichica generalizzata, se lo dice questo accademico Annibale Mottana alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano si può fare….. Ma resto basito, meditando anche sul fatto che il buon Direttore massimo responsabile della Protezione Civile, esimio dr. Franco Gabrielli, poche settimane orsono ha solennemente dichiarato L’IMPOSSIBILITA’ DI PREVEDERE I TERREMOTI……!!!! Beato lui…Si vede che hanno fatto una deroga per il nostro celebre accademico…evidentemente può liberamente “procurare allarme” senza essere denunciato..!! Se lo faccio io sul mio sito, (come ho fatto in alcune occasioni in questo 2012 come l’ultima sul terremoto disastroso dell’Emilia) seguendo le leggi planetarie e gli studi autorevoli del Bendandi, lui si in grado di prevedere e capire i terremoti, come ha ampiamente dimostrato con i suoi scritti nel primo cinquantennio del secolo scorso, certificando le sue intuizioni financo dal notaio, sono tacciato di terrorismo psicologico bene che mi vada…: inutile pensare di poter cambiare la legge del Potere che si avvale tra le prime regole, della prerogativa della prepotenza di coloro che ne fanno parte…
INUTILE CERCARE DI CAPIRE …..SIAMO IN MANO A “FORZE”…DISUMANE che non si possono controllare.., ..altro che terremoti…!! A buon intenditor poche parole….
Roma 22.04.2012 Claudio Crespina